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lupo bianco
GRAN GARANTE DEL FORUM
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MessaggioInviato: Dom Ott 14, 2012 9:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

La mia posizione nel dibattito la voglio riassumere qua sotto: non sono un amante dei fumetti storici, pur essendo uno storico; anzi forse proprio per questo, probabilmente cerco nel fumetto una distrazione dalla ricerca.
Secondo me l'idea geniale l'aveva avuta il buon Howard con l'epoca Hyboriana, dove riusc? a regalare alle sue storie il fascino dell'ambientazione storica con i cavalli, le legioni, le piramidi, gli imperatori, i barbari etc...pur senza essere legato da pastoie di verosimiglianza storica.
Pero' se faccio un fumetto a sfondo storico nell'anno di grazia 2012, ci deve essere una certa aderenza, qui do ragione allo Scettico. Non posso far vedere Hitler buono o i conquistadores pii missionari. Non si pretendono trattati storici, ma se si usa la "tela" storica per dipingere un racconto, questa tela deve essere verosimile, altrimenti si fa come Howard, ci si inventa un mondo fantastico e bon.
Reduce dalla lettura del manga Vita Arcana, vi posso assicurare che la sottostruttura storica (l'assassinio di Caracalla e la successione di Macrino e Diadumeniano vissute nella citt? di Antiochia di Siria) non intralcia per nulla la narrazione di una vicenda per altri aspetti fantastica (un essere mutaforma, etc...), occupa poche pagine, ma ? comunque precisissima fino al parossismo. Questo perch? l'autrice ha pensato che una cornice storica corretta aggiungesse un quid al racconto fantastico.
Se invece l'autore storpia fatti e personaggi a suo piacimento, beh, ma perch? diavolo a tirato in ballo la storia allora? Mica ? obbligatorio!
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Carlo_Monni
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Dom Ott 14, 2012 10:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

joe7 ha scritto:
Carlo_Monni ha scritto:

Mi dispiace doverti contraddire, ma Luigi XVI non abol? la pena di morte, ma solo la tortura della ruota, che era un mezzo di esecuzione della stessa. L?episodio in cui suggerisce la modifica alla lama per renderla pi? efficiente ? vero.
La prima proposta di legge per l?abolizione della pena di morte fu fatta nel 1791 all?assemblea nazionale e paradossalmente aveva l?appoggio di Robespierre. Fu, per?, respinta.
Se c?? un errore, sta nel fatto che a pag. sei la didascalia recita: ?Parigi 1790? ma la ghigliottina entr? in funzione solo nell?aprile 1792 e Luigi XVI fu ucciso solo nel 1793.
Sospetto un errore di lettering. Think


Abolire la tortura della ruota equivale ad abolire la pena di morte, mi sembra. Think


Niente affatto. Shame on you
Restavano in vigore l?impiccagione, la fucilazione, la decapitazione con spada per i nobili e con ascia per i non nobili, insomma un bel po? di modi per uccidere legalmente qualcuno. twisted Wink

Citazione:

Comunque, ho letto da diverse fonti, tipo il libro di Spinosa, ma anche altri, che Luigi XVI abol? la pena di morte tout court. Dovr? controllare, comunque, per verificare le citazioni e per vedere se quello che hai detto ? vero o no. Think


Controlla, sono fiducioso. Whistle

Citazione:
La ghigliottina - ma anche qui voglio controllare per non sbagliarmi - entr? in funzione solo con la rivoluzione, prima non c'era.


Ed io che ho detto? Shocked
Quoto da poco sopra:

Citazione:
la ghigliottina entr? in funzione solo nell?aprile 1792


Ora mi sbaglier?, ma ho la sensazione che il 1792 sia successivo alla presa della Bastiglia, quindi non sia precedente alla Rivoluzione, ma magari sbaglio anche su questo. Wink Laughing Whistle
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Carlo
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rimatt
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Dom Ott 14, 2012 10:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per me, se un autore trova in una certa epoca storica spunto e stimolo per ambientarvi una vicenda immaginaria, ? pienamente giustificato a forzare la Storia: in un'opera di finzione, la Storia diventa ancella della storia, per cos? dire.

Alcune delle ipotesi proposte dallo Scettico, ne sono certo, sono gi? state sfruttate dalla fantascienza, che spesso parte dal reale per immaginare scenari alternativi pi? o meno plausibili (che so, i nazisti che vincono la guerra). Del resto, dove sta scritto che Il boia di Parigi debba essere un'attendibile avventura storica? Perch? porre limiti alla fantasia ed escludere che vi possano essere contenute derive fantastico/fantascientifiche? Per dire che il realismo a tutti i costi ? deleterio, quando lo scopo finale di ci? che si sta scrivendo non ? insegnare o istruire, bens? divertire e intrattenere il lettore.

(? solo una mia opinione, naturalmente.)
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ScetticoBlu
Zagoriano Junior
Zagoriano Junior


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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 8:52 am    Oggetto: Rispondi citando

La posizione di Lupo Bianco chiarisce perfettamente e sinteticamente la mia.
Non ci sarebbe altro da aggiungere sulla questione.
Ma rimane il problema della pubblicistica popolare, che va da Antonio Spinosa al fumetto della Barbato, e che della Storia fa scempio.
Magari la Barbato non l'ha fatto apposta. Ma, come dice benissimo Lupo Bianco, se ci si occupa di Storia si pu? essere precisi senza annoiare e sostituire la fantasia con il tedio.
In realt? la maggior parte dei pubblicisti, degli autori di biografia raffazzonate in cui Spinosa eccelleva, dei giornalisti che si spacciano storici per mascherare meglio le loro opinioni generali, corre sempre su due binari.
Uno ? quello degli onesti e dei preparati. Tra costoro si possono citare Giorgio Bocca da sinistra e Indro Montanelli da destra il quale ? anche riuscito, e a lui nessuno ha detto niente, ad ammettere la propria indole razzista durante la guerra d'africa e la sua adesione al fascismo dicendoci in fondo come tanti altri italiani la pensavano come lui prima della guerra.
Un'altro ? quello degli Spinosa da destra e dei Pino Cacucci a sinistra. Non si tratta proprio di falsificatori ma di gente che raccoglie solo il materiale che gli fa comodo non per illustrare un momento o un personaggio ma per dimostrare una loro tesi su quel dato momento o quel dato personaggio.
L'ultima volta che ho provato a leggere un libro di Spinosa ? stato quando ha pubblicato il libro su Napoleone che spogliava l'Italia dalle sue bellezze arstitiche. Fatto pi? che accertato. Peccato che nel volume non ci fosse una notizia, dico una, che non fosse gi? apparsa su qualsiasi quotidiano o rotocalco. E peccato che fosse penosamente evidente che in realt? l'autore voleva solo dimostrare che le idee della Rivoluzione Francese non arrivarono in Italia con le truppe napoleoniche e, se arrivarono, era meglio tornassero indietro.
Su Cacucci mi astengo a documentare perch? ha illustrato forzosamente tante figure e momenti a me cari che, se fossi in un paese serio, ne chiederei il divieto giudiziario a dichiararsi uno storico. Poi pubblichi pure quello che vuole.
Se la vediamo in questo modo la Barbato, volente o nolente, si ? messa nel novero degli Spinosa o dei Gervaso (affrancato dalla tutela montanelliana) che hanno scritto entrambe delle biografe di Claretta Petacci dove l'amore e la passione finivano col giustificare le malefatte del Duce suo amante.
E chi sta su questo binario, lo vediamo anche tra noi forumisti, ? disposto a dire, certamente in buona fede per?, che fu il Luigi Capeto ad abolire la pena di morte ignorando che su questo tema si accese un dibattito profondo, a livello anche della Convenzione, che impegn? tutta la nuova classe dirigente e i suoi molteplici orientamenti per tutto il decennio 1785-1795.
A questo punto potrei concludere ma voglio dire quanto segue, frutto di uno studio personale del periodo 1789-1815 che dura da trentacinque anni, e che in Francia ? stata accettatato anche dagli storici pi? reazionari :
Robespierre era, come ha pi? volte dichiarato in discorsi pubblicati su pi? fonti anche in Italia, contrario alla pena di morte. L'essere costretto ad accettarla e ad farla eseguire (ma solo per l'anno e mezzo in cui detenne effettivamente il potere) creo in lui una profonda crisi interiore che caus? la sua assenza dalla Convenzione quando avrebbe potuto impedire di finire anch'egli sotto la ghigliottina e fare invece condannare i giacobini che in provincia l'avevano applicata come ricatto per arricchirirsi e darsi al furto aggravato. Furono invece proprio loro, per non finire male, a praticare il colpo di stato che, in pochi giorni, tacit? la "sinistra" rivoluzionaria sotto la lama o con il "terrore bianco", la deportazione nelle Guyane.
Se qualcosa vi ricorda i cambi di giubba in questi ultimi trent'anni italiani non vi stupite. Ma valutate sempre che i grandi rivoluzionari, di qualsiasi tendenza, erano figure eccezionali in tempi eccezionali, giocavano con la morte e cambiavano la Storia del mondo.
La pena di morte fu invece approvata e richiesta dai girondini (che sarebbero stati la "sinistra" moderata e tra i quali v'erano pure nobili figure) dagli hebertisti (gli estremisti del tempo che Robespierre combatt? per principio morale anche se avrebbe potuto portarli a suo sostegno), dagli stessa "destra" filoborbonica con cui Danton, altro sostenitore acceso, filtrava tra un'orgetta e l'altra a spese dei contribuenti parigini.
Forse, per Massimiliano Robespierre, essere incoruttibile ed essere anche umano non era poi cos? difficile come hanno fatto credere i corrotti e gli assassini.
Non vado avanti all'infinito. La smetto qui.
Quello che ho scritto basta per notare - a chi vuol capire - come chi vuole affermare una tesi la rigira dalla sua parte finch? la distorce anche qui tra noi. Chi vuol vedere la Storia e leggere i fumetti in modo diverso cerca, nei limiti dell'umana imperzione, di non farlo.
Sto partendo. Non credo che riuscir? a seguire l'evoluzione del dibattito, se ci sar?, per una decina di giorni.
Mi chiedo per? se qualcuno del forum che frequenta Facebook non voglia entrare nella pagina dedicata a "Le Storie" (e quindi, per ora, soltanto al "Il boia di Parigi") e chiedere alla Barbato, collegata anche lei attraverso il noto social network, cos'ha da dire su questo corrusco ma franco scambio di opinioni tra noi.
Ciao a tutti. A presto.
_________________
Shane...Shane.....ritorna qui, Shane....Shaneeeee...
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Angelo1961
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 9:34 am    Oggetto: Rispondi citando

Zagrosky ha scritto:
La sostanza resta una : chi vuole leggere un buon fumetto lo ha trovato; chi vuole un trattato sulla rivoluzione francese deve trovarlo altrove Think


Non posso non quotare, anche se non ho letto e mai legger? il Boia. E non posso trovarmi d'accordo con il voler dare una interpretazione politica a vicende cos? lontane nel tempo... Allora se facciamo un fumetto si Giulio Cesare e lo facciamo vedere come buono sacrificato ai cattivi congiurati, o viceversa, lo caliamo nella politica? Qui la legione per il colonialismo o Kozacovich & Connors che tentano di salvare lo zar dai rivoluzionari, sono fumetti politici? Robin Wood fa fumetti politici?
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rimatt
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 10:35 am    Oggetto: Rispondi citando

ScetticoBlu ha scritto:

Se la vediamo in questo modo la Barbato, volente o nolente, si ? messa nel novero degli Spinosa o dei Gervaso (affrancato dalla tutela montanelliana) che hanno scritto entrambe delle biografe di Claretta Petacci dove l'amore e la passione finivano col giustificare le malefatte del Duce suo amante.


Con il piccolo dettaglio che la Barbato non ? una storica, non vuole scrivere storia, non le interessa minimamente di realizzare n? un'attendibile biografia di Sanson, non ha alcuna pretesa che i lettori credano che quello che scrive sia realmente successo. La sua ? dichiaratamente un'opera di finzione. Think

Oltretutto la pratica di servirsi di personaggi realmente esistiti per realizzare opere di finzione ? vecchia quasi come la letteratura.
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Zagrosky
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 2:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Angelo1961 ha scritto:
Zagrosky ha scritto:
La sostanza resta una : chi vuole leggere un buon fumetto lo ha trovato; chi vuole un trattato sulla rivoluzione francese deve trovarlo altrove Think


Non posso non quotare, anche se non ho letto e mai legger? il Boia. E non posso trovarmi d'accordo con il voler dare una interpretazione politica a vicende cos? lontane nel tempo... Allora se facciamo un fumetto si Giulio Cesare e lo facciamo vedere come buono sacrificato ai cattivi congiurati, o viceversa, lo caliamo nella politica? Qui la legione per il colonialismo o Kozacovich & Connors che tentano di salvare lo zar dai rivoluzionari, sono fumetti politici? Robin Wood fa fumetti politici?




Oggi siamo in perfetta sintonia : se io dovessi misurare i fumetti col metro di paragone della realt? politica voluta o sottintesa, ne leggerei ben pochi : io voglio leggere e parlare di AVVENTURA , stop!!!!!!!!! Brick wall Brick wall Brick wall
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One Eyed Jack
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 3:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Moreno Burattini ha scritto un articolo sul suo blog a proposito della collana. Certi passaggi mi danno da pensare. Think

Citazione:
E? un grande avvenimento. ?Le Storie? rappresentano la realizzazione di un desiderio che ho anch?io da tanto tempo coltivato, tra i miei ?sogni di carta?: quello di vedere una collana senza protagonista fisso, che concedesse agli autori la massima libert? di spaziare tra le epoche storiche, i generi e le ambientazioni.


Citazione:
Quando ho saputo (sentendone parlare da chi nel progetto si ? trovato coinvolto) che la Casa editrice di Via Buonarroti stava per varare una testata che aveva appunto le caratteristiche da me da tanto tempo auspicate, ho avuto un tuffo al cuore e ho cominciato a spiare da lontano i preparativi, via via che procedevano.


Citazione:
Mauro Marcheselli, ideatore e curatore del progetto, racconta di come Sergio Bonelli, quando era ancora in vita, avesse accettato la sua proposta [...] ?Avuto il benestare di Bonelli, ho cominciato a chiedere soggetti ai miei autori preferiti?.


Citazione:
Tra i ?preferiti? ci sono Paola Barbato e Giampiero Casertano, a cui ? stato concesso l?onore e affidato l?onere di realizzare l?albo di esordio.


Citazione:
Pare che siano gi? in lavorazione oltre cinquanta racconti. Prima che me lo chiediate, dir? che io no, non ci sono, come non ci sono disegnatori dello staff zagoriano.


Citazione:
E grazie, da un semplice lettore quale, in questo caso, sono (contento di esserlo).


Fra le righe, mi pare che il poveretto sia dispiaciuto di essere stato tagliato fuori. Think
In ogni collana in cui funziona il sistema della convocazione, partendo da Tex, Burattini non ? considerato. Normale che sia deluso. Shocked
E se ? vero che sono in lavorazione gi? cinquanta episodi, vuol dire che fra i cosiddetti "preferiti" di Marcheselli ci sta chiunque tranne lui. Pray Pray Pray
Lui che da decenni sogna di raccontare storie ambientate nella Firenze del Cinquecento... non c'? proprio verso di lasciargliele raccontare. Sad
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"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 3:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Adoro la storia e , al pari di Moreno Burattini, mi piace l'idea di fumetti che non hanno un protagonista fisso ma sono libere di spaziare nei personaggi e nelle vicende.

Domani mi precipito ad acquistare l'albo dal quale mi aspetto non solo avventura e bei disegni ma anche una rigorosa cornice storica che, vedendo i commenti di chi precede, sembra forse mancare. Vedremo
Think Think Think

Una cosa ? certa: questa nuova serie mi incuriosisce assai Smile Smile Smile
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Robert Gray79
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 3:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

letta e apprezzato questa nuova collana (ottima la barbato e superlativo casertano, che avevo conosciuto a lucca l'anno scorso, quando mi disegno dei don Camillo nei primio tre volumi della serie allo stand renoir...un grande artista e una persona squisita) Applause

comunque, 50 numeri e nessuno a Burattini?cio? chiunque alla Bonelli far? uno, o pi?, numeri e lui neppure uno? (e i disegnatori di zagor bocciati in toto?) Shocked
mah, rimango basito su questa cosa Not talking
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 5:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Letto il nr.1

Non so che tipo d?uomo fosse davvero il boia Charles-Henri Sanson, non lo sanno con certezza neanche gli storici ma da questo albo mi aspettavo che uscisse fuori una figura truce e negativa. Invece tutt?altro, la Barbato lo tratteggia come un funzionario che esercita la sua professione in maniera molto accorta e ci? non dubito che sia vero perch? essendo quella delle esecuzioni una ?arte? tramandata in famiglia ? naturale che vi dedicasse la massima attenzione fin nei particolari. Ci? che mi ha pi? sorpreso ? la grande piet? che dimostra con in condannati. Se in pubblico ? un carnefice che il popolo teme e acclama, nel privato di quelle celle in cui incontra le sue vittime diventa un accompagnatore, uno psicologo, quasi un prete.

Che la cosa sia stata romanzata oppure no, ho apprezzato tale caratterizzazione. Mi ha ricordato la dignit? che possedeva un noto (e immenso) kaishakunin dei fumetti?

Riguardo Robespierre, sono stato sempre indeciso su come considerarlo. A scuola ero contento quando leggevamo della sua presa del potere insieme agli altri rivoluzionari. Ero per? altrettanto contento quando gli tagliavano la testa.
Sulla lettura politica di questo fumetto dico: le letture politiche si trovano ovunque le si voglia trovare. Aveva ragione Gaber nel finale della canzone Destra Sinistra.

Quiz per i lettori di manga: possibile che Charles-Henri Sanson e sua moglie Marie Anne Jugier abbiano ispirato i nomi di Sanson e della sua futura moglie Marie Anne L?wenbr?u in Fushiji no umi no Nadia?

Disegni di Casertano: raffigura Danton come lo scarrafone che era. Quello interpretato da Depardieu (senza ancora la panza) era troppo piacente. Belle le numerose scene notturne e inquietante la stanza piena di teste. Vederla dal vivo una cosa del genere deve essere allucinante.
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 6:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

One Eyed Jack ha scritto:

E se ? vero che sono in lavorazione gi? cinquanta episodi, vuol dire che fra i cosiddetti "preferiti" di Marcheselli ci sta chiunque tranne lui. Pray Pray Pray


In realt?, la Barbato ha detto qualche giorno fa che i suoi in produzione sono 6 (compreso questo appena uscito, immagino), mentre Recchioni ha parlato di tre scritti da lui.
Fanno gi? 9 per due sceneggiatori, cio? quasi un 20%.
Se anche gli altri "convocati" hanno pi? opere in produzione, non si pu? proprio dire che ci sar? "quasi chiunque".
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 7:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

E Altariva c'?? Whistle Laughing
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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 7:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

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MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 7:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

One Eyed Jack ha scritto:
E Altariva c'?? Whistle Laughing


Mmm... forse avrei dovuto appoggiare l'idea di Liberty Sasa di far realizzare la collana da esordienti.
Dicendogli che era una stronzata mi sono dato la zappa sui piedi da solo Laughing
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