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[jupiter973]

[SpiritosoConLaScura]

Si chiama redenzione jupy, a volte chi sbaglia pu? riscattare i propri errori con azioni meritevoli.

In fondo non ? proprio quello che fa Zagor?




E comunque Amanda ? stata dichiarata innocente
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[alessandro70]

[SpiritosoConLaScura]

Sulla storia-manifesto zagoriana difficile aggiungere al gi? detto.
Se non che, a questo punto, la serie ha preso una direzione decisamente meno "per ragazzini".
Si vede una "durezza" prima sconosciuta.

Una domanda per i pi? esperti:
il periodo tra la "nascita" di Zagor e l'incontro con Cico verr? approfondito in molti racconti a venire?
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[wakopa]

[SpiritosoConLaScura]

[wakopa]

che io ricordi ,nulla

[One Eyed Jack]

Nemmeno io.
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Dicono di me...

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"

[lupo bianco]

[Andrea67]

Capolavoro senza tempo di Nolitta e Ferri nel quale ci viene narrato, con toni drammatici, tutto ci? che, fino a quel momento, non sapevamo di Zagor. Ci sono alcuni clich?, tra i preferiti di tutti gli zagoriani, quali l'agguato tra gli alberi, nella foresta, ed il duello indiano.
I disegni sono semplicemente spettacolari

Voto alla storia: 9,8
Voto ai disegni: 10

[Zagrosky]

Hai detto tutto e bene Andrea

[Andrea67]

[Zagrosky]

[Ken Parker]

Ci troviamo sicuramente di fronte a una storia-manifesto, che in quanto tale deve secondo me uscir fuori da qualunque tipo di valutazione e domanda del tipo: "E' la migliore storia di Zagor? O una delle migliori?".
E' chiaro che si tratta di una storia fondementale. Probabilmente sconta il fatto che Nolitta ha sentito il bisogno di concentrare in un'unica storia la spiegazione di tutto, il che sbilancia decisamente la prima parte della storia, tutta puntata sul dramma personale del protagionista e sulla tragicità di tutti gli eventi che lo circondano, rispetto alla parte successiva, in cui la componente di allegra esaltazione mitologica del personaggio prende il sopravvento. Credo che, se Nolitta avesse avuto il senno del poi e avesse pensato alle evoluzioni di Darkwood Anno Zero, questa storia si sarebbe conclusa con il nostro eroe che, rimuginando sui propri errori e sui propri giuramenti, avrebbe seppellito il proprio mentore Wandering Fitzy, impegnandosi alla propria vita futura.
Nella parte più drammatica, però, Zagor deve essere spietato, Kinsky deve morire, così come i suoi genitori e lo stesso Fitzy, affinché il destino "catartico" dell'eroe si possa compiere. E' solo il complesso degli eventi, in cui si sommano la comprensione che non esiste una sola verità, il senso di colpa per le persone che hanno perso la vita e la perdita del suo unico amico, che fa finalmente comprendere a Zagor qual è il lato giusto della forza.
Non faccio una citazione a caso, perché la strage degli Abenaki mi ricorda quella che Anakin Skywalker compie ai danni dei predoni del deserto dopo la morte della madre.
Tutti i fatti che si raccontano in questa storia trovano una difficile spiegazione, se non inquadrati nella necessità di costruire quel preciso background al nostro eroe. Perché ad esempio Kinsky e gli indiani devono uccidere anche sua madre?
Tutto è predisposto per la trasformazione del bruco. Senza considerare che anche la sua nuova missione si inaugurerà con un altro omicidio.
Non si tratta di una storia normale. E' il passaggio che deve far comprendere come mai Zagor, che i lettori trovano in edicola già da qualche anno, si comporta così, perché è così attaccato alla sua missione, perché non si tira mai indietro quando si tratta, anche a rischio della propria incolumità, di difendere un debole, di raddrizzare un torto, di salvare delle vite umane.
Infine, per quanto riguarda la "riscrittura" delle origini di Zagor, del simbolo che si è scelto e del suo ruolo fatta in Darkwood Anno Zero, con tutto il portato di messianesimo e profezie che si porta dietro, io continuo a preferire questa versione, in fondo anche molto più plausibile. Se proprio era necessario spiegare tutto qui, forse la fase di scelta del costume, del nome, del simbolo, dell'abbigliamento ecc. poteva essere presentata in modo meno frettoloso; chessò, magari Zagor poteva passare una notte pensierosa in cui, ripensando ai fatti recenti e alle forze che lo spingevano, trovava le soluzioni che caratterizzeranno il suo futuro. Però la componente illusionismo e che si basa, in buona fede e a fin di bene, sulla credulità dei pellerossa è secondo me assolutamente preferibile all'inviato di Manito!
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"SO LONG!"
https://blog.libero.it/QuelPocoDaDire/view.php

[Paolo aaahyaak]

Cosa dire della storia che è "la storia" ? Forse l'ho riletta, ma sono certo di saperla a memoria dalla prima volta che ne sfogliai gli albi, tanto tanto tempo fa (e oggi che è il mio compleanno mi sembrano ancora di piú !!). Non riesco a commentarla seriamente, per me in essa si parla della "nascita" del mio eroe, e mi viene semplicemente e sinteticamente da pensare al titolone del 10.07.2006 sulla mitica "Gazzetta": TUTTO VERO !!!!!! Forza Zagor !!!!