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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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rimatt Iper Zagoriano


Registrato: 19/10/04 15:04 Messaggi: 6576 Località: Verona
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Inviato: Sab Set 30, 2006 10:28 am Oggetto: Re: maigret |
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raglan ha scritto: | Ci ho fatto un capitolo della tesi di laurea!
adesso, da incallito simenoniano, mi metti in curiosit?. E siccome ritengo questo tuo capitolo mooolto pi? interessante dell'intervista di Guarino, ti inviterei a postarlo qui in questo magnifico ed unico topic!
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Be', se facesse piacere lo farei senz'altro... Si tratta di una comparazione tra i due cartonati che hai indicato anche tu e i rispettivi romanzi. Credo sia un po' noiosa, per?!  |
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Tristomietitore Zagoriano Medium

Registrato: 26/09/06 09:44 Messaggi: 81
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Inviato: Sab Set 30, 2006 3:47 pm Oggetto: |
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sarebbe interessantissimo poterla leggere |
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Tristomietitore Zagoriano Medium

Registrato: 26/09/06 09:44 Messaggi: 81
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Inviato: Sab Set 30, 2006 3:47 pm Oggetto: |
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cmq a mio avviso i maigret lefranq-le rocher sono straordinarie e fedelissimi ai libri |
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rimatt Iper Zagoriano


Registrato: 19/10/04 15:04 Messaggi: 6576 Località: Verona
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Inviato: Sab Set 30, 2006 5:29 pm Oggetto: |
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Ok, se interessa posto (e gongolo)!
Lasciatemi un paio di giorni, per?!  |
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Tristomietitore Zagoriano Medium

Registrato: 26/09/06 09:44 Messaggi: 81
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Inviato: Sab Set 30, 2006 8:55 pm Oggetto: |
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aspettiamo fiduciosi |
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Tristomietitore Zagoriano Medium

Registrato: 26/09/06 09:44 Messaggi: 81
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Inviato: Sab Ott 07, 2006 9:39 am Oggetto: |
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intanto m ? arrivato il quarto maigret in BD! |
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rimatt Iper Zagoriano


Registrato: 19/10/04 15:04 Messaggi: 6576 Località: Verona
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Inviato: Sab Ott 07, 2006 3:09 pm Oggetto: |
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Per ora vi posto l'introduzione al capitolo, leggermente ritoccata per l'occasione: se interessa aggiungo anche il resto, fatemi sapere.
Il commissario Jules Maigret non possiede certo l'eccezionalit? dei "colleghi" Sherlock Holmes e Philip Marlowe: gli manca il loro carisma, il loro impareggiabile fascino di personaggi letterari. Maigret, per?, ? dotato di un'inedita concretezza che lo rende di gran lunga il pi? reale dei tre. L'infallibile detective dal naso aquilino creato da Doyle ? protagonista di avventure tanto avvincenti quanto improbabili, e lo stesso si pu? dire per il romantico private eye chandleriano e il suo mondo di gangsters eleganti e perfide femmes fatales; le vicende che vedono coinvolto il commissario parigino, invece, sono improntate a un deciso realismo che rappresenta forse il loro principale punto di forza. E questo vale anche (e soprattutto) per i personaggi che ne sono protagonisti, Maigret in primis. Ecco come viene presentato ai lettori, all'inizio del secondo capitolo di Pietr-le-Letton:
Non che somigliasse ai poliziotti resi popolari dalle caricature. Non aveva n? baffi n? scarpe a doppia suola. Portava abiti di lana fine e di buon taglio. Inoltre si radeva ogni mattina e aveva mani curate.
Ma la struttura era plebea. Maigret era enorme e di ossatura robusta. Muscoli duri risaltavano sotto la giacca e deformavano in poco tempo anche i pantaloni pi? nuovi.
Una descrizione che la dice lunga, improntata a un'assoluta verosimiglianza che si esprime al meglio nell'imponente fisicit? di Maigret.
Sarebbe comunque sbagliato pensare che il commissario sia un personaggio banale o privo di fascino: semplicemente, il suo appeal ? di matrice diversa rispetto a quello di un Holmes o di un Marlowe (ma anche di un Poirot o un Philo Vance). Nelle avventure di questi ultimi, il "gioco" letterario ? scoperto, palese (penso soprattutto alle innumerevoli "magie deduttive" holmesiane, inserite da Doyle anche - se non soprattutto - per accontentare gli affezionati lettori, o agli artificiosi, elaboratissimi dialoghi chandleriani, tanto brillanti quanto poco spontanei), mentre in Maigret la narrazione, sobria ed elegante, ? del tutto priva di eccessi, votata a un realismo scrupoloso e quasi esasperato. E Maigret ? un personaggio a tutto tondo, costruito secondo i canoni della verosimiglianza, tanto da essere dotato di una dettagliatissima biografia: nato a Saint Fiacre nel 1887, Jules Joseph Anthelme Maigret trascorse la giovinezza tra il paese natale e Nantes; dopo la morte del padre (1906) e della zia (1907) si trasfer? a Parigi e intraprese la carriera di poliziotto (1909), sposandosi pochi anni dopo (nel 1912; tutte queste notizie sono ricavate da Les m?moires de Maigret). Insomma, una persona normale che svolge (con estrema perizia) una professione normale, basandosi su un personalissimo "metodo" basato sull'indagine psicologica: ? solo conoscendo a fondo l'ambiente in cui il delitto ? stato commesso e chi vi ? coinvolto - vittime, colpevoli e testimoni - che si pu? pervenire a una soluzione e, soprattutto, alla comprensione.
Il creatore di questo singolare personaggio ? il belga Georges Simenon (1903 - 1989), autore che univa un solido talento a un'iperproduttivit? quasi incontrollabile che lo spinse a scrivere (in poco pi? di quarant'anni di attivit?) circa quattrocento romanzi e un numero imprecisato di racconti. A questo proposito, un gustoso (e indicativo) aneddoto. Si narra che Hitchcock avesse telefonato allo scrittore belga e che la segretaria gli avesse risposto cos?: "Monsieur Simenon ha appena iniziato la stesura di un romanzo e non pu? essere disturbato". Essendo nota al grande regista la velocit? di scrittura di Simenon, con una battuta folgorante Hitchcock replic?: "Va bene, attendo in linea".
L'atto di nascita ufficiale di Maigret ? rappresentato da Pietr-le-Letton, edito in volume nel 1931, ma un commissario Maigret in nuce era gi? comparso in quattro romanzi del 1929: Train de nuit e La jeune fille aux perles (scritti con lo pseudonimo di Christian Brulls) e La femme rousse e La maison de l'inqui?tude (con quello di Georges Sim). I primi tre sono dei classici romanzi popolari che richiamano sotto molti punti di vista il feuilletton ottocentesco (intrighi amorosi, tradimenti e delitti) e nei quali l'indagine poliziesca rimane sullo sfondo; il quarto, per?, presenta un Maigret gi? insediato nel proprio ufficio al Quai des Orf?vres (la sede centrale della polizia parigina) ed ? un vero e proprio romanzo d'indagine. Ci? nonostante Simenon si ? sempre rifiutato di considerarlo appartenente al corpus delle avventure ufficiali, pare perch? scritto sotto pseudonimo.
Dal 1931 al 1972 Georges Simenon ha pubblicato 76 romanzi e 26 racconti dedicati alle gesta di Maigret. Il notevole successo ottenuto dal personaggio ha fatto s? che il cinema e la televisione se ne impossessassero fin da subito, producendo un gran numero di pellicole ispirate alle gesta del celebre commissario. Il primo attore a indossare i panni di Maigret fu il francese Pierre Renoir, che nel 1932 interpret? per la regia del grande Jean Renoir La nuit du Carrefour (tratto dall'omonimo romanzo uscito l'anno precedente). Simenon collabor? con Renoir alla stesura della sceneggiatura del film. Nel 1933 Julien Duvivier (creatore di Don Camillo e Peppone) diresse il secondo adattamento cinematografico delle avventure del commissario (impersonato stavolta da Harry Baur): La t?te d'un homme. Stavolta Simenon non fu nemmeno interpellato.
Negli anni successivi Maigret prese il volto di Albert Prejean (tre film tra il 1943 e il 1945), Charles Laughton (1950: un grande attore per un Maigret decisamente sui generis, interamente realizzato negli Stati Uniti) e Michel Simon (1952). Tocc? a Jean Gabin dare a Maigret il suo volto definitivo (o perlomeno quello che la memoria collettiva considera come tale): era il 1958 e l'ottimo attore francese interpretava per la regia di Jean Delannoy Maigret tend un pi?ge (romanzo del 1955). Ne usc? un prodotto d'alto livello e di gran successo, e si decise di replicare: un anno pi? tardi regista e interprete principale si riunirono per realizzare Maigret et l'Affaire Saint Fiacre (tratto dal libro del 1932). La trilogia fu conclusa nel 1963 con Maigret voit rouge (adattamento di Maigret, Lognon et les gangsters, 1951), diretto stavolta da Gilles Grangier. Tra i tre Maigret di Gabin, quest'ultimo ? forse il peggiore.
La televisione, dal canto suo, ha sfruttato con abbondanza l'investigatore del Quai des Orfevres. Si parte dall'inglese Rupert Davies e da una serie prodotta dalla BBC tra il 1960 e il 1963, per un totale di 51 episodi da 45 minuti. Si dice che, tra tutti gli attori ad aver interpretato Maigret, Davies sia stato uno dei preferiti dallo stesso Simenon. Tra il 1964 al 1972 Gino Cervi indoss? i panni del celebre commissario in 18 episodi prodotti dalla Rai e realizzati con estrema cura, dei veri e propri film per la televisione che hanno imposto Cervi - anche fuori dai confini italiani - come uno dei migliori Maigret, alla pari di Gabin. Una curiosit?: tra gli autori dello sceneggiato anche Andrea Camilleri, futuro creatore del commissario Montalbano. In Francia le serie dedicate a Maigret si sono susseguite senza soluzione di continuit?, interpretate prima da Jean Richard (dal 1967 al 1990), la cui recitazione non convinceva per? Simenon, e poi da Bruno Cremer (dal 1991 in avanti). Quest'ultima, che ha superato la soglia dei cinquanta episodi, si ? posta l'ambizioso obiettivo di mettere in scena la totalit? delle avventure di Maigret scritte da Simenon, racconti compresi.
Insomma, il commissario Maigret ? un personaggio che ha goduto di un'enorme e costante esposizione mediatica. Appare quindi strano che il mondo delle nuvolette l'abbia ignorato quasi del tutto. Eppure, anche dopo approfondite ricerche, ? possibile rintracciare solo due Maigret a fumetti: quello di Jacques Blondeau e quello di Reynaud/Wurm. A onor del vero esiste anche un volume intitolato Maigret et l'affaire Nahour, ma si tratta di un oggetto piuttosto misterioso: il nome della casa editrice, Editions Nuit et Jour, non dice molto, e gli autori (Camille Dulac alla sceneggiatura e tale Rumeu ai disegni) sono due perfetti sconosciuti. Inoltre, non ? nemmeno possibile stabilire la data d'uscita dell'albo (non ve n'? traccia neppure all'interno del fumetto stesso), anche se in una tavola (reperita in rete), a fianco della firma del disegnatore pare di scorgere un "82". Dalla visione di quest'unica tavola solo una cosa appare evidente, e cio? che le fattezze di Maigret sono fedelmente ricalcate su quelle di Jean Gabin. In ogni caso si tratta - per usare la terminologia anglofona - di un one shot, ovvero di un albo autoconclusivo che non ha avuto alcun seguito. |
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Tristomietitore Zagoriano Medium

Registrato: 26/09/06 09:44 Messaggi: 81
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Inviato: Sab Ott 07, 2006 3:54 pm Oggetto: |
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? davvero bello.sarebbe interessante leggere il seguito
mi permetto per? di segnalarti che hai omesso 3 BD :le corps sans tete,chez les flamands e la danseuse du gai moulin |
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rimatt Iper Zagoriano


Registrato: 19/10/04 15:04 Messaggi: 6576 Località: Verona
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Inviato: Sab Ott 07, 2006 6:43 pm Oggetto: |
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Grazie, torner? nei prossimi giorni con il seguito.
Riguardo ai volumi francesi di Maigret, io ho fatto riferimento agli unici due tradotti in italiano, dato che - ahim? - non conosco il francese!  |
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