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[Mauro Tozzi]

A spingere Zagor a ribellarsi è anche la vista dei cadaveri di Big Hopper, Zed e Toro Possente, sacrificati alla follia di Basileo. Non è certo un dettaglio da poco, chiunque a quel punto non accetterebbe più di prestarsi a quel terribile gioco.

Divertente inoltre la gag iniziale di Cico, col trucco dei due gemelli.
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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

[Esploratore Scomparso]

L'esordio di Sclavi risulta essere un po' un'occasione sprecata...una storia interessante all'inizio ma deludente alla fine.
La preparazione è avvincente e ben fatta, Basileo è un matto malvagio e originale, ed è bella l'ambientazione stile Acropoli di Atene, con una vasta "arena" per i suoi eroi.
Peccato che la sfida delle 12 fatiche di Ercole si interrompa a metà, ma è anche vero che le lotte contro le bestie feroci potevano anche stancare; l'unica bella e pericolosa per Zagor è stata quella della paura.
Poi da metà in poi il ritmo cala, ed è proprio brutta anche la sfida con Cerbero...niente pathos, nè emozioni. Oltretutto i disegni di Donatelli, già non il massimo in questa storia, peggiorano notevolmente in quelle pagine.
La storia si riprende un po' nel finale nella grotta del tesoro, con Zagor che diventa di nuovo un "fantasma" per spaventare i banditi.
Cico almeno è sempre molto divertente"

Storia sufficiente/discreta, ma poteva essere molto meglio.

[Jurassico]

per uno come sclavi, raccontare tutte le fatiche sarebbe stato faticoso...
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[Magico Vento]

Convincente esordio di Tiziano Sclavi sulle pagine di Zagor. Da una brillante idea (Zagor che deve affrontare le dodici fatiche di Ercole), lo sceneggiatore crea una bella storia, che però ha il difetto di non mostrare tutte e dodici le fatiche (Zagor ne affronterà solo sette). Forse si poteva anche creare una storia di respiro più ampio, in cui sviluppare meglio le sfide affrontate da Zagor (che in alcuni casi sono piuttosto sbrigative). La fatica che più mi ha colpito è la seconda, ossia lo scontro con il serpente marino: è infatti una sequenza molto ben realizzata. Il folle Basileo ha, secondo me, il suo fascino come antagonista. Ottimo il finale in cui Zagor spaventa lo scagnozzo di Basileo.
Buoni complessivamente i disegni di Donatelli, anche se alcuni mostri e alcuni animali sono mal realizzati.
Splendida la copertina di Gallieno Ferri.

Soggetto/Sceneggiatura: 8
Disegni: 7

[Walter Maddenbrook]

Riletta dopo secoli in preparazione dello Speciale, capisco perché da ragazzino tutto sommato non mi era dispiaciuta, ma allo stesso tempo perché da grande appare grondante da tali ridicolaggini da invalidarla.
L'idea può anche essere buona, e personalmente mi è sempre piaciuta questa struttura a videogioco (peraltro anche tipica talvolta di Nolitta), che per me allora costituiva il più importante gusto. Anche se mi ricordo che ci rimasi molto male quando le prove si interruppero. "Ué, e le altre?" pensavo... mentre oggi capisco che sarebbe diventata troppo ripetitiva.
Perché da ragazzino conta parecchio il cosa, come è giusto, mentre da grande tutto si sposta sul come.
Ed il come, qua, fa acqua da tutte le parti. Mò non voglio mettermi ad elencare tutte le assurdità e buchi di sceneggiatura sennò facciamo notte, mi limito a qualche esempio.

Innanzitutto le "origini" di Basileo. Un archelogo che trova questi reperti greci e li trafuga, e tutto in una notte. Carica un carro DA SOLO, mentre i suoi sgherri che fuggono mentre gli spara addosso mica avvertono le autorità eh. "Ehi raga, qua ci sono dei morti... che facciamo, chiamiamo la polizia?" "Naaa.. magari domani, ora facciamoci una bevutina al bar".
Poi FONDE alcuni oggetti d'oro per finanziarsi. Ottima scelta, lo sanno tutti che tra vendere un antico reperto d'oro di 2000 anni e lo stesso peso in oro, guadagni di più dal secondo.
E inoltre, quanto accidenti doveva essere quest'oro per finanziare una roba immensa come comprare un monte e attrezzarlo in quel modo? Costruire palazzi, ambienti lacustri e altri, congegni controllabili a distanza, fare arrivare animali esotici ed enormi, persone al proprio servizio, ecc. Ma di oro ne servirebbe una quantità immane.
Sono insomma modalità SEMPLICIOTTE di condurre la narrazione. Ingenue, da bambinetti.

L'idea che con quel cannocchiale riesce a vedere la qualunque e ogni anfratto, il modo assurdo con cui vengono "incatenati" i prigionieri (con le mani libere), uno che si laurea in archeologia ma in realtà è casualmente un genio della genetica tanto da ibridare specie diverse, il fatto che il suo scopo sia usare "queste creature mitologiche con cui formare un esercito e conquistare il mondo!". Ehhh? E quante ne vuoi creare, fammi capire? E come pensi di controllarle?
Mò vabbè essere folli, ma questo non è un villain folle, questo è un villain ritardato, ridicolo. Un cattivo sempliciotto, tirato via, da bambinetti.

Poi qua e là ci sono anche diversi dialoghi scritti non male, ma lo scheletro di fondo è troppo di bassa lega per reggere.
Pessima, davvero pessima, la scena in cui Zagor si caga in mano davanti a quelle visioni e frigna come una mammoletta... e addirittura abbandona Cico nel pericolo perché "No.... ho paura... oddio, ho troppo paura!"
WHAAAATTT??? No, dico... ma è Zagor, ma stiamo scherzando???
Molto suggestiva invece quella quasi finale in cui spaventa a morte il cattivo, usando la sua classica teatralità. Ora, a dire il vero anche qua la modalità è molto un tanto al chilo, perché accendendo un fiammifero davanti a una statua non è che si vede solo la testa della statua, ma anche il braccio di Zagor e lui accovacciato (la consideravo forzata già a 11 anni), però si può perdonare per l'effetto che crea.
Incomprensibile il finale in cui Zagor prima dichiara che le autorità potranno venire quassù a controllare la veridicità del suo racconto, e subito dopo fa in modo che non possano controllare nulla dato che distrugge l'entrata con la dinamite "per impedire che le ricchezze di Basileo provochino altri guai". Ma pure quest'ultimo obbiettivo viene fallito dato che mentre i due pard se ne vanno, si vede sulla cima del monte il tempietto di Basileo, il che è come lasciare lì un cartello attira-curiosi.

I disegni lasciano molto a desiderare. Donatelli a fare i mostri proprio non è capace, mamma mia... disegna quasi meglio le donne, il che è tutto dire (e anche qua infatti ci sono delle donne così racchie che manco Cico ci fa dei pensierini sopra). Poi boh un sacco di ritocchi di Bignotti, Ferri e qualcun altro che non identifico (Corteggi?), la cui necessità non riesco a immaginare dato che sono sequenze normalissime, e molto a macchia di leopardo. Boh.

Nolitta ci aveva abbandonato e si vedeva. L'inizio del medioevo.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Mozart Kelly]

Storia piena di ingenuità sottolineate da WM, ma tutto sommato buone l'azione nelle prove nel suo complesso. La parte migliore è proprio quella iniziale che va dalle misteriosi sparizioni degli uomini forzuti fino a quando i due amici vengono rapiti e ritrovano Big Hopper.