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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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SpiritosoConLaScura ZAGORIANO A COLORI


Registrato: 28/02/12 18:24 Messaggi: 15750 Località: Milano
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Inviato: Mar Gen 07, 2014 12:03 pm Oggetto: |
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Storia controversa a dir poco.
Non che si possa definire un passo falso (il primo) di Toninelli.
Ma si tratta decisamente di un racconto dalla qualità altalenante.
A un inizio moscio e un secondo finale un po' buttato lì, corrispondono una parte centrale emozionante e coinvolgente, primo finale compreso.
Tutto l'inizio, cattura e schiavitù, sembra andare avanti un po' d'inerzia, seguendo linee prevedibili e facendosi quindi leggere a fatica.
La parte centrale e il primo finale al contrario, in cui Zagor finalmente si libera e si scatena, lascia col fiato sospeso e riesce a rendere entusiasmante la lettura.
Anche se, a dire il vero, per parecchie pagine i protagonisti sono altri e gli sviluppi non brillano per originalità.
Arriviamo poi alla resa dei conti con Eskimo e anche qui si nota come gli elementi fantastici non siano molto nelle corde dell'autore che li inserisce in piccole dosi e quando lo fa, come in questo caso, li gestisce in maniera frettolosa e poco convincente.
In definitiva una tappa che mostra sia i pregi sia i limiti della nuova gestione zagoriana.
 _________________ Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.
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Kramer76 TOP PLAYER

Registrato: 24/06/09 11:24 Messaggi: 18212
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Inviato: Sab Mar 08, 2014 7:20 pm Oggetto: |
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l'invulnerabile
numeri 224, 225 e 226, testi toninelli, disegni donatelli
rivaluto un pò questa storia, che è sempre stata citata come una delle peggiori storie di zagor... c'è di peggio...
pronti, via, zagor cade subito in coma e finisce a fare lo schiavo, mentre di cico si perdono quasi subito le tracce...
zagor appare più che altro un ostacolo, la storia può andare avanti senza di lui, con una bella ambientazione, battaglie all'ultimo sangue
e un ottimo personaggio "dimenticato" come jean baptiste lafarge, duca di carcassonne: memorabile la sua vendetta urlata...
anche eskimo direi che è abbastanza superfluo, ma allo stesso tempo non è che quello nolittiano fosse tutto 'sto granché,...
solito sfoggio di cultura quasi alla burattini: kutchin, dogrib, beaver, kaska, slave, nabesba, montagnais, wapiskat e mappe varie...
toninelli si fa la sua "trasferta" come a piace a lui, anzi direi che si fa il suo "zenith" personale, quasi senza zagor...
non il miglior donatelli, copertine nella media
voto 5/6
Ultima modifica di Kramer76 il Lun Ago 23, 2021 3:58 pm, modificato 3 volte in totale |
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Esploratore Scomparso Zagoriano Expert


Registrato: 06/05/05 10:40 Messaggi: 879 Località: Passaggio a Nord-Ovest
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Inviato: Gio Feb 27, 2020 9:34 am Oggetto: |
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Il ritorno di Eskimo si rivela una delusione... un bel personaggio carismatico rovinato da questa "corazza invulnerabile" derivata dalla luce della grotta sottomarina...bah come espediente non mi è sembrato granchè.
Era meglio se rimaneva un furfante, bravo ad organizzare gli uomini ai suoi ordini e i loro nascondigli, e basta...ma così, farlo diventare un super eroe scalcinato, no.
La storia è anche noiosa, per arrivare al breve scontro finale ci sono avvenimenti poco interessanti o resi poco avvincenti per me, tipo l'attacco al forte.
Carcassonne è un personaggio azzeccato, bello soprattutto per la sua vendetta finale; Cico invece è stato lasciato troppo da parte.
Storia deludente, e ritorno di Eskimo sprecato. |
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Doc Lester 1975 Iper Zagoriano


Registrato: 16/11/15 23:07 Messaggi: 8338 Località: Foligno
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Inviato: Lun Giu 21, 2021 6:26 pm Oggetto: |
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Primo passo falso di Toninelli.
Si cominciano ad intravedere quelli che diventeranno tratti caratteristici di troppe storie bassomedievali in fotocopia che avrebbero finito quasi per portare la collana su un binario morto
Pagine e pagine di scontri e zuffe con bande di indiani, con i colpi che si alternano alle battute... esempio:
Un guerriero attacca Zagor al grido di Kuwucki vendicherà il nostro Sakem!
Zagor schiva il colpo, ne para un altro e poi con un gancio atterra il malcapitato avversario, e mentre fa tutto ciò gli dice: Kuwucki riuscirà soltanto a rimetterci la dentiera!
Per troppi anni abbiamo assistito a noiose sequenze del genere. Adesso invece la noia è di un altro tipo: Zagor sbaraglia gli avversari troppo facilmente, senza battute ma col pilota automatico.
Per il resto, Toninelli continua a proporre uno Zagor particolarmente arrendevole per esigenze di trama, per far funzionare la storia. E poi, stavolta, stecca proprio su uno dei suoi punti di forza, la caratterizzazione dei comprimari: Carcassonne, secondo me, non arriva al lettore, il suo dolore e il suo desiderio di vendetta sono resi in modo superficiale; tra gli avversari i leader pellerossa sono tanti ma sembrano confondersi, non ce n'è uno che emerga sul serio.
Nemmeno Eskimo. Anzi, è soprattutto Eskimo a non emergere, anche se la storia dovrebbe essere incentrata su di lui. L'idea dell'invulnerabilità dovuta alla corazza naturale non era affatto male e avrebbe meritato maggiore spazio; aggiungo che mi è dispiaciuto che, nel successivo ritorno, Rauch abbia voluto farne a meno e continuo a pensare (e a proporre ) che Eskimo possa essere ancora vivo proprio in virtù della sua corazza. Un elemento che lo rende un avversario particolare è il fatto che sia un vero serpente, un uomo infido, sleale, un vigliacco; per cui, può benissimo aver mentito a Zagor riguardo alla perduta invulnerabilità, per non scoprire le sue carte. E il coltello piantato nel suo petto al termine di Terre fredde, grazie alla corazza, potrebbe non essere andato troppo in profondità... chissà
L'aspetto migliore della storia rimane la bella innevata ambientazione canadese. I disegni di Donatelli, nel complesso, sono buoni come sempre, ma mi sento di dire che il bravo Frank poteva fare leggermente di meglio nel far percepire al lettore la particolare atmosfera da trasferta, come era riuscito a Bignotti nella precedente avventura ai Grandi Laghi.
Voto: 5,5 _________________ Simone C. - Io di calcio capisco anche troppo, purtroppo
Luca Barbieri ha scritto: | Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia. |
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