www.spiritoconlascure.it

[Spiritello senza scure]

Oddìo, the hat -trick per fare ritornare Java a me è sembrato sinceramente un pò forzato. Comunque originale; e a Castelli va il merito di avere dipanato in maniera soddisfacente quello che nel numero precedente poteva apparire come un guazzabuglio inestricabile o, alla meglio, difficile da sbrogliare senza cadere nelle pessime soluzioni rifilate in anni recenti. Ben gestita anche la "storia nella storia" elaborata come seguito alla bellissima "Teschio del destino" del MM degli esordi. In ogni caso, due albi da avere anche per gli ex amanti del personaggio (e ora sporadici lettori)come me. Il vecchio leone (Castelli) sa ancora ruggire...
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[jacopo93]

Complice il ritorno al formato mensile che ha acceso la mia attenzione, mi è venuta la voglia d'interessarmi a questa collana che non ho mai approfondito, se non per qualche sporadica eccezione (qualche albo autoconclusivo bimestrale di Morales). In un'ottica di recuperare le storie migliori, dove guardare? Insomma, quali sono i proverbiali periodo d'oro e periodo d'argento? Gli albi di che fascia invece è meglio lasciare da parte se li trovo nell'usato delle bancarelle?
In particolare, mi preoccupa la continuity, che da quanto ho capito è piuttosto serrata e procede per tutto l'arco di vita del personaggio in edicola

[Magico Vento]

Penso che il periodo migliore sia quello iniziale (il primo centinaio).

[Spiritello senza scure]

Anche meno, IMO. Le prime 60 storie. Dopo, esauriti i misteri classici che hanno tenuto banco per tutti i seventies (UFO, continenti perduti, civiltà antidiluaviane...), il personaggio ha iniziato a vivere di quelli costruiti a tavolino.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Walter Maddenbrook]

************* Spoiler su MM 347 - Il ritorno della dea *****************


Cioè, come prendere dei buoni spunti e buttarli nel cesso.
Tanto era stata stuzzicante e ben scritta la prima parte, tanto questa diventa banale e scontata. Si vede insomma che qua si è passati da Castelli a massicce dosi di Recagno.
Di fatto è un'altra storia, dato che tutto l'albo riguarda il teschio di cristallo, il demone azteco, ecc. che con il filone portante del primo albo non c'entra nulla. Sembrano due storie separate attaccate a forza, e anche i tanti disegnatori che se ne sono occupati mi danno questa idea di parti posticce di collegamento.
E' un'altra storia e però brutta, impostata nelle solite magie insopportabili di Recagno, nei quali troviamo oggetti onnipotenti che in batter di ciglia sono in grado di compiere ogni prodigio alla carta, atto a risolvere i guai allo sceneggiatore che non sa come andare avanti.

Tutto il mistero di Java quasi non interessa più, la narrazione racconta tutt'altro, e viene risolto all'ultimo secondo con una scena forzata, così in quattro e quattr'otto, senza preparazione né coinvolgimento. Era anche interessante la cosa del sosia (tipica genialata castelliana metafumettistica), ma viene svolta male, probabilmente sacrificata e soffocata dalle vicende del teschio.
Dopo la morte di Groucho e di Johnny Storm pensavo non si potesse scrivere una scena così priva di pathos in relazione all'evento... beh, quasi ci si è riusciti. Complimenti.
Anche la linea che faceva supporre MM come capo degli Uomini in nero sparisce, come se tutte le suggestioni del primo albo si giustificassero in un "Vabbè, raga, abbiamo scherzato" e si risolve anche qua in due minuti tramite apparecchi magici alla MK ultra, con i quali ovviamente si può dare qualunque spiegazione senza sforzarsi troppo a scrivere.
Iper delusione, un crollo totale tra primo e secondo albo, ma proprio un ribaltamento totale. Peccato.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Spiritello senza scure]

L'ultimo di MM, pur essendo breve al contrario della precedente, non sono manco riuscito a finirla. Di carino solo gli omaggi agli autori e a SBE in quel di Milano...
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

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“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Angelo1961]

Concordo. L'ho finita in due round, ma nel primo mi sono addormentato. Ieri sera è stato più facile leggerla perchè c'erano le partite e, con un occhio al cellulare, un occhio al BVZM sono riuscito a restare sveglio. L'unica cosa che merita è l'omaggio ala SBE. Una "vaccata" pazzesca invece la spiegazione con quei rimandi al SPOILER primo mmysterone. Cioè per me è inconcepibile "rompere" la drammaticità (si fa per dire...) di una storia con una situazione comica. O meglio, si può "interrompere", ma non "concludere"....
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Spiritello senza scure]

Grazie Angelo, evito proprio di riprenderla dunque...perchè farsi del male?
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“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Angelo1961]

Ok, però ormai l'hai comprato e il male è già fatto. Quindi ti invito a leggerlo... Magari avrai sorprese che io non ho avuto...
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Kerzhakov91]

Non sono d'accordo, io l'ho trovato simpatico e (a tratti) geniale come un po' tutti i divertissement del BVZA. La spiegazione finale non convince, ma alla fine chissenefrega, l'obiettivo - omaggiare gli albori della casa editrice milanese e il suo fondatore Gianluigi Bonelli - è centrato in pieno. Gianni Bono mi ha fatto morire , potrebbe anche diventare un comprimario della serie, del resto ben si adatta al mondo mysteriano
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"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta

[Walter Maddenbrook]

******** SPOILER SU MM 375 - OTTANT'ANNI FA *************

Alla fine non racconta chissà cosa... anzi, la trama è abbastanza frastagliata, ma la sceneggiatura è stupenda e quindi soverchia tranquillamente gli altri limiti. Del resto questo Castelli qua, quello che si butta e sguazza come un pesce nel metafumetto, è sempre delizioso e spesso i suoi vertici li ha prodotti proprio in questa disciplina. Certo, non siamo ai livello dello Speciale per i 100 anni del fumetto (capolavoro immane) ma il taglio dato va verso quella direzione.
Gustosissimi tutti i rimandi ai vari autori Bonelli, e concordo che Bono potrebbe diventare un metapersonaggio fisso, ha proprio le caratteristiche adatte (e del resto non è la prima volta che lo si vede).
Mi sono piaciute anche quelle nozioni preziosissime che trovi in tutta la saga, tipo la depressione di Qattara, che io non sapevo manco che esistesse, e che mi ha costretto come ai bei tempi a fare un giro su maps, come per la diga di Assuan, già citata in un altro albo che ora non ricordo.
Insomma, una chicca celebrativa da non perdere in questi periodi di vacche magrissime, pur se col finale tirato via e qualche cosa poco chiara.
Purtroppo la prossima torna Recagno.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Puro Veleno]

Stralcio dalla quarta pagina (MM #376) dove Alfredo Castelli chiacchiera con i lettori: "... Al momento di scrivere non siamo ancora in grado di dirvi come sono andate le vendite (si riferisce, ovviamente, al ritorno della testata alla periodicità mensile, ndr): per avere risultati precisi occorre attendere ancora un pò. I commenti su Internet sono generalmente positivi, ma ciò che conta è quel che succede sul campo."

Puntuale conferma che le chiacchiere e i giudizi sulla rete lusinghieri o stroncatori sono accolti, sostanzialmente, con una certa curiosità ma quello che vale è sempre il VENDUTO.
Sono sicuro che l'editore (e a cascata gli autori) preferiscono incassare qualche critica anche pesante ma vendere alla grande, piuttosto che ricevere elogi e scoprire che la serie la comprano quattro gatti.


PS spiritosissimo il titolo "MARTIN MYSTERE CHIUDE" scritto bello grande con sotto, quasi microscopico, "la porta ogni volta che esce di casa".
Ironizzando su quanti, da anni, vaticinano la chiusura della testata e non ci azzeccano mai.
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[AAHHYAAAAK]

Qualcuno ha detto Comix Archive?
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Magico Vento]

SPOILER

COME AI VECCHI TEMPI (n.376)
Davvero un bell'albo! Recagno torna a sviluppare la sottotrama delle Sette Spade e lo fa con una storia molto convincente. Di carne al fuoco ce n'è moltissima (Guerra senza Tempo, le Sette Spade, Orloff, Agarthi), ma Recagno la gestisce alla grande nonostante le pagine non siano moltissime. Lo sceneggiatore riesce anche a inserire una scena in cui Martin riassume la sua vita; un'ottima trovata, secondo me, dato che così l'albo può benissimo essere uno starting-point per dei nuovi lettori. Appropriato dunque metterlo sul volume che dà il via al nuovo ciclo ("Ottant'anni fa" l'ho visto più come un numero celebrativo che fa da intermezzo tra il vecchio e il nuovo ciclo). Ottimo l'alternarsi di scene ambientate nel presente e scene ambientate migliaia di anni fa a Mu. Le scene ambientate a Mu (oltre a narrare la storia della spada Kusanagi) mostrano i fatti che poi saranno all'origine di una leggenda giapponese, quella di Susano; questa è un'interessantissima trovata che mi ha ricordato la storia "La stirpe maledetta" (presente nel numero 4 di Martin Mystère), in cui si mostravano con scene simili le origini di alcune usanze della cultura etrusca. In particolare, ho apprezzato la scena dello scontro tra Susano e il mostro Yamata, che si capisce essere in realtà un'arma Atlantidea. Geniale quindi, a mio avviso, l'idea di Recagno di reinterpretare un mito giapponese in chiave Mu-Atlantide. Nella parte ambientata nel presente, non mancano i colpi di scena. Vedendo la donna bionda, ho pensato ovviamente a Morgana: invece nel finale c'è un colpo di scena davvero clamoroso. Dunque, vividi complimenti al bravo Recagno. Attendo con impazienza i futuri sviluppi di questa storia. Ho decisamente apprezzato più questo albo che il precedente.
Molto belli i disegni di Grimaldi. In alcune parti mi ha ricordato il tratto del bravissimo Paolo Morales. Come ciliegina sulla torta, l'albo presenta un'ottima copertina. Fantastico anche il titolo: uno più azzeccato non si poteva trovare!
Sono entusiasta: questo rilancio promette molto bene (anche la prossima storia, con il ritorno del vampiro, pare interessantissima). Lunga vita a Martin Mystère!

Storia: 8,5
Disegni: 8,5

[Spiritello senza scure]

Caro MV la tua recensione entusiastica mi ha convinto e vincendo le mie giustificate reticenze, acquisterò l'albo.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

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