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[Magico Vento]

[Tizzone d'inferno]

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Acc...dannaz...malediz...

[ElEmperador]

[Tizzone d'inferno]

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What?
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E M P

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[Tizzone d'inferno]

I mean: you like to turn the knife in the sore
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E quando si dà del mentitore a Tex Willer, di solito occorre essere molto svelti nel tirar fuori la propria pistola

[ElEmperador]

Nooo.
I am totally impartial towards him.
He really understands the change of the writers.
But I am confident with the Renaissance.
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E M P

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[jupiter973]

[Tizzone d'inferno]

[ElEmperador]

[Giuliano70]

Aggiungo la mia scelta, in ordine cronologico di uscita e non di importanza.
Per me sono tutte importanti, chi in un modo chi in un altro. La qualità e la varietà delle storie si mescolano ai miei ricordi e questo mi sembra un riassunto adeguato, con una breve descrizione che motiva la mia scelta.


I ricattatori
L’uomo lupo
Gli evasi
Zagor racconta
Il re delle aquile
La stella di latta
Zagor contro il vampiro
Libertà o morte
Vudu!
Oceano


I RICATTATORI - EROISMO ALLA STATO PURO
Nolitta sta cominciando a creare episodi che si estendono per tre albi e la differenza si sente!
C’è più spazio per sviluppare le idee, cambi di location che si svolgono quasi in diretta.
Questa storia mi è rimasta impressa perchè Zagor risulta invincibile, pur affrontando decine di avversari, non è mai alla mercede dei nemici e prende pugni solo nel combattimento finale con Blow.
Questa "invulnerabilità" di Zagor penso sia giustificata in questo caso dal fatto che è davvero "solo contro tutti" ed il minimo errore gli sarebbe fatale.
È uno Zagor alla Tex, ma a differenza del ranger, che è una maschera quasi impassibile, il volto di Zagor è un caleidoscopio di emozioni, furente, feroce, ironico, divertito.
Scena da ricordare: Zagor dal sarto, Zagor che tiene in braccio il bambino nella luce notturna, prima di lanciarsi dal tetto in un salto impossibile e la gag finale di Skip


L’UOMO LUPO - LA PRIMA VERA AVVENTURA DI TERRORE
Nolitta ha la capacità di creare un crescendo di tensione, sviluppando lentamente le storie e questo si adatta perfettamente alle atmosfere di terrore.
Bello anche l’uso dei flashback. Escludendo il polpo della laguna, che mostro vero non è, ma solo un animale esistente, questo è la prima creatura soprannaturale che incontra Zagor.
Un classico della paura, un nemico che incute timore con il solo nome.
Scena da ricordare: l’assalto dei lupi


GLI EVASI - GUERRA INDIANA E GIUSTIZIA BIANCA
L’autore riesce ad incastrare il tema della vendetta personale e dell’avidità nel quadro più ampio della rivalità tra due tribù indiane.
Darkwood è un incendio che brucia smeraldi e orologi antichi e con essi le ambizioni degli uomini crudeli.
I quattro banditi evasi sono diversi l’uno dall’altro, eppure questa multiforme alleanza si muove come un corpo solo, finchè Zagor la farà a pezzi.
Questa fusione tra singolarità e coralità per me rende unico questo episodio.
Scena da ricordare: la battaglia tra Mohawk e Cayuga e la morte di Gessner.


ZAGOR RACCONTA - “LA VERA NASCITA DI ZAGOR”
Il posto per me le spetta di diritto per l’importanza che ha nella saga. Il passato di Zagor plasma definitivamente il personaggio.
Scena da ricordare: Zagor che esce dal villaggio devastato e la prima apparizione al raduno dei capi indiani


IL RE DELLE AQUILE - WESTERN MACABRO
Questa storia è in stile western, con indiani e cercatori d’oro, ma un western tutto particolare, un western “alla Zagor”.
Nolitta ne esalta il lato selvaggio: gli scenari di nuda roccia, gli alberi bruciati, le lotte con puma e aquile.
Ne potenzia l’aspetto macabro, con scheletri pieni di frecce, uomini scalpati, carni dilaniate da becchi ed artigli.
Scena da ricordare: qui davvero tante, la scoperta del massacro dei cercatori, l’arrivo delle aquile al campo indiano, il pasto delle aquile, l’ultimo volo dell’aquila gigante.


LA STELLA DI LATTA - WESTERN CREPUSCOLARE
Anche questo è un western,questa volta in stile assolutamente realistico.
L’atmosfera è quella da zona di confine, dove la civiltà è ancora fragile e la legge del più forte opprime i più deboli.
Un tema classico, sfruttato bene da Nolitta, che lo arricchisce con una galleria di personaggi memorabili.
La amo anche perché è una vicenda che parla di una discesa negli abissi e di una risalita, quella dello sceriffo amico di Zagor.
Scena da ricordare: la ribellione dello sceriffo a King Mac Kay, la preghiera al cimitero ed il tentativo di Zagor di strangolare Straker.


ZAGOR CONTRO IL VAMPIRO - MONUMENTO GOTICO
L’hanno letta tutti e nessuno la dimentica. Per me è il primo albo che ho avuto tra le mani a 5-6 anni.
Anche il vampiro è un personaggio classico, ma “il vampiro” in Zagor non può che essere Bela Rakosi, la creatura che viaggia in una bara custodita da zingari, in mezzo agli indiani e la pioggia.
Senza che si mostri mai, il terrore è già alle stelle nel primo albo.
Scena da ricordare: l’uomo impazzito che salta tra le rocce, la cripta del vampiro, Zoltan che ride puntando la pistola a Zagor.

LIBERTÀ O MORTE - MALINCONIA EPICA
Scelgo questa sacrificando “Seminoles”, che è comunque magnifica, ma qui c’è la conclusione dell’avventura di Manetola.
Amara e malinconica, come il tema principale: l’oppressione di un popolo che non vuole piegare la testa davanti alle leggi inique dei nuovi padroni.
È un fatto storico e neanche Zagor può cambiare la storia.
Scena da ricordare: Zagor che prende a pugni Kubrick, il duello con il capitano Seabrook, la morte di Manetola, il sacrificio di Liberty Sam

VUDU! - IL MONDO ESOTICO DELLA MAGIA
Sono molto affezionato per motivi di nostalgia anche a “Molok!” ed il punto esclamativo lo metto ad entrambi!
Il mio ringraziamento a Bignotti lo riservo per questa storia, più lunga, più completa, esotica ed inquietante allo stesso tempo.
Qui Zagor non è il vero protagonista, cede il ruolo ai riti ruspanti e sanguigni del vodoo, dove il cibo, i suoni e persino i morti sono materia da plasmare per renderle sacre e propizie.
La magia può essere buona o cattiva e Zagor non sa bene dove stare.
Scena da ricordare: Cico che si finge posseduto, la scena del cimitero, l'arrivo degli zombie.

OCEANO - LA SFIDA DELL’AVVENTURA
Quello che mi affascina di questa storia, ogni volta che la leggo, è il segreto che ci nasconde.
Non quello chiuso dentro al forziere dell’Esmeralda, ma quello che bisogna scoprire per vivere la vita come un’avventura.
Non sapere cosa ci riserva il domani, risolvere con fiducia le situazioni complicate sono sfide che dobbiamo affrontare anche una volta scesi dalla Golden Baby.
Qui c’è una varietà incredibile di situazioni ed ogni qual volta una di queste sembra esaurita, ecco spuntarne una nuova.
Scene da ricordare: tantissime, la piscina con gli squali, Cico e i galli, l’evocazione di Ramath, la passerella di Hammad, la sfida con Capitan Serpente, la scena finale con Digging Bill.

[Walter Maddenbrook]

Applausi per questo post di Giuliano!
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Tobia Sullivan]

Applausi anche da parte mia

Questa è la modalità che prediligo di commentare le storie di Zagor: lasciar correre la mente e il cuore, soffermarsi sui ricordi, le vignette, le pagine, le scene, le sequenze ...
Si riusciva ad instaurare un rapporto profondo tra chi scriveva e disegnava con chi leggeva e sognava ..., eravamo un'unica famiglia, quasi un tutt'uno.
Loro sapevano cosa ci piaceva senza chiedercelo e noi sapevamo cosa ci avrebbero offerto e non dovevamo chiederglielo.

Vabbè ovviamente parlo per me
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"Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".

Klain: "La marcia della disperazione"

Testi di Guido Nolitta

- Arrivederci Direttore e grazie -

[ElEmperador]

Bravo a Giuliano ma anche a Tobia.
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E M P

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