www.spiritoconlascure.it

[ElEmperador]

Anyway a plesant story indeed...
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E M P

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[Esploratore Scomparso]

una storia divertente, molto più comica che avventurosa. Come già scritto, magari serviva a allentare un po' la drammaticità delle ultime storie.
E' un bell'intermezzo allegro e scanzonato, grazie soprattutto a Guitar Jim (piuttosto antipatico anche a me) e Cico, che in questa storia è molto più protagonista di Zagor.
Le mie sequenze preferite sono quelle con "Ghiro" Sanderson!

[Zagrosky]

A me diverte molto, ma credo che soprattutto si sia divertito Nolitta a scriverla!

[Paper Bat 82]

Una delle mie prime storie lette, che bei ricordi
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https://paludedidarkwood.blogspot.it/

[Ivan]

GLI SCIACALLI DELLA FORESTA

Testi: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Pagine: 81
Anno: 1967

Lo ammetto: mentre rileggevo questa storia, cercavo di capire perché il buon Kramer la detesta così tanto...e non l'ho proprio capito; pur essendo un episodio "diverso" dal solito, lo trovo infatti gustoso, divertente e scanzonato.

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• Primo episodio in cui Nolitta si prende una pausa dai temi "seri" e imbastisce una storia leggera in cui si fa beffe del proprio eroe ma senza tuttavia tradirne lo spirito.
Non sarà l'unica storia dal taglio burlesco (vedi NATALE CALIBRO 45, LO STRANO MISTER SMITH, IL CAVALIERE MISTERIOSO), a riprova della passione di Nolitta per la componente comica dei prodotti di narrativa. Componente che, se dosata con equilibrio con l'elemento drammatico, conferiva alle storie di Zagor quella unicità irritrovabile in altri fumetti simili.

• Si inizia con una gag "indipendente" di Cico, intento a sgraffignare delle uova da un pollaio...con risultati ospedalieri.


• La gag successiva fa da innesco alla vicenda vera e propria: Cico si improvvisa cantore di serenate, e viene scambiato per un "pericoloso bandito che compie rapine servendosi di una pistola nascosta nella sua chitarra".
Per Zagor tale descrizione corrisponde a quella di GUITAR JIM, il fuorilegge che lo aveva buggerato nel mini-episodio IL FUGGITIVO.

• A proposito di Guitar Jim, è affascinante la sua caratterizzazione: un rapinatore solitario che vive il rischio di venire catturato o ucciso sempre col canto in bocca e il sorriso sulle labbra. (E' possibile che nel crearlo Nolitta si sia ispirato a Fra' Diavolo.)
Va detto che in seguito Nolitta approfondirà il suo personaggio, connotandolo di coscienza e senso dell'onore (in LA MANO DI ALLAH e nel primo centenario a colori).

• Altra gag, tra le migliori in assoluto: cercando Guitar Jim, Cico viene indirizzato da un indiano nella casa di un "viso pallido biondo con chitarra"...solo per scoprire che si tratta di una semplice ballerina e rimediare un sacco di legnate.



• Un po' ingenua la "trappola" di Zagor per attirare l'attenzione di Guitar Jim: spacciarsi per un ricco cercatore d'oro...senza però immaginare che tale esca avrebbe ingolosito anche ALTRI furfanti della zona.


• Il viaggio sul fiume di Zagor e Cico termina con uno sgraziato capitombolo nella casa galleggiante di "Ghiro" Sanderson (pesonaggio bizzarro in linea con lo spirito ridanciano della storia).


• Zagor non demorde e ritrova Guitar Jim, sorprendendolo disarmato. Qui il bandito sfodera le sue doti di incantatore, e riesce ad aizzare i componenti della carovana contro i suoi inseguitori. (Va notato che nell'episodio IL FUGGITIVO anche Zagor e Cico erano caduti nello stesso errore, prendendo le difese di Guitar Jim contro lo sceriffo che voleva arrestarlo.)


• Anche questo incontro si conclude con un nuovo viaggio sul fiume, ed un altro impatto contro la casa dell'esasperato "Ghiro" Sanderson.


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Insomma, ridendo e scherzando, per una volta Zagor fallisce su tutta la linea.
La fallibilità dell'eroe diverrà in seguito uno dei tratti distintivi di Nolitta, sia su Zagor che Mister No (e in misura minore, anche su Tex). E in un certo senso, credo che sia una delle caratteristiche che maggiormente ci hanno fatto affezionare ai suoi personaggi. Una caratteristica che purtroppo è del tutto assente nello Zagor proposto dagli autori moderni, al quale difficilmente mi affezionerei immaginandomi nei panni di un giovane lettore.
La cosa paradossale è che questo Zagor robotico e imperturbabile non ammicca né alle nuove generazioni né ai lettori storici; è un prodotto né carne né pesce, e se non avesse alle spalle il glorioso passato nolittiano non durerebbe in edicola per più di 10 numeri. Zagor sopravvive solo grazie all'ostinazione dei nostalgici che sperano di ritrovare nei nuovi albi uno scampolo del vecchio spirito nolittiano. E come premio vengono chiamati "detrattori". [Mi autocensuro ogni commento in merito]

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Storia: 7,5
Disegni: 9

[wakopa]

[Puro Veleno]

[Doc Lester 1975]

[Zagrosky]

Assolutamente d'accordo col mio amico Ivan!
E ovviamente ho ampliato la lista delle massime nella mia firma.

[Cactus Pete]

Ma magari lasciassero i reazionari. Saranno al massimo 500.
Speriamo che la storia di Chiaverotti li induca, finalmente.

[Kramer76]

[Puro Veleno]

[ElEmperador]

[Ivan]

Teşekkürler, Eren.

[kanoxen60]

L’indizio lo avevamo già avuto alla fine della storia di Lord Nicholson (“I cacciatori di uomini”), quando l’entrata in scena di un nuovo comprimario (“Gimbo” Guitar) aveva fornito a Nolitta l’occasione per un intermezzo comico e leggero, in cui i nostri Eroi venivano beffati e facevano la figura degli allocchi (“una coppia di idioti”, li aveva definiti l’incazzatissimo sceriffo di Rockport ).
Non c’è da sorprendersi, dunque, se Nolitta riprende quello spunto e lo amplia, trasformandolo da semplice intermezzo in una storia vera e propria. Storia che, comunque, mi piace pensare come a una simpatica parentesi prima di una serie di episodi ben più seri e drammatici.

Il ritorno in campo del biondo chitarrista, insomma, consente a Nolitta di costruire una trama leggera ma non banale, che ci fa sorridere soprattutto per la capacità del giovane furfantello di farsi beffe dei nostri Eroi, che, nonostante i tentativi di mettergli il sale sulla coda, rimangono inesorabilmente a mani vuote.
Che si tratti di una storia leggera lo dimostra anche il fatto che, su circa 80 pagine, le prime 35 vedono come protagonista Cico, impegnato in ben tre gag pressoché consecutive.