www.spiritoconlascure.it

[Rasputin]

Il formato con meno pagine si presta al taglio comico della storia (ho sempre trovato un po' troppo lunghi, per quanto divertentissimi, anche gli speciali di Cico di Nolitta). La pagine più grandi valorizzano l'ottimo lavoro di Venturi.
La sceneggiatura è scorrevole e ci sono un paio di gag e dialoghi davvero ben riusciti.
Carina l'idea della "comica finale" ma le strisce di Sio proprio non mi piacciono...
Ho apprezzato il miniposter-cartolina con la copertina di Cico Story.

Nel complesso voto più che positivo.

[Zagrosky]

Letto , fresco, godibile, con qualche momento brillante , mai noioso, devo dire che stavolta Faraci non mi ha deluso, come invece puntualmente faceva con Tex!

[simon]

beh dai, gli ultimi lavori di Faraci su Tex non erano malaccio
(comprendo che siamo OT però...)

[Ladro di ombre]

[Super Mark]

Visto in edicola, ma non avevo soldi. Magari domani ...
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Super Mark

[Puro Veleno]

[Carlo_Monni]

[Ladro di ombre]

[Super Mark]

[OT]Se non sbaglio, anche Martin Mystère in origine doveva essere pubblicato in quel formato .[/OT]
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Super Mark

[Carlo_Monni]

[simon]

letta, far ridere non è mai facile, ma da un maestro come Faraci mi aspettavo di più

[Spiritello senza scure]

Letta. Fresca, piacevole ottimamente disegnata e colorata ma il divertimento "puro" l'ho trovato deboluccio. Eh, fare ridere è una cosa seria....
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Kiki Manito]

Preso e letto il primo volume.

Si comincia con...un professore! Non poteva essere altrimenti, peccato che non abbiano sfruttato l'occasione per introdurre il professor Cometis.

Una miniserie che si presenta come una cosina leggera, onesta nel suo intento di essere niente più che uno svago di dieci minuti. Non c'è comicità slapstick e per sor-ridere bisogna andare a pescare qualche rara battuta riuscita qui e là. La mia impressione è che Faraci, più che dare importanza a Cico come motore comico, punterà soprattutto a sfruttare il contesto e i personaggi che di volta in volta lo animeranno. Ecco quindi che qui quello davvero messo alla berlina è Socrate e nel prossimo numero probabilmente toccherà ad Attila. Ciò è differente dalle gag del passato, come le truffe con Trampy dove il messicano, che sia la spalla o il primo attore (quando si tratta di replicare il piano) ha una centralità maggiore.

Quello che però davvero non mi piace è che mentre il Cico nolittiano è naturalmente imbranato e spontaneamente divertente, questo Cico moderno (Di Faraci, di Burattini e di altri) invece è più un comico da copione, che sembra quasi dire: "Aspettate gente che ora vi faccio ridere eh! Adesso dico la battuta."

"Per i bicipiti di mia suocera!" Ecco, questa semplice esclamazione, con la sua carica nonsense, vale più dell'intero albo secondo il mio modo di interpretare Cico. Ritengo però che sia troppo poco per proseguire l'acquisto.

p.s. Le vignette finali di Sio mi fanno rivalutare i Bonelli Kids.
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Frog went a-kkkkk-courtin', and he did ride, kkkkkk-crambone!

[Walter Maddenbrook]

Bene, mi è piaciuto molto. Oserei dire che recupera il più antico spirito dei Cico, cioè mettere il nostro pancione a contatto con usi e costumi che si prestano a interpretazioni bislacche e appunto esaltarne il lato ridicolo, oppure inserirlo in contesti seri per mandarli in vacca.
Alcuni esempi dei classici che mi vengono al volo: quando cade sul tavolo della sod house con tutto il mulo, o all'interpretazione della danza del sole, o all'immortale "Colonnello Vargas, fulgido esempio, ti porta nel cuore il tuo reggimento".
Ecco che Cico in presenza di un Socrate scatena tutto questo, creando quegli equivoci casuali in cui il serio filosofo interpreta in modo appunto serio e filosofico ciò che invece è casualità e imbranataggine.
Faraci è un autore che ho sempre apprezzato in Disney (sopratutto nel sottovalutato MMMM), e quindi salutai positivamente il suo apporto ai Cico di 15 anni fa. Mi sembrava perfetto per dare il cambio sul fronte umoristico a Burattini, e lo fu.
Altrettanto dico per il primo numero di questa miniserie, in cui i dialoghi sono scorrevoli e divertenti e - almeno per ora - più giocati sulla gag che sui giochi di parole, appunto come da tradizione (è per me il vero difetto dei pur buonissimi Cico di Moreno).
Ottimi i disegni di Venturi, così come il colore più acceso e contrastante, e quindi più cartoonesco, rispetto agli Zagor "seri".
Primo numero promosso, andiamo avanti.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Jurassico]

che cos'è MMMM?
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