 |
www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
|
|
Asta CATAWIKI Tex e Zagor
Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
Archer Zagoriano Super


Registrato: 06/12/05 13:53 Messaggi: 3195 Località: Vicino alle isole del clan
|
Inviato: Gio Nov 05, 2015 3:48 pm Oggetto: |
|
|
La versione ufficiale, come avrai letto anche tu, e' che Marcheselli sia solo andato in pensione. Non ci sarebbe motivo di dubitarne, ma possiamo ovviamente aspettare di sentire qualche spiffero dal dietro le quinte.
Credo che questa sia pane per i denti di Monni, piu' che di Baltorr  _________________ "Su questo non c'è dubbio: siete davvero un brav'uomo, Archer!" (Zagor n. 104)
Se lo dice Zagor...! |
|
Torna in cima |
|
 |
wakopa Iper Zagoriano


Registrato: 05/08/09 15:15 Messaggi: 22014
|
|
Torna in cima |
|
 |
rimatt Iper Zagoriano


Registrato: 19/10/04 15:04 Messaggi: 6576 Località: Verona
|
Inviato: Gio Nov 05, 2015 4:51 pm Oggetto: |
|
|
Ho letto la lettera di saluto di Marcheselli, ma mi chiedevo appunto se ci sia altro, oltre a quanto scritto, o se sia effettivamente tutto lì. |
|
Torna in cima |
|
 |
Carlo_Monni Iper Zagoriano

Registrato: 12/06/06 08:35 Messaggi: 7031 Località: Arezzo
|
Inviato: Gio Nov 05, 2015 5:25 pm Oggetto: |
|
|
Posso confermarlo, io stesso gliel'ho sentito dire prima della morte di Sergio e anche dopo.
I dietrologi possono fare tutte le speculazioni che vogliono e magari hanno anche ragione, chi può saperlo? Ma che Marcheselli andasse ripetendo dal 2011 che voleva andare in pensione, questo è un fatto.
Che lo ripetesse da così tanto tempo che ormai non ci credeva più nessuno e che quasi tutti siano rimasti spiazzati quando l'ha fatto davvero, è un altro fatto indubitabile.
D'altra parte l'unico con cui poteva avere contrasti tali da constringerlo ad andarsene è solo Davide Bonelli e mi risulta che lui abbia tentato di fargli cambiare idea.
L'ipotesi più probabile è che abbia ritenuto concluso il suo compito di traghettatore tra la gestione di Sergio e quella di Davide.  _________________ Carlo |
|
Torna in cima |
|
 |
Carlo_Monni Iper Zagoriano

Registrato: 12/06/06 08:35 Messaggi: 7031 Località: Arezzo
|
Inviato: Gio Nov 05, 2015 5:40 pm Oggetto: |
|
|
Archer ha scritto: |
Masiero siede ora sulla poltrona che fu di Decio Canzio. In bocca al lupo! |
Ad essere proprio precisissimi, sulla poltrona virtuale che fu di Decio Canzio siede ora Davide Bonelli. Il ruolo di Decio Canzio, infatti, era quello di Direttore Generale e dopo che lui andò in pensione la assunse Sergio in persona (sino ad allora "solo" Presidente del Consiglio di Amministrazione" ). La carica di Direttore Editoriale fu creata appositamente per Mauro Marcheselli scorporando alcune funzioni fino ad allora in capo al Direttore Generale e l'ipotesi prevalente all'epoca fu che Sergio avesse avesse creato questa figura per sollevare il figlio dall'onere di scelte creative a cui non lo riteneva preparato. Non poteva immaginare, credo, di essere stato preveggente e che il passaggio di consegne tra lui e Davide sarebbe avvenuto in meno di un anno.
Dal punto di vista fisico, Marcheselli ultimamente occupava proprio la poltrona di Decio Canzio, essendosi trasferito nel suo ufficio circa un anno fa.  _________________ Carlo |
|
Torna in cima |
|
 |
Cain68 Organizzatore del forum


Registrato: 12/08/04 09:38 Messaggi: 38471 Località: Vicus Mercati
|
Inviato: Gio Nov 05, 2015 10:26 pm Oggetto: |
|
|
Forse sarebbe bene smettere di cercare complotti ovunque: Mauro e' andato in pensione per sua scelta, non per altro. Come ha scritto prima Carlo, era cosa gia' nota che lui volesse ritirarsi qualche anno fa. _________________ L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato. |
|
Torna in cima |
|
 |
cama69 Iper Zagoriano


Registrato: 10/01/04 12:41 Messaggi: 6218 Località: Salerno
|
Inviato: Lun Feb 15, 2016 12:25 am Oggetto: |
|
|
Riporto qui una disussione con Monni che era iniziata nel topic della storia il ritorno dei lupi neri
Carlo_Monni ha scritto: | Cama69 sbaglia, perché il supervisore ha il potere e perfino il dovere di intervenire sul lavoro di chi è sottoposto alla sua supervisione. |
No, Monni però devi essere preciso, io ho solo detto che non so quanto può intervenire sugli autori, specialmente quelli di una certa esperienza. Perchè è la verità io realmente non lo so.
Carlo_Monni ha scritto: | Per quanto ne sappiamo i testi di certi autori sarebbero molto peggio se non intervenisse Burattini a limarli. Boselli, in uno dei suoi rari interventi qui, ha raccontato che Burattini gli ha tagliato dei dialoghi e/o didascalie che giudicava sovrabbondanti. Ha anche aggiunto che lui non era d'accordo ma che Burattini era il supervisore e l'ultima parola è la sua.
Alcuni supervisori riscrivono addirittura direttamente le parti che non approvano, la maggioranza indica all'autore come deve fare e lascia il lavoro materiale a lui (cosa, che per ovvi motivi, avviene sempre quando bisogan far ritoccare i disegni). |
Quello che ha raccontato Boselli è molto interessante, e toglie ogni mio dubbio sul fatto che Burattini può intervenire su tutti con qualunque grado di profondità, buono a sapersi.
Chiarito ciò, non so se come affermi tu Burattini abbia migliorato i testi di altri autori, però io continuerò in mancanza di elementi certi a non considerarli e dare i meriti e/o demeriti agli autori della storia. Senza contare che si può innescare un meccanismo pericoloso, se c'è un passaggio che ricorda il modo di scrivere di Burattini lo si potrebbe accusare di voler imporre il suo stile, se c'è un incongruenza allora la colpa è sua che non è intervenuto, insomma il curatore sarebbe accusabile in ogni caso e sempre.
Inoltre una valutazione senza avere gli elementi minimi per farla diventa una specie di terno al lotto, allora io continuo a seguire la mia linea che è quella di assegnare i meriti e i demeriti principalmente agli autori della storia e in seconda battuta considerare anche l'operato del curatore.
Senza contare che se volessimo utilizzare questo nuovo metodo di giudizio dovremmo rivederne parecchi nel passato ai tempi di castelli, sclavi, Pezzin. Vedi Carlo vogliamo un momento parlare di Sierra Blanca, una storia senza senso compiuto. Sai bene di cosa parlo, tutta la storia è incentrata su una corsa contro il tempo per impedire che una carovana di mormoni rimaga bloccata sui monti durante l'inverno pena un disastro umanitario, Zagor li guida ed è realmente una corsa contro il tempo giorno per giorno durante il periodo autunnale. A seguito delle noti vicissitudini la carovana senza cavalli abbattuti dai banditi rimane effettivamente bloccata sui monti quando arriva l'inverno. Ebbene invece della disperazione e di farci capire come se ne esce da quella situazione disperata, si vede che i protagonisti sono contenti e soddisfatti per aver sgominato i banditi e recuperato alla ragione dei sopravvissuti di carovane precedenti e sul più bello compare la parola fine.
Ma cosa è una barzelletta, ci si rende conto subito che questa storia è tutta una grossa incongruenza, non ha senso compiuto, non ha le fondamenta per reggersi. Inoltre in questa storia si vede anche un Cico semplicemente vergognoso, dice un paio di cose da autentico pezzo di m..... Ora di chi è la colpa di questo scempio? di Pezzin o del curatore di allora (Sergio Bonelli)? Ora io in questo caso mi posso anche chiedere perchè Sergio Bonelli ha approvato un simile soggetto con un finale che rende la storia una grossa incongruenza, però la colpa a mio parere è solo di Pezzin, poi possiamo anche discutere del perchè non è stata modificata dal curatore.
In tutti questi anni, nel forum, nelle pubblicazioni di critica, negli index i giudizi sono stati convogliati sugli autori e raramente si è fatto cenno ai curatori anche giustamente direi. Adesso che il curatore è Burattini si cambia politica. Mah consentimi di avere dei dubbi, io resto della mia linea, meriti e demeriti agli autori, del curatore ne discuto in maniera cosi tanto per discutere non avendo elementi necessari per valutare
Carlo_Monni ha scritto: | Il supervisore non può e non deve essere solo un correttore di bozze.
La responsabilità primaria è, quindi, di Mignacco che ha scritto una brutta storia dove i personaggi sono stati in tutto od in parte sravolti, ma è anche di Moreno che gliel'ha passata e non è stato incisivo come avrebbe dovuto nell'imporre certi cambiamenti su questo non ho dubbi. |
Quindi non hai dubbi nemmeno quando Sergio Bonelli non ha chiesto modifiche a storie come la minaccia verde, missione compiuta, sierra blanca e altre?
Carlo_Monni ha scritto: | Peraltro si tratta, diversamente dal Maxi di un particolare del tutto ininfluente sullo sviluppo della storia e giustificabile in mille modi. |
Appunto, è probabile invece che Burattini se ne sia accorto o forse Capone quando l'ha scritta non l'ha considerata una incongruenza ma come dici tu un evento comunque giustificabile. _________________
Burattini ha scritto: | Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove. |
|
|
Torna in cima |
|
 |
cama69 Iper Zagoriano


Registrato: 10/01/04 12:41 Messaggi: 6218 Località: Salerno
|
Inviato: Lun Feb 15, 2016 10:58 am Oggetto: |
|
|
Carlo_Monni ha scritto: | Sergio Bonelli dopo aver approvato un soggetto non leggeva mai la sceneggiatura ma solo il prodotto finito e disegnato. A quel punto era rarissimo che facesse riscrivere da capo una storia, si limitava a correggere gli errori ed a rivedere i dialoghi e qualche disegno se lo reputava indispensabile. Questo spiega perché ci sono state e ci sono storie finite ma non pubblicate. |
Carlo, ma è proprio questo che intendevo quando ho scritto che non sapevo quanto il curatore potesse incidere. Io non sono esperto come te ma qualcosa qua e la l'ho recepita e anche io sapevo che Sergio Bonelli interveniva sul soggetto e poi verificava il prodotto finale, a quel punto poteva fare ben poco, l'autore di turno una volta che aveva avuto approvato il soggetto aveva molta libertà e gli interventi erano minimi.
Questo modo di procedere lo trovo il migliore possbile perchè sembra il giusto compromesso tra la piena libertà che può essere mal gestita e l'eccessivo ingabbiamento che può far perdere lo stile personale dell'autore che arricchisce la collana.
Se Burattini fa cosi agisce con una certa profondità se invece controlla anche la fase di avanzamento delle sceneggiature e dei disegni ha la possibilità di incidere moltissimo.
Lo ripeto proprio in mancanza di una chiara politica di controllo e tenendo anche conto che Zagor non è un personaggio di Burattini, continuo a pensare che è più corretto dare i meriti e i demeriti all'autore di turno e poi se proprio ci sono dei stravolgimenti porsi il problema del curatore.
Io non sono un difensore di Burattini però ero stato facile profeta all'indomani della scomparsa di Sergio Bonelli quando dissi che Burattini dal quel momento si sarebbe preso subito l'accusa di non aver controllato ad ogni storia non riuscita, salvo poi prendersi l'accusa opposta se intervenisse, cioè Burattinizzare le storie.
A questo punto mi sembra opportuno fare un'ultima considerazione capirei Burattini se si opponesse alla pubblicazione del re di cuenca verde, visto che poi sarebbe costretto a risponderne. _________________
Burattini ha scritto: | Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove. |
Ultima modifica di cama69 il Lun Feb 15, 2016 3:45 pm, modificato 2 volte in totale |
|
Torna in cima |
|
 |
Carlo_Monni Iper Zagoriano

Registrato: 12/06/06 08:35 Messaggi: 7031 Località: Arezzo
|
Inviato: Lun Feb 15, 2016 12:35 pm Oggetto: |
|
|
cama69 ha scritto: | Carlo_Monni ha scritto: | Sergio Bonelli dopo aver approvato un soggetto non leggeva mai la sceneggiatura ma solo il prodotto finito e disegnato. A quel punto era rarissimo che facesse riscrivere da capo una storia, si limitava a correggere gli errori ed a rivedere i dialoghi e qualche disegno se lo reputava indispensabile. Questo spiega perché ci sono state e ci sono storie finite ma non pubblicate. |
Carlo, ma è proprio questo che intendevo quando ho scritto che non sapevo quanto il curatore potesse incidere. Io non sono esperto come te ma qualcosa qua e la l'ho recepita e anche io sapevo che Sergio Bonelli interveniva sul soggetto e poi verificava il prodotto finale, a quel punto poteva fare ben poco, l'autore di turno una volta che aveva avuto approvato il soggetto aveva molta libertà e gli interventi erano minimi.
Questo modo di procedere lo trovo il migliore possbile perchè sembra il giusto compromesso tra la piena libertà che può essere mal gestita e l'eccessivo ingabbiamento che può far perdere lo stile personale dell'autore che arricchisce la collana. |
Con tutto il rispetto, ma questo è, invece, il modo peggiore di procedere.
Controllando la sceneggiatura man mano che viene scritta, non solo si limita dall'inizio la possibilità di errori di sintassi o simili, ma se ci sono magagne nella storia si vedono subito. Se il curatore si accorge di un'incongruenza di qualunque genere, per esempio: un buco di sceneggiatura, una scena che non funziona per un qualche motivo tecnico o un comportamento incongruo dei personaggi, lo segnala ed impone una correzione.
Il metodo di Sergio Bonelli ha avuto come conseguenza l'uscita di storie discusse e discutibili come quelle dell'ultima produzione nizziana su Tex.
L'editor è una figura di riferimento molto importante nell'editoria perché è il primo lettore di una storia e ne vede pregi e difetti e li segnala agli autori. Molti grandi romanzieri come Asimov e King hanno ringraziato e ringraziano sempre i loro editor e spesso si sono trovati a disagio quando lo stesso è cambiato.
L'editor di fumetti ha poi un compito delicato perché deve al tempo stesso dare alla serie un'impronta unica e riconoscibile e rispettare lo stile degli autori che lavorano per lui.
L'editor corretto non impone agli altri autori di scrivere come lui, ma impone comunque alcuni parametri entro cui si devono muovere.
Se leggi la storia solo quando è finita e disegnata, magari nell'imminenza della pubblicazione e magari quando non ci sono altre storie pronte per sostituirla, non hai altra scelta che fare interventi superficiali, perlopiù sui dialoghi e mandarla in stampa sperando nella misericordia del pubblico.
Questo non va bene e sulla lunga distanza è anche deleterio per gli affari.
Citazione: |
Se Burattini fa cosi agisce con una certa profondità se invece controlla anche la fase di avanzamento delle sceneggiature e dei disegni è evidente che avrebbe una possibilità di incidere molto più in profondità.
Lo ripeto proprio in mancanza di una chiara politica di controllo e tenendo anche conto che Zagor non è un personaggio di Burattini, continuo a pensare che è più corretto dare i meriti e i demeriti all'autore di turno e poi se proprio ci sono dei stravolgimenti porsi il problema del curatore.
|
Ma su questo siamo pienamente d'accordo. I meriti ed i demeriti di ogni singola storia sono innanzitutto dei suoi autori (sceneggiatore e disegnatore) ma il curatore ha la responsabilità dell'intera serie. Se è una storia è brutta è colpa di chi l'ha scritta ma se arriva in edicola il demerito è della casa editrice a cominciare dal curatore.
A volte il curatore non ha scelta, perché su certe cose non ha autonomia decisionale o perché l'albo deve comunque uscire alla data stabilita e si è costretti ad usare la prima storia disponibile.
Moreno ad esempio, non ha il potere di assumere o licenziare gli autori (uso questi termini per semplicità anche se gli autori sono in realtà liberi professionisti). Può fare delle proposte ma a decidere è il Direttore Editoriale.
A molti i Cassaro non piacciono, ma se il mandato editoriale è che devono lavorare e devono farlo su Zagor, Moreno non ha altra scelta che conformarsi alle direttive di chi gli paga lo stipendio. Il massimo che potrebbe fare se condividesse le critiche nei loro confronti è non dar loro storie importanti per limitare i danni.
Citazione: | Io non sono un difensore di Burattini però ero stato facile profeta all'indomani della scomparsa di Sergio Bonelli che quando dissi che all'indomani delle uscite di storie contrastate Burattini si sarebbe preso subito l'accusa di non aver controllato, salvo poi prendersi l'accusa opposta se interviene, cioè Burattinizzare le storie.
A questo punto mi sembra opportuno fare un'ultima considerazione capirei Burattini se si opponesse alla pubblicazione del re di cuenca verde, visto che poi sarebbe costretto a risponderne. |
Specie se consideri che in caso di pubblicazione, i primi a sparare a zero sarebbero proprio quelli che chiedevano a gran voce la pubblicazione, ci scommetto.
Io comunque credo che Moreno non si opponga alla pubblicazione ma abbia delle perplessità su come farla, mentre sono i piani alti a porre il veto.  _________________ Carlo |
|
Torna in cima |
|
 |
Ivan Zagoriano Expert


Registrato: 05/05/14 21:04 Messaggi: 1123
|
Inviato: Mar Feb 16, 2016 8:16 am Oggetto: |
|
|
Carlo_Monni ha scritto: | [...] Detto questo, veniamo a Zagrosky: non c'è dubbio che sei molto zelante nell'attribuire a Burattini qualsiasi colpa. Non ti va bene come autore ed ora ha tutte le colpe anche come supervisore. Capone ha commesso un errore e visto che Moreno non se n'è accorto, la colpa è solo sua.[...]
Questo tipo di accanimento mi suona come un attacco personale: Moreno deve essere il responsabile di tutti i presunti mali che affliggono la serie ed ogni pretesto è buono per dargli addosso. |
Bene tutto il resto...ma questa potevi tranquillamente risparmiartela, Carlo.
Ce l'hai un po' di vizio di aggiungere assieme a normali osservazioni/correzioni anche il tuoi pregiudizi personali su certi utenti, nati chissà da dove.
Per esempio, io ogni tanto leggo i commenti di Zagrosky, e non ho mai ravvisato astio da parte sua verso Burattini – né come autore né come curatore.
Ciò che ho ravvisato, è che lo plaude quando secondo lui c'è da plaudirlo, e lo critica quando secondo lui c'è da criticarlo. Tutto nella legittimità; sia nelle opinioni in sé, sia nel modo di esporle. Posso anche presentarti dei post di esempio, se vuoi.
Però ammetto che tu segui il forum da più tempo di me, e forse conosci certi post di Zagrosky che giustificano la tua reprimenda.
Puoi dunque segnalarmi i post di Zagrosky dai quali si evince che detesta Burattini a priori? (Può darsi che così poi cambio idea anch'io...Viceversa devo supporre che sia solo una tua personalissima sensazione – e come tale, sarebbe preferibile tenerla separata dai commenti.)
cama69 ha scritto: | Carlo_Monni ha scritto: | Il supervisore non può e non deve essere solo un correttore di bozze. La responsabilità primaria è, quindi, di Mignacco che ha scritto una brutta storia dove i personaggi sono stati in tutto od in parte sravolti, ma è anche di Moreno che gliel'ha passata e non è stato incisivo come avrebbe dovuto nell'imporre certi cambiamenti su questo non ho dubbi. |
Quindi non hai dubbi nemmeno quando Sergio Bonelli non ha chiesto modifiche a storie come La minaccia verde, Missione compiuta, Sierra blanca e altre? |
Da parte mia, risposta secca: SÌ. La responsabilità della presenza di un errore narrativo o di un'incongruenza è ANCHE del curatore, in differente misura a seconda del caso.
Puoi chiamarla “responsabilità principale” e “responsabilità secondaria”, se preferisci...sta di fatto che non è mai totale da una parte o dall'altra.
(Esempio:)
Tu hai citato LA MINACCIA VERDE. Lì ci sono errori macroscopici (come le caratteristiche della pianta, che cambiano da una pagina all'altra senza nessuna logica).
La responsabilità maggiore ovviamente è stata di Castelli, che nell'occasione ha lavorato con incredibile superficialità...però Nolitta non può non essersi accorto che c'era qualcosa di anomalo nello svolgimento di quella storia.
Va però detta una cosa: questi sono errori che NON traspaiono dalla semplice lettura del soggetto; per notarli bisogna leggere le sceneggiature...cosa che però Nolitta non faceva.
Lui leggeva le storie già completate, ma in tal modo anche il minimo intervento correttivo obbligava a dover rifare intere sequenze di tavole già fatte & finite. Di conseguenza gli errori, per quanto giganteschi potessero essere, emergevano troppo tardi per venire corretti; a quel punto si pubblicava la storia lo stesso e pazienza.
Insomma, Nolitta aveva un modo tutto suo di fare il supervisore per Zagor, molto permissivo, quasi “assenteista”. Era tanto pignolo sulle gag di Cico (cioè un dettaglio secondario) quanto evanescente nel lasciar passare errori evidenti anche ad un bambino (come appunto le caratteristiche della pianta in LA MINACCIA VERDE, o il finale “tronco” in SIERRA BLANCA).
Per me questo modo di supervisionare è inspiegabile e qualitativamente deleterio (e i risultati li abbiamo ben visti, purtroppo).
Ora invece (grazie al cielo) si fa un lavoro preventivo più meticoloso. Il curatore legge sia il soggetto che le sceneggiature, quindi la sua responsabilità sul lavoro finale è molto maggiore (e attenzione: ho scritto responsabilità, non influenza.)
E' vero che gli strafalcioni narrativi che oggi vediamo pubblicati li ha commessi l'autore, ma è altrettanto vero che essi sono ANCHE sfuggiti al successivo esame del curatore (perché non se ne avvede o perché non lo ritiene un errore).
Quindi è una concausa di colpe: il primo fa l'errore e il secondo non lo corregge.
A me pare un discorso lineare. Cosa non ti convince in questa co-distribuzione delle responsabilità? |
|
Torna in cima |
|
 |
Zagrosky Trapper del forum

Registrato: 21/06/12 14:34 Messaggi: 37518 Località: Avezzano
|
Inviato: Mar Feb 16, 2016 8:40 am Oggetto: |
|
|
Ivan ha scritto: |
Per esempio, io ogni tanto leggo i commenti di Zagrosky, e non ho mai ravvisato astio da parte sua verso Burattini – né come autore né come curatore.
Ciò che ho ravvisato, è che lo plaude quando secondo lui c'è da plaudirlo, e lo critica quando secondo lui c'è da criticarlo. Tutto nella legittimità; sia nelle opinioni in sé, sia nel modo di esporle. Posso anche presentarti dei post di esempio, se vuoi.
Però ammetto che tu segui il forum da più tempo di me, e forse conosci certi post di Zagrosky che giustificano la tua reprimenda.
Puoi dunque segnalarmi i post di Zagrosky dai quali si evince che detesta Burattini a priori? |
Non ce ne sono, ovviamente, perché non detesto Moreno, sono solo deluso dalle sue storie recenti e dal suo modo di controllare i lavori dei suoi sottoposti !
Grazie , Ivan  |
|
Torna in cima |
|
 |
silentluke Zagoriano Junior

Registrato: 09/09/12 19:59 Messaggi: 30
|
|
Torna in cima |
|
 |
cama69 Iper Zagoriano


Registrato: 10/01/04 12:41 Messaggi: 6218 Località: Salerno
|
Inviato: Gio Feb 18, 2016 12:51 pm Oggetto: |
|
|
Carlo_Monni ha scritto: | Con tutto il rispetto, ma questo è, invece, il modo peggiore di procedere. |
Può essere, ma permettimi di avere almeno qualche incertezza. Questo mio atteggiamento dubbioso è dovuto anche alla mia formazione visto che in passato ho seguito dei corsi sulla gestione delle persone, su come motivarli e farli rendere al meglio delle loro possibilità. Ebbene ci sono diverse scuole di pensiero, una di queste afferma che la strategia vincente prevede che un dirigente deve essere bravo a scegliere i suoi collaboratori, deve discutere delle strategie ma rimanendo ad un livello alto senza scendere nei particolari e dargli fiducia, insomma lasciargli una buona libertà di azione. Naturalmente bisogna saper cogliere eventuali criticità e intervenire celermente prima che i problemi si diffondono. Non c’è dubbio che questo modo di procedere sia molto complesso e rischioso rispetto a quello che prevede controlli continui sull’operato delle persone. Però i fautori della prima strategia affermano che sapendo scegliere le persone adatte i risultati in termini di produttività sono nettamente migliori, questo perché le persone si sentono responsabilizzate, tenute in considerazione e aumenta la loro passione su quello che fanno.
Questo discorso è stato fatto in generale, nel caso in questione stiamo parlando di fumetti e i collaboratori sono sceneggiatori il cui lavoro è basato sulla fantasia, sulla ispirazione, sulla passione, mi sembra difficile riuscire a scrivere bene se una persona ha dei contrasti lavorativi, non si sente considerata o più semplicemente non è a suo agio.
Io a differenza tua riesco anche comprendere la strategia di Sergio Bonelli che evidentemente riteneva di dover dare fiducia agli sceneggiatori dopo un controllo sul soggetto e una discussione sul modo di procedere, in modo da farli sentire responsabilizzati e farli crescere fiducia e autostima.
Carlo_Monni ha scritto: |
Controllando la sceneggiatura man mano che viene scritta, non solo si limita dall'inizio la possibilità di errori di sintassi o simili, ma se ci sono magagne nella storia si vedono subito. Se il curatore si accorge di un'incongruenza di qualunque genere, per esempio: un buco di sceneggiatura, una scena che non funziona per un qualche motivo tecnico o un comportamento incongruo dei personaggi, lo segnala ed impone una correzione.
Il metodo di Sergio Bonelli ha avuto come conseguenza l'uscita di storie discusse e discutibili come quelle dell'ultima produzione Nizziana su Tex. |
Non c'è dubbio che questo metodo è efficiente però ha delle controindicazioni, la prima è che se lo sceneggiatore sente scarsa fiducia nel suo operato, inoltre potrebbe pensare che le modifiche sono peggiorative o stravolgono quello che voleva dire innescando dei meccanismi spiacevoli che possono portare a dei contrasti molto rischiosi per questo tipo di professione. Naturalmente non sto parlando delle correzioni di errori grammaticali o di sintassi, qualunque sceneggiatore sano di mente ringrazierebbe il curatore se gli corregge quegli errori, anche perché vanno tutti a suo vantaggio. Poi sono convinto che le incongruenza gravi e/o buchi sono visibili anche in fase di soggetto dove immagino che c'è anche una discussione tra l'autore e lo sceneggiatore sul modo di procedere.
Carlo_Monni ha scritto: | L'editor è una figura di riferimento molto importante nell'editoria perché è il primo lettore di una storia e ne vede pregi e difetti e li segnala agli autori. Molti grandi romanzieri come Asimov e King hanno ringraziato e ringraziano sempre i loro editor e spesso si sono trovati a disagio quando lo stesso è cambiato. |
Un momento Carlo per cortesia, io ti posso anche dare ragione, anzi sai cosa ti dico mi hai convinto, perché se alla Bonelli rispetto in passato hanno inserito questa figura per un controllo più frequente, significa che il problema c’era. Però ma non venirmi a mischiare pere con mele, un libro è un prodotto unico e non ci si può permettere di sbagliare, quindi trovo normale che il controllo sia certosino. Ma nel caso dei fumetti questo rischio è molto limitato, prima che il pubblico comici a mettere in discussione l’autore e il prodotto stesso sono necessarie un certo numero di storie poco riuscite, e quindi si avrebbe il tempo di intervenire.
Carlo_Monni ha scritto: | L'editor di fumetti ha poi un compito delicato perché deve al tempo stesso dare alla serie un'impronta unica e riconoscibile e rispettare lo stile degli autori che lavorano per lui.
L'editor corretto non impone agli altri autori di scrivere come lui, ma impone comunque alcuni parametri entro cui si devono muovere. |
Giustissimo, però mi chiedo una cosa se l'autore è adatto, non è un esordiente ma un esperto e non ha esaurito la sua vena creativa un controllo sul soggetto con la relativa discussione generale dovrebbe essere sufficiente? Cioè mi sembra un po’ strano che Sergio Bonelli si metteva a controllare pagina per pagina quello che scriveva Boselli o Burattini dopo aver discusso con del soggetto e sul modo di procedere. Non lo so ma con il passare degli anni mi sembra normale dare molta più libertà e fidarsi dello sceneggiatore specialmente quando ha scritto un cospicuo numero di storie. Lo ripeto avrai anche ragione però continuo a pensare che se l’autore non è bollito una discussione seria a livello di soggetto con il curatore dovrebbe essere sufficiente. Ovviamente vanno controllati gli errori grammaticali di sintassi che possono sempre sfuggire. C’è sempre il rischio involontario che controllando pagina per pagina l’editor finisca per imporre qualche suo passaggio senza peraltro essere sicuro che sia una soluzione maggiormente gradita al pubblico.
Carlo_Monni ha scritto: |
Se leggi la storia solo quando è finita e disegnata, magari nell'imminenza della pubblicazione e magari quando non ci sono altre storie pronte per sostituirla, non hai altra scelta che fare interventi superficiali, perlopiù sui dialoghi e mandarla in stampa sperando nella misericordia del pubblico.
Questo non va bene e sulla lunga distanza è anche deleterio per gli affari. |
Giusto ma può accadere anche che l’editor si sbagli come tu stesso hai detto nel caso delle storie del primo texone e del maxi che invece sono andate bene e chissà per quale motivo erano indigeste a Sergio Bonelli, in quel caso si sbagliava
In conclusione tu affermi che il modo di procedere di Sergio Bonelli è stato il peggiore possibile, questa tua affermazione denota una convinzione che per carità può essere anche giusta, ma che ancora oggi vede scontrarsi due scuole di pensiero, tu ne hai sposata una con convinzione, io sono un po’ più dubbioso.
Non c’è dubbio che negli ultimi anni in bonelli è stato introdotto l’editor che dovrebbe avere proprio il compito di controllo e che prima non c’era, tuttavia tra una totale libertà sulla sceneggiatura e un controllo rigido ci passa un enormità, forse il giusto equilibrio sta nel mezzo e dipende anche dall’autore coinvolto. _________________
Burattini ha scritto: | Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove. |
|
|
Torna in cima |
|
 |
cama69 Iper Zagoriano


Registrato: 10/01/04 12:41 Messaggi: 6218 Località: Salerno
|
Inviato: Gio Feb 18, 2016 12:51 pm Oggetto: |
|
|
Ivan ha scritto: | Bene tutto il resto...ma questa potevi tranquillamente risparmiartela, Carlo.
Ce l'hai un po' di vizio di aggiungere assieme a normali osservazioni/correzioni anche il tuoi pregiudizi personali su certi utenti, nati chissà da dove.
Per esempio, io ogni tanto leggo i commenti di Zagrosky, e non ho mai ravvisato astio da parte sua verso Burattini – né come autore né come curatore.
Ciò che ho ravvisato, è che lo plaude quando secondo lui c'è da plaudirlo, e lo critica quando secondo lui c'è da criticarlo. Tutto nella legittimità; sia nelle opinioni in sé, sia nel modo di esporle. Posso anche presentarti dei post di esempio, se vuoi.
Però ammetto che tu segui il forum da più tempo di me, e forse conosci certi post di Zagrosky che giustificano la tua reprimenda.
Puoi dunque segnalarmi i post di Zagrosky dai quali si evince che detesta Burattini a priori? (Può darsi che così poi cambio idea anch'io...Viceversa devo supporre che sia solo una tua personalissima sensazione – e come tale, sarebbe preferibile tenerla separata dai commenti.) |
Non voglio entrare nel merito, se Carlo vuole ti potrà rispondere, io voglio approfittare di questo assist per chiarire bene quello che intendevo dire quando ho scritto che Zagrosky ce l’ha con Burattini, l’avversione, se cosi si può dire, per me è riferita solo alla sua figura di autore ed editor nè una cosa in più nè una cosa in meno. Perché non vorrei che ci fosse stato un fraintendimento su questo punto, per la verità mi sembrava di essere stato chiaro ma è meglio specificare. Io non conosco Zagrosky personalmente ma mi è dispiaciuto che si sia infastidito e non ha voluto discutere nel merito io ero animato solo da voler discutere su una affermazione che ho trovato personalmente molto strana. Comunque mi fa piacere che Zagrosky con molta onestà ha ammesso che negli ultimi anni Burattini lo stà deludendo sia come autore che come editor. Quindi avevo ragione a dire che ce l’ha con Burattini, d’altronde questo era chiarissimo visto che i suoi giudizi sul suo operato sono in genere abbastanza negativi. Tuttavia la sua posizione è concorde con la maggioranza degli utenti che sono perennemente nostalgici di Nolitta, basta controllare per vedere quante volte viene scritto, il problema è degli autori di oggi che non sono a livello di Nolitta, lui era un genio quelli di oggi sono mestierante e cosi via. Questo è quanto spero di aver chiarito la mia posizione
Se questa volta sono intervenuto dopo il post di Zagrosky l’ho fatto solo perché mi è sembrata strana la logica secondo cui l’autore delle contraddizioni sia assolto con formula piena perché non ha nessuna colpa, mentre l’editor sia condannato perché tutte le colpe sono sue visto che non è intervenuto. Se avesse detto, come hanno fatto in tanti e come ho fatto anche io nel caso del maxi: però anche il curatore poteva intervenire, non avrei detto assolutamente niente.
Scusami Iavan, ma hai letto da dove è cominciata la discussione? Poi se anche tu sei d’accordo con questa teoria va bene non è un problema, era tanto per capire.
Ritornando al discorso sceneggiatori io guardo gli eventi in maniera diversa, poiché Nolitta ha deciso di lasciare spontaneamente ho sempre rispettato questa sua decisione e ho sempre guardato avanti piuttosto che pensare al passato. Ovviamente sono in disaccordo anche con Burattini che lo coinvolge spesso e mi infastidisce non poco, perché proprio lui dovrebbe evitare. Per la verità sono in disaccordo con molti amici forumisti anche nel merito, perché ritengo non solo che Boselli&Burattini abbiano salvato la collana dalla chiusura me in alcuni momenti hanno scritto storie di qualità comparabili con quelle Nolittiane. In seguito Boselli ha lasciato la collana di sua spontanea volontà e Burattini ha avuto un calo, ma negli ultimi anni ha riacquistato una certa brillantezza e comunque dopo venticinque anni lo trovo ancora all’altezza e pieno di idee ben lontano da un autore bollito, ma questo è solo un il mio pensiero. La mia posizione, pur minoritaria, non mi impedisce di capire e accettare tranquillamente anche quella nostalgica e di rimpianto per Nolitta.
Ivan ha scritto: | Da parte mia, risposta secca: SÌ. La responsabilità della presenza di un errore narrativo o di un'incongruenza è ANCHE del curatore, in differente misura a seconda del caso.
Puoi chiamarla “responsabilità principale” e “responsabilità secondaria”, se preferisci...sta di fatto che non è mai totale da una parte o dall'altra. |
Scusami Ivan perdonami, ma cosi io vado al manicomio, quello che tu hai buttato li in modo quasi da sembrare poco importante è proprio il nocciolo della discussione. Io stò ripetendo da anni che la responsabilità principale è sempre dell’autore che ha scritto la storia, mentre quella dell’editor non solo è in subordine ma è quasi sempre più lieve, sfumata e difficile da valutare. Ci sono delle eccezioni, come errori grammaticali o di sintassi in cui la responsabilità è equiparabile, un autore può fare un errore nello scrivere, ci mancherebbe altro e sfuggire al suo stesso controllo, ma l’editor se ne deve accorgere. Chi ha mai detto che l’editor non ha nessuna responsabilità? Altrimenti se fosse così non servirebbe ad un tubo. Te lo ripeto un'altra volta Ivan con tutta la stima e l’amicizia pur se virtuale, ma hai letto il post di Zagrosky da cui è nata la discussione oppure no? Hai capito dove è il mio disaccordo oppure no? Altrimenti perdiamo tempo.
Ivan ha scritto: | A me pare un discorso lineare. Cosa non ti convince in questa co-distribuzione delle responsabilità? |
Non mi convince lo stesso grado di coinvolgimento delle due figure.
Che ci sia un concorso di responsabilità tra l’autore e l’editor non c’è dubbio ma per quanto mi riguarda mentre per il primo la valutazione è abbastanza chiara per il secondo diviene molto sfumata e difficile da fare, per questo ho detto e continua ad affermare che eccetto casi particolari la mia valutazione si ferma all’autore. Quando si giudica qualcuno è necessario essere a conoscenza di tutte le informazioni sul suo operato altrimenti si rischia di sballare completamente la valutazione, ci sono almeno tre motivi che mi rendono incerto nella valutazione, due sono aspetti generali e uno è un po’ provocatorio:
1) Io non conosco la strategia di Burattini, potrebbe adottare quella permissiva di Sergio Bonelli oppure quella rigorosa auspicata da Monni, oppure una mista a seconda dell’autore, permissiva se è un autore di provata esperienza e bravura (Boselli, Rauch, Mignacco) rigorosa se è un esordiente o un giovane. In ogni caso il giudizio cambia completamente, infatti potrebbe essere criticato perché ha dato troppa fiducia nel caso di una strategia permissiva oppure perché non è in grado di fare il suo mestiere nel caso di una strategia rigorosa. Poiché purtroppo Burattini non interloquisce più con noi, non sapremo quale è la sua strategia e perché l’ha adottata.
2) Quando si giudica una persona è assolutamente necessario ai fini di una valutazione seria che l’operato positivo e quello negativo siano entrambi misurabili. Nel caso in questione invece l’operato positivo rimane assolutamente nascosto, mentre quello negativo è evidente. In altre parole se Burattini prende una storia la modifica correggendo molti passaggi ma gliene sfugge uno solo, teoricamente meriterebbe un voto altissimo, ma poiché risulta al pubblico solo l’aspetto negativo sfuggito si prende una bella insufficienza. Bella schifezza di valutazione, praticamente l’editor se lo prende sempre a quel posto. Sarebbe necessario conoscere la storia originale come gli è stata consegnata e come l’ha modificata per dare un giudizio più attendibile ma poiché non l’abbiamo la valutazione farà acqua da tutte le parti.
Io non dico assolutamente che l’editor non vada coinvolto nelle critiche, io stesso vorrei sapere perché non ha chiesto a Mignacco di cambiare la rappresentazione di Bat Batterton nell’ultimo speciale, cosi come chiederei conto di eventuali errori grammaticali o di sintassi. Però resta sempre il fatto che la responsabilità principale è e deve rimanere a carico dell’autore che è un professionista e deve fare attenzione a quello che scrive, specialmente se è esperto. Tenderei a coinvolgere maggiormente l’editor quando c’è uno sceneggiatore giovane o inesperto ma fa un po’ sorridere che Burattini si deve prendere le stesse colpe di autori esperti come Boselli, Mignacco, Rauch o Capone.
Ivan, io credo di avertelo detto non so quante volte e te lo ripeto, per tutti i motivi che ho scritto sopra, prima critico l’autore e solo dopo a seconda del tipo di incongruenza e a seconda del nome dell’autore coinvolgo più o meno anche l’editor. Non c’è dubbio che in alcuni casi l’editor potrebbe anche avere delle responsabilità simili a quelle dell’autore.
Cosa c’è che no ti convince nel mio discorso?
Il terzo punto un po’ provocatorio ve lo risparmio, si capisce bene cosa voglio dire. Constato solo che le critiche in passato, giustamente, sono cadute tutte sulla testa di Castelli, Sclavi, Pezzin, Niccolai, il povero Toninelli ma anche Boselli e Burattini, tutti autori…… e come diceva Totò ho detto tutto. _________________
Burattini ha scritto: | Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove. |
|
|
Torna in cima |
|
 |
Carlo_Monni Iper Zagoriano

Registrato: 12/06/06 08:35 Messaggi: 7031 Località: Arezzo
|
Inviato: Gio Feb 18, 2016 6:32 pm Oggetto: |
|
|
Mr Allyson ha scritto: | Domanda da "ignorantissimo" :
un autore sceglie il disegnatore?
o vengono "assegnati"?
e ancora....l'autore può far questioni sul disegno? |
simon ha scritto: | provo a rispondere io
a volte alcuni sceneggiatori di provata fama possono scegliersi i disegnatori
per gli altri ci pensa il curatore di testata
si.. può far "questioni" sui disegni se rientra nella prima categoria , altrimenti prende quello che viene  |
Spiritello Fran ha scritto: | Aggiungerei che è anche una questione di tempi. Solitamente disegnare un fumetto è una cosa lunga e faticosa, quindi non sempre si ha un disegnatore libero per il periodo o la storia che si ha in mente.  |
Riprendo da qui. Tutto quello che avete risposto a Mr Allyson è corretto, io mi limito solo a fare delle piccole precisazioni.-.
Uno dei compiti primari del curatore garantire che uno sceneggiatore sceneggi e un disegnatore disegni.
Uno dei mantra di Sergio Bonelli era che i disegnatori vanno alimentati, vale a dire che a meno che non sia per loro scelta o necessità, non devono mai rimanere senza pagine di sceneggiatura su cui lavorare.
Detto questo, alla domanda se lo sceneggiatore possa scegliersi il disegnatore, la risposta è: "Dipende"
Lo sceneggiatore può proporre ma a disporre è il curatore sulla base delle esigenze editoriali. Se un disegnatore sta per finire una storia si vedrà assegnare la prima sceneggiatura disponibile. Se malauguratamente non ve ne fossero il il curatore chiamerà uno dei suoi sceneggiatori e gli dirà: "Mi serve urgentemente una storia per Tizio". va da sé che se, come su Zagor, il curatore è anche sceneggiatore della serie, può, per così dire, incaricare se stesso.
Ci sono autori che hanno un chiamiamolo così, un potere contrattuale maggiore e scelgono loro il disegnatore, ma anche qui ci sono dei limiti.
Manfredi ha affermato che dal momento che scrive Tex solo saltuariamente vuole farlo solo quando sono liberi i disegnatori che vuole lui, ma ha anche detto che se lo scrivesse in maniera continuativa prenderebbe quello che passa il convento senza discutere.
Va da sé che un curatore accorto cercherà di evitare di "accoppiare" uno sceneggiatore ed un disegnatore che hanno uno scarso feeling reciproco.
Una regola non scritta vuole che, quando è possibile, del seguito di una storia si occupino gli stessi autori della storia originaria. Ovviamente se si volesse fare su Tex il ritorno del Diablero, è ovvio che non potranno occuparsene né G.L. Bonelli, né Guglielmo Letteri.
Per il ritorno di Smirnoff, ovviamente è stato chiesto a Castelli se voleva occuparsene, ma lui ha declinato l'invito anche se credo che abbia comunque fornito almeno uno spunto.
D'altro lato, Rauch e Della Monica sono ormai diventati gli autori vampirici
della saga ed è ragionevole aspettarsi che salvo cause di forza maggore, le storie del genere vadano a loro (Esempio tipico di causa di forza maggiore: Boselli torna a scrivere Zagor con un soggetto di ambiente vampiresco ed in omaggio al motto "Ubi maior, minor cessat"il buon Rauch rimane al palo sino al prossimo turno. )
Quanto a se e come un autore possa intervenire sui disegni, questo è, in genere, compito del curatore. Non sono nemmeno sicuro di come e quando gli sceneggiatori vedano le tavole disegnate in anteprima. Se non ci pensa la Redazione a fargliele vedere, temo che debba aspettare l'albo. _________________ Carlo |
|
Torna in cima |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum Non puoi rispondere ai Topic in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum
|
Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
|