www.spiritoconlascure.it

[Pegli]

[SpiritosoConLaScura]

[passaggioanordovest]

premettendo che io ho incontrato Ken solo cinque anni fa, e quindi la mia attesa per la conclusione non è minimamente paragonabile alla vostra, posso dire che ho apprezzato l'ultima storia. pur nella sua tragicità.


SPOILER

ovviamente voleva salvarle le due donne, ma vederlo far finta di nulla e chinare la testa è stato comunque un brutto colpo.
il finale non è certo stato eroico, ma non poteva essere altrimenti.
Capisco l'amarezza di chi per tanti anni ha aspettato le risposte a mille domande, ma io l'ho trovata una conclusione degna e, a suo modo, indimenticabile.

coi disegni molte volte ho fatto fatica.


l'unica cosa che avrei evitato e la riproposizione di "canto di natale". a questa storia finale non aggiungeva nulla

[ElEmperador]

[SpiritosoConLaScura]

Al di là delle valutazioni personali, motivate o meno, considero assurdo giudicare una storia non per quello che è ma per quello che avremmo voluto che fosse.

Il fatto che gli Autori abbiano rifiutato ogni epicità preferendo raccontare una storia semplice che volutamente non mette troppa carne al fuoco è una scelta che ha pagato in termini di efficacia e impatto emotivo.

Secondo me eh...
_________________
Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[Pegli]

[Lungo Fucile]

Torno da queste parti perché dopo un simile avvenimento non potevo non dire la mia...
C'ho messo un po' a metabolizzare e ho dovuto rileggere la storia tre volte:
la prima volta l'ho odiata (più Berardi e Milazzo, in verità);
la seconda volta le ho voluto bene;
la terza volta L'HO AMATA ALLA FOLLIA!
So long.

P.S.
Venerdì 17 alle 18:30 sarò alla Mondadori di piazza Duomo per l'incontro dei lettori con Berardi & Milazzo.
Mi porto il Kentucky...

_________________
In una città, un uomo solo è veramente solo.

[Zagrosky]

portati anche il coltello, visto che il fucile ha un solo colpo....

[Guido Ferrino]

All'incontro di oggi con Berardi e Milazzo c'era una sedia vuota in prima fila: era il posto riservato a Sergio Bonelli.
Dopo e nonostante tutto, chapeau agli autori di Ken.

[zagorandy]

Guido ci racconti un pò cosa è stato detto, se ci sono state critiche o solo complimenti, insomma racconta.

[Guido Ferrino]

[Lungo Fucile]

MIO RESOCONTO.

Sala gremita e in mezzo a lettori, giornalisti e addetti Mondadori Comics, un fan d'eccezione: Vinicio Capossela.
Iniziano le domande...

La prima è di un lettore di vecchia data come me (ma più anziano di me) che chiede come mai Ken Parker non abbia avuto lo stesso successo di Tex... - La risposta di Berardi e Milazzo è fin troppo ovvia e scontata: "Tex è imbattibile!".

La seconda è di un giovane lettore, il quale chiede che fine abbia fatto Teddy Parker... - La risposta di Berardi è per niente ovvia e scontata: "non sempre i figli ritrovano i loro padri".

La terza domanda, quella scomoda e antipatica, è la mia: "discutendo in vari social e forum, ho potuto considerare che per molti FIN DOVE ARRIVA IL MATTINO è un capolavoro ma per molti altri una grande delusione. Delusione dovuta al fatto che dalle dichiarazioni riportate in alcune interviste, sembrava che l'intenzione iniziale fosse quella di diluire la conclusione della collana in più albi e dare una risposta ai vari punti lasciati in sospeso (prigionia, Teddy, Belle, genitori di Ken, etc.). Il cambio di direzione ha dato l'impressione ai più che con la morte di Ken voi autori (Milazzo soprattutto) abbiate voluto mettere la parola FINE in modo definitivo, forse perché stanchi del personaggio e stanchi dei solleciti dei lettori che chiedevano da anni e a gran voce il ritorno di Lungo Fucile. Insomma, una sorta di E ADESSO NON CI ROMPETE PIU' GLI ZEBEDEI!".
La risposta di Giancarlo (prima) e Ivo (poi) un po' risentiti...

Giancarlo: "potevo scrivere il finale i due modi. Uno, quello edulcorato e favolistico con Ken che esce di prigione, ritrova suo figlio Teddy, ritrova Pat O'Shane splendida 50enne, ritrova Dash o magari suo figlio, e nell'ultima scena che saluta tutti i propri lettori mentre cavalca verso nuove avventure. Oppure scrivere un finale in sintonia con quella che è stata una prerogativa del mio modo di scrivere. Non amo i lieto fine e chi conosce Ken Parker sa che non ho mai scritto una storia per assecondare il gusto dei lettori (per quello c'è Tex che lo fa benissimo) ma per assecondare i miei. La storia più tragica, dura e cruda che io abbia mai scritto e che si è scritta da sola, fino a 10 pagine dalla fine non sapevo ancora come sarebbe terminata. Ken ha una pallottola in pancia e tutto lascia pensare che morirà ma in realtà non so cosa accadrà. C'è un'aurora che sta nascendo... Un nuovo giorno... Ken lo attende con gli occhi aperti... Ho pianto quando ho scritto la parola fine e sono andato a fare una passeggiata in riva al mare. Ken è stato mio figlio, mio fratello, mio padre. Le critiche di cui mi parli, giovanotto (mi ha dato del giovanotto) sono critiche da bar adatte alle diatribe tra tifosi sulle partite di calcio.".

Ivo: sono sempre orientato verso nuovi stimoli e non vivo serenamente la serialità, benchè sia stato proprio grazie a quella se oggi sono quel che sono. La vita ci riserva sempre delle sorprese e non so se io e Giancarlo torneremo mai a lavorare insieme. Posso solo dire che per me Ken non muore... ricordatevi che successivamente a questa storia, qualcuno andrà a trovare Ishi a San Francisco sulla sua tomba. E quel qualcuno è un uomo alto e biondo... Comunque, al di là di tutto, reputo questo finale assolutamente in linea con quella che è stata l'intera saga. Ognuno di voi è libero di interpretarlo come meglio crede".

Altre domande si sono succedute e in più di un'occasione sia Berardi che Milazzo si sono riallacciati a quella che era stata la mia domanda (Milazzo ha voluto sapere come mi chiamassi). Hanno poi ricordato Sergio Bonelli (Berardi quasi commosso); Hugo Pratt; hanno raccontato il motivo del loro coinvolgimento interattivo in due storie della collana (puro bisogno di prendersi in giro); che la colllana storica mensile Cepim, si è interrotta con il n. 59 perché Berardi non si trovava bene con gli altri disegnatori (l'unico con cui andava d'amore e d'accordo era Milazzo, il quale però non poteva garantire una produzione costante del suo lavoro); e tanto altro...

Poi tutti in fila a farsi autografare la propria copia e a stringere la mano ai due autori.

Ari-So Long!
_________________
In una città, un uomo solo è veramente solo.

[wakopa]

[zagorandy]

Grazie Lungo Fucile tu hai chiesto quello che tutti avrebbero voluto chiedere, me compreso.

[SpiritosoConLaScura]