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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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diego Viaggiatore del Forum


Registrato: 19/03/04 19:53 Messaggi: 2949
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Inviato: Gio Mar 10, 2005 1:55 pm Oggetto: |
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Patrick Wilding ha scritto: | Purtroppo Dampyr, senza Boselli, non ha significato; spiace dirlo, ma ? quello che penso. Un lettore occasionale, che potrebbe quindi diventare un nuovo potenziale acquirente, leggendo la storia di questo mese ne rimarrebbe deluso; si passa dalla stupenda storia ambientata in Sardegna dello scorso mese a questa che non ha la forza di tenerti avvinghiato alla lettura. Il collezionista commenta negativamente e attende il mese prossimo (o meglio, attende Boselli), quello occasionale, invece, difficilmente regala un'altra possibilit?. E poi aggiungiamo le copertine, nettamente al di sotto dello standard qualitativo eccezionale che garantisce Mauro. Lancio una proposta: meglio passare alla bimestralit? per dare la possibilit? a Boselli di scrivere tutte le storie. |
siamo pratici... ? vero ci? che dice PW... almeno io la penso cos?... a questo punto ben venga la bimestralit?... |
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Il Barone Rosso Zagoriano Junior

Registrato: 10/03/05 11:54 Messaggi: 26 Località: Trieste
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Inviato: Gio Mar 10, 2005 7:17 pm Oggetto: |
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diego ha scritto: | Patrick Wilding ha scritto: | Purtroppo Dampyr, senza Boselli, non ha significato; spiace dirlo, ma ? quello che penso. Un lettore occasionale, che potrebbe quindi diventare un nuovo potenziale acquirente, leggendo la storia di questo mese ne rimarrebbe deluso; si passa dalla stupenda storia ambientata in Sardegna dello scorso mese a questa che non ha la forza di tenerti avvinghiato alla lettura. Il collezionista commenta negativamente e attende il mese prossimo (o meglio, attende Boselli), quello occasionale, invece, difficilmente regala un'altra possibilit?. E poi aggiungiamo le copertine, nettamente al di sotto dello standard qualitativo eccezionale che garantisce Mauro. Lancio una proposta: meglio passare alla bimestralit? per dare la possibilit? a Boselli di scrivere tutte le storie. |
siamo pratici... ? vero ci? che dice PW... almeno io la penso cos?... a questo punto ben venga la bimestralit?... |
Per? la bimestralit? verr? (se verr?) solo quando le vendite risentiranno di un eventuale calo qualitativo delle trame. Difficilmente una serie diminuir? le uscite solo per permettere all'autore di scrivere tutte le storie. |
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Raglan Malefico del forum

Registrato: 03/01/04 22:55 Messaggi: 6611
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Inviato: Gio Mar 10, 2005 7:28 pm Oggetto: |
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diego ha scritto: | Patrick Wilding ha scritto: | Purtroppo Dampyr, senza Boselli, non ha significato; spiace dirlo, ma ? quello che penso. Un lettore occasionale, che potrebbe quindi diventare un nuovo potenziale acquirente, leggendo la storia di questo mese ne rimarrebbe deluso; si passa dalla stupenda storia ambientata in Sardegna dello scorso mese a questa che non ha la forza di tenerti avvinghiato alla lettura. Il collezionista commenta negativamente e attende il mese prossimo (o meglio, attende Boselli), quello occasionale, invece, difficilmente regala un'altra possibilit?. E poi aggiungiamo le copertine, nettamente al di sotto dello standard qualitativo eccezionale che garantisce Mauro. Lancio una proposta: meglio passare alla bimestralit? per dare la possibilit? a Boselli di scrivere tutte le storie. |
siamo pratici... ? vero ci? che dice PW... almeno io la penso cos?... a
questo punto ben venga la bimestralit?... |
Quoto l'intervento sia di Patrick che di Diego.
E gi? da tempo che io mi auguro per mio puro egoismo che Boselli scriva
molto di pi? su Dampyr.
qui la sua verve, la su a cultura ed un personaggio che ha meno vincoli di altri pu? benissimo darci delle enormi soddisfazioni.
Nel precedente, la storia era bellissima con il solo Dampyr messo in un cantuccio a "partecipare" negli eventi.
Ma quanta mag?a in quel racconto.
E come dice giustamente Diego meglio pochi albi ma buoni.
Ma aspettare due mesi... ? molto dura! |
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diego Viaggiatore del Forum


Registrato: 19/03/04 19:53 Messaggi: 2949
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Inviato: Gio Mar 10, 2005 7:29 pm Oggetto: |
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Il Barone Rosso ha scritto: | diego ha scritto: | Patrick Wilding ha scritto: | Purtroppo Dampyr, senza Boselli, non ha significato; spiace dirlo, ma ? quello che penso. Un lettore occasionale, che potrebbe quindi diventare un nuovo potenziale acquirente, leggendo la storia di questo mese ne rimarrebbe deluso; si passa dalla stupenda storia ambientata in Sardegna dello scorso mese a questa che non ha la forza di tenerti avvinghiato alla lettura. Il collezionista commenta negativamente e attende il mese prossimo (o meglio, attende Boselli), quello occasionale, invece, difficilmente regala un'altra possibilit?. E poi aggiungiamo le copertine, nettamente al di sotto dello standard qualitativo eccezionale che garantisce Mauro. Lancio una proposta: meglio passare alla bimestralit? per dare la possibilit? a Boselli di scrivere tutte le storie. |
siamo pratici... ? vero ci? che dice PW... almeno io la penso cos?... a questo punto ben venga la bimestralit?... |
Per? la bimestralit? verr? (se verr?) solo quando le vendite risentiranno di un eventuale calo qualitativo delle trame. Difficilmente una serie diminuir? le uscite solo per permettere all'autore di scrivere tutte le storie. |
vero anche questo barone...
resta il problema Boselli... quando non c'? lui... ? triste!
e si vede... |
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Il Barone Rosso Zagoriano Junior

Registrato: 10/03/05 11:54 Messaggi: 26 Località: Trieste
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Inviato: Gio Mar 10, 2005 7:38 pm Oggetto: |
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diego ha scritto: | Il Barone Rosso ha scritto: | diego ha scritto: | Patrick Wilding ha scritto: | Purtroppo Dampyr, senza Boselli, non ha significato; spiace dirlo, ma ? quello che penso. Un lettore occasionale, che potrebbe quindi diventare un nuovo potenziale acquirente, leggendo la storia di questo mese ne rimarrebbe deluso; si passa dalla stupenda storia ambientata in Sardegna dello scorso mese a questa che non ha la forza di tenerti avvinghiato alla lettura. Il collezionista commenta negativamente e attende il mese prossimo (o meglio, attende Boselli), quello occasionale, invece, difficilmente regala un'altra possibilit?. E poi aggiungiamo le copertine, nettamente al di sotto dello standard qualitativo eccezionale che garantisce Mauro. Lancio una proposta: meglio passare alla bimestralit? per dare la possibilit? a Boselli di scrivere tutte le storie. |
siamo pratici... ? vero ci? che dice PW... almeno io la penso cos?... a questo punto ben venga la bimestralit?... |
Per? la bimestralit? verr? (se verr?) solo quando le vendite risentiranno di un eventuale calo qualitativo delle trame. Difficilmente una serie diminuir? le uscite solo per permettere all'autore di scrivere tutte le storie. |
vero anche questo barone...
resta il problema Boselli... quando non c'? lui... ? triste!
e si vede... |
Non posso parlare della storia appena uscita visto che non l'ho letta,per? l'altra storia di Cajelli (Damyr n.39,L'ultima notte) mi era piaciuto molto.
Gli altri autori "ospiti" non hanno saputo invece fare un lavoro all'altezza n? di Cajelli,n? tantomeno di Boselli (mi riferisco a Mignacco,che ha scritto delle storie banalissime e soporifere).
Poi che Boselli sia il migliore ? ovvio,e quando ? coadiuvato da autori bravi come Rossi o Majo diventa ecceso.  |
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Doc SegaOssa del Forum


Registrato: 10/05/04 17:32 Messaggi: 3337
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Inviato: Ven Mar 11, 2005 11:17 am Oggetto: |
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Mah, leggendo i vostri commenti mi aspettavo di peggio.
E' una storia anonima che non si ricorder?, ma niente di terrificante. Mille volte meglio dei Vampiri della citt? fantasma o dei Sotterranei di Parigi.
Il difetto principale (oltre ad essere terribilmente prevedibile) ? che, con poche modifiche, potrebbe essere tranquillamente una storia di NN, di Legs o magari di Zagor, ma ? poco dampyriana _________________ La mia libreria su aNobii
http://www.anobii.com/doc379/books |
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Nat Murdo Boselliano del forum


Registrato: 07/12/03 19:35 Messaggi: 2893
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Inviato: Ven Mar 11, 2005 11:46 am Oggetto: |
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Quoto Doc. Ma quanta fatica a finirla, tutto sapeva di gi? visto. Cajelli mi piace, e la sua prima storia mi aveva colpito positivamente, forse anche grazie agli splendidi disegni di Bartolini. La storia del prossimo numero promette molto di pi?, e poi ci sar? Luca Rossi... _________________
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diego Viaggiatore del Forum


Registrato: 19/03/04 19:53 Messaggi: 2949
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Inviato: Ven Mar 11, 2005 1:37 pm Oggetto: |
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Doc ha scritto: | Mah, leggendo i vostri commenti mi aspettavo di peggio.
E' una storia anonima che non si ricorder?, ma niente di terrificante. Mille volte meglio dei Vampiri della citt? fantasma o dei Sotterranei di Parigi.
Il difetto principale (oltre ad essere terribilmente prevedibile) ? che, con poche modifiche, potrebbe essere tranquillamente una storia di NN, di Legs o magari di Zagor, ma ? poco dampyriana |
bravo Doc!... hai detto bene... ? poco "dampyriana"... quasi niente! |
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Zeca Zagoriano Super


Registrato: 01/01/05 19:35 Messaggi: 4264 Località: Portogallo
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Inviato: Ven Mar 11, 2005 9:59 pm Oggetto: |
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Mauro Boselli sceneggia usando una schema di story- board, in cui scrive tutte le indicazionni, , descrizioni e dialoghi e "disegna" qualche schema compositivo.
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One Eyed Jack Mister Forum 2012


Registrato: 04/11/03 17:02 Messaggi: 52293 Località: Cagliari
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Inviato: Dom Mar 20, 2005 9:18 pm Oggetto: |
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Quasi come Myst?re, pi? avvincente di Myst?re.
Ho appena concluso la lettura del n. 59 di Dampyr, ?Le terminatrici?, e il primo commento che mi viene da fare ? che la storia ha una valenza prevalentemente didascalica: l?autore si sbizzarrisce nel descrivere usanze e costumi dell?angolo pi? remoto e tradizionale della Sardegna, la Barbagia.
Come Martin Myst?re, ogni vignetta, ogni dialogo sono una scusa per mostrare la tradizione sarda nei suoi singoli aspetti, dai pi? appariscenti come gli incantesimi e le maschere del Carnevale, ai particolari di contorno, curatissimi e fedeli al vero, come l?abbigliamento degli abitanti di Genna o le sue case.
Pi? di Martin Myst?re, la storia riesce a coinvolgere con un taglio moderno che consente al lettore di leggere rapidamente senza perdersi in discorsi noiosi e fini a s? stessi: l?albo rappresenta una vera miniera di informazioni a carattere folkloristico, ma la differenza fra un buon racconto e un cattivo racconto sta nel modo in cui le stesse informazioni vengono fornite. Mai, leggendo le 94 tavole dell?albo, il lettore trova modo di annoiarsi o esclamare ?Che palle!? di fronte alla cinquantesima tradizione che viene raccontata; al contrario, viene da attendere con piacere che l?autore ci racconti la cinquantunesima.
Non conosco assolutamente Dampyr, so qualcosa sul personaggio e il suo mondo solo per sentito dire o per gli articoli del ?Giornale di SBE?. Ma non potevo esimermi dal comprare ?Le terminatrici?, sapendo che la sua ambientazione era la Sardegna.
Per motivi analoghi, avevo comprato anche una classica storia di Martin Myst?re (?Il mistero del nuraghe?), che al confronto impallidisce. Non c?? dubbio che un peso determinante nel far pendere la bilancia dal lato di Dampyr dipenda dai disegni di Majo : dalla passeggiata di Sanna e Sophie per il paese (pagg. 34-35) a quella di Maria Dore sotto la pioggia (pag. 43), dalla panoramica del Supramonte (pag. 10) al fiume dove si abbevera il giovane El?as (pag. 53), ogni ambientazione ? curata nei dettagli, e rivela sia la perizia del disegnatore sia la documentazione di cui ha indubbiamente usufruito per riprodurre al meglio gli scenari.
Altalenante, invece, il mio giudizio sui volti: quelli dei protagonisti non mi appaiano troppo curati nei dettagli, dallo stesso Harlan alla bella Sophie, ma sono invece meravigliosi i volti dei sardi. Inquietante Paska Mereu (addirittura terrificante in certe vignette finali), banditeschi Gavino Mereu e Pietro Sanna, ma eccellente ? soprattutto l?anziana ?pratica? Luisa: la prima vignetta di pag. 82 ? curatissima, e giuro che mi ? sembrato persino di riconoscere qualche mia conoscenza!
Torniamo alle tradizioni: vero punto forte della sceneggiatura. Non ho vergogna ad ammettere che della maggior parte di quelle narrate da Boselli non sapevo davvero niente, e ho imparato parecchie cose interessanti sul folklore della mia terra. Punto focale, naturalmente, ? la leggenda delle ?accabadoras?, le ?terminatrici? che ponevano fine alle sofferenze dei moribondi. Qua devo dire, per?, che l?autore ha fatto un lieve errore, facendo intendere come quelle delle accabadoras sia niente pi? che una leggenda (pag. 72); in realt?, le temibili megere esistevano davvero, io stesso ho avuto la fortuna di vedere un antico ?mazzolu? (il bastone della morte) in un piccolo museo etnografico di un paesino barbaricino. Tuttavia, non mi risulta avessero fama di bruxas (fattucchiere), n? che fossero necessariamente cos? cattive come la Paska della storia, ma ? evidente che per esigenze di copione la protagonista ? stata dipinta come terribile e malvagia.
Ripeto, ? impressionante la documentazione che sceneggiatore e disegnatore hanno fatto sulle tradizioni sarde; il lettore impara cos? tanto che si possono perdonare alcune piccole imprecisioni (le ?domus de janas? non erano tombe nuragiche come ci viene detto ? pag. 47 ? bens? preesistenti alla civilt? nuragica, ma soprattutto ? ben noto che in Sardegna non esistono serpenti velenosi, a discapito del poveraccio morsicato di cui ci viene detto a pag. 46).
A fronte della bravura dell?autore di ricreare un?ambientazione tradizionale e ostile, lugubre e densa di inquietanti pericoli, ? evidente che la trama vera e propria ? ridimensionata in termini di tavole. Vediamo il professor Angelo Sanna ostinarsi a far rivivere un?antica festa carnascialesca che consenta all?immaginario paese di Genna di attrarre turisti: fin qui niente di strano, praticamente ogni paese sardo negli ultimi anni ha ripristinato o inventato ex-novo una qualche sagra a scopi turistici. Tuttavia, l?impatto che ha Sanna con gli abitanti del paese ? abbastanza anacronistico.
In effetti, l?unico punto debole della storia sta nel presentarci Genna e i suoi abitanti come se, di fatto, fossero fermi a tanti anni fa. Se il racconto fosse ambientato negli anni Sessanta o Settanta, tutto sarebbe filato alla perfezione. Ma, cacchio, siamo nel 2005!
Sceneggiatore e disegnatore sembrano fare a gara nel mostrare un paese immerso nelle tenebre della tradizione e della superstizione, ma questo va decisamente a discapito del realismo. A Genna non vediamo nemmeno un televisore, un telefonino, un?automobile! Non per fare il campanilista, ma il progresso ? arrivato anche nella Sardegna pi? profonda!
Una situazione cos? arretrata ? onestamente fuori dal tempo.
Cos? come assolutamente fuori dal tempo ? la figura di Diego Demurtis: il simpatico latitante-gentiluomo, il balente perbene che si autodefinisce ?primula rossa del Supramonte? (emulo di Graziano Mesina?) ma che, pur rischiando di farsi arrestare, gira avanti e indietro nei dintorni e all?interno del paese per proteggere quell?Angelo Sanna pronipote dell?amico di un suo trisavolo (?).
Ripeto: una situazione che oggi non esiste pi? da un pezzo. I banditi-gentiluomini non esistono pi? (ammesso che siano mai esistiti) e i latitanti che si nascondono nella zona del Supramonte (fortunatamente, ormai, molto pochi) non compiono certo le loro gesta per motivi d?onore ma per pi? prosaiche questioni di denaro e di violenza.
Tuttavia, questi anacronismi sono comunque giustificabili per esigenze narrative; non stiamo leggendo un documentario ma una storia di fantasia, e per di pi? ambientata in un paesetto inventato dalla mente dello sceneggiatore.
Quello che invece mi sembra davvero debole ? vedere come, nelle ultime pagine, tutta la suspense creata nelle 80 pagine precedenti vada in gran parte perduta.
Gli attentati contro Sanna sono stati compiuti da una specie di teppistello da quattro soldi, mentre la maledizione di Paska Mereu si risolve in un paio di apparizioni e fantasmerie varie della durata di due o tre tavole.
Se ben delineato ? il pantheon dei personaggi sardi della storia, molto pi? sfuocato ? il giudizio sui personaggi ricorrenti.
Indubbiamente il fatto che io non conosca la saga condiziona moltissimo la mia visione, ma mi permetto di dire che mi mette al riparo dai pregiudizi. E quindi posso dire che il personaggio di Harlan Draka non mi ha praticamente detto niente. Il suo ruolo nella storia ? quasi marginale, si limita a deviare la pugnalata fatale del teppistello di cui sopra ai danni di Angelo Sanna e a trasportare (tipo taxi) lo spirito di Maria Dore da un luogo all?altro. Per il resto, l?interminabile e appassionante racconto della disamistade fra i Sanna e i Mereu toglie necessariamente spazio alle vicende del presente, per cui lo stesso protagonista si limita a comparire per la prima volta a pag. 33 e a fare e dire due cose di tanto in tanto per ricordare al lettore chi ? il titolare della testata. Ma onestamente, il lettore occasionale (come me) di questo albo ricorder? soprattutto Paska Mereu, Maria Dore e Angelo Sanna, veri protagonisti della storia (Harlan assume un ruolo e un carisma davvero di secondo piano ? forse in altre storie non ? cos?, non so).
Ancora pi? accennato il personaggio di Sophie Mutter: mi pare di capire sia una figura ricorrente nella saga, ma da quanto si evince in quest?albo immagino ricorra solo perch? ? una gran gnocca! Infatti, leggo che ? un?antropologa, per? nel corso della storia non dice un accidente di niente che sappia di antropologia; se anzich? antropologa fosse stata una commessa della Upim la storia non sarebbe cambiata di una virgola.
Ancora pi? inesistente il personaggio di Milius, assolutamente inutile nell?economia della vicenda, tanto che di lui non sono riuscito a farmi nessuna idea, se non quella di una specie di Carson brontolone e ironizzante.
Piuttosto, sapevo che Dampyr era affiancato da altri due personaggi in teoria pi? interessanti: la vampira Tesla e il mercenario Kurjak. Che fine hanno fatto? Avrei avuto piacere a conoscerli, ma sar? per un?altra volta.
In definitiva, il voto ? molto alto ( 8 ) per i disegni, mentre per i testi dividerei in due parti: darei 8,5 per le vicende passate, mentre mi limito ad un 6,5 per quelle del presente.
In ogni caso, una lettura piacevole e che ?prende? il lettore. Tutto sommato, non ? quello che si chiede a ciascun fumetto? _________________
Dicono di me...
"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."
"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"
"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!" |
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Corwin Informatico Del Forum!!!


Registrato: 11/11/03 20:18 Messaggi: 81080 Località: Questo e altri mondi
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Patrick Wilding L'uomo volante


Registrato: 05/11/03 20:05 Messaggi: 2929
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Inviato: Sab Apr 09, 2005 1:44 pm Oggetto: |
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Letto l'ultimo Dampyr, meglio del precedente ma l'assenza di Boselli ? una mazzata per la serie...trovo Rossi in calo, ? un'impressione solo mia? |
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ykywez Zagoriano Expert


Registrato: 06/02/04 19:02 Messaggi: 1542 Località: Napoli
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Inviato: Sab Apr 09, 2005 1:56 pm Oggetto: |
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Ehila, ritorno su Riboldi. Ma quello ? harlan? o il brutto fratello gemello? e uno scandalo che S.B.E. non passi le cover a qualcun altro. E poi Riboldi, disegna solo le cover? gia forse perche u n intero albo disegnato da lui sarebe orrendo e Dampyr venderebbe solo tre copie. Quella comprata dal Sergione, da Boselli e da Riboldi.  |
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Doc SegaOssa del Forum


Registrato: 10/05/04 17:32 Messaggi: 3337
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Inviato: Dom Apr 10, 2005 6:25 pm Oggetto: |
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Ho letto anch'io il Di?mpyr niente male, anche se la spiegazione finale sulle foto l'ho trovata un po' troppo cervellotica. Belle alcune battute di Harlan _________________ La mia libreria su aNobii
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john llwl Disegnatore


Registrato: 05/11/03 23:30 Messaggi: 4845
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Inviato: Dom Mag 01, 2005 9:51 pm Oggetto: |
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Avete visto su UBC le tavole dai prossimi albi di Dampyr ? Che bellezza !!!!!!! E ci sono anche tavole dallo Dampyr speciale di...di...di... di Andreucci. Sigh...tavole che dovrebbero essere dello speciale Zagor  |
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