 |
www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
|
|
Asta CATAWIKI Tex e Zagor
Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
exodus Dampyriano del forum

Registrato: 18/08/06 14:42 Messaggi: 16398 Località: Reggio Emilia
|
Inviato: Gio Gen 24, 2013 7:13 pm Oggetto: |
|
|
l'ho letto anche io Fran e sono d'accordo almeno su questo con te ,  _________________ www.gialappasfans.net
GLORY GLORY MAN UNITED
Non è che se uno va al concerto dei Metallica ,poi chiede a quegli stronzi di abbassare il volume |
|
Torna in cima |
|
 |
giaguaro2 Iper Zagoriano


Registrato: 08/12/10 09:38 Messaggi: 7692 Località: Gallarate
|
Inviato: Gio Gen 24, 2013 7:59 pm Oggetto: |
|
|
Walter Maddenbrook ha scritto: | Amplia questo discorso con alcuni esempi, per favore.
Te lo chiedo perché a naso non sarei molto d'accordo, ma prima di intervenire per niente vorrei capire meglio cosa intendi... |
Come dicevo in precedenza, Sergio Bonelli e Guido Nolitta sembra fossero due persone diverse; ovviamente è una provocazione, ma è senz’altro vero che come autore Bonelli si prese dei rischi che come editore, in seguito, si guarderà bene dal correre. Perché “il giorno della giustizia” è una storia rischiosa; è vero, che se viene interpretata a dovere è una storia di importanza eccezionale e di una modernità ancora oggi pazzesca. Ma il rischio che qualcuno la interpreti alla lettera, è in effetti notevole. Narrativamente parlando, zagor snobba le morti dei coloni; questo è un dato oggettivo. Del resto, questa è forse la storia dove la figura di Zagor raggiunge il suo apice, e quella che ci mostra i rischi che implica la figura di un simile eroe. Per una questione di principio, principio per altro basilare per istaurare la tanto agognata convivenza pacifica tra popoli diversi, Zagor non esita a fare dei distinguo arbitrari tra omicidi di persone innocenti di colpe specifiche. Con che diritto?
D’altronde, già fin dalla creazione dell’eroe, abbiamo questo rischio: Nolitta non crede nell’eroe buono per diritto divino, ma da’ una motivazione espiatoria al suo prescelto. Non più l’eroe che ha ragione per definizione come tex, ma l’eroe che diventa tale per senso di colpa, per mondare il proprio peccato. Questo discorso funziona come critica nei confronti dell’eroe vecchio stile che è sempre nel giusto, che sappiamo essere utopistico, mentre Zagor appare più moderno, passibile di errore e con motivazioni più legittime ; ma le motivazioni di Zagor sono strettamente personali: chi da' il diritto a zagor di ergersi a giustiziere solo perché a suo tempo ha sterminato un po’ di Abenaki? La sua posizione, inquadrata in quest’ottica, diventa più vacillante di quella di tex, che non si pone nemmeno il problema. Questo problema è sempre presente (tanto da spingere Boselli tanti anni dopo a cercare di sistemare un po’ le cose con il suo albo centenario) ma diventa lampante in “il giorno della giustizia”.
Spesso ci si è chiesto come mai Nolitta ad un certo punto, smise di scrivere Zagor, pur continuando per anni a scrivere mister no o tex. Forse questa posizione ambigua di zagor, eroe a volte dolente, ma comunque in grado di vincere la sua battaglia mantenendo la pace a darkwood, era insostenibile. Dopo averci mostrato come stavano le cose nella realtà in storie come “il giorno della giustizia”, potevamo credere ancora alla favola di darkwood dove vivono tutti felici e contenti? Era poi credibile questo eroe in costume, che nel momento in cui si trovava in una storia vagamente realistica, non esitava a comportarsi in modo anche brutalmente arbitrario? La scelta di scrivere Mister No (e non più Zagor) sembra dire di no. Infatti Mister No è sostanzialmente uno Zagor che piuttosto che pretendere di mettere pace con le buone o con le cattive, preferisce defilarsi rifugiandosi, quasi nascondendosi, in un non-luogo come manaus, aspetto rimarcato in mille modi sia per l’essere fuori dal mondo che fuori dal tempo della cittadina brasiliana.
Questa difficoltà nel sostenere determinate scelte narrative, non è del tutto inedita.
Alex Toth rinunciò a proseguire l’avventura editoriale di Torpedo, perché riteneva troppo duri i testi di Abuli. Garth Ennis al tempo, dichiarò che il tono ironico dei primi suoi episodi del Punitore, non era sostenibile per troppo tempo. Era pericoloso, in un certo senso. Credo che anche Villa, abbia detto qualcosa del genere al tempo in cui abbandonò Dylan Dog, personaggio che secondo lui toccava temi troppo delicati.
Più o meno il quadro è questo, ma sono considerazione opinabili, chiaramente. |
|
Torna in cima |
|
 |
SpiritosoConLaScura ZAGORIANO A COLORI


Registrato: 28/02/12 18:24 Messaggi: 15750 Località: Milano
|
Inviato: Gio Gen 24, 2013 8:11 pm Oggetto: |
|
|
Cosa intendi per "brutalmente arbitrario" giaguaro?
Per il resto ho sostenuto anche io una tesi simile nei commenti alla storia precedente e a questa.
Nolitta porta a compimento la sua parabola zagoriana in maniera tale da far perdere l'innocenza a lui e al suo mondo.
Dopo la marcia e le due successive il percorso umano è completo e il dramma svelato nella sua crudele realtà.
A questo punto non poteva altro che metterla in cagnara coi supereroi... _________________ Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.
 |
|
Torna in cima |
|
 |
giaguaro2 Iper Zagoriano


Registrato: 08/12/10 09:38 Messaggi: 7692 Località: Gallarate
|
Inviato: Gio Gen 24, 2013 8:41 pm Oggetto: |
|
|
Beh, il modo in cui si "dimentica" dei coloni morti, quando va a parlare con wakopa. Sono valide tutte le considerazioni che si sono fatte, ma, narrativamente, è in effetti un comportamento un po' troppo sbrigativo. Come dire, si vabbè son morti, ma adesso noi dobbiamo ottenere giustizia per gli osages. Poi, il modo in cui si pone un obiettivo (quasi) fuori dalla sua portata e poi per portarlo a termine, semina la sua strada di cadaveri. E' vero, non è una colpa imputabile a lui, ma diciamo che lui si mette in una situazione dalla quale è ovvio che per uscirne dovrà uccidere; ma ha deciso che è più importante ottenere giustizia e persegue il suo scopo.
Non so se la definizione "brutalmente arbitraria" sia appropriata; ma certo non si fa troppi scrupoli per inseguire la sua idea di giustizia, |
|
Torna in cima |
|
 |
SpiritosoConLaScura ZAGORIANO A COLORI


Registrato: 28/02/12 18:24 Messaggi: 15750 Località: Milano
|
Inviato: Gio Gen 24, 2013 9:07 pm Oggetto: |
|
|
giaguaro2 ha scritto: | Beh, il modo in cui si "dimentica" dei coloni morti, quando va a parlare con wakopa. Sono valide tutte le considerazioni che si sono fatte, ma, narrativamente, è in effetti un comportamento un po' troppo sbrigativo. Come dire, si vabbè son morti, ma adesso noi dobbiamo ottenere giustizia per gli osages. Poi, il modo in cui si pone un obiettivo (quasi) fuori dalla sua portata e poi per portarlo a termine, semina la sua strada di cadaveri. E' vero, non è una colpa imputabile a lui, ma diciamo che lui si mette in una situazione dalla quale è ovvio che per uscirne dovrà uccidere; ma ha deciso che è più importante ottenere giustizia e persegue il suo scopo.
Non so se la definizione "brutalmente arbitraria" sia appropriata; ma certo non si fa troppi scrupoli per inseguire la sua idea di giustizia, |
Adesso che hai spiegato ho capito quello che in effetti non potevo capire
Sul discorso però devo dire che trovo il comportamento di Zagor sempre abbastanza giustificato.
Se uccide lo fa solo per difendersi e questo dal punto di vista di chiunque, alla sua epoca soprattutto, è prefettamente legittimo.
Si è messo nella condizione di doverlo fare?
Forse, ma è sempre nella logica di evitare massacri più grandi.
Anche il "dimenticarsi" dei coloni morti trova la sua logica nell'ingoiare il rospo, perchè per Zagor ogni morte è insopportabile, col solo scopo di trovare il modo di evitare una guerra da centinaia di morti e devastazioni a non finire.
Non è mai cinismo il suo ma solo la capacità di guardare sempre il quadro più grande e fare di tutto per trovare la soluzione al problema.
non so se mi sono spiegato...  _________________ Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.
 |
|
Torna in cima |
|
 |
giaguaro2 Iper Zagoriano


Registrato: 08/12/10 09:38 Messaggi: 7692 Località: Gallarate
|
Inviato: Gio Gen 24, 2013 9:19 pm Oggetto: |
|
|
Ti sei spiegato, e in effetti sono considerazioni condivisibili.
Infatti secondo me, ad esempio, la storia e l'eroe vanno via che è un piacere. Esiste però una forbice d'interpretazione, per cui spesso alcuni passaggi possono essere interpretati in un modo o in modo un po' diverso. E' questo che intendo, non è che dico che zagor sia necessariamente criticabile: se inquadri la storia nel verso giusto, non hai problemi. Però spesso alcune cose possono essere mal interpretate o fraintese.
Prendi anche gli altri esempi che ho riportato: Toth non ha detto, torpedo non va bene perchè è un ammazzacristiani. Certamente lui conosce Abuli, che sarà un brav'uomo; però il problema che si è posto il disegnatore è che qualcuno possa prendere a modello un elemento come torpedo. O anche Ennis, quando ha detto che avrebbe cambiato registro, non ha sconfessato le sue prime storie: ha solo detto che potevano venir fraintese, che magari qualcuno, esaltato da quelle gesta del punitore in tono grottesco, poteva decider di andar in giro ad ammazzare a cuor leggero. Sono scurpoli che a volte ci si pone quando si parla di argomenti delicati. Io stesso se parlo con qualcuno posso dire, scherzando, "a quello gli romperei la testa" , ma mi guardo bene dallo scriverlo in un forum, dove qualcuno potrebbe prendermi alla lettera.  |
|
Torna in cima |
|
 |
exodus Dampyriano del forum

Registrato: 18/08/06 14:42 Messaggi: 16398 Località: Reggio Emilia
|
Inviato: Gio Gen 24, 2013 9:50 pm Oggetto: |
|
|
che bella discussione ragazzi complimenti a tutti , davvero interessantissimo da leggere  _________________ www.gialappasfans.net
GLORY GLORY MAN UNITED
Non è che se uno va al concerto dei Metallica ,poi chiede a quegli stronzi di abbassare il volume |
|
Torna in cima |
|
 |
Smiling Joe Disegnatore


Registrato: 08/11/03 17:55 Messaggi: 5827 Località: Asher Mills
|
Inviato: Ven Gen 25, 2013 11:54 am Oggetto: |
|
|
Quoto  _________________ Il sangue su questa lama si mescolerà presto a quello del mio nemico!.. Lo giuro!
Sergio Bonelli ci ha lasciato. Giù il cappello!
"Caro amico, l'importante è che sia appassionante, non che sia scritto bene. Il dizionario è scritto benissimo ma non mi appassiona leggerlo".
OEJ |
|
Torna in cima |
|
 |
Walter Maddenbrook Iper Zagoriano


Registrato: 17/11/03 14:25 Messaggi: 5688 Località: Massa
|
Inviato: Ven Gen 25, 2013 5:55 pm Oggetto: |
|
|
giaguaro2 ha scritto: | ma le motivazioni di Zagor sono strettamente personali: chi da' il diritto a zagor di ergersi a giustiziere solo perché a suo tempo ha sterminato un po’ di Abenaki? |
Mah, io non la vedo così.
La posizione di Zagor nel momento della genesi non è: "Siccome ho ammazzato degli Abenaki, ora farò il giustiziere", se a "giustiziere" vogliamo dare il significato un po' squadrista di "raddrizzatorti", di "avenger". Cioè uno che stabilisce dove sta il bene e il male, "perché lo sa lui", e con questa convinzione in tasca interviene.
Al contrario, l'essersi reso conto, e in un modo particolarmente drammatico, che i confini tra bene e male sono spesso solo punti di vista, decide di fare da "mediatore", proprio per evitare che qualcuno, in virtù di una sua nettezza giudicante, compia degli atti gravi come il suo.
Che poi nel farlo intervenga fisicamente a favore di uno o dell'altro, è una conseguenza, non il motivo centrale.
Del resto, anche se noi vedessimo due che si menano, cercheremmo di intervenire fisicamente a separarli; oppure se vedessimo un adulto che picchia un bambino interverremmo in difesa del più debole, anche se magari il bambino avesse torto marcio.
Non perché pensiamo che noi siamo in grado di stabilire chi ha torto o ragione, ma perché pensiamo che quando lo scontro da dialettico finisce in fisico è pericoloso, per cui cerchiamo di riportarlo sul mediativo, benché per farlo siamo costretti a intervenire fisicamente. Sembra incoerente ma non lo è, e basta ripassare il suo discorso a Minamoto per comprenderlo appieno.
Quindi per me la genesi della figura di Zagor è perfettamente logica anche su un piano reale.
Sul resto, invece, di fondo concordo.
In particolare sull'essermi chiesto perché Nolitta abbia continuato a scrivere storie per altri personaggi e mai più per Zagor (la sua scusa ufficiale: "Eh, il mio modo di scrivere è superato", ecc. non reggeva appunto perché altri li scriveva, e anche personaggi non suoi, come Tex).
Un primo motivo - il più doloroso - è che per lui Zagor è sempre stato un po' un figlio non so se di serie B ma di certo non voluto, uno che viene perché metti incinta una ragazza a 20 anni senza volerlo, e a cui magari non fai mancare niente, ma verso cui non ti senti veramente pronto come padre.
Mister No invece è il figlio voluto e cercato, a cui dare tutto sé stesso come padre. Ed è quello infatti più simile a lui.
Zagor è nato forzosamente come patchwork per durare non si sa quanto. Poi, "costretto" dalle vendite a continuare a scriverlo, per forza di cose Nolitta ci ha messo dentro parecchio di sé, ingigantendone la figura da quel grande narratore che era. Ma lo scriveva guardando la TV, o nei ritagli di tempo.
Quando gli si accennava al cosidetto "impegno" contenuto in certe arringhe di Zagor (come questa agli Stonevillesi), lui si nascondeva: "Beh, impegno mi pare una parola grossa. Diciamo che ci ho messo un po' di buon senso". Come se fosse la situazione narrativa che aveva creato a chiamare certa retorica non inizialmente cercata, che poi a lui veniva bene perché sapeva come si scrivono certe sequenze. Alle volte mi dava l'impressione che procedesse un po' a spanne... ad esempio il coinvolgimento degli indiani nella storia dei samurai mi pare lampante.
Le dinamiche narrative di Mister No erano invece ben volute fin dall'inizio e leggendolo spesso mi sono trovato a fare il giochino da malato nolittiano quale sono (forse lo avete fatto anche voi) "Ma qua Zagor come si sarebbe comportato?" e la distanza tra i due character appariva nella sua enormità pur essendo scritti dalla stessa mano, nel senso che MN viene messo in situazioni in cui Zagor sarebbe stato palesemente fuori posto.
Allora sì, mi viene da dire che a un certo punto Zagor stava stretto a Nolitta e avendo trovato un suo pieno appagamento come narratore in Mister No, ha abbandonato la sua prima creatura non trovando più sufficienti stimoli. E anche, cosa importante, sufficiente tempo, con il cambio drastico delle dimensioni aziendali.
Che questo però sia derivato dalla difficoltà di gestire il ruolo dell'eroe "senza macchia" non lo direi, anche perché Zagor non lo è mai stato, anzi. Fin dalla sua origine che appunto deriva da una macchia gigantesca.
Oppure quando tutti qua sul forum ricordano quanto era violento lo Zagor dei primi 100 numeri paragonato all'attuale, verso i nemici ma anche verso gli amici, con manifestazioni di caratteraccio verso Cico e altri, alle volte veramente da mandarlo a quel paese per direttissima. Per non parlare quando nel n. 100 sta per ammazzare di cazzotti Guitar Jim (e non lo farà solo con lui) proprio perché lo considera un amico!
E men che meno Darkwood era un'isola felice. Storie molto amare come ad esempio la per me sottovalutata "Mohican Jack" o le due con i Seminoles ("Libertà o morte", poi, è un apice assoluto) erano già presenti ben prima dei Kirby. E ha continuato, una su tutte, la straziante e realissima vicenda di Cinzia Bradmayer.
Non vedo quindi perché non avrebbe potuto continuare.
Seguo invece il tuo discorso quando lo porti in prospettiva nell'obiettivo di mantere la pace duratura tra bianchi e indiani, dato che nella realtà questo sogno di Zagor è sconfitto dalla storia, ma tutto sommato bastava tenersene lontano, un po' come fanno giustamente oggi Burattini e gli altri.
Concordo altresì con la tua arguta osservazione che Bonelli e Nolitta possano essere letti come Jekyll e Hyde.
Le cose che dici invece di Toth ed Ennis, sulla paura emulativa delle loro storie, mi fanno, questo sì, un terrore assoluto. E'/sarebbe la morte dell'arte.
Poi Ennis è talmente e così palesemente grottesco che non immagino proprio come si possa prenderlo a modello nella realtà. Io penso che proprio perché il suo Punitore era talmente estremo (anche a livello di stragi compiute) e proprio per questo innalzava l'adrenalina, il motivo per cui ha smesso è perché non puoi pippare coca tutto il giorno, pena l'assuefazione prima di tutto mentale, anche se non facesse male fisicamente. Poi ha rilasciato una dichiarazione ufficiale per rassicurare i MOIGE americani, almeno questa è la mia idea.
Perché sennò allora poi non scrivi Crossed!  _________________ "Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!" |
|
Torna in cima |
|
 |
giaguaro2 Iper Zagoriano


Registrato: 08/12/10 09:38 Messaggi: 7692 Località: Gallarate
|
Inviato: Ven Gen 25, 2013 7:33 pm Oggetto: |
|
|
Walter Maddenbrook ha scritto: |
Al contrario, l'essersi reso conto, e in un modo particolarmente drammatico, che i confini tra bene e male sono spesso solo punti di vista, decide di fare da "mediatore", proprio per evitare che qualcuno, in virtù di una sua nettezza giudicante, compia degli atti gravi come il suo. |
Sono d'accordo; il fatto di essere una persona responsabile, pone in dovere zagor di intervenire alla bisogna. Però va anche detto che zagor non è un tipo che se ne va a spasso e se capita qualcosa interviene. No, lui è "il re di darkwood". Lui vigila, controlla, sorveglia: si spinge un bel po' più in la' del tipo che mi dici interverrebbe se vede un adulto picchiare un bambino. Lui lo fa come missione, anche quando non ci sono di mezzo solo i bambini o i nativi; insomma che è un ficcanaso è vero.
Walter Maddenbrook ha scritto: |
Che questo però sia derivato dalla difficoltà di gestire il ruolo dell'eroe "senza macchia" non lo direi, anche perché Zagor non lo è mai stato, anzi. Fin dalla sua origine che appunto deriva da una macchia gigantesca. |
Anche qui concordo che zagor non è certo un eroe senza macchia. Ma a volte si comporta come un eroe tutto d'un pezzo, si veda quando picchia il marmittone di turno, che non vuole farlo entrare nel headquarter di uno dei forti, per esempio. In questi atteggimenti, godibilissimi, per carità, c'è però la contrddizione di un eroe che vuole essere giusto senza la pretesa di infallibilità alla tex willer, ma che alla fin fine si comporta in modo simile, un modo cioè del tutto arbitrario.
Walter Maddenbrook ha scritto: |
E men che meno Darkwood era un'isola felice. Storie molto amare come ad esempio la per me sottovalutata "Mohican Jack" o le due con i Seminoles ("Libertà o morte", poi, è un apice assoluto) erano già presenti ben prima dei Kirby. E ha continuato, una su tutte, la straziante e realissima vicenda di Cinzia Bradmayer.
Non vedo quindi perché non avrebbe potuto continuare. |
Questo avrebbe dovuto dircelo, con onesta' il dottor jekill sergio bonelli. Perchè il brodino insapore che, come editore, ha cominciato a proporci via via con gli anni che passavano, evidentemente, era quello che voleva pubblicare. Era il tipo di storie innoque che sono diventate emblema della sua casa editrice. (Spero non leggano queste righe i paladini che poi insorgono solitamente nei topic delle storie recenti) .
Ceramente Il giorno della giustizia non è un caso isolato, molto spesso, nella saga di zagor ci sono state storie amare e realistiche. Finche il dottor Jeckyll non ha preso il sopravvento, e da allora, la favola di darkwood sono 30 anni che funziona, e che ci propinano storie senza mordente; a volte godibili narrativamente e ben architettate, ma nulla più. Niente di epico.
Walter Maddenbrook ha scritto: |
Le cose che dici invece di Toth ed Ennis, sulla paura emulativa delle loro storie, mi fanno, questo sì, un terrore assoluto. E'/sarebbe la morte dell'arte.
|
In effetti direi che l'arte è morta, almeno sulle pagine di zagor; pagine che oggi rimangono, nella migliore delle ipotesi, solo oneste mezz'ore di intrattenimento. |
|
Torna in cima |
|
 |
Kramer76 TOP PLAYER

Registrato: 24/06/09 11:24 Messaggi: 18210
|
Inviato: Dom Gen 27, 2013 10:59 am Oggetto: |
|
|
prendi appunto mohican jack, si sprecano gli elogi funebri dei lettori per un macellaio come pochi ce ne sono stati uno che plagia i deboli li massacra e ci mette la firma! salvo uscirsene con la colpa è dei colonnelli e della stampa di regime
probabilmente alla fine nolitta era un semplicione sinistrorso
ma io l'ho detto prima, fuor da quello che voleva o non voleva fare nolitta io ritengo che nell'estremo prodigio gli si è gonfiata la mano il suo talento di narratore ha creato vere e proprie sacche in cui se un tizio si prefigge l'utopia ci possono stare anche chiavi particolari e grottesche
a meno di non chiamarla utopia ma ucronia allora mi dovete spiegare tanti mezzucci iperealistici degli ultimi anni  |
|
Torna in cima |
|
 |
giaguaro2 Iper Zagoriano


Registrato: 08/12/10 09:38 Messaggi: 7692 Località: Gallarate
|
Inviato: Dom Gen 27, 2013 11:08 am Oggetto: |
|
|
Kramer76 ha scritto: | probabilmente alla fine nolitta era un semplicione sinistrorso |
Beh, era lo spirito del tempo. La stessa atmosfera la vivi su KP, e secondo me anche in seguito Sclavi ce ne metterà un po' nel suo Mister No e poi ovviamente in Dylan Dog. Tornando a Zagor, quello che dici è vero, ma la vena politica di Nolitta è un po' più mascherata rispetto ad altri, all'epoca non sembrava così evidente o non sembrava affatto.
Anche questo è uno dei motivi che rendono l'era nolittiana irripetibile: lui sfrutto' un sentimento comune (una certa sinistrosità dei '70) per trasformarla in arte. Oggi non esiste un sentimento comune come negli anni '70, quindi è pù difficile sfruttarne il favore. |
|
Torna in cima |
|
 |
Andrea67 Iper Zagoriano


Registrato: 24/11/09 21:32 Messaggi: 5845
|
Inviato: Sab Apr 20, 2013 9:47 pm Oggetto: |
|
|
Il finale più amaro di tutta la saga conclude una grande storia, un capolavoro che merita di stare nella top five Nolittiana, e quindi Zagoriana.
La storia é tipicamente western, ma un western zagoriano, non texiano. Perchè il Nostro é sempre tragicamente solo nell'affrontare gli innumerevoli pericoli che gli si presentano. Non può avvalersi di pards eccezionali, deve contare solo sulle proprie forze, che pur essendo eccezionali, sono pur sempre umane, con le sue tipiche debolezze, come quando, sfinito dalla fatica, si addormenta e viene sopraffatto, o quando viene colto di sorpresa per ben due volte.
Ma alla fine riesce a portare a termine la prima parte del suo compito, quella basata sulle proprie possibilità.
Non riesce, invece, a mantenere la promessa fatta a Wakopa. Ma quella non dipendeva da lui, che si scontra con l'ipocrisia, la cupidigia e l'omertà del genere umano.
Così Wakopa si fa giustizia da sè, e mi ha fatto piacere che nella sua vendetta sia stato compreso anche lo sceriffo, che se l'era cavata con assoluta indifferenza, anche da parte di Zagor, che non aveva preteso la sua punizione.
Un ultimo accenno a due splendidi personaggi di questa storia, connotati psicologicamente dal grande Autore: Benny e Kirby.
Donatelli, alla sua migliore prova, merita quasi il massimo.
Voto alla storia: 10 e lode
Voto ai disegni: 9,5 |
|
Torna in cima |
|
 |
zagortenay72 Zagoriano Junior

Registrato: 30/01/14 19:53 Messaggi: 6 Località: Italia
|
Inviato: Ven Gen 31, 2014 12:59 pm Oggetto: |
|
|
Questa storia è un capolavoro assoluto nolittiano .............avete scritto molto ho visto in queste pagine ..........posso solo dire che quando l'ho letta da bambino ho pianto e ora che l'ho riletta a 40 anni suonati mi sono emozionato ancora............non ho parole _________________ caramba y carambyta |
|
Torna in cima |
|
 |
Kramer76 TOP PLAYER

Registrato: 24/06/09 11:24 Messaggi: 18210
|
Inviato: Lun Nov 03, 2014 3:36 pm Oggetto: |
|
|
addio fratello rosso
numeri 119, 120, 121 e 122, testi nolitta, disegni donatelli
il capolavoro nolittiano/donatelliano, potrebbe essere un'ideale "ultima storia" di zagor, più definitiva di "incubi", è il naufragio del "sogno americano"
l'impegno profuso è massimo, è un'altra odissea zagoriana, contro la mafia, contro il sonno, contro lo stato... ma tutto quello deve andare male va peggio...
la cosa che mi colpisce di più è la tridimensionalità dei personaggi e delle situazioni, che forse è andata al di là delle intenzioni di un semplice autore di fumetti
wakopa è un degno erede di manetola, ma non scherza neanche lui quanto a violenza cieca: uccide una famiglia di coloni che non centrava niente...
i bianchi sono i cattivi, ma non esiste il manicheismo, vedi il bellissimo personaggio di paco, e anche del boss dell'argento che alla fine addirittura commuove...
storia seria ma c'è comunque spazio per il divertimento, la gag iniziale è una delle migliori con trampy e fa addirittura capolino un coniglio "animato"
a parte forse la prima, le copertine sono stupende
voto 10
Ultima modifica di Kramer76 il Mar Dic 15, 2020 10:05 pm, modificato 2 volte in totale |
|
Torna in cima |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum Non puoi rispondere ai Topic in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum
|
Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
|