www.spiritoconlascure.it

[Tobia Sullivan]

[Tobia Sullivan]

Comunque secondo albo non all'altezza del primo secondo me ...
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"Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".

Klain: "La marcia della disperazione"

Testi di Guido Nolitta

- Arrivederci Direttore e grazie -

[Mauro Tozzi]

Mi lascia perplesso il fatto che Zagor veda nel finale un particolare nascosto al lettore e che poi appare nel flashback, com'era già accaduto in passato in Devil Mask.
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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

[Tobia Sullivan]

S
P
O
I
L
E
R

Si e poi c'è un'altra cosa che mi ha lasciato un pò interdetto e cioè il fatto di aver voluto seppellire la ragazza in una bara e metterla in una fossa già preparata per un altro morto.
Ma come sarebbe stato mai possibile che la cosa potesse passare inosservata se lo scopo era quello di far in modo che la gente pensasse che Virginia se ne fosse andata senza lasciare tracce?
Alla faccia del "non lasciare traccia". Riempire una fossa del cimitero già preparata per un altra bara ...

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"Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".

Klain: "La marcia della disperazione"

Testi di Guido Nolitta

- Arrivederci Direttore e grazie -

[kanoxen60]

Altri omaggi a E. A. Poe: il corvo, l'amontillado, la sepolta viva...

[wakopa]

Effettivamente discutibili alcuni passaggi logici segnalati da Sullivan che finiscono con l'inficiare la chiusura della storia...
chissa' se imputabili al soggetto di Lucarelli,alla sceneggiatura di Fantelli o ad entrambi;
peccato perche' i dialoghi erano davvero scorrevoli, nonche' piuttosto adulti per l'attuale standard zagoriano specie nei recenti numeri extra
e' proprio l'impianto " giallo" che alla fine non ha retto,facendo rimpiangere talune burattinate ad orologeria,magari macchinose ,cervellotiche ma che lasciavano poco spazio al caso e alla superficialita'.
Buona anche l'atmosfera "malata" della storia con i riusciti ritratti psicologici dei protagonisti:dalla follia morbosa di Warren,il cimitero indiano,la moglie mummificata;
la morfina di Cyprien il drogato il capitano che affoga la tisi nell'alcool;i progetti deliranti di Berenice & father
Disegni notevoli e sintesi perfetta di tradizione e modernita',solo che sommessamente chiederei a Don Raffae piu' uniformita' e omogeneita' nel raffigurare zagor, che varia troppo spesso da quello suo personale e naturale tendente all'ingrugnito a quello manieristicamente ferriano

[Doudou]

Al termine del primo albo la scritta continua prende lo spazio del titolo dell'albo successivo. La storia sarebbe dovuta uscire in ambito extra, vero?
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Andare a casa di un amico per bere ? sbagliato, andarci per fare l'amore con la sorella ? pi? che giusto.

[Kramer76]

colpevole!
numeri 721 e 722, testi lucarelli fantelli, disegni della monica
per me invece il secondo albo è stato all'altezza del primo e, come sanno tutti, non sono certo un appassionato di gialli
burattini avrà sicuramente goduto come un riccio per lucarelli+giallo (simpatica l'intervista), ma questo giallo è antiburattiniano
ponendo le sue fondamenta oltre che su poe e sui disegni del maestro della monica, sulla strana coppia zagor-cyprien
zagor tutto istinto e cazzotti (fa a pugni con qualsiasi cosa si muova), ma mica scemo (conosce chiaro di luna di beethoven)
lascia gli spiegoni a cyprien che rilega immediatamente nel dimenticatoio il povero batterton, ormai divenuto impresentabile
dopo i disastri epocali di "bersaglio batterton" e "ritorno alla casa del terrore", con i suoi gadgets e soprattutto la sua malinconia
morfinomane che rimpiange la vita di città e incompreso dai locali e pure da zagor (boselli invece si sarebbe sperticato in lodi)
un caratterista, insomma, scritto evidentemente con passione come lo sono gli altri personaggi (soprattutto l'ex-militare)
e i vari passaggi della storia, financo lo spiegone finale con piccolo, commovente, tocco poetico (le foglie di camelia sinensis)
che, come detto, sono tutti o quasi tutti omaggi sfacciati e sfrenati a poe: una storia di poe senza altrove, peraltro.........
ma a me, a proposito di storie con il vero, autentico, poe, era piaciuta anche l'ingiustamente bistrattata "il mostro di philadelphia"
le due perle sono ovviamente la sepolta viva (che ha un risveglio alla valdemar) e il cimitero indiano con sorpresa necrofila
mi unisco agli appelli: fantelli scriva più storie realistiche magari con elementi horror perché come sceneggiatore ci sa fare
e si convinca/costringa lucarelli a scrivere altri soggetti: il cuore è zagoriano, come dimostra l'omaggio a "tragico carnevale"
stavolta la montagna mediatica di burattini ha partorito ben più del solito topolino: tornasse anche lui su questi livelli
su della monica ormai inutile aggiungere altro, è il miglior disegnatore zagoriano di sempre insieme a ferri, la sua città pare viva
come la nave di "la paura corre sul fiume", altra storia tornatami alla mente insieme a "un capestro per gambit" e "bounty killer"
unico piccolissimo appunto qualche volto di zagor troppo manieristico, in effetti, come a pag.8 secondo albo ultima vignetta.....
ciliegine sulla torta, due copertine francamente una meglio dell'altra, stupende, con preferenza personale per la prima

voto 8+

[kanoxen60]

[Walter Maddenbrook]

Allora, peccato per il finale, perché davvero non ho capito il piano della ragazza (magari mi son perso qualcosa io), ma entrerò in dettaglio in un altro post.

Qua mi limito a valutare la storia in sé, in senso più ampio. Certo, mi di dirà che in un giallo il finale con la scoperta del colpevole e relativa motivazione è molto importante, ed è vero, però per me conta sempre molto soprattutto il piacere di lettura, e questi albi me li sono sicuramente gustati.
Questo a causa di una sceneggiatura di alto livello, ponderata e intrigante, capace di stuzzicarti molto sul versante poliziesco, nel trasmetterti il giusto fremito per conoscere cosa sia successo, o per stimolarti ad indovinare prima. Un effetto che si ottiene con una efficace caratterizzazione dei personaggi, e che restituisce una certa atmosfera alla Spoon River, in un cui il mosaico finale sarà dato dal mettere al giusto posto la tessera che ognuno ti sta rivelando. In realtà la maggior parte di queste tessere risultano alla fine specchietti per le allodole, ma in un modo che assomiglia un po' al barare, e sono quindi abbastanza indeciso se considerarla una buona tecnica che crea adrenalina oppure una furbata. Anche qua rimando al successivo post.

Tra tutti questi personaggi, spicca in particolare Cyprien, un tipo davvero interessante nel suo portare l'investigazione scientifica in un mondo di frontiera e di processi sommari, che di sicuro mi piacerebbe rivedere. Approvo anche l'atteggiamento di Zagor verso di lui, dato che anche lo Spirito con la scure fa parte di quella stessa mentalità di frontiera e quindi, pur intravedendo una qualche utilità in quel tipo di approccio, non gli dà troppa importanza, abituato com'è a risolvere le cose con ben altre logiche.
E così viene trattato Cyprien dalla sceneggiatura, le cui azioni sono più per gusto del lettore che non per la risoluzione delle vicende, perché è chiaro a tutti, a lui per primo, che quel tipo di prova non verrà mai presa in considerazione da nessuno.

Zagor è un buon Zagor, sicuramente un po' troppo musone, ma tutto sommato mi sta bene che in un giallo risulti più in luce la sua componente più razionale. Forse il fatto che Cico si trovi comunque ad un passo dalla forca avrebbe dovuto stimolare in lui sentimenti più profondi e timorosi, magari qualche momento di disperazione e ansia, anziché metterla sul "Vabbè, se lo condannano lo libero davanti a un intero paese armato e me la filo con lui, che ci vuole?", ma vabbè sono scelte. Su Cico, a scorno dell'amico Doc , ribadisco che mi piace questa versione.

Non manca poi quella atmosfera "malata" di fondo, che mi sembra di poter dire proprio tipica dello stile di Fantelli. E' una venatura horror che se lasciata sul fondo di una vicenda comunque realistica va ad arricchirla. Diverso invece è quando si aggiunge a una storia che già sbraca nello splatter. Anche se non la definirei esattamente zagoriana, e quindi la guardo con del sano sospetto, è una caratteristica che comunque crea del "grasso" piacevole.
Altra cosa che a me non dispiace nel suo stile sono le citazioni smaccate, spesso proprio pezzi di dialoghi copincollati. Mi pare lo abbia fatto un po' in tutte le storie, e qua ovviamente c'è Poe che la fa da padrone (es. le frasi di Virginia/Valdemar), ma anche King e forse altro.

Finalmente arriva quindi una buona storia di Fantelli, che anzi alzerei a buonissima fino alle ultime pagine, e pertanto mi auguro che riesca finalmente a tenere a freno certe tendenze al rovinoso che abbiamo visto in passato e prosegua su questa strada più propriamente avventurosa.

Disegni: Nella storia di Tonka dicevo che avrei voluto vedere più spesso Della Monica ed eccomi accontentato. Il solito grandissimo lavoro, inutile ribadire quello che ho già detto tante altre volte.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Spiritello senza scure]

Ottima storia con venature horror e richiami cinematografici (come Psyco, nella scena della scoperta della mummia della donna). Un poco perplesso sul fatto che Zagor non si preoccupi più di tanto di Cico e sulle motivazioni "banali" della colpevole. Mi sarei aspettato qualcosa di più insano e "malato" o qualche segreto incofessabile o qualche episodio comune del passato da seppellire con le vittime, ma va bene anche così. La storia scorre che è un piacere e la figura di Cyprien (Icabold Crane, altra figura cinematografica) molto interessante nel suo "antagonismo" investigativo con Zagor.
Su Della Monica non occorre spendere ulteriori lodi
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Mauro Tozzi]

[Kramer76]

[Wolfenstein1976]

Storia bocciata da UBC fumetti
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Mirko

[wakopa]

tale Attilio Monzo,
che titola la sua recensione citando una canzone di Albano
e che non ha mai visto l'ispettore Coliandro in cui la passione di Lucarelli per zagor e' manifesta;
solo per queste 2 vergogne io boccio inesorabilmente lui