Puro Veleno Iper Zagoriano


Registrato: 20/01/10 14:25 Messaggi: 21484
|
Inviato: Mar Feb 11, 2025 7:49 pm Oggetto: SAGGISTICA FUMETTISTICA |
|
|
Inauguro questo topic dedicato, nelle intenzioni, alle opere che si occupano della Nona Arte trattando il nostro amato medium come merita con un libro che mi ha colpito appena avuto notizia della sua uscita.
Si tratta di questo
Andrea Carta – Il Corriere dei Piccoli – Nicola Pesce Editore - pagg. 248 - € 25,00
Qualche settimana fa avevo letto una recensione sulla Gazzetta dello Sport da parte di Fabio Licari, giornalista sportivo e appassionato di fumetti, che mi aveva convinto (in realtà lo ero già) ad ordinarlo senza esitare.
In due giorni mi è arrivato e l’unica delusione è stata quella delle dimensioni del libro ridotte rispetto a quelle che immaginavo.
Mi aspettavo infatti qualcosa simile alle strenne che regala l’ANAFI annualmente ai soci.
Qui abbiamo invece un volume con le dimensioni di un albo bonelli brossurato.
Il contenuto invece è senz’altro valido e gradevole alla lettura.
E’, nei fatti, il ricordo appassionato e un po' struggente di un lettore (anagraficamente vicino a me) innamorato di una magnifica rivista di fumetti che dopo annate gloriose va a spegnersi travolta da scelte aziendali scriteriate.
Contiene il volume tre interviste: una a Mino Milani, una ad Alfredo Castelli e una a Sauro Pennacchioli. Il primo una colonna del settimanale per quasi venticinque anni. Il secondo un autore apprezzato e miniera di ricordi della redazione. Il terzo un lettore della testata prima di diventare l’autore che conosciamo.
A far la parte del leone nel volume sono le cento schede dedicate ai principali personaggi che hanno caratterizzato la testata da quando, 1961, cominciò ad abbandonare le storie con vignette e didascalie in rima per presentare storie con i balloon.
Sono riportate le classifiche con le sue dieci migliori storie, le stelline ad indicare il valore e le cronologie delle principali serie. Come anche l’elenco dettagliato delle serie collaterali (Albi Ardimento, Albi Sprint, etc.) che produsse la Casa Editrice.
Naturalmente l’autore si sofferma con gli intervistati e in prima persona a cercare di fare luce sulle motivazioni che portarono i vertici aziendali a compiere scelte che si rivelarono fallimentari. La pervicacia con la quale si riuscì a far sparire dall’orizzonte una rivista (definita nel sottotitolo “Una supernova tra le riviste d’autore”) che proponeva autori di qualità altissima.
L’elenco sarebbe sterminato, limitiamoci ad elencare Dino Battaglia, Sergio Toppi, Hugo Pratt, lo stesso Mino Milani, Grazia Nidasio, Milo Manara, Silver, Bonvi, Castelli, Sclavi per rimanere solo agli italiani. E poi la miglior produzione umoristico e avventurosa franco belga.
Tutto buttato nell’immondizia per inseguire le tirature dell’Intrepido e del Monello.
Ho recuperato, negli anni, le intere annate del Corriere dei Piccoli 1968, 1969, 1970, 1971. Le ultime prima del cambio di testata in Corriere dei Ragazzi e lo sdoppiamento con un altra testatina chiamata Il Corriere dei Piccoli, ma molto diversa dal livello della precedente.
Qualche tempo fa ho cominciato una rilettura integrale. Procedo con calma, senza fretta, senza premura. Riscopro bellissimi racconti, soprattutto quelli in prosa del grandissimo Milani. Lettura impagabile.  _________________
Doc Lester 1975 ha scritto: | io di calcio non capisco granché. |
|
|