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[Andrew Cain]

Mi riferivo solo a questa tua ipotesi..e ripeto per me sarebbe dura, perchè anche con i loro "difetti" (più o meno distribuiti tra le varie serie ), a questi fumetti ci sono affezionato..
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"E capirai che una sera, una stagione, sono come lampi, luci accese e dopo spente."

"Grazie a te la nostra giovinezza è stata lunghissima, infinita. Adesso si è conclusa davvero. Adeus!"

CIAO, SERGIO.

[Zarkoff]

[giaguaro2]

[Andrew Cain]

..ma non ho mica detto a TUTTI questi fumetti..
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"E capirai che una sera, una stagione, sono come lampi, luci accese e dopo spente."

"Grazie a te la nostra giovinezza è stata lunghissima, infinita. Adesso si è conclusa davvero. Adeus!"

CIAO, SERGIO.

[giaguaro2]

Io non ho votato, perché ritengo la domanda del topic inesatta o almeno incompleta.
Ovviamente, se devo scegliere come prodotto finito, sceglierei le donne guerriere. I disegni di Simon, insomma, al confronto di laurenti..
Se parliamo di sceneggiatura, è comunque difficile, perché quella di Simon è evidente che necessita di essere sgrossata. Il lavoro redazionale, come suggerisce giustamente andrew cain, non va sottovalutato. L’occhio e la mente di chi ha scritto non sono in grado di rileggere per trovare eventuali errori nella propria opera, questa è una regola consolidata in editoria. L’opera redazionale è indispensabile. Diciamo che quello di simon è un soggetto, messo in forma di story board, ma ancora necessario di essere definito.
Tutt’altro è le donne guerriere, che è invece un prodotto finito. Il confronto è ulteriormente improponibile, perché la redazione bonelliana al momento non è certo un toccasana nel mondo dell’editoria a fumetti. Mi si perdoni, ma lungo fucile ha qualche ragione, altro che balle. Sbaglia a fare nomi e cognomi, non sapendo noi nello specifico di chi sono le responsabilità (al di là dei “si dice” o “mi hanno detto”). Occorrerebbe che la redazione esplicitasse nei credits la paternità di questo lavoro, diversamente, bisogna adeguarsi e intendere tutto il lavoro di postproduzione come un tutt’uno da etichettare sotto il nome “lavoro redazionale”. Che purtroppo, risulta troppo sproporzionatamente invadente. Perché è strano, almeno per me, ad esempio, leggere che i titoli della zenith vengano scelti (da chi?) su un ventaglio di proposte fatte da moreno. Quindi già il titolo, non solo la storia o alcuni passaggi di essa, ma addirittura il titolo, insomma, quello con cui la storia viene presentata, non solo non è paternità dell’autore della stessa, ma nemmeno del curatore. E i disegni di copertina? (giusto per fare un esempio sotto gli occhi di tutti). Al di là delle sterili polemiche, che se rovinano un disegno di ferri che ne ha fatti 600, alla fine, chi se ne frega, è proprio il concetto della cosa che è sconveniente. Non si tratta di lesa maestà al maestro, che le icone lasciamole nelle chiese. E’ un fatto tecnico e di buon senso: ogni disegnatore, ha i suoi pregi e i suoi difetti: negli anni disegnando, in genere, si impara a mascherare le proprie magagne, sopperendo in modi a volte non del tutto diretti. Per cui, ad esempio quando si copia un disegno che apparentemente sembra anatomicamente perfetto, si scopre spesso che non è così, che ci sono delle inesattezze nelle proporzioni; soltanto che nell’opera del professionista, vengono mascherate dalla sua esperienza. Se avete provato a copiare una cover di donatelli del PR (ma anche qualche ferri della golden age) capirete al volo cosa intendo. Ora ci sta’ che con gli anni i disegnatori perdano carisma, ma certe correzioni apportate alle cover di ferri, non riescono sostanzialmente mai a migliorare il disegno, anzi. Il disegno spesso contiene degli errori che l’autore stesso è il più in grado di mascherare. Diversamente, ne viene un pastrocchio.
Naturalmente esisterà una scuola o una consuetudine delle redazioni di modificare i disegni per adeguarli alle copertine in modo indolore. E’ l’arte redazionale, si può fare bene o meno bene.
Tornando all’inevitabile apporto della redazione su le donne guerriere, è presumibile da una simile macchina da guerra attendersi anche un lavoro non del tutto necessariamente positivo, per cui, è benissimo ipotizzabile che il plot originario di le donne guerriere lasciasse intendere sviluppi migliori.

[SpiritosoConLaScura]

[Zarkoff]

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[Zarkoff]

Se la pensi così bene avevi fatto a smettere, allora... potevi anche non ricominciare
e sì, ci sono stati albi "scalbi e inconsistenti" ma nel complessi molti meno rispetto agli albi che giudico positivi
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Non bisogna convincere nessuno.
Si può consigliare di farlo.
Poi ognuno ha gli occhi.
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