www.spiritoconlascure.it

[Kramer76]

l'uomo che sconfisse la morte
zagorone numero 2, testi burattini, disegni verni
l'avventura si svolge subito dopo le vicende del maxi "il mistero dell'isola" e non è un caso, stesso uso virtuoso dei flashback
questo nuovo metodo di burattini coincide con la sua "golden age", il secondo gigante è una delle sue migliori storie di sempre
storia emozionante: il duello mortale citazione di "incubi", la pira, l'urna con le ceneri disperse nel vento, lo strazio di cico
il ritorno di zagor durante il temporale, le sue classiche apparizioni, l'omaggio a nolitta va oltre i singoli titoli:"guerriero rosso"
anche "agli ordini dello zar", ma diventa qualcosa di più profondo, considerata la sua scomparsa avvenuta pochi mesi prima
in questo contesto, emotivamente fertile, ci possono anche stare i tormentoni di burattini, i due sosia, gli approfondimenti storici
la smacchiettizzazione, la conversione e il sacrificio di olaf, il murdo burattiniano, traviato dalle cattive compagnie come guitar jim
e pensare che olaf, la parte dell'orfanello, l'aveva già recitata in "i due sosia", ma per circuire cico... burattini lo smacchiettizza...
e gli cuce addosso una surreale replica di "zagor racconta", con i patrioti polacchi perseguitati dal viceré fratello dello zar
si può sorvolare anche sull'ampollosità del nuovo red warrior, il gemello era molto più carismatico e mefistofelico...
battuta di dubbio gusto, "la biblioteca sta diventando un forno crematorio", visto che si sta parlando di polacchi...
avrei preferito altri disegnatori più moderni su un gigante, ma verni ha fatto indubbiamente un buon lavoro
ottima copertina

voto 10

[zagoriano]

A distanza di un anno l'ho ri-riletto. E' una storia troppo avvincente, mi piace da morire e riconfermo, per me la migliore degli ultimi 10 anni almeno con Verni STRATOSFERICO. E vorrei anche di re un'altra cosa. Innestandomi nel discorso fatto in altro topic su Burattini e sulle critiche e non offese. Io voglio aggiungere, rileggendo questa stroria, a tutto quello che ho già detto di positivo nei riguardi di Moreno, nel suddetto topic, che secondo me non è solo una brava persona che sa fare benissimo il suo mestiere, che ha una passione ed un amore per Zagor da meritare la nostra stima almeno solo per quello, ripeto, aggiungo che per me è un G E N I O. Questa storia, appena trovo il topic delle classifiche delle storie, la inserisco sicuramente tra le prime dieci nella mia classifica
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LA MIA VITA, QUESTA VITA, E' STATA BUIO E LUNA PIENA. OGNI TANTO DEI BASTARDI AD ABBAIARMI NELLA SCHIENA.

[God87]

Giusto per mettere i puntini sulle i.
È una storia che è piaciuta anche a me, così come m'è piaciuta (penso di essere tra i pochi) quella ambientata in Cile col fanatico religioso.
Ma due storie su una ventina (forse anche di più) apparse in 4 anni non sono propriamente, per i miei gusti, materiale da esaltarsi.

Ovviamente sempre rispettando i tuoi gusti, chiaramente.
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http://anime-asteroid.blogspot.com/

[zagoriano]

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[branko]

Una delle migliori storie, bravo Moreno bravo Marco

[zagoriano]

Scusate il piccolo OT. Chiedevo se qualcuno puo' postare ilo link del topic delle classifiche dei forumisti delle storie di Zagor. Grazie. Io non riesco a trovarlo
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LA MIA VITA, QUESTA VITA, E' STATA BUIO E LUNA PIENA. OGNI TANTO DEI BASTARDI AD ABBAIARMI NELLA SCHIENA.

[Esploratore Scomparso]

Ho riletto anche questo Zagorone, notevolmente meglio del primo!
Questo doveva essere la prima storia con cui esordire... è una delle migliori mai scritte da Burattini, ed è anche disegnata ottimamente da Verni in stato di grazia.
La prima metà, esattamente fino a pag.120 , è strepitosa, con scene emozionanti.... anche se sappiamo che c'è qualcosa dietro alla "morte" di Zagor , le sequenze del duello, del funerale sulla pira, e dello spargimento delle ceneri sono indimenticabili.
Anche le successive comparse di Zagor sono da brividi, pag.56 e 105 se non ricordo male...vado a memoria.
Sul lungo spiegone di Olaf B. sui retroscena (rivolta in Russia, ecc...) ho perso un po' l'interesse delle vicende, l'ho trovata leggermente troppo lunga come sequenza, ma è un piccolo difetto che non pregiudica la storia.
In fondo è tutto fatto per rendere credibile la redenzione di Olaf.
Cico, Tonka, Winter Snake e Molti Occhi assolutamente credibili, hanno reazioni reali e non posticce...mi sono piaciuti tutti.
Direi che un bel 9.5 questo Zagorone se lo merita tutto.
Moreno si è fatto perdonare alla grande lo scivolone del primo Zagorone.

[Doc Lester 1975]

[jupiter973]

Il vero peccato è che questa storia figura ora in una collana morta
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[Tobia Sullivan]

[pbreeze]

E' una grandissima storia , la migliore di Moreno Burattini, secondo me . Leggendola sembrava di essere tornati a tanti anni fa ... meriterebbe un cartonato a colori. Ho letto questa storia in ritardo di 2-3 anni e mentre la leggevo ero convinto che l'avesse disegnata Ferri, pensate un po' !

[ElEmperador]

Not the best but among the best of Moreno.
the psychological aspect of Olaf is reacher and reacher.
This time good transformation of an ordinary bandit to a complex character.
If there is something to appreciate I appreciate.
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[Akkron96]

Questo secondo albo gigante sintetizza ed esalta tutti gli aspetti dello stile burattiniano: se si vogliono far passare dei difetti strutturali inevitabili per questo tipo di storia (Zagor non può morire, soprattutto in un albo speciale che, a differenza di Incubi, è già in partenza considerato un extra; con tutti questi misteri è necessario dilungarsi successivamente in vari spiegoni, tra i quali qualcuno davvero banale come la rivelazione riguardante Red Warrior), e ci si lascia conquistare dai disegni di Verni che, a differenza di Torricelli, riesce a far rivivere pienamente Ferri, il soggetto e la sceneggiatura di Burattini rivelano più di un elemento interessante.
Come al solito c'è una grande rivisitazione di temi e personaggi classici di Zagor, tutti tasselli che contribuiscono ad articolare una riflessione sulla sua figura eroica all'interno di Darkwood e, sotto l'aspetto puramente narratologico, una trattazione delle varie possibilità della meta-narrazione associata alla detection.
Da una parte, abbiamo dunque il ritorno di topoi come gli effetti pirotecnici per stupire gli indiani e la sfida all'inviato di Manito, e la ricomparsa di molti personaggi nolittiani (Tonka, Molti Occhi, Winter Snake, la cui co-presenza crea l'impressione di una continuity forte che si riunisce), che assumono insieme a Cico una rilevanza maggiore in quanto protagonisti di una linea narrativa a sé stante. Ed è proprio su questo punto, dall'altra parte, che si scopre quello che per me è stato l'aspetto più interessante del racconto: il continuo intrecciarsi nella fabula di focalizzazioni e prospettive diverse, che elevano il lettore a detective più informato di qualsiasi personaggio. Dopo un inizio in medias res e focalizzato esternamente rispetto ai protagonisti, dal punto di vista degli indiani, dopo il primo flashback l'esposizione va sempre più a complicarsi, tra racconti, testimonianze e ricordi che sostanziano la detection e reggono la costruzione di una doppia suspense, basata su un ribaltamento paradossale: siamo portati a interrogarci sulla vita del villain e sulla morte dell'eroe. Quando quest'ultima viene spiegata, a metà del volume, l'azione comincia a prendere il posto del mistero, e contemporaneamente le spiegazioni sostituiscono le investigazioni/ricostruzioni: non mi ha dato tanto fastidio la comparsa di Olaf, quanto però mi è sembrato troppo repentino e pretestuoso il suo cambiamento, evidentemente necessario per tessere questa trama che altrimenti non riesco a immaginare come avrebbe potuto reggere la morte del protagonista. Anche il suo background e la missione di Zagor contro i polacchi non mi hanno entusiasmato granché, salvo i disegni di Verni che hanno ricreato una situazione classica - l'uno contro tutti in ambiente chiuso, con conseguente incendio - in maniera abbastanza scenografica da sopperire alla piattezza della cornice narrativa.
Diciamo che quando il racconto a montaggio alternato comincia a diradarsi si abbassa anche la curiosità, ma i temi trattati e alcune tavole suggestive, come quelle del funerale, rendono godibile la lettura (a parte le ultime pagine, subito dopo il duello finale, che rivelano la parte peggiore della concezione di scrittura burattiniana).
Per me non è, come ho letto molto qui sul forum, un capolavoro, e forse sono proprio le aspettative alte che avevo ad avermi lasciato un po' deluso a fine albo... Storia carina disegnata egregiamente, dal gusto vintage ma sicuramente non un ritorno ad antichi fasti.
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Angelo1961]

Fin da subito ho giudicato questa storia come te. Una buona storia, ma i capolavori sono altra cosa. Le aspettative le aveva create, se non ricordo male, lo stesso autore, definendolo in anticipo una grande storia, se non un capolavoro. E' questo un difettuccio di Burattini che troppo spesso (vedi per esempio il "non sarà più come prima" dell'ultimo Mortimer) annuncia montagne che poi partoriscono topolini. Io andrei più umile se parlassi dei miei lavori...
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[wakopa]

ci sono storie che emozionano pur essendo imperfette,
e storie impeccabili dal punto di vista tecnico che ti lasciano freddo...
questa secondo me appartiene alla prima categoria al netto della trasformazione del bifolco Botegosky in patriota polacco nonche' poeta lacrimevole