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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Super Mark Vagabondo del Forum
Registrato: 06/11/03 12:55 Messaggi: 50897 Località: Sassari 08/09/1980
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Inviato: Lun Giu 15, 2015 1:12 pm Oggetto: |
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Mi sa che non è l'unico . _________________ Super Mark
felipecayetano ha scritto: | se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone |
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Doc Lester 1975 Iper Zagoriano
Registrato: 16/11/15 23:07 Messaggi: 7696 Località: Foligno
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Inviato: Dom Apr 22, 2018 9:00 am Oggetto: |
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Allora, sta per tornare il principe-trapper Alexis.
Ho ricordato da poco che questa è stata la prima storia di Zagor in assoluto che io abbia letto (uscita nella collana "Zagor Raccolta" quando avevo circa 11 anni).
Ultimamente qualcuno ha parlato di "effetto-nostalgia" per cui alcuni di noi considererebbero inarrivabili le storie di Nolitta soltanto perché ci riportano all'infanzia, all'adolescenza, alle nostre prime letture/avventure.
Ho voluto quindi fare un esperimento rileggendo questo CAPOLAVORO, e posso dire senza ombra di dubbio che la nostalgia non c'entra per niente col mio giudizio. Questa è una storia stupenda nel 1976 come nel 2018 o nel 2044, alla quale non manca praticamente nulla.
La lega tra trappers ed indiani, il ruolo dei comprimari (stupendi Doc e Rochas), gli intrighi ed i colpi di scena, l'ambientazione, i dialoghi scorrevoli e realistici, le ottime didascalie, e poi una serie di "quadri" da incorniciare:
la fossa della morte con l'orso Drago (che pathos! Altro che il cane della gabbia de Le strade di New York);
la battaglia finale e la difesa di Ataman;
il corpo a corpo con Igor;
l'inseguimento a cavallo del conte Boris e il duello finale.
E poi c'è uno Zagor che non è invincibile, che viene sopraffatto dai cosacchi, che ha bisogno dell'intervento degli amici, che si lascia sorprendere da una vecchietta prima e dal conte alla fine, mentre si preoccupa della zampa di un cavallo. Esce fuori la sua generosità, il suo orgoglio, ma anche la sua fragilità, la sua ingenua fiducia. E qui mi domando e provoco: ma siete veramente così tanto sicuri che lo Zagor "debole" di Toninelli, quello delle leggendarie botte in testa, sia più lontano dall'originale di Nolitta rispetto al supereroe Marvel di Boselli a cui si è poi accodato anche Burattini?
A una storia del genere, a cui darei voto 9-, mancano forse soltanto i disegni di Ferri, ma a me Donatelli è sempre piaciuto tantissimo e la sua resa delle espressioni facciali è pressoché perfetta. Resta l'equivoco di Tonka disegnato come Mano di Pietra...
Se sono zagoriano, lo devo a questi 3 albi Da allora (circa 32 anni fa), non ho mai smesso di acquistare il mio fumetto preferito. _________________ Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1
Luca Barbieri ha scritto: | Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia. |
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Zagrosky Trapper del forum
Registrato: 21/06/12 14:34 Messaggi: 36806 Località: Avezzano
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Inviato: Gio Apr 26, 2018 9:57 am Oggetto: |
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...ed un Cico ai massimi livelli! _________________ Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....
Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...
qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!
Qui non si serve il piatto negro nazionale...
SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA... |
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cama69 Iper Zagoriano
Registrato: 10/01/04 12:41 Messaggi: 6176 Località: Salerno
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Inviato: Gio Apr 26, 2018 11:37 am Oggetto: |
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Doc Lester 1975 ha scritto: | Allora, sta per tornare il principe-trapper Alexis. |
Giusta osservazione sono curioso di scoprire come verrà riproposto il principe Alexis, credo che ci sia lo spazio per un arricchimento anche perché in questa storia non è stato eccessivamente caratterizzato.
Leggendo il messaggio di Doc mi viene molto da sorridere perchè alla seconda pagina di questo topic c'è un mio intervento vecchio di tredici anni in cui diedi inizio ad una discussione con Axel80, uno dei fondatori del forum e primo amministratore, dopo un suo messaggio simile a quello che ha scritto Doc.
Basta andare a leggerlo per scoprire che scrissi che a mio parere c’erano diverse storie di quel periodo che ritenevo migliori di questa, mi sono un po' sorpreso di scoprire come la mia posizione sia rimasta immutata dopo tanti anni, mentre su altre ho cambiato opinione. Mi sa che nascondevo il seme dell’eresia sovversiva già da allora anche se ero un po' nostalgico di Nolitta, poi con il tempo ho finito per non provare quasi più questa sensazione e di essere molto più propenso a scoprire nuovi modi di raccontare le storie di Zagor.
Rileggendo per l’ennesima volta questa storia con la CSAC non posso che confermare quanto scritto allora, a mio parere Nolitta ha scritto per Zagor diverse storie migliori di questa, globalmente è una buona storia ma non mi ha mai catturato più di tanto. In realtà non riesco a cogliere degli aspetti che mi lasciano perplesso forse non c’è nulla di particolare, ma in generale questa storia mi lascia sempre un fondo di perplessità e ogni volta finisco per leggerla con un certo distacco e poco coinvolgimento.
Doc Lester 1975 ha scritto: |
Ho ricordato da poco che questa è stata la prima storia di Zagor in assoluto che io abbia letto (uscita nella collana "Zagor Raccolta" quando avevo circa 11 anni). |
Beh la prima storia non si scorda mai è naturale esserne affezionati.
Doc Lester 1975 ha scritto: | Ultimamente qualcuno ha parlato di "effetto-nostalgia" per cui alcuni di noi considererebbero inarrivabili le storie di Nolitta soltanto perché ci riportano all'infanzia, all'adolescenza, alle nostre prime letture/avventure.
Ho voluto quindi fare un esperimento rileggendo questo CAPOLAVORO, e posso dire senza ombra di dubbio che la nostalgia non c'entra per niente col mio giudizio. Questa è una storia stupenda nel 1976 come nel 2018 o nel 2044, alla quale non manca praticamente nulla. |
Premesso che io non credo molto all’effetto-nostalgia, un poco si ma non in misura di quanto vogliano far credere alcuni lettori, e quindi sono d’accordo con te, però perdonami, ma il tuo esperimento non ha molto significato. Chi è stato catturato dal modo di scrivere di Nolitta in modo totale è ovvio che ne avvertirà sempre la mancanza, cosi come a quelli che non piaceva il suo modo di scrivere abbandonò la collana dopo qualche numero. Molti abbandonarono perchè erano poco propensi ad accettare una spalla paperinesca come Cico soprattutto tra i lettori un pò più grandicelli. Alla fine Nolitta si è creato un pubblico fatto su misura con il suo stile e il suo modo di scrivere, lo ha potuto fare essendo stato l’ideatore del personaggio e il primo e quasi unico sceneggiatore per diciottoanni.
Diciamo che io faccio parte di quel gruppo, forse minoritario, che ha amato tanto Nolitta ma sono stato sempre propenso e incuriosito nel verificare altri modi di scrivere le storie di Zagor. Anzi con il passare del tempo questa curiosità è cresciuta ancora di più e la nostalgia verso Nolitta è scemata sempre di più al punto da non provarla più da diversi anni. Diciamo che quando mi iscrissi al forum ero un po' più conservatore e Nolittiano di oggi
Doc Lester 1975 ha scritto: | la lega tra trappers ed indiani, il ruolo dei comprimari (stupendi Doc e Rochas), gli intrighi ed i colpi di scena, l'ambientazione, i dialoghi scorrevoli e realistici, le ottime didascalie, e poi una serie di "quadri" da incorniciare:
la fossa della morte con l'orso Drago (che pathos! Altro che il cane della gabbia de Le strade di New York);
la battaglia finale e la difesa di Ataman;
il corpo a corpo con Igor;
l'inseguimento a cavallo del conte Boris e il duello finale. |
Indubbiamente ci sono tutte le cose che hai elencato, ma la storia non mi ha mai preso più di tanto, però mi sono piaciuti sia la battaglia finale e la difesa di Ataman, sia il corpo a corpo con Igor e sia la scena di Cico quando confonde un affresco con una vetrata.
Invece non ci ho trovato nessun pathos particolare nel duello tra Zagor e l'orso Drago mi è sembrato un classico scontro tra un uomo e un enorme orso aggressivo e affamato, mntre mi è piaciuto lo scontro con il cane della gabbia de Le strade di New York) per la sua originalità.
Doc Lester 1975 ha scritto: | E poi c'è uno Zagor che non è invincibile, che viene sopraffatto dai cosacchi, che ha bisogno dell'intervento degli amici, che si lascia sorprendere da una vecchietta prima e dal conte alla fine, mentre si preoccupa della zampa di un cavallo. Esce fuori la sua generosità, il suo orgoglio, ma anche la sua fragilità, la sua ingenua fiducia. E qui mi domando e provoco: ma siete veramente così tanto sicuri che lo Zagor "debole" di Toninelli, quello delle leggendarie botte in testa, sia più lontano dall'originale di Nolitta rispetto al supereroe Marvel di Boselli a cui si è poi accodato anche Burattini? |
In questa storia Zagor commette delle ingenuità compresa quella finale in cui lo salva Rochas e va bene (fatto salvo che questa cosa non mi piace molto se viene ripetuta anche se a scriverla è Nolitta) tuttavia bisogna capire il tipo di ingenuità ma soprattutto la frequenza nella stessa storia e tra storie consecutive.
Nolitta faceva commettere ogni tanto delle ingenuità a Zagor, ma con Toninelli la cosa è diventata molto più frequente e addirittura in alcune storie è ripetuta più volte senza contare che a mio parere ci sono alcune ingenuità veramente vergognose umilianti per un eroe. Ad esempio nelle sole due storie il bounty Killer e i predatori della valle perduta Zagor commette più scemenze e stupidaggini che in tutti i diciotto anni di gestione Nolittiana. Scusatemi, ma se lo stesso Toninelli ha dichiarato che è stata sua la scelta di umanizzare l’eroe con l’avallo della SBE perché negli anni 80 erano in auge i cosiddetti eroi-antieroi. Io non voglio delegittimare Toninelli per questa sua scelta ma a me non è piaciuta per niente, Zagor mi sembrava un mezzo idiota che aveva perso molto carisma e personalità. Con l’abbandono di Toninelli si è fatta marcia indietro sotto questo aspetto facendo recuperare al personaggio carisma, personalità ed eroicità. Per quanto mi riguarda non ho dubbi che sotto questo aspetto lo Zagor di B&B è più vicino a quello di Nolitta. Poi a me poco importa chi sia più vicino a quello di Nolitta, io so solo che leggendo alcune scene delle storie di Toninelli qualche volta ho pensato, ma chi è questo idiota in costume? Tanto per essere chiari invece non riesco proprio a cogliere nessun aspetto dello Zagor supereroe Marvel di Boselli figuriamoci quello di Burattini.
Doc Lester 1975 ha scritto: |
A una storia del genere, a cui darei voto 9-, mancano forse soltanto i disegni di Ferri, ma a me Donatelli è sempre piaciuto tantissimo e la sua resa delle espressioni facciali è pressoché perfetta. Resta l'equivoco di Tonka disegnato come Mano di Pietra...
Se sono zagoriano, lo devo a questi 3 albi Da allora (circa 32 anni fa), non ho mai smesso di acquistare il mio fumetto preferito. |
Io a questa storia ho assegnato un 7 ma oltre non riesco ad andare, per le scenografie innevate il tratto di Donatelli era adeguato quindi in questa storia l’aspetto grafico trova il mio gradimento
Zagrosky ha scritto: | ...ed un Cico ai massimi livelli! |
Sono d'accordo, ho sempre detto che finora nessuno è riuscito a far muovere Cico come Nolitta, paradossalmente forse un pò Castelli che invece su Zagor meglio tacere _________________
Burattini ha scritto: | Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove. |
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Esploratore Scomparso Zagoriano Expert
Registrato: 06/05/05 10:40 Messaggi: 879 Località: Passaggio a Nord-Ovest
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Inviato: Lun Mar 18, 2019 2:59 pm Oggetto: |
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Per il mio giudizio su questa storia riprendo un po' il post di Cama69 : anche per me si tratta di una avventura bella ma non eccezionale, forse schiacciata tra due pietre miliari di due nemici storici come Supermike e Kandrax.
Interessante e originale l'ambientazione, validi tutti i personaggi incontrati, vecchi e nuovi, e soprattutto grandiose le gag di Cico, che prima ha un comprimario d'eccezione in Rochas, e poi in mezzo ai cosacchi diventa irresistibile, smorza la tensione del momento... sebbene un po' inverosimile che possa aggirarsi tra di loro senza problemi, mentre gli altri suoi compagni erano stati condannati a morte.
Ma questo fa parte delle ingenuità sparse tra le pagine, che non mi danno assolutamente fastidio, ma contribuiscono a rendere più vero e reale sia Zagor che Cico, in un'atmosfera disincantata e da "storia da raccontare" che oggi non si trova più.
Mi è subito balzato all'occhio la fuga di Zagor nel palazzo di Boris, pensa a scappare dimenticandosi del destino di Cico...in effetti avrebbero potuto tranquillamente ucciderlo, visto che erano stati tutti condannati a morte... non dico che Nolitta abbia sbagliato a scrivere così la scena, dico solo che a memoria è l'unica volta in cui Zagor lascia così da parte il buon messicano.
Inoltre la lotta con l'orso non mi ha emozionato, è poco più di un orso normale, e a volte neanche quello, i disegni non rendono giustizia allo scontro, che ci era stato anticipato invece come epico e pauroso dalla splendida copertina.
Molto bello e emozionante invece tutto il resto , con l'arrivo degli indiani e dei trappers per la resa dei conti finale, la lotta con Igor, l'inseguimento del conte fino al finale diluito e rilassato, per una volta.
Mi sono piaciuti infine anche lo spirito che pervade tutta la storia, l'ingenuità spontanea di Zagor, la volontà del principe Alexis di cambiare il destino del suo popolo, l'alleanza tra indiani e trappers in aiuto al "Re di Darkwood".
Forse mi sarebbe piaciuta molto di più se fosse stata disegnata da Ferri. |
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Mauro Tozzi Zagoriano Expert
Registrato: 07/02/09 13:59 Messaggi: 2049 Località: Roma
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Inviato: Mer Nov 04, 2020 12:12 pm Oggetto: |
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Che il giovane Zukoff fosse davvero chi diceva di essere era chiaro dal fatto che continuava a ripetere di non essere un principe anche quando era legato: se fosse stato davvero il principe Alexis, non avrebbe più avuto motivo di continuare a negare così insistentemente la sua identità anche in quella situazione. _________________ Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto! |
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Ivan Zagoriano Expert
Registrato: 05/05/14 21:04 Messaggi: 1043
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Inviato: Gio Dic 17, 2020 8:15 pm Oggetto: |
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AGLI ORDINI DELLO ZAR
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Franco Donatelli
Pagine: 339
Anno: 1976
Episodio esaltante. Un tripudio di fantasia e originalità.
Immettendo dei cosacchi a Darkwood, Nolitta si prende seri rischi di sconfinare nell'inverosimiglianza...ma riesce a rendere il tutto credibile con sottili giochi di prestigio e ammiccamenti alla complicità del lettore. E quando c'è un forte pathos, le perplessità narrative passano tutte in secondo piano – come è giusto che sia.
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• I signori dei serpenti
Si inizia con una gag di Cico "in coppia"; stavolta il suo compagno non è il solito Trampy, bensì Rochas...ma gli esiti sono altrettanto nefasti. I due rubano una cesta credendola piena di funghi, mentre invece contiene dei serpenti catturati per studi medici.
• Rochas l'highlander
Immortale come Connor McLeod. Si becca due pugnalate nella schiena, ma contro ogni logica anatomica sopravvive lo stesso.
Qui Nolitta mette alla prova l'affetto dei lettori per i personaggi secondari dell'universo zagoriano; avrebbe potuto benissimo far morire Rochas, e la serie – a quell'epoca – non ne avrebbe risentito granché...invece ha scelto diversamente. Niente stravolgimenti modello “Gwen Stacy's death” su Zagor.
• Inganno & contro-inganno
Efficaci i giochi a scatole cinesi sulla vera identità dei ricercatori di Alexis.
Un tema ricorrente nelle storie di Nolitta è che Zagor venga inizialmente ingannato da dei presunti “buoni” per poi scoprire le loro losche intenzioni.
Qui invece anche gli smascheratori dei primi si rivelano a loro volta dei farabutti (anche se Korsakoff, poco più di un rubagalline che vuole fare il grande colpo, risulta tutto sommato simpatico).
• Accanimento
Il trapper Dimitri Zukoff è probabilmente il personaggio più sfigato mai apparso sulla collana: a causa della sua somiglianza col principe Alexis, viene dapprima picchiato dagli uomini di Potosky, poi torturato da quelli di Korsakoff, e infine accoppato a sangue freddo mentre è legato come un salame (e meno male, perchè fuori dalla porta c'era una fila di delinquenti armati di spranghe in attesa del loro turno per malmenarlo).
• Il tramatore nell'ombra
Alla fine di questo gioco di specchi su buoni & cattivi, si rivela il vero grande nemico: il conte Boris Prilov, un megalomane russo che vuole ripristinare il suo controllo su Novograd tramite il piazzare sul trono un suo fantoccio, l'ingenuo principe Alexis.
Ispirato probabilmente al MING di Flash Gordon, Boris è un antagonista carismatico; è spietato e astuto, e le sue azioni risultano sempre coerenti con i suoi scopi.
Nolitta si permette di inserire uno scampolo della sua filosofia “antipolitica”, tramite il discorso che Boris fa al principe Alexis:
La sua affermazione è corretta; storicamente, il conseguimento del Potere Politico è (quasi) sempre stato in antitesi col rispetto per la vita umana da parte di coloro che lo perseguono.
• Che arazzo combini, Cico?
Devo dirlo: la scena in cui Cico si lancia contro un affresco credendolo una vetrata, mi fa ancora piegare dal ridere a distanza di 40 anni.
• Il corridoio infinito
Logisticamente parlando, la fuga di Zagor e Korsakoff attraverso i corridoi del palazzo è alquanto irrealistica.
Il palazzo di Boris dovrebbe non essere più grande di una trentina di metri...ma i due fuggitivi corrono lungo i suoi corridoi per diversi minuti, coprendo – idealmente – una distanza in linea retta di vari chilometri. (Inseguitori ed inseguiti hanno girato continuamente in cerchio, come nelle comiche di Benny Hill?)
• Le isteriche fantasie da 90 chili di nonna Alexandrovna
Dopo aver messo nel sacco gli inseguitori, Zagor viene alfine catturato...da una vecchietta sdentata, che prima gli offre rifugio e dopo gli rompe un vaso sulla capoccia.
Il buon Kramer è inorridito; secondo me invece è una trovata divertente ed azzeccata, che non sminuisce affatto il carisma del personaggio (anzi, è coerente con la sua tipica ingenuità di considerare gli sconosciuti “buoni finchè non dimostrano il contrario”).
• Il piccolo principe
Il “tradimento” del principe Alexis non è certo una sorpresa, date le premesse che erano state presentate...però Nolitta sceglie il momento giusto per scoprire la carta nota (cioè quando Zagor sta per essere sbranato dall'orso Drago, senza possibilità di cavarsela da solo).
Qui si dimostra la maestria del raccontastorie di razza: esporre nei modi e nei tempi giusti anche trovate banali o prevedibili, in modo che non stonino nel corso della narrazione.
• Arrivano i nostri...forse.
La battaglia trappers-vs-cosacchi è una bellezza. Grande azione, con continui ribaltamenti di predominio e di locations.
Andando a memoria, mi pare che sia la prima volta in cui i trappers di Darkwood danno una dimostrazione così unanime del loro affetto per Zagor, al punto da rischiare la vita in una battaglia che nessuno gli aveva chiesto di combattere.
In fondo, per la maggioranza dei trappers (cioè escludendo quelli con cui Zagor ha un rapporto particolare, come Doc o Rochas) Zagor dovrebbe essere solo un semplice conoscente che ogni tanto gli dà una mano a sbrogliare situazioni difficili; qui Nolitta suggerisce invece che ciascuno di loro gli è così legato da unirsi tutti assieme per andare a salvarlo.
• “Igor uccide straniero!”
Avvincente lo scontro corpo-a-corpo col gigante Igor. Per una volta vediamo Zagor surclassato sul piano fisico da un avversario, e per cavarsela deve ricorrere a una mossa d'astuzia.
Come struttura, questo è il mio ideale di “scontro fisico”; quando invece Zagor sistema con facilità gli avversari solo a suon di cazzottoni, mi viene l'abbiocco.
• Toninellata ante-litteram
Nel finale, Zagor si lascia ingannare da Boris un po' da babbeo, voltandogli le spalle dopo averlo atterrato. Solo l'intervento del redivivo Rochas gli salva la pellaccia. (Prototipo toninelliano...ma una tantum ci può stare; il Marcello invece ne abuserà in modo esasperante e sistematico).
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LA PERLA:
Mentre Zagor è nella fossa, lo sprezzante Boris gli offre un coltello col quale potrà provare a difendersi dall'orso. Ma appena Zagor lo raccoglie, lo rilancia subito verso il conte, colpendolo ad un braccio.
Una scena secondaria, ma di grande impatto emotivo.
A ben vedere, nell'occasione il comportamento di Zagor è irrazionale: in cambio di un gesto orgoglioso si priva dell'unica possibilità di difendersi...ma l'effetto evocativo del gesto è mitico, proprio “da Zagor” – o meglio, di quello “Zagor” tipico della piena maturità artistica di Nolitta.
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DISEGNI:
Donatelli freddamente efficace, senza né lode né infamia (tanto per scrivere qualcosa di nuovo)
Va tuttavia detto che una storia ambientata quasi tutta in esterni innevati sembra fatta su misura per il suo segno minimalista. E Frank se la cava benone, senza stonature.
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Storia: 9
Disegni: 7,5 |
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cama69 Iper Zagoriano
Registrato: 10/01/04 12:41 Messaggi: 6176 Località: Salerno
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Inviato: Gio Dic 17, 2020 10:25 pm Oggetto: |
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Ivan ha scritto: | • Che arazzo combini, Cico?
Devo dirlo: la scena in cui Cico si lancia contro un affresco credendolo una vetrata, mi fa ancora piegare dal ridere a distanza di 40 anni. |
Anche a me, ogni volta che la vedo mi viene da ridere come la prima volta _________________
Burattini ha scritto: | Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove. |
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Walter Maddenbrook Iper Zagoriano
Registrato: 17/11/03 14:25 Messaggi: 5388 Località: Massa
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Inviato: Gio Dic 17, 2020 11:38 pm Oggetto: |
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Grazie Ivan! _________________ "Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!" |
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simon Iper Zagoriano
Registrato: 09/05/04 13:01 Messaggi: 11779 Località: Medvlvm
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Inviato: Ven Dic 18, 2020 7:59 am Oggetto: |
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Sempre un piacere leggerti |
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ElEmperador Iper Zagoriano
Registrato: 21/12/03 01:26 Messaggi: 11372 Località: Istanbul
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Inviato: Ven Dic 18, 2020 9:16 am Oggetto: |
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simon ha scritto: | Sempre un piacere leggerti |
Yep!
On that story I dont understand why Rochas is considered a basque.
We though he was Scottish...
And in the next stories of different authors, that tendance is valorised... _________________ E M P
https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw |
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wakopa Iper Zagoriano
Registrato: 05/08/09 15:15 Messaggi: 21279
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Inviato: Ven Dic 18, 2020 9:34 am Oggetto: |
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Ivan ha scritto: |
Come struttura, questo è il mio ideale di “scontro fisico”; quando invece Zagor sistema con facilità gli avversari solo a suon di cazzottoni, mi viene l'abbiocco.
Boris gli offre un coltello col quale potrà provare a difendersi dall'orso. Ma appena Zagor lo raccoglie, lo rilancia subito verso il conte, colpendolo ad un braccio.
Una scena secondaria, ma di grande impatto emotivo.
A ben vedere, nell'occasione il comportamento di Zagor è irrazionale: in cambio di un gesto orgoglioso si priva dell'unica possibilità di difendersi...ma l'effetto evocativo del gesto è mitico, proprio “da Zagor” |
da ragazzini quando eravamo piu' ingenui leggevamo queste meraviglie e oggi che siamo piu' scafati ci toccano invece soluzioni sempre prevedibili e telefonate oltre che uno zagor calcolatore e decifratore |
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AAHHYAAAAK Iper Zagoriano
Registrato: 14/03/16 00:55 Messaggi: 14544 Località: Torino
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Inviato: Ven Dic 18, 2020 10:46 am Oggetto: |
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È anche vero che oggi guardiamo più nel cercare il pelo nell'uovo e le incongruenze, anziché goderci le storie... _________________ Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati
Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi. |
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Walter Maddenbrook Iper Zagoriano
Registrato: 17/11/03 14:25 Messaggi: 5388 Località: Massa
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Inviato: Ven Dic 18, 2020 2:28 pm Oggetto: |
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ElEmperador ha scritto: | On that story I dont understand why Rochas is considered a basque.
We though he was Scottish... |
Infatti io da bambino, proprio leggendo Zagor, pensavo che baschi e scozzesi fossero la stessa cosa. Poi quando ho scoperto che si trovano in Spagna, sono andato un po' in crisi pensando che qualcosa non quadrava.... _________________ "Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!" |
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Cain68 Organizzatore del forum
Registrato: 12/08/04 09:38 Messaggi: 38308 Località: Vicus Mercati
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Inviato: Ven Dic 18, 2020 4:24 pm Oggetto: |
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AAHHYAAAAK ha scritto: | È anche vero che oggi guardiamo più nel cercare il pelo nell'uovo e le incongruenze, anziché goderci le storie... |
E così ci perdiamo tanto.... _________________ L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato. |
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