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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
LE RECENSIONI "ILLUSTRATE" DI KIKI MANITO
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Baltorr
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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:29 pm    Oggetto: LE RECENSIONI "ILLUSTRATE" DI KIKI MANITO Rispondi citando

Ecco qui il topic (di sola lettura) dedicato alle recensioni "illustrate" del nostro Kiki Manito.
Le ho inserite in ordine cronologico per come lui stesso le ha postate nei vari topic.
Se me ne fosse sfuggita qualcuna, segnalatemelo che la aggiungiamo.
Cool
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Dominus illuminatio mea
"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".
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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Hawak il Crudele

Zagor gigante n.517 (Zenith nr.568) - Hawak il Crudele
Testi: Moreno Burattini
Disegni: Esposito Bros
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Agosto 2008



Trama e Commento

La scena iniziale vede tre donne, Isa, Zoe e Frannie, insieme a Simon, fratello di quest'ultima, attraversare un bosco della Pennsylvania settentrionale. Il gruppetto ? chiaramente di origine cittadina tanto da dimostrare subito la propria inesperienza nell'attraversare zone selvagge. Questo soprattutto lo si nota attraverso la figura di Isa che sceglie di indossare una gonna lunga piuttosto che dei pantaloni come le compagne di viaggio. Inoltre lo stesso Simon ? disarmato, cosa assai imprudente se ci si trova in terre di frontiera.

Qualcuno si potrebbe chiedere se non sia un anacronismo che delle donne indossino i pantaloni nella prima met? dell'ottocento. In effetti non erano indumenti femminili ma nulla toglie che in casi di emergenza, come l'attraversamento di luoghi impervi, le donne potessero indossare pantaloni da uomo. Ad una prima occhiata non sembrano essere fatti di denim ma probabilmente di lino, cotone o fustagno.



A fare loro da guida ci sono due trapper reclutati a Fort Pitt: Knife e Jackson, con due facce da pendagli da forca come pochi. La meta a cui arrivare ? Georgetown, Isa deve raggiungere la famiglia come anche Frannie e Simon. Zoe invece ? una ballerina che ha trovato un nuovo ingaggio in un saloon.



Il mestiere di guida o scout era di primaria utilit? in quelle terre ancora inesplorate ma certo se li potevano scegliere meglio. Fort Pitt ? realmente esistito. Mentre Georgetown ? una comunit? tuttora esistente situata nella regione dell'Ontario, una terra un tempo abitata da Huron, Irochesi e Ojibwa (chiamati anche Mississagua)



Una volta fermatosi in una radura, il gruppetto viene circondato da numerosi Cayuga (irochesi), comandati dal feroce Hawak. Quest'ultimo ? in combutta con le guide che di volta in volta gli vendono prigioniere bianche da rendere schiave o mogli per i propri guerrieri. Non appena Simon si rende conto di quanto sta accadendo cerca di reagire per difendere la sorella ma lo impallinano pi? velocemente di un tordo. Tanto che Jackson dice: "Diavolo Hawak, sei di cattivo umore oggi?Di solito gli uomini non li ammazzi subito. Ti ci diverti almeno un po'!"
Com'?, come non ?, le tre donne vengono legate e portate via. Frannie e Isa sono terrorizzate mentre Zoe sembra avere un carattere decisamente pi? forte.



I Cayuga sono un popolo indiano del Sud canadese. Questi qui come dimostreranno, seguono ancora le vecchie usanze. (Ma io dico mogli e buoi?)

Che cosa succeder? alle donne? I due malviventi la faranno franca? Zagor dov'??
Prossimamente le risposte?. [edit]anzi subito:

quando ormai davo per spacciato Simon, ecco giungere in suo soccorso Zagor e Cico i quali si trovavano a passare da quelle parti (una bella fortuna perch? il signore di Darkwood non bazzica spesso la zona Nord della foresta). Il ragazzo per? ? conciato male e prima di perdere conoscenza fa solo in tempo a dire che sua sorella ? stata rapita dagli indiani. Zagor dal canto suo aveva gi? capito che c'erano stati dei pellereossa guardando le impronte sul terreno (Zagor dalle impronte ti scopre anche il codice fiscale).
Lasciato Cico ad accudire il ferito, si getta all'inseguimento dei rapitori utilizzando il suo personale modo di spostarsi nella foresta: saltare tra gli alberi alla maniera di Predator (non dico di Tarzan perch? ultimamente le liane scarseggiano a Darkwood. Questo ? dovuto anche al realismo che si cerca di mettere nelle storie moderne del personaggio.



Il giorno dopo i Cayuga sono arrivati con le prigioniere al loro villaggio fatto di "lunghe case" e non di tepee.



I villaggi di "lunghe case" erano tipici dei popoli irochesi. Intere famiglie e clan vivevano all'interno di queste grandi capanne che in pratica, oltre a fornire riparo, avevano una vera e propria funzione sociale e politica.

Una volta dentro le tre donne vengono sottoposte ad un rito per insegnar loro le conseguenze di una possibile fuga. Le costringono cio? a passare in mezzo agli abitanti del villaggio che le picchiano con bastoni e armi fatti di osso. Un'usanza che gli altri irochesi di Darkwood non seguono, anche perch? Tonka, il capo della lega irochese, non lo permetterebbe. Come detto per? questi Cayuga vengono da Nord.
Sopravvissute al pestaggio, Zoe e le altre vengono rinchiuse in una delle capanne centrali prima che arrivi la notte.
Zagor finalmente arriva e dopo aver steso una delle sentinelle, scala la palizzata che circonda le "lunghe case". Seppur sorpreso dai cani (feroci) dei Cayuga, riesce a non farsi scoprire e ad intrufolarsi nella capanna dove sono tenute le prigioniere.

Da notare come l'ingresso di Zagor nell'abitazione dei Cayuga faccia entrare anche il lettore in quello che ? un interessante spaccato della vita di quel popolo (insomma vediamo come dormivano lol)



Trovate le donne, il nostro eroe causa un incendio (controllato per non mettere in pericolo la vita degli altri) in modo da tenere impegnati i guerrieri durante la fuga dal villaggio. I Cayuga infatti hanno un bel da fare per spegnere le fiamme e Hawak in questo caso si dimostra un capo saggio in quanto prima di tutto da la precendeza alla salvaguardaia della sua gente. Una donna per?, nella confusione, nota le prigioniere e da l'allarme. Zagor allora ? costretto ad affrontare un paio di avversari prima di raggiungere Zoe, Frannie e Isa che sono scappate nel bosco. Li per? fanno un'altra brutta conoscenza: un puma! (per la serie quando le cose vanno male?)



Non ? la prima volta che Zagor affronta simili fiere, ha lottato con quasi ogni tipo di felino. Tra l'altro quando incontra un puma si esibisce spesso nella sua specialit?: il lancio del puma!
Lo Spirito con la Scure non uccide mai la bestiola ma lo spaventa quel tanto che basta per farlo scappare. Inoltre quando va a caccia usa solo arco e frecce per essere "alla pari" con gli animali.

Il nostro conduce le donne attraverso il bosco dopo aver allontanato il gattone troppo cresciuto che per? torna alla carica contro gli indiani, fli faperdere altro tempo e dato che c'? se ne pappa due.



Il Puma ? il felino tipico del Nord America, conosciuto anche come Coguaro e Leone di montagna. Da Wikipedia apprendiamo (perch? io figurati se lo so) che la parola "puma" viene dalla lingua quechua. Nella lingua inglese esistono pi? di 40 nomi differenti per indicare tale animale e spesso sono usati solo a livello regionale, come cougar, mountain lion, panther, catamount, e painted cat. Di certo c'? che ? una bestiola tutta denti il cui peso varia tra i 70 e i 120 chili (per? dicono che sia addomesticabile)

Torniamo alla storia: Zagor dopo aver sfasciato le canoe dei Cayuga (altri danni) conduce le donne lungo il fiume con l'unica imbarcazione ancora intera per poi abbandonarla e proseguire nella foresta. Intanto gli indiani si stanno organizzando facendo tra loro segnali di fumo notati anche da Jackson e Knife. I due decidono di tornare nel luogo in cui hanno lasciato Simon moribondo, proprio dove ora c'? anche Cico!

Riuscir? Zagor a sfuggire all'accerchiamento di Hawak? Che succeder? quando Cico incontrer? i due tagliagole?

Zagor gigante n.518 (Zenith nr.569) - Fino all'ultimo respiro
Testi: Moreno Burattini
Disegni: Esposito Bros
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Settembre 2008



Trama e Commento

Mentre camminano per la foresta, Zagor deve guardarsi oltre che dagli indiani anche dal carattere di Zoe che ce l'ha con tutti gli uomini e se la prende anche con il mal capitato Spirito con la Scure che l'ha salvata. Quale sar? il motivo per cui si comporta cos??
Si mette a piovere e il gruppo deve cerca un luogo dove ripararsi. Hawak e guerrieri invece, pur perdendo le tracce dei fuggitivi a causa del terreno bagnato, continuano l'inseguimento!
Cico invece viene raggiunto e catturato da Jackson e Knife che uccidono a sangue freddo Simon nonostante sia moribondo e indifeso (certo che lo sceneggiatore gli ha proprio voluto bene a 'sto personaggio). Gli assassini poi si appostano per tendere una trappola a Zagor che certamente torner? a prendere l'amico.



Mentre Isa e Frannie riposano, Zagor chiede a Zoe di spiegargli perch? ce l'ha con il mondo e lei gli racconta una vita fatta di violenze e soprusi, cominciati in famiglia e proseguiti poi nel corso degli anni. Il nostro non sa che dire ma pu? constatare che per lo meno le esperienze l'hanno fatta diventare pi? forte.



I Cayuga sono sempre pi? vicini e lo Spirito con la Scure dice alle donne di rifugiarsi pi? all'interno della grotta in cui si trovano. Frannie per? spaventa i pipistrelli che riposavano al buio i quali, uscendo in massa, segnalano la loro posizione ad Hawak. Fortunatamente la grotta ha un'altra uscita proprio dove un corso d'acqua scende nelle profondit? del sottosuolo. I nostri escono in superficie ma gli indiani li raggiungono cos? Zagor ? costretto ad affrontarli.



[center][img width=590 height=135]http://img147.imageshack.us/img147/253/hawakc3py7.jpg[/img]

Una terrorizzata Frannie fugge da sola nella foresta mentre Zagor ha la meglio sui avversari riuscendo anche a catturare Hawak. Dopo averlo legato prova anche a cercare Frannie ma il tempo ? poco perch? stanno arrivando altri indiani. Cos? il gruppo si dirige verso il luogo in cui era rimasto Simon. Giunti a destinazione, li aspetta la trappola dei tagliagole che tengono in ostaggio Cico. La sorpresa per? non riesce. Al contrario ? Zagor a coglierli alla sprovvista uccidendo Knife e catturando Jackson.



Sopraggiungono i guerrieri di Hawak che hanno preso Frannie e vogliono scambiarla con Hawak. Zagor acconsente ma il fiero Cayuga non ci sta e dopo aver ucciso Jackson (che ha avuto la bella idea di dire: "gli indiani non mi piacciono") lo sfida a duello per guadagnarsi la libert?. Hawak si dimostra un avversario molto pericoloso ma alla fine ha la peggio e gli altri guerrieri, persa la loro guida, si ritirano liberando Frannie. Per la fanciulla per? i dolori non sono finiti visto che dopo scopre di l? a breve la morte del fratello.
A questo punto, non resta per Zagor e Cico che accompagnare le tre donne alla loro destinazione iniziale cio? Georgetown.



Commento

Una storia con un lieto fine che per? lascia al lettore almeno un interrogativo: quale sar? il destino di Zoe d'ora in avanti? Forse un giorno sapremo la risposta?
Personalmente trovo che ci siano elementi in comun con i film "L'ultimo dei Mohicani" di Michael Mann e "The Missing" di Ron Haward per quanto riguarda il tema delle donne bianche rapite. Ll'ambientazione nella foresta e l'inseguimento sono ben orchestrati e la lettura ? dinamica e scorrevole. C'? anche un notevole accenno alla condizione della donna nella frontiera del primo ottocento. Condizione che praticamante la vedeva con pochi diritti ma con le stesse fatiche e privazioni degli uomini.
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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Zagor Racconta

Zagor gigante n.055 (Zenith nr.106) - Zagor Racconta
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Gennaio 1970



Quando nel 1961 gli appassionati di fumetti scoprirono Zagor nelle edicole si trovarono subito a che fare con un personaggio nel pieno dell'azione. La prima avventura, "La Foresta degli Agguati", introduce un protagonista gi? calato nel suo ruolo di eroe. Negli anni seguenti poi i lettori impararono a conoscere i luoghi , gli amici, i nemici del protagonista. Per scoprire per? come e perch? Zagor sia diventato Zagor bisogn? attendere i numeri 55 e 56 (Collana Zenith 106 e 107) dove finalmente venne svelato il suo passato e il doloroso percorso per giungere ad indossare il costume dello Spirito con la Scure.
Zagor rientra in quella schiera di eroi come l'Uomo Ragno o Batman i quali a causa di un peccato incancellabile o un grave senso di colpa vengono segnati per la vita. Tuttavia questo aspetto contribuisce ad aumentarne notevolmente lo spessore.

Trama

Un giorno come tanti a Darkwood se non fosse per un violento temporale che manda in fumo i piani di Cico di cucinarsi un bell'arrosto. Non potendo che aspettare la fine della pioggia, Zagor e il messicano riposano nella loro capanna. Facendo ordine tra le loro poche cose Cico trova una foto incorniciata raffigurante una coppia. Zagor gli spiega che si tratta dei suoi genitori Mike e Betty. In seguito inizia a raccontargli il suo passato:
"Mio padre e mia madre, due pionieri come ne esistevano a migliaia, che si erano stabiliti in questa zona con la speranza di condurvi una vita di dignitoso lavoro. Io nacqui proprio mentre mio padre, tra una battuta di caccia e l'altra, costruiva una casa che si specchiava nelle acque del Clear Water. Mi tocc? la pi? meravigliosa infanzia che un bimbo possa desiderare?la vita della foresta mi offriva continue occasioni di affascinanti scoperte?"



Un brutto giorno per? tutto ebbe fine. Un gruppo di indiani Abenaki, arrivati da Nord oltre il corso dell'Hudson e guidati dal predicatore Salomon Kinsky, attacca la casa degli Wilding. Soltanto il piccolo Patric si salva dopo essere stato gettato nelle acque del fiume dal padre. Poco dopo viene ripescato da un trapper (uomo dei boschi) di nome "Wandering" Fitzy che il giorno seguente lo accompagna presso quello che resta della sua casa bruciata dagli indiani. L? il bambino trova i suoi genitori trucidati a cui Fitzy da sepoltura. Sulla tomba dei propri cari Patric giura vendetta contro coloro che glieli hanno portati via.





In seguito Fitzy prende con se il ragazzo e gli insegna nel corso degli anni tutti i segreti della vita nella foresta, i dialetti indiani e l'uso del Tomahawk, la scure indiana che poi diverr? l'arma preferita di Zagor. Soprattutto Fitzy, ormai un secondo padre per Patric, trasmette la sua filosofia di vita al ragazzo:
"Sono poeta e vagabondo, filosofo e cacciatore?in due parole sono un uomo libero ragazzo?libero da tutte le convenzioni, le ipocrisie che, al contrario, rendono schiavi gli uomini che amano definirsi civili".
Passano gli anni e col tempo quel desiderio oscuro di vendetta comincia ad affievolirsi fino quasi a scomparire. Fitzy ? solito ripetere spesso che "La giustizia come la verit? non ? mai da una parte sola" Quelle parole in seguito si riveleranno profetiche?

Un giorno Patric viene a sapere dal gestore di un Trading Post (punti di riferimento per avventurieri, trapper, pionieri) che Salomon Kinsky ha fondato una comunit? di indiani Abenaki i quali coltivano la terra. Subito il desiderio di vendetta si riaccende in lui infatti tempo dopo decide di dividere la propria strada da quella del padre adottivo Fitzy. Salutato il proprio mentore, trova il campo indiano e comincia a progettare una tremenda vendetta.

Abile nell'uso di ogni tipo di arma, una volta organizzatosi, mette a ferro e fuoco il villaggio con frecce incendiarie e colpi di scure. Uccide tutti, anche le donne, animato da una furia cieca. Alla fine rimane solo Kinsky con cui regolare i conti. Patric urla in faccia all'avversario la colpa di aver ucciso i suoi genitori ed ? allora che l'uomo rivela il motivo della sua aggressione e la terribile verit? su Mike Wilding, padre del ragazzo:
"avevo fondato una comunit? di indiani Abenaki che vivevano coltivando la terra e pescando nel lago?Un giorno per? capit? al campo un distaccamento militare che inseguiva i resti di una banda di guerrieri Creek. Ne trovarono due che gli abenaki avevano ospitato per pura carit? cristiana. A quel punto il comandante decise di infliggere una severa punizione a noi tutti e ordin? ai militari di fucilare met? degli abitanti e di distruggere il villaggio. Il nome di quell'indegno ufficiale era Wilding, tenente Mike Wilding!"

Patric non crede inizialmente alle sue parole ma un articolo di giornale mostratogli da Kinsky attesta la colpevolezza del genitore riguardo ad un massacro con la conseguente radiazione dall'esercito. Al giovane crolla il mondo addosso, Kinsky cerca di approfittarne per sparagli ma interviene Fitzy, giunto all'ultimo momento. Il buon vagabondo uccide il predicatore ma rimane egli stesso colpito a morte. Patric si rende conto che per colpa sua il proprio maestro non c'? pi?, inoltre si ? reso colpevole di un massacro esattamente come il padre anni prima. Sconvolto esce dal villaggio per poi accasciarsi nella foresta in un sonno popolato da incubi.



Zagor gigante n.056 (Zenith nr.107) - Il Re di Darkwood
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Febbraio 1970



Trama

Zagor continua il racconto:
"Quando tornai in me ebbi immediatamente una terribile, opprimente, sensazione: ero solo?solo!...per di pi? ora un nuovo sentimento si agitava nel mio animo senza concedermi un attimo di pace?il rimorso!"
"?Fu allora che balen? dentro di me una improvvisa decisione: avrei cercato di cancellare il male che avevo fatto con la mia sete di vendetta?"
Perci? Patric, grazie alla sua esperienza di uomo della frontiera, comincia a lavorare come guida per le carovane, ad aiutare l'esercito nella caccia ai trafficanti di armi oppure a fare da paciere nei contenziosi tra trib? o tra indiani e bianchi. Un giorno mentre si trova sulle tracce di un gruppo di feroci Delaware toglie dai guai i Sullivan, una famiglia di tre simpatici girovaghi i quali di professione fanno gli attori e gli acrobati.



Facendo amicizia con loro gli racconta la sua storia quand'ecco che al capofamiglia Tobia viene un'idea per migliorare il ruolo di giustiziere del loro salvatore:
"Bisognerebbe creare intorno alla tua figura un alone di mistero, una fama che intimidisse gli avversari, facendo loro passar la voglia di affrontarti"
Pensano poi che ci vuole un costume e un nome che faccia effetto. Patric allora sceglie "Zagor-Te-Nay" ovvero Lo Spirito con la Scure. "?Un po' lunghino?" esclama Tobia, "ma vedrai che prima o poi tutti ti chiameranno Zagor!".

Occorre per? scegliere anche il momento propizio per presentarsi alle trib? indiane di Darkwood e ottenere il loro rispetto. Di l? a poco si sta per tenere il Consiglio di Primavera dei capitrib? Delaware, Wyandot, Pequot, Powatan, Seneca a Cayuga presso la Radura della Piccola Acqua. Patric pensa subito che sia l'occasione giusta. Tobia, aiutato dai figli Orazio e Romeo, inizia cos? a progettare la messinscena che far? apparire Zagor come un essere soprannaturale agli occhi dei superstiziosi indiani.
Arriva il giorno del consiglio e mentre i capi discutono animatamente Zagor fa la sua pirotecnica entrata in scena presentandosi come inviato di Manito, giunto a salvaguardare la pace di Darkwood. Ovviamente c'? sempre qualcuno con la testa dura ma il nostro eroe, sfidando e vincendo a duello chi ? scettico, si guadagna grande rispetto anche come guerriero. Pi? tardi, salutati i Sullivan (che il torneranno in avventure successive), l'eroe si stabilisce nella palude di Mo-Hi-La alimentando, attraverso le proprie imprese, la leggenda su se stesso.



Concluso il racconto e ritrovato il buonumore, Cico inizia a parlare del suo di passato:
"Comincer? il mio racconto dalla mia prima avventura: una caduta dal seggiolone!"
"Per carit??" lo interrompe subito Zagor uscendo poi dalla capanna sotto un cielo finalmente rischiarato.



(Per la cronaca non gli andr? sempre cos? bene perch? i 27 Speciali Cico presentano ognuno un episodio della vita del messicano, prima dell'incontro con Zagor, raccontati da Cico stesso).

Commento

Questa storia colpisce sempre profondamente tutti i lettori zagoriani in quanto scoprono che il loro eroe ? un personaggio tutt'altro che perfetto. Zagor, almeno fin quando non rincontrer? e si riconcilier? con il padre grazie all'intervento di Kiki Manito (numero 400), sar? sempre dominato da una sottile angoscia, un'invisibile inquietudine che lo porteranno spesso a porsi domande come: "Sto agendo nel nome della giustizia?", "Sto dalla parte della verit??". Ci? lo differenzia enormemente da un personaggio tutto d'un pezzo come Tex, il cui principale risvolto sentimentale ? la prematura morte della moglie indiana che per? non influisce sulle sue azioni quotidiane.
Una curiosit? della saga "Zagor Racconta" pubblicata negli anni '70, ? che non svela il nome di battesimo dell'eroe. Nonostante io nella sinossi l'abbia chiamato Patric ? solo perch? ne conosco il nome svelato nello Speciale numero 7 pubblicato negli anni '90. Una rivelazione con un impatto per i fan simile allo smascheramento dell'Uomo Ragno in "Civil War" (solo che l? poi hanno resettato tutto dopo "One more Day" tipo il famoso sogno di Dallas)
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Ultima modifica di Baltorr il Gio Feb 24, 2011 5:28 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'Almanacco dell'Avventura ? una pubblicazione annuale della Bonelli il cui primo numero usc? nel 1994 con dentro un'avventura di Mister No. In seguito vi fu ospitato Zagor nel 1997, nel 1999 e in pianta stabile dal 2001.

L'impostazione dell'albo ? quella classica degli almanacchi Bonelli quindi news su libri, film, telefilm e videogiochi, unna breve storia a fumetti di 90 pagine circa e infine approfondimenti e dossier sugli argomenti legati al tema dell'almanacco (nel caso di Zagor, l'avventura).


Almanacco dell'Avventura 2009 - Il Mostro della Luna Nera
Testi: Luigi Mignacco
Disegni: Alessandro Chiarolla
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Ottobre 2008



Trama e Commento

Regione settentrionale della foresta di Darkwood, notte. Una giovane donna di un villaggio di Onondaga esce dalla capanna per andare ad attingere l'acqua al fiume ma qualcosa di misterioso la aggredisce e la uccide brutalmente!
Non appena viene rinvenuto il corpo, Dugann il capovillaggio inizia le indagini. Visto il tipo di ferite inferte si pensa subito ad un grosso puma di cui per? non ci sono tracce sul terreno. Kodra, capo dei cacciatori, viene incaricato di perlustrare la foresta nei dintorni alla ricerca della fiera. Ecco per? intervenire lo sciamano Woltash che ammonisce: <Non ? un semplice puma ma un essere che si manifesta solo nelle noti senza luna mostrando il suo volto oscuro...Un Naskat!>

E allora, se ci sono mostri e misteri nella tua foresta, e chi chiamerai?

Infatti Dugann pensa "qui ce serve Zagor". Subito parte il messaggio per lo Spirito con la Scure tramite il Tam Tam dei tamburi.
Un guerriero Delaware che s'era infrattatto tra i cespugli li vicino dice: <Questa ? una notizia che interesser? i miei fratelli Delaware>. Che vorr? dire?
Non molto distante dal villaggio, anche un colono di nome Tourneur e il suo aiutante di colore Zambo sentonoi tamburi e si preoccupanontanto ma l'attenzione, chiss? perch?, ? tutt per la bella gnoc..ragazza che dorme in una camera della loro casa. Chi saranno mai questi? Vedremo?

Siccome Zagor non c'ha la segreteria ed era in giro come sempre, trascorre un mese prima che raggiunga il villaggio Onondaga. L? sia lui che Cico vengono messi al corrente dei fatti.
A quanto pare ogni volta che arriva la luna nuova (notti senza luna) il predatore, di cui non si trovano le tracce comincia ad aggirarsi nella foresta. Visto che Zagor ? arrivato proprio al momento giusto viene organizzata una battuta di caccia notturna per stanare l'animale. Durante la ricerca un guerriero resta ucciso nello stesso modo della prima vittima. Zagor allora si mette all'inseguimento di quella che, a detta dei testimoni, era una creatura nera come la notte. Appena la raggiunge si accorge che non ? un puma ne un mostro ma una pantera! Il nostro continua l'inseguimento ma qualcuno gli spara con un fucile e pur mancandolo, per poco non lo fa cadere in un crepaccio.

Quindi ? chiaro, la pantera ha un alleato umano che la protegge! Zagor lo spiega agli indiani dicendo che non hanno a che fare con uno spirito ma con una pi? che terrena belva non originaria di quelle parti. Subito sopo lascia il villaggio e si reca a casa di Tourneur. Dugann lo ha informato della presenza del nuovo colono e quindi ? meglio indagare anche su di lui o almeno avvertirlo del pericolo in corso.

Appena arrivati all'abitazione di di Tourneur, Zago e Cico vengono accolti a fucilate da Zambo (come ? costume nei rapporti di vicinato a Darkwood). Arriva poi il padrone che, chiarito il malinteso, invita i visitatori a pranzo. L'ospite si rivela essere un ex funzionario belga che viveva in Congo. Ritiratosi, ? venuto a stare con la figlia diciottenne Jacqueline e il suo aiutante di colore in mezzo a Darkwood.
Quando Zagor gli dice della pantera, il colono fa finta di sorprendersi ma ? ovvio che c'entra qualcosa perch? pure il nipote tonto di Mister Magoo sarebbe in grado di fare l'associazione Africa-pantera.

Per? secondo me quello che Zagor dovrebbe chiedersi ?: che ci sta a fare una super-gnocca in mezzo al nulla? Il nostro invece continua a cercare l'animale e finisce nei pressi di un'altra capanna abitata da un trapper di nome Jonathan Zed. Questo tale prima saluta Zagor stringendogli la mano e poi lo prende ad accettate (la cordialit? innanzi tutto!) Il buon(?) Zed in verit? si innervosisce quando viene a sapere delle recenti uccisioni di indiani.
Zagor da esperto diplomatico lo fa ragionare a sganassoni e capisce chiaramente che l'uomo nasconde qualche cosa. Per? non c'? tempo per approfondire il discorso perch? in lontananza si odono degli spari. Sono guerrieri Delaware e Onondaga, da sempre nemici, che se le stanno dando. Il Signore di Darkwood li ferma dopo aver lanciato il suo terrificante grido di guerra (che ? un po' come Tarzan quando urla per richiamare l'elefante, il leone e quel ragazzino petulante che gli andava appresso). A quanto pare anche i Delaware hanno subito uccisioni e sono sconfinati nel territorio degli Onondaga per indagare. In pratica tutti sospettano di tutti ma Zagor fa valere la sua autorit? e riunisce i capi a discutere della situazione nella capanna di Degann al suo villaggio.

Quale sar? l'esito della riunione?
Dov'? la pantera? Perch? non si trova?
Gli omicidi saranno opera sua o davvero c'? un Naskat?

ps: lo Zagor del disegnatore Chiarolla ? questo qui:


Su di lui e sull'autore dei testi Mignacco dir? qualcosa di pi? la prossima volta.

Trama e Commento (seconda parte)

Con la mediazione di Zagor le due trib? decidono di allearsi temporaneamente per cercare insieme il misterioso assassino. Viene organizzata una nuova battuta nella foresta alla quale si unisce anche il trapper Zed mosso stranamente da un improvviso slancio di altruismo. Zagor non si fida affatto di lui ma Degann, bisognoso di pi? uomini possibile, lo accoglie.
Proprio il capo Onondaga ? la nuova vittima che viene orribilmente uccisa. I sospetti degli indiani prima cadono su Zed e poi Delaware e Onondaga cominciano di nuovo ad accusarsi a vicenda. La situazione sta sfuggendo di mano ma lo Spirito con la Scure ha notato un particolare che per il momento non riesce a focalizzare ma che sicuramente porterebbe alla soluzione del mistero.

Pi? tardi Zed si presenta a casa di Tourneur e gli chiede, seppur indirettamente, la mano della figlia. A Sembra che il trapper avesse una moglie identica a Jacqueline e nella sua mente (bacata) la ragazza dovrebbe prenderne il posto.
A Zagor nel frattempo ? arrivata l?illuminazione (come la Signora in Giallo quando dice ?come ho fatto a non notarlo prima??) ricordandosi di aver visto di sfuggita un monile indiano a casa di Zed. Tornatoci per controllare meglio vi trova altri oggetti di fattura indiana, i classici trofei di un serial killer.
Come poi apprendiamo dai deliri mentali del trapper, i delitti sono stati una specie di vendetta per la morte della moglie uccisa dai pellerossa anni prima. Zed ha utilizzato una specie di artiglio finto per far credere che fosse opera di una fiera. Resosi conto che Zagor lo ha scoperto, fugge portandosi via Jackqueline, Zambo nel tentativo di proteggerla si becca una coltellata.

La ragazza lo implora di lasciarla andare ed ? molto spaventata dal fatto che sta per arrivare una notte di luna nuova. Quando calano le tenebre accade quello che il trapper non si sarebbe mai aspettato: Jacqueline si trasforma in una pantera! Arriva Zagor che cattura l'assassino ma si trova di fronte la fiera che di li a poco viene uccisa dalle frecce dei guerrieri di Kodra, nuovo capovillaggio. Infine, sotto gli occhi di tutti, l?animale si ritrasforma in un essere umano.
Tourneur, trovata la figlia morta, ? distrutto dal dolore. L?uomo spiega che quando era in Africa aveva subito una potente maledizione da uno stregone. Egli stesso aveva ucciso sua moglie che di notte si trasformava in pantera. Lo stesso destino alla fine ? toccato anche alla figlia nonostante l?avesse portata in un luogo isolato per tenerla al sicuro (ecco perch?!). Zagor, pur non potendo immaginare un simile risvolto, si rende conto di non poter riparare all?errore di valutazione commesso rimanendoci malissimo ( e i lettori con lui).

Commento

La storia ?Il mostro della luna nera?, oltre a presentare il tema del misterioso assassino che poi si rivela un banale trapper pazzoide, ? chiaramente inspirato al film ?Il Bacio della pantera? in cui una donna si trasformava in una pantera nera.
In realt?, per quanto riguarda l?universo di Zagor, c?? un chiaro riferimento dell?autore Mignacco alla saga ?Tigre?. In quella storia, pubblicata nei numeri 136-138 di Zagor, gli autori Nolitta-Ferri avevano immaginato un uomo che a causa della maledizione di una strega indiana (dell?India) mutava in un?orrenda chimera con la testa di tigre.

Di sicuro si trattava di un?avventura nettamente superiore alla storia pubblicata nell?Almanacco 2009. Innazi tutto, come accade quasi sempre in Zagor, un numero troppo basso di pagine penalizza lo svolgersi della trama. E? vero che in una storia di 80-90 pagine l?autore cerca di far entrare i personaggi subito nel vivo dell?azione, tuttavia le vicende di Zagor si sviluppano molto meglio quando hanno a disposizione un minimo di due o tre albi o anche pi?.
Ne ? Il mostro della luna nera? invece la sceneggiatura presenta delle falle e alla maledizione di Jacqueline non viene dedicato sufficiente tempo cos? la ragazza muore fin troppo in fretta alla fine. Inoltre mi chiedo come faccia Zed ad eludere i guerrieri Onondaga, Delaware e persino Zagor non lasciando tracce sul terreno nonostante vada in giro con gli stivali.
Inoltre non sarebbe stato tutto pi? semplice se il padre della ragazza l'avesse chiusa in gabbia durante le notti di trasformazione? In fondo sapeva quando sarebbero arrivate.

Comunque rimangono gli ottimi disegni di Chiarolla sempre molto a suo agio nel rappresentare le donne, un po? meno nel disegnare la pantera (il puma disegnato dai fratelli Esposito era molto pi? bello).
Altra cosa da dire ? che in questa avventura compare una donna ignuda. Infatti Jacqueline quando si ritrasforma da pantera ad umana non ha pi? vestiti. Dato che Zagor non ? Dylan Dog, la raffigurazione di una donna senza veli ? un fatto pi? unico che raro.
Infine nota negativa per la presentazione della storia scrittanella pagina subito precedente il fumetto. Viene anticipato che la trama si inspira al film ?Il Bacio della pantera? mandando subito a farsi benedire quella che doveva essere la sorpresa finale.





Approfondimenti

Gli Onondaga erano appartenenti alla Lega delle cinque Nazioni Originali Irochesi. Territorialmente si trovavano in posizione centrale rispetto alle altre nazioni. Per questo motivo venivano chiamati ?I Guardiani del Fuoco? Da loro ha preso il nome la contea di Onondaga, attualmente esistente nello stato federato di New York. Durante la Rivoluzione Americana, gli Onondaga si erano schierati al fianco dei britannici menre uno dei loro pi? celebri rappresentanti ? stato sicuramente Leon Shenandoah (1915-1966) leader spirituale-politico e portavoce della Lega Irochese negli anni ?60. Una delle sue frasi celebri ? stata:

?Se voi uomini bianchi non foste mai arrivati, questo paese sarebbe ancora com'era un tempo. Tutto avrebbe conservato la purezza originaria. Voi l'avete definito 'selvaggio', ma in realt? non lo era. Era libero. Gli animali non sono selvaggi; sono solamente liberi. Anche noi lo eravamo prima del vostro arrivo. Voi ci avete trattati come selvaggi, ci avete chiamati barbari, incivili. Ma noi, eravamo solo liberi!?




I Delaware conosciuti anche come Lenape, vivevano lungo il corso del fiume Delaware tra la Pennsylvania e l?attuale stato del new Jersey. Erano cacciatori ma anche abili agricoltori. Il primo ad incontrarli fu l?esploratore Giovanni da Verrazano nel 1524.
Il loro nome ? anche quello dell?attuale stato del Delaware che faceva parte delle 13 colonie che si dichiarano indipendenti dalla Britannia all?epoca della Rivoluzione Americana.




Il Bacio della Pantera ? il titolo di due film uno del 1942 e l?altro del 1982. Nel primo la protagonista ? l?attrice Simone Simon e la regia ? di Jacques Tourneur (vi ricorda niente?). Nel secondo la protagonista ? Nastassja Kinski e la regia ? di Paul Schrader.
Il film del ?42 ? un thriller in cui la giovane Irena ha paura di trasformarsi in pantera se viene baciata. Il film del 1982 invece ? pi? di genere horror e tratta di un fratello e sorella che si trasformano in pantere.
Sebbene la Kinski sia pi? gnocca il primo film ? sicuramente migliore.






Luigi Mignacco nato nel 1960, ? un autore di fumetti che collabora con la Bonelli dal 1986. Le sue storie spaziano dall?ambientazione nella foresta di Darkwood all?avventura per mare non disdegnando elementi fantastici. Oltre a Zagor ha lavorato anche a Martin Mystere, Dylan Dog e altre testate.
Tra le mie storie preferite, scritte da Mignacco, c?? ?Incubo sul mare? del Maxi Zagor 2004 in cui un gigantesco capodoglio terrorizza i marinai della costa Nord-atlantica.




Alessandro Chiarolla nato nel 1942, ? un disegnatore molto apprezzato il cui stile dinamico si discosta molto da quello dello Zagor classico di Gallieno Ferri. Allievo di Renato Polese ha all?attivo molte storie dello Spirito con la Scure. Tra i migliori nel ritrarre figure femminili ? uno degli autori che mostrano Zagor con ?il ciuffo? (psrlo dei capelli eh!)

Ancora sull?Almanacco 2009

Prima del fumetto vengono presentate news sulle usciti di libri, film, videogiochi, telefilm e anche manga.
Si parla ad esempio di Indiana Jones 4 (non m?? piaciuto), Duro a morire 4 (cos?, cos?), Rambo 4 (il migliore dopo il primo), Speed Racer (non l?ho ancora visto), Into the Wild (bello ma il finale lascia malissimo) e altri. C?? poi un articolo su Naruto in cui si fa un paragone tra il fumetto giapponese e i romanzi di formazione giovanile dell?ottocento.
La parte pi? interessante per? ? quella dedicata ai dossier. Belli quelli sui cacciatori di tesori e su Wilbur Smith ma ancora meglio quello sulla trilogia dei Moschettieri di Dumas che narra di tutta la vita di D?Artagnan e soci.
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"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".


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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

La Citt? sopra il mondo

Speciale nr.3 - La Citt? sopra il mondo
Testi: Marcello Toninelli
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Giugno 1990



Trama e Commento

La storia inizia con Zagor e Cico mentre sono in viaggio per raggiungere il villaggio dei Fox. Nulla di strano se non fosse che si trovano a bordo di una delle strane macchine volanti del loro amico inventore, il barone Icaro La Plume! Mentre sono in volo si scatena una tempesta che mette non poca fifa a Cico, soprattutto quando viene a sapere che il "Catamarano Volante" del barone ? provvisto di palloni pieni di gas infiammabile. Figuriamoci poi quando La Plume rivela che il suo socio, il professor Dunnkorpf, creatore del gas, ? stato mandato al manicomio perch? credeva che zucche e cappelli fossero minacciosi invasori della Terra!
La tempesta porta i nostri lontani dalla loro met? e dall'oblo scorgono i due laghetti chiamati Twin Waters che si trovano sulle Black Montains. a un certo punto il vento rischia di mandarli a sbattere contro una parete di roccia ma liberandosi della zavorra riescono a prendere quota e a superare una fitta coltre di nubi.





L'ascesa non sembra avere fine, poi finalmente la macchina volante raggiunge e attera (si schinta in realt?) sulla vetta che si rivela essere un altopiano con tanto di bosco! Zagor e compagni non hanno il tempo di domandarsi come possano esserci alberi ad una tale altitudine che si ode un urlo. L'eroe si precipita a vedere (Zagor ? il classico tipo del "c'? un rumore in cantina?vado a vedere!") e trova un uomo assalito da un orribile mostro. Messa in fuga la creatura, anche se in verit? ? quest'ultima che se ne va via per i fatti suoi, c'? da occuparsi del moribondo che dice: <Sei un uomo del mondo in basso vero??Devi dare questa tavoletta al reggente Makrius?> e poi schiatta.




Dopo che anche Cico e il barone hanno appreso gli ultimi eventi il trio prova ad attraversare il bosco ma incontra altri uomini vestiti con abiti medioevaleggianti. Uno di essi, con una (oscena) pettinatura alla paggetto dice a Zagor che li condurr? nella loro citt? Ol Undas, "la dimenticata".
Cammina, cammina arrivano alla citt? i cui edifici hanno un'architettura mai vista prima d'ora. Entrati nel palazzo della reggenza incontrano uno di nome Makrius il quale leggendo la tavoletta dice una cosa del tipo: <Mmmhh qui so' ca**i amari> e subito chiama il linguista Balvet e poi arriva anche un certo Saltur mentre Zagor non ce sta a capi' pi? niente.
Ovviamente Saltur, il sommo curatore, ha l'intelligenza di un criceto e chiede a allo Spirito con la Scure se ha portato lui il mostro da quelle parti. Il paggettp poi organizza una battuta di caccia per trovare la creatura assassina.




Da notare che mentre tutti sono agitati, Cico e La Plume si strafogano allegramente.



Comunque, a quanto sembra, la gente di Ol Undas vive da secoli isolata sulla montagna anche se ogni tanto qualcuno scende nel "mondo di sotto". Makrius spiega che esiste un passaggio chiamato "il pozzo" ma per il momento non pu? lasciare andare Zagor e compagni cos? li fa ospitare a casa del vecchio Droval. Quest'ultimo (non pi? giovane come quando aveva ottant'anni come l'avvocato degli Aristogatti) racconta che il suo popolo vive isolato da millenni (quindi chiss? che intreccio di relazioni parentali alla Beautiful). Il motivo ? il rifiuto totale della violenza presente nel mondo di sotto.
Arriva il paggetto che porta i nostri a vedere i danza-storie al teatro locale. Intanto il mostro?trama nell'ombra!



Zagor, Cico e il barone riusciranno a tornare casa?
Da dove arriva il mostro e cosa vuole?
Ma soprattutto, Il paggetto cambier? taglio di capelli?

Trama e Commento (seconda parte)

Tutti si accomodano sulle gradinate di quello che sembra un teatro greco. Quando inizia lo spettacolo rischiano l'abbiocco ma per fortuna entra in scena il mostro che semina il panico. Lo Spirito con la Scure lo affronta e riesce a sistemarlo definitivamente. Turlim, cio? il paggetto, vista la presenza di simile creature insiste con Makrius affinch? anche il loro popolo si doti di una milizia combattente.



Trascorrono un paio di giorni tranquilli dopodich? compaiono altri due mostri ancora pi? brutti. Uno di essi rapisce Balvet (il dotto di corte, ce n'? sempre uno). Le pagine seguenti sono una serie continua di mazzate con il mostro che le piglia da tutte le parti fino ad essere abbattuto (nel senso di defunto, non triste).



Makrius a questo punto rivela i suoi sospetti: qualcuno sta usando l'antica scienza del popolo di Ol Undas per dare origine alle oribili creature. Quel qualcuno ? Saltur (ovvio da subito, con quella faccia!) che attira Zagor in una trappola. Il cattivone lo tramortisce, lo lega e comincia a fare il solito discorso tipico dei cattivi stili Dr. Zero ("Il mondo ? miooo!"). Il signore di Darkwood, non ricordo bene, ma esclama una cosa del tipo: <Sa l'? matt?>.



Poi arriva il paggetto, Zagor si libera e gi? mazzate contro altri mostri. Saltur invece scappa, prende un ostaggio (tipico del malvagio da serie z) e poi si toglie finalmente dalle scatole facendoci la cortesia di cadere in un pozzo.





Tutto ? bene quel finisce bene, la pace ? tornata nella citt? dimenticata, Zagor e compagni possono usare il passaggio sicuro per tornare a casa e il lettore pu? mandare qualche maledizione a Toninelli per aver scritto una storia del genere.



Commento

Una trama troppo ingenua per essere presentata nel 1990, figuriamoci oggi. L'unica cosa che mi ? piaciuta ? il personaggio del professor Dunnkorpf che compare in appena tre vignette, il che ? tutto dire. Il titolo "La Citt? sopra il cielo" poteva essere lo spunto per una ambientazione in un luogo immaginario tipo la mitica Laputa. Invece l'autore si ? perso quasi immediatamente per strada cercando di rappresentare semplicisticamente una civilt? classica conservatasi in un luogo isolato. Un albo questo che, vista la data di uscita, appartiene al periodo del "medioevo zagoriano" e si vede.

Questo era il Dr. Zero:


Questa ? Laputa vista dallo Studio Ghibli:

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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Indian Circus

Zagor nr.84 (Collana Zenith nr.135) - Indian Circus
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Giugno 1972



Si tratta del primo albo a colori in assoluto di Zagor. La scelta del colore fu fatta se non sbaglio per festeggiare l'incredibile successo di pubblico del personaggio.

Trama e Commento

Giornata tranquilla a Darkwood. Zagor e Cico stanno ingannando il tempo sul loro isolotto in mezzo alla palude. Cico in particolare sta cercando di pescare ma ecco che viene colto alla sprovvista da uno dei soliti agguati burloni di Drunky Duck ovvero il postino indiano che opera all?interno di Darkwood noto sia per il fatto di gradire particolarmente i liquori che per i rocamboleschi modi in cui consegna la posta.
Il panciuto messicano non apprezza molto la sua ?efficienza? cos? per vendicarsi dello spavento lega la canoa di Drunky Duck ad un?alce che se la porta via con tutto il postino dentro.







Zagor legge la lettera che gli ? stata inviata dal dottor Faulkner di Fort Wild. La missiva informa che un uomo noto come ?Il Collezionista? si trova a Darkwood. Secondo Faulkner rappresenta una grave minaccia per la pace della foresta. Dello stesso avviso sono i Mohawk di Tonka come del resto dice il suono dei tamburi che di li a poco invita Zagor ad un incontro urgente con suo fratello di sangue.
Il nostro parte di volata (letteralmente) ma al luogo prestabilito lo stanno aspettano degli uomini in agguato che catturano sia lui che Tonka giunto poco dopo. Dietro all'aggressione c'? il Collezionista che con l?aiuto di alcuni soldati sta catturando indiani di varie trib?: Delaware, Pequot, Shawnee e adesso anche un Mohawk.
Zagor, rimasto legato come un insaccato, se la vede brutta quando sopraggiunge un giaguaro (i tipici giaguari dei Grandi Laghi)







Una sagoma che avanza nel buio per? mette in fuga l?animale. <Si tratta di un?orso !> Pensa Zagor, invece ? Cico che libera l?amico. I due subito dopo si dirigono a Fort Wild dove lo Spirito con la Scure, come ? sua abitudine quando fa visita ai soldati, sfascia qualcosa per annunciarsi. Faulkner lo accoglie e viene al punto sul Collezionista: si tratta di un ex ufficiale di nome Rod Mac Arty che grazie ad amicizie altolocate usa soldati dell?esercito per creare il suo circo personale.Uuna sorta di spettacolo girovagante che mette in mostra gli indiani catturati come fenomeni da baracone.
Saputo che la prossima tappa del Collezionista ? Jamestown, lo Spirito con la Scure ci va immediatamente carico di ira funesta.



Nella piazza della cittadina il tendone ? gi? stato allestito. Zagor e Cico vi entrano come spettatori e il messicano ne approfitta per strafogarsi un p? mentre l'amico ha un diavolo per capello.
Lo spettacolo che gli si presenta davanti ? terribile: indiani, un tempo fieri e liberi, ridotti ad esibirsi come animali ammaestrati per il divertimento del popolo cosiddetto civilizzato. Quando viene fatto entrare in scena Tonka, il capo Mohawk si ribella e gli uomini del Collezionista sono costretti a interrompere tutto. Zagor vorrebbe intervenire ma Cico, per fortuna, riesce a trattenerlo a fatica. Non ? ancora il momento di agire!







Zagor triter? il Collezionista e i suoi uomini? (Probabile)
Tonka verr? liberato?
Che ne sar? degli altri indiani catturati?

Nota: La storia, a mio avviso, prende spunto chiaramente dal "Wild West Show" di Buffolo Bill il quale per? sarebbe stato allestito solo cinquanta anni dopo il periodo in cui vive Zagor.

Trama e Commento (seconda parte)

Come un gatto nella notte, l'eroe si cala da un albero sul tendone. Dopo un paio di legnate agli aguzzini che tengono prigionieri i suoi fratelli rossi, ? costretto a ritirarsi per i troppi avversari sopraggiunti. Come ogni buon stratega allora mira alla testa del serpente ed entra nel carrozzone in cui dorme il Collezionista. Quest'ultimo, svegliatosi a causa del trambusto, viene poi rimesso a dormire con un po' di sani sganassoni.







Il circo prosegue il suo itinerario, giungendo a Mayfield. E' in questa cittadina che Zagor mette in atto il suo piano.
Cico si infiltra tra il personale come stalliere per creare dall'interno un diversivo che consenta a Zagor di approfittare del momento in cui tutti gli indiani sono riuniti. Parte l'attacco subito coadiuvato daTonka che non aspettava altro. Gli uomini del vile Collezionista per? sono troppi e circondano i nostri.





Il sioux Falco Rosso, dopo anni di prigionia, ritrova l'antico coraggio e si getta in una carica suicida contro il suo aguzzino, uccidendolo. Purtroppo il valoroso indiano viene crivellato di colpi di fucile. Lo spirito con la Scure non lascia che la sua morte sia stata vana e guidando gli altri indiani, riesce a portarli finalmente in salvo a Darkwood dove c'? spazio e libert? per tutti.





Commento

Questa avventura vecchia ormai di 37 anni presenta quello che ? il tema di fondo delle avventure di Zagor anche oggi: la ricerca dell'uguaglianza per ogni uomo.
Poco importa a Zagor se coloro con cui deve lottare o che deve uccidere sono bianchi o indiani. Per un duro e puro come lui i cattivi vanno puniti senza esitazione, da qualunque parti si trovino.
Per il resto Indian Circus ? una storia insolitamente breve per le chilometriche saghe dell'epoca ma in fondo si trattava di un albo particolare. Per quando riguarda la colorazione degli albi poi, anch'io sono d'accordo sul fatto che le tecniche di una volta siano megliori di quelle usate oggi o per lo meno hanno un grande effetto nostalgico.



Approfondimenti

Jamestown: si tratta di una cittadina all'estremo Ovest dello stato di New York fondata nel 1810. Attualmente gli abitanti sono circa 30000, molti discendenti da antenati svedesi e italiani.
Esiste un'altra e pi? nota Jamestown, quella fondata in Virginia nel 1607 dagli inviati della Virginia Company dove c'er? quel John Rolfe che si innamor? della Powhatan Pocahontas. La cittadina fu poi teatro di uno storico massacro dei sui abitanti da parte degli stessi Powahatn nel 1622. La reazione degli inglesi fu anche peggiore.
Chiss? se la Disney fara un seguito del suo cartone animato con gli indiani che massacrano donne e bambini e gli inglesi che rispondono avvelenando vigliaccamante gli indiani nel brindisi di una successiva conferenza di pace...

Mayfield: ce ne sono parecchie. Quella della storia ? probabilmente la Mayfield dell'Ohio fondata nel 1819. attualmente conta circa 3400 abitanti.

Buffalo Bill e Wild West Show Un eroe per alcuni, un criminale per altri tra cui me. Il suo circo di attrazioni umane a mio avviso ? paragonabile all'altro tristemente noto spettacolo dei Barnum.


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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

La Fiamma Nera

Speciale nr.04 - La Fiamma Nera
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Giugno 1991
Albetto allegato: Gli Indiani d'America a cura di Moreno Burattini




Trama e Commento

Darkwood, palude di Mo-Hi-La. Zagor ? uscito all?alba dalla sua capanna per andare a caccia. Cico invece, dopo essersi svegliato a mezzogiorno, ha preso a comporre uno delle sue buffe canzoncine in rima:

?No, non ? favola, leggenda o mito:
sono dotato di sano appetito.
E non mi basta un panino al salame
quando ho fame!

Se non mi sbafo un maiale o un pollo
non posso dire di esser satollo
tanto fameliche sono le mie brame?
quando ho fame!

La notte sogno ancor di mangiare
e quando mangio mi par di sognare!
non penso ai dollari, onori ne dame?
quando ho fame!?

All?improvviso ecco presentarsi uno strano indiano che monta a cavallo seduto al contrario:
<Addio! E? un piacere sentirti cantare viso pallido dal nobile aspetto!>
Cico:<Un ammiratore della mia arte! Non se ne vedono tutti i giorni!> poi spiega al nuovo arrivato che si trova a casa di Zagor.



L'indiano risponde: <Non ? cosi! Non ? la casa di Zagor!>. Poi scendendo da cavallo: <Qui comincia il mio viaggio. Vado via!>
Cico: <Allora arrivederci! Cio? benvenuto! Insomma te ne vai o rimani?>
L'indiano camminando all'indietro si mette seduto: <Dunque Zagor-Te-Nay ? qui>
Cico sempre pi? confuso: <Non ? qui! E' andato a caccia!>
<Se ? qui non l'aspetto perch? non devono parlare con lui. Non ? importante>
Cico: <Il tuo discorso fila che ? un piacere?>

<Il viso pallido tace troppo? E inghiotte poca aria per questo non ha la pancia!>
Cico, mentre si controlla perplesso: <Sicuro, ho sempre avuto un fisico asciutto e una figura invidiabile>
<Sob! Non perdonarmi "senza pancia" ma le tue parole sono cos? serie che mi scappa da piangere!>
Cico, sempre pi? preoccupato: <Non ricordo di aver fatto piangere nessuno io, specialmente un indiano grande e grosso? Forse ti potr? consolare una mia canzone>
<E' proprio quello che speravo?>
Cico attacca a cantare mentre l'indiano lo ascolta con l'espressione di un condannato a morte:

"C'era un indiano nella foresta
che non si sa dove avesse la testa!
Per sua fortuna trov? un amico
un messicano di nome Cico!"



Nel frattempo Zagor mentre ? a caccia viene attaccato da un Apache. Cosa piuttosto insolita visto che la Pennsylvania non ? proprio a due passi dai deserti dell'Arizona. L'aggressore viene atterato subito e quello si sbriga a dire: <Natan amigo!>. <E meno male!> esclama Zagor il quale non parlando l'apachese decide che si spiegheranno con calma a casa sua.
Giunti alla capanna, l'ospite di Cico li vede ed dice: <Zagor-Te-Nay ora che non ti vedo il mio cuore piange! Il messicano "senza pancia" ? molto antipatico, la sua ospitalit? pessima, ma la sua musica ? deliziosa!> Cico si infuria ma invece il suo compagno d'avventure se la ride e spiega: <Si tratta di un Heyoka del popolo Mandan, un Contrario!>

In pratica i Contrari sono guerrieri che venerano Tuono il dio del coraggio e per ricevere delle visioni e usufruire del potere magico devono vivere, muoversi, parlare sempre al contrario. Quindi di tutto quello che dicono bisogna rovesciarne il senso per capirne le vere intenzioni.
Zagor accoglie gli ospiti ma in casa c'? gi? un altro indiano seduto ed intento a fumare la pipa. Si tratta di uno sciamano Hopi di nome Nuvola-Bianca-Sopra-il-Cielo che ? venuto a far visita a al Signore di Darkwood dopo un sogno inviatogli dallo Spirito Coyote.
Per la cronaca Hopi ed Apache non vanno molto d'accordo. Anche Natan comunque ? giunto a Darkwood seguendo l'ispirazione dell'Aquila, il totem del suo popolo.



Mentre Cico pensa che vogliano tutti scroccare una cena, ecco che si ode un'altra voce, questa volta familiare: ? Satko l'indiano Cherokee che ha studiato presso i bianchi ed ? diventato avvocato. Di solito veste n giacca e cravatta con tanto di bombetta ma asciata a casa la moglie Linda e il figlio Skip ? accorso a Darkwood dopo aver ricevuto un telegramma che per? Zagor non gli ha mai mandato. I
Altri ospiti sono in arrivo: Tonka il capo dei Moahwk di Darkwood e Ohiyesa un capo Sioux. I due dopo una iniziale quanto leggera incomprensione (hanno cercato di scuoiarsi a vicenda) sono stati riappacificati da Zagor. Il sioux dice, usando il linguaggio dei segni, che ? ha lasciato le sue praterie ed ? giunto l? per volere del Grande Spirito. Anche Tonka accenna a qualcosa di prestabilito, un incontro di sette guerrieri scelti voluto dal fato.
Cos? del resto dicono le incisioni su un sacro Wampum appartenente ai Mohawk. Si tratta di una cintura sacra donata magicamente a Tonka dal suo avo Haiawatha, durante una visione. La profezia del Wampum dice che sette guerrieri prescelti dal Grande Spirito si uniranno nell'impresa di preservare il Wakan, la Grande Magia o "Sacra Medicina" dalle forze del male.
Zagor poi chiede a Cico di tradurre le parole del sioux visto che il messicano ne conosce la lingua avendo vissuto tra loro (un esilarante avventura narrata in "Un pellerossa chiamato Cico")



I sette sono riuniti: Zagor, Tonka, Satko, Heyoka, Nuvola, Haiwatha e Natan. Quale destino li aspetta?
La cena baster? per tutti?

Trama e Commento (seconda parte)

Giunti a sera, comincia la cena intorno al fal?. Tutti si strafogano senza complimenti per? l'atmosfera non ? tranquilla. L'Apache litiga con l'Hopi, Tonka litiga con Haiwatha e Cico che traduce dall'inglese al sioux all'irochese, sta in mezzo. Un guazzabuglio insomma, tanto che il Contrario dice: >Una piacevole serata! Tutti si vogliono bene!>.
A un certo punto Zagor li richiama all'ordine (come un Presidente della Camera ma con un Ayyyaaak in pi?) poi omincia la discussione sul motivo per cui si sono ritrovati insieme. Ci? che risulta chiaro ? che tutti hanno ricevuto un messaggio o una visione "divina". Lo stesso telegramma giunto a Satko si ? poi dissolto in fumo tanto che l'avvocato commenta: >Ora non credo pi? nemmeno agli uffici postali">

Distesa l'atmosfera, si fanno tutti una fumatina. Il tabacco lo offre Nuvola ma chiss? se non era qualcos'altro dato che Zagor ad un certo punto comincia a vedere la nebbia e poi tutto bianco. Poi ad un tratto dal nulla gli appare Kiki Manito che rivela di essere stato lui a riunire i sette prescelti che dovranno mettere da parte odio e rivalit? per allearsi. Cos? facendo potranno entrare nel mondo spirituale oltre il tempo e lo spazio e salvare, rivitalizzandola, la fiamma della vita cio? il il Wakan.
In pratica si tratta di ripristinare l'energia del mondo, ci? che muove il vento, che fa crescere gli alberi, che infonde vitalit? negli animali e sentimenti negli uomini. Perch? come in ogni religione animista, tutto ? spirito, tutto ? vivo, anche i sassi e le rocce in un certo qual modo. L'avidit? e la malvagit? degli uomini hanno indebolito la fiamma sacra mettendo in pericolo il creato.
A Zagor e compagni il compito di partire per un difficile con l'obiettivo si far trionfare il bene.
Il nostro eroe ridestatosi dalla visione scopre che anche gli altri ne hanno avuta una in cui il Grande Spirito ha parlato loro. Tutti tranne Cico che invece ha mangiato anche in sogno.



Grazie ad una mappa che Manito gli ha fatto pervenire magicamente il gruppo sa anche dove deve dirigersi per intraprendere la missione. Secondo le "istruzioni" occorre mettersi in viaggio l'ottavo giorno della luna della buona caccia in direzione del tramonto, marciando per una notte fino ad un villaggio indiano. Il giorno in questione ? proprio quello in corso perci? i sette prescelti pi? Cico partono immediatamente per raggiungere il luogo in cui il mondo immateriale si incontra con il mondo terreno.
Dopo aver attraversato una fitta e misteriosa nebbia, i nostri si rendono conto di aver raggiunto un luogo al di fuori della realt? prech? si accorgono di capirsi reciprocamente nonostante parlino lingue differenti. Ecco poi presentarsi dinnanzi a loro il villaggio popolato da un'antichissima trib? che dovevano raggiungere.



Gli abitanti sono i custodi del Wakan, la sacra fiamma che per? sta per spegnersi. Liya, la narratrice di storie, dopo aver accolto i nuovi arrivati spiega che mentre la fiamma della vita si indebolisce, la fiamma nera del male si alimenta. Quest'ultima si trova nell'oscuro rifugio del demone Wendigo, avversario di Manito. Gli eroi dovranno spegnerla per salvare il Wakan e il mondo!
La sera comunque si fa bisboccia e viene organizzata una festa durante la quale tutti raccontano le storie dei loro popoli. Liya si dimostra molto interessata al Contrario che parlando contrariese si fa fraintendere alla grande, offendendo la ragazza.




Ben altri per? sono i problemi a cui pensare: il villaggio, seppur protetto da una palizzata, viene circondato da orribili mostri simil ai licantropi. La situazione ? critica perch? gli avversari non possono esser guardati negli occhi. Il Contrario allora, dopo aver salvato Liya, si getta contro il capo dei mostri. Correndo all'indietro evita lo sguardo malefico e riesce a ucciderlo rimanendo per? ferito.
Il giorno dopo i prescelti partono per raggiungere le terre del Wendigo. Tutti tranne Heyoka il Mandan di cui prender? cura Liya (mica scemo alla fine?)

Heyoka saluta i suoi amici: <Vi detesto tutti! Se star? peggio non vi verr? a cercare!>



Continua...

Trama e Commento (terza parte)

Il gruppo guidato da Zagor giunge alla "montagna dell'Aquila". Una parete di roccia verticale che i nostri cominciano a scalare senza esitazione. Una gigantesca aquila per? attacca Natan. L'apache riesce ad ucciderla ma precipita nel vuoto. Fortuna che Zagor pi? sotto lo riacchiappa al volo con un braccio solo!
Giunti in cima, c'? da affrontare "il labirinto della donna ragno", una caverna piena di cunicoli in cui i prescelti finiscono per separarsi anche per il subdolo 'intervento del Wendigo. Cico si ritrova al buio in compagnia di un vermone gigante stile "Dune" che per? prima di mangiarsi il messicano viene divorato a sua volta da bruttissimi ragni scacciati infine dal fuoco riacceso grazie a Nuvola.



Intanto Tonka sta inseguendo l'ombra del Wendigo comparsagli davanti poco prima. In un'altra grotta il sakem dei Mohawk trova una bella gnocca indiana incatenata alla parete. <Aiutami guerriero> e Tonka subito la libera (non te fida'...) per poi finire immobilizzato dentro un'enorme ragnatela (lo dicevo io...).
La vera forma della ragazza ? un orribile ragno gigante! Ora, se la grotta si chiama il labirinto della donna ragno ci sar? un motivo? Comunque gli altri arrivano in tempo per liberarlo solo che Natan muore per il morso di un ragno velenoso nel tentatico di salvare la vita di Nuvola. II saggio Hopi non pu? far altro che pregare per l'anima del coraggioso apache, non pi? nemico ma fratello.

La tappa successiva ? "la prateria del bisonte bianco". Questa volta ad assalire i nostri ? una mandria di bisonti inferociti. Il sioux senza perdere tempo si getta verso il capobranco, lo cavalca e guida tutti gli altri animali verso un precipizio li vicino. Risolven cos? la situazione donando anch'egli la propria vita..



Gli eroi stanno cadendo uno dopo l'altro ma la missione deve proseguire. Addentratisi nella "foresta del corvo", i cinque rimasti si accampano per la notte. Ma possono avere pace? Ovviamente no. Dopo essere stati attaccati da uno stormo di corvi, Cico viene catturato da Raven (nomen omen), colui che controlla le bestiacce. Satko coraggiosamente (?) lo affronta a colpi di indovinelli(!) dando il tempo a Zagor di liberare il messicano.
Proseguendo attraverso la foresta ecco stagliarsi "la piramide della Fiamma Nera" dove si annida il Wendigo!

Gli indovinelli di Raven:

"Un scemo sciatto e sette scettici sceicchi sciocchi con la sciatica sciamano a Shangai" ? lo scioglilingua che Raven vuole far dire a Cico.
Questi invece sono un paio degli indovinelli della "battaglia" tra Satko e Raven:
"Comunque la si ferisce, subito guarisce!" (L'Acqua)
"Pi? grande diventa, meno si vede!" (L'Oscurit?)

Trama e Commento (Quarta parte)

Salendo i gradini della piramide, gli uomini rimasti si accorgono che l?edificio ? come vivo tanto da catturali e portarli al suo interno. Zagor si ritrova faccia a faccia con il Wendigo che gli mostra una spaventosa visione del futuro in cui tutto quello che ha costruito e protetto viene distrutto! Zagor per? non si da per vinto e affronta il suo gigantesco avversario anche se nettamente pi? forte.



Il duello si svolge su una piattaforma al di sopra della Fiamma Nera. Il saggio Nuvola comprende che il malefico fuoco pu? essere indebolito versandoci sopra il sangue degli eroi scelti dal Grande Spirito. Questo perch? in ognuno di loro scorre il potere del Wakan, autentico veleno per la Fiamma Nera e il Wendigo. Lo sciamano si sacrifica donando il proprio sangue che indebolisce l?avversario di dello Spirito con la Scure fino a costringerlo alla ritirata (cio? lo fa fuggire, non lo manda al gabinetto).
Zagor, Cico, Tonka e Satko fanno infine ritorno vittoriosi al villaggio dei custodi della Sacra Fiamma che ora sale con forza verso il cielo. Heyoka ? guarito ed ha deciso di rimanere a vivere con Liya.Il guerriero Mandan ha cessato di essere un contrario e ora parla normalmente. Dopo i saluti i nostri tornano a Darkwood accompagnati dallo sguardo benevolo di Kiki Manito.



Di otto valorosi che erano partiti, tre non ce l?hanno fatta, ma grazie al loro sacrificio il mondo ? salvo.



Commento

Una bella storia dell?accoppiata Boselli-Ferri. Personalmente apprezzo le ambientazioni fantastiche legate alla mitologia indiana anche perch? demoni e spiriti indiani non escono eccessivamente fuori dal contesto di Zagor. Invece quando Boselli e Torricelli fanno incontrare fate e folletti al nostro eroe esagerano un p? troppo.
La Fiamma Nera presenta oltre al ritorno di Kiki Manito, anche il terribile Wendigo, nemico che secondo me ? troppo potente per essere utilizzato come avversario di Zagor. In fondo ? un dio del male, un'entit? eterna.

C?? poi il ritorno di Satko che per? non fa nulla, a parte lamentarsi e ingaggiare un improbabile duello a suon di indovinelli. Ecco, quello ? stato il momento in cui la storia ? caduta parecchio di tono a meno che non la si voglia buttare sul ridere. per? al fiero guerriero-avvocato Cherokee spetterebbero ruoli migliori.
Altro discorso invece per Heyoka il contrario. Si tratta di uno di quei personaggi che funzionano una volta soltanto e poi mai pi?. Tuttavia le sue gag con Cico sono memorabili.


Approfondimenti:

Mandan
Popolo indiano che si dedicava prevalentemente all?agricoltura. Parlavano una lingua simile al Sioux e vivevano nella regione che oggi corrisponde al North Dakota. Molte testimonianze sui Mandan ci sono pervenute grazie al pittore George Catlin che visse tra loro all?inizio degli anni trenta del XIX? secolo. Catlin fu sorpreso nello scoprire che i Mandan avevano tratti somatici simili agli occidentali. Occhi azzurri, capelli rossi e addirittura biondi, oltre alla pelle chiara. Il pittore elabor? una teroria secondo la quale quella particolare trib? indiana fosse discendente di una spedizione gallese addirittura del XII? secolo. Paul Hermann invece era convinto che i Mandan discendessero dai vikinghi che colonizzarono Terranova (chiamata da loro ?Vinland?) e che poi si spinsero verso Sud, incontrando popolazioni indiane. L?ipotesi pi? recente ? che contaminazioni, dovute alla presenza di giacimenti di uranio, abbiano alterato nel tempo i lineamenti dei membri della trib?. Quel che ? certo che gli indiani incontrati da Catlin furono sterminati nel 1837 dal vaiolo portato dall?uomo bianco.

Un dipinto di Catlin


Contrari
Sebbene nella storia Heyoka sia un contrario Mandan, i Contrari erano noti soprattutto per essere una delle Societ? dei Guerrieri dei Cheyenne. Questo popolo viveva nelle Grandi Praterie con i Sioux. I guerrieri erano divisi in societ? come ad esempio ?I soldati del Cane? oppure ?I Soldati delle lance ricurve?. Vi era poi la Societ? dei Contrari nella quale entravano i matti (detto in termini semplici) e coloro che sceglievano di vivere in maniera bizzarra. Tra l?altro erano tutti individui estremamente rispettati dagli altri componenti della trib?, perch? considerati i pi? vicini agli Spiriti. I Contrari cavalcavano davvero all?indietro e svolgevano al contrario molte delle normali attivit? quotidiane.

Guerrieri Cheyenne


Wakan
Si tratta di un concetto che sta alla base della spiritualit? dei Sioux. Il Wakan Tanka (Grande Mistero) non ? altro che il Grande Spirito presente in ogni elemento del creato. Il vento, le rocce, le piante, gli astri, la nascita, la vita, tutto ? parte del Grande Spirito secondo la concezione animista del mondo.

Una manifestazione del Grande Spirito. Il bisonte ? uno dei "frammenti" del Wakan


Wampum
Letteralmente significa ?conchiglia?. Era un ornamento, una cintura portata dai guerrieri fatta appunto con piccole conchiglie legate insieme. In occasione di trattati di pace e alleanze gli indiani erano soliti scambiarsi i Wampum tra loro. L?utilizzo tra le popolazioni indigene era cos? frequente che anche i coloni del XVII? secolo cominciarono ad utilizzarla come moneta di scambio. In effetti il Wampum ? addirittura considerato l?antenato del dollaro tanto che nel parlare comune statunitense ? rimasto il detto ?mi ? costato un mucchio di "clams", cio? di conchiglie.

Un Wampum


Satko
Uno dei migliori amici di Zagor. A dispetto di come ? stato utilizzato in questo albo speciale numero 4, la sua vicenda personale ? molto importante e tocca anche avvenimenti realmente accaduti.
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Dominus illuminatio mea
"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".


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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Seminoles

Zagor nr.43 (Collana Zenith nr.94) - Seminoles
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Franco Donatelli
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Gennaio 1969




Trama e Commento

Questa storia inizia con Zagor e Cico appena sbarcati in Florida dopo un?avventura precedente vissuta nei Mari del Sud.
La prima tappa del viaggio verso casa ? Fort Pierce situato sulla sponda orientale. Mentre camminano Cico chiede a Zagor di non cacciarsi nei guai. Tuttavia, come gli spiega l'amico, se non ? lui ha cercarli, sono i comunque i guai che lo trovano!
Arrivati al forte, la prima cosa che notano sono un gruppo di indiani Seminoles legati e seduti a terra. Cico si stupisce del loro aspetto e Zagor argomenta che i Seminoles discendono dai Cherokee e dagliShawnee che vivono pi? a Nord, oltre a molti schiavi di colore fuggiti dalle piantagioni. <In lingua Cherokee Seminoles significa infatti ?Evasi-> continua Zagor. A quanto pare gli indiani che hanno appena incontrato sono stati catturati dai soldati per spedirli in una riserva. Uno di essi riconosce il Signore di Darkwood e gli chiede di aiutare la sua gente. Zagor purtroppo ha ben poca influenza sui militari della zona. Infatti nasce subito un alterco con i marmittoni che vengono suonati a dovere. Il generale Wilcox, capo della guarnigione, vedendo la scena da lontano comprende che il nuovo arrivato ha una notevole influenza sugli indigeni e cos? progetta di servirsene invitandolo prima a pranzo.

Mentre se magna l'ufficiale e Zagor iniziano a discutere. Le divergenze non tardano a venir fuori soprattutto su come devono essere trattati gli indiani. Cico pensa: <Poveri noi! Ho gi? capito che questo pranzo dovr? digerirlo al fresco della galera!>
I toni per? si smorzano e Wilcox espone la situazione che vede una guerra dell?esercito degli Stati Uniti contro i Seminoles che ? arrivata ad un punto morto in quanto gli indiani si rifugiano nelle paludi ed ? difficilissimo affrontarli o anche solo parlarci per stipulare accordi. Tutti sembrano seguire un capo di nome Manetola che per? ? introvabile. Il compito che si richiede a Zagor ? proprio quello di scovare Manetola e recargli un messaggio di pace da parte dell?esercito americano. Come garanzia della propria buona fede, il generale intende offrire agli indiani un territorio compreso tra il fiume Caloosahatchee e l?estremit? della Florida invece di mandarli in una riserva in Oklahoma. Zagor dopo aver accettato avr? a disposizione dieci giorni per portare Manetola a Fort King dove li attender? lo stato maggiore riunito per stipulare un trattato di pace.
Il giorno dopo i nostri, insieme ad una guida indiana, cominciano ad addentrarsi nella giungla.

Note

Il nome Seminole secondo una fonte che ho trovato deriverebbe in realt? dalla parola spagnola ?Cimarron? che significa ?selvaggio? o ?fuggitivo?. Un?altra fonte afferma che la parala significa ?chi abita fuori dai villaggi?. Un?altra ancora dice che Seminoles significa ?transfughi? e deriva da una parola Creek. In effetti, proprio dalle migrazioni Creek a Sud del fiume Caloosahatchee sono nate le prime trib? Seminoles. E? vero anche, proprio come viene detto nel fumetto, che molti schiavi fuggiti dalla Georgia venivano accolti nelle trib? di ?fuggitivi? che andavano formandosi in Florida alla fine del XVIII? secolo.


Fort Pierce all?epoca di Zagor era solo un avamposto militare fondato nel 1838 dal comandante Benjamin Pierce. Il forte fu poi abbandonato nel 1842 a causa della Seconda Guerra Seminole della Florida. Oggi ? una cittadina portuale sulla costa Sud-Est della Florida di circa 38000 abitanti nota per ospitare una riserva naturale per un corallo raro. Il forte ? diventato un?attrazione turistica.
Dal punto di vista cronologico l?avventura di Zagor si svolge prima del 1838 quindi il forte non avrebbe dovuto incontrarlo?


Il Caloosahatchee in America probabilmente ? considerato un fiumiciattolo ma ? lungo 121 Km.


Lo stato dell?Oklahoma storicamente fu utilizzato come riserva indiana a partire dal 1830. Non si pu? dire che sia a due passi dalla Florida.


Trama e Commento (seconda parte)

La destinazione dei tre viaggiatori ? un piccolo lago chiamato Wales Lake nei pressi del quale la guida spera di trovare Manetola. Pi? precisamente la meta dei tre viaggiatori ? un vecchio fortino costruito sulle riva del lago e poi abbandonato dagli spagnoli. accampatisi per mangiare e riposarsi, Cico ne approfitta per esibirsi in uno dei sui componimenti:

?se non manca l?appetito
il mangiar ? un vero rito
che compito sempre va
con estrema seriet??

?sia disposta ogni pietanza
con buongusto ed eleganza
si rispetta l?etichetta
adoperando la salvietta?

?e infine ricordate
si usin sempre le posate!?

?se alla fin del fervorino
tu rammenti quel che ho detto
il pi? misero spuntino
si trasforma in banchetto!?

Il messicano fa appena in tempo a finire la canzone prima di accorgersi che il tronco su cui ha imbandito la propria ?tavola? ? un alligatore! In pi? arrivano le zanzare, i serpenti velenosi e pure chi ti spara sopra la testa!



Un colpo di fucile infatti mette in allerta Zagor, sono i soldati ormai allo stremo per la fatica e la febbre. Il capitano Macomber, comandante del reggimento, spiega che la situazione per i suoi uomini ? ormai pi? che drammatica. Decimati dagli attacchi dei Seminoles e dalle insidie della palude, non hanno per? intenzione di arrendersi. L'ufficiale consegna a Zagor le piastrine di chi non ce l?ha fatta sperando che lo Spirito con la Scure possa farle arrivare a qualche Comando Militare. La didascalia a questo punto dice:

?Visibilmente commosso dal dignitoso e risoluto atteggiamento dell?ufficiale, lo Spirito con la Scure non riesce a trovare le parole per una replica e affida l?espressione dei suoi sentimenti ad una lunga, franca stretta di mano?
Parole d?altri tempi!

Zagor, Cico e la guida di nome Sarota proseguono il cammino. La palude, gi? pericolosa di per se, ? anche disseminata di trappole preparate dagli indiani ma ecco che accade l'imprevedibile: un soldato reso folle dalla febbre, vagando tra gli acquitrini, spara al povero Sarota per poi venire inghiottito dalle sabbie mobili. I nostri amici di Darkwood non possono far nulla per il ragazzo che fa appena in tempo a dire come raggiungere il lago prima di stirare le zampe.



Rimasti soli, decidono di spostarsi navigando in canoa lungo il fiume. Via sicuramente pi? veloce ma anche pericola per la presenza degli alligatori. Uno in particolare sembra aver puntato con decisione Cico!



Pi? tardi avvistano finalmente il forte in lontananza. Messa in secca la canoa, si avvicinano alla costruzione che non sembra dare segno di presenza umana. Zagor per? ? dotato di un sesto senso animalesco che gli fa fiutare un pericolo imminente.

Chi incontreranno i nostri eroi nel vecchio fortino spagnolo?

ps: quando lo Spirito con la scure ha questo sguardo ? meglio non contraddirlo!!



Note

Wales Lake
Il lago esiste veramente ma il nome esatto ? Wailes Lake. Inizio ad essere chiamato cos? per? solo dal 1879. In precedenza era conosciuto come Watts Lake. Lake Wales invece ? il nome di una cittadina di circa 12000 abitanti, fondata nel 1911. Il nome deriv? proprio da quello del lago. Del fortino spagnolo non ho trovato nulla, probabilmente ? un?invenzione degli autori.



Dominazione spagnola in Florida
La penisola prese il nome ?Florida? nel 1513. Fu il conquistatore Juan Ponce De Leon a darglielo. Secondo la leggenda De Leon scopr? la Florida durante il suo viaggio volto a trovare la Fonte dell?Eterna Giovinezza. Florida significa ?fiorita?. Il territorio fu per lungo tempo conteso fra inglesi, francesi e spagnoli. Infine nel 1819 pass? agli americani



Trama e Commento (terza parte)

Il sesto senso di Zagor non sbaglia mai. Infatti appena entrati nel forte abbandonato i nostri scoprono che tanto abbandonato non ?. Infatti vi sono all?interno un gruppo di disertori dell?esercito spagnolo che non hanno mai lasciato la Florida. Tenendo Cico in ostaggio costringono il suo amico a gettare le armi e poi si impossessano della missiva firmata da Wilcox e destinata a Manetola. A quanto pare i malfattori conoscono il capo seminole ma non hanno alcuna intenzione di collaborare per la pace anzi, loro dalla guerra ci guadagnano vendendo armi.



Poco dopo sopraggiunge al forte proprio il leader degli indiani con un gruppo di guerrieri. Zagor e Cico, rinchiusi nelle segrete del forte, vedono per la prima volta l?uomo che stanno cercando. Interessante notare come la grata della loro cella si trovi all?altezza del terreno e dia sull?esterno del forte!



Comunque Manetola inizia a trattare per avere i fucili Sharp che gli occorrono. I disertori per? fanno i furbi, vogliono troppo oro in cambio delle armi e questo fa litigare le due parti. Gli indiani vengono presi a cannonate e sono costretti a ritirarsi furibondi.


Zagor nr.44 (Collana Zenith nr.95) - I Vendicatori
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Franco Donatelli
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Febbraio 1969




Trama e Commento (quarta parte)

Il signore di Darkwood decide che ? il momento di agire e con un trucco tramortisce la sentinella per sottrargli le chiavi della prigione. Travestito come gli spagnoli riesce poi ad attraversare il cortile del forte ed ad usare uno dei cannoni per abbattere il portone principale.



All?esterno Manetola non si fa sfuggire l?occasione e ordina ai suoi uomini di attaccare. Segue una maxi sparatoria che vede vincitori i Seminoles in breve tempo. Gli spagnoli catturati non vengono uccisi ma lasciati al loro destino nella giungla crudele. Zagor e il sakem indiano si presentano dopodich? insieme a Cico e agli altri guerrieri tornano nella palude per trovare un luogo sicuro per parlare.




Note

Fucili Sharp
Erano fucili ad un solo colpo. Ogni volta che si sparava bisognava quindi ricaricare. Per la cronoca, Carabina Quigley usa uno Sharp ma il suo ? a canna lunga modificato.



Trama e Commento (quinta parte)

Una volta la sicuro, Zagor riferisce a Manetola della proposta di pace avanzata dal generale Wilcox. Il capo accetta di andare a Fort King per sedersi e parlare con i militari ma ? conscio del fatto che pur essendo il suo popolo in vantaggio nella guerriglia della giungla, prima o poi i bianchi avranno comunque la meglio dato il loro maggiore numero.
Alcuni giorni dopo, Zagor, Cico e il loro nuovo amico si presentano alle porte del forte dove il Wilcox non crede ai propri occhi nel vederli arrivare. Seguono tanti frizzi e lazzi solo per far cadere il seminole in trappola e arrestarlo. Lo spirito con la scure, tradito anch?egli dal generale, fa subito sentire le sue ragioni a suon di pugni. I soldati che lo circondano per? sono troppi e cos? sia lui che Cico vengono arrestati e spediti a Jacksonville con una carrozza. L'idea ? di scortarli poi con un treno militare fino a Richmond.

Inoltre, sempre da Wilcox, viene preparata una finta evasione di Manetola che gli consenta di ucciderlo in maniera ?pulita?. Zagor per? non resta con le mani in mano e grazie ad un coltello che teneva nascosto in una guaina interna della casacca riesce a liberare se stesso e Cico.

Nota: ?sta cosa del coltello nascosto non credo che in seguito sia stata pi? utilizzata dagli autori. Del resto lo Zagor moderno ? anche molto meno ingenuo di quello degli anni ?60 e non cade pi? cos? facilmente in trappola.

Bisogna ora distrarre le guardie che siedono a cassetta perci? Cico intona una delle sue canzoni pi? riuscite: ?Il lamento del serpente?

?ascoltate brava gente
Il lamento del serpente?

?incomincio il mio cantare
Con accenti di mestizia
Perch? voglio qui accusare
Un?orribile ingiustizia?

?sette (8?) zampe ha un certo ragno
E ne ha quattro il grosso bue,
tutti gli altri e qui mi lagno
come minimo ne han due??

?la natura ? molto stramba
Capricciosa come vedi
Io non ho manco una gamba
E ne ha mille il millepiedi?

Mentre il messicano canta e fa rumore, Zagor toglie le assi del fondo della carrozza senza farsi scoprire e si complimenta anche con l?amico per l?ottimo lavoro.
<La mia ballata ti ? piaciuta davvero?> chiede Cico.
<Per amor del Cielo! Era forse la pi? stupida del tuo gi? stupidissimo repertorio?> risponde Zagor!
Comunque riescono a fuggire poi, giunta la notte, Il nostro eroe rientra di nascosto a Fort King per liberare Manetola.



Dopo averlo fatto scappare entrambi vengono impegnati in uno scontro a fuoco dai militari. Zagor con una serie di mosse a sorpresa getta nel panico l?intera guarnigione mentre l'indiano regola i conti con Wilcox uccidendolo. In seguito i due valorosi lasciano il forte devastato.



Guardando in lontananza la costruzione data alle fiamme da lui stesso, Zagor non pu? fare a meno di sentirsi responsabile per la guarnigione di soldati che ha massacrato tuttavia ha dovuto scegliere da che parte stare e a quel punto agire di conseguenza.
Ecco per? giungere l'inevitabile momento dei saluti, un addio amaro quello tra Manetola e lo Spirito con la Scure perch? entrambi sanno che i Seminoles vedranno la loro guerra intensificarsi sempre di pi? e senza una reale speranza di vittoria. I soldati infatt cercheranno vendetta ma Zagor non pu? restare, il suo viaggio verso Darkwood deve riprendere.



In seguito il fiero Manetola comparir? in un?altra storia, molto drammatica che segner? il destino dei Seminoles.

Commento

Una bella avventura del duo Nolitta/Donatelli. Il primo ai testi se la cava bene come sempre nel descrivere scene d?azione e nel far apparire Zagor un?autentica furia. Non mancano i momenti comici che contrastano bene con il finale malinconico. Belle, per l?epoca, le tavole di Donatelli. Trovo curioso il modo in cui il disegnatore faccia roteare la scure del protagonista, sembra quasi che usi una clava mentre di solito ? uno strumento di assoluta precisione.
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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il Maleficio di Anulka

Speciale nr.19 - Il Maleficio di Anulka
Testi: Moreno Burattini
Disegni: Marcello Mangiantini
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Maggio 2007




Trama e Commento

Amherst, Massachusetts, anno 1723. In un vecchio mulino isolato sta per compiersi un?orribile misfatto. Nello scantinato c?? un uomo legato che urla e una figura incappucciata di nero gli si sta avvicinando con un grosso coltello in mano. E? Anulka la strega che brama il sangue della sua vittima per compiere malefici. Sopraggiunge per? un gruppo di uomini intenzionati a fermare la vecchiaccia. Sono guidati dal reverendo Glover che dopo averla catturata la fa torturare e poi bruciare viva nella pubblica piazza. Tutto sembrerebbe finito se non fosse che dalle fiamme riecheggia ancora la voce della strega che urla: <Maledico te?la tua famiglia?i figli dei tuoi figli?>.



Glover in seguito racconta quanto successo in una lettera che oltre un secolo dopo viene letta dallo sceriffo Cody alla presenza di Zagor e Cico. La missiva fa parte della refurtiva recuperata da un ladro che si era introdotto in casa di miss Glover. L?obiettivo del malvivente pare fosse proprio quell?antico documento oltre ad un medaglione. Purtroppo lo sceriffo la sera prima non ? riuscito a catturarlo ma ora intende andare a restituire il maltolto alla proprietaria. I nostri eroi, dato che in fondo sono venuti a trovarlo, decidono di accompagnare il loro amico Cody.

Miss Julia Glover ? la discendente diretta del reverendo che bruci? la strega. In citt? tutti pensano che a causa della maledizione anche lei far? una brutta fine come quasi tutti i suoi parenti. A villa Glover per? le acque non sono agitate solo per le streghe. Infatti due scannagatti tengono in ostaggio il maggiordomo Desmond e hanno tutta l?intenzione di tendere un agguato alla padrona di casa non appena ritorner?. Questa volta il sesto senso di Zagor non deve aver funzionato perch? anche lui e i suoi amici vengono catturati piuttosto facilmente anche se poi lo Spirito con la Scure riesce a liberarsi e ad intervenire proprio prima che Julia Glover venga assalita.
Uno degli aggressori scappa mentre l?altro comincia a cantare come un usignolo dopo essere stato torchiato a dovere. Il birbaccione racconta che ? lui il ladro della sera prima e che il lavoro gli ? stato commissionato da una figura incappucciata incontrata nel luogo in cui viveva un tempo Anulka. Che la strega sia tornata? Comunque Julia ringrazia i suoi salvatori rivela loro che oltre a lei ci sono altri due Glover ancora vivi: due suoi cugini.

Uno dei cugini di nome Jonas, sta arrivando. Zagor e Cody gli vanno incontro ma prima ispezionano il vecchio mulino della strega e vi trovano il cadavere dell?aggressore fuggito poco prima. Inoltre quando in paese arriva la carrozza con dentro Jonas Glover, si scopre che gli occupanti sono tutti morti! I bifolchi locali, in preda alla superstizione, addossano la colpa di questa tragedia alla maledizione e tentano di linciare Julia. Zagor per? li fa ragionare a sganassoni e poi chiede agli astanti ancora in piedi: <Qualcun altro ha qualcosa da dire?> <No?no> rispondono i bifolchi ammansiti . Il nostro poi scopre che i viaggiatori nella carrozza sono stati avvelenati.
Rimane comunque l?altro cugino di Julia, Darius che sta giungendo anch'egli ad Amherst (dato che ? una cos? ridente cittadina...).

La sera Julia riceve un invito urgente da mr. Dickinson, un abitante del luogo diretto discendente del boia che uccise Anulka. Si tratta di un?altra trappola infatti Dickinson ? costretto ad ubbidire agli ordini del suo avo ancora vivo grazie ad un maleficio della strega! Zagor riesce a catturarlo ma ecco che arriva il colpo di scena: Julia ? Anulka! Trae potere dal medaglione che porta al collo ma ha tutta l?intenzione di usare una classica pistola per uccidere il nostro eroe. Arriva per? a risolvere la situazione una vecchia befana che in paese tutti considerano mezza matta. In realt? si tratta di un?altra strega, questa volta buona, che strappa il medaglione a Julia-Anulka chre senza la fonte del suo potere raggrinzisce fino a diventare una mummia senza vita.
nota: adesso mi spiego perch? Zagor non le faceva effetto?)





Il boia, ormai morente, da la spiegazione finale (come se ce no fossero state poche): la donna bruciata sul rogo nel 1723 non era Anulka ma una malcapitata. Lui e Anulka avevano fatto un patto secondo cui, se avesse liberato la strega, gli avrebbe concesso di bere insieme a lei un filtro che dona l?immortalit?. Cos? ? avvenuto e negli anni seguenti ? stata la mai-defunta Anulka a vendicarsi di tutti i discendenti di coloro che volevano arrostirla. La strega buona invece a quanto pare fa parte di una congrega che da tempo stava inseguendo Anulka. Come per? Zagor volta lo sguardo la vecchia si da alla macchia (ho fatto anche la rima).
Tutto ? bene quel che finisce bene, soprattutto per l?ultimo Glover e famiglia che non dovranno fare i conti con Anulka (si spera).

Commento

L'argomento streghe ? sempre interressante ma...Quante chiacchiere! In questa storia ? mancata solo la descrizione delle portate del pranzo. L?azione ? pochissima, Cico ? praticamente inutilizzato e il personaggio della vecchia matta ? palese da subito che non sia Anulka perch? sarebbe stato banale. Si poteva fare meglio secondo me.

Note

Amherst
Oggi ? una cittadina della contea di Hampshire in Massachusetts di circa 35000 abitanti. Si trova subito a Nord di Springfield, a due passi da Northampton. Sebbene nella storia a fumetti si evidenzi che nel 1723 la comunit? fosse gi? stata formata, in realt?, da quello che ho letto, solo a partire dal 1727 cominciarono ad abitarci permanentemente.


Emily Dickinson
Nella storia un personaggio porta il nome Dickinson. Forse ? un omaggio dell?autore alla poetessa Emily Dickinson nata proprio ad Amherst nel 1830. Dickinson nella storia di Anulka ha una moglie e una figlia piccola, vuoi vedere che?


Le streghe del Massachusetts
Famose sono soprattutto quelle ?presunte? di Salem con la tristemente nota vicenda della caccia e del processo avvenuti tra il 1691 e il 1693. Un saggio molto interessante sull?argomento ?:
?Le streghe bambine di Salem? di Hill Frances, editore Piemme.


Questa immagine evidenzia la distanza tra Salem e Amherst

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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il Mio amico Guitar Jim

Zagor nr.100 (Collana Zenith nr.151 - Il Mio amico Guitar Jim
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Ottobre 1973




Trama e Commento

La storia comincia nella cittadina portuale di Galveston dove i nostri eroi stanno aspettando di prendere una nave per New Orleans. Il messicano ? stufo dell'attesa anche perch? l?atmosfera in paese non ? delle pi? gioviali cos? Zagor gli spiega che si trovano in quello che ? il punto di raccolta dei cercatori di argento che si spingono nelle terre dei bellicosi Apaches per cercare fortuna. Molti di loro per?, sconfitti dalle avversit?, tornano a Galveston affollandone tristemente le strade.

Cico, sempre affamato, dice: <?Le due sardine che ho mangiato a mezzogiorno non potevano certo bastare a colmare l?appetito che l?aria di mare desta in me!>
Zagor risponde: <?Voglio farti notare che i due pesci che ti sei sbafati oggi non erano sardine ma tonni?e di proporzioni piuttosto considerevoli!>
Cico: <?Sardine?Tonni?Io non me ne intendo troppo di zoologia?>

I due entrano in un saloon dove trovano (con la chitarra in mano) una loro vecchia conoscenza: ?Guitar? Jim, un giovanotto biondo avvezzo alle truffe e al ladrocinio che l'ultima volta era chiuso in galera. Jim per? nel frattempo ? stato rilasciato da Fort Glory per buona condotta. Sar? vero? Comunque sembra il chitarrista-pistolero sia in viaggio per raggiungere la California, regione che all?epoca era ancora pressoch? sconosciuta agli americani tanto che anche Zagor ne sa molto poco.

All?improvviso entra nel locale un certo Julio Ordonez, partito da Oklahoma City e intenzionato a raggiungere il ranch di un amico tra i monti Guadalupe. Ordonez offre 500 dollari a ciascuno di coloro che lo scorteranno a destinazione proteggendolo dagli Apaches. Un viaggio di circa cinque giorni tra andata e ritorno a sentirelui cos? alcuni uomini, tra cui Jim, accettano l?incarico. Nasce poi un alterco tra lo spirito con la Scure e i pendagli da forca li presenti ma prima che possa suonargliele viene colpito alle spalle dal suo ?amico? Jim che convince gli altri a pensare solo al nuovo lavoro.
Dopo un?ora Zagor rinviene e scoperto di essere stato tradito nuovamente, decide di inseguire Jim e scagliargli addosso l'ira funesta.

nota: in questa scena si vede tutta l?impulsivit? dello Zagor del passato. Insomma si incacchia in modo esagerato, come se Hellingen avesse massacrato mezza Darkwood.

Messosi in viaggio insieme a Cico verso i monti Guadalupe ad un certo punto si trova in mezzo ad una battaglia tra gli Apaches e gli uomini ingaggiati da Ordonez. Il Signore di Darkwood non intende schierarsi ma poi cattura il capo degli indiani e lo convince con le buone maniere (una pistola alla tempia) a cessare le ostilit?. Subito dopo ? Jim a prenderle venendo pestato da Zagor per dodici vignette consecutive

nota: se non ? un record poco ci manca. Nemmeno Mortimer, Murdo o Rakosi sono stati menati cos?.



Il gruppo prosegue poi portandosi dietro anche il capo Apache che finisce malauguratamente ucciso poco dopo. Gli altri indiani non perdono un secondo ad avvertire con i segnali di fumo tutti guerrieri nei dintorni per vendicarsi dei bianchi invasori. Intanto Zagor e gli altri sono arrivati al ranch dove Ordonez non deve incontrare un amico ma in realt? vuole ucciderne il proprietario per conto di un mandante. Ovviamente l'eroe non ci sta e si ritrova subito contro tutti gli altri. Jim che fa? Questa volta lo aiuta sparando ai pendagli da forca.

nota: la schizofrenia ? potente in quest?uomo.

Barricatisi in casa del ranchero, quest?ultimo racconta di essere stato un rapinatore di banche e che i suoi complici probabilmente ora vogliono chiudergli la bocca. L?assedio comunque non dura perch? mentre i nostri discutono gli Apaches accoppano tutti i lestofanti rimasti fuori.
Cessato pericolo, il padrone del ranch decide che ? ora di costituirsi e se ne va di sua spontanea volont? a Oklahoma City a farsi allegramente una dozzina d?anni di galera. Jim invece saluta i suoi amci(?) di Darkwood e continua il suo viaggio verso la California.




Commento

Un centesimo numero che a rileggerlo oggi appare molto ingenuo nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi: che Ordonez sia il villain di turno lo si capisce appena entra in scena, Zagor con Jim vede rosso come i tori e sragiona mentre Cico non fa quasi nulla per tutta la storia. Un albo comunque importante perch? rappresenta il primo ?centenario? di altri cinque raggiunti per ora da Zagor.



Approfondimenti

Galveston
Citt? portuale del Texas situata sul Golfo del Messico. Attualmente conta circa 58000 abitanti. L?isola di Galveston, situata vicinissima alla costa e la baia omonima erano anticamente abitate dagli indiani Karankawa e Akokisa. I primi insediamenti europei permanenti sono opera del pirata francese Louis Michel Aury che vi cre? la sua base nel 1816. In seguito Galveston fu utilizzata anche dal pirata Jean Lafitte, molto noto agli zagoriani essendo uno dei personaggi storici, realmente esistiti, che compaiono nel fumetto.

In questa foto si vede Galveston sull?isola omonima


Il pirata Jean Lafitte


Texas
Enorme territorio grande pi? del doppo dell?Italia. Per lungo tempo sotto la dominazione spagnola, nel 1821 divenne territorio messicano per poi guadagnare l?indipendenza come stato nel 1836 al temrine della Rivoluzione Messicana (quella della battaglia di Alamo in cui mor? David Crockett).
Una curiosit?: nonostante l?immaginario dei film western faccia apparire il Texas come una grande zona desertica, la sua percentuale di superfici d?acqua ? superiore a quella italiana.

Una mappa del Texas del 1835



Guadalupe Mountains
Catena montuosa situata tra il Texas e il New Mexico. Oggi vi si trova un grande parco nazionale.

Come si vede dall?immagine, i monti Guadalupe non sono proprio a due passi da Galveston. Come hanno fatto Zagor e gli altri ad arrivarci in due giorni e mezzo?



California
Fu annessa agli Stati Uniti d?America solo nel 1850. All?epoca di Zagor era territorio completamente messicano e pressoch? sconosciuto agli abitanti della costa Est. Nota personale: ? vero che la storia non si fa con i se ma secondo me, se i messicani non avessero perso la California nella guerra del 1847, non ci sarebbe stata la scoperta dell?oro da parte dei pionieri. Di conseguenza non ci sarebbe stata la famosa corsa all?oro che ? stata la vera causa scatenante dele guerre indiane di met? ?800.

Una mappa della California del 1835


Fauna autoctona



Fort Glory
Le mie approfondite ricerche storiche mi hanno portato al ritrovamento di una rara immagine dell?epoca:



I Dollari
Nella storia Zagor dice a Jim di avere a disposizione 120 dollari per il viaggio di ritorno verso casa. Ordonez poi offre 500 dollari a chi lo seguir? nella sua missione. Ma un dollaro del vecchio West a quanti dollari di oggi corrisponde? Prendendo in considerazione il valore della moneta americana nel 2004, le equivalenze sono quelle che seguono:
1$ del 1815 = 10$ del 2004
1$ del 1825 = 15$ del 2004
1$ del 1835 = 20$ del 2004
1$ del 1845 = 25$ del 2004 (circa)
1$ del 1855 = 20$ del 2004 (circa)
1$ del 1865 = 10$ del 2004 (circa)
1$ del 1875 = 15$ del 2004
1$ del 1885 = 20$ del 2004 (circa)

Questo ? il mezzo dollaro (half dollar) del 1834



Guitar Jim
Amico-nemico di Zagor, ? un pistolero travestito da cantastorie. Spesso imprevedibile, non si capisce mai da che parte stia, forse semplicemnente dalla sua. La prima apparizione su un albo gigante risale al Dicembre 1967 in Zagor Gigante n.030 (Zenith 081).





Le Canzoni
Nella storia vengono citate alcuni titoli di canzoni:

Cape cold girls. Una canzone da marinai

Wicked polly

Il Robert Shaw Choral ? un coro e orchestra che ha offerto grandi grandi interpretazioni sia delle canzoni di Stephen Foster che delle pi? famose ?Sailor Songs? come ?What Shall We Do With The Drunken Sailor? per esempio.

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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

ANGOSCIA (85/87)

Kiki Manito ha scritto:
Ecco il riassuntone Brick wall Laughing

Zagor gigante n.085
Angoscia
Testi: Guido Nolitta
Disegni e copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Luglio 1972


Tutto inizia ad Ocean City una piccola citt? portuale del Maryland. I paesani sono impegnati a festeggiare il varo di una nave ma non sanno che Cico prima si ? scolato la tradizionale bottiglia di champagne e poi, per costruirsi un giaciglio temporaneo sulla spiaggia, ha tolto le traversine che avrebbero dovuto far scorrere l?imbarcazione dalla terraferma all?acqua! Risultato: nave affondata direttamente nel porto e Cico inseguito da una folla inferocita. Scampato il pericolo il messicano si ricongiunge a Zagor il quale lo sta aspettando da un?altra parte della cittadina. I due sono solo di passaggio a Oceancity ma ecco che incontrano un vecchio amico di nome Buddy Parkman, una guida e cercatore di piste. Buddy di solito vive a Richmond ma ? venuto ad assistere alla partenza di suo figlio Albert per Fairmont insieme ad una carovana di coloni europei. Per il ragazzo si tratta della prima vera esperienza come guida e suo padre ? preoccupato. Zagor cerca di rassicurarlo spiegando che il territorio che dovr? attraversare Albert ? al momento libero dalla presenza dei Cayuga, spostatisi pi? a Ovest, e dalla banda di ?Blackie? Logan la quale, prima di essere catturata, evidentemente imperversava lunga la pista verso Fairmont. Comunque Zagor (guarda caso) va dalla stessa parte e si offre di tenere d?occhio di nascosto il pivello.



Cos? accade infatti, dopo aver salutato Buddy, Zagor e Cico si presentano da Albert chiedendo di potersi unire alla carovana. Il prezzo del viaggio ? di venti dollari che vengono prontamente pagati da Zagor (il quale, a differenza di Cico, ? una banca vivente). Lo Spirito con la Scure pensa bene di usare un nome falso e si presenta come Harry Gordon mentre Cico diventa Martin Pereira.
Il giorno dopo la carovana si mette in viaggio: tra le varie famiglie vi sono i poveri Manning, i greci Zambrakis e gli Williams giunti dalla periferia di New York. C?? anche un gruppo di viaggiatori proveniente dall?Ungheria che se ne sta sempre in disparte, chiss? perch?? Durante la prima notte di bivacco la sentinella ode un urlo agghiacciante. Si tratta del cane dei Manning ritrovato completamente dissanguato. Attribuita la colpa ad un animale selvatico la carovana di rimette in marcia fino ad incontrare un groppo di indiani Yurok. Albert fa qualche scambio con loro mentre alcuni dei coloni si stupiscono per il fatto che i pellerossa non abbiano la pelle rossa. In realt?, come tutti sanno, si tratta di un grosso abbaglio preso dal primo europeo che vide gli indiani i quali si erano semplicemente pitturati di rosso.



A questo punto del viaggio Zagor si ? gi? fatto un?idea su come ? Albert. Il giovanotto ? sicuro di se ma anche piuttosto arrogante e con un?opinione sugli indiani non proprio uguale a quella del Signore di Darkwood. Insomma se non fosse amico di Buddy ? probabile che sarebbe gi? stato suonato a dovere. Invece no, anzi, il giorno dopo il ragazzo viene subito rivalutato quando, esponendosi in prima persona, ferma l?attacco degli Yurok convincendoli a dialogare. A quanto pare una squaw di nome Sahena ? stata uccisa nella notte. Zagor esaminandone il corpo nota due forellini sul collo come se fosse stata morsa da un serpente. Gli indiani, convintisi che il colpevole non ? tra i coloni, se ne vanno.
Due giorni dopo succede un altro guaio. Gli aiutanti di Albert, pensando che gli ungheresi si tengano in disparte per proteggere qualcosa di prezioso, rubano il loro carro. Zagor e la giovane guida si mettono al loro inseguimento e li raggiungono. Solo che uno lo ritrovano stecchito, morto alla stessa maniera del cane e dell?indiana, l?altro completamente pazzo che grida ?l?ho visto, l?ho visto? prima di sfracellarsi da una roccia.



L?ormai angosciante viaggio prosegue fino ad arrivare finalmente alle quatto case che costituiscono il nucleo di Fairmont. In paese Albert riscuote il pagamento per il suo lavoro. Gli ungheresi, non potendo pagare subito, lo invitano a casa del loro padrone il conte Bela Rakosi il quale (manco a dirlo) vive in una lugubre casa fuori mano. Zagor e Cico ovviamente vanno con Albert?



Zagor gigante n.086
Zagor contro il vampiro
Testi: Guido Nolitta
Disegni e copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nell?Agosto 1972


Arrivati alla dimora del conte i nostri vengono accolti dal maggiordomo Zoltan. Si fa buio ed ecco che il conte in persona accoglie i suoi inattesi ospiti. A tavola l?impeccabile Rakosi spiega di aver lasciato l?Europa per motivi politici e di essere venuto in mezzo alle montagne americane per starsene in pace e coltivare la sua passione: il sangue? No, la botanica.



E? ormai ora di andare a dormire. Cico radendosi nel bagno si taglia e il barone alla vista del sangue cerca in tutti i modi di addentarlo senza riuscirci. In una storia piuttosto tetra questo intermezzo comico del buon messicano spezza la tensione ed ? anche una delle sue gag pi? famose in assoluto.
La mattina dopo per? l?atmosfera torna cupa con Albert fermo a letto, improvvisamente emaciato e privo di energia. L?imprevisto costringe Zagor e Cico a rimanere ancora a casa del conte.



Di nuovo giorno seguente Albert non da segni di ripresa cos? Zagor va in paese a cercare il dottore e finisce per essere invitato a pranzo dagli Zambrakis. Intanto Cico alla villa ? affamato e decide di fare una visitina alla dispensa. Com?? come non ? con una caduta finisce invece direttamente nella cripta in cui dorme il vampiro (che non s?era capito?). Il messicano assiste proprio al momento del risveglio del non-morto ma quando lo racconta a Zagor lui pensa che quanto accaduto sia stato solo una visione causata dalla botta in testa. Pi? tardi arriva il dottor Metrevelic il quale esamina le condizioni di Albert e viene messo al corrente di tutti i fatti misteriosi accaduti durante il viaggio. Metrevelic a questo punto non ha dubbi, il colpevole ? un vampiro e facendosi due conti anche Zagor finisce per crederlo.
Quella notte il barone (prima era conte ma ? stato promosso) si reca di nuovo nella stanza di Albert per fare uno spuntino ma Zagor gli tende un?imboscata. Rakosi chiama quindi a raccolta i suoi aiutanti ungheresi che per? vengono sbaragliati dallo Spirito con la Scure.
Infine, proprio quando l?alba ? vicina, avviene lo scontro finale tra Zagor e il vampiro!



Zagor gigante n.087
Alba Tragica
Testi: Guido Nolitta
Disegni e copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Settembre 1972


Il nosferatu ? molto pi? forte fisicamente, Zagor viene salvato dal sorgere del sole che incenerisce il suo antagonista. Intanto Ambrogio, cio? Zoltan da fuoco alla casa ma nonostante questo Cico e Albert vengono tratti in salvo. Infine, dopo tanti sconvolgenti avvenimenti, il giovane Parkman viene affidato alle amorevoli cure della figlia del dottore (e come insegna la filastrocca, con la figlia del dottore?).



Commento
Parto dal finale: il fatto che nessuno abbia pensato a disperdere le ceneri di Rakosi fa automaticamente intuire che il vampiro torner? in futuro e infatti cos? sar?. La storia ? un chiaro omaggio da parte di Nolitta a tutto l?immaginario classico dei vampiri, come del resto lui stesso ammette. Magari oggi pu? sembrare un po? ingenuo un super cattivo che ha paura dell?aglio o delle croci fatte con i ramaioli (usate da Cico nella storia), per? Rakosi rappresenta in fondo il vero vampiro, cio? quella creatura allo stesso tempo affascinante e spaventosa. Affascinante perch? ? immortale, eternamente giovane e al di fuori di ogni regola o schema. Spaventosa perch? pur avendo aspetto umano, pur parlando e ragionando con gli uomini, li considera solo cibo! Ecco perch? secondo me un personaggio come Hannibal Lecter ? considerato uno dei pi? terrificanti della storia del cinema. Perch? ? simile alla figura del vampiro classico, cio? affabile e assetato di sangue!
Per quanto storie come ?Zagor contro il Vampiro? possano essere datate, saghe ?aggiornate? come quella specie di Smallvillle che ? Twilight devono solo inchinarsi.

Note sul contesto storico e geografico

Maryland
E? uno stato situato sulla costa atlantica, molto vicino alla ?zona d?azione? classica di Zagor. Fu il Maryland a dare il terreno per la costituzione del Distretto di Columbia, cio? Washington la capitale federale degli USA. Il nome deriva dalla principessa consorte Henrietta Maria di Francia, moglie del re d?Inghilterra Carlo I.


Ocean City
Oggi conta circa 7000 abitanti. E? situata sull?isola Ferwick. Non ho trovato avvenimenti storici rilevanti all?epoca di Zagor.




Varo delle navi
Ha la stessa valenza del battesimo cristiano. Rompere la bottiglia di champagne serve quindi come benedizione. In Scozia usano il Whisky, anticamente si usava il sangue.
Un famoso varo del cinema: http://www.youtube.com/watch?v=26CYcG2ef5Q

Richmond
Non ho idea di quale Richmond si tratti. Nella sola America ce ne solo oltre venti.

Fairmont
Anche in questo caso ci sono diverse citt? chiamate cos?. Considerando che il viaggio dura alcuni giorni e che Zagor segue Albert perch? va nella sua direzione, direi che potrebbe essere la Fairmont dell?Illinois. Oppure quella della West Virginia o della North Carolina ma avrebbe significato spostarsi a Sud.

Cayuga
La nazione Cayuga ? una delle costituenti la confederazione irochese. Le altre sono: Mohawk, Oneida, Onondaga e Seneca. Alle prime cinque si ? poi aggiunta la nazione Tuscarora.
E? storica la loro migrazione in Oklahoma nel 1831. Zagor probabilmente si riferisce a quella quando parla di ?spostamento verso Ovest?


Harry Gordon
Cercando il nome falso usato da Zagor si scopre che di ?Harry Gordon? ne ? esistito uno: un commediante scozzese della prima met? del XX? secolo.

Zambrakis
E? anche il nome di un personaggio del libro ?Nekrhosyj Il Barone Vampiro? di Paolo Graffigna

Yurok
Da quello che ho letto la trib? degli Yurok ? una di quella che ha origini pi? antiche. Addirittura avrebbero antenati vissuti 10000 anni prima. Originari della California, storicamente sono stati quasi sterminati durante la corsa all?ora degli anni ?50 del XIX? secolo. Certo quelli che incontra Zagor hanno fatto un bel viaggetto.


Bela Rakosi
Il nome del vampiro, come anche le sue fattezze sono un omaggio a Bela Lugosi, celebre interprete di Dracula al cinema originario proprio dell'Ungheria.

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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

IL TESORO MALEDETTO (200)

Kiki Manito ha scritto:
Zagor gigante nr.200
IL TESORO MALEDETTO
Testi: Tiziano Sclavi
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Marzo 1982



Sinossi
Primavera a Darkwood, Zagor ha appena finito il suo giro di visite periodico presso i capi trib? della regione ed ? felice come una Pasqua perch? tutto va bene. Infatti ride da solo mentre vola tra le liane ma appena tornato a casa non trova Cico ad aspettarlo. Il messicano ha lasciato scritto in un biglietto di essere andato a pescare alle sorgenti del fiume Susquehanna, cos? lo Spirito con la Scure decide di raggiungerlo.

Nel frattempo proprio Cico ? alle prese con l?attraversamento di un fitto tratto di foresta insieme ad una vecchia conoscenza: il cercatore di tesori Digging Bill. Quest?ultimo a quanto pare lo ha coinvolto in uno delle sue improbabili ricerche. Il tutto, spiega Bill, ? partito dal ritrovamento da parte sua di un documento nella biblioteca dell?Abbazia di Saint John a Boston. Il documento testimonia la storia della Discovery, una nave inglese carica d?oro che part? da Portsmouth nel 1753, diretta in America. Giunta nella baia di Chesapeake cominci? a risalire il Susquehanna diretta al forte ?Giorgio II?, sua destinazione finale. Il capitano per? pens? bene di impossessarsi dell?oro e dirott? la nave verso la sorgente del fiume. In seguito, secondo la leggenda, il passaggio di una misteriosa cometa influenz? le acque del lago in cui si trovava la Discovery la quale fu sommersa per poi sparire senza lasciare traccia. Tralasciando la parte soprannaturale della storia, secondo Bill uno dei motivi per cui la nave non fu mai ritrovata ? perch? il Susquehanna ha due sorgenti e tutti hanno sempre cercato in quella sbagliata.



Cico e Bill continuano a parlare ma mentre proseguono il loro cammino verso la sorgente principale non si accorgono di essere seguiti da qualcuno. Si tratta del professor Flecker e della sua scorta i quali hanno seguito i nostri per giungere all?oro. Il professore non fa in tempo a cantare vittoria che i suoi uomini lo tradiscono per impossessarsi del tesoro. Le cose si mettono male ma ecco risuonare nell?aria il grido di Zagor che a pagina 44 finalmente riappare in scena. Dopo averne prese pi? del necessario (una volta lo menavano di pi?, oggi ? semi-invincibile) lo Spirito con la Scure si sbarazza dei birbaccioni e poi si fa spiegare tutto l?accaduto. In seguito il gruppo si ferma al lago a fare un po? di campeggio in attesa del nuovo passaggio della cometa che dovrebbe essere imminente. Infatti , sempre secondo la leggenda, al ripetersi di quel fenomeno celeste la nave dovrebbe riapparire. A cena Cico e Bill si strafogano e trincano senza complimenti e senza sapere che il professore ha drogato il Whisky per far addormentare tutti. Zagor non cade nel tranello ma anche se fosse stato mi chiedo che avrebbe mai potuto fare da solo il professore.



Comunque in piena notte giunge davvero la cometa. Flecker impazzisce e da una legnata in testa a Zagor che cade a terra privo di sensi (una volta la testa di Zagor faceva concorrenza alla batteria di John Bonham Laughing). Mentre tutti sono nel mondo dei sogni la nave riemerge dalle acque della sorgente, il professore vi sale a bordo e trova l?oro. Zagor ripresosi lo segue ma si imbatte nei marinai zombati della Discovery impossibili da uccidere. Lo Spirito con la Scure la scampa e fa appena in tempo ad uscire dalla nave prima che questa affondi di nuovo. Al mattino Bill e Cico sono arrabbiati per essersi persi tutto l?accaduto ma Zagor dice loro che ? meglio fare fagotto e tornarsene a casa?e cos? fanno.



Commento
Storia divisa in due parti: una prima met? dedicata al duo comico Cico-Digging Bill e una seconda pi? in salsa horror. Un albo celebrativo tutto a colori in cui l?elemento atto a suscitare maggiore attenzione ? la guest star Digging Bill. Per il resto fondamentalmente si tratta di una chiacchierata tra amici con passeggiata nella foresta, una dormita in campeggio e un po? di zombie a sorpresa alla fine. Ma poi perch? c?erano gli zombie? Per gli strani influssi della cometa secondo quanto pensato da Sclavi. Tra l?altro esiste un film del 1984 intitolato ?La notte della cometa? in cui la gente viene trasformata in zombie dal passaggio appunto di una cometa. Zagor gigante nr.200 ? del 1982 quindi sembrerebbe che Sclavi abbia parzialmente anticipato l?idea di due anni, a meno che non si sia ispirato a sua volta a qualcosa di precedente.

Approfondimenti

Susquehanna river
Fiume di 715 chilometri che nasce dal lago Otsego situato nello stato di New York. Il cosiddetto North Branch del fiume si incontra poi con il West Branch in Pennsylvania formando un unico corso la cui foce a estuario si trova nella baia Chesapeake.


Lago Otsego (dove c'? la nave con gli zombie Very Happy)


Digging Bill
Uno dei principali comprimari periodicamente ricorrenti di Zagor. Alto e magro, veste decisamente fuori moda persino per l?epoca in cui vive. Costantemente alla ricerca di tesori pi? per vocazione che per desidero di ricchezza, sa essere sia scaltro che pasticcione, sia arguto che buffamente comico. Solitamente viaggia e vive le sue avventure da solo ma ogni volta che parte per una delle sue ricerche finisce immancabilmente per incrociare la strada di Zagor e Cico.


Comete
La cometa pi? ?vicina? temporalmente a quella descritta nella storia ? proprio la pi? famosa, cio? quella di Halley. Infatti ci fu un perielio nel 1758 (1753 nel fumetto) e un altro nel 1835, proprio nel periodo in cui vive Zagor. L?ultimo passaggio della cometa di Halley c?? stato nel 1986, il prossimo sar? nel 2061.


Portsmouth
Citt? portuale situata sulla costa meridionale inglese. Forse la nave pi? famosa partita da Portsmouth fu il Challenger nel 1872 che venne utilizzata da una storica spedizione scientifica.


Chesapeake Bay
Baia molto estesa di quasi 300 chilometri.


La mappa di Digging Bill

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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'INFERNO DEI VIVI (20/21)

Kiki Manito ha scritto:
Zagor gigante nr.20
L'INFERNO DEI VIVI
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Febbraio 1967
"la storia ? uscita la prima volta negli albi a striscia della terza serie n? 24-25-26-27-28 nel primo semestre del 1965!!" Cit. zenith52 Cool



Sinossi e analisi

Zagor si reca insieme a Cico a Fort Springtime dopo intende incontrare il maggiore Walcott il quale per? ? stato sostituito dal colonnello Dillon. Mentre Cico si ?intrattiene? con un bizzarro allevatore di orsi locale (o meglio con i suoi orsi), lo Spirito con la Scure riceve l?incarico di aiutare gli uomini che dovranno portare alla cittadina di Clearville una consistente somma di denaro.





Note Siccome il maggiore chiede a Zagor di svolgere la missione senza il suo amico messicano, lui pensa bene di provvedere a Cico facendogli fornire vitto e alloggio in gattabuia! (testuale). Uno Zagor cos? burlone appartiene davvero ad un?altra epoca. Anche il buffo modo in cui reagisce Cico al suo ?abbandono? oggi non verrebbe pi? disegnato mentre il modo collerico con cui il nostro se la prende con i soldati che vogliono ingabbiarlo ? tipico di Paperino. Del resto quest?ultimo ? uno dei personaggi che hanno ispirato la creazione di Cico e le somiglianze tra i due negli anni ?60 erano evidenti.

Il giorno dopo Zagor e alcuni militari sono in viaggio con il carro contenente i dollari ma all?improvviso vengono attaccati. L?eroe non riesce a fare nulla perch? viene subito tramortito. I misteriosi malfattori poi gli sparano e lo gettano in un fiume dal quale per? l?eroe riesce a venirne fuori seppur al limite delle forze. Come se non bastasse la pallottola nel costato, Zagor deve fare i conti anche con i coyotes da cui viene circondato e assalito.





Note Nelle vecchie storie Zagor veniva sconfitto spesso e volentieri anche da personaggi che erano tutto meno che super-villains. In questo caso non si sa chi lo colpisce in testa perch? gli autori si curano attentamente di mostre solo mani e piedi degli aggressori creando cos? il mistero. Anche le ferite da arma da fuoco sono cose che in passato accadevano molto pi? spesso al protagonista il quale sovente veniva messo in grande difficolt?.
Uscito dal fiume Zagor cerca di arrampicarsi per trarsi in salvo ma non ha forze sufficienti. In quel momento i suoi pensieri giustamente non sono un flusso razionale di parole ma anzi, si lascia quasi andare alla disperazione.
Anche la descrizione del momento ? ricca di pathos. Una didascalia dice:
?intanto i bagliori rossastri del sole al tramonto hanno lasciato luogo alle prime ombre della notte?e, in un orrido scenario il Signore di Darkwood attende la morte con rassegnazione?
Bella anche la chiusura di sequenza:
?gli occhi dello Spirito cola Scure si chiudono su un?orribile visione di zanne biancheggianti e di occhi iniettati di sangue. Poi quando si riaprono??


Zagor si ritrova in una grotta in compagnia di uno stregone indiano di nome Tawar che l?ha salvato. Il vecchio sciamano a quanto pare ? stato scacciato dalla sua trib? Tunican per motivi al momento sconosciuti. Sono passati per? ben dici giorni perci? il nostro eroe deve sbrigarsi a tornare al forte per sapere cosa ? successo nel frattempo. Salutato Tawar con la promessa di sdebitarsi Zagor parte e giunge in fretta a destinazione dove scopre di essere diventato un ricercato per furto! Subito dopo si fa arrestare senza opporre resistenza per cercare di chiarire con le buone il malinteso.



Note La tensione dell?arresto viene subita allentata dagli autori grazie ad un divertente ?dialogo? che Zagor ha con alcuni astanti nel momento in cui viene ammanettato. Senza descrivere tutta la scenetta non si pu? non notare come il protagonista riesca a scherzare nonostante la sua situazione. Superficialit?? Inverosimiglianza? Di certo qualcuno la vedrebbe cos? oggi ma la verit? ? che all?epoca Zagor era molto pi? ?fumetto? e gli autori si preoccupavano pi? di suscitare emozioni (positive e negative) nel lettore piuttosto che creare storie perfette. Io credo che se si riuscisse a coniugare lo spirito di quel tempo con le accurate sceneggiature di oggi, nascerebbe lo Zagor perfetto.

Il maggiore ? convinto che sia stato Zagor ad architettare la rapina e lo chiude in prigione in attesa del processo. Cico per? ? libero di muoversi e cos?, per evadere l?amico, si traveste da ?sua nonna? per fargli visita e dargli degli attrezzi ?da evasione? ma ovviamente il piano fallisce.



Note L?esclamazione di Zagor: <Povero me?> dice tutto.

Cico tenta ancora di liberarlo ma inutilmente. Il giorno seguente lo Spirito con la Scure viene condannato ai lavori forzati a vita nel disumano penitenziario di Hellgate



Zagor viene messo in cella insieme ad un certo Gus, un tipo che si fa chiamare lo strangolatore di Boston ma che in realt? non ? mai riuscito a far fuori nessuno. Ben presto per? arrivano anche i momenti brutti come i lavori forzati sotto il sole cocente e le frustate subite a causa di un diverbio con un altro detenuto di nome Mackett. Quest?ultimo era stato spedito in prigione da Zagor stesso ma ora propone allo Spirito con la Scure di evadere insieme. I due, liberatisi delle catene, riescono quasi a fuggire ma vengono intercettati dalle guardie carcerarie. Mackett muore nella sparatoria (non una gran perdita) mentre Zagor per punizione viene messo in isolamento per venti giorni nella tremenda ?tana della talpa?.



Nel frattempo a Darkwood Cico non si da pace per la sorte dell?amico. La sua angoscia ? tale da avergli tolto persino l?appetito. Inoltre, spinto da un nobile impulso (come dice lui stesso), si mette a liberare tutte le prede che trova bloccate nelle trappole dei dintorni: <Volate fratelli! Godetevi l?ebbrezza degli infiniti spazi aperti! Solcate garruli i mille sentieri del cielo e?>. Purtroppo il poetico slancio verso un sentimento di libert? viene interrotto dal cacciatore inferocito che aveva sistemato le trappole!



Trascorsi alcuni giorni, Zagor si trova ancora in isolamento ma per sua fortuna il dottor Hogan, medico del penitenziario, crede alla sua innocenza. Poco tempo dopo per? ecco arrivare a Cico una tremenda notizia: Zagor-te-nay ? morto! Il messicano disperato si presenta a Hellgate per portare via la salma del suo amico ma appena allontanatosi ode una voce: ? quella di Zagor che vivo e vegeto esce dalla bara. Cico terrorizzato pensa si tratti di un fantasma cos? Zagor gli da una prova ?tangibile? del contrario.





Note Zagor con l?aiuto del dottore ? evaso facendosi credere morto. Un sistema molto simile era stato utilizzato da Edmond Dant?s, il protagonista de ?Il Conte di Montecristo?, per uscire dal Castello d?If in cui era imprigionato.
Lo si pu? vedere in questo spezzone della riduzione del romanzo per la tv del Quartetto Cetra (dal minuto 4:16)

http://www.youtube.com/watch?v=o3YnSftSToA

Un?altra cosa interessante secondo me ? il fatto che in passato Zagor e Cico a volte si abbracciavano in segno d?affetto senza suscitare alcuna malelingua. Al giorno d?oggi invece scene del genere sono state del tutto eliminate.


Giorni dopo a Brandville Zagor inizia le sue indagini per trovare i veri colpevoli della rapina ai danni dei militari. In realt? lo Spirito con la Scure si fa aiutare dal suo amico Bob, giornalista locale, facendo pubblicare un articolo in cui si afferma che Cico ha le prove della colpevolezza di coloro che hanno incastrato il suo ?defunto? amico. In pratica ? un modo per attirare in trappola gli uomini che stanno cercando e la cosa riesce. Infatti uno dei malfattori si presenta alla capanna nella palude per chiudere la bocca a Cico ma ? lui a rimanere in silenzio per sempre dopo essere finito nelle sabbie mobili.



Note E? interessante il fatto che de ?l?amico Bob? di Zagor non si sappia assolutamente nulla. Ne credo che sia comparso ancora nelle storie di Zagor dopo le appena due vignette in cui lo si vede in questo albo. In pratica Bob ? solo uno strumento utilizzato all?interno di un paragrafo della storia, magari ingenuo, ma molto veloce. Personaggio mordi e fuggi alla ?Bob? oggi non credo siano stati pi? utilizzati.
Il malfattore finisce nelle sabbie mobili per colpa di Cico che se lo ? lasciato sfuggire. Zagor si arrabbia molto dicendo: <Possibile che io non possa mai fidarmi di te stupido messicano?...La verit? ? che ancora una volta la tua incapacit? ha mandato in fumo i miei piani> Questo atteggiamento cos? collerico da parte del protagonista ? quasi in antitesi con i sentimenti d?affetto mostrati al momento della sua ?resurrezione? dopo il penitenziario. In realt? si tratta semplicemente del modo di interpretare il personaggio da parte di Nolitta. Questa ?instabilit?? emotiva si ? andata poi via, via attenuando fino a scomparire. Nelle storie attuali Zagor ? un eroe tutto d?un pezzo: nulla lo scalfisce, (quasi) nulla lo sconfigge, nulla lo intimorisce, nulla lo fa ridere o piangere in maniera plateale (umana?).
In questi ultimi anni si ? scoperto il nome proprio dell?uomo ?Zagor?, ovvero Patric Wilding. Questo lo ha legato alla realt? e alle regole a cui sottostanno gli altri uomini pi? di quanto sia mai stato fatto in passato. Anche pi? di quanto avvenga in questo: ?L?inferno dei vivi? con l'incarcerazione e tutto. Il paradosso per? ? che il sovrumano ?equilibrio? raggiunto dallo Spirito con la Scure nelle avventure di oggi lo rendono forse molto pi? vicino al ?divino? e lontano dagli uomini di quanto accadeva prima. Tuttavia io credo che il solo ?divino? e ?magico? che c?? e deve continuare ad esserci in Zagor non ? l?invincibilit? o l?imperturbabilit? ma piuttosto ? tutto il retaggio che il nostro si porta dietro da personaggi antecedenti come Phantom e Tarzan.
Forse un recente elemento importantissimo della continuity, ovvero il superamento della ?colpa del padre? ha in parte modificato il personaggio fino a farlo diventare un perfetto eroe. Oppure semplicemente sono cambiati i tempi, il modo di scrivere e di intendere il personaggio da parte degli autori.
Il nuovo Zagor comunque ? ottimo come quello vecchio, pi? forte, pi? furbo, pi? stratega, pi? rispettato perfino, solo che leggendo una storia degli anni ?60 e una di oggi ci si trova indubbiamente di fronte a due protagonisti molto diversi.


In seguito alla capanna arriva un altro dei veri rapinatori. Questa volta Zagor e Cico riescono a catturarlo e a mantenerlo vivo legandolo ad un albero per tutta la notte successiva. Quando arrivano un gruppo di coguari intenzionati a fare un banchetto, al prigioniero si scioglie la lingua e chiama Zagor affinch? lo salvi. Essendo i micetti di casa un po? troppi l?eroe accorso si trova in difficolt? tanto che Cico usa una specie di spingarda alla ?Zio Paperone? per salvarlo, rischiando per? di farlo secco a sua volta. Zagor dice: <basta Cico per carit? o mi manderai tu all?altro mondo!> dopodich? si esibisce in quello che ? il suo sport preferito: il lancio del puma!





Note Nella vignetta si vede la capanna circondata da una palude insolitamente grande.

Subito dopo il prigioniero confessa rivelando che lui e altri due complici hanno approfittato delle disgrazie subite da Zagor per spassarsela e sistemarsi subito con i soldi del malloppo. Un colpo di fucile per? lo fredda prima che possa continuare. Si tratta del ?terzo? uomo che Zagor non fatica a catturare scoprendo poi essere l?ufficiale dell?esercito che aveva scortato insieme a lui la cassa dei dollari! Portato in tribunale, giustizia viene prontamente fatta e anche il colonnello Dillon si scusa con lo Spirito con la Scure presentandogli persino le proprie dimissioni. Zagor per? lo convince a continuare il suo lavoro imparando dai propri errori.

Una tipica posa di Zagor usata da Gallieno Ferri in passato:


Note I tre furfanti che approfittano dell?incarcerazione di Zagor e diventano poi rispettabili e ricchi cittadini ricordano molto i personaggi de ?Il Conte di Montecristo?: Mondego, Villefort e Danglars i quali fanno fortuna in seguito all?imprigionamento dell?innocente Dantes. Salvo poi subirne la vendetta in seguito.
Lo si pu? vedere in questo altro spezzone della riduzione del romanzo per la tv ad opera del Quartetto Cetra (dal minuto 1:50).

http://www.youtube.com/watch?v=d1mKSfXQCdk

Molto onorevole il colonnello, cio? l?uomo di potere, che vuole dimettersi per pagare i suoi errori. Qui si vede perfettamente che Zagor ? solo un fumetto. Basta confrontare una tale azione con la realt? di oggi (ma anche del passato).
Whistle

ps: il cattivo che alla fine spiattella tutto il retroscena, cio? in pratica il giallo svelato, non ? forse una cosa identica a quanto avvenuto nel recente ?Un Capestro per Gambit?? La differenza per? ? che ne ?L?Inferno dei vivi? la spiegazione dura appena due pagine e non conclude la vicenda in quanto poi c?? la resa dei conti con l?ultimo cattivo e infine il rilassante epilogo dopo tante variegate emozioni.

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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

INCUBI (275/280)

Kiki Manito ha scritto:
Allora... Vediamo se riesco a battere il record di post pi? lungo Laughing

Questo che segue ? il riassunto commentato di "Incubi" che ho postato in giro per il WEB.

Zagor gigante nr.275
INCUBI
Testi: Tiziano Sclavi
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Giugno 1988



Tiziano Sclavi
Il noto creatore e sceneggiatore di Dylan Dog ha scritto anche alcune storie per Zagor come ad esempio ?La Montagna degli Dei? (nr.184-185-186), ?I Tagliatori di Teste? (nr.191-192-193-194), ?Il Signore Nero? (nr.194-195-196), ?Thunderman? (nr.196-197-198), ?Lupo Solitario? (nr.198-199), ?Il Tesoro Maledetto? (nr.200), ?Devil Mask? (nr.201-202-203), ?Il Profeta? (nr.221-222), ?Incubi? (nr.275-276-277-278-279-280) e lo Speciale Cico nr. 6: ?Horror Cico?

Escludendo le varia ?odissee? che sono l?insieme di varie avventure tutte concatenate fra loro, si pu? sicuramente affermare che ?Incubi? sia l?avventura zagoriana pi? lunga in assoluto visto che dura ben 5 albi e mezzo per un totale di sei mesi di pubblicazione. Un?opera che si discosta parecchio dai comuni canoni con cui, precedentemente alla sua uscita nel 1988, erano state sceneggiate le storie di Zagor.

Sclavi immagina un protagonista tragico ed epico che si muove in un mondo crepuscolare dove bene e male, sogno e realt? si confondono. La vicenda del resto risulta complessa e per molti lettori ? stato ed ? tutt?ora difficile comprenderne il finale o meglio i finali.
Di certo per? non ha lasciato nessuno indifferente quindi la lettura ? consigliabile sia ai neo-lettori di Zagor, sia ai lettori di Dylan Dog, specialmente coloro che rimpiangono l?Indagatore dell?Incubo dei primi anni.





Riassunto
Foresta di Darkwood, mentre Cico rimane alla capanna a meditare (cio? dormire), Zagor va a caccia senza fucile ma armato come al solito solo di arco e frecce. Lo Spirito con la Scure avvista un cervo che si sta abbeverando al ruscello che, accortosi del predatore, invece di fuggire si mette a parlare:
<Uomo? tu vuoi uccidermi vero?>
Un cervo che parla? <Non ? possibile> pensa Zagor ma l?animale prosegue:
<Anch?io ho fame uomo ma non per questo voglio uccidere te!>
<Tu?parli?> chiede uno sbalordito Zagor.
<S? parlo a te Za-Gor-Te-Nay e ti dico si stare in guardia perch? qualcuno che ti ha detto un silenzioso addio sta per tornare?>



Subito dopo il cervo si trasforma in un?orribile creatura che assale il nostro eroe per poi dissolversi nel nulla. Un?illusione quindi ma la causa non pu? essere solo la stanchezza come pensa inizialmente Zagor.



Infatti nello stesso momento anche Cico sta facendo un tremendo sogno in cui viene divorato da un ragno gigante e sempre lo Spirito con la Scure viene aggredito in seguito da mani di fuoco uscite da un fal?. Il fatto che queste allucinazioni lascino ferite e ustioni reali sui corpi dei due amici dovrebbe far capire loro che sono vittime di qualche sortilegio ma una leggera amnesia rende confusi i ricordi di quegli incredibili eventi.





Cico l'amnesia se la cuasa da solo mentre taglia la legna:


Trascorrono alcuni giorni senza che niente di strano accada di nuovo, anzi ? un periodo piuttosto tranquillo almeno fino a quando non arriva il postino indiano Drunky Duck recante una missiva del colonnello Perry. L?ufficiale, vecchio amico di Zagor, gli chiede di raggiungerlo al pi? presto a Fort Pitt.

Una rara immagine di Zagor che si rilassa.


E? l?inizio di una nuova avventura, sicuramente la pi? particolare di tutta la storia editoriale di Zagor? (continua)

Note

Norman Perry
Colonnello e medico dell?esercito degli Stati Uniti, ? di stanza a Fort Pitt in piena Darkwood. E? uno dei pochi militari che Zagor stima veramente.

Drunky Duck
Uno comprimario presente fin dagli anni ?70. Postino indiano, burlone ma anche piuttosto furbo, si occupa di recapitare missive nella zona in cui abita Zagor. Essendo un personaggio comico, ogni volta che appare da vita a delle gag insieme a Cico. I due infatti sono soliti giocarsi a vicenda scherzi feroci ed esilaranti.
A pensarci bene Drunky Duck ? uno dei pochi in grado di superare indenne le sabbie mobili che circondano la casa del Signore di Darkwood.



Il Dono del Cervo
Il cervo innocente che parla a Zagor, mentre quest?ultimo lo sta mirando con la freccia in cocca, mi ha ricordato la canzone di Branduardi ?Il Dono del Cervo?:
http://www.youtube.com/watch?v=pRStuVTjrXc&feature=related

Solo che poi si trasforma in un orrido mostro e non ? pi? tanto poetico Shocked

Zagor gigante nr.276
IL DEMONE DELLA FOLLIA
Testi: Tiziano Sclavi
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Luglio 1988



Riassunto
Mentre si dirigono al forte Cico con una delle sue canzoni in rima intrattiene Zagor che in verit? ne avrebbe fatto volentieri a meno. Pi? tardi durante il bivacco notturno il messicano dimostra ancora una volta che mentre ? tavola sa essere un avversario imbattibile anche per il Signore di Darkwood:
Cico: <Anche l?ultimo pezzo di Pemmican ? finito?>
Zagor (contrariato e rassegnato): <Gi? e senza che io ne abbia assaggiato un boccone?>

L?atmosfera sembra tranquilla ma una sottile inquietudine turba lo Spirito con la Scure che sente come un presentimento nefasto (e quando ha un presentimento?)
In effetti il luogo che hanno scelto per riposare non rievoca certo ricordi felici visto che si tratta delle pendici del monte Naatani dove i nostri combatterono l?ultima tremenda battaglia contro Hellingen. Il folle scienziato, alleatosi all?epoca con gli extraterrestri Akkroniani, era diventato una minaccia per il mondo intero (beh, lo era anche prima da solo). Sconfitto da Zagor, si infil? in un macromolecolatore a campo ionizzato funzionante tramite la formulazione su uno schermo di un diagramma programmatore e l?inserimento di un messaggio extrasensoriale in un circuito a dimensioni spaziali (?un incomprensibile bisticcio di parole? cit. colonnello Perry).
In pratica una cabina per il teletrasporto con tanto di pareti insonorizzate in cui Hellingen si smaterializz? dopo aver dato a Zagor (sua nemesi in senso fumettistico) quel ?silenzioso addio? menzionato dal cervo parlante.

Lo Spirito con la Scure per? non fa in tempo a preoccuparsi per un passato che sembra ritornare che gi? deve salvare Cico da un misterioso aggressore.



Fortunatamente non si tratta di un nemico ma dello stregone Akoto, rimasto a guardia del monte Naatani dopo la sconfitta degli alieni. Zagor per? non lo riconosce sia perch? l?indiano, da ragazzo che era, ? diventato un uomo, sia perch? l?eroe continua ad avere la mente offuscata da qualche misterioso intervento ?esterno?. Crollato a terra, viene aiutato da Akoto stesso il quale poi gli spiega che sta combattendo contro colui che gli indiani chiamano ?Ah-Eh-Nai? ovvero la follia.



Zagor senza accorgersene ne ? diventato completamente preda e cos? ecco che il soccorritore diventa ai suoi occhi un mostro da affrontare. Quando poi lo Spirito con la Scure pare essere tornato in se di nuovo Akoto si trasforma in un essere malvagio che lo attacca.



Dovendo difendere la propria vita Zagor lo colpisce a morte ma ancora una volta si era trattato solo di un?allucinazione.

<Spirito con la Scure che cosa hai fatto? Hai ucciso l?unico che poteva salvarti, hai versato il sangue di un amico?> dice un Akoto in fin di vita.
< No Akoto! Rispondimi Akoto! Noooo!> Zagor ? sconvolto <Che cosa ho fatto?Ormai costituisco un pericolo, non ho pi? diritto di vivere in mezzo agli altri?devo andarmene?sparire da Darkwood?per sempre! >



Fuggendo poi attraverso le grotte sotterranee del monte Naatani finisce per fare un altro orribile incontro: pipistrelli giganti che lo assalgono senza piet?.



Tuttavia non ? la fine, infatti Zagor si risveglia trovando nuovamente Akoto vivo e vegeto di fronte a se ma ecco che quest?ultimo gli scaglia contro una freccia mortale. Un incubo interminabile ma all?ennesimo risveglio sembra che il Signore di Darkwood sia tornato alla realt? grazie alla cure dello stregone che lo ha assistito mentre lui combatteva contro la follia. Ma ? davvero il mondo reale questa volta? Zagor dopo quello che ha passato non riesce pi? a esserne sicuro.



Cico nel frattanto ? entrato da solo nelle grotte per poi svnire in piedi di fronte alla mummia di Rakum, l?antico eroe rosso che tramite un?evocazione consegn? le proprie armi a Zagor affinch? sconfiggesse gli Akkroniani.



Appena ripresosi il messicano saluta Akoto dicendogli che era dai tempi del suo viaggio sul pianeta Babelia che non si incontravano (vedi note).
Giunge il tempo dei saluti, Zagor si complimenta con Akoto per essere ormai un degno successore di Keokuk (vedi note) poi, ripresa la via per Fort Pitt, discute con Cico a proposito di quanto gli ha detto l?indiano su coloro che impazziscono. Secondo il popolo rosso infatti i matti sono coloro che vengono ?toccati? per qualche ignota ragione da Manito in persona.
Cico ribatte: <Uh! Il solito fanatismo indiano?Per? credo avesse ragione, anche mio nonno una volta voleva infilarsi i pantaloni dalla testa e quando gli chiedemmo perch?, lui rispose: perch? no?>.
Mentre i due amici scherzano ritrovando per un momento il buonumore arriva dal cielo un oggetto volante che ha tutta l?aria di essere una minacciosa astronave aliena.



<E? la fine amico mio, ? la fine! Sentir? la tua mancanza e anche la mia!> dice Cico rassegnato ma chi sta arrivando veramente? (continua?)

Commento
Uno Zagor reso da Sclavi psicologicamente molto pi? fragile del solito o almeno di quanto non sar? successivamente quello di Boselli o di Burattini. L?autore mette il protagonista a dura prova facendolo dubitare di se stesso, cosa normale per una persona comune ma per un eroe ? quanto di peggio possa esserci (l?Uomo Ragno invece c?? abituato ma ? un caso a parte.). Cico invece assume un comportamento fin troppo bizzarro in un paio di occasioni ma molte sue battute sono azzeccate. Quella del nonno sembra uscita direttamente dal repertorio di un certo personaggio bonelliano con baffi, sigaro e occhiali?

Note

Pemmican
Parola degli indiani Cree, il Pemmican ? carne di bisonte essiccata. Veniva preparata utilizzando le parti magre dell?animale con un procedimento piuttosto lungo che prevedeva una prima essiccazione al sole e una seconda sul fuoco. In seguito la carne sbriciolata veniva mischiata ad un altro composto e messa in sacche fatte con pelle liscia sempre di bisonte (di cui non si butta via niente dicevano gli indiani).
Il risultato finale era un alimento con altissimo valore nutrizionale che poteva essere conservato per anni. Proprio grazie a queste caratteristiche il suo utilizzo si era diffuso abbondantemente anche tra i bianchi che vivevano alla frontiera.
Il Pemmican ? preparato ? venduto anche oggi negli Stati Uniti, in Italia non ? in vendita ma in giro si trova la ricetta (n.b. non c?? bisogno di procurarsi per forza un bisonte).



Hellingen
Scienziato dall?intelletto e dalle capacit? fuori dal comune, nonostante viva nella prima met? dell?800 ? in grado di creare ed utilizzare tecnologia persino superiore a quella attuale. Hellingen ha solo il lieve difetto di essere completamente matto.
Apparso per la prima volta nella storia degli anni ?60 intitolata ?L?Isola della paura? torna poi altre volte sulle pagine di Zagor sempre con gli stessi obiettivi: conquistare il mondo, essere riconosciuto da esso come il pi? grande degli scienziati e soprattutto annientare colui che gli mette sempre i bastoni fra le ruote, ovvero lo Spirito con la Scure.
Semplificando si potrebbe descrivere il dualismo Zagor-Hellingen come ?forza vs intelligenza? ma per quanto Hellingen consideri il suo antagonista un rozzo ed incolto uomo dei boschi, ne ha comunque grande rispetto e lo teme. Nolitta (alias Sergio Bonelli), lo sceneggiatore che lo ha creato e fatto amare (si fa per dire) dai lettori zagoriani ne ha tracciato il profilo principale. Sclavi per? lo ha completato come personaggio facendolo uscire, come si vedr?, dal ruolo di cattivo classico.



Akkroniani
Primi, cattivissimi alieni incontrati da Zagor, non saranno gli ultimi. Il loro aspetto e ruolo ? chiaramente ispirato ai film e alla letteratura di fantascienza del passato. La storia che li vede protagonisti ? stata pubblicata nel 1980 e si intitola ?Hellingen?. ?Incubi? di Sclavi ne ? di fatto il sequel.





Keokuk e Akoto
Keokuk ? lo stregone, custode del monte Naatani, che aveva aiutato Zagor durante la seconda invasione akkroniana (all?epoca della prima Zagor non era ancora nato). Akoto era il suo giovane assistente e in seguito successore. In ?Incubi? ? cresciuto fino a diventare adulto, un evento insolito e innovativo per un fumetto in cui il tempo ?non scorre? per nessuno.



La ?follia? per gli indiani
Gli indiani tenevano in grande considerazione gli svitati perch? li consideravano i pi? vicini al mondo spirituale. Chi invece era sano di mente cercava di raggiungere la stessa condizione tramite sostanze allucinogene usate dagli sciamani fin dai tempi del nonno, del nonno, del nonno, del nonno?
Forse ? anche per questa condizione privilegiata da parte dei folli che Hellingen pi? avanti nella storia incontrer? un certo tale?

FantaCico
Quando Cico parla di ?Babelia? si riferisce all?avventura in solitaria che ha vissuto sull?albo speciale ?FantaCico? che per? ? da considerarsi un divertissment fuori-continuity a cui Sclavi ha fatto un simpatico collegamento. L?autore partir? poi da quella storia per scrivere il suo personale seguito intitolato ?Horror Cico?)



Zagor gigante nr.277
TITAN RISORGE!
Testi: Tiziano Sclavi
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Agosto 1988



Riassunto
Fortunatamente la navicella giunta dal cielo non ? degli alieni ma del barone Icaro LaPlume, vecchia conoscenza dei nostri. L?inventore questa volta sembra essere riuscito a creare una macchina volante che funziona! Ci? grazie all?idea di utilizzare una grande elica per sollevarsi in aria. In pratica LaPlume ha creato una specie di elicottero e vuole farci salire sopra Zagor e Cico i quali se la danno letteralmente a gambe per evitare guai ulteriori.



Giunti finalmente a Fort Pitt, i due vengono per? seguiti quasi immediatamente dal barone che precipita in testa a Cico. Il messicano furente fa scoppiare un parapiglia con il risultato di essere messo in prigione per calmarsi.
Il momento purtroppo non ? comico per Zagor quando chiede del colonnello Perry e incredibilmente nessuno sembra sapere chi sia. Inoltre, dopo un?accoglienza amichevole, i militari diventano ostili nei confronti dello Spirito con la Scure che teme di trovarsi nel mezzo di un altro incubo e di essere ancora preda della follia.



Persi i sensi a causa di un colpo alla testa il nostro sogna uno spettrale colonnello Perry ma al risveglio il capitano Forbes lo rassicura dicendogli che i soldati avevano l?ordine di far finta che il miglior ufficiale-medico di Darkwood non fosse mai esistito.
Forbes racconta che circa due mesi prima Perry aveva preso a comportarsi in modo strano?

<Lo stesso periodo in cui sono cominciati i miei incubi> pensa Zagor.

In seguito, recuperando apparecchiature aliene dal luogo in cui era stata combattuta la battaglia contro gli Akkroniani, aveva ricostruito una loro plancia di comando in una stanza del forte dicendo di essere guidato dalle ?voci del cielo?. Tutto ci? prima di partire da solo per una misteriosa destinazione.



Forbes porta Zagor nella stanza con i macchinari alieni ed ? l? che subito dopo lo Spirito con la Scure riceve un messaggio proprio di Perry:

<Ti ho atteso ma non sei venuto e ormai non sei pi? in tempo per raggiungermi?Mi trovo a centinaia di miglia di distanza sull?isola degli Ottawas, nel lago Erie?Ci? che ? scritto sta per compiersi, spero che stia per compiersi! Addio amico mio?>



Il collegamento poi si interrompe, la plancia comincia a mal funzionare fino a distruggersi con un?immane esplosione dalla quale Zagor e il capitano si salvano per un pelo.



Nonostante gli eventi appaiano sempre pi? incontrollabili per lo Spirito con la Scure c?? per? una traccia da seguire. Infatti il nostro eroe chiede al barone LaPlume, di accompagnarlo al lago Erie con il suo apparecchio volante appena sar? riparato. Cos? accade ed ecco che Zagor, LaPlume e Cico si dirigono in volo verso il luogo in cui il colonnello Perry, utilizzando la tecnologia akkroniana, ? appena riuscito a ridestare una delle pi? antiche minacce affrontate dal Signore di Darkwood: il gigantesco Titan!



Continua...

Commento
Zagor e Cico che fuggono di fronte all?invito di LaPlume. Cico che finisce sotto il trabiccolo del barone, ne esce indenne ?alla Paperino? e poi corre dietro al bizzarro amico sparandogli ?comicamente?. Cico che ingurgita per sbaglio il propellente dell?ufo del barone e poi vola come un uomo-missile...
Questi elencati sono alcuni degli elementi comico-surreali presenti in questo albo datato 1988. Nello Zagor attuale queste divagazioni irrazionali (chiamiamole cos?) non sono quasi pi? presenti.

Occorre sottolineare che le avventure degli anni ?90/2000 rispetto a quelle degli anni ?80 sono nettamente migliori a livello di sceneggiature, dialoghi e caratterizzazioni sia del personaggio principale che dei comprimari. Tuttavia anche lo Zagor di Sclavi era ottimo, sebbene ubbidisse ad un?altra concezione del personaggio. Impressiona ad esempio il Perry invasato sognato da Zagor e anche il fungo simil-atomico sprigionatosi dal forte, una visione insolita per un fumetto western che colpisce.
Ovviamente la resa delle scene ? da attribuirsi anche e soprattutto ai disegni del maestro Ferri.

Per quanto riguarda Cico, durante la permanenza al forte il messicano ? un p? ?Paperino? vista l?irascibilit? con il barone. E? un p? ?Groucho? viste le sue freddure continue come quando, dopo essere uscito di prigione, crede di essere stato fucilato e dice:

<Amico mio?Ti consoli il fatto che muoio per una causa?Cio? perch? mi hanno sparato!>.

Infine direi che Cico ? anche un po? ?fatto? visto che durante il trasvolo verso il lago Erie resta a lungo fuori di senno convincendosi di essere morto e di poter saltare nel vuoto senza conseguenze.

Cico (cercando allegramente di gettarsi dalla navicella del barone): <Di che vi preoccupate? Siamo defunti! Che altro ci pu? accadere di peggio?>
Zagor: <Di defungere un?altra volta maledetto pancione!>

Il bello ? che, mentre Zagor si tuffa per riacchiappare al volo il suo amico beatamente incurante del pericolo, gli indiani dalla foresta di sotto lo vedono e interpretano a modo loro l?accaduto. Infatti nella didascalia una voce narrante dice:

<E quella notte nacque una nuova leggenda nella foresta di Darkwood? Da allora infatti si raccont? che Zagor-Te-Nay sapeva volare in cielo aggrappandosi alla luce di Manito?.E Zagor vol? alto sopra Darkwood reggendo il suo amico dal grosso ventre che non sapeva volare come lui ma sorrideva beato come fosse nei pascoli del cielo> Laughing



L?epicit? data dagli indiani all?impresa di Zagor in questo frangente risulta pi? che altro una cosa divertente se pensiamo a Cico che se la spassa mentre l?amico si sbatte per salvarlo.
Un aspetto, quello di Zagor visto come protagonista di una leggenda, che viene introdotto da Sclavi e che diventer? molto pi? interessante e complicato nell?ultimo numero della minisaga.



Note

Titan
Automa costruito da Hellingen e apparso per la prima volta nella storia: ?L?Isola della Paura? pubblicata negli anni ?60. Guido Nolitta quando, come sceneggiatore, cre? questo gigantesco uomo di latta si ispir? chiaramente alla fantascienza ingenua ma non banale di quei tempi.
Quanto ? alto? Ho letto da qualche parte che dovrebbe raggiungere circa i 30m cio? pi? di Mazinkaiser. Confrontando la seguente vignetta con la statua in scala 1:1 di Gundam, costruita a Tokyo, ? comunque pi? verosimile un?altezza di circa 18 metri che ? anche quella di Mazinga Z.



Che armi possiede? Nessuna, cammina e basta distruggendo tutto quello che incontra. Purtroppo Hellingen non ha avuto la stessa idea del Professor Yumi quindi niente tette a razzo come Afrodite A Laughing

Ottawa
Anche conosciuti come Odawa appartengono al gruppo di nativi americani denominati Algonchini e fanno parte dello stesso gruppo linguistico degli Ojibwe (Chippewa). Sia Ojibwe che Ojibwe-Ottawa sono conosciuti anche come popolo Anishinaabe. Vivono tutt?ora in diverse migliaia nella Regione dei Grandi Laghi.
Famosa (ma non da noi) la causa in favore degli Anishinaabe combattuta dall?attivista Winona LaDuke.



Zagor gigante nr.278
IL RITORNO DI HELLINGEN
Testi: Tiziano Sclavi
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Settembre 1988



Riassunto
I nostri giungono proprio nel momento in cui il gigantesco automa esce dalle acque. Per evitarlo compiono una manovra disperata ma finiscono comunque per precipitare nel lago. Subito dopo Cico raggiunge la riva insieme al barone trovando poi il colonnello Perry l? vicino. Di Zagor nessuna traccia, invece sono presenti un gruppo di Ottawa non proprio amichevoli?



Note: qui Cico ? estremamente emotivo e si dispera per non riuscire a trovare l?amico. Il contrasto con il suo stato d?animo di poche pagine prima ? netto come lo ? anche il passaggio da un ruolo comico/surreale a uno serio



Dov?? finito lo Spirito con la Scure? Precipitando dal cielo ? caduto direttamente sul dorso di Titan ed ora, impossibilitato a fermarlo, non pu? far altro che seguirlo nel suo cammino di distruzione.
Gli indiani, vedendolo in piedi sulla spalla del mostro, fraintendono (gli indiani fraintendono sempre) credendolo suo alleato.



Intanto Cico e LaPlume sono al campo Ottawa legati al palo della tortura perch? considerati nemici.



Note: L?immagine sopra ? solo un sogno di Akoto che percepisce cos? la sventura dei suoi amici. Certo ? che Sclavi non risparmia fini macabre ai protagonisti.

All?improvviso avviene un evento incredibile: la Luna esplode in cielo per poi ricostituirsi! Sar? stata un?immagine reale? In ogni caso dal satellite parte un raggio luminoso diretto al monte Naatani cio? esattamente dove il gigante di ferro termina il suo viaggio cadendo da un dirupo.
Zagor, scaraventato a terra, viene nuovamente soccorso da Akoto.



Il raggio dalla Luna svanisce e al suo posto compare una cabina per il teletrasporto akkroniana (che ? come una cabina telefonica). Titan la afferra e la distrugge esplodendo con essa.
Ormai i nostri hanno capito con chi hanno a che fare: Hellingen! Infatti eccolo materializzarsi di fronte a loro.
Helly: <Vedo che non dimentichi i vecchi amici ah! Ah!>
Zagor: <Al diavolo! Non so da quale inferno tu sia riuscito a fuggire, maledetto pazzo, ma so che che ti ci rimander? e questa volta per sempre!>



Il Signore di Darkwood non perde tempo ad attaccarlo ma i suoi pugni attraversano il corpo di Hellingen come se fosse soltanto un?ombra. Invece i colpi del pazzoide, sorprendentemente irrobustito, arrivano regolarmente a segno. Ma dove ? stato per tutto questo tempo e soprattutto cosa ? diventato? Perch?, viste le sue nuove capacit?, non sembra pi? nemmeno umano?



Akoto invita tutti a parlare nella sua grotta e cos?, dopo che lo strano terzetto si ? accomodato per terra, Hellingen comincia a raccontare spiegando che per lui sono trascorsi mille anni?

Tornado ai momenti finali della sua ultima apparizione vediamo che, in seguito alla disgregazione nella cabina aliena, lo scienziato si ritrova a vagare nel vuoto cosmico inspiegabilmente vivo!



<Quanto rimasi l? a fluttuare nel buio? Forse minuti, forse anni.. e non puoi immaginare l?angoscia, la paura, la tristezza? Giunsi a rimpiangere la forca? anche la morte era meglio di quel? di quel niente!>

Ad un certo punto si imbatte in un?enorme astronave immobile nell?oscurit? e troppo grande anche per l?avanzata tecnologia akkroniana?



Note: Scenari fantascientifici come quelli di questa storia sono nettamente inconsueti per le avventure zagoriane. Lo sono ancor di pi? considerando che mai come negli anni ?80 (periodo di pubblicazione di Incubi) Zagor ? stato un semplice uomo dei boschi che al pi? aveva a che fare con bascoiaoli, mercanti di armi o di acqua-di-fuoco. Sclavi ha dato una bella scossa alla serie.

Entrato al suo interno, Hellingen vi trova alberi, edifici e uomini di ogni epoca e civilt?, come se l?intera storia del mondo fosse stata mischiata l? dentro. Gli individui che incontra per? non gli parlano e non lo sentono come fossero fantasmi.



Solo un giovane indiano all?improvviso gli rivolge la parola cos? Hellingen gli chiede chi sia e dove si trovano. Il ragazzo risponde:

<Il tempo ? finito ed ? illusione che possa ricominciare. Tu vivi ancora in un sogno folle, quel sogno che finisce per il buono e per il malvagio, anche se a volte si sogna di rimanere per sempre nel sogno?>

Hellingen poi prosegue la sua esplorazione della nave fino ad arrivare alla plancia comandi



<Mi ci vollero giorni, mesi, forse anni per cominciare a capire qualcosa di quei complicatissimi macchinari. Lavoravo freneticamente, sicuro che tra quelle leve e quei pulsanti si celasse il sistema per tornare sulla terra. Uscivo di rado solo per nutrirmi e ogni volta trovavo quel ragazzo indiano che mi guardava silenzioso?>



Zagor gigante nr.279
AI CONFINI DELLA REALTA'
Testi: Tiziano Sclavi
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Ottobre 1988



Hellingen si accorge che l?astronave si sta dirigendo verso la Terra.
L?indiano:<La Terra, sei proprio sicuro di volerci tornare uomo?>
Helly:<Ancora tu? Vattene! Questo ? il mio regno ormai!>
<Ti sbagli? ti illudi? La forza dell?illusione ? grande in te e forse hai ragione. Devi tornare sul tuo pianeta? Solo cos? potrai veramente capire...>

Cos? dicendo comincia a svelare allo scienziato tutti gli incredibili segreti di quella tecnologia e come espandere la propria mente fino ad influire con essa sulla materia e sulla realt?. E? in questo modo che Hellingen ha fatto vivere tutte quelle terribili esperienze a Zagor.

Helly:<Mentre mi impadronivo sempre di pi? degli straordinari poteri, preparavo la mia vendetta instillando nella tua mente il germe della pazzia!>

Hellingen spiega anche che l?agire di Perry ? sempre stato volto ad impedire il suo ritorno. Per questo ha risvegliato Titan cercando di fargli distruggere la cabina akkroniana prima che il teletrasporto dalla nave spaziale al monte Naatani fosse completato. L?ufficiale medico ? stato avvertito e aiutato dai computer akkroniani rimasti i quali, riattivatisi, hanno comunicato con lui telepaticamente.

Note: quello che Hellingen ?deve capire? ? gi? intuibile ma lo si comprende meglio dopo. Sul funzionamento dei computer akkronaini invece ? meglio non porsi troppe domande. Sclavi in questa storia non si ? curato di molti ?come?

Finito di parlare, Zagor tenta nuovamente di avere la meglio sul suo nemico ma ? fin troppo chiaro che quest?ultimo ha ormai qualcosa di sovrumano e cos? lo Spirito con la Scure per la prima volta viene battuto da Hellingen con la forza bruta. Subito dopo quest?ultimo afferra una pistola e dice una cosa strana: <Adesso cercher? di uccidervi ma senza riuscirci?>. Quasi contemporaneamente viene crivellato di colpi da Perry, Cico e gli Ottawa arrivati alla grotta!



Note: Perch? Hellingen agisce come se sapesse in anticipo che sarebbe andata in quel modo? Come se altro destino non potesse esserci?
Inoltre, mentre si accascia a terra, l?antico nemico non sembra pi? una creatura onnipotente ma anzi, sembra debole, debolissimo e suscita tristezza tanto che lo stesso Zagor sembra provare piet? per lui.
Questi sono tutti indizi che aiuteranno a comprendere il finale della storia?




Zagor ritrova Cico il quale non ? stato ucciso dagli Ottawa grazie ad un ?segno? mandato da Manito in persona, secondo quanto detto dagli indiani.
La minaccia sembra svanita, Hellingen viene sepolto l? vicino e i nostri tornano al campo Ottawa dove li sta attendendo il barone LaPlume. Solo Akoto appare ancora turbato per qualcosa che non riesce a spiegarsi?

Trascorre un mese, la vita a Darkwood scorre come sempre ma solo in apparenza. Zagor e Cico, invitati a cena dal trapper Henry apprendono d?improvviso che Tonka ? morto! Il capo dei Mohawk non c?? pi? e alla notizia della scomparsa del suo ?fratello di sangue? lo Spirito con la Scure ? sconvolto.

Note: Zagor dapprima da di matto e poi analizza con insolita lucidit?, Tonka in fondo ? come un parente.
Inoltre dice:<Ho bisogno di un goccio di rum ora?> Una frase insolita per uno che beve assai poco come lui ma sono dettagli che una volta non si curavano.


Direttosi a gran velocit? verso il campo Mohawk, Zagor trova conferma alle parole di Henry vedendo il corpo esanime di Tonka. Ad ucciderlo ? stato il giovane Shalak un guerriero che intende dare battaglia ai bianchi e che ora comanda la sua gente.
Lo Stregone inoltre dice che Manito gli ha inviato una visione del futuro:
<Nel giro di cento primavere noi saremo annientati?Tra duecento primavere non esisteremo pi??Tutto il popolo degli uomini (cos? gli indiani chiamano se stessi) sar? estinto?>



Note: E? interessante come in una delle storie pi? fantasy della collana si faccia accenno alla reale storia degli indiani e della loro cultura che infatti entro la fine del XIX? secolo viene quasi interamente spazzata via.
Zagor non accetta le parole dello stregone e il perch? ? semplice: essendo un personaggio di un fumetto, vive in un mondo di fantasia dove il tempo non scorre e gli indiani esisteranno per sempre. Tuttavia per lui quel mondo ? reale mentre il fantasy, cio? l?impossibile, ? il nostro mondo reale, quello in cui gli indiani sono stati effettivamente sterminati. Forse Sclavi, facendo pronunciare quelle parole allo stregone ? un po? come se entrasse nel fumetto e dicesse a Zagor: <Guarda che il tuo mondo ? un?illusione, ci? in cui credi ? un?illusione, tu stesso sei un?illusione> e cos? facendo lo mette a dura prova come mai prima.


Visto l?avvicinarsi di venti di guerra, un nuovo consiglio dei capitrib? sta per svolgersi. Zagor decide di recarvisi pensando bene di apparire agli indiani utilizzando uno dei soliti giochi pirotecnici che loro scambiano per magia. Incredibilmente per? Shalak sa tutto dei ?trucchi? di Zagor e lo smaschera.



<Non ? uno spirito, ? solo un uomo bianco!> Grida a tutti, riuscendo poi a ferire gravemente Zagor che cade a terra e perde il suo prestigio di fronte ai sakem presenti.
Andati via gli indiani, Cico si affretta a cercare aiuto per l?amico in fin di vita?



Note: Zagor pi? volte ha dovuto lottare per mantenere inalterato il suo status di ?spirito? di fronte agli indiani. Questa volta per? ? diverso perch? il suo vero ?avversario? non ? Shalak ma ? lo sceneggiatore stesso che mette in discussione tutti gli elementi del mondo del Signore di Darkwood.
E? stato detto che in questa minisaga Zagor appare in balia degli eventi come mai prima. Tuttavia come pu? un personaggio di carta affrontare colui che scrive il suo destino?


Zagor gigante nr.280
LA FINE DEL MONDO
Testi: Tiziano Sclavi
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Novembre 1988



Il messicano torna subito dopo accompagnato da un dottore ma il corpo di Zagor non c?? pi? perch? intanto lo stregone dei Mohawks lo ho portato al sicuro.

Note: il doc trovato da Cico a me sembra l?esperto di vampiri Metrevelic ma forse ? solo una somiglianza

Quando il nostro eroe si risveglia sono gi? trascorsi dieci giorni. L?indiano che lo ha curato gli dice che non era semplicemente in fin di vita, era proprio morto! Zagor non ci crede ma ecco che di nuoco cade in un sonno profondo. Si ridesta poi nella foresta, esattamente dove era cominciato tutto. Di nuovo incontra il daino, di nuovo quest?ultimo si trasforma in mostro non si tratta per? dell?inizio dello stesso incubo perch? questa volta una voce amica gli parla. E? il ragazzo indiano incontrato da Hellingen che dice
<Non aver paura uomo chiamato Za-Gor-Te-Nay, non devi pi? temere alcun male?>
<Chi?Chi sei? Non capisco>
<Lo so ? difficile?Ma capirai?Capirai?>



Zagor in seguito si risveglia e a poco, a poco riprende le forze. Il giorno in cui ? pronto a riprendere il suo cammino lo stregone viene ucciso da un mohawk il quale a sua volta viene eliminato da Zagor con un semplice pugno. In realt? l?avversario era gi? ferito ma l?accaduto ? comunque molto strano. Cosa ? successo? Zagor per scoprirlo corre al villaggio dei Mowahk e lo trova annientato!



Note:
<Za-Gor-Te-Nay cadde in ginocchio e pianse. In quel momento cap? che tutto era perduto?che lo scopo della sua vita, la pace tra gli uomini rossi e quelli bianchi era distrutto e con esso la sua vita stessa. Cap? che il tempo era finito e che il cerchio del mondo non aveva pi? centro>
<Ma nonno, questa ? una storia triste>
<Oh s?? molto triste.. e lo diventer? ancora di pi?, sta a sentire?>



Colui che parla ? un anziano che sta raccontando a dei bambini la tragica avventura che Zagor sta vivendo di persona. Un po? come nella Storia Infinita di Endle in cui il protagonista vive nel momento steso in cui la sua vita viene letta/narrata.
Un espediente molto suggestivo da parte di Sclavi




Il vecchio riprende il suo racconto o meglio, Zagor riprende il suo cammino ed entra nel villaggio messo a ferro e fuoco trovando cadaveri dappertutto: bambini uccisi, donne infilzate a terra. La stessa scena poi si ripete in tutti i villaggi di Darkwood tanto da spingere un furente Spirito con la Scure a rinnegare la sua gente.



Cos?, unitosi all?enorme esercito di guerrieri formato da Shalak, si muove in direzione di Fort Pitt dove, tra gli altri, sono presenti Cico, Perry e il barone.



<?Poi Shalak diede il segnale dell?attacco>
<Ma nonno, Zagor rest? con i nostri anche quando vide che al forte c?erano i suoi migliori amici?>
<Oh, lui non li vide. Il Grande Spirito fece in modo che lui non si accorgesse di combattere contro le persone che gli erano care? La battaglia di Fort Pitt fu tra le pi? tremende e sanguinose che la storia indiana ricordi. Si protrasse fino al tramonto e dicono che il sole tramont? prima quel giorno, stanco di assistere ad un simile spettacolo di odio e morte?>

Infatti la battaglia ? cruenta, Zagor uccide ogni soldato che incontra ma poi vede Perry colpito a morte e Cico il quale, sconvolto da tanto orrore, spara a quello che non considera pi? un amico.



Il messicano fugge insieme al barone sulla macchina volante di quest?ultimo ma il destino si compie anche per loro: l?apparecchio ha un?avaria ed esplode in aria facendo assistere Zagor alla morte del suo miglior amico.

Note: Cico ? praticamente la met? inseparabile di Zagor come Carson per Tex o Groucho per Dylan Dog. Nella collana di Zagor compare persino prima del protagonista stesso per poi accompagnare i lettori per quasi trent?anni fino al 1988, anno in cui esce questa storia.
Sclavi lo fa morire! Immagino quale impatto emotivo debba esserci stato tra i lettori all?epoca?


Zagor si allontana dal forte e dalla carneficina ormai conclusa. Nessuno ha vinto, tutti hanno perso. Sconvolto si dirige al monte Naatani e di fronte alla tomba di Hellingen si maledice per essere il solo ad essere ancora vivo per poi suicidarsi, sparandosi in testa.



Dopo la sua morte Zagor varca i confini del mondo e si risveglia in quelli che forse sono ?I Verdi Pascoli?. Di fronte a lui c?? il giovane indiano.
<Ti ho gi? incontrato ma non so il tuo nome> dice Zagor
<Il mio nome? Non ti ? nuovo, l?hai gi? sentito pronunciare dall?uomo chiamato Hellingen?>

Poi spiega che l?antico nemico non ? ancora stato sconfitto, che egli non ha portato gli incubi a Zagor ma ha portato quest?ultimo in un mondo da incubo. Perch? esistono tanti universi: uno in cui Zagor non esiste, uno in cui si uccide, uno in cui ? una leggenda raccontata da un anziano a dei bambini?
Zagor non comprende ma il ragazzo lo avverte che per vincere ? fondamentale che lui capisca chi ? il giovane indiano che ha di fronte, ? necessario che comprenda da solo la verit?.
Inoltre per poter dare a Zagor una nuova opportunit? portando indietro il tempo, un amico sta sacrificando la sua vita?



Note: Discorso complicato quello del Multiverso. Secondo quanto detto forse lo Zagor di questa avventura non ? quello di sempre ma un altro di un altro universo. Oppure ? quello originale che si muove in mondo alternativo. Oppure il continuum spazio-temporale del mondo di Zagor ad un certo punto si ? diviso in tante realt? possibili a causa dell?intervento Hellingen. Probabilmente una spiegazione nemmeno c??, Sclavi lascia volutamente in confusione il lettore?

A compiere il sacrificio ? Akoto che con rituale dona la sua vita per far tornare indietro Zagor a prima che si sparasse. Lo Spirito con la Scure ancora non lo sa ma adesso lo attende l?ultima battaglia, quella con Hellingen che risorge dalla tomba! Egli aveva appositamente finto di soccombere per far iniziare il vero inferno in cui precipitare Zagor, quello in cui perde tutte le cose preziose della sua vita.



I due iniziano la lotta, il Signore di Darkwood mentre lo affronta continua a pensare alle parole del ragazzo indiano, ricordandosi il suo nome: Kiki! Cos? alla fine giunge alla verit?:

<Come ho fatto ad essere cos? cieco? Come ho potuto dimenticare che Kiki ? uno dei nomi del Grande Spirito?>



Red face Red face Red face

La consapevolezza della verit? dona a forza a Zagor che si ingigantisce come gi? aveva fatto Hellingen

<E la leggenda dice che lottando i due nemici diventano sempre pi? grandi, enormi, immensi?e forse non ? una leggenda perch? ci fu chi livide quella notte. I giganti del bene e del male che combattevano per la salvezza del mondo o la sua fine. Ai colpi di Zagor che sempre pi? stava tornando all?antico vigore, Hellingen vacillava?il monte si sgretolava come fosse sabbia e la terra vibrava per miglia e miglia intorno>



<E Zagor vinse vero?> chiede un bambino che sta ascoltando la storia
<Certo, come poteva perdere se combatteva nel nome di Manito> risponde un altro.

I due giganti continuano a battersi ma pi? che i pugni ci? che colpisce Helingen sono le parole di Zagor:
<Tutta la tua scienza non ti ? bastata per capire che quel giorno, quando ti chiudesti nella cabina akkroniana, era davvero la fine! Pazzo da non voler ammettere di essere:



Note: Zagor finalmente capisce quello che Hellingen non aveva o forse non voleva sapere cio? che non ? mai tornato veramente! Che fin dall?inizio di questa vicenda ? sempre stato solo un?ombra illusasi di essere ancora in vita. Cos?, nel momento stesso in cui l?ex scienziato comprende di essere morto, perde tutta la sua forza.

Zagor continua ad infierire: <Nonostante i tuoi delitti la pace ti era gi? stata concessa una volta. Kiki Manito ti aveva pietosamente accolto materializzando per te l?Aldil? che tu stesso avevi immaginato?Hellingen, tu hai commesso il peggiore dei peccati: non hai ceduto alla morte!>
<Basta.. ti prego basta> Hellingen ? ormai alla fine? <Potr? tornare a quella bellissima astronave? Kiki me lo permetter?? Mi conceder? la pace?>

<E il Signore di Darkwood guard? l?orizzonte come per cercare la risposta alla domanda di Hellingen? e proprio allora il sole sorse. Cos? Zagor si volt? di nuovo verso lo spettro e disse: S? mio vecchio nemico, Kiki Manito ti concede la pace>





<Cos? svanirono i mondi del sogno e nel sole rimase un solo gigante? Zagor lo Spirito con la Scure>



Scomparso Hellingen, Zagor si volta e vede Akoto ma anch?egli ormai non appartiene pi? al mondo fisico.

<Ora ricordo! ?Qualcuno ti sta aiutando, sta dando la vita per te?? Tu Akoto!>
<Va Zagor, Darkwood ti aspetta! Ritroverai la foresta in pace e tutti i tuoi amici. Tutto sar? come prima?Va, non voltarti e pensa che io sono vivo perch? l?unico modo di sopravvivere alla morte ? nel ricordo di chi ci ha voluto bene?>



<La storia finisce qui> dice l?anziano narratore ai bambini. Tutto ? tornato alla normalit?, Tonka, Perry, Cico e il barone sono vivi. Non c?? mai stata una guerra indiana definitiva ma a Zagor, quello reale che vive nel mondo reale (il suo) rimane una domanda a cui rispondere:
<Se un giorno dovessi veramente scegliere tra bianchi e indiani da che parte star??>
Lo Spirito con la Scure spera di non dover mai rispondere e affacciatosi sulla sommit? di un monte, osserva la sua Darkwood tornata tranquilla.



Epilogo

E? trascorso del tempo dagli eventi del ritorno di Hellingen. Cico ? come al solito alla capanna a meditare (cio? dormire) mentre Zagor ? a caccia. Trovato un daino lo punta ma l?animale di nuovo parla:
<Uomo?Tu vuoi uccidermi vero?>
<No! Non ? possibile!> dice Zagor. L?incubo ricomincia?
<Certo che no! Da quando in qua i cervi parlano? E non prendertela cos? tanto!



Note: Kiki Manito, Akoto e Makuaty (lo stregone Mohawk), alla fine appaiono a Zagor come ad indicargli che non sar? mai solo. Una bella conclusione che un po? ricorda Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker e Yoda di fronte a Luke al termine de ?L?Ultimo dello Jedi?.

Come ho gi? detto altre volte questa lunghissima avventura di Sclavi ? certamente ?sui generis? all?interno della collana di Zagor. Anche volendo, riscrivere qualcosa di simile non sarebbe pi? possibile. Il protagonista pensato dai curatori attuali della testata ? troppo diverso da quello del pap? di Dylan Dog. Non migliore o peggiore, semplicemente diverso.
Rileggendo questa storia e avendo in testa tutte le avventure degli anni 2000 non posso negare di aver sorriso e anche storto un po? il naso di fronte all?ingenuit? di alcuni dialoghi e alla mancata cura di svariati dettagli eppure per me rimane eccellente.
In sessant?anni tra le varie avventure ce ne sono state e ce no sono alcune che definirei noiose, molte un semplice passatempo, altre un ottimo intrattenimento (come lo splendido Maxi di Gennaio 2010) ma certe emozionano e continuano ad emozionare, ?Incubi? ? una di esse.
Va detto infine che molti zagoriani amano quest?opera di Sclavi ma altrettanti la odiano (di solito sono i fondamentalisti nolittiani o chi non sopporta gli scervellamenti sclaviani), per? a nessuno ? rimasta indifferente.



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MessaggioInviato: Mar Feb 15, 2011 2:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'ESPLORATORE SCOMPARSO (345/348)

Kiki Manito ha scritto:
Zagor gigante nr.345
L?ESPLORATORE SCOMPARSO
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Carlo Raffaele Marcello
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nell?Aprile 1994



Scheda dello sceneggiatore Mauro Boselli



Dal sito della Bonelli: ?Mauro Boselli ? nato a Milano il 30 agosto 1953. Dopo molteplici esperienze lavorative (traduttore di romanzi, sceneggiatore e regista di "fumetti in TV" ecc?), entra alla Sergio Bonelli nel 1984 come redattore della rivista "Pilot", diretta da Tiziano Sclavi. Diventa poi anche redattore di "Orient Express". Traduce vari fumetti francesi per "Pilot" e la serie americana "Indiana Jones" della Marvel. Chiusa l?esperienza nel campo delle riviste, diventa redattore factotum alla Bonelli, occupandosi della revisione dei fumetti, della stesura dei testi redazionali, dei librini allegati agli Speciali estivi e della Collana Almanacchi. Il suo primo fumetto per la Bonelli ? una storia di Tex, "La minaccia invisibile", sceneggiata con Gianluigi Bonelli in persona. In seguito scrive, partendo da un soggetto iniziale di Guido Nolitta, la miniserie River Bill.

Con l?albo speciale "La fiamma nera", entra, nel 1991, nello staff di Zagor, di cui, un paio d?anni dopo, assume la cura in contemporanea con l?inizio della "seconda odissea americana" e della storia scritta per i disegni di Marcello "L?esploratore scomparso". Nel 1994, con "Il passato di Carson", entra ufficialmente nella serie di Tex, che attualmente divide con Claudio Nizzi. Ha realizzato anche avventure di Mister No, del Piccolo Ranger, di Dylan Dog. Dampyr, scritto in coppia con Colombo, ? il suo primo personaggio originale.?

Scheda del disegnatore Carlo Raffaele Marcello



Dal sito della Bonelli: ?Carlo Raffaele (Rapha?l) Marcello nasce a Ventimiglia il 16 novembre 1929. Diciannovenne, si trasferisce in Francia dove si svolger? la maggior parte della sua vita artistica. Qui crea, per le Sag?ditions, i personaggi di "Loana, Princesse de la Jungle" e "Nick Silver", per poi collaborare, a partire dal 1950, con Opera Mundi e Mondial Press, due agenzie che gli commissionano delle riduzioni a fumetti dei grandi classici della letteratura. Sempre per il mercato d?Oltralpe, realizza "Le Cavalier inconnu", "Rin Tin Tin", "Docteur Justice", "Bob et Frank", "Prince Fant?m". Collabora nel 1975 con V?ctor Mora alla riduzione a fumetti della serie televisiva "Attenti a quei due", mentre, dal 1977 al 1980, illustra alcuni fascicoli dell?"Histoire de France", di "La D?couverte du Monde" e dell?"Histoire du Far West", per l?editrice Larousse.
Nel 1991 Marcello inizia a collaborare con la Sergio Bonelli Editore, entrando a far parte dello staff di Tex. Dal 1993, oltre alle copertine di Zorro per la Walt Disney Italia, comincia a disegnare anche per Zagor, esordendo con il sesto albo speciale per poi alternarsi stabilmente tra le avventure dello Spirito con la Scure e quelle di Tex. Il disegnatore ? scomparso a Ventimiglia il 23 dicembre 2007.?

Trama
La storia comincia partendo da un luogo molto lontano da Darkwood. Ci troviamo infatti a largo dell?Isola di Re Guglielmo, nell?arcipelago artico canadese. E? Estate ma la temperatura rigida favorisce comunque la formazione di ghiaccio sulla superficie dell?acqua e per questo motivo un veliero chiamato ?Aurora? e il suo equipaggio sono bloccati in mezzo al nulla.



All?interno della nave ritroviamo una vecchia conoscenza ovvero il trapper Pablo Rochas in compagnia del capitano, Lord Fraser.
Purtroppo la situazione non ? delle migliori perch? l?impossibilit? di avanzare molto probabilmente costringer? tutti a trascorre l? il secondo inverno consecutivo. In pi? c?? il problema della mancanza di viveri che Rochas spera di risolvere quanto prima con una battuta di caccia. Del resto il vecchio amico di Zagor ? stato ingaggiato proprio per la sua esperienza di cacciatore che per? potrebbe non bastare di fronte ad un ambiente cos? ostile.
Lord Fraser decide pertanto di inviare dei piccioni viaggiatori nella speranza che riescano a portare una richiesta di aiuto fino alla lontana Port Whale.



Nel frattempo cominciano lavori per mettere al riparo la nave dai forti venti artici. Un marinaio canta per risollevare gli animi anche se un certo Tyler sembra non averne bisogno: stanco della situazione, l?uomo cerca soprattutto un modo per andarsene da l? e forse l?ha trovato: le slitte! Con le slitte si potrebbe riuscire ad attraversare il Pack e magari chiedere aiuto a qualche villaggio Inuit lungo il percorso.



Tyler propone la sua idea al capitano ma sia quest?ultimo che Rochas sconsigliano di avventurarsi in una terra ignota lasciando la nave ovvero l?unico riparo sicuro contro il freddo. Tra gli uomini cresce il malcontento e c?? chi comincia a parlare della maledizione che colpisce coloro che tentano di scoprire il Passaggio a Nord Ovest. Perch? la missione dell?Aurora, partita sedici mesi prima, era proprio questa: trovare la rotta navigabile attraverso i Mare Artico Canadese che consente di arrivare all?Oceano Pacifico partendo dall?Atlantico.



Nonostante il volere nel capitano Tyler non rinuncia ai suoi propositi, invece Mastro Johns, il capo dei marinai, segue fedelmente gli ordini e libera il piccione viaggiatore con la richiesta di aiuto. Un attimo dopo per? , tra lo stupore di tutti, cade a terra colpito da una lancia dalla foggia misteriosa! Il poveretto fa solo in tempo a dire:



Trascorrono i mesi e la scena si sposta a Darkwood durante la Primavera dell?anno successivo. Nei pressi del Green River si sta volgendo il tradizionale Rendez-Vous annuale dei trapper a cui come al solito partecipano anche Zagor e Cico. Lo Spirito on la Scure ha appena sconfitto l?amico Doc nel ?duello con i bastoni sui tronchi? e l?atmosfera ? di festa.



La sera a cena i discorsi finiscono su Rochas e sul suo viaggio al Polo che ormai dura da due anni. Alcuni non nascondo la loro preoccupazione per l?amico basco che a quanto pare ? partito con Lord Fraser non solo per lavoro ma anche perch? i due sono legati da una vecchia amicizia. Cico, freddoloso com??, da parte sua non si sognerebbe nemmeno di andare in mezzo ai ghiacci polari e invece appena addormentato si ritrova in sogno nel mezzo di una tormenta. Non solo, tra la neve incontra Ramath il fakiro che grazie ai suoi poteri ha potuto comunicare mentalmente con il messicano.

L?indiano (dell?India) ? in pericolo e non ? molto distante dall?accampamento dei trapper visto che si trova alle vicine Twin Falls dove c?? la confluenza tra il Green Rever e il Racoon Creek. Cico svegliatosi informa Zagor che immediatamente parte in soccorso di Ramath insieme anche ad uno sbalordito Doc. Il trapper del resto non ha vissuto le avventure dello Spirito con la Scure sulla nave del Capitano Fishleg e non conosce ancora le incredibili capacit? del fakiro?



Personaggi

Zagor:

per ora non ? ancora entrato in azione

Cico:

si fa subito influenzare dai racconti su Rochas e il Polo Nord tanto che li sogna entrambi. Ramath lo sceglie come ?canale? per comunicare con Zagor

Doc:

ex-dentista diventato mountain-man per una serie di motivi. Roccioso e barbuto ? uno dei migliori amici di Zagor in quel di Darkwood.

Pablo Rochas:

basco emigrato negli Stati Uniti, ? un altro dei trapper ?storici? della serie. Ha un forza enorme e ad ogni Rendez-Vous a cui partecipa sfida Zagor ad una gara di pugni in cui perde immancabilmente.

Ramath:

fakiro facente parte dell?equipaggio della Golden Baby, la nave del Capitano Fishleg. Le sue incredibili facolt? ormai non sorprendono pi? Zagor e Cico che non esitano ad accorrere ad una sua richiesta di aiuto fatta in sogno. E? pi? magro di Gandhi.

Lord Fraser:

scozzese di nascita, il personaggio ? ispirato ai tanti esploratori che hanno tentato la sua stessa impresa.

Mastro Johns:

capo dei marinai. Gi? defunto.

Cottrell:

secondo ufficiale dell?Aurora. <Bravo ragazzo ma privo di carattere?> dice di lui Fraser.

Tyler:

marinaio allergico alla disciplina e stanco della situazione in cui si trova. Si ammutiner??

Il Piccione Viaggiatore:

partito con il messaggio della speranza degli uomini dell?Aurora. Arriver??

Luoghi Geografici:

Isola di Re Guglielmo





Fu scoperta dall?esploratore John Ross nel 1830 che gli diede questo nome. Non ? sbagliato quindi che all?epoca di Zagor venga denominata cos? anche se ora ? conosciuta come Isola di Re William. Volendo fare i pignoli, era pi? corretto chiamarla ?Terra? e non ?Isola? dato che a quei tempi si credeva fosse una penisola.

Racoon Creek



Considerando la posizione di Darkwood, situata tra la Pennsylvania e l?Ohio, il fiume in questione potrebbe essere quello che scorre vicino all?attuale parco statale di Racoon Creek, nella contea Beaver.

Riferimenti storici

L?esplorazione dell?Arcipelago Artico Canadese

L?impresa di Fraser non so di preciso a quale personaggio storico ? ispirata ma non ? difficile ipotizzare che sia uno dei seguenti:

John Ross (no, non ? J.R. il cattivo di Dallas)



Come detto sopra scopr? l?isola di Re Guglielmo durante la spedizione artica che lo vide protagonista insieme al nipote James Clark Ross tra il 1829 e il 1833. Restarono lass? per quattro anni (!) bloccati dal ghiaccio e alla fine furono salvati dalla ?Isabella? il brigantino che lo stesso Ross aveva comandato durante una precedente viaggio nel 1818.

Il brigantino "Isabella"



Un esploratore ben pi? noto ? sicuramente Sir John Franklin il quale dopo diversi viaggi, nel 1845 part? da Londra per l?ennesimo tentativo di scoprire il Passaggio a Nord Ovest, questa volta senza mai fare ritorno. Le navi utilizzate furono la Terror e la Herebus che nel 1841 avevano portato James Clark Ross (il nipote di J.R. di cui sopra) a scoprire in Antartide l?Isola di Ross i cui vulcani, Terror e Herebus portano appunto il nome delle due imbarcazioni. Purtroppo le due gloriose navi finirono la loro avventura bloccate tra gli stessi ghiacci in cui ? rimasta l?Aurora di Fraser nel fumetto.

Franklin



La Terror e la Herebus



In seguito alla scomparsa di Franklin, la moglie Lady Jane Franklin dilapid? il patrimonio di famiglia nell?intento di ritrovarlo. Dall?Inghilterra partirono numerose spedizioni alla ricerca della Herebus e della Terror e solo nel 1857 Lady Jane che fino all?ultimo non si arrese, trov? un diario sepolto che accertava la morte di Franklin avvenuta sull?Isola di Re Guglielmo nel 1847.
Franklin, considerato un eroe in patria, ha ispirato artisti e romanzieri tra cui lo stesso Jules Verne.

La ricerca di Franklin





Lady Jane



Il Passaggio a Nord Ovest

Cercato per secoli ? stato trovato per la prima volta via mare solo nel 1906 dall?esploratore norvegese Roald Amundsen. Evidentemente la Storia non ? a conoscenza delle impresa che Zagor comp? a quelle latitudini LOL anche Amundsen rimase bloccato per due inverni sull?isola di Re Guglielmo tra il 1903 e il 1905.

La rotta tanto cercata



Amundsen



Ribelli Baschi e Scozzesi

Doc a cena parla dell?amicizia tra il basco Rochas e lo scozzese Fraser nata in Europa durante un traffico di armi legato alle loro rispettive situazioni storiche. Non si capisce bene che voglia dire anche perch? Doc conclude: <Sono fatti di Rochas e io non sono curioso?>

La situazione basca ai tempi di Zagor: da sempre i baschi avevano conservato una certa autonomia all?interno del territorio spagnolo tanto che persino i re dovevano impegnarsi a rispettare i ?Fueros?, insiemi di leggi che garantivano l?autonomia basca all?interno del regno. La prima Guerra Carlista svoltasi in Spagna tra il 1833 e il 1839 culminata con la perdita dei ?Fueros? ? forse il principio del separatismo basco moderno.

La situazione scozzese ai tempi di Zagor: a passarsela male erano soprattutto i contadini (e chi senn??) a causa delle Clearances, gli sgombramenti attuati dai nobili che li costringevano a lasciare la loro terra per far spazio agli allevamenti. Motivo di un conflitto interno tutto scozzese era anche la differenza di tradizioni tra i vecchi clan e i nuovi nobili anglicizzati.
Per la cronaca, qualche anno dopo l?avventura de ?L?esploratore Scomparso? Zagor si trover? per un motivo e per un altro a spalleggiare un clan scozzese nelle selvagge Higlands del Nord.

Varie

Piccioni o Colombi Viaggiatori

Utilizzati fin dai tempi degli antichi Persiani per la loro capacit? di portare messaggi anche a grande distanza seguendo l?istinto di tornare alla propria ?colombaia?. Tutto questo nonostante Dastardly & Muttley?
http://www.youtube.com/watch?v=yJvsMxLjp6w

Pack

Sono le lastre di ghiaccio galleggianti che si staccano dalla banchisa

I Rendez-Vous

Erano i raduni periodici tra i cacciatori e mountain-man di frontiera che si ritrovavano per scambiare pelli, commerciare e anche fare bisboccia dopo lunghi periodi spesso passati isolati fra i monti. Esistono tutt?oggi negli Stati Uniti associazioni di ?trappers? che si organizzano per incontrarsi durante l?anno.

Blood Red Roses

La canzone cantata dal marinaio ? questa:
http://www.youtube.com/watch?v=T0AsXAutUho

Duello con i bastoni

Ispirato al duello tra Robin Hood e Little John. Tipo questo:
http://www.youtube.com/watch?v=p_tqLVNcIS8

Aggiungo una domanda qui su SCLS:

possibile che il nome di Murdo sia stato ispirato dal tenente Archibald McMurdo, cartografo che prest? servizio sulla Terror durante l'esplorazione antartica del 1841?


Kiki Manito ha scritto:
L?Esploratore Scomparso ? Seconda Parte

Giunti alle Twin Falls Zagor, Cico e Doc trovano Ramath aggrappato ad uno scoglio. Lo Spirito con la Scure trae in salvo l?amico che, mezzo congelato per essere stato a lungo nel fiume, si riprende con una delle sue tecniche da fakiro: la Thumo-Reskians, appresa in Tibet.
Ramath avverte subito Zagor che anche i suoi compagni sono in pericolo a causa degli stessi uomini che lo hanno gettato nella cascata. Si tratta di un gruppo di banditi francesi che nello stesso momento sta tendendo in ostaggio una nobildonna inglese di nome Emma e il suo aiutante Nat. I birbaccioni vogliono sfruttare la situazione per chiedere un riscatto inoltre intendono pure approfittare della bella prigioniera. La situazione sta precipitando ma ecco giungere i nostri che portano un attacco a sorpresa.



Zagor e Doc hanno la meglio in poco tempo su quelle che erano le guide (decisamente scelte male) dei due viaggiatori britannici presentatisi come Lady Fraser (!) e il suo segretario Nat Murdo.
Tornati tutti al campo dei trappers, in breve tempo Emma e Murdo mettono al corrente Zagor di essersi imbarcati sulla Golden Baby del capitano Fishleg (intuibile dalla presenza di Ramath) per cercare la nave scomparsa Aurora. Il piccione mandato da Lord Fraser ? dunque arrivato a Port Whale ed esattamente nel Settembre dell?anno prima.
Emma sentendo da Fishleg i racconti sulle avventure di Zagor ha voluto a tutti i costi cercarlo di persona per convincerlo ad unirsi alla sua spedizione anche perch? sicura che l?avventuriero non sarebbe rimasto indifferente alla possibilit? di andare a salvare l?amico Rochas. Infatti Zagor e Cico accettano di partire.



Trascorrono due settimane. Zagor, Cico, Murdo e Lady Emma giungo a Port Whale dove incontrano l?equipaggio della Golden Baby impegnato in una ?festosa? rissa in una bettola del porto. Calmati gli animi Fishleg informa Zagor di avere rinforzato lo scafo della nave per prepararla ai mari artici.
Ad un certo punto un vecchio marinaio dal fondo del locale si alza e avverte tutti che chiunque cerchi di trovare il Passaggio a Nord Ovest ? colpito dalla Maledizione e dalla Sfinge dei Ghiacci! Si tratta del Capitano Martin, un uomo reduce anni prima da una disastrosa spedizione al Polo.
In seguito lo stesso Martin viene ucciso nella sua baracca da un misterioso assassino in cerca di informazioni sulla Sfinge dei Ghiacci. Ma che cos?? la Sfinge dei Ghiacci e chi vi ? interessato? I nostri, ignari di tutto, salpano prendendo la rotta verso Nord.



Continua?

Personaggi

Lady Emma Fraser


Ispirata a Lady Jane Franklin, ? una donna bella e determinata.

Nat Murdo


Un personaggio assai pi? importante di quanto non sembri inizialmente?

Capitano Fishleg


Comanda la Golden Baby, una baleniera il cui equipaggio ? costituito da uomini provenienti da ogni angolo del mondo. Il nome deriva dalla sua gamba artificiale ricavata da un osso di balena. Ha una gran bella nipote di nome Virginia che purtroppo in quest?avventura non compare (peccato per Zagor visto che ad ogni loro incontro?)

Gaston


Francese membro dell?equipaggio della Golden Baby, ?? il cuoco di bordo. Appena vede Cico esclama. <Mon Dieu! E? arrivato il re degli sbafatori!>

Manolo


Membro dell?equipaggio della Golden Baby

Zarkoff


Russo, membro dell?equipaggio della Golden Baby

Tarawa


Polinesiano con l?osso al naso, membro dell?equipaggio della Golden Baby.
Una volta erano i selvaggi a infilarsi roba nella faccia, oggi ? la gente civile. Shocked

Hammendick


Membro dell?equipaggio della Golden Baby

Orsovic


Albanese, membro dell?equipaggio della Golden Baby

Capitano Martin


Riveste il ruolo classico del ?vecchio matto a cui nessuno da retta? che cerca di mettere in guardia chi parte per un?impresa pericolosa. Parla di due navi disperse tra i ghiacci: la ?Fury? e la ?Terror?. La seconda ? chiaramente ispirata a una di quelle usate da Franklin.


Considerazioni varie

I Dialoghi di Boselli
Sono molto piacevoli da leggere. Nelle scene d?azione, nell?interazione tra i protagonisti e anche nelle battute tra semplici comprimari vi ? una sorta di spontaneit? che contribuisce a rendere pi? reali i personaggi e pi? coinvolgenti le situazioni.
Per esempio Lady Emma che vedendo Zagor lo giudica subito attraente, non ha forse una reazione ampiamente realistica? E poi il ragazzino-trapper che si stupisce nel vedere per la prima volta in vita sua ?una vera signora? e il vecchio che lo prende subito in giro (<Chiudi la bocca Danny o ti si riempir? di mosche>) costituiscono ?dettagli? non strettamente necessari ai fini della storia ma, come potrei dire... Utili a far entrare il lettore nell?ambiente in cui si svolge!

Buone scelte
Zagor sa i nomi di Emma Fraser e Nat Murdo perch? glieli ha detti Ramath ma non sa il motivo del loro viaggio ne della situazione dell?Aurora. Tuttavia questi sono tutti elementi che il lettore conosce gi? quindi non ? necessario ripeterli per il protagonista. Boselli infatti inquadra i personaggi mentre la sera sono impegnati in un dialogo da cui risulta evidente come sia stato detto tutto in un momento non visto. Il che ? cosa buona e giusta.

Un indizio dato in tempi non sospetti
Murdo legge la lettera scritta da Lord Fraser ma Emma lo riprendere dicendo: <il mio efficace segretario non ha letto tutto il messaggio, c?? un post scriptum: ?Mia cara Emma ti amo, torner? da te?> . Chi ha letto gi? la storia sa quale ? l?indizio.

Un augurio non esaudito
Doc sapendo che ? Zagor a partire per cercare Rochas, ? certo che il basco sar? ritrovato quindi dice: <Ci rivedremo qui con Rochas tra un anno!> In realt? Zagor e Cico stanno partendo per un viaggio che li terr? lontano da Darkwood ben pi? a lungo.

Uno Zagor brillante
<Sorpresa!> mentre piomba dall?alto su uno dei banditi.
<Signori vi dobbiamo la vita! Siete arrivati giusto in tempo!>. <E? la nostra specialit?> risponde Zagor a Murdo.
<Belle facce da tagliagole!> rivolgendosi ai banditi stesi per terra.
<Sapete leggere una mappa Zagor?> <Me la cavo> uno Zagor sornione risponde sempre a Murdo.
<Sembra che qualunque impresa vada a buon fine se voi vi prendete parte. Siete un vero eroe Zagor!> dice Lady Emma. <Certo io posso testimoniarlo Caramba y Carambita> si intromette Cico. <Taci messicano!> chiude uno Zagor per? gi? convinto a partire per il Polo.

<Guarda un po? il vecchio Hammendick! Non ti vergogni a fare a pugni alla tua et??> Zagor non fa in tempo ad aiutarlo a rialzarsi che il vecchio marinaio si rituffa nella rissa?
<Per la sacra Trimurti! Ma vi divertite cos? tanto a farvi ammaccare naso e costole?> Ramath si rivolge a uno Zagor ansioso di menare le mani. <Partecipiamo alla rissa soltanto per sedarla Ramath> e gi? a cazzotti. <B? se tiri certe sventole la pace torner? presto!> conclude un persuaso Ramath.

Un Doc brillante
<L?acqua fresca ti mantiene giovane> rivolgendosi ad un Cico assai poco contento di stare a mollo nel fiume.
<La vita solitaria nella palude ha guastato due menti brillanti> rivolgendosi sarcastico a Zagor e Cico.
<Si trattava solo di trovare qualcosa di pi? duro della tua testa> rivolgendosi ad un avversario appena sbattuto contro una roccia.
<Per tutte le trappole di Darkwood!> Doc ? stupito nel vedere tutti i suoi compagni della foresta lavarsi al fiume per non sfigurare troppo alla presenza di Lady Emma. Una trovata alla ?Biancaneve e i sette nani?

Approfondimenti

Thumo-Reskians
Ramath la usa per ripristinare il calore del suo corpo. Nel buddismo tibetano le tecniche Tumo sono realmente utilizzate dagli asceti per mantenere caldi i propri corpi nonostante freddo e neve. Tumo significa ?fuoco sacro? e deriva da ?Tejas? che in sanscrito indica uno dei cinque elementi costitutivi della materia. Le tecniche Tumo hanno molto in comune con l?energia ?Kundalini? dello Yoga e delle filosofie indiane.




Navi baleniere
Oggi la cattura delle balene ? solo un massacro ingiustificato ma duecento anni fa i ramponieri che su semplici scialuppe sfidavano i giganti del mare erano degli autentici temerari.



La foto raffigura la Essex, una baleniera della prima met? dell?ottocento la cui storia ? agghiacciante. I marinai fecero naufragio dopo essere stati speronati da un enorme capodoglio e pian piano si ridussero al cannibalismo, mangiandosi a turno dopo aver tirato a sorte. La storia della Essex ispir? Mellville ma per fortuna la Golden Baby ? decisamente pi? allegra.

Grog
Tipica bevanda da marinai, citata nel fumetto. E? costituita principalmente da Acqua e Rum.
Mai giocato a Monkey Island? L? si che il Grog ? pericoloso! Very Happy



Kiki Manito ha scritto:
L?esploratore Scomparso ? Terza Parte

Zagor gigante nr.346
PASSAGGIO A NORD OVEST
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Carlo Raffaele Marcello
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Maggio 1994



La Golden Baby sta seguendo la rotta verso Nord e tutto procede tranquillamente fino a quando i ghiacci e gli iceberg non si fanno sempre pi? fitti. Si scatena anche una tempesta di neve che mette a dura prova l?equipaggio mentre la baleniera rischia di finire addosso a un?enorme parete di ghiaccio.
Evitato il pericolo per un soffio passando per uno stretto canale tra gli iceberg, il capitano dirige poi la nave fino al limite delle acque navigabili. Da qui la spedizione prosegue viaggiando con le slitte?



Considerazioni varie

Aurora Boreale
Una notte i nostri osservano il fenomeno dell?Aurora Boreale: <Se la vedete per la prima volta gente ? il vostro battesimo del Nord> dice Fishleg.
<Non ? la prima volta per me ma fa sempre il suo effetto> osserva Zagor.
Lady Emma chiama l?aurora ?Fir Chlis? ovvero ?Gli allegri danzatori?. Na-Fir-Chlis significa proprio questo in gaelico scozzese.

Esiste un luogo di villeggiatura chiamato allo stesso modo nel Nord-Ovest della Scozia. Tra le altre cose offre ai turisti la possibilit? di ammirare l?aurora, infatti seguendo le previsioni del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) i gestori si tengono informati sui giorni in cui si verifica il fenomeno.



Domanda: in che occasione Zagor ha gi? visto l?Aurora Boreale?

Zago e Cico di nuovo su una nave
I due amici non sono semplici passeggeri ma si danno da fare per aiutare l?equipaggio.
Cico per esempio sfacchina come poche volte l?ho visto fare. Non che la cosa lo renda particolarmente felice ma il messicano fa comunque del suo meglio.
Zagor non ? un lupo di mare ma ? pur sempre un utile uomo di fatica che non si tira mai indietro . Approfitta comunque dei primi giorni di navigazione tranquilla per tenersi in allenamento o forse gli bastano una fune a mo di liana e qualcosa che assomigli ad un albero per divertirsi. Anche se: <? gli alberi dei miei boschi se ne stanno fermi>



Pesca grossa!
Cico mentre ? a lavoro rischia di cadere in acqua ma Zagor lo afferra con un raffio.


<Siamo ancora vivi> sospira Cico dopo essere stato tratto in salvo. <Gi? ma il tuo dolce peso mi ha quasi slogato un braccio> replica Zagor.

Causa ed Effetto
<Anche se non l?ammetteresti mai caro Zagor adesso preferiresti essere nella tua Darkwood magari alle prese con un centinaio di indiani ribelli?> Ponderazioni da essere umano dello Spirito con la Scure durante la burrasca.
<Da qualche tempo Zagor se non ci fossi tu le mi vite sarebbero molto pi? brevi> Ramath salvato di nuovo dall?amico, ringrazia che non sia a Darkwood.

Sole di Mezzanotte
Trovandosi in Estate al di sopra del 66? parallelo che segna l?inizio del Circolo Polare Artico, i nostri hanno il Sole visibile all?Orizzonte 24 ore su 24.
<Riesci a dormire con la luce Cico?> chiede Fishleg. <Nessun problema! Ho un vero talento per dormire in qualsiasi condizione> risponde Cico.

L?utilit? di Cico
Zagor e parte dell?equipaggio si apprestano ad usare le slitte per proseguire il viaggio. Al gruppo si unisce anche Cico come ?volontario?. <Ci sarai utile per saggiare la resistenza del Pak> dice Zarkoff.

Nat Murdo un tipo in gamba, parola di Zagor
<Nat Murdo ? in gamba! Io l?ho visto in azione.> Zagor ? favorevole alla partecipazione di Murdo alla spedizione per conto di Lady Emma. La donna, per quanto determinata, ? meglio che non prosegua perch?: <La fuori occorrono muscoli!> taglia corto Fishleg.

Nat Murdo e Emma Fraser: parlamm e nun ce capaimmo
Emma e Nat a quanto pare si conoscono fin da ragazzi. Lei lo ringrazia per andare a salvare Lord Fraser al posto suo. Nat dice: <Io spero di essere qualcosa di pi? di un segretario per voi?>. <Lo sei Nat! Farai tutto il possibile per riportarmelo vero? (Parla del marito)> . <Prover? anche l?impossibile mia cara Emma!> Pi? chiaro di cos??



Approfondimenti

Re Guthrum
Mentre attraversano il Golfo di San Lorenzo Fishleg e Zagor rammentano l?incontro con il Re vichingo amante del vino (ovvio) e dei climi caldi (un po? meno ovvio) avvenuto anni prima a quelle latitudini. Guthrum probabilmente fece un viaggio simile a quello di Erik il Rosso e dei suoi discendenti giunti nel Vinland (Terranova). Ma questa ? un'altra storia come disse qualcuno.

Il Percorso compiuto dalla Golden Baby

Partendo dalla costa Nord-Orientale degli Stati Uniti i nostri hanno attraversato in quattro giorni il Golfo di San Lorenzo?


?Per poi passare attraverso lo Stretto di Belle Isle e raggiungere con un altro giorno di navigazione Capo Buald?


Sii sono diretti poi lontano dalla costa, lungo lo Stretto di Davis tra l?Isola di Baffin e la Groenlandia entrando ad un certo punto nel Circolo Polare Artico.


Hanno poi piegato a Ovest lungo lo stretto di Lancaster dove sono stati colpiti dalla tempesta?


?Raggiungendo pi? o meno interi lo Stretto di Barrow una settimana dopo.


In seguito, navigando ancora un paio di giorni tra l?Isola Principe del Galles e l?Isola di Somerset, si sono avvicinati il pi? possibile al punto in cui sperano di trovare gli uomini dell?Aurora ad attenderli.


Il viaggio della Golden Baby

<Dopo pi? di un mese su questa bagnarola sento il bisogno di passare all?azione> dice Zagor.

E se avessero dato retta a Lady Emma?

La nobildonna intendeva passare per la Baia di Hudson ma Fishleg la conside una via troppo rischiosa anche se pi? breve.
Credo che il vecchio lupo di mare sia memore dell?esperienza dall?esploratore Parry che per primo attravers? lo stretto tra la Penisola di Malville e l?Isola di Baffin nel 1822. Lo stretto fu battezzato ?Fury and Hecla Strait? in onore delle due imbarcazioni usate da Parry. Quindi anche la ?Fury?, nominata dal Capitano Martin a Port Whale,era una citazione DOC.


Nella foto si vede lo stretto disseminato di isolotti

Passando di l? i nostri avrebbero raggiunto il Golfo di Boothia dopodich? le scelte avrebbero potuto essere due:
1) Attraversare a piedi la penisola di Boothia (dove Ross nel 1831 scopr? il Polo Nord Magnetico) e trovarsi davanti l?Isola di Re Guglielmo.


Nella foto si vede un largo tratto di mare ghiacciato.

2) Circumnavigare la Penisola di Boothia e passare attraverso lo stretto di Bellot che la separa dall?Isola di Somerset .
Sarebbero cos? passati davanti al Promontorio Murchison (indicato dalla piccola freccia verde) cio? il punto pi? settentrionale del continente americano (pi? su, soltanto isole). Un?area quella di Murchison che fu esplorata per la prima volta durante la missione di ricerca di Franklin.


Uno stretto proprio stretto.

Come si intuisce dalle foto, a causa del dedalo di isolotti e del mare ghiacciato, l?impresa sarebbe stata sicuramente fallimentare. Tocca dargli retta al vecchio capitano! Cool


Kiki Manito ha scritto:

La spedizione di soccorso attraversa con le slitte il mare ghiacciato avvicinandosi all?Isola di Re Guglielmo e raggiungendo infine il punto di rendez-vous con gli uomini dell?Aurora dettato nella lettera. Purtroppo ad attendere Zagor e compagni non c?? nessuno, o meglio, qualcuno c?? ma non si tratta di amici.
Ecco infatti sbucare all?improvviso un gruppo di Inuit in canoa che attaccano i nostri con lance e fucili. Gli assalitori vengono costretti alla ritirata ma in seguito allo scontro Zagor e Murdo si ritrovano separati dal resto i compagni e bloccati su un lastrone di ghiaccio alla deriva.
Anche Cico rimane solo in mezzo al ghiaccio almeno fino a quando non si ritrova faccia a faccia con un abitante del luogo, per fortuna amichevole, che lo porta al suo villaggio.



Tornando a Zagor e Murdo, i due avvistano l?Isola di Re Guglielmo e una volta raggiunta vi si addentrano. L?ambiente ? pi? che mai ostile ma l?incontro con un bue muschiato fornisce l?occasione per procurarsi da mangiare.
Trovandosi vicino al polo magnetico la bussola ? inservibile cos? Murdo convince Zagor a fare affidamento sui suoi strumenti per orientarsi. Lo Spirito con la Scure giorno dopo giorno ha per? sempre pi? la sensazione che stiano marciando nella direzione sbagliata e cos? ? infatti. Deciso a tornare indietro il Signore di Darkwood scopre infine la vera natura dello scozzese: ? un traditore! Che lo ha portato volutamente lontano dall?Aurora affinch? non ci arrivasse mai!
Approfittando della guardia abbassata di Zagor, Murdo lo spinge in un profondo crepaccio.



Continua?

Considerazioni Varie

I Cambi di scena
Molto utilizzati grazie al fatto che i protagonisti agiscono in luoghi diversi.

Quando il gioco si fa duro?
Come dice Fishleg, la guida tecnica della spedizione ? affidata a Zarkoff ma in caso di emergenza ? Zagor a dare gli ordini.



L?attraversamento del pak e della banchisa.
Non ? affatto semplice per i nostri perch? non si tratta di un unico, piatto lastrone di ghiaccio ma di tanti separati fra loro da canali di acqua gelida. Ogni volta occorre quindi smontare le slitte e caricarle su canotti di pelle con cui attraversare i tratti di mare.
Addentrandosi nella banchisa poi il ghiaccio presenta sempre pi? asperit? e l?avanzamento diventa cos? difficoltoso da dover proseguire a piedi.



<Sto facendo il tuo lavoro> Dice Cico ad un cane mentre spinge la slitta.
Inoltre il pak essendo ghiaccio galleggiante ? in costante movimento quindi non ci si pu? mai rilassare troppo.

La filosofia di Zagor
<Perch? mi avete seguito Zagor?> Chiede Murdo.
<Quando si tratta di agire non spreco tempo a farmi domande!> la risposta.

Eskimo
Zagor ha gi? avuto a che fare con un eschimese molto pericoloso di nome Eskimo quando dovette affrontare i pericolosi Falchi delle nevi in un?avventura del 1972.



Le Arrampicate
Uno degli aspetti caratteristici della serie di Zagor sono le numerose occasioni in cui il protagonista si ? trovato a dover scalare a mani nude pareti a strapiombo e montagne. Anche sull?Isola di Re Guglielmo affronta una scalata insieme al meno esperto Murdo suggerendo a quest?ultimo di : <Agire come se foste sempre a dieci centimetri dal suolo>
Facile a dirsi meno a farsi per? ? vero che nelle tecniche di arrampicata libera si utilizzano le cosiddette ?protezioni psicologiche?.



Anche gli dei hanno fame
<Non so se lo sai amico ma anche gli dei hanno fame! C?? niente da mangiare?> Chiede Cico al suo nuovo amico eschimese che lo crede una creatura piovuta dal cielo.
Quando per? l?indigeno tira fuori e comincia ad ingurgitare pesce crudo offrendolo al messicano: <No grazie? Non ho veramente fame..Sai noi creature celesti si mangia una volta ogni tanto>



Bue Muschiato
Sembra che per gli studiosi sia pi? capra che bue. Per Zagor e Murdo ? semplicemente una bistecca a quattro zampe.
Mmmmhh leggendo viene voglia di mangiare del buon bue muschiato?



Murdo inferiore a Zagor?Una strategia?
Lo scozzese si mostra spesso inferiore psicologicamente e fisicamente allo Spirito con la Scure. Sebbene il divario tra i due ci sia certamente, non ? cos? netto come Murdo vuol far credere. La strategia del lupo vestito da agnello!



Il vero volto del nemico
Dunque Murdo non ? mai stato amico di Zagor anzi, sebbene lo rispetti come uomo d?azione, lo ha sempre considerato un ostacolo ai suoi misteriosi piani. Quali che siano poi questi piani molto probabilmente hanno a che fare con Lady Emma?



Kiki Manito ha scritto:
Zagor gigante nr.347
LA SFINGE DELL'ARTICO
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Carlo Raffaele Marcello
Copertina: Gallieno Ferri
Pubblicato nel Giugno 1994



Il gruppo di Zarkoff, Tarawa e Ramath dopo la battaglia contro gli assalitori prosegue la marcia e si imbatte nel villaggio Inuit in cui al momento ? ospitato Cico. Fortunatamente Volpe Grigia, il Chippewa membro dell?equipaggio della Golden Baby, conosce qualche parola del linguaggio locale.

Gran Lago degli Schiavi
Citato nel fumetto, mi sono chiesto perch? abbia questo nome che se non ho capito male deriva dalle trib? Dene che in passato vi abitavano. Si tratta di un popolo che i Cree chiamavano con un appellativo che tradotto in inglese significa ?schiavi?.




Il Chippewa Volpe Grigia
Dice di essere nato presso il Gran Lago degli Schiavi. Ma i Chippewa si erano veramente spinti cos? a Nord Ovest? Da quel che ho letto, in base al luogo geografico di origine sarebbe pi? corretto se fosse un Chipewyan del Canada Nord-Occidentale.


Nel frattempo Zagor si ? salvato dalla caduta nel crepaccio finendo su una sporgenza ricoperta di neve. Risalito in superficie, lo Spirito con la Scure comincia a seguire le tracce di Murdo che vanno dritte in direzione del mare, cio? verso l?Aurora. Arrivato alla banchisa per? finisce per essere travolto da una bufera di neve senza possibilit? di riparo.



Un incontro-scontro con un orso bianco (assai poco fortunato) gli fornisce una pelliccia calda e carne con cui sfamarsi ma i problemi sono tutt?altro che finiti: persi gli occhiali protettivi, il riverbero del sole sulla distesa ghiacciata gli causa una grave oftalmia che lo conduce alla cecit? temporanea.



Inoltre non riesce nemmeno a dissetarsi cos? ? ormai uno straccio quando infine arriva miracolosamente all?Aurora e viene soccorso (lui che era il soccorritore) da Rochas e Fraser.



Quando l?eroe soffre
Poche volte nella storia della collana (soprattutto recente) Zagor ? arrivato a un tale livello di sfinimento e disperazione mentre si trova nel mezzo di un?impresa. Certo molto dipende dal livello di enfasi che ci mette l?autore ma in questo caso a funzionare ? il realismo con cui Boselli descrive il calvario di un uomo che attraversa senza mezzi adeguati una banchisa del Polo Nord. Probabilmente qualsiasi altro non sarebbe sopravvissuto ma non il protagonista altrimenti bisognava chiudere baracca.




Trascorsi un paio di giorni a bordo dell?Aurora, Zagor si riprende e pu? cos? ascoltare da Fraser il racconto di ci? che ? accaduto dopo la liberazione del piccione viaggiatore: eravamo rimasti all?uccisione di mastro Johns tramite una lancia. A scagliare l?arma era stato un eschimese di nome Staff in combutta con Tyler. Il marinaio ribelle era fermamente intenzionato a raggiungere la ?Sfinge dei Ghiacci?, una fantomatica miniera d?oro, causa della pazzia del capitano Martin. Fraser, Rochas e altri avevano cercato di convincere l?equipaggio a non ammutinarsi ma gli uomini fedeli a Tyler, dopo una sparatoria sul ponte principale della nave, si erano dati tutti alla fuga con le slitte.
Rimasti in cinque, ? siamo sopravvissuti grazie alle scorte d?emergenza nel cassero? dice Rochas.



Rochas un tiratore d?eccezione
?Sapete tutti come sparo! In questo fucile ci sono sette colpi?Sette campane a morto?? Dice il trapper mentre si contrappone agli ammutinati.




E che cassero!
I ?casseri? sono le sovrastrutture al di sopra del ponte di coperta di una nave.




Parlando della ?Sfinge dei Ghiacci? Fraser afferma che si tratta di una leggenda secondo cui un?enorme roccia in forma umana custodisce il Passaggio a Nord-Ovest e dona pepite d?oro ai marinai che le giurano obbedienza. Zagor durante il suo cammino potrebbe addirittura averla vista o forse era solo un?allucinazione.

Trascorre ancora qualche giorno e mentre Mac, canta una delle sue canzoni, Zagor si ? quasi del tutto ripreso. Senza slitte tuttavia non ? possibile abbandonare la nave e l?unica ? aspettare l?arrivo di Zarkoff e gli altri. Ecco invece arrivare un gruppo di Inuit guidati da Staff che ingaggiano battaglia.

Rantin? Rovin? Robin?
E? la canzone tradizione scozzese che canta Mac.
http://www.youtube.com/watch?v=OrhCYr1jNlQ

Le comparse muoiono sempre per prime
Durante lo scontro a fuoco con gli Inuit, l?unico marinaio a restarci secco chi poteva essere? Ovviamente il quinto uomo, dal nome non necessario, rimasto sull?Aurora insieme a Fraser, Rochas, Cottrell e Mac.

Anche in Star Trek quando Kirk Spock e McCoy andavano in missione su un pianeta si portavano sempre dietro un signor nessuno dell?equipaggio che immancabilmente crepava. Il destino dei personaggi minori ? togliere il disturbo appena la sceneggiatura lo prevede.
http://www.youtube.com/watch?v=fKOoj46vIig


I nemici sono troppi cos? Zagor e compagni si barricano ancora nel cassero. La nave viene data alle fiamme per stanarli ma i nostri, usando delle coperte bagnate, passano proprio sul ponte in fiamme per eludere la trappola e arrivare alle slitte. Tutto inutile perch? vengono feriti, catturati e portati al villaggio dove si trova la Sfinge dei Ghiacci.



Intanto Cico e gli uomini della Golden Baby sono arrivati all?Aurora ormai distrutta dalle fiamme.

Di nuovo sconfitto
Quando ormai la fuga dalla nave sembrava cosa fatta ecco il colpo di scena della sconfitta del gruppo di Zagor. Essenzialmente la colpa ? stata di Cottrell che ha fatto perdere l?attimo agli altri mettendosi a correre follemente verso gli Inuit. Che il giovane ufficiale non ci stesse pi? con la testa l?aveva detto Fraser un po? di pagine prima. Un elemento questo della follia che sembrava solo accessorio ma che invece serviva a preparare la cattura dei buoni.




Continua?

Personaggi

Cico


Si ? adattato alla vita da Inuit (a parte dover mangiare pesce crudo).

Akutan


E? l?indigeno che accoglie il Cico al suo villaggio. E? meno ingenuo di quanto pensi il messicano.

Volpe Grigia


Un indiano che fa il marinaio

Staff


Un meticcio Inuit brutto e cattivo

Mac


Il marinaio scozzese

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http://zagorealtro.blogspot.com/

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"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".
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