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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Kramer76 TOP PLAYER
Registrato: 24/06/09 11:24 Messaggi: 17778
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Inviato: Lun Ott 20, 2014 8:34 am Oggetto: |
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seminoles
numeri 43, 44 e 45, testi nolitta, disegni donatelli
altra storia un pò sottovalutata sempre a causa dei disegni del primo donatelli, rispetto magari a un più maturo "zagor il ribelle"
a me piace lo stesso, la storia è ricca di gag brillanti, come quella in cui cico vuol farsi sparare da zagor
oppure il famoso "lamento del serpente", tutti i siparietti con gli alligatori, quasi da cartone animato...
tutto questo non intacca minimamente la componente epica della storia, con un personaggio enorme come manetola
un finale distruttivo e trascinante e passaggi addirittura poetici, come la lacrima finale di zagor, la morte di sarota
e soprattutto la parentesi dedicata alla terza compagna fucilieri del virginia regiment, quasi come nel vietnam...
due copertine spettacolari, non male anche quelle delle strisce
voto 10
Ultima modifica di Kramer76 il Mar Dic 15, 2020 10:26 pm, modificato 2 volte in totale |
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Ivan Zagoriano Expert
Registrato: 05/05/14 21:04 Messaggi: 1050
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Inviato: Dom Giu 18, 2017 8:55 am Oggetto: |
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SEMINOLES
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Franco Donatelli
Pagine: 188
Anno: 1968
A volte è utile rileggere una storia dopo 30 anni per vedere se il vino è invecchiato bene.
Per esempio, ESKIMO mi sapeva un po' di tappo; questa invece ha conservato il vecchio aroma.
È un episodio fatto di LOCATIONS, diversificate tra loro in modo molto ben distinto, ed inanellate in modo che ad ogni nuovo scenario Nolitta aggiunge un capitolo allo sviluppo della trama.
Questo effetto è dovuto alla autoconclusività dei singoli albetti dell'edizione originale, che cuciti poi insieme nel formato bonellide, danno l'impressione di un netto cambio-scena ogni 25 pagine circa. (Va detto che questa impostazione a “blocchi narrativi” di durata regolare è abbastanza comune a tutti gli episodi composti da vecchi albi a striscia rimontati.)
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• Location 1: Fort Pierce.
Dopo la (straordinaria) avventura marittima di IL MOSTRO DELLA LAGUNA, la prima mini-trasferta di Zagor prosegue in Florida.
Appena sbarcato, Zagor viene ingaggiato dal generale WILCOX per fare da mediatore nella guerra locale contro i SEMINOLES, una tribù “mista” di pellerossa del sud capeggiata dal fiero MANETOLA.
Per quanto antipatico, Wilcox sembra in buonafede, così Zagor accetta di portare la sua proposta di pace a Manetola.
• Location 2: Le paludi della Florida.
Accompagnati da una guida Seminole, Zagor e Cico attraversano le insidiose paludi alla ricerca di Manetola.
Spicca l'incontro tra Zagor e un battaglione dell'esercito, ridotto in condizioni pietose. Toccante la sequenza in cui l'ufficiale Macomber consegna la propria piastrina a Zagor, dichiarando l'intenzione di voler affrontare il nemico in un ultimo assalto senza speranze.
• Location 3: Il fortino spagnolo.
Persa la loro guida, Zagor e Cico finscono prigionieri di un gruppo di disertori dell'esercito spagnolo, che approfittano della guerra per vendere armi ai Seminoles.
Pittoresco il capo dei trafficanti, “Sargento”. Un volgare sciacallo, ma astuto e pericoloso.
• Location 4: Fort King.
Conquistata la fiducia di Manetola, Zagor lo accompagna da Wilcox per discutere le trattative di pace...ma il vile generale ne approfitta per arrestare il capo dei Seminoles, che crede di essere stato tradito da Zagor.
In questa circostanza si può ammirare lo Zagor irruento di Nolitta: invece di ingoiare il rospo e fingere di andarsene (restando quindi libero per studiare un piano di riscossa), Zagor si cava il gusto di colpire Wilcox, con l'ovvio risultato di finire agli arresti pure lui.
• Location 5: La cella vaggiante.
Wilcox si sbarazza di Zagor e Cico spedendoli verso un carcere rinchiusi in un carro blindato, da cui evadono sfondando il pavimento.
Nell'occasione, per coprire il rumore delle assi divelte, Cico si esibisce nella mitica canzoncina “Il lamento del serpente”:
• Location 6: Ritorno a Fort King.
Lo scatenato Zagor tiene in scacco da solo un'intera guarnigione di militari, con logoranti azioni di guerriglia.
Viene però aggredito da Manetola, che ancora lo crede un traditore.
Chiarito l'equivoco con Zagor, Manetola si vendica personalmente di Wilcox in una scena di grande intensità.
• Location 7: L'addio nelle paludi.
Arriva il momento del congedo tra Zagor e Manetola. È un finale malinconico, con tanto di lacrimucce. La vittoria, infatti, è stata solo parziale: per i Seminoles non è cambiato nulla, e continueranno a venire perseguitati dal governo americano (sino alla tragedia finale narrata nell'episodio LIBERTÀ O MORTE).
Il discorso di commiato è molto ben riuscito, e vale la pena leggerlo completo sull'albo orginale; qui vorrei solo riportare una sottile raffinatezza di Nolitta, che tramite una battuta pronunciata da Manetola in modo quasi casuale, sintetizza in modo straordinario l'orgoglio della cultura pellerossa nei confronti del “progresso” portato dai Bianchi:
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• DIFETTI:
Nulla di particolarmente notevole. Qualche implausibilità comportamentale, qualche ingenuità nella successione logica dei vari eventi, ma il tutto è rappezzato dalla estrema fluidità dello stile narratorio di Nolitta.
Se proprio vogliamo fare i pignoli, è poco credibile che Manetola accetti di incontrare Wilcox a Fort King in totale fiducia di Zagor, senza minimamente temere per la propria incolumità personale. Anche credendo nella buonafede di Wilcox, le trattative dovrebbero svolgersi in campo neutro e senza scorta, garantendo così la sicurezza di entrambi i leaders...ma a quelle condizioni, è fin troppo ovvio che Wilcox, pur di catturare Manetola, se ne infischi della lealtà diplomatica.
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• Per finire, una nota significativa:
Nello spazio di neanche due albi, si contano ben UNDICI GAG DI CICO senza che la drammaticità dell'episodio ne venga minimamente intaccata.
Ribadisco fino alla noia che il messicano è (era) un elemento fondamentale per ottenere quel delicato equilibrio tra Dramma e Commedia che conferiva alle storie di Zagor quell'inconfondibile fascino.
L'accantonamento di Cico (sia per la sua estromissione dalle trame che per lo stravolgimento delle caratteristiche del personaggio) si è rivelata una mossa sciagurata. Se si commettono autoreti del genere, non bisogna poi chiedersi perché l'attuale impostazione della collana ZAGOR fatichi così tanto sia ad acquisire nuovi lettori sia a conservare quelli vecchi. <–(faccina doverosa)
In questo episodio, partendo dalla Ode del Buongustaio...
...Cico si scontra a più riprese coi lucertoloni del luogo:
alligatorE...
alligatorI...
alligatorONI...
...e alligatorINI
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DISEGNI:
Un Donatelli ancora acerbo (mi pare che questa sia stata la sua seconda prova su Zagor), tuttavia efficace.
I volti sono spesso incostanti, le sproporzioni busto/bacino non si contano, e la modulazione del segno lascia ancora molto a desiderare; in compenso Frank recupera punti nelle ambientazioni (ben rese quelle delle paludi) e nella bella caratterizzazione grafica dei Seminoles.
Da rilevare la palese ispirazione di Ferri a Wallace Wood per la copertina di SEMINOLES:
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Storia: 8
Disegni: 7
Ultima modifica di Ivan il Sab Apr 21, 2018 5:45 pm, modificato 3 volte in totale |
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Andrea67 Iper Zagoriano
Registrato: 24/11/09 21:32 Messaggi: 5767
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Inviato: Dom Giu 18, 2017 11:27 am Oggetto: |
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Complimenti Ivan!
Mi hai fatto venire voglia di rileggerla. |
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Doc Lester 1975 Iper Zagoriano
Registrato: 16/11/15 23:07 Messaggi: 7755 Località: Foligno
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Inviato: Dom Giu 18, 2017 11:35 am Oggetto: |
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Che spettacolo di recensione _________________ Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1
Luca Barbieri ha scritto: | Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia. |
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Mister No Pilota alcolico del forum
Registrato: 01/03/06 12:01 Messaggi: 24413 Località: Inver1
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Inviato: Dom Giu 18, 2017 10:19 pm Oggetto: |
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Bellissima recensione, Ivan
Quella per Donatelli era la terza prova in realtà. La prima fu la storia con OEJ e la seconda il primo ritorno di Hellingen. Anch'io l'ho sempre trovato acerbo nelle prime prove almeno fino a Natale Calibro 45. Tuttavia non so perché ma Ferri ce lo avrei visto poco su quella storia.
L'addio a Manetola sulla lingua di terra è sempre stato un passaggio che mi ha commosso tantissimo fin da ragazzino.
Francamente non ricordavo tutti quei momenti comici in così poche pagine ma devo concordare sul fatto che la storia non perde né ritmo né drammaticità. Che ci vogliamo fare ? Era magia nolittiana... _________________ "Nella vita bisogna accontentarsi soltanto del meglio" (Zino Davidoff)
"The reason I'm running for president is because I can't be Bruce Springsteen" (Barack Obama) |
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cama69 Iper Zagoriano
Registrato: 10/01/04 12:41 Messaggi: 6178 Località: Salerno
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Inviato: Lun Giu 19, 2017 6:40 am Oggetto: |
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Ottima recensione, concordo con le parole di Ivan.
Ho solo una piccola titubanza legata ad un singolo passaggio, ma è opportuno parlarne nel topic adeguato. _________________
Burattini ha scritto: | Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove. |
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Tobia Sullivan Iper Zagoriano
Registrato: 14/02/07 15:42 Messaggi: 8399 Località: Roma
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Inviato: Lun Giu 19, 2017 8:20 am Oggetto: |
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Kramer76 ha scritto: |
i vendicatori
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Ho riaperto questo topic e ...
a parte la recensione di ivan come sempre molto bella a prescindere dalle opinioni che ognuno può avere più o meno differenti in alcuni punti (ma questo è legittimo e sacro) ho ritrovato poco più su questa vignetta messa qui dal buon kramer ...
Che vi devo dire ... ? e poi sarà pur vero che Donatelli non è Ferri, che per qualcuno sarà pure scarso ( ) ma la postura di Zagor nella prima vignetta e la sua faccia nella successiva ... e il soldato da una parte e Manetola dall'altra e in mezzo solo una sedia e una pistola ... Secondo me non bisogna infarcire una vignetta di sfondi pieni, neri, scuri dettagliati, inchiostri, chine ecc... per me uno così è bravo senza contare la cosa più importante e cioè quello che trasmettre al lettore ... _________________ "Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".
Klain: "La marcia della disperazione"
Testi di Guido Nolitta
- Arrivederci Direttore e grazie -
Ultima modifica di Tobia Sullivan il Lun Giu 19, 2017 12:08 pm, modificato 1 volta in totale |
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ElEmperador Iper Zagoriano
Registrato: 21/12/03 01:26 Messaggi: 11384 Località: Istanbul
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pbreeze Zagoriano Advanced
Registrato: 26/02/17 09:50 Messaggi: 208
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Inviato: Mer Giu 21, 2017 11:28 am Oggetto: |
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Una storia indimenticabile. Per la prima volta i Seminoles ritratti come tali, coi loro costumi. Poco importa che io sappia che i loro costumi non sono poi proprio quelli disegnati da Franco Donatelli ( vedi es. " 19th century Seminole men's clothing " di Rick Obermayer, stante anche la difficoltà di ritrarli come esattamente erano al tempo della loro seconda guerra, 1835-1842, visto che le testimonianze disponibili sono ben successive ) . Il pathos, l'emozione, il divertissement con Cico ecc. fanno di questa storia una grande storia.
Franco Donatelli: per me forse il migliore , alla pari di Ferri, almeno! Non posso che concordare in pieno col giudizio di Tobia Sullivan (io e te andiamo d'accordo!) . Tavole con vignette chiare, segni nitidi, poco nero nei disegni , così mi piace Zagor. |
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Angelo1961 Iper Zagoriano
Registrato: 02/03/12 13:21 Messaggi: 16740 Località: Udin
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Inviato: Mer Giu 21, 2017 11:46 am Oggetto: |
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Storia straordinaria. E anche la miglior risposta a chi non ritiene Donatelli un grande artista. Per me, l'ho detto altre volte, Donatelli E' Zagor. E' più Zagor di Ferri (per me). Cioè, è il MIO Zagor! _________________ DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa) |
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Carlo_Monni Iper Zagoriano
Registrato: 12/06/06 08:35 Messaggi: 7028 Località: Arezzo
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Inviato: Mer Giu 21, 2017 12:52 pm Oggetto: |
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Io comprendo le ragioni affettive e le emozioni che la storia ha suscitato ma da lettore che quell'epoca l'ha vissuta in presa diretta, che gli albi in questione li ha comprati nel lontano gennaio e febbraio 1969 (e forse anche nella versione a striscia nell'estate 1968, ma onestamente non sono sicuro), lasciate che vi dica chegià allora avrei messo Donatelli dietro non solo a Ferri e Bignotti, ma anche a Ticci, Nicolò, Letteri, Galep, Muzzi, D'Antonio, Tarquinio e Gamba solo per limtarmi a quelli che lavoravano per la Araldo all'epoca e non infierire con quelli della concorrenza. Ho giusto un po' di perplessità nel confronto con la ESSEGESSE.
Non confondete le emozioni con la bravura sono due cose diverse. _________________ Carlo |
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Ivan Zagoriano Expert
Registrato: 05/05/14 21:04 Messaggi: 1050
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Inviato: Mer Giu 21, 2017 4:45 pm Oggetto: |
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Ringrazio per gli apprezzamenti. Approfondisco qualche osservazione sparsa:
Mister No ha scritto: | Quella per Donatelli era la terza prova in realtà. La prima fu la storia con OEJ e la seconda il primo ritorno di Hellingen. |
Uhm...Avrei qualche dubbio, Mister No.
Certo; se seguiamo la numerazione della Zenith, la storia “ODIO” viene prima di “SEMINOLES”...Però “ODIO” fu scritta solo per la Zenith (nel 1969), mentre invece “SEMINOLES” prima di apparire sulla Zenith uscì anche nel formato a striscia (nel 1968, quindi un anno prima di “ODIO”).
Poi è possibile che Donatelli avesse disegnato “ODIO” (o altre storie) nello spazio cronologico tra “PRIGIONIERO” e “SEMINOLES” (anche se va detto che a quell'epoca non era usuale preparare storie da tenere come “scorta”; in genere un disegnatore realizzava la storia che era prevista per l'immediata pubblicazione).
Mister No ha scritto: | ...non so perché ma Ferri ce lo avrei visto poco su quella storia. |
Heh, sai com'è...Le nostre sono piccole speculazioni senza probatio diabolica; per fare confronti bisognerebbe vedere la stessa storia realizzata da entrambi i disegnatori.
Tuttavia, una cosa che mi sento di poter affermare è che in generale Donatelli si prestava molto più di Ferri nel rappresentare le gag di Cico.
Il segno caricaturale/cartoonesco di Frank era adattissimo a tal scopo; il segno realistico di Gallieno risultava forse più efficace per atmosfere più cupe.
Tobia Sullivan ha scritto: | ...Secondo me non bisogna riempire una vignetta di sfondi pieni, neri, scuri dettagliati, inchiostri chine e...per me uno così è bravo senza contare la cosa più importante per me e cioè quello che trasmette al lettore. |
Lode alla sintesi.
Comunque un disegnatore può piacere o meno, questo è soggettivo; è invece un dato di fatto che Donatelli avesse una leggibilità ed una immediatezza d'immagine che altri illustratori più particolareggiati se la sognano (in tal senso, io sono un fan di Vogt e Garcia Duran, artisti molto “Donatelliani” per certi versi).
Carlo_Monni ha scritto: | Non confondete le emozioni con la bravura, sono due cose diverse. |
Lode alla sintesi 2. |
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AAHHYAAAAK Iper Zagoriano
Registrato: 14/03/16 00:55 Messaggi: 14545 Località: Torino
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Inviato: Mer Giu 21, 2017 10:29 pm Oggetto: |
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Com'è che ha vinto Ferri, allora, nel supertorneo di Puro Veleno? _________________ Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati
Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi. |
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jupiter973 Il Pasturone Del Forum
Registrato: 27/11/03 23:18 Messaggi: 20553 Località: Grifolandia
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Inviato: Gio Giu 22, 2017 4:27 am Oggetto: |
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Carlo_Monni ha scritto: | allora avrei messo Donatelli dietro non solo a Ferri e Bignotti, ma anche a Ticci, Nicolò, Letteri, Galep, Muzzi, D'Antonio, Tarquinio e Gamba solo per limtarmi a quelli che lavoravano per la Araldo all'epoca |
Penso che se al posto di Donatelli ci fosse stato l'attuale staff di disegnatori ora Zagor vendeva molto di più
Ancora ricordo con angoscia (negli anni 80/90) quando usciva in edicola il tandem Toninelli - Donatelli era davvero mortificante peggio anche di uno Sclavi - Cossu. _________________
bordenchase ha scritto: | jupiter973 ha scritto: | Quando ho visto comparire l'ennesimo bimbominkia boselliano (questa volta cioccolatino) ho ritrovato l'entusiasmo dei giorni migliori |
Questa faccenda del bimbominkia mi fa incacchiare più di quanto immaginiate. Il prossimo che lo dice lo vengo a prendere a casa! |
Zeb Dowler ha scritto: | jupiter973 ha scritto: | Rauch non fare il timido sappiamo che hai rispolverato Stiletto dal suo oblio |
E' talmente nell'oblio, che ho dovuto ricercarlo sugli Index, per vedere di chi parlavi... |
cama69 ha scritto: | L'utilizzo del nome Jupiter per il capo discepolo di Hellingen vale il costo di tutti e tre gli albi della storia |
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Angelo1961 Iper Zagoriano
Registrato: 02/03/12 13:21 Messaggi: 16740 Località: Udin
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Inviato: Gio Giu 22, 2017 8:46 am Oggetto: |
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Il fumetto è fatto di emozioni, non di analisi tecnica. Donatelli sapeva suscitare emozioni e questo fa di lui un grande, molto più grande di quasi tutti gli autori attuali. Che saranno tecnicamente più preparati, ma troppo spesso mi risultano freddi! _________________ DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa) |
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