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LE NERE ALI DELLA NOTTE (525/527)
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Autore Messaggio
Kramer76
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MessaggioInviato: Lun Gen 27, 2014 4:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

capolavoro postboselliano

and the nominees are
-la palude dei forzati
-huron
-la morte sospesa
-corsa mortale
-le nere ali
-la progenie del male
-la storia di betty
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lupo bianco
GRAN GARANTE DEL FORUM
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Registrato: 09/01/04 21:17
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MessaggioInviato: Mar Gen 28, 2014 7:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Ce n'è una di troppo....l'ultima.... Laughing
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Kramer76
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Messaggi: 17727

MessaggioInviato: Sab Feb 08, 2014 7:26 pm    Oggetto: Rispondi citando



le nere ali della notte
numeri 525, 526 e 527, testi rauch, disegni della monica
rauch erede di boselli, storia corale, disseminata di grandi e piccole figure, tra queste ultime mary cat, juanita, il guardiamarina, il gallese 
zagor è quasi un comprimario, alla fine c'è anche il "colpo di striscio" che sembra metterlo fuori gioco, salvo rifarsi subito dopo 
in un fulmineo duello, solo quattro vignette, con un'assurda capriola volante... non per fare confronti, ma quello del guardiamarina dura di più... 
è lo zagor rinascimentale, "diversamente nolittiano"... una volta accettato questo, non si può che apprezzare una grande storia come questa
la cosa migliore della storia sono i cattivi, uno meglio dell'altro, ma non solo loro, perché colpisce anche la tragica sorte assegnata a wallace
ylenia è l'erede che non fa rimpiangere rakosi, personaggio tridimensionale, anche se ormai sempre più attratta nell'orbita dei buoni
finale e controfinale, nella loro esemplare sinteticità, lasciano aperti entrambi i "filoni": zagor la assolve, ferguson giura vendetta...
le loup, al secolo roland devere, è un altro grande nemico, con tanto di tormentone:"sei pronto a guardare le fauci del grane squalo?"
bene anche la componente indiana, con tribù inedite (natchez, tonkawa, attakapas) e scudo nero che si crede thunderman con la sciabola
non gli servirà a niente, perché rauch, come al solito, li fa fuori tutti, aumentando indiscutibilmente l'epicità della storia...
i dialoghi sono come li vorrei sempre, vedi il battibecco tra cico e zagor ("passami il fazzoletto melodramma ambulante mi hai commosso")
oppure cico che marcia spedito in testa ai soldati, in preda a un presunto "furore bellico", più in generale le dinamiche tra i personaggi...
vedi soprattutto i faccia a faccia tra le loup e ylenia, con lei incatenata e bendata, scena anche maliziosa, se vogliamo, bondage...
storia in bilico tra avventura e horror... anche se c'era già un pò di "dark" nelle storie precedenti di rauch, è qui che si inaugura un nuovo "filone"
quello delle storie di rauch e della monica che ormai sono diventate un evento attesissimo, da cui ci si aspetta sempre il massimo...
della monica, in questa storia, opera una svolta stilistica senza perdere nulla, bellissimi gli scenari, la pioggia, il castillo, la missione di san jacinto
lavoro minuzioso sotto certi aspetti, vedi il pudding, nella cuccetta c'è persino il gancio dove appendere la scure....
ecco, forse ylenia è meno bella rispetto alla volta precedente, ma come storia nel suo complesso è un peletto avanti a "la nave nera"
ha un albo in più che fa la differenza, una preparazione più lunga, anche se poi il livello è lo stesso...
il titolo, "le nere ali della notte", richiama quelli iconici degli anni ottanta "incubi", "tenebre", ecc.
buone la prima e la terza copertina

voto 10


Ultima modifica di Kramer76 il Dom Gen 17, 2021 10:34 pm, modificato 5 volte in totale
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ElEmperador
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MessaggioInviato: Sab Feb 08, 2014 8:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Kramer76 ha scritto:
capolavoro postboselliano

and the nominees are
-la palude dei forzati
-huron
-la morte sospesa
-corsa mortale
-le nere ali
-la progenie del male
-la storia di betty

with the exception of the last 2 a condivisible lit. Betty is a very good story. la Progenia del Mal is the absolute contrary...
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Kramer76
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MessaggioInviato: Gio Mag 19, 2016 11:11 am    Oggetto: Rispondi citando

in attesa del ritorno di zrakosi
5 motivi per considerare LE NERE ALI DELLA NOTTE un nuovo classico

5. il titolo, come quelli iconici degli anni ottanta
incubi, tenebre, la notte del diluvio,
le creature delle acque morte, terra maledetta


4. vabè, non è tutta farina del sacco di rauch, è vero
e della monica è in questo preciso momento che diventa un novello re mida
ma rauch ha saputo ben raccogliere l'intuizione di la nave nera
del resto i naufragatori si basava sullo medesimo mix


3. rauch ha la stessa capacità di boselli (e di nolitta [,] ) di sciorinare caratteristi
in questa storia ce ne sono tanti, tra gli altri mi piace citare il coraggioso guardiamarina
o la deliziosa mary-cat


2. mary-cat piccolo personaggio che però si ritaglia anche lei un piccolo spazio "nolittiano"
nelle dinamiche buoni-cattivi e cattivi-cattivi, rauch si supera: questa scena-manifesto
tra le più maliziose e sadomaso che io ricordo su zagor


1. la CONTESSA è il miglior personaggio post-nolittiano, per me
perchè con ELLA la storia si snoda su diversi binari, altro che il solito binario "morto" di rakosi
intanto è UNA DEA nocturna, in grado di muoversi agevolmente da uno spazio all'altro
la storia è soprattutto di pura avventura, anche se dai toni cupi
poi è un personaggio 3D e ci voleva proprio rauch per rinnovarne la tragedia
da notare che zagor è sempre molto duro nei suoi confronti (invece con murdo ha calato immediatamente le braghe...)
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MessaggioInviato: Gio Mag 19, 2016 11:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non diventerà mai un classico: finito Nolitta non esistono più classici e la cosa divertente è che siamo stati noi a volerlo... Mi piacerebbe che un giorno storie come questa entrassero nel gruppo dei... classici
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

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One Eyed Jack
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MessaggioInviato: Ven Mag 20, 2016 6:52 am    Oggetto: Rispondi citando

AAHHYAAAAK ha scritto:
Non diventerà mai un classico: finito Nolitta non esistono più classici e la cosa divertente è che siamo stati noi a volerlo... Mi piacerebbe che un giorno storie come questa entrassero nel gruppo dei... classici


Beh, su questo non concordo... dopo che passano tot anni e c'è un ricambio di sceneggiatori, le storie migliori della generazione precedente diventano automaticamente dei classici. E anche questa potrà diventarlo nel ricordo comune, anche se serviranno ancora anni se non decenni. Think
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AAHHYAAAAK
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MessaggioInviato: Ven Mag 20, 2016 8:13 am    Oggetto: Rispondi citando

Ok, ma scommettiamo che tra decenni parleremo solo di Nolitta?
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Zagrosky
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MessaggioInviato: Ven Mag 20, 2016 8:22 am    Oggetto: Rispondi citando

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Wolfenstein1976
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MessaggioInviato: Dom Lug 23, 2017 5:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Riletta con la CSAC, la migliore storia di Rauch insieme a " Vampiri" e " Sole rosso ".

Storia 9,5
Disegni 8,5 ( non ancora il migliore Della Monica )
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Mirko
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cama69
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MessaggioInviato: Ven Lug 28, 2017 3:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sarò brevissimo, solo per dire che dopo averla riletta confermo che si tratta di una storia veramente notevole, anzi ancora di più di quanto non ricordassi. Un applauso ad entrambi gli autori, Rauch e Della Monica. Un ottimo lavoro, davvero ottimo lavoro Applause Applause Applause Applause
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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MessaggioInviato: Gio Giu 10, 2021 7:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grandissima storia, una bella avventura ricca di fascino, il ritorno di Ylenia e Alec Wallace, vampiri e pirati... tanti personaggi caratterizzati benissimo, soprattutto Le Loup, un cattivo spietato e indimenticabile.
Anche quelli che hanno una piccola parte nella storia rimangono comunque impressi nella memoria, come Marie-Cat e i suoi amici, Juanita,i marinai inglesi...e secondo prassi, non tutti i personaggi sopravviveranno...

Zagor poi rende benissimo nelle storie di pirati, contrabbandieri e battaglie su navi e posti di mare... lo scenario è davvero fantastico, si può proprio dire che fa parte integrante della storia, a differenza purtroppo di come non sia avvenuto con l'avventura di Mortimer nei Caraibi.

Anche Cico ha un bel ruolo simpatico, non solo da perenne mangione affamato.

Credo proprio che possa essere la miglior storia di Rauch!
Il merito è da dividersi ovviamente anche con Della Monica, anche lui specializzato in vampiri e pirati, ancora una volta disegnati tutti in maniera eccezionale.
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Wolfenstein1976
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MessaggioInviato: Mar Giu 22, 2021 5:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Capolavoro.
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MessaggioInviato: Mer Giu 23, 2021 10:55 am    Oggetto: Rispondi citando

devo rileggerla... magari la rivaluto

la ricordavo da 7 Think
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In Italia funziona così. Se sei un vincente, dai fastidio ai perdenti che con il loro sporchi giochi politici, ti fanno fuori.
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Doc Lester 1975
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MessaggioInviato: Ven Ott 22, 2021 6:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

2021 - AUTUNNO CON (RAKOSI) E YLENIA
5. LE NERE ALI DELLA NOTTE
Questo titolo spettacolare predispone ad appassionarsi alla lettura e vale già un bonus  Applause
Il timone del filone vampirico passa nelle mani di Rauch: il barone Rakosi resta ancora in panchina per quello che è il sequel del gioiello di Boselli La nave nera, da cui questa storia in realtà si discosta molto, secondo me.

La differenza più evidente è nel ritmo, che qui è molto più lento, e forse, all'inizio, anche troppo lento. La storia si sveglia davvero e comincia ad essere avvincente a metà del secondo albo, durante l'attacco alla missione di San Jacinto; prima, comunque, non mancano sequenze d'atmosfera di notevole impatto. Prendendo pian piano velocità, come un diesel, Rauch arriva secondo me in ritardo alle fasi decisive, per cui, paradossalmente, il finale risulta affrettato. Quindi abbiamo da un lato dei dialoghi un po' verbosi, incentrati su tattiche da seguire, spostamenti, azioni da compiere (aspetti che ho riscontrato anche in un'altra storia di Jacopo, il Maxi Terre fredde), e dall'altro sequenze top frettolose oppure non mostrate proprio: penso per esempio alla sconfitta di Le Loup, che avrebbe meritato un duello finale più lungo, anche per dimostrare la sua straordinaria abilità di spadaccino invincibile, oppure alla morte "in differita" di Scudo Nero.

Uno dei problemi della storia è proprio l'affollamento dei comprimari. Non avrei citato la fine (non mostrata) di Scudo Nero - Non Teme la Morte se questo guerriero non fosse stato precedentemente circondato da un alone quasi leggendario. Se si introducono troppi comprimari, poi è difficile per il lettore star loro dietro e forse anche per l'autore caratterizzare al meglio la loro presenza. È vero che dietro ad una grande storia c'è un grande cast, ma qui il cast mi sembra francamente più numeroso che "grande"  Think  Penso ai troppi luogotenenti di Le Loup, da Drake a Lacoste a Mestizo fino agli scagnozzi di New Orleans... si differenziano per i particolari grafici ma non incidono. Va un po' meglio con gli inglesi: il guardiamarina ha il suo momento di orgoglio (almeno lui un incontro di scherma con Roland Devere lo fa) e il gallese Jerry Williams è simpatico e carismatico  Very Happy Eccelle, ovviamente, Le Loup, davvero ben tratteggiato Applause ma proprio per questo perché non concedergli l'onore delle armi in un lungo duello all'ultimo sangue contro Zagor?
I vampiri sono di meno rispetto a quelli delle due avventure precedenti: Ylenia, la mia amata contessa ungherese love10 è rimasta sola Sad È una figura sempre stupenda e vale tutta la storia, però l'ho trovata meno coinvolgente e seducente rispetto a quella di Boselli; oltre a lei c'è giusto la banda di Chien Noir.
Apro una parentesi per porre la questione della confusione ed evoluzione della natura e delle prerogative dei non-morti:

- Nolitta mette in scena un vampiro classico, che si avvale di servitù esclusivamente umana e succhia il sangue di alcuni sventurati: la squaw muore, Albert e la figlia del mugnaio invece restano in vita senza diventare a loro volta vampiri.
- Castelli fa sì che Rakosi, partendo dalla piccola Maida, riesca a contagiare un paese intero: gli abitanti di Bergville appaiono a volte dei veri e propri vampiri con una loro personalità (Maida e sua madre, Raznic), altre volte più degli zombi comandati telepaticamente dal barone. "Morto" lui, tornano tutti normali in un attimo.
- Boselli introduce i farkaskoldoi e una sorta di gerarchia tra non-morti, per cui quello che vampirizza ha un certo potere sul vampirizzato. Inoltre, in base alla quantità di sangue succhiato, si può ammazzare, trasformare in vampiro on in "farkacoso", oppure solo tenere una persona in pugno rendendola succube. Allontanato dall'influsso di Ylenia, viene raccontato che Manfred Moor ha bisogno di notevole tempo prima di tornare ad una vita normale (non sopporta il sole) e sono necessarie delle trasfusioni per poterlo guarire.
- Rauch, in questa storia, fa sì che un vampiro (Chien Noir) morda (e in questo modo uccida?) una vampira (Mary Cat). Inoltre, più in generale, scompare (ma già dalla storia precedente) la figura, per me sempre particolarmente inquietante, del servitore umano.

Avviandomi a concludere, direi che questa è una storia molto tosta, ambiziosa, costruita per non essere dimenticata e infatti nella memoria degli appassionati ci è rimasta. Ma forse è quasi "troppo costruita" Think e in certi frangenti perde di leggerezza. Devo dire che non è riuscita ad emozionarmi quanto La nave nera, soprattutto per quanto riguarda il versante sentimentale. Però il colpo di scena finale, la morte di Alec Wallace, merita il mio plauso. Non me l'aspettavo e se vengo sorpreso sono sempre contento. Far morire un comprimario positivo non è facile, su Zagor. Invece io trovo che una volta ogni tanto sia una scelta da fare, in modo da aumentare il pathos, il coinvolgimento, le emozioni. Bravo Jacopo Applause Applause Applause La povera Ylenia (che mostra tutta la sua umanità decidendo di non trasformare Alec, in fin di vita, in una creatura della notte) deve dire ancora una volta addio all'amore della sua vita...

Ma qual è la più importante differenza tra Vampyr + La nave nera e Le nere ali della notte? Quelle di Boselli sono storie fantastiche, questa di Rauch è una storia realistica in cui s'innesta l'elemento fantastico, quindi, a mio avviso, si avvicina maggiormente alla più pura tradizione zagoriana.

Sempre meravigliosi i disegni di Della Monica Applause Applause Applause Qualche modifica nello stile (gli anni passano), contorni che sembrano meno definiti, campi leggermente più lunghi, ed Ylenia che appare forse meno incantevole. Ma che spettacolo le ambientazioni, dall'atmosfera portuale di New Orleans al fascino del castillo fino all'inquietante abbandono in cui versa la missione di San Jacinto. Mi ripeterò, ma per me Della Monica è il miglior disegnatore che abbiamo avuto dopo Ferri. A proposito del maestro, segnalerei le copertine Applause La prima e la terza sono stupende, e anche la seconda sarebbe ottima se non fosse, mi spiace dirlo, per un'Ylenia non all'altezza...

Voto: 8-
_________________
Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

Luca Barbieri ha scritto:
Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia.


Ultima modifica di Doc Lester 1975 il Gio Nov 04, 2021 7:52 pm, modificato 1 volta in totale
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