www.spiritoconlascure.it

[Baltorr]

Ho appena acquistato il numero di agosto.

Soggetto e sceneggiatura: Moreno Burattini
Disegni: Esposito Bros
Copertina: Gallieno Ferri

Il crudele Hawak ? il capo carismatico di una bellicosa trib? di indiani Cayuga che vive in un villaggio protetto da una impenetrabile palizzata. ? a lui che due trappers senza scrupoli vendono come schiave alcune donne bianche, a cui si erano offerti di fare da guida nella foresta. Scoperto l'accaduto, Zagor raggiunge il villaggio dei pellerossa e riesce a liberare le prigioniere. Ma subito dopo si scatena la caccia dei guerrieri rossi sulle tracce delle fuggitive, che lo Spirito con la Scure ? solo a difendere contro l'orda degli inseguitori...

Per ora non ho ancora letto la storia, per? posso dirvi che nella rubrica della posta Sergio Bonelli parla diffusamente degli Esposito Bros. (confermando, tra l'altro, che stanno gi? lavorando su una nuova storia zagoriana) e dell'ultimo Oscar Mondadori dedicato al nostro eroe preferito...


Ehm, se qualcuno sa farlo, bisognerebbe metterlo tra i topic importanti....
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Dominus illuminatio mea
"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".

[Cactus Pete]

L'ho comprato! Bravi gli Esposito a rimasterizzare lo stile di Ferri, senza imitarlo pedissequamente. La storia per certi versi ? anomala (Zagor in canoa con due top model non ? da tutti i giorni). Sono contento che non abbia ammazzato il puma...
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http://palexisx.deviantart.com/

[Ladro di ombre]

marco descrivici la prossima copertina....
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Non me la merito......

[Baltorr]

Si intitola "Fino all'ultimo respiro" e ritrae Zagor in primo piano sotto la pioggia, nascosto dietro un albero con la pistola in pugno mentre la sta caricando, e i cayuga lo cercano
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"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".

[Baltorr]

Per riprendere il discorso del prossimo albo vi riporto il breve "riassuntino" redazionale:

Non credo sia un vero e proprio
S
P
O
I
L
E
R
ma non si sa mai...

"Zagor cerca di portare in salvo le prigioniere liberate dal villaggio indiano, braccato dai guerrieri Cauyga, in un inseguimento teso fino all'ultimo respiro"

A domani per il commento all'albo che sto per incominciare a leggere....
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Dominus illuminatio mea
"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".

[George Brown]

per ora posso dire: per me,
MOLTO BUONI i disegni

[Spiritello Fran]

[Baltorr]

[Baltorr]

DAL SITO SBE, INTERVISTA AGLI ESPOSITO BROS.

I numeri di Zagor in uscita ad Agosto e Settembre presentano una storia doppia che vede il debutto, sulle pagine dello Spirito con la Scure, di Nando e Denisio Esposito, meglio conosciuti dai lettori bonelliani come Esposito Bros. Dopo anni di militanza nello staff di Martin Myst?re, con escursioni nel passato di Storie di Altrove, nel lontano futuro con alcuni albi di Nathan Never e persino nei mondi fantastici di Zona X, eccoli affrontare una nuova sfida e illustrare il West in cui si muovono il Signore di Darkwood e il suo fido compagno d'avventure Cico. Abbiamo approfittato dell'evento per sbirciare dietro le quinte e chiedere ai due fratelli come hanno vissuto questa esperienza.

Come ? stato l'impatto con il West zagoriano? Avete accettato subito con entusiasmo o avete titubato prima di tuffarvi in questa nuova avventura?

In verit?, non vedevamo l'ora di metterci alla prova su Zagor e quando c'? stata la conferma che la possibilit? si stava concretizzando ci siamo messi subito al lavoro. Siamo entrati nel nostalgico mondo del West in punta di piedi, ma contavamo molto sulle nostre conoscenze. Le letture della nostra infanzia passata in terra elvetica, Jerry Spring, Blueberry, Comanche, tanto per citarne alcuni, personaggi che dalle riviste Tintin e Spirou approdarono successivamente in Italia sulle pagine del Corriere dei Piccoli, potevano tornarci molto utili. Nonostante fossimo comunque perfettamente consci delle difficolt? che avremmo incontrato, l'entusiasmo prevaleva su tutto. Zagor aveva rappresentato la nostra prima "cotta", il personaggio che ci ha avvicinato al mondo delle nuvole parlanti, le cui storie, insieme a quelle di Tex, continuavamo puntualmente a leggere in Svizzera sulle riviste Yuma e Rodeo. La sfida era troppo allettante! Gli zagoriani ci capiranno...

Quali sono state le difficolt? maggiori nell'affrontare un personaggio dalla lunghissima storia editoriale e grafica come lo Spirito con la Scure?

Zagor ? sempre stato un personaggio difficile da realizzare. Sapevamo che i nostri buoni propositi non erano sufficienti per strutturare il lavoro che avevamo in mente. Infatti non bastarono. Nonostante fossimo stati suoi lettori per decenni, questa volta dovevamo analizzare il ragazzone di Darkwood a tutto tondo e guardarlo decisamente con altri occhi. Abbiamo fatto delle prove in varie direzioni, cercando anche di allontanarci dagli stilemi grafici di Gallieno Ferri. Quando ti confronti con un personaggio di questo calibro lo devi rispettare, respirare, cercare di carpirne i segreti nelle sue pi? intime sfaccettature. Iniziammo a rileggere, per la preparazione degli schizzi, decine e decine di albi realizzati da Ferri (che ovviamente rimane un punto di riferimento indiscutibile, per quanto riguarda questa testata) e le idee venivano discusse maniacalmente, rivissute e rielaborate il giorno dopo. In uno stato quasi onirico, riguardammo, quasi assorbendola, ogni vignetta e alla fine decidemmo la strada da seguire per ottenere la giusta sintesi del tratto.

Il vostro segno tende a esaltare il dinamismo dell'azione e a sottolineare la fisicit? dei personaggi. Con le scene d'azione scritte da Moreno Burattini vi sarete, dunque, trovati a vostro agio...

Moreno Burattini lo incontrammo nel 1993 a Lugano, in occasione della mostra dedicata a Nathan Never, dove eravamo ospiti perch? parte della squadra di disegnatori dell'Agente Speciale Alfa. Iniziammo subito a parlare di come sarebbe stato bello lavorare insieme e eccoci finalmente, dopo oltre dieci anni, a condividere il sogno. Siamo stati molto fortunati a lavorare con uno sceneggiatore come Moreno. Il nostro accentuato senso del dinamismo si ? sposato perfettamente con il suo modo di scrivere. Pensiamo di avere molti punti in comune con lui, lo stesso modo di filtrare la realt? e includerla in una vignetta. Ci siamo sentiti una squadra affiatatissima e i suoi complimenti giungevano puntuali nei momenti pi? indovinati. I suoi apprezzamenti e il suo entusiasmo ci spronavano a fare sempre meglio. Le sue non erano le classiche sviolinate, ma nascevano dalla spinta di chi ha una passione comune e ha a cuore il proprio lavoro. Nella nostra storia, con il suo inconfondibile ritmo narrativo, lo abbiamo visto utilizzare il sole e altri impensabili trucchi per togliere dai guai il nostro eroe. Ha una fantasia straordinaria! Grazie a questa esperienza, abbiamo toccato con mano la sua abilit? di sceneggiatore.

Come vi dividete il lavoro? E, in occasione di questa doppia avventura, avete dovuto cambiare qualcosa nella vostra routine?

Dovevamo gestire insieme Zagor e Martin Myst?re e le sceneggiature arrivavano a distanza di pochi giorni l'una dall'altra, anche se, per esigenze editoriali, dovevamo dare la precedenza al Detective dell'Impossibile. Disegnare contemporaneamente due storie tanto diverse ci ha creato non pochi grattacapi, ma la capacit? tecnica acquisita in vent'anni di esperienza ci ha concesso questo privilegio. In quanto all'organizzazione del nostro lavoro, si svolge cos?: Nando sceglie l'inquadratura e schizza le anatomie su carta Bristol Board Extra Smooth Surface Drawing Pad. Denisio ritocca, veste i personaggi e fa gli sfondi con la sua possente Micromina Hb 05 Koh I Noor. Quindi, la tavola torna a Nando per i dettagli definitivi a matita, dopodich? la riprende Denisio per il ripasso finale a china, rigorosamente con Pennello Winsor & Newton N?2, maniacalmente selezionato sotto l'occhio vigile e spazientito del negoziante di turno.

E dopo questa storia, cosa vi aspetta? A cosa state lavorando, attualmente?

Prima di tutto attendiamo con ansia il giudizio, che speriamo clemente, dei nostri lettori. In relazione al lavoro, abbiamo in cantiere una nuova avventura di Zagor con un'altra rocambolesca sceneggiatura di Moreno Burattini e una storia a colori di venti pagine di Martin Myst?re, scritta dall'ormai collaudatissimo Carlo Recagno.
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[Baltorr]

Proprio un bell'albo, Hawak il Crudele, a partire dalla copertina di Ferri, con quello splendido scenario tipicamente nordamericano/canadese, e dai disegni degli Esposito Bros. veramente all?altezza del loro compito.

Le avventure ambientate nei boschi sono, come avevo gi? avuto occasione di dire commentando la storia Huron, le mie preferite; quando poi, come in questo caso, la storia ha il sapore di romanzi/film come ?L?ultimo dei mohicani? (in particolare mi ? venuto in mente questo accostamento leggendo la scena delle donne prigioniere degli indiani nella grotta) allora mi ?prende? ancora di pi? e ritorno bambino e comincio anch?io a correre tra i boschi con Zagor?

In particolare, in questa prima parte della vicenda mi sento di dover segnalare la bravura di Moreno Burattini nell?aver saputo sapientemente caratterizzare le tre figure femminili co-protagoniste, che emergono come personaggi non stereotipati ma veramente l?una diversa dall?altra.
Anche le due guide rinnegate non sono personaggi di mero contorno, ma si intuisce che avranno un peso determinante anche in seguito.
Da ultimo, l?avversario principale, Hawak, non ? il solito indiano ?semplicemente? cattivo e crudele: ? un vero capo, che pensa innanzitutto al bene dei suoi uomini e della sua trib? (v. le scelte operate durante e dopo l?incendio nell?accampamento): una trib?, quella dei Cayuga, che finalmente torna nella saga di Zagor come avversaria di un certo spessore (come nei lontanissimi tempi di Na-pa-wa).

Che dire dei disegni?
Si potrebbero definire di ?impianto classico zagoriano?, non pedissequamente ?ferriani? ma conformi al canone del Maestro.
I primi piani di Zagor sono veramente azzeccati (v. vignetta 1 a pag 54; vignetta 3 a pag 28; vignetta 4 a pag. 85), e alcune ?pose? del personaggio sono tipicamente ferriane (v. pag. 72 ultima vignetta).
A voler essere assolutamente pignoli, c?? da dire che i fratelli Esposito sono ? a mio parere - un po? pi? in difficolt? con il viso di Zagor nei campi lunghi e, pi? in generale, con il personaggio di Cico (ad es. v. a pag. 94 l?ottimo primo piano della vignetta 2, mentre ? abbastanza inadeguata la figura intera del pancione nella vignetta 3): ma comunque nulla di invalidante per la resa grafica globale della storia. Vedremo se nel secondo albo qualcosa migliorer??
Mi preme segnalare che le chine creano dei chiaroscuri bellissimi, soprattutto nelle scene notturne (due esempi per tutti, le pagg. 29 e 43).

Insomma, una prima parte della storia promossa a pieni voti, sia dal punto di vista grafico che da quello narrativo!!!

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Dominus illuminatio mea
"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
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[Cactus Pete]

Se devo essere sincero questa storia mi ha deluso. Mi aspettavo qualcosa di mysterioso o un pizzico di fantascienza... tanto per usufruire dell'esperienza dei due bravi disegnatori... e invece ci troviamo la storia di tre donne rapite. E sempre con 'sti pellerossa... accidenti a loro!!!
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[Archer]

Questo primo albo ? partito - direi - un po' in sordina, ma alla fine della lettura devo dire chemi ha entusiasmato!
Mi piacciono molto l'impianto "etnologico" della sceneggiatura e la coralit? della storia.
La prova degli Esposito ? sicuramente molto buona. In particolare, le tavole ambientate nell'accampamento sono ricchissime di dettagli e molto elaborate: a Milano Moreno aveva raccontato che i disegnatori sono stati "costretti" a lavorare a Zagor quasi nei ritagli di tempo e temevo un lavoro frettoloso, invece ? accuratissimo!
Una pecca: i primi piani degli indiani mi sono sembrati un po' tutti troppo uguali tra loro (in particolare, il naso spiovente che hanno in pi? d'uno... ).
Sono curioso di vedere come verranno sviluppate, nel prosieguo, le figure delle tre donne in fuga...
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"Su questo non c'è dubbio: siete davvero un brav'uomo, Archer!" (Zagor n. 104)
Se lo dice Zagor...!

[Baltorr]

[Zoltan]

La storia mi sembra carina, e devo dire che anche i disegni degli Esposito Bros sono all'altezza della situazione. Ero un po' perplesso, all'inizio, anche perch?, devo dire, non li ho mai amati molto. Per? sono stati bravi.
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Io nun abbozzo du' vorte, perché in finale, voi, chi cazzo siete? Pure e' spie c'hanno 'na casa, pure voi chiudete l'occhi... Vedi mai che non li riaprite più?!
IL LIBANESE

[exodus]

sono soddisfatto della storia finora,una avventura classica ,mi sono piaciuti anche i disegni degli Esposito Bros
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GLORY GLORY MAN UNITED

Non è che se uno va al concerto dei Metallica ,poi chiede a quegli stronzi di abbassare il volume