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[Zoltan]

Questo ? un soggetto per Zagor da me scritto, e a suo tempo proposto alla Bonelli. Leggetelo e datemi un parere...

Prologo.
Un penitenziario federale, poche miglia a nord di Richmond, Virginia. Le porte del carcere si aprono, e ne esce un individuo che identifichiamo come un detenuto, che esce dopo aver scontato la sua pena. La fisionomia dell?uomo ci sembra familiare. Infatti ? lo zingaro Toth, l?unico sopravvissuto, come sappiamo, del trio di zingari che accompagn? il terribile barone Rakosi nel viaggio in carro verso la sua nuova dimora americana. Il tipaccio non sembra affatto confuso, come potrebbe succedere ad uno che ? appena uscito di galera dopo anni di detenzione. Anzi, sembra sapere esattamente dove sta andando. ?Sono anni che ci penso! Qualche giorno di viaggio e se la fortuna mi assiste? potr? fare la vita del nababbo per il resto dei miei giorni!?. La marcia di Toth prosegue senza problemi per diversi giorni, finch? lo zingaro arriva ad un incrocio stradale; sul cartello vediamo che ci troviamo a tre miglia da Fairmont. Toth decide di evitare il paese, e si avvia sulla strada che porta verso le rovine della vecchia casa del barone Rakosi. Arrivato sul posto si dirige con decisione verso la cripta, dove il barone trovava il suo riposo diurno. Entrato nella cripta, si dirige verso un punto preciso, e con un coltellaccio comincia a scalzare una grossa lastra di pietra della pavimentazione. Il lavoro prosegue febbrile, finch?, sollevata la grossa pietra, Toth esplora la piccola cavit? al di sotto del lastrone e dopo una breve ricerca esclama trionfante: ?C??!! Per l?inferno, c?? ancora!!?. Febbrilmente, estrae dalla cavit? un bauletto e poi, in preda all?eccitazione, lo apre: ? stracolmo di antiche monete d?oro, di gioielli e pietre preziose di inestimabile valore! Toth ride trionfante, ma in quel momento sente alle sue spalle una gelida folata di vento. Si gira, ma non vede niente. Riprende dunque a guardare con cupidigia il favoloso tesoro, quando ad un certo punto sente una lugubre (e familiare) voce alle sue spalle: ?Non dovresti prendere quello che non ? tuo, Toth!? L?inquadratura riprende ora l?esterno, all?ingresso della cripta, e sentiamo un urlo spaventoso che proviene dalla stessa: ?AAAAAHHHHH!!!?.
Fine prologo.

Titolo: Ritorno a Fairmont. Primo episodio.
? passato qualche tempo. Il dottor Metrevelic ritorna a Fairmont dopo un lungo giro nelle localit? vicine per una serie di visite. ? appena sceso dal suo vecchio calesse, quando vede in fondo alla strada un certo numero di carri carichi di attrezzature per costruzioni e di operai. Chiede spiegazioni ad alcuni concittadini e questi gli dicono che ?Un ricco piedidolci di citt? ha comprato il vecchio rudere della casa di Rakosi con l?intenzione di ricostruirla da cima a fondo e farne la propria residenza!?. Il piedidolci ha un sacco di quattrini e c?? da scommettere, dice l?abitante di Fairmont, che ci sar? lavoro per tutti. Metrevelic chiede dove sia questo ?piedidolci?. Il suo compaesano indica una specie di elegantone dall?altra parte della strada che parla con alcuni abitanti del paese. Metrevelic si avvicina all?uomo, che gli volta le spalle. Quando gli va di fronte ha la sgradita sorpresa di riconoscere lo zingaro Toth, vestito come un damerino. Toth ha un atteggiamento cordiale e sorridente anche col dottore, sebbene questi lo apostrofi duramente: si ? lasciato alle spalle la sua esistenza criminosa, ha fatto fortuna e ha deciso di stabilirsi a Fairmont. ? ovvio, per Metrevelic, che si tratta di una grossa panzana, e che in realt? Toth sta tramando qualcosa. Ma cosa? Possibile che ci sia dietro il malvagio barone Rakosi? Ma non era morto? O forse no? Metrevelic ? sicuro che tutto faccia parte di un complotto ben congegnato, e prende quella che gli sembra l?unica soluzione possibile: scrive una lettera a Zagor, pregandolo di precipitarsi a Fairmont il pi? presto possibile. Ci vorranno delle settimane, ma il dottore prega che nel frattempo non accada nulla di irreparabile. Nel frattempo, nel vicino villaggio di Bergville (dove abitano Albert Parkman e la moglie Aline, figlia di Metrevelic), la vita scorre tranquilla. Una sera Aline sta rientrando al villaggio, diretta verso casa. Ad un certo punto le sembra di sentire una voce che la chiama. Si gira e? rimane paralizzata dall?orrore! Un urlo terribile, e? sul sentiero che porta al paese ritorna il silenzio. Aline sembra essersi volatilizzata. Passano le ore, e Albert, sempre pi? preoccupato, si mette alla ricerca della moglie, organizzando una battuta con alcuni compaesani ed amici. Le ricerche si protraggono per tutta la notte, inutilmente. All?alba, fanno una terribile scoperta: presso la riva del fiume trovano il cadavere di una giovane donna, orribilmente sfigurata e dilaniata, probabilmente dalle rocce affioranti del fiume. Albert, sconvolto, riconosce le vesti della poveretta: sono quelle di Aline! Il resto del corpo ? dilaniato, ma non sembrano possibili dubbi. Albert ? distrutto. Raccolto il povero corpo di Aline, il gruppo si avvia mestamente verso il paese. Ad Albert rimane anche l?ingrato compito di avvertire il padre di Aline, il dottor Metrevelic.
Intanto nel rifugio nella palude, Drunky Duck (dopo l?ennesima burla a Cico) consegna a Zagor la lettera del dottor Metrevelic. Zagor la legge preoccupatissimo, dopodich? assieme al riluttante Cico si avvia verso Fairmont a tappe forzate. Arrivati in paese a tempo di record, Zagor e Cico hanno l?amara sorpresa di sapere da un paesano che il dottore si trova a Bergville, alle esequie della povera figlia Aline, tragicamente scomparsa in una disgrazia. Sopraffatti dal dolore provocato da questa notizia, i due pards si incamminano senza esitazione verso Bergville, ed arrivano nel lugubre paese proprio in tempo per i funerali della povera Aline, che si svolgono tristemente sotto una pioggia battente, che preannuncia un temporale. Una enorme nuvola nera, con la forma vagamente somigliante ad una mano artigliata, copre il pallido sole autunnale. Mentre Albert, il dottore, Zagor, Cico e altri conoscenti sono assorti in preghiera di fronte alla tomba di Aline, un carro arriva ed un impiegato scarica una lussuosa corona di fiori. La corona, dice l?impiegato, ? stata spedita a nome di ?Un certo mister Toth. Un signore molto ricco di Fairmont!?. Zagor e gli altri sono furiosi. Intanto, sopra una rupe non lontana dal luogo, un uomo osserva non visto la scena. Ride oscenamente, e vediamo che si tratta del detestabile Toth, molto divertito dal vedere delle persone che odia soffrire. ?E questo ? solo l?inizio, bastardi! Il bello deve ancora venire!?.
Fine primo episodio.

Secondo episodio: ?Il castello dei Martens?.
Affranto e furioso, il gruppo composto da Zagor, Cico, Albert e il dottor Metrevelic, rientra a Bergville. Ci rimangono per poco, perch? subito dopo saltano in sella diretti a Fairmont, per piombare su Toth e dargli una bella lezione. Non c?? alcuna prova che Toth sia coinvolto nella tragica morte di Aline, (tutto farebbe pensare ad una disgrazia); tuttavia la sua presenza a Fairmont, e la mossa provocatoria di far ricostruire la vecchia dimora di Bela Rakosi fanno pensare ad un oscuro disegno dietro il quale potrebbe esserci addirittura il terribile barone! Zagor pensa che una bella ?scrollata? possa ?convincere? lo zingaro a vuotare il sacco e svelare il mistero. Arrivati alla casa di Rakosi, ora diventata un grande cantiere dove fervono a pieno ritmo i lavori di ricostruzione, si vedono accolti da Toth (che essendo rientrato direttamente a Fairmont li ha preceduti), sorridente in modo provocatorio. Albert perde subito il controllo dei nervi e colpisce con un pugno Toth, che cade in terra e non reagisce. Tutti gli operai, che assistono alla scena, intervengono e ne nasce una gazzarra che Zagor e il dottore riescono a stento a sedare. Toth fa la parte dell?innocente, aggredito senza motivo da una persona sconvolta. Zagor capisce che in quel momento non ? opportuno fare altre mosse avventate, e trascinato a fatica lontano il furibondo Albert, si avvia con tutti gli altri verso Fairmont, seguito dallo sguardo ironico di Toth.
Arrivati in paese, e stabilitisi nella casa del dottor Metrevelic, Zagor e gli altri cercano di fare il punto della situazione: ? chiaro che Toth ? la chiave per risolvere il mistero, ma non si pu? fare nulla, cos?, sotto gli occhi di tutti. La stessa popolazione di Fairmont sarebbe loro contro, perch? perseguitano un ricco signore che sta portando in paese soldi e lavoro. Inoltre Toth, paradossalmente, potrebbe persino rivolgersi alle autorit? per essere difeso. Occorre quindi ?parlare? con Toth in maniera ?discreta?, senza clamori, e farlo cantare come un fringuello. I pards stanno pensando ad un piano d?azione, quando qualcuno bussa alla porta della casa del dottore.
Si tratta di uno degli operai del cantiere, che dice di avere ?un vantaggioso affare da proporre!?. Infatti, dietro la consegna di una somma di denaro, l?operaio dice di essere in grado di fornire preziose informazioni. Il dottor Metrevelic promette di dare all?operaio cento dollari, e l?operaio rivela che Toth, ogni settimana, si assenta per un paio di giorni dal cantiere, e ha scoperto che si reca in un vecchio maniero abbandonato, sulle montagne, che cinquanta anni prima era di propriet? di una ricchissima famiglia di origine olandese, sparita misteriosamente nel nulla: i Martens. Su quella famiglia giravano strane ed inquietanti voci, peraltro confermate dall?improvvisa e misteriosa scomparsa di ogni membro della famiglia. Si mormorava, anche, che la famiglia fosse dedita a strani e malvagi riti satanici, e che fosse precipitata all?inferno durante uno di questi riti. Zagor, ovviamente, non presta attenzione a queste dicerie di paese, ma si convince che la chiave del mistero si trovi proprio in quel castello abbandonato sulle montagne, e sospetta sempre pi? che dietro tutto questo ci sia il barone Rakosi. Del resto, Toth ? sempre stato un criminale da quattro soldi, non una vera minaccia; e si spiegherebbe anche, cos?, l?improvvisa ricchezza dello zingaro, ed infine, forse, addirittura la tragica morte di Aline, evidentemente per una vendetta del barone. L?operaio rivela, infine, che Toth si sarebbe messo in viaggio verso le montagne il mattino dopo, all?alba.
Andato via l?operaio, Zagor prepara con gli altri il piano d?azione: all?alba, avrebbero seguito ad una certa distanza Toth, fino ad arrivare al maniero; poi, avrebbero studiato un ulteriore piano per penetrarvi e arrivare finalmente ad una resa dei conti. Finalmente un po? di luce su questa intricata vicenda, pensano i nostri eroi prima di concedersi un sonno ristoratore in previsione del viaggio; ignorano, per?, che si stanno ficcando in una trappola! Infatti l?operaio, subito dopo essere uscito dalla casa del dottore, si dirige in un vicolo buio del paese, dove incontra il sinistro Toth! Allo zingaro, l?operaio dice di aver recitato la parte alla perfezione, e di meritarsi ampiamente il premio promessogli. Toth lo paga, ma l?uomo pretende di pi?, facendo capire che altrimenti? Toth non si scompone, e sorridente porta la mano alla tasca della giacca, come per prendere altro denaro; estrae invece un pugnale, col quale uccide l?operaio. Poi, si allontana nell?oscurit?.
Nel frattempo, sulle montagne, vediamo un tetro maniero risalente al XVII secolo, piuttosto malandato e sinistro. ? circondato da alte mura diroccate; all?altezza di un grande portale d?ingresso, vediamo uno stemma araldico: ? quello della misteriosa famiglia Martens. Ma adesso, in quel maniero, dimora un essere assai pi? sinistro: il barone Bela Rakosi! Rakosi ? tranquillamente affacciato ad una finestra; sta guardando il cielo notturno, come se con il pensiero stesse comunicando con qualcuno. In effetti ? cos?: sta comunicando mentalmente con Toth, che lo mette al corrente dello svolgimento del piano. Ghignando sinistramente di soddisfazione, Rakosi si dirige verso la cripta. Giuntovi, dice delle parole che suonano sinistre: ?Hai sentito? Presto arriveranno tutti qui. E qui moriranno tra mille tormenti!?. Dal buio della cripta, risuona una voce che sembra provenire dall?inferno da quanto trasuda oscena malvagit?: ?Sssssss???????????!?.
Il giorno dopo, all?alba, Toth si mette in viaggio verso le montagne, diretto al maniero. Zagor e gli altri, tenendosi a distanza di sicurezza, lo seguono, sicuri che Toth non sospetti nulla. Il viaggio prosegue per un paio di giorni tra le impervie montagne, finch? finalmente Toth arriva al maniero dei Martens, che anche alla luce del giorno sembra trasudare malvagit?. A questo punto Zagor e i suoi compagni d?avventura si apprestano a studiare un piano d?attacco, quando improvvisamente, come comparsi dal nulla, sbucano fuori dalla boscaglia circostante un gran numero di uomini vestiti con abiti di foggia seicentesca. Le vesti di questi uomini sono logore, stracciate, come se fossero effettivamente molto antiche; inoltre hanno un aspetto strano, quasi bestiale. Zagor e gli altri si battono come dei leoni, ma vengono sopraffatti dal numero e, una volta storditi, vengono portati al castello, dove vengono incatenati nelle segrete. Intanto il sole volge al tramonto, e il sinistro Toth si appresta, trionfante, ad accogliere il risveglio del suo malvagio padrone.
Fine secondo episodio.

Terzo episodio: ?Orrore indicibile?.
Rakosi, alzatosi dal suo sepolcro, raggiunge Toth, che lo mette al corrente degli avvenimenti, e lo rassicura sul fatto che Zagor e i suoi amici sono stati catturati e sono in catene nelle segrete. Rakosi, trionfante, si dirige subito laggi?, per godersi la vista dei suoi nemici battuti ed incatenati.
Alla sua vista, Zagor e gli altri si infuriano, e questo non fa che accrescere la gioia malvagia del barone, che si diverte a canzonare soprattutto Zagor, rivelandogli il suo destino: in un primo tempo aveva pensato semplicemente di ucciderlo, ma poi ha cambiato idea; lo umilier? facendolo diventare il suo schiavo, dopo averlo vampirizzato. Sar? un piacere che durer? per l?eternit?, poter umiliare il suo pi? grande nemico, ridotto allo stregua di un lacch?. Zagor non perde la calma, e fa alcune domande al barone, ad esempio come ha trovato rifugio in questo vecchio castello, e chi sono quegli strani uomini vestiti con abiti di foggia seicentesca. Rakosi, di buonumore, non resiste alla tentazione di raccontare tutto al suo nemico, ormai sconfitto. In effetti, racconta, scopr? questo maniero in modo del tutto casuale. Trovatolo ideale per farne la sua dimora, lo esplor? ed ebbe la sorpresa di essere assalito da un gruppo di uomini che si nascondevano nei sotterranei. Avevano un aspetto strano, quasi bestiale, le vesti, stracciate, di foggia antiquata. Ovviamente non potevano far molto contro i suoi poteri di vampiro. Dopo averne ucciso alcuni infatti, gli altri, spaventati dai suoi poteri, gli si sottomisero immediatamente. Leggendo un vecchio diario trovato nella biblioteca del castello, il diario del capostipite della famiglia Martens, Adrian, scopr? una cosa incredibile: quegli uomini ridotti quasi allo stato di bestie non erano altri che i discendenti della antica e malvagia famiglia Martens, i signori di quel maniero, scomparsi nel nulla centocinquanta anni prima! Costoro erano giunti nella regione nel XVII secolo, provenienti dalla zona di Salem, che avevano dovuto lasciare per non correre il rischio di essere messi al rogo per stregoneria. Essi, infatti, adoravano una oscura divinit?, un demone chiamato Belial. Grazie alle loro ricchezze, avevano costruito un maestoso castello, e successivamente esteso il loro potere su tutta la regione. Col tempo, per?, i loro riti satanici, che spesso terminavano con sacrifici umani, avevano esasperato la popolazione locale, che aveva deciso di distruggerli, ma quando una folla inferocita giunse alla maestosa casa, questa venne trovata abbandonata. Infatti, vista la minaccia, la famiglia Martens ed i loro adepti si erano rifugiati nei sotterranei e nelle enormi caverne che si trovano sotto il castello, delle quali nessuno conosceva l?esistenza, cominciando cos? una vita sotterranea. Questa vita furtiva era continuata per anni, e poi per generazioni; ma l?isolamento aveva gradualmente influito sulle loro menti gi? vacillanti, e la loro vita nascosta si tinse di un aspetto ancora pi? sinistro quando, nelle loro escursioni notturne, cominciarono a rapire dei malcapitati che poi? divoravano! Dunque questo ? stato il terribile destino dei Martens: resi folli dai loro malvagi riti, costretti a nascondersi come topi e infine diventati dei cannibali! L?isolamento, i legami tra consanguinei e le abitudini alimentari avevano progressivamente ridotto degli essere civili, anche se malvagi, ad uno stato sub-umano, guidato solo dagli istinti pi? bestiali e detestabili. Per Rakosi sono degli ottimi schiavi, anche perch? nelle loro menti ottenebrate credono che il barone sia l?incarnazione di Belial. Sono obbedienti ed efficienti, anche se naturalmente ogni tanto bisogna accontentarli! Infatti, dice tra oscene risate il barone, ?Penso che i tuoi amici saranno un succulento pasto per i miei fedeli sudditi!?. Ritornando al racconto, Rakosi spiega che, saputo della liberazione dal carcere di Toth, lo aveva contattato, incaricandolo di organizzare la commedia della ricostruzione della sua vecchia casa, sapendo che il dottor Metrevelic avrebbe sicuramente avvisato Zagor di ci? che stava accadendo. La trappola, dice Rakosi ghignando malignamente, ha funzionato alla perfezione! Poi si rivolge ad Albert Parkman, esprimendo ironicamente le sue condoglianze per la ?terribile perdita?, esasperando il povero Albert. Poi, in maniera sibillina, dice: ?Tra poco avrete altre sorprese, le ultime della vostra miserabile vita?. Questo maniero, continua delirante il barone, sar? il nucleo del suo regno, nel quale tutti dovranno inchinarsi di fronte alla sua potenza. Zagor replica al barone, dicendo che non gli sembra un gran regno, abitato da morti viventi e cannibali. Rakosi spiega a Zagor che terr? solo un numero limitato di vampiri al suo servizio, ?Saranno i miei cavalieri della tavola rotonda! E in quanto a quegli aborti di natura dei Martens? quando non mi serviranno pi???. Il trionfante barone non si accorge, per?, che uno dei sub-umani sembra aver capito quello che ha detto. Il suo sguardo, pi? che vuoto o bestiale, sembra esprimere una intelligenza maligna. Al dito, indossa un grosso anello con un sigillo, uno stemma araldico. Pi? tardi, i sub-umani prelevano Zagor e i suoi pards e li portano in una grande sala, dove sono riuniti gli altri ?esseri?, che alla loro vista prorompono in disarticolate urla di trionfo. Alla fine della sala vediamo, su un palco, una specie di trono sul quale siede Rakosi. Al suo fianco, su un trono simile, si trova una figura femminile vestita di nero, col viso coperto da un velo. Zagor e i suoi amici vengono portati di fronte a Rakosi trionfante. Questi, pavoneggiandosi, si rivolge a loro: ?Ricordate, miserabili vermi, che vi avevo promesso un'ultima sorpresa? Beh, eccola qui!?. Il barone toglie il velo alla donna e i nostri eroi hanno la sorpresa di vedere che si tratta di Aline! Ma la loro sorpresa si trasforma in orrore, quando si accorgono che Aline ? diventata una non-morta! Ridendo oscenamente, Rakosi spiega che il corpo trovato vicino al fiume era di una contadina uccisa per l?occasione, vestita con gli abiti di Aline ed opportunamente sfigurata. Aline, nel frattempo, veniva portata al castello, ed ? qui che Rakosi fece di lei una vampira. Albert ? inebetito dalla sorpresa e dall?orrore. Aline gli sorride malignamente, scoprendo i canini aguzzi. Possibile che non sia rimasto pi? niente della Aline di un tempo? Di fronte alle esortazioni disperate di Albert e di suo padre, Aline rimane impassibile, sotto lo sguardo maligno del barone. Poi, Aline sferra un forte manrovescio ad Albert. Ormai ? diventata una creatura del male, succube del malvagio Rakosi.
Ora siamo arrivati al momento culminante: durante un allucinante rito, Zagor dovr? assistere all?orribile morte dei suoi amici, che dopo il sacrificio saranno divorati dai sinistri seguaci del demonio. Ma quando il rito sta per iniziare, uno dei sub-umani, quello che porta l?anello, con urla e suoni disarticolati che a stento si potrebbero identificare con parole, arringa i suoi simili. Prima che Rakosi possa rendersi conto di quello che sta succedendo, tutti i sub-umani reagiscono furiosamente alle ?parole? di quello che sembra il loro capo, e cominciano a dirigersi minacciosamente verso il barone. In pochi secondi, Rakosi ? assalito da decine di esseri furiosi; mentre lotta per liberarsene, ordina ad Aline di uccidere Zagor e i suoi amici. Aline si avvicina ai pards legati, ma esita? come se la sua nuova natura di non-morta lottasse con qualcosa. Infine, dopo attimi che sembrano interminabili, Aline comincia a liberare Zagor e gli altri, sotto gli occhi di un furibondo Rakosi, intento a respingere l?assalto dei Martens. Nel frattempo, approfittando della confusione, Toth si defila, allontanandosi dalla sala. Rakosi, con uno sforzo rabbioso, si libera dei suoi assalitori, e trasformatosi in pipistrello si allontana dal salone. Zagor non perde tempo e lo insegue. Intanto, Aline esorta Albert, Cico e il padre a fuggire dal castello. Albert esita, vorrebbe parlare ad Aline, ma questa bruscamente lo allontana, e trasformatasi in pipistrello vola via da una finestra. I compagni di avventura di Zagor, devono ora evitare di essere fatti a pezzi dai Martens, sempre pi? furiosi ed assetati di sangue. Dopo una dura lotta riescono a guadagnare l?uscita.
Nel frattempo, Zagor riesce ad agganciare il barone, e ad ingaggiare una furiosa lotta; Zagor sferra dei colpi durissimi al barone, ma la forza soprannaturale del vampiro sembra renderlo quasi insensibile ai colpi. La situazione sembra essere di stallo, quando una spaventosa esplosione squassa le antiche mura del maniero. Il responsabile di tutto questo ? Toth, che vista la mala parata ? fuggito e ha fatto saltare i barili di polvere con i quali, su ordine del barone, aveva minato il castello. Il crollo delle mura separa i due implacabili nemici: Rakosi, con un urlo isterico, giura vendetta su Zagor, mentre questi cerca disperatamente di non finire schiacciato dagli enormi massi della volta che crolla. Correndo disperatamente, e liberandosi degli attacchi dei sub-umani, riesce ad arrivare all?uscita del castello, quasi contemporaneamente ai suoi pards. Appena in tempo, perch? la vetusta costruzione crolla definitivamente, schiacciando i discendenti dei Martens che li stavano inseguendo per farli a pezzi. Dell?antica dimora della diabolica famiglia non rimangono che macerie. Mentre Zagor e gli altri guardano attoniti il terribile spettacolo, non lontano un carro si allontana velocemente dalla zona: alla guida c?? Toth, uno che, a quanto sembra, cade sempre in piedi. Pochi istanti dopo, in forma di pipistrello, arriva il barone. Assunta la forma umana, Rakosi entra nel carro, dove si trova la sua bara, imprecando contro Zagor e contro la sfortuna. Il carro e i suoi sinistri occupanti si allontana nella notte.
La battaglia ? finita, ma i nostri eroi sono ancora sconvolti dalla terribile vicenda. Albert ? il pi? distrutto, vedere la sua amata Aline trasformata in un mostro? d?altra parte non tutta la sua umanit? ? andata perduta, visto che ? stata proprio lei a salvarli dalla morte certa. Zagor, scosso, vedendo il suo amico Albert in quello stato, cerca di rincuorarlo, ed invita i suoi pards a lasciare per sempre quel luogo maledetto. Il gruppo si allontana, diretto a Fairmont, mentre in lontananza si intravedono le prime luci dell?alba. Su una rupe vicina, intanto, una nera figura femminile guarda il gruppo allontanarsi. Una lacrima sembra rigare il suo bellissimo volto. Ma forse si tratta dell?umidit? della notte? un istante dopo, la figura si allontana nelle tenebre del bosco vicino.
Fine
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Io nun abbozzo du' vorte, perché in finale, voi, chi cazzo siete? Pure e' spie c'hanno 'na casa, pure voi chiudete l'occhi... Vedi mai che non li riaprite più?!
IL LIBANESE

[Mister No]

Carino

Ovviamente era gi? destinato alla bocciatua perch? i grandi nemici, secondo Sergio, non devono da torn?

Comunque, Zoltan, la tua ? gi? una via di mezzo tra un soggetto e una sceneggiatura ... Un soggetto credo sia pi? breve.
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"Nella vita bisogna accontentarsi soltanto del meglio" (Zino Davidoff)
"The reason I'm running for president is because I can't be Bruce Springsteen" (Barack Obama)

[Zoltan]

[Mohican]

Bello , un Horror come si deve...
Anche se un p? scioccante , forse troppo spinto per una serie come Zagor...

Il ritorno di Rakosi me lo immagino un p? diverso...
Per? l'idea del castello dei Martens e delle creature sub-umane ? davvero molto originale...
Ce la vedrei bene in qualche storia , magari non proprio con Rakosi , ma con qualche nuovo nemico...
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Build me a cabin in Utah,
Marry me a wife, catch rainbow trout,
Have a bunch of kids who call me "Pa,"
That must be what it's all about,
That must be what it's all about.

[Zoltan]

[George Brown]

[stimeex]

Letto.
Secondo me Gavino non ? brutta.
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La vita è fatta di scelte. Di alcune ci pentiamo, di altre siamo fieri. Siamo quelli che decidiamo di essere.
Graham Brown.

[Zoltan]

[Mohican]

Per? penso che Zagor non darebbe a Rakosi l'occasione di restare in circolazione , dopo il casino che ha combinato...
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That must be what it's all about,
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[Zoltan]

[Spiritello Fran]

E' un soggetto che mi piace!
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"Nun me rompete!"
http://francescolp.blogspot.it/
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"Più le cose cambiano e più rimangono le stesse!" Jena Plissken
Forumisti mangiastracci e teste d'abbacchio! 

[Baltorr]

Questo soggetto mi era sfuggito!
Se non fosse stato per Spiritello che ha scritto oggi l'ultimo post, probabilmente non lo avrei mai letto!
E mi sarei perso una bella storia horror con il nemico zagoriano che preferisco!
Complimenti, Zoltan!

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http://zagorealtro.blogspot.com/

Dominus illuminatio mea
"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".

[Zoltan]

Per i sempre eccellentissimi Baltorr e Spiritello (ammazza, che ruffiano! ): THANK YOU, VERY MUCH!!! Grazie davvero per l'apprezzamento! Ora, nei ritagli di tempo, sto scrivendo un soggetto per Tex. Quando riesco a finirlo lo poster? nell'apposita sezione.
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Io nun abbozzo du' vorte, perché in finale, voi, chi cazzo siete? Pure e' spie c'hanno 'na casa, pure voi chiudete l'occhi... Vedi mai che non li riaprite più?!
IL LIBANESE

[Baltorr]

[One Eyed Jack]

Zoltan, se ? un soggetto anche solo decente, piuttosto che pubblicarlo qua mandalo invece in Bonelli: mi sa che ce n'? disperato bisogno!
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Dicono di me...

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"