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[ElEmperador]

Good comments Doc.
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E M P

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[Doc Lester 1975]

Thank you Eren

Facendo la media dei voti assegnati alle storie sul mio personalissimo cartellino, viene fuori un dignitoso 6,5 (ed anche qualcosina di più), punteggio che mi pare ben inquadrare il lavoro di Toninelli. Infatti, più della metà delle sue storie riceve un voto compreso tra il 5,5 e il 7.
Ci sono due eccellenze: Acqua di fuoco (voto 9) e Terra maledetta (voto 9-), entrambe disegnate da Ferri.
Segue poi una "chicca" come Le belve del Black River (voto 8,5), illustrata da Donatelli, che firma quasi la metà della produzione del senese.
Ci sono poi altre quattro storie valutate molto bene (voto 8 circa).
Toninelli ha avuto anche l'onere e l'onore di scrivere il terzo centenario e se l'è cavata bene, a mio avviso meglio di chi in seguito scriverà i numeri 400, 500 e 600.
Sarà poi ricordato come l'autore dei primissimi albi fuori serie. Tre Speciali che insieme si mantengono nella media, ma dai quali mi aspettavo di più. Non sono certo le sue migliori prove.
La peggior storia risulta essere Una tribù in pericolo (voto 4,5), che la spunta di un soffio su I guerrieri della città sepolta (voto 5-). Altre quattro storie ricevono un voto intorno al 5, ma non ci sono avventure così terrificanti da meritare punteggi bassissimi come quelli che mi è capitato di dover dare negli ultimi anni.
Da sottolineare, nella produzione di Toninelli, la sapiente caratterizzazione di tanti comprimari one shot, che spesso hanno rubato la scena a Zagor. Trovo invece un po' deficitaria la presentazione dei villain: non se ne ricordano di straordinari. Se ci penso bene, nelle storie che ho indicato come le migliori quasi non c'è un vero antagonista principale; ci sono più personaggi, c'è un'atmosfera, ci sono sottotrame, oppure ci sono delle creature sconosciute.
Certamente non positiva la gestione di Cico, così come quella dei due charachter nolittiani per eccellenza, Digging Bill e Bat Batterton, a testimoniare una volta di più quanto fosse particolare ed inimitabile lo stile di Nolitta.
Dello Zagor "debole", che prende le botte in testa e viene quasi sempre salvato dall'intervento provvidenziale di un altro personaggio, abbiamo già discusso diverse volte e sarebbe noioso riproporre la questione... Ma è un aspetto caratteristico della produzione toninelliana, che qualcuno ha apprezzato ma molti hanno detestato, inutile girarci intorno.

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Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

[Walter Maddenbrook]

Non me le rileggo da almeno 30 anni.
Magari ora in estate potrei rispolverare le migliori, stimolato da questo tuo post.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[simon]

Vedrai che roba, Walter

non abbiamo percezione di cosa eravamo

[Angelo1961]

[cama69]

Discutere di Toninelli mi piace a tal proposito perchè il mio primo messaggio quasi venti anni fa fu una lunga disamina del periodo Toninelliano. In quel messaggio mettevo in evidenza alcune cose buone fatte dallo sceneggiatore senese nonostante la quasi totalità degli utenti ci andava già duro in modo anche indiscriminato. Evidentemente il mio destino è quello di far parte quasi sempre della minoranza.
Su un paio di affermazioni sono d'accordo con Doc, anche io penso che in quelle condizioni l'arrivo di Toninelli abbia significato la salvezza della collana, lui tra alti e bassi ha impedito quella deriva e quel caos che si potevano configurare, inoltre nei primi anni riuscì a scrivere molte storie belle anche coerenti con lo spirito del personaggio. Sono d'accordo anche con la valutazione globale di Doc, anche io ritengo che globalmente lo sceneggiatore senese sia riuscito a strappare una abbondate sufficienza, frutto di un buon primo periodo e di un secondo periodo più scadente pur con qualche buona zampata (Terra maledetta, i due complici, il segreto de capitano ad esempio)
Ma per il resto non sono molto d'accordo con l'analisi di Doc, anzi sono abbastanza perplesso.
Per quanto mi riguarda Toninelli ha cominciato molto bene e con entusiasmo, abbiamo anche scoperto che la bellissima acqua di fuoco fu una delle sue prime storie che scrisse anche se fu pubblicata alcuni anni dopo, persino una storia molto breve come duello ai grandi laghi mi è sempre parsa molto, molto carina.
Poi dopo qualche anno è successo qualcosa e ho incominciato ad annoiarmi, troppe poche storie avvincenti, molte storie sufficienti intervallate da storie un noioso e telefonate. Secondo me Toninelli non aveva più idee originali, qua e la spuntavano buone storia ma la media era troppo piatta, da inesperto di fumetti ho sempre creduto che i problemi fossero soprattutto nei soggetti, li vedevo troppo semplici, elementari, lineari e anche un pò ripetitivi, mentre tecnicamente mi è sempre parso bravo nella scrittura dei dialoghi, li ho quasi sempre trovati scorrevoli e adeguati alle vignette, indubbiamente erano favoriti anche da molte storie con un'architettura semplice.
Pertanto a differenza di Doc io penso che il problema era nell'ispirazione, nei soggetti, come se Toninelli si fosse sgonfiato subito o forse non era più entusiasta di scrivere questo tipo di personaggio che forse non amava poi cosi tanto.
Doc scrive che Toninelli ha salvaguardato l'essenza di Zagor, e anche su questa affermazione ho molti dubbi, perchè secondo me anche lui ha finito per personalizzare Zagor e si è allontanato da Nolitta e dal COME Nolitta architettava le storie. Però voglio preciso meglio il mio pensiero:
1) Toninelli decide, e questo lo ha confermato lui stesso più di una volta, di cambiare le fonti di ispirazioni delle storie rispetto a Nolitta e di rendere la collana più realistica, lui prende a modello James Fenimore Cooper e questo lo porta a rendere tutta la collana più realistica, anche gli indiani sono tratteggiati con maggior aderenza alla realtà e alla loro posizione geografica. Ma ciò finisce per far cambiare anche Zagor che con Nolitta era un eroe fallibile, ma di base era pur sempre un eroe temuto, rispettato e mitizzato dagli indiani, con Toninelli diventa un uomo con sprazzi di eroicità. La modifica non è banale ma è sostanziale e porta con se tutta una serie di conseguenze, Zagor perde quel prestigio, quella mitizzazione che aveva presso le tribù indiane, ora quasi tutti lo considerano un uomo, alcuni un loro amico e protettore, altri come un bianco da eliminare, insomma Zagor diventa sempre più un uomo eccezionale fin che si vuole ma pur sempre un uomo, d'altre parte questo era inevitabile che accadesse.
Il problema non è la valutazione di questa innovazione, quella l'hanno fatta i lettori di quegli anni, ma per me il problema è quando Doc scrive che Toninelli ha conservato l'essenza di Nolitta.
2) Toninelli ad un certo punto ha scritto le storie utilizzando uno stile (IL COME) molto diverso da Nolitta, ad esempio Nolitta creava grandi sorprese, storia ampie e con un sense of wonder e inoltre creava spesso grandi avversari (più o meno realistici) che rimanevano impressi nel lettore. Toninelli invece ha costruito storie con una impostazione di base più coerente alla frontiera con uno sviluppo in genere più realistico, ha sempre usato avversari più reali e quindi poco sorprendenti, infatti eccetto Skull nessuno si ricorda di qualche altro avversario Toninelliano.
Anche qui il problema non la valutazione della scelta, quella va lasciata ai lettori, ma piuttosto di nuovo la salvaguardi dell'essenza Nolittiana.
3) Il rapporto tra Zagor e Cico all'inizio era improntato su una continuità Nolittiana ma poi cambia velocemente e dopo un pò Cico diventa un'altro personaggio e soprattutto è il rapporto tra Zagor e Cico a cambiare.
Anche in questo caso il problema non è sulla valutazione della strategia, quella di nuovo va lasciata ai lettori, ma piuttosto quando Doc afferma che Toninelli ha salvaguardato dell'essenza Nolittiana
4) Poi ci sono i tanti comprimari Nolittiani un pò stravaganti e amati dai lettori, Toninelli quando li utilizza tende a renderli più reali, pertanto Digging Bill diventa un cercatore di ricchezza con pochi scrupoli, Verybad diventa un criminale con colpe molto evidenti, Bat Batterton viene minimizzato gli affianca il cugino Bing che è una figura più realistica.
Anche in questo caso il problema non è sulla valutazione della strategia, quella viene lasciata ai lettori, ma piuttosto quando Doc afferma che Toninelli ha salvaguardato l'essenza Nolittiana

In conclusione penso che Toninelli abbia fatto quello che fanno e faranno tutti gli autori prima o poi, cioè personalizzare la collana.
Ho l'impressione che per molti lettori se queste modifiche non gli danno fastidio affermano che Nolittia è stato rispettato in caso contrario è uno stravolgimento, un tradimento.
Io non ho mai contestato a Toninelli la legittimità di quello che ha fatto, non ho mai detto che ha tradito lo Zagor di Nolitta oppure che ha creato uno Zagor apocrifo, lui ha fatto quello che alla fine hanno fatto e faranno tutti gli altri autori. Ho sempre espresso una valutazione nel merito delle innovazioni che ha introdotto Toninelli e purtroppo sono state più le cose che non mi sono piaciute che quelle che mi sono piaciute.

Continua................
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[Kramer76]

tre cose buone di toninelli

1) una decina di storie buone o addirittura eccelse
2) le didascalie quasi più bravo di nolitta
3) aver salvato zagor dalla chiusura dopo magia senza tempo

tre cose brutte di toninelli

1) il ridimensionamento di zagor nei soggetti, nella caratterizzazione
2) l'uscita di scena rancorosa
3) il ridicolo uso che se ne fa per attaccare lo zagor degli ultimi 30 anni

[wakopa]

quando penso al periodo Toninelli mi viene in mente un frugale paninozzo in norcineria che preferiro' sempre alla cucina elaborata che aborro

[Walter Maddenbrook]

[jupiter973]

[Magico Vento]

[Walter Maddenbrook]

[Wolfenstein1976]

Tra le migliori di Toninelli io aggiungerei " La miniera insanguinata " e " le belve del Black river ".Inoltre, anche se sicuramente qui non e' apprezzata, e me piace molto pure Yeti.
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Mirko

[AAHHYAAAAK]

Le belve del Black River si gioca il podio
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Magico Vento]