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Il selvaggio e la nobildonna (By Alfa)
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Alfa
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MessaggioInviato: Lun Mar 12, 2007 12:04 pm    Oggetto: Il selvaggio e la nobildonna (By Alfa) Rispondi citando

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Antefatto
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Notte. Panoramica su un castello arroccato sulle pendici di un rilievo nello stato del Wisconsin. Luna piena. Alcuni uomini si approssimano all?ingresso del maniero. Entrano di forza e sgozzano il maggiordomo che gli si para incontro. Gli uomini si dividono nella varie sezione del castello, uccidendo con risolutezza e ferocia gli altri occupanti. Arriva la cameriera che viene anch?essa trafitta da un coltello. Identica sorte spetta al giardiniere. E? quindi il turno dei due proprietari del castello, un anziano Conte e la sua consorte, che vengono finiti nella loro camera da letto. Tutto si ? svolto nel pi? totale silenzio ed in brevissimo tempo.

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Ultima modifica di Alfa il Lun Mar 12, 2007 3:32 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Lun Mar 12, 2007 1:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

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Capitolo I
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Alcuni mesi dopo. Fort XXXX. Zagor e Cico sono al cospetto del Comandante che ha convocato Zagor per affidargli un compito molto delicato: accompagnare una giovane nobildonna proveniente dall?Inghilterra, lungo il tragitto che la porter? presso un castello situato nel Wisconsin. Il comandante spiega a Zagor che tutti gli occupanti del castello sono stati trucidati in circostanze misteriose. La giovane nobildonna, proveniente dall?Inghilterra, ? la figlia dell?anziano Conte ucciso, avuta da una precedente unione, ed ? venuta in America per prendere possesso del castello, delle terre di pertinenza e delle altre propriet? appartenute al defunto padre.

Il vecchio proprietario del castello, il Conte Whilkinson, poco prima di cadere vittima della terribile strage, aveva infatti mandato una missiva al Generale Shmidt, suo vecchio amico, palesandogli i propri timori e chiedendogli, in caso gli fosse occorsa una qualche sventura, di farsi carico di avvisare la figlia che risiedeva in Inghilterra e che lui non vedeva ormai da anni. Il Generale, rispettando i desideri del Conte, aveva fatto giungere il messaggio in Inghilterra. Come risposta, le era giunta la notizia che la Contessina intendeva recarsi al di qua dell?Atlantico per riacquisire i diritti sulle propriet? di famiglia.

Giunta in America, la giovane Contessina era stata accolta nel forte, su invito del Generale, in attesa di fornirle un?idonea scorta per il viaggio verso il castello. Il problema che si poneva era infatti quello di accompagnare incolume la nobildonna ed i suoi accompagnatori sino al castello, lungo un tragitto che si presenta impervio e denso di pericoli. La scelta ovvia era parsa quella di affidarsi allo Spirito con la Scure, affiancandogli due soldati, offertisi volontari per questa missione. Zagor, rilassato, ascolta il Comandante. La missione affidatagli, in fin dei conti, ? simile a molte altre portate a termine su incarico affidatogli dall?esercito ? ma ancora Zagor non ha conosciuto la Contessina.

Conclusa la chiacchierata con il Comandante, Zagor e Cico vengono accompagnati nella sezione del forte che ? stata destinata ad ospitare la nobildonna, in attesa del giorno della partenza. Al di fuori del fabbricato vi sono alcuni carri pieni zeppi di oggetti di ogni genere. E? ovvio che la Contessina ha intenzione di portarsi dietro un bel po? di roba.

Inizialmente, a Zagor e Cico vengono presentati gli accompagnatori della Contessina, Arthur, il segretario, ed Emma, l?assistente personale. Il primo ? un omino di mezza et?, gracile ed occhialuto, i cui modi di fare sono molto delicati, quasi effeminati. La sua vocina ? stridula. Emma, invece, ? una donnona simpatica e gioviale. Arthur si rivolge Zagor ?Mi dispiace ma ora la Contessina Alexandra riposa, non possiamo disturbarla. Dovreste usare la gentilezza di ripassare pi? tardi?. Sorride, Zagor. Ha il sospetto che la Contessina altro non sia che una ragazzina viziata che probabilmente non ha le idee ben chiare sul tipo di avventura che l?aspetta.

Comunque, occorre ottimizzare il tempo ed organizzare il viaggio. Zagor si reca fuori dal fabbricato e chiede ad alcuni militari di provvedere a svuotare i carri in modo da selezionare il materiale che potr? essere trasportato. Dai carri salta fuori di tutto: mobili, bauli, quadri, una vasca da bagno in metallo, soprammobili ed oggetti di ogni tipo. Tutta roba portata dall?Inghilterra. Zagor indica le cose che potranno essere trasportate, ovviamente molto poche, e chiede che vengano caricate su un solo carro.

Nel mezzo dell?operazione, appare sull?uscio la Contessina. E? una bellissima ragazza, mora, con lunghi capelli ondulati, vestita come si conviene ad una nobildonna. Lo sguardo ? duro e subito ella inveisce contro i militari che rovistano tra le sue cose. Zagor le si avvicina e si presenta. La Contessina non lo degna di uno sguardo. E? il Comandante a spiegare alla Contessina che Zagor sar? a capo della spedizione che la condurr? al castello. ?Io guidata da questo selvaggio ? ? risponde la Contessina ? non se ne parla nemmeno !?. E cos? dicendo, rientra risoluta nel fabbricato.

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MessaggioInviato: Lun Mar 12, 2007 1:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non male come inizio!!!!! La vicenda si prospetta pi? complessa della precedente!!!!Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause
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MessaggioInviato: Lun Mar 12, 2007 6:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

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Capitolo II
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Zagor e Cico si guardano sorridendo. Poi proseguono nei preparativi per il viaggio. Zagor si rivolge ad Arthur ed Emma e spiega loro che il viaggio non sar? una passeggiata, motivo per cui potranno essere portate solo cose essenziali, invitandoli a persuadere in tal senso la Contessina. La partenza ? fissata per l?indomani all?alba.

Zagor fa poi conoscenza con i due soldati che fungeranno da scorta. Il primo, Fred O?Hara, ? un anziano sergente, prossimo al congedo. Il secondo, William, ? un giovincello di fresca nomina. Velocemente vengono presi gli accordi per il viaggio.

Alba del giorno dopo. Inizia la missione. Vista dall?alto del carro che esce dal forte, scortato da alcuni uomini a cavallo. Il carro ? guidato dal giovane soldato William, al cui fianco si ? seduto Arthur, il segretario della Contessina. All?interno del carro hanno trovato posto la Contessina ed Emma. A cavallo stanno Zagor, Cico ed il sergente O?Hara.

La prima parte del viaggio ? tranquilla. La Contessina rimane sempre all?interno del carro e non appare neanche durante la sosta che viene concessa da Zagor per il pranzo. Durante il tragitto, Zagor chiacchiera con il sergente O?Hara, che conosceva da tempo. E? un uomo in gamba che ha trascorso una vita nell?esercito ed ? stato protagonista di mille avventure. Ora, per?, a causa dell?et?, sta per essere messo da parte. In attesa del congedo, ? da tempo che non gli vengono pi? affidate mansioni importanti. Forse per sentirsi ancora una volta utile, si ? offerto volontario per questa missione. C?? tristezza nel suo sguardo e nelle sue parole.

Pi? tardi, mentre il carro percorre un tratto aperto, alcuni indiani paiono interessati alla spedizione e seguono a distanza, pregustando forse un facile bottino. Zagor, a cavallo, si dirige verso gli indiani. ?AHYAAAK?. All?urlo di Zagor, gli indiani si dileguano e Zagor rientra verso il carro. Tutta la scena ? stata seguita con apprensione dalla Contessina. All?urlo di Zagor, la contessina ha sobbalzato e poi, rivolgendosi ad Emma esclama ?Quello Zagor ? proprio un selvaggio. Il vestito, i modi ? ed ora quest?urlo disumano !?. ?Si, per? sa il fatto suo ? risponde Emma ? gli indiani sono scomparsi all?istante !?.

Sera. Zagor individua il punto adatto per trascorrere la nottata, nelle vicinanze di un fiume nel quale sar? possibile rinfrescarsi. Zagor si occupa di procurare la cena (vediamo la scure che colpisce una lepre), mentre Cico, pregustando la mangiata, si appresta ad accendere il fuoco. La Contessina, ovviamente poco abituata a trascorre le giornate tra polvere e calore, decide di recarsi al fiume per fare un bagno. Viene accompagnata da Emma e scortata da William.

La Contessa si spoglia e si immerge nel fiume. Ha un corpo eccezionale (mostrare le grazie della Contessina con immagini in chiaroscuro). William prova a sbirciare. Alcune gocce di sudore gli imperlano la fronte. Emma, accortasi della curiosit? del ragazzo, lo apostrofa bonariamente e William volta immediatamente il capo, arrossendo. Alexandra ? immersa nell?acqua sino alla vita, quando dalla riva opposta giunge un applauso. Tre uomini sono sull?altra sponda e commentano la bellezza della giovane. La Contessina cerca di coprirsi con le braccia ed arretra verso Emma, che le porge un asciugamano. William cerca di difendere l?onore della Contessina e punta il fucile verso gli uomini, invitandoli ad andarsene. Ovviamente, gli uomini non si intimoriscono e scherniscono il giovane soldato invitandolo a schiacciarsi i foruncoli. William arrossisce ancora una volta, ma capisce che ha poco senso ribattere e si allontana con la Contessina ed Emma, recandosi presso il bivacco.

Durante la cena Zagor, Cico, O?Hara e la simpatica Emma scherzano. Cico ed Emma si contendono l?ultimo pezzo di carne. Arthur mangia frugalmente, un po? in disparte. William appare ancora turbato dalla doppia brutta figura fatta di fronte alla Contessina. Alexandra, alla quale Emma ha portato un po? della cena, rimane all?interno del carro.

La notte trascorre tranquilla. La Contessina ed Emma dormono nel Carro, gli uomini sul prato, avvolti nelle coperte. Tutti gli uomini, escluso Arthur, si sono occupati di vegliare, in turni di guardia decisi da Zagor.

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Ultima modifica di Alfa il Gio Mar 15, 2007 12:00 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Mar Mar 13, 2007 7:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

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Capitolo III
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Il giorno dopo, il carro ha ripreso il suo cammino. Alla giuda c?? Cico, con Arthur al fianco. Le donne sono sempre all?interno del carro. A cavallo, Zagor ed i due militari. O?Hara scherza con William, vedendolo gi? di morale. E? evidente che William si sia offerto volontario in quanto infatuato dalle grazie della Contessina e pertanto l?anziano soldato lo provoca bonariamente. La reazione del giovane ? dura ?Meglio offrirsi volontario per una bella donna, piuttosto che farlo perch? ormai al forte si ? diventati inutili?. O?Hara rimane colpito dalla frase e si zittisce. Anche William ? rimasto sorpreso delle proprie parole e vorrebbe scusarsi, ma l?orgoglio gli impone di rimanere in silenzio. Zagor allenta la tensione creatasi, facendo notare ai due che occorre aumentare l?attenzione, visto che si sta approssimando il tratto di foresta e quindi le fonti di pericolo potrebbero aumentare.

Vista dall?alto del carro che procede lungo il sentiero che si inoltra nella foresta. All?orizzonte sono visibili dei monti. Il percorso, ovviamente, si far? pi? duro.

Il carro si ? da poco inoltrato nella foresta quando un grido improvviso proviene dagli alberi: ?AAALT !?. La voce ? decisa, Cico tira le redini ed arresta il carro. Appaiono tre uomini armati. Sono i medesimi che la sera prima avevano ammirato le grazie della Contessina al fiume. Gli uomini invitano Zagor e gli altri a riporre le armi. Zagor capisce che ? meglio dargli retta, per non far correre rischi alle donne, ed invita i soldati a gettare le armi. Forse i banditi si accontenteranno di un po? di bottino e comunque, meglio attendere un momento pi? propizio.

I banditi girano intorno al carro. Uno esclama: ?Buongiorno Principessa, la prego ? venga, da oggi viagger? con noi?. E cos? dicendo inizia a ridere, seguito dai suoi compagni. A Zagor appare evidente che gli uomini non si accontenteranno di un magro bottino e dopo un rapido sguardo di intesa con il sergente O?Hara, passa all?azione. Ha gettato la pistola ma ha ancora la scure al fianco, che scaglia con forza su uno dei banditi, disarmandolo. Contemporaneamente, O?Hara, nonostante l?et?, si getta con agilit? gi? dal cavallo, verso il fucile che aveva lasciato cadere precedentemente, impossessandosene ed iniziando a sparare verso i banditi. Ne colpisce uno ma rimane colpito anch?egli. Zagor, nel frattempo, ha ripreso la sua pistola, seguito da William. Cico ed Arthur entrano nel carro. Partono colpi di arma da fuoco da tutte le parti. Spari per alcuni, interminabili secondi, poi il silenzio.

I banditi sono tutti e tre a terra. Morti. Anche il sergente O?Hara ? a terra, ferito gravemente. William gli si avvicina. Gli solleva il capo. PPP del sergente ferito. PPP di William, commosso, quasi piangente. La Contessina, per la prima volta, si unisce ai compagni di viaggio. Si avvicina al sergente e gli apre la giubba, scoprendo una bruttissima ferita al petto. Chiede dell?acqua, che Emma le porge, e bagna le labbra di O?Hara. Vista della scena dall?alto.

E? sera. Il sergente ha la febbre altissima. Delira. William ed Emma lo assistono. La Contessina ha smesso i suoi abiti da nobildonna ed ora indossa dei pratici pantaloni ed una camicia. Il fascino non ? comunque diminuito. Zagor, in disparte, scruta l?orizzonte e pensa. Gli si avvicina Alexandra ?Zagor ? mi volevo scusare per il mio comportamento ? capisco di essere solo una bambina viziata ??. PPP di Alexandra. Appaiono delle lacrime sul suo viso. Zagor non fa in tempo a replicare perch? la Contessina si allontana velocemente e si reca presso il sergente, ormai morente.

Dopo un po?, un urlo squarcia il silenzio della foresta. ?Noooo !?. Al grido di William, gli uccelli volano via. Il sergente O?Hara ? morto. Alexandra ed Emma si abbracciano. Piangono. Anche Cico appare commosso. Arthur, in disparte, ha le mani tra i radi capelli. Zagor osserva muto la scena. Il sole tramonta.

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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2007 9:16 am    Oggetto: Rispondi citando

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Capitolo IV
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All?alba del terzo giorno di viaggio, prima di riprendere il cammino, i quattro uomini e le due donne porgono l?ultimo saluto al loro compagno caduto. Poi, la comitiva riprende il percorso verso ovest, lasciandosi alle spalle una rudimentale tomba nella quale riposa il sergente maggiore Frederick O?Hara, noto Fred. In PPP la tomba con una croce in legno, sullo sfondo la comitiva che riprende il cammino. PP dei personaggi sui volti dei quali ? evidente la mestizia.

Il carro fatica ad inerpicarsi sui viottoli di montagna. Zagor e William, pi? volte devono tirare i cavalli che trainano il carro. Per alleggerire il carro, Alexandra si fa dare il cavallo del sergente e dimostra di avere ottime qualit? di cavallerizza. Emma si accomoda di spalle a Cico ed i due iniziano un battibecco su chi abbia il sedere pi? grosso. Arthur va sul cavallo di William. Passa Zagor alla guida del carro.

Inizia a piovere. Il sentiero, nel frattempo, si ? fatto sempre pi? stretto e ripido. La pioggia diventa incessante. Sarebbe opportuno fermarsi, ma il percorso ormai non lo consente pi?. Occorre proseguire in cerca di un punto sicuro ove sostare. All?improvviso l?imprevisto: il terreno sotto le ruote del carro cede ed il carro rischia di precipitare nel dirupo. Zagor scende velocemente dal carro e prova ad aiutare i cavalli, in una lotta disperata, quella di vincere il peso del carro. Resosi conto dell?inutilit? del tentativo, Zagor capisce che ? preferibile sacrificare il carro, prima che trascini i cavalli nella sua caduta.

Alexandra, zuppa di pioggia, urla che alcuni documenti ed oggetti preziosi che sono all?interno del carro non posso andare perduti. William si offre di salire sul carro a recuperarli. Alexandra indica il punto del carro in cui ? custodito un cofanetto in cui si trovano documenti e preziosi. William entra nel carro ? il terreno continua a franare ? i cavalli sbuffano ? Zagor ansima ? alla fine William esce dal carro con il cofanetto. Zagor stacca i cavalli dal carro e quest?ultimo precipita rovinosamente nel dirupo. William porge il cofanetto ad Alexandra, che lo ringrazia con un sorriso.

Sera. Il gruppo ha trovato riparo in una caverna naturale abbastanza ampia da poter ospitare anche i cavalli ed all?interno della quale ci sono anche dei rami con i quali ? possibile accendere un fuoco. Fuori continua a piovere. Nessuno ? ferito, ma tutti sono esausti.

Durante la notte, mentre tutti riposano, smette di piovere e riappaiono le stelle. Zagor ? sull?uscio della caverna e riflette sul come una missione apparentemente semplice si sia trasformata nell?ennesima drammatica avventura. Ripensa a Fred e prova una fitta al cuore. D?improvviso, sente una mano poggiarsi delicatamente sulla sua spalla. E? la Contessina Alexandra ?Non immaginavo potesse succedere tutto questo. Io sono stata terribile ? eppure voi non avete esitato ad aiutarmi, il povero sergente ? morto, William ha rischiato tantissimo per recuperare le mie cose ? e tu Zagor vegli su tutti noi. Provo vergogna, Zagor ? e tristezza?. Cos? dicendo, si avvicina lentamente a Zagor ? che non pu? fare a meno di accoglierla tra le braccia. E? un abbraccio fraterno, o almeno di questo ? convinto inizialmente Zagor. Poi, il calore del corpo di Alexandra si fa pi? intenso. Zagor l?allontana delicatamente, asciugandole le lacrime ?Va a dormire, ora. E? necessario recuperare le forze?. ?Grazie, Zagor? e cos? dicendo Alexandra torna all?interno della caverna. Rimasto solo, Zagor, guarda verso l?orizzonte.

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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2007 11:45 am    Oggetto: Rispondi citando

Alfa ha scritto:

La Contessa si spoglia e si immerge nel fiume. Ha un fisico eccezionale


Bella trama Alfa, i miei pi? sinceri complimenti...per? permetti?
Il termine "fisico" usiamolo per gli atleti...quando parliamo di donne adoperiamo "corpo", che calza assai di pi?...
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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2007 11:46 am    Oggetto: Rispondi citando

MarioCX ha scritto:
Alfa ha scritto:

La Contessa si spoglia e si immerge nel fiume. Ha un fisico eccezionale


Bella trama Alfa, i miei pi? sinceri complimenti...per? permetti?
Il termine "fisico" usiamolo per gli atleti...quando parliamo di donne adoperiamo "corpo", che calza assai di pi?...
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Alfa
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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2007 11:59 am    Oggetto: Rispondi citando

MarioCX ha scritto:
... per? permetti? Il termine "fisico" usiamolo per gli atleti...quando parliamo di donne adoperiamo "corpo", che calza assai di pi?...

Permetto, permetto ... anzi, far? di pi? ... rettifico Wink
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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2007 12:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Molto bene Alfa, complimenti! Applause Applause Applause Applause
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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2007 6:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

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Capitolo V
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Gli ultimi giorni del viaggio trascorrono senza ulteriori problemi. Si prosegue sui cavalli (inserire vignette intervallate delle varie fasi del percorso e dei bivacchi, diurni e notturni).

Durante una delle tappe del viaggio, Alexandra racconta a Zagor la sua esistenza, in Inghilterra, tra i lussi e gli ozi delle nobilt?. Del padre, il povero Conte trucidato, ha solo vaghi ricordi, in quanto si era recato in America quando lei era ancora bambina. La madre mor? dopo qualche anno. Il suo benessere era comunque garantito dalle generose somme che il padre le inviava dall?America. Arthur, che da sempre era il segretario di famiglia, aveva continuato a gestire le finanze e gli interessi della Contessina, anche dopo la morte della madre. Emma, che era stata la sua balia di infanzia, era una sorta di sorella maggiore, se non proprio una seconda madre.

Ad Alexandra, la notizia della morte del padre era giunta improvvisa e seppure l?affetto era attenuato dalla lontananza e da una sorta di risentimento per averla abbandonata, aveva provato molto dolore e si era sentita molto pi? sola di quanto non fosse stata sino ad allora. Era stato Arthur a farle notare che con la morte del padre si era esaurita anche l?unica fonte di sostentamento e che era pertanto opportuno recarsi in America a prendere possesso delle propriet? di famiglia. Con grande dolore, lei aveva accettato questa soluzione, in quanto l?alternativa era una vita di indigenza, ma mai avrebbe immaginato le attuali circostanze che questa scelta hanno comportato.

La confidenza tra i due cresce (inserire vignette con Zagor ed Alexandra che chiacchierano o scherzano durante le tappe o le soste del viaggi), cos? come quella tra Cico ed Emma (inserire vignette dei due che litigano per contendersi del cibo).

Infine, il viaggio giunge infine alla conclusione. Panoramica. In lontananza si vede un vecchio castello e pi? a valle un piccolo villaggio. E? qui che si dirigono Zagor e gli altri.

Nel mentre che si avvicinano al villaggio, Alexandra chiede a Zagor la sua disponibilit? a trattenersi per un breve periodo al castello, almeno sino a quando non saranno superate le prime difficolt? di ambientamento. Zagor da il proprio benestare, precisando, per?, che si potr? trattare solo di alcuni giorni.

Al villaggio, dopo aver trovato ristoro nell?unica locanda presente e dopo essersi rinfrescati e rifocillati, i sei si recano dallo sceriffo per presentarsi ed avere informazioni in merito alla strage ed alle eventuali conseguenze di cui loro sono all?oscuro.

Lo sceriffo li accoglie calorosamente. Il Conte era una persona stimata e benvoluta nel villaggio ed inoltre, numerosi abitanti avevano trovato lavoro proprio presso il Conte, sia come personale di servizio, sia nelle miniere d?oro situate all?interno delle terre di pertinenza del castello. La morte del Conte, assolutamente inspiegabile, aveva comportato un grosso danno economico per la popolazione del villaggio e pertanto, l?arrivo degli eredi, era visto come una notizia sicuramente positiva.

Lo sceriffo spiega, inoltre, che gli artefici della strage non erano sicuramente del posto. Probabilmente si trattava di gente venuta da molto lontano, forse per una qualche sorta di vendetta nel confronti del Conte, per questioni di vecchia data. Il fatto che non fosse stato rubato niente dal castello avvalorava questa ipotesi.

Il giorno dopo, di primo mattino, Zagor, Cico, Alexandra, Emma ed Arthur, si dirigono verso il castello, dopo aver salutato William il cui incarico si ? esaurito con l?arrivo della Contessina al castello. Quello che hanno salutato ? un William certamente pi? maturo e consapevole delle proprie capacit? di quanto non fosse qualche giorno addietro.

Il castello presenta i segni dell?abbandono cui ? stato sottoposto negli ultimi mesi: i giardini esterni sono ricoperti da erbacce e gli ambienti interni sono pieni di polvere e ragnatele. La Contessina Alexandra attraversa con curiosit? gli ambienti di quella che ormai ? una sua propriet?. Ammira l?architettura del castello, i mobili, i soprammobili, i quadri. In uno dei quadri vede il ritratto del padre con una bimba di un paio d?anni sulle ginocchia. Riconosce il proprio sguardo in quello della bimba ? e prova un misto di gioia e tristezza.

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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2007 7:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ahhh ... finito !!!

Come gi? per la prima storia, quando inizio a pubblicare non ho ancora scritto tutta la storia (pur avendo la trama in mente). Oggi ho finito, salvo piccoli ripensamenti, e quindi mi sento pi? sollevato.

Sono abbastanza soddisfatto. Anche questa storia ha sette capitoli, pi? epilogo, come la precedente (un caso ?).

Comunque, nei prossimi giorni potrete leggere (chi ne avr? il piacere) i capitoli conclusivi.

A presto.
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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2007 11:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non ho ancora letto i capitolo successvi al primo per potermeli leggere tutti insieme e storia finita! Wink Laughing
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MessaggioInviato: Ven Mar 16, 2007 9:28 am    Oggetto: Rispondi citando

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Capitolo VI
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La visita al castello prosegue. Giunti nello studio del Conte, il gruppo composto da Zagor, Cico, Alexandra, Emma ed Arthur vede una montagna di documenti, nei quali saranno sicuramente contenute le indicazioni per riattivare le risorse del castello ed in particolare la miniera. E? materiale per Arthur, che si immerge tra le scartoffie e lascia ai compagni il compito di proseguire nell?esplorazione del castello.

Cico ed Emma si recano a visionare gli ambienti destinati alla servit?. Zagor ed Alexandra continuano l?esplorazione delle numerose stanze. Rimasti soli, nel mentre che percorrono i lunghi corridoi del castello, Alexandra spiega a Zagor che nella missiva pervenutagli in Inghilterra, a firma del Generale, oltre a comunicarle la morte del padre, si faceva riferimento ai timori del Conte, il quale si sentiva minacciato, pur in assenza di validi motivi perch? ci? accadesse. Era una persona buona e non aveva nemici. Escluso il movente del furto, rimaneva davvero misterioso il motivo del suo omicidio e della strage in cui era stato commesso. Dalla missiva emergeva il fatto che nel periodo precedente la strage, diverse volte, degli sconosciuti si erano recati al castello con labili pretesti, che fecero nascere nel Conte il sospetto che stessero tramando qualcosa ai propri danni.

Timidamente, Alexandra rinnova a Zagor l?invito a trattenersi ancora un po? nel castello, almeno sino a quando non si saranno sistemate le cose ed Arthur non avr? provveduto ad assumere delle persone che si possano fare carico delle varie attivit?, ivi compresa la sicurezza della Contessina. Le parole di invito di Alexandra risultano avere un tono al quale Zagor non ? abituato e pertanto rimane in silenzio, probabilmente combattuto tra accettare l?offerta oppure riprendere il cammino verso Darkwood.

Sera. Tutti gli occupanti del castello sono raccolti intorno ad un ampio tavolo per consumare una non proprio frugale cena preparata da Emma e Cico. Durante la cena, Zagor chiede ad Arthur se dalle scartoffie ? emerso qualche particolare circa l?uccisione del Conte. Arthur dice di non aver trovato nulla che possa ricondurre alla strage ed al perch? gli assassini bostoniani abbiano ucciso il Conte e gli altri occupanti il Castello.

PPP di Zagor. Appare un espressione sorpresa. ?Mi scusi, come fa, Arthur, a sapere che gli assassini erano di Boston ??. PPP di Arthur. Appare qualche goccia di sudore freddo sull?ampia fronte del segretario. Si pulisce il muso, Arthur, e risponde. ?Ehm ? a dire il vero tra le carte c?? qualche riferimento ad affari poco chiari che il Conte aveva a Boston e quindi ho ipotizzato che i suoi nemici possano essere venuti da li. Ma la mia ? solo una supposizione, dovrei controllare meglio le carte?. E? Alexandra a parlare ?Ti sarei grata, Arthur, se dopo cena volessi farmi vedere le carte cui ti riferisci?. ?Certo Contessina? ? la risposta del segretario.

Dopo cena, Arthur accompagna Zagor ed Alexandra nello studio del Conte, mentre Cico ed Emma si occupano di risistemare la tavola. Giunti nello studio, con un pretesto, Arthur torna sui propri passi e rapido chiude la porta, imprigionando Zagor ed Alexandra. ?Non erano questi i miei piani, ma ormai il mio gioco si stava scoprendo ? esclama il segretario - rimarrete li dentro sino a quando non avr? deciso cosa fare di voi?. Zagor prova a buttar gi? la porta con una spallata, ma ? legno robusto. Sentono i passi di Arthur che si allontana. Zagor ed Alexandra decidono di dare un occhiata ai documenti. Nessun riferimento a Boston. Continuando ad esaminare i documenti, trovano alcuni appunti sulle cifre che il Conte trasferiva alla figlia ? e gli importi indicati fanno sobbalzare Alexandra. Sono importi altissimi, molto pi? di quello che Arthur le aveva sempre detto. Pare sempre pi? evidente che la responsabilit? di Arthur siano notevoli. ?Cico, Emma ? esclama Zagor - sono in pericolo !?. E? tempo di agire. Zagor esplora la stanza: oltre alla porta di ingresso, l?unica apertura ? una piccola finestrella. Lo Spirito con la Scure si affaccia. Il vuoto davanti a lui per decine di metri. Una piccola apertura ? appena visibile molti metri al disotto di quella da cui si ? affacciato ? ma nelle pareti non c?? nessuna possibilit? di appigliarsi. Ritornato all?interno, Zagor si guarda intorno. C?? una cassapanca ? la apre e dentro si trovano della biancheria e dei vestiti. ?Dobbiamo legarli e fare una corda !?. ?Ma, Zagor ? risponde la Contessina ? non ti vorrai calare verso il precipizio ??. ?Non c?? alternativa ? riprende Zagor - e dobbiamo fare in fretta?. Cos? dicendo, iniziano a confezionare la corda.

Nel frattempo, Arthur si reca nelle cucina e con una scusa convince Cico ed Emma a seguirlo, sino ad invitarli ad entrare in una stanza, dove poi li chiude sprangando la porta. Deve agire, Arthur, in fretta. Non pu? permettersi di tenere quattro prigionieri. Riflette. Domattina, all?alba si recher? al villaggio. Non sar? difficile trovare qualcuno disposto a recapitare un messaggio ad un vicino villaggio e chiedere l?arrivo in giornata dei suoi complici, che si occuperanno di far sparire la Contessina, Emma, Zagor e Cico. Arthur si reca in una stanza, dove inizia a scrivere la lettera.

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MessaggioInviato: Ven Mar 16, 2007 5:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

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Capitolo VII
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Notte. Panoramica del retro del castello. Una figura emerge da una finestra ed inizia a calarsi lungo la parete a strapiombo verso il dirupo, avvalendosi di una corda approssimativa. La corda ? fissata ad un pilastro all?interno di una stanza dove Alexandra, con apprensione, vede Zagor calarsi verso il buio dello strapiombo.

Zagor si cala lentamente. Ha controllato i nodi ad uno ad uno, ma ? meglio procedere con cautela. Lo Spirito con la Scure si cala per almeno dieci metri, giungendo al termine della corda. La finestrella ? sotto di un paio di metri ancora. Zagor ? ad un bivio, tornare indietro e magari provare ad allungare la corda, ovvero tentare il tutto per tutto. Pensa a Cico, che potrebbe essere nei guai, e quindi decide per l?opzione pi? immediata, seppure pi? rischiosa. Calcola la distanza e ? si lascia cadere nel vuoto. Sotto di lui il buio di un baratro che sembra infinito.

Alexandra, affacciata dieci metri pi? sopra, si lascia sfuggire un gemito. Nella caduta, la mano di Zagor trova l?appiglio nel davanzale della finestra sottostante. Ce l?ha fatta. PPP delle dita della mano di Zagor. PPP del volto di Zagor, sofferente ma deciso. Con un oscillazione del corpo, Zagor riesce ad agganciarsi anche con l?altra mano. Ormai ? fatta. Si issa con agilit? ed entra nell?ambiente. Alexandra, di sopra, sospira.

Rientrato nel castello, lo Spirito con la Scure inizia la ricerca di Arthur. Ad un certo punto, vede un bagliore provenire da una porta socchiusa. Si avvicina e scruta all?interno. Arthur ? intento a scrivere. ?A chi scrivi, brav?uomo ??. Il terrore appare nello sguardo del segretario ?Zagor ! Come hai fatto a fuggire ??. Sorride Zagor ?Caro Arthur ? mi hai sottovalutato !?. Una rapida occhiata al documento che Arthur stava scrivendo fuga ogni dubbio dello Spirito con la Scure. Tenendo Arthur per un braccio, Zagor libera Alexandra, Cico ed Emma e li mette al corrente degli ultimi eventi, porgendo ad Alexandra la lettera che Arthur stata scrivendo. Era una richiesta di aiuto ad una persona di un villaggio vicino, con la quale si palesava la necessit? di abbreviare i tempi del piano preordinato e si comunicava la necessit? di disfarsi con urgenza della Contessina e delle persone che erano giunte assieme a lei.

Mentre legge la lettera, appaiono delle lacrime sul volto di Alexandra. ?Arthur ? come hai potuto ??. Ormai alle strette, Arthur si confessa.

?Ebbene si, sono stato io a far liquidare il Conte. Lui mi teneva costantemente informato della sua situazione finanziaria. Nella miniera aveva trovato un filone veramente produttivo e gli introiti erano ingentissimi. Le somme che ti inviava erano veramente generose, ma erano una bazzecola rispetto a quanto lui guadagnava. Io, invece, ero in una situazione drammatica. Trattenevo per me grossa parte delle somme inviate dal Conte ma purtroppo, a causa di alcuni investimenti sbagliati, ero sempre in cattive acque. Prima o poi sarei dovuto fuggire dall?Inghilterra. Ecco che allora mi ? venuta l?idea di eliminare il Conte e convincerti a venire in America. In questo modo avrei risolto tutti i miei problemi. Non ho avuto difficolt? a mettermi in contatto con dei conoscenti di Boston, che si sono occupati di liquidare il Conte. Poi, avrei eliminato te, cara Alexandra, ed avrei detto a tutti che eri rientrata in Inghilterra ? e sarei restato l?unico proprietario?.

Alexandra, Emma e Cico seguono la confessione con tristezza nello sguardo. Zagor continua a trattenere Arthur per un braccio. ?Non potevo immaginare ? riprende Arthur ? che questo selvaggio potesse rovinare i miei piani?. ?Sei un mostro ? esclama Alexandra ? ed un feroce assassino. E pensare che per anni ho riposto la via vita nelle tue mani?.

L?indomani, Zagor e Cico consegnano Arthur e la lettera nella mani dello sceriffo, in modo che si possa occupare di catturare gli autori materiali della strage, e poi rientrano al Castello, laddove la vita sembra rifiorire. Alcune persone si occupano della pulizia del giardino, altre sistemano gli interni, aiutati da Alexandra ed Emma, in abiti pi? da domestiche che da signore. All?arrivo di Zagor e Cico, le due donne abbandonano i loro impegni e corrono verso i due uomini, ciascuna abbracciando quello del proprio cuore.

FINE ???

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