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[Cain68]

Una delle storie migliori che ho letto ed i disegni di Andreucci bene rispecchiano il clima tenebroso e la paura che attanaglia Port Whale ed i suoi abitanti. Ho apprezzato molto anche la rivelazione sul tragico passato di Cain e sul suo acerrimo nemico, il Barone di Wolfingham.
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L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato.

[Corwin]

in effetti, l'ambientazione e le atmosfere ricordano molto i racconti di Hodgson e di Lovercraft...
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Il mio blog http://www.nonsoloyoda.blogspot.it/

[Cain68]

Concordo..
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[Cactus Pete]

Il terzo albo ? disegnato peggio dei primi due... pare che Andreucci avesse sperimentato un formato pi? piccolo... con risultati non molto esaltanti. Ribadisco la capacit? di Boselli nell'esaltare le figure nolittiane come e meglio dello stesso Nolitta. D'altronde un'evoluzione ? necessaria...
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[Carlo_Monni]

Eccomi qua a commentare un'altra storia di Zagor, la prima di un nuovo ciclo di viaggio.
Faccio subito una premessa: io sono un appassionato di quel tipo di horror rappresentato da gente come William Hope Hogdson e H.P. Lovecraft e sono pure un appassionato di fantasy e dell'opera di R.E. Howard. Questo tanto per dire che le tematiche di qesta storia possono avere influenzato il mio giudizio.

Il prologo ? molto howardiano con quelle descrizioni della necropoli di Kush, il sacrificio umano, il dio oscuro ecc. Poteva benissimo essere un'avventura di Conan o Solomon Kane. Del resto, Andrew Caine e ispirato a lui cos? apertamente che non vale la pena di soffermarvisi pi? di tanto.
Il modo in cui Zagor e Cico sono chiamati in causa pu? essere considerato scontato, ma si fa perdonare per il suo classicismo.
Molto bella l'atmosfera malsana di Port Whale ed anche tutto il susseguirsi di eventi. Boselli riesce a tenere alta la tensione in modo decisamente consono al tipo di racconto in cui ha deciso di inserire i nostri personaggi.
Bello anche il modo in cui Cain e Zagor si incontrano, anzi si scontrano e qui Boselli non perde l'occasione di paragonare l'etica di Zagor a quella di Cain, decisamente pi? rigorosa e spietata. Che i due siano destinati a ritrovarsi dalla stessa parte ? scontato ed infatti puntualmente accade. In questo Boselli segue fedelmente i classici stilemi del racconto avventuroso di genere.
Si dice sempre che Boselli inserisce molti personaggi e che nelle sue storie corali il protagonista un p? si perde. Pu? essere vero, ma quando la storia merita, io non ci faccio troppo caso, lo confesso. Qui, poi, Zagor non ? mai veramente messo in ombra da Cain che ? s? un vero coprotagonista, ma non al punto di rubare tutta la scena a Zagor, con cui la divide in modo molto equilibrato.

Il Barone Wolfingham ? un cattivo da antologia con decine di ispirazioni nei grandi cattivi dei racconti e dei film d'avventura, troppe per citarle tutte. Diciamo, per?, che i personaggi interpretati da Vincent Price ed anche da Basil Rathbone sono un riferimento appropriato.

La caratterizzazione psicologica ? un altro punto di forza di questa storia, con personaggi che tutto sono, tranne che banali
Cain, come il suo quasi omonimo howardiano, ha un passato tragico, ? guidato da un'ossessione e da un ferreo, per quanto personale, senso della giustizia e della sua missione, fanatico, ma grazie al cielo non troppo. Un gran bel personaggio e di sicuro una bella aggiunta al gi? variegato cast zagoriano.
Il suo nemico Wolfingham ? un personaggio anch'egli complesso, boselliano, s?, ma anche nolittiano in questo. capace di sentimaneti a cui, per?, ha consapevolmente rinunciato per soddisfare la sua ambizione, per molti versi il vero doppio negativo di Cain.

Buono ed inatteso (almeno per me) l'escamotage di far intervenire Altrove (grazie Buon Vecchio Zio Alfredo ) con le sue armi avveniristiche davanti alle quali, per?, Zagor, memore delle sue esperienze con Hellingen, non si turba pi? di tanto

Se la prima parte della storia ? un meccanismo quasi perfetto, la tensione non si mantiene, per?, allo stesso livello quando ci trrasferiamo nel Mare dei Sargassi, a parte l'inquietante scenario nebbioso in cui sembra che tutto possa accadere.

Lo scontro finale con Wolfingham ? tutto sommato, all'altezza delle aspettative. Il barone doveva perdere, ma Boselli, classico anche in questo, riesce comunque a farlo sconfiggere, diciamo cos?, con stile e lascia perfino la porta aperta ad una sua possibile sopravvivenza nel caso volesse, ? proprio il caso di dirlo vista l'ambientazione, ripescarlo.

Veniamo ora al Kraken. Quest'entit? soffre, a mio parere del classico problema di questo tipo di personaggi e cio?: mentre funziona benissimo come minaccia oscura e non ancora manifestatasi, rischia di deludere quando ne viene data una manifestazione grafica, di non avere un'apparenza abbastanza inquietante e terrorizzante, di essere banalizzato, diventare un mostro qualunque, che, infatti, si pu? uccidere con una carica esplosiva. Qui Boselli riesce, per?, ad evitare il tranello: il Kraken non pu? essere ucciso dalle comuni armi umane, solo la spada due volte benedetta di Andrew Cain pu? riuscirci ed il sacrificio del puritano non ? affatto inaspettato, dopotutto.
Cain sembra commettere, quindi, il peccato pi? grave per un comprimario: togliere all'eroe il compito di compiere il gesto risolutivo della vicenda, ma ? perdonato. Dopotutto, mica volevamo vedere Zagor sparire tra i flutti e rinominare la serie: "Cain l'uccisore di mostri"

Veniamo ora ad uno degli indubbi punti di forza della storia e cio? i disegni di Andreucci. Il disegnatore riesce benissimo nel compito di evocare le atmosfere descritte da Boselli, bellissimi i suoi scenari notturni, la decadenza di Port Whale e la resa della malsana cappa di malvagit? sulla cittadina, per non parlare poi dell'inquietante Mar dei Sargassi con le sue nebbie piene di pericoli.
Come dire: davvero un peccato che Boselli se lo sia portato su Dampyr. Mi chiedo a chi toccher? adesso il secondo ritoirno di Cain, che prima o poi avremo sicuramente.

In sintesi: proprio il tipo di storia che mi piace leggere e che su Zagor non sfigura affatto.
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Carlo

[Adriano]

[Mister No]

[Smiling Joe]

[Carlo_Monni]

[Smiling Joe]

[Enzo]

@ Smiling, domanda che ti avranno gi? fatto, quanto tavole riesci a fare in un mese ora ? diventato pi? fluido e veloce il tuo tratto nel disegnare Zagor, cosa ti mette in maggiore difficolt? nel disegnare la tavola e cosa preferisci fare invece....
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Enzo.

Carissimo Sergio, un grazie infinito per tutti i sogni che mi hai regalato.

Sergio Bonelli Editore Forever

[Carlo_Monni]

[Smiling Joe]

[FrankBlack]

Ho appena letto la prima parte, cio? l'albo Terrore dal Mare... mi mancano gli altri due che inizier? a breve... ma... che bella ? questa storia???

[ospitex]

? vero? ? una storia da STANDING OVATION