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L'isola dei demoni (Almanacco Avventura 2001)
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Autore Messaggio
George Brown
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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 12:08 pm    Oggetto: L'isola dei demoni (Almanacco Avventura 2001) Rispondi citando



Il casuale (ma che strano... Think Wink ) incontro a Port Whale tra Honest Joe e Fishleg offre a quest'ultimo lo rspunto per rievocare una vecchia avventura con Zagor.
Lo sbarco su una misteriosa Demon Island è il preludio al burrascoso incontro con l'equipaggio della "Sea Wolf" ed il suo capitano Rasmussen.
Rasmussen rapisce Virginia e costringe Ramath a svelare l'ubicazione di un favoloso tesoro (sarebbe stata la gioia di Digging Bill) ma l'esplosione con cui strappa i preziosi all'isola ne segna la condanna.
Come spesso accade, Boselli non si limita a fare il ritratto di Zagor, ma compone un aricolato quadro panoramico, dove ogni personaggio trova la sua collocazione.
Fisheg ed il suo equipaggio si trovano di fronte la loro versione speculare malvagia, quasi colpiti dal sortilegio di "Anima nera".
Il risultato e pi? che apprezzabile, e se proprio devo trovare un difetto, lo trovo nell'atteggiamento di Virginia di fronte allo sterminio di foche, più vicino alla sensibilità del 2001 che a quella della figlia di un baleniere nel 1830. Think
Adeguati i disegni di Laurenti.
Testi: 7,2
Disegni: 7,4


Ultima modifica di George Brown il Mer Nov 13, 2013 1:35 pm, modificato 1 volta in totale
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Ladro di ombre
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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 1:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

uno degli almanacchi(storia) che ricordo con piu' piacere....
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Non me la merito......
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Cain68
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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 2:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Gi?, sicuramente uno dei pi? riusciti. Think Wink Cool Applause
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L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato.
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Ladro di ombre
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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 3:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

e con Laurenti ai disegni... Wink
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Non me la merito......
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Cain68
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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 3:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ladro di ombre ha scritto:
e con Laurenti ai disegni... Wink



..gi?.... Applause Applause
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L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato.
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ospitex
Zagoriano Junior
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MessaggioInviato: Ven Ott 13, 2006 4:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

regolare Not talking
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George Brown
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MessaggioInviato: Mar Feb 06, 2007 1:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

One Eyed Jack ha scritto:
Non male, davvero non male questo episodio, che se non erro costituisce il secondo e ultimo Almanacco realizzato da Mauro Boselli, per l'occasione coadiuvato da uno dei suoi disegnatori più fedeli, Marco ?Puppo? Laurenti.
L'episodio è narrato in una forma davvero insolita per la saga: Fishleg e Honest Joe, in una Port Whale appena ricostruita dopo le tragiche vicissitudini narrate in Il terrore dal mare, si abbandonano a robuste bevute, e fra una bicchierata e l?altra, Fishleg ricorda un vecchio episodio, da collocarsi subito dopo gli eventi raccontati in L'idolo cinese: Zagor e Cico in quell'occasione accompagnarono l'equipaggio della Golden Baby (Virginia compresa) in una gita in mezzo all?Oceano, imbattendosi in una leggendaria isola , la Demon Island , inesistente secondo la geografia ufficiale. Qui trovano lo spietato equipaggio di cacciatori di foche agli ordini del losco Rasmussen, intenzionato a ritrovare il mitico tesoro di San Brandano...
La trama non contiene particolari complessità nè, grazie al Cielo, eccesso di personaggi, almeno per i normali canoni boselliani. E' un racconto d'avventura abbastanza lineare e scorrevole, grazie ad un sapiente uso del montaggio: si salta da una scena all?altra senza superflue vignette di raccordo, ma senza che questo comporti frenesia e confusione. Boselli è maestro nel rappresentare con molta naturalezza e simpatia lo scatenato equipaggio agli ordini del bonario Fishleg: da Zarkoff a Tarawa, da Orsovic a Gaston tutti quei personaggi inventati - ma appena abbozzati - da Nolitta, trovano in Mauro Boselli un validissimo cantore delle loro gesta e della loro allegra e straripante indisciplina. Vederli correre a fare a botte con gli uomini di Rasmussen, guidati da uno Zagor altrettanto scatenato (Addosso, marinai! Per Virginia e per la Golden Baby... giù botte!!!?)... sembra di leggere un episodio di Asterix!!!!!!!!!!!!
Buona anche la raffigurazione di Fishleg e di Ramath, personaggi che evidentemente Boselli sente nelle sue corde. E' in Virginia, invece, che secondo me qualcosa non torna. La Virginia boselliana, vista qui e in altri episodi, ha poco a che vedere con la dolce e spaurita cerbiatta di nolittiana memoria: qui troviamo invece una ragazzetta presuntuosa e linguacciuta che sembra uscita da un telefilm americano... inconcepibile che una ragazza del primo Ottocento si permetta di mandare al diavolo lo zio dicendo "Proprio un ragionamento da uomini! Al diavolo l'orgoglio maschile! Io sono una donna... e sinceramente me ne infischio! ...Piantatela, imbecilli!!!", e altre uscite del genere e francamente fastidiose.
Al di là della scarsa aderenza alla realtà storica, la Virginia boselliana appare decisamente antipatica e tutt'altro che affascinante... non per niente in quest?occasione Zagor evita di pomiciare con lei, evidentemente anche lui se ne deve essere rotto le scatole.
Non fastidioso ma sicuramente antistorica è poi la vena ecologista della storia, fra una Virginia (sempre lei!!!!!) che biasima la caccia alle balene e alle foche, e un Fishleg che ammonisce che di questo passo presto le foche si estingueranno... ma a parlare è un anziano baleniere o Giorgio Celli??
Poco caratterizzati i nemici, ma fra loro spicca il bizzarro Rasmussen, tutto sommato una simpatica canaglia, attratta tanto dal fantomatico tesoro quanto dal desiderio di avventura.
Peccato per il finale apocalittico liquidato in poche vignette. E peccato anche per lo scarsissimo peso riservato a Cico.
Deciso pollice verso, infine, per quanto riguarda l'insensata idea di Rasmussen e dei suoi di fingersi i demoni dell'isola... davvero non se ne capisce la ragione, se non un macabro scherzo (come sembra di capire dalle parole del barbuto capitano).

Pochi anni dopo la trasferta scozzese, Mauro Laurenti torna ad illustrare un'avventura di ambientazione nordica, e come allora nella rappresentazione de paesaggi si rivela un maestro... la brumosa atmosfera di Demon Island sembra davvero trasmettere una sensazione di umidità al lettore, quasi pare che la nebbia fuoriesca dalle pagine dell'albo.
Nella rappresentazione dei personaggi, invece, mantengo qualche perplessità. Il suo stile, come ho avuto modo di definire altre volte, non è affatto brutto... mi sembra troppo poco ortodosso al tratto classico e pulito dei disegnatori zagoriani. E poi c'è troppa gente che sorride a trentadue denti!
Per il buon Puppo merita molta considerazione per due soluzioni grafiche originali e molto interessanti: l'intera tavola di pagina 83, con il pericoloso braccio di ferro fra Zagor e Big Man, rappresentato con nove vignette di uguale dimensione e inquadratura, e le pagine mute 116-118, in cui è il lettore a dover capire cosa avviene basandosi solo sulle immagini... quanto vorrei che Zagor ospitasse più spesso sperimentazioni di questo genere, fra l?altro abbastanza banali e tutt'altro che rivoluzionarie, ma che in Zagor sono una mosca bianca.
Simpatico omaggio allo sceneggiatore della storia nell'ultima tavola, con la raffigurazione di Mauro Boselli in persona fra Honest Joe e Fishleg.

Due righe anche per il contorno della storia: la consueta panoramica bibliocinematografica dell?anno (era l'epoca dell'odioso Gladiatore di Russel Crowe) e interessanti articoli ( troppo brevi, forse ) sulla Legione Straniera, sui film di genere "peplum" e sullo stesso Asterix, personaggio a fumetti a cui ritengo che Boselli si sia pesantemente ispirato in parecchie scene di questa e altre storie... oltre alla scazzottata di cui parlavo in precedenza, non si può tacere sui banchetti conviviali che regolarmente chiudono le storie boselliane, e in cui sembrano mancare solo i cinghiali per riportarci con la memoria al villaggio del piccolo gallico...

Voto complessivo: 7,7


Ultima modifica di George Brown il Mer Nov 13, 2013 1:41 pm, modificato 1 volta in totale
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George Brown
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MessaggioInviato: Mar Feb 06, 2007 1:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

camen ha scritto:
Personalmente mi è piaciuta. Wink Non convince appieno, ma ? carina.
Da ricordare il braccio di ferro cogli scorpioni (e la bellissima Virginia Red face ). Applause


Ultima modifica di George Brown il Mer Nov 13, 2013 1:41 pm, modificato 1 volta in totale
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George Brown
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MessaggioInviato: Mar Feb 06, 2007 1:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Axel80 ha scritto:
ma sono l'unico ad aver trovato fuori luogo i dialoghi alla Asterix, per dirla alla OEJ? Think Think
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George Brown
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MessaggioInviato: Mar Feb 06, 2007 1:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bing Batterton ha scritto:
Axel80 ha scritto:
ma sono l'unico ad aver trovato fuori luogo i dialoghi alla Asterix, per dirla alla OEJ? Think Think


Quoto

Storia che non mi è piaciuta per niente.


Ultima modifica di George Brown il Mer Nov 13, 2013 1:41 pm, modificato 1 volta in totale
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ElEmperador
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MessaggioInviato: Ven Mag 01, 2009 1:26 am    Oggetto: Rispondi citando

I remember that this story begins with an important error.We know that Port Whale is located in Maine (by Nolitta of course) but the album begins with:Port Whale, port of Massachussets... Think
Little detail maybe but...
_________________
E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw
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Kramer76
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MessaggioInviato: Ven Dic 18, 2009 4:11 pm    Oggetto: Rispondi citando



l'isola dei demoni
almanacco dell'avventura 2001, testi boselli, disegni laurenti
interessante la collocazione temporale dell'avventura vissuta sull'isola, subito dopo "il sigillo dell'imperatore"
infatti continua il flirt tra zagor e virginia... ma gli agganci a nolitta si fermano qui, questo è boselli 100%
piccola appendice del rinascimento zagoriano, con lo stesso boselli, ritratto da laurenti, a sovrintendere
il brindisi tra i due capitani zagoriani fishleg e honest joe, in una port whale ripulita dal morbo di wolfingham
i due capitani sembrano sfidarsi tra di loro sciorinando le avventure vissute insieme a zagor, il clima è questo
dialoghi alla boselli, autocelebrativi, vedi anche il cattivo istrionico rasmussen e il suo elogio dell'avventura
scazzottata ridanciana come in "il clan delle isole" e fishleg addirittura cantante (il traditional "ye mariners all")
più che il flirt con zagor, quello che salta all'occhio è l'ingenuo e anacronistico animalismo di virginia
zagor ci fa sapere che la mamma gli aveva parlato della "navigazione di san brandano" e dei fomhoirs
che di lì a poco compariranno veramente su "gli eroi del ramo rosso", anche se qui il mistero alla fine è realistico
le cose migliori, comunque, sono il braccio di ferro con fuoco e scorpione, con tavola brillantemente impostata
e la visione di ramath con il capitano frobisher, disegnata anche questa in maniera particolare
da segnalare l'articolo su asterix
copertina discreta

voto 7+


Ultima modifica di Kramer76 il Dom Apr 04, 2021 8:07 pm, modificato 1 volta in totale
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Adriano
Spirito con la suspense
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MessaggioInviato: Gio Set 09, 2010 8:56 am    Oggetto: Rispondi citando

L?ISOLA DEI ?GIGIONI

Storia con buone idee di base . Zagor ? impegnato in una trasferta africana e gli amici trovano il modo di raccontarci una storia passata , geograficamente collocata altrove .
La continuity della saga Africana ? salva .
Stuzzicante lo spunto , un racconto che si colloca nel passato , fra <<l?idolo Cinese>> e <<Passaggio a Nord Ovest>> .
La storia con i cinesi ? istantaneamente collegabile alla bella Virginia e pensando alla nipote di Fishleg ti aspetti che in questa operazione retr? venga aggiunto qualcosa al rapporto con Zagor .
MI spiego ! Avevamo lasciato i due a pomiciare dentro una scialuppa , nel capitolo successivo li ritrovi praticamente a flirtare , questa volta sul pennone della nave e anche se non ci vengono mostrati sbaciucchiamenti ? anche vero che non si sale lass? per caso .
A questo punto magari ti aspetti che venga spiegata la mancata evoluzione del rapporto , invece nulla di nuovo ?.ma in fondo questa cosa era gi? abbastanza chiara e non c?? molto da aggiungere ne da spiegare .
Ad ogni modo ho particolarmente apprezzato la gestione di Ramath , il personaggio ha subito una certa evoluzione nel corso degli anni, da misterioso ed affascinante fachiro a figura umanizzata con un passato e un retroterra psicologico.
Boselli ci restituisce un fachiro rispettoso del ricordo Nolittiano ( mossa azzeccata vista la collocazione storica dell?avventura in questione ) , il resto della ciurma invece si muove sotto l?impulso tipicamente Boselliano e Fishleg ? pi? vicino alla versione bisbocciara che ci aveva mostrato Toninelli .
La trama ? un po? ondivaga nel senso che non si capisce dove voglia andare a parare .
Inizialmente sembra quasi che lo scopo dell?intera vicenda sia la scoperta di una gigantesca illusione a cui sembra seguire una mega-scazzottata alla Bud Spencer e una gozzovigliata a tarallucci e vino .
Della serie se vuoi farti un buon amico ci devi prima litigare , tipico Bosellismo.
Lo rotta intrapresa dalla narrazione invece ? pi? complessa e di approdo sempre pi? incerto , l?indeterminatezza inizialmente non ? un difetto , perch? eternamente in bilico fra uno sviluppo naturale o sovrannaturale il racconto desta comunque interesse e suspense , sviluppa mistero, avventura e giallo.

Purtroppo la suspense da mistero viene contrastata dallo spirito irresponsabilmente avventuroso e sfacciatamente ?dextergreeniano? di alcuni protagonisti che non vedono l?ora di battersi con i demoni e cos? non pu? esserci apprensione se la sfida all?ignoto ? cos? sfrontata e priva di remore .
<< Ohdddio che bello ci sono i demoni ! >> sembra esultare Virginia a pi? sospinto .
Il mistero del giallo viene invece ostacolato dalle certezze di Zagor che ha gi? capito tutto .
Secondo il nostro eroe ? subito chiaro che il demone visto da alcuni ? frutto di una semplice macchinazione ordita dal comandante Rasmussen , che con disinvoltura passa da una burla sofisticata alla caccia al tesoro , mostrandosi simpatico avventuriero prima e assassino senza scrupoli poi .
Zagor ? cos? certo della origine umana dei rapitori da ripeterlo in continuazione e il lettore non pu? di certo dubitarne , diversamente il protagonista avrebbe preso una cantonata pazzesca , passando per fesso , cosa che chiaramente non pu? essere .
Resta quindi l?avventura , tipicamente Boselliana anche se a questo punto contaminata da quanto detto prima .
Ma in definitiva anche questa ( diversamente dal solito ) l?ho trovata un po? troppo gigiona , come eccessivamente gigione mi ? sembrato il comandante Rasmussen , personaggio pi? strampalato che in bilico .
Il nome del capitano fa rima con Saknussemm di Verniana memoria .
Il finale in effetti sembra quasi un omaggio a <<Viaggio al centro della Terra>> .
Un epilogo consono a tutte le Terre misteriose e nascoste che esistono solo nella fantasia , cos? l?esplosione finale cancella tutto e ne giustifica l?assenza dell?isola dalla realt? geografica ( anche se sarebbe ora di finirla con l?idea ingenua del semplice candelotto di dinamite che scatena una eruzione devastante ) .

In definitiva.... Boselli ha delle caratteristiche sue particolari ed inconfondibili , caratteristiche che se fossero ingredienti di una ricetta le indicherei come prelibate spezie capaci di determinare un salto di qualit? alla pietanza , in questa occasione mi sono sembrate eccessive nella dose ed hanno reso disgustoso il piatto .
Giudizio finale appena sufficiente .

Laurenti bravissimo con Virginia e nell?ambientazione generale .
Mauro ? uno dei veri eredi Ferriani in fatto di tratteggio , tenebrosit? , dinamismo e chinature , chiaramente con fisionomie originali e moderne che rimandano al ?mito? del rinascimento Zagoriano.
Nel finale c?? forse un po? di fretta e qualche tavola ha ricordato un po? troppo il tratto frenetico del peggior Chiarolla.
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Andrea67
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Lun Ott 28, 2013 7:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Questa storia meriterebbe soltanto per una conturbante Virginia versione Laurenti.
Se poi ci aggiungiamo delle piacevoli scazzottate in compagnia di quelle simpatiche canaglie della ciurma della Golden baby, lo scontro a braccio di ferro tra Zagor ed un forzuto della ciurma avversa ed un pizzico di mistero, la piena sufficienza se la guadagna tutta.

Voto alla storia: 6,4
Voto ai disegni: 8,5
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Doc Lester 1975
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2018 9:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ma quanto sono belle le storie dei primi almanacchi zagoriani..?! Applause Applause Applause
In poco più di 100 pagine Boselli costruisce un albo forse un po' ingenuo, certamente vintage, da non prendere troppo sul serio (piccolo esempio: una caverna sotterranea in cui scorre un fiume di lava sarebbe umanamente impraticabile per l'alta temperatura, credo, ma non sono un geologo), ma gradevolissimo! Avventura allo stato puro, nella sua disarmante semplicità.
A parte la sensibilità ecologica di Virginia, poco credibile e direi forzata, se devo trovare un difetto a questa storia è il non aver voluto inserire anche Digging Bill nella trama..! Ma parliamo di una storia di 100 pagine...
Stupende le tavole introduttive ambientate a Port Whale (che però starebbe nel Maine, come fatto notare da Eren), che fanno il paio con quelle del secondo almanacco, ambientate durante un rendez-vouz: prima i trappers, ora la ciurma della Golden Baby, in questi due almanacchi troviamo due omaggi a figure fondamentali dell'universo zagoriano Applause Applause Applause
Laurenti una garanzia, uno dei top player del Rinascimento anche se, per me, inferiore a Della Monica.
Storia semplice, ma davvero piacevole e zagoriana nel midollo.
Voto: 7,5
_________________
Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

Luca Barbieri ha scritto:
Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia.


Ultima modifica di Doc Lester 1975 il Sab Lug 28, 2018 9:11 am, modificato 1 volta in totale
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