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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Messaggio |
AAHHYAAAAK Iper Zagoriano
Registrato: 14/03/16 00:55 Messaggi: 14545 Località: Torino
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Inviato: Dom Apr 19, 2020 10:41 pm Oggetto: |
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_________________ Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati
Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi. |
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Walter Maddenbrook Iper Zagoriano
Registrato: 17/11/03 14:25 Messaggi: 5420 Località: Massa
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Inviato: Lun Apr 20, 2020 12:34 pm Oggetto: |
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Grande Ivan!
(mi hai anche risparmiato la fatica) _________________ "Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!" |
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Ivan Zagoriano Expert
Registrato: 05/05/14 21:04 Messaggi: 1050
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Ivan Zagoriano Expert
Registrato: 05/05/14 21:04 Messaggi: 1050
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Inviato: Mar Mag 12, 2020 8:45 pm Oggetto: |
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(Postilla)
Due parole ancora su RED WARRIOR.
Come detto, qui Nolitta aveva bisogno di un antagonista "usa-e-getta" come pretesto per inscenare la vicenda di Walter Maddenbrook, il personaggio centrale di questo episodio...ma la caratterizzazione di Red Warrior (pur essendo accennata con pochi semplici tratti) è andata probabilmente oltre le intenzioni di Nolitta, creando così un personaggio dal carisma esuberante che per molti aspetti ruba la scena sia a Zagor che allo stesso Walter.
A ben vedere, la fierezza irriducibile di Red Warrior ispira una certa ammirazione. Per lui i termini della guerra sono molto semplici: i Bianchi sono degli invasori, e lui ha tutto il diritto di difendere il proprio territorio e il proprio popolo. Una sorta di "Winter Snake" senza però aperture al ripensamento. Per Red Warrior, nella guerra contro il nemico bianco non è ammesso nessun dialogo, nessun patto e nessuna pietà, ma solo la violenza come risposta ad altrettanta violenza.
Certo, col suo misero fucile non può andare molto lontano, e lo sa bene. Ma nel frattempo gioisce di poter combattere i Bianchi alla pari, con le loro stesse armi, dimostrando (o credendo di farlo) che a parità di armamento i pellerossa sono guerrieri più valorosi dei Bianchi (che lui vede come dei vigliacchi, capaci di vincere solo se in vantaggio numerico o dotati di armi da fuoco).
Venendo al punto: Nolitta ha creato "per sbaglio", senza nemmeno volerlo, quello che altri autori non riescono a creare neppure sforzandosi: un personaggio carismatico che rimane impresso.
E dire che Red Warrior doveva essere solo un personaggio secondario, un semplice catalizzatore di quegli elementi narrativi che avrebbero dovuto valorizzare la figura di Walter Maddenbrook. Scopo che peraltro è stato pienamente raggiunto...però mi chiedo: di questa storia, quale è il personaggio che è rimasto più impresso ai lettori? Il protagonista Walter Maddenbrook o la comparsa Red Warrior? |
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Walter Maddenbrook Iper Zagoriano
Registrato: 17/11/03 14:25 Messaggi: 5420 Località: Massa
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Inviato: Mar Mag 12, 2020 10:22 pm Oggetto: |
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Ivan ha scritto: | però mi chiedo: di questa storia, quale è il personaggio che è rimasto più impresso ai lettori? Il protagonista Walter Maddenbrook o la comparsa Red Warrior? | Per me inutile dirlo.
PS: In realtà uno dei motivi per cui amo questa storia è proprio anche la presenza di RW, che pure è abbastanza slegata dalla "filosofia" portante, incarnata invece dal mio amato WM. Ma è un villain talmente potente da, come dici te, prendersi la scena in pochissime vignette, e da meritare un approfondimento di una certa corposità per le suggestioni portate, che prima o poi farò. _________________ "Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!" |
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Doc Lester 1975 Iper Zagoriano
Registrato: 16/11/15 23:07 Messaggi: 7754 Località: Foligno
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Inviato: Mer Giu 10, 2020 5:00 pm Oggetto: |
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Complimenti alla consueta eccezionale recensione di Ivan
Interessante la considerazione finale: un villain alla bisogna, buttato lì come una comparsa, che però risulta talmente solido e caratterizzato da restare memorabile.
Direi che questa cosa l'ha compresa bene anche Moreno, visto che ha voluto omaggiarlo nello Zagorone L'uomo che sconfisse la morte.
C'è uno spunto fondamentale, sottolineato da Ivan, su cui ritengo che dovrebbero riflettere tutti gli autori attuali: forse non c'è bisogno di andare ad inventarsi chissà quale "nuovo" stratosferico soggetto, oggi, se già Nolitta, allora, aveva capito che bastava uno "spunticino risibile e scarno" per scrivere una bellissima storia puntando tutto sul come scriverla.
Se mi è consentita una digressione, mi riallaccerei alla mia critica di fondo alle storie brevi, per me uno spreco. Molti dicono che sono soggetti che non possono che produrre una storia breve. E allora questa storia? Un qualsiasi soggetto breve, se lo sai allungare, se punti sui contenuti, sullo stile, sulle sequenze "inutili" ma così ricche (il puma), può diventare una splendida storia di due albi Zenith. _________________ Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1
Luca Barbieri ha scritto: | Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia. |
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Tobia Sullivan Iper Zagoriano
Registrato: 14/02/07 15:42 Messaggi: 8399 Località: Roma
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Inviato: Mer Giu 10, 2020 5:43 pm Oggetto: |
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Ivan ha scritto: |
Venendo al punto: Nolitta ha creato "per sbaglio", senza nemmeno volerlo, quello che altri autori non riescono a creare neppure sforzandosi: un personaggio carismatico che rimane impresso.
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Amen _________________ "Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".
Klain: "La marcia della disperazione"
Testi di Guido Nolitta
- Arrivederci Direttore e grazie - |
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Ivan Zagoriano Expert
Registrato: 05/05/14 21:04 Messaggi: 1050
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Inviato: Ven Giu 12, 2020 8:32 pm Oggetto: |
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Doc Lester 1975 ha scritto: | ...forse non c'è bisogno di andare ad inventarsi chissà quale "nuovo" stratosferico soggetto, oggi, se già Nolitta, allora, aveva capito che bastava uno "spunticino risibile e scarno" per scrivere una bellissima storia puntando tutto sul come scriverla. |
Ohibo', ma questa osservazione la facciamo sfilare così, come se niente fosse?
Secondo me è importantissima.
La assoluta semplicità dei soggetti di Nolitta è infatti alla base del buono & del gramo contenuto nella cronistoria della collana Zagor, dagli anni '60 ad oggi.
Anche all'età di 6-7 anni non ho mai avuto difficoltà a seguire una trama di Zagor. Mai. Eppure non si trattavano affatto di storie "per bambini", come dimostra il fatto che ancor oggi continuiamo ad acquistare Zagor al contrario di altri fumetti compagni d'infanzia che, crescendo, abbiamo abbandonato senza rimpianti.
Persino quando Nolitta ha deciso di alzare il tiro inserendo contenuti e tematiche più "mature", le storie restavano lo stesso fluide e scorrevoli. E' una questione di STILE ESPOSITIVO, come dicevo.
IL SEGNO DEL CORAGGIO ne è un esempio: forti contenuti associati ad una trametta banalissima, che potrebbe essere seguita persino da un bimbo di 8 anni.
Eppure se un autore si presentasse oggi alla SBE con un soggettino del genere, verrebbe scartato senza nemmeno concedergli uno straccio di chance per vedere COME lo avrebbe poi trasposto, cioè con quale stile stile espositivo lo avrebbe raccontato.
E questo vale anche per QUASI TUTTI gli altri soggetti di Nolitta. Poiché il Sergione non era certo un fenomeno nel creare soggetti elaborati; non ha mai cercato di esserlo perché non ne aveva bisogno.
Pensiamo per esempio a ODISSEA AMERICANA, o ACQUE MISTERIOSE, o LA PREDA UMANA...Di fondo sono tutti soggetti semplici, quasi infantili, mutuati da film o da Classici della letteratura. Eppure sappiamo benissimo cosa ha saputo ottenere da questi spunticini un autore dotato di un eccellente stile espositivo.
Purtroppo alla SBE (e in primis lo stesso Sergio Bonelli, curiosamente) non hanno mai saputo imparare questa lezione. Tant'è vero che i criteri di assunzione degli autori vengono determinati solo dall'esame del soggetto presentato. E paradossalmente, lo stesso Nolitta sarebbe il primo a venire silurato da questo scellerato metodo di valutazione.
Peraltro, adottando tale metodo si concede spazio a mediocri narratori solo per il fatto che hanno presentato un soggetto "interessante ed elaborato", senza nessuna verifica di quale sia la loro abilità come narratori. Ma non è assolutamente necessario avere un soggetto "interessante ed elaborato" per cavarne fuori storie coinvolgenti come OCEANO, ANGOSCIA o ODISSEA AMERICANA. Zagor non ha bisogno di trame complicatissime; ha bisogno di narratori che sappiano raccontare in modo magistrale dei soggetti fondati su spunti molto elementari.
Era questa la formula vincente dello Zagor di Nolitta. Una formula che purtroppo non è stata ripresa dai suoi successori, perché non hanno saputo riconoscerla oppure perché (sbagliandosi di grosso) la hanno giudicata "fuori moda".
Risultato: eccoci qui a sorbirci questo Zagor "moderno e al passo coi tempi", dalle trame elaboratissime ma appassionante come un comizio di Massimo D'Alema. E all'orizzonte nessuna prospettiva di miglioramento: né nella revisione del metodo di valutazione degli aspiranti autori, né nell'ammissione dei timonieri della nave-Zagor di essere finiti clamorosamente fuori rotta.
Avanti così, dunque, e buon viaqgio; io intanto mi accomodo su una scialuppa di salvataggio a leggermi lo Zagor del nostro Simon (e pure a gratis, tie'!)
Ultima modifica di Ivan il Sab Giu 13, 2020 12:21 am, modificato 1 volta in totale |
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ElEmperador Iper Zagoriano
Registrato: 21/12/03 01:26 Messaggi: 11382 Località: Istanbul
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Thunderman Evangelista del verbo nizziano
Registrato: 16/01/09 15:21 Messaggi: 21902 Località: Repubblica delle banane
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Inviato: Lun Mar 22, 2021 8:09 pm Oggetto: |
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Qua siamo giusto un pelo sotto al capolavoro, ma per una storia tutto sommato breve siamo a livelli altissimi. In generale sono arrivato a prediligere in assoluto le storie malinconiche e crepuscolari di Nolitta su tutta la sua produzione (e quindi su Zagor in genere).
La parte che precede l’azione vera e propria è ricca sia di sequenze comiche molto riuscite (le scommesse sul salto dei barili, la rissa fenomenale scatenata nel bar) che di parti dialogate molto importanti per delineare i personaggi. Restano scolpiti nella memoria i Maddenbrook padre e figlio, il classico padre padrone che proietta se stesso e le sue ambizioni sul figlio senza neppure accorgersi di annullarlo, il figlio amorevole che è dilaniato tra il sentimento di dovere nei confronti del genitore e la volontà di affermarsi come individuo.
Tutto il viaggio di Walter e Zagor è bellissimo e il rapporto tra i due è delineato alla grande, mi è molto piaciuta la sequenza in cui ridono insieme del lancio della moneta. In genere le caratterizzazioni di tutti i personaggi sono fortissime, come sempre in Nolitta, e in qualsiasi periodo si vadano a leggere si percepisce l’abisso tra questi personaggi vibranti di emozione e quelli vuoti e perfettini di oggi.
Il cattivo poi è fantastico, Red Warrior sta in scena per pochissime pagine ma esprime una filosofia secondo me memorabile e neanche tanto sbagliata tenendo conto di quello che stava subendo il suo popolo. La sua fiducia nelle armi, nella violenza rispetto alla religione e alla superstizione è espressa con una forza prorompente nonostante i pochi dialoghi e trova il culmine nella bellissima e drammatica sequenza in cui spara una fucilata a Zagor senza fare tante cerimonie e facendosi beffe della sua apparizione.
Anche tutto il finale è ottimo, Walter che si batte come un leone una volta che viene travolto dalla rabbia, il duello tra Zagor e Red Warrior e la chiusura dove Walter trova anche il coraggio di portare fino in fondo la sua scelta di vita, forse anche grazie alla crescita psicologica avuta grazie all’avventura vissuta al fianco di Zagor.
Ferri ovviamente ci mette il suo 50% per rendere al meglio tutte le situazioni e soprattutto nelle sequenze notturne è superlativo. _________________ Lo faceva anche Nolitta |
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wakopa Iper Zagoriano
Registrato: 05/08/09 15:15 Messaggi: 21341
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Inviato: Mar Mar 23, 2021 9:24 am Oggetto: |
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Thunderman ha scritto: | In generale sono arrivato a prediligere in assoluto le storie malinconiche e crepuscolari di Nolitta su tutta la sua produzione (e quindi su Zagor in genere).
In genere le caratterizzazioni di tutti i personaggi sono fortissime, come sempre in Nolitta, e in qualsiasi periodo si vadano a leggere si percepisce l’abisso tra questi personaggi vibranti di emozione e quelli vuoti e perfettini di oggi.
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ElEmperador Iper Zagoriano
Registrato: 21/12/03 01:26 Messaggi: 11382 Località: Istanbul
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jupiter973 Il Pasturone Del Forum
Registrato: 27/11/03 23:18 Messaggi: 20553 Località: Grifolandia
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Inviato: Mer Mar 24, 2021 7:03 am Oggetto: |
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Thunderman ha scritto: | il figlio amorevole che è dilaniato tra il sentimento di dovere nei confronti del genitore e la volontà di affermarsi come individuo |
Scusami Thunder penso di essermi comportato come Alan Maddenbrook con te e poi l'arrivo della Mielosa ha distrutto definitivamente la tua esistenza _________________
bordenchase ha scritto: | jupiter973 ha scritto: | Quando ho visto comparire l'ennesimo bimbominkia boselliano (questa volta cioccolatino) ho ritrovato l'entusiasmo dei giorni migliori |
Questa faccenda del bimbominkia mi fa incacchiare più di quanto immaginiate. Il prossimo che lo dice lo vengo a prendere a casa! |
Zeb Dowler ha scritto: | jupiter973 ha scritto: | Rauch non fare il timido sappiamo che hai rispolverato Stiletto dal suo oblio |
E' talmente nell'oblio, che ho dovuto ricercarlo sugli Index, per vedere di chi parlavi... |
cama69 ha scritto: | L'utilizzo del nome Jupiter per il capo discepolo di Hellingen vale il costo di tutti e tre gli albi della storia |
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Magico Vento Zagoriano Expert
Registrato: 07/04/21 20:14 Messaggi: 681 Località: Blizzard
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Inviato: Mer Apr 28, 2021 12:59 pm Oggetto: |
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Ottima storia! A mio avviso non è ai livelli di altri capolavori di Nolitta, ma rimane comunque un'ottima storia. Il racconto, per essere di Nolitta, è più breve del solito e proprio la brevità penalizza leggermente questa storia, che rimane comunque un gioiellino. Bello lo spunto della storia (il riscatto del giovane Maddenbrook), assai semplice ma molto efficace. Red Warrior, il nichilista capo dei Shawnees, è un grandissimo nemico che, grazie alla sua memorabile apparizione in questa avventura, ha lasciato il segno nella saga zagoriana (tanto da venire ripreso da Burattini in una delle sue migliori storie). Stupenda l'epica scena del salto sui barili di Zagor. Molto bella la dinamica e appassionante parte finale, che conclude ottimamente questa piacevolissima storia.
Bravissimo Ferri, aiutato all'inizio da Tenenti, che non mi è affatto dispiaciuto.
Le copertine del Maestro ligure sono magnifiche, una più bella dell'altra.
Soggetto/Sceneggiatura: 9,3
Disegni: 10 |
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Mauro Tozzi Zagoriano Expert
Registrato: 07/02/09 13:59 Messaggi: 2058 Località: Roma
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Inviato: Sab Gen 01, 2022 2:07 pm Oggetto: |
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Ivan ha scritto: |
Nella carriera di un autore ci sta che egli decida di fare un salto di qualità, discostandosi dallo stile che lo aveva consacrato onde evitare di fossilizzarsi su di esso (questo lo abbiamo visto molte volte: nel fumetto, nella musica, nel cinema...)
Ovviamente non sempre il pubblico approva questa "svolta stilistica" del proprio beniamino, e preferirebbe che egli restasse sempre fedele al tipo di stile per cui veniva apprezzato (cosa non possibile per la legge di natura sull'Impermanenza: Ciò che non si evolve è destinato a degenerare.)
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Leggendo queste parole, più che a Nolitta ho pensato a Lucio Battisti. _________________ Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto! |
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