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[Spiritello Fran]

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[Spiritello senza scure]

Quoto tutti i commenti entusiastici e confermo che anche per me ? una delle migliori storie in assoluto. E' stata tra le prime che ho letto della collezione di mio fratello pi? grande e ricordo, in particolare, che rimasi affascinato dalla copertina di Tragico carnevale. Allora (8-10 anni) non ero in grado di apprezzare particolarmente i disegni... Riguardandola ora a distanza di tanto tempo, devo dire che non ha perso una briciola del suo fascino e la colloco tra le migliori cover di sempre della serie.
In effetti ? difficile trovare un periodo altrettanto fecondo come quello...storie-capolavoro a go-go una dietro l'altra...dopo questa ci saranno Il buono e il cattivo, Ora zero, Acque misteriose, fino ad arrivare alla vetta del dinamico duo Nolitta & Ferri: Messaggi di morte/la Sabbia ? rossa che andrebbe insegnata a scuola insieme a Virgilio, Omero, Dante e altri classici della letteratura

[Zagrosky]

[SpiritosoConLaScura]

Sar? che in questo periodo le storie sono di qualit? altissima ma "I Ribelli della Lousiana" non riesce ad essere totalmente soddifacente.

Stavolta le lungaggini della storia sono un po' eccessive e lo stesso finale utilizza un espediente un po' facile per concludere la vicenda.

Rimane per? il fatto che la narrazione di Nolitta ? al suo massimo e riesce per lunghi tratti ad appassionare e a coinvolgerci al massimo nel racconto.

Non si rimane delusi quindi anche se ogni tanto ci si rende conto che i passaggi narrativi sono un po' meno fluidi del solito e che tutto l'impianto ? costruito per accumulo di situazioni e non come costruzione organica e compatta.

Ma sono dettagli, sia chiaro, che non inficiano la piacevolezza della lettura.

Ultima nota per i disegni di Donatelli che continuo a ritenere nettamente inferiori non solo a quelli del Maestro ma anche a quelli dell'ottimo Bignotti.
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[Kerzhakov91]

Grande storia davvero, eccellente cos? come me l'aspettavo, con tantissimi momenti topici e scene da ricordare.
L'ambientazione fa molto, nel senso che bisogna mettersi di impegno per scrivere delle brutte storie in scenari affascinanti come la Louisiana, per? naturalmente Nolitta ci aggiunge eccome del suo.

Straordinario, in particolare, ? il comportamento di Zagor, davvero molto umano e istintivo... C'? poco da fare, con il passare del tempo certi atteggiamenti (penso alla sua reazione durante il carnevale) li ha persi per strada, ? diventato pi? diplomatico, riflessivo e "perfettino"... Ma anche pi? sveglio, perch? in una storia attuale avrebbe subito sentito puzza di bruciato, invece non sospetta minimamente di De Marigny e dei suoi complici...

Non mi ? piaciuta solo la scena delle sculacciate rifilate a Marcel Dutronc, francamente eccessive.

Come hanno giustamente ricordato alcuni di voi, pochi anni dopo Nolitta scrisse una storia per certi versi simile per Mister No, I pirati del fiume, un altro capolavoro (di livello ancora superiore)
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"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta

[Zagrosky]

[cama69]

Tragico Carnevale viene immediatamente dopo il festeggiamento del primo centenario e se il mio amico Guitar Jim è una storia normale, questa è di tutt’altro livello. Nolitta ricomincia a macinare storie bellissime, la vicenda si svolge a New Orleans, anche se dopo poche pagine dall’inizio si esce dall’ambiente cittadino per entrare nelle zone paludose della Louisiana. Non è necessario elencare tutte le soluzioni narrative indovinate perché sono tante e rimangono tutte impresse nel lettore, basta ricordare le tavole dove sono mostrati gli schiavi a raccogliere il cotone con le considerazioni di Zagor, Ellis e dell’uomo di Marigny, oppure le divertentissime le tavole con Cico che gioca a moscacieca, per non parlare del duello di Zagor con Dutronc anche se avrei evitato la vignetta in cui Zagor lo sculaccia. Dico questo perché realmente Zagor stava per essere ucciso, si è salvato per un mero colpo di fortuna e alla fine sculacciarlo ha fatto scemare un po’ la carica drammatica del duello. Nolitta strizza l’occhio al Padrino quando Zagor lancia la testa di Matusalemme dalla finestra e quando i nobili si chiedono del perché Zagor sia rimasto a sfidarli piuttosto che raggiungere New Orleans a denunciarli, Marigny afferma che secondo lui non lo ha fatto perché è un giustiziere solitario. La grandezza di Nolitta stà anche nel fatto di rendere l’eroe fallibile perché Zagor decide di rimanere da solo a sfidare i congiurati ma questa volta sopravvaluta le sue capacità, perché senza l’aiuto di Dutronc sarebbe stato sconfitto.
Marcel Dutronc è il classico personaggio Nolittiano si presenta come tutti gli altri ma gli eventi lo portano a maturare e prendere la decisione di schierarsi dalla parte della legalità. Anche il sergente Rourke è un altro caratteristico personaggio Nolittiano, si presenta rozzo e violento ma poi rischia la vita per salvare due innocui pescatori sorprendendo anche Zagor che muta il suo giudizio su di lui. Questi personaggi sfaccettati che sono presenti in molte storie di Nolitta le arricchiscono molto, rendendole sorprendenti e affascinanti.
All’inizio della storia Zagor perde il controllo e tratta in malo modo Cico e poi si scusa, oggi Zagor tende a perdere meno il controllo, su questo aspetto sono neutrale, nel senso che le sfuriate di Zagor non mi infastidivano prima e non mi infastidisce adesso che si sono diradate.
Infine non voglio sorvolare sull’incongruenza presente alla fine della storia, quando Ellis con i rinforzi arriva a villa De Marigny da New Orleans impiegando molto meno tempo di quanto mostrato nel primo albo, però sono in accordo con chi afferma che si può chiudere un occhio e far finta di niente, ma non perché la storia sia bella, questo modo di ragionare non mi appartiene, ma perché questa incongruenza non è proprio palese e può essere sfuggita a Nolitta o addirittura può averla ritenuta poco importante.
Capitolo disegni, in questa storia c’è il sunto del mio pensiero su Donatelli, molto molto buona la rappresentazione dello scenario tetro delle paludi, poco adatte le rappresentazioni della città di New Orleans che sembra un paesino e del carnevale abbastanza scarno, d’altronde io continuo ad affermare che Donatelli era un buon disegnatore ma troppo minimalista, che lo rendeva adatto ad alcune scenografie e inadatto ad altre.
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[ernesto62]

Che altro aggiungere? Secondo me una storia da 9 pieno. Poi io ho sempre avuto un debole per Donatelli....
Certo che Sergio Bonelli ... se ci penso mi ha fatto sognare a tal punto in queste storie cosi' ben raccontate, illustrate.. a tal punto che , sembrava io steso esser dentro a viverle talmente ti lasciavi trasportare...
La scena del Carnevale sulle strade mi ha fatto rivivere vechi ricordi da bambino per esempio. La storia che in tanti dicono e associano a quella della maschera Rossa di Mister No e' simile è vero.. Ma non tanto... La gran similtudine è che entrambe sono meravigliose.
Tragico Carnevale I ribelli della Lousiana è una delle tante perle sparse nella callona Zagoriana. e noi, siamo fortunati averla conosciuta.
Grazie ancora Sergio. Sei nei nostri cuori come un eterno amico

[Mauro Tozzi]

[Andrea67]

Nonostante le lungaggini della parte centrale, si assiste ad una storia carica di risvolti psicologici e cenni storici, nella quale Zagor si erge a gigante quando decide di affrontare, da solo, una decina e più di avversari ricorrendo ai suoi tipici trucchi che tanto ci avevano appassionato in altre avventure.
La scena della testa di Matusalemme lanciata sul tavolo vale da sola il prezzo del biglietto, ma a questa vanno aggiunte quella del duello col fioretto e la lezione data a Rourke.
Sicuramente una storia che piace più da grandi che da piccini e, sicuramente, da ricordare.

I disegni di Donatelli più che buoni se escludiamo il Capitano Ellis che assomiglia a Zagor con la divisa.

Voto alla storia: 8,5
Voto ai disegni: 8,5

[ElEmperador]

A story nec plus ultra.
Read with a bottle of Southern Comfort and a music of Dr.John...
10 10 10 10 10.....
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[Mister No]

[Mauro Tozzi]

Un'incongruenza presente in questa storia, comunque, è la totale assenza di guardie o soldati intorno al palco delle autorità durante la sfilata di Carnevale, tanto che il sosia di Cico ha potuto avvicinarsi indisturbato al palco, compiere l'omicidio e poi dileguarsi senza che nessuno abbia tentato di bloccarlo! Alla faccia della sicurezza!
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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

[One Eyed Jack]

Mah. Forse all'epoca non si usava. Il terrorismo non era ancora noto.