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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
I predoni del Big River - La vendetta di Zagor (n. 8)
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Autore Messaggio
Kerzhakov91
Il russofilo ristampatutto
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MessaggioInviato: Lun Mar 12, 2012 12:48 am    Oggetto: Rispondi citando

Sar? corta, brevissima, banale, sempliciotta, scontata, scritta senza particolare impegno e tutto quello che volete, ma a me non ? dispiaciuta questa storia di GLB Shocked
Bella la punizione che lo Spirito con la Scure escogita per quelle mezze tacche di banditi, quel lento logorio psicologico caro all'autore.

Incredibilmente (vista la brevit? e tutto sommato anche la banalit? della storia), la sufficienza con me la strappa!

VOTO: 6
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"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta
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SpiritosoConLaScura
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MessaggioInviato: Lun Mar 12, 2012 6:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Di solito le storie migliori sono quelle di lungo respiro e questa non fa eccezione, pur risultando del tutto gradevole.
Un motivo potrebbe essere che la regola di cui sopra va applicata quando abbiamo a che fare con scrittori zagoriani doc, cosa che GLB palesemente non ?. Shame on you
Il risultato ? un racconto con buon ritmo e piuttosto avvicente, di sicuro molto meglio del precedente. Very Happy
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

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Ken Parker
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MessaggioInviato: Mar Mar 13, 2012 2:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

In questa storia secondo me GLB d? il suo miglior contributo ad uno degli scopi cui queste storie iniziali erano tendenzialmente destinate, quello cio? dell'affermazione del ruolo e del prestigio di Zagor nella sua foresta e fra le trib? circostanti; gli indiani si fidano di lui e, a parte qualche intemperanza finale, accettano le sue decisioni, nonostante che i banditi abbiano sparso sangue delaware e messo in pericolo la vita del figlio del capo

Zagor si rivela saggio e stratega, giocando a met? tra la punizione esemplare e l'evitare inutili spargimenti di sangue

Anche in questo caso, come nella storia precedente (L'orso giustiziere), l'obiettivo da raggiungere ? quello cui viene comunque data la precedenza: le cose importanti da ottenere sono il recupero delle pelli da parte degli indiani e l'eliminazione della presenza di qualche rubagalline a far guai nella regione, pi? che la vendetta degli indiani

Forse la storia poteva anche svilupparsi in modo diverso: Zagor puntare a sottrarre ai banditi le canoe con le pelli, facendole proseguire lungo il fiume dove gli indiani potevano recuperarle, contemporaneamente ad un logorante e terrorizzante assedio notturno ai banditi

Molto belli i disegni di Ferri soprattutto nelle situazioni dinamiche
per quanto riguarda la ristampa a colori, buona la scelta di "opacizzare" i colori sott'acqua, come gi? avvenuto in albi precedenti

Nel finale fortunatamente non si esagera con il buonismo, come in storie precedenti, per cui la punizione ai cattivi giustamente non viene risparmiata, pur nella tutela, tipicamente zagoriana, della loro incolumit
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Andrea67
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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2012 8:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Storia corta ma carina con un grande Zagor che agisce alla Tex (nei rapporti con gli indiani). Cico fa la sua parte in tutti i sensi, sia in positivo che in negativo.

Voto alla storia: 6
Voto ai disegni: 8
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paco ordonez
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MessaggioInviato: Lun Mar 19, 2012 12:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Questa storia, nella sua semplicit?, mi ? piaciuta molto.
I nemici che Zagor si trova ad affrontare, pur "sgonfiandosi" subito e risultando alla fine non proprio dei gran strateghi, sono per? dei bastardi veri e propri, che non esitano a uccidere e a rapire un ragazzo.
Il tutto per delle pellicce. Dei ladri di polli, insomma, per? odiosi al punto giusto.

Tra le cose che mi sono piaciute di pi? c'? la scena finale, soprattutto il fatto che gli indiani, nel furor vendicativo, disobbediscono agli ordini di Zagor. Questo ? un elemento realistico che mi ha colpito: quando la rabbia esplode, anche la parola del potente Spirito con la Scure pu? rimanere inascoltata!
Il fatto che tale scelta costi ulteriori morti ai Delaware aggiunge realismo al realismo.

Si potrebbe poi parlare del fatto che la punizione ai cattivoni sia troppo leggera.
Cacchio, quelli hanno ucciso, rapito e rapinato, e se la cavano cos?? Ma devo dire che questo tipo di buonismo a volte l'ho riscontrato anche nel Tex di Bonelli, quindi non mi sorprende.
Poi la punizione in s? mi ? piaciuta, anche perch? mi ricorda quella (ma l? ? molto pi? dura!) che Tex infligge a Fraser nel capolavoro "Massacro".
La scelta di Zagor di vegliare sui condannati mi sembra ben in linea col personaggio.

Voto 7
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SpiritosoConLaScura
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MessaggioInviato: Lun Mar 19, 2012 12:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

paco ordonez ha scritto:

Si potrebbe poi parlare del fatto che la punizione ai cattivoni sia troppo leggera.


Lo sarebbe se dietro non ci fosse proprio una scelta filosofica precisa, ovvero quella di considerare l'uomo come capace di redenzione.

Una visione forse eccessivamente ottimistica, ma non priva di fascino.
Smile
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paco ordonez
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MessaggioInviato: Lun Mar 19, 2012 1:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Si certo, proprio per questo dico che quella scelta ? in linea col personaggio Wink
Per? ci? non toglie che quelli hanno ucciso, se non ricordo male, cinque persone per delle pellicce, e il ragazzino che hanno rapito lo trattavano pure molto male (la scena del lancio dei coltelli) e che quindi li avrei voluti vedere morti e scalpati! Laughing
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kamoose
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MessaggioInviato: Lun Mar 19, 2012 6:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ancora una storia breve per GLB, che dopo esser partito a spron battuto con racconti ben articolati sembra un po ?accontentarsi? nello sviluppo del semplice compitino, la storia ? veramente esile e i cattivi in scena non brillano per acume e spirito d?iniziativa, in alcuni frangenti non si capisce dove Zagor voglia andare a parare e che tipo di strategia stia seguendo, nel finale invece appare tutto piu chiaro (esemplare la punizione per i balordi ladri di pelli e assassini).
Ce da dire che se finora non avevo notato particolari differenze tra lo Zagor di Ferri e quello di GLB con questa storia c?? una decisa virata, lo Zagor che entra nel saloon per soccorrere Piccolo piede e bastonare i cattivi ? in pratica un clone di Tex, parla come lui e si muove come lui, ben coadiuvato da un Cico pard attivissimo nel menar le mani (teste di alci, sgabelli e sedie finiscono sulle teste dei malcapitati villain Very Happy), forse solo nella scelta finale di non punire a dovere i predoni, con la galera se non proprio con del piombo caldo, si evidenziano di nuovo delle differenze.
Comunque storia piacevole nella sua brevit?.
Voto: 6.5
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MessaggioInviato: Lun Mar 19, 2012 8:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

kamoose ha scritto:
Ce da dire che se finora non avevo notato particolari differenze tra lo Zagor di Ferri e quello di GLB con questa storia c?? una decisa virata, lo Zagor che entra nel saloon per soccorrere Piccolo piede e bastonare i cattivi ? in pratica un clone di Tex, parla come lui e si muove come lui...


E io che ti dicevo? Wink
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kanoxen60
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MessaggioInviato: Sab Nov 19, 2016 8:38 am    Oggetto: Rispondi citando

Ancora una storia breve (meno di 50 pagine), come quella che l' ha preceduta, questa quarta opera di GL Bonelli su Zagor.
Il numero ridotto di pagine non consente di elaborare una trama articolata. Il succo della storia, infatti, è il seguente: un gruppo di sei furfanti (sono loro i “predoni del Big River” che danno il titolo alla storia e al 4° volume della CSAC), capeggiato da un certo Bill, attacca nella foresta Zanna D'Orso e i suoi Delaware, ne uccide alcuni, ruba le pelli che gli indiani stavano portando al raduno dei mercanti, e prende in ostaggio Piccolo Piede, il figlio del capo.
Zagor viene a sapere di quanto accaduto a Pinetown, dove libera il piccolo pellerossa, e scatena la sua vendetta a danno dei sei malfattori.
A parte le scene d'azione, poco altro insomma. Think

Zagor e Cico confermano i clichès GLBonelliani che abbiamo visto nelle storie precedenti (naturalmente, non manca la distruzione delle canoe dei nemici...).
La parte che mi è piaciuta di più, forse, è la liberazione di Piccolo Piede a Pinetown da parte di uno Zagor scatenato nel saloon.
Non male nemmeno l'azione di Zagor in boxer che si immerge nel fiume e va a danneggiare le canoe dei sei furfanti (anche se poi è costretto a una precipitosa ritirata).
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MessaggioInviato: Sab Nov 19, 2016 8:44 am    Oggetto: Rispondi citando

Zagor comincia, tanto per cambiare, con lo sgridare Cico appena arrivati a Pinetown perchè il messicano gli chiede se non fosse possibile passare prima dal saloon e poi dall'emporio (e non viceversa, come proposto da Zagor. “No”, la risposta di quest'ultimo, “E non insistere o ti ricaccio nella canoa legato come un salame!”, pag. 177: Shame on you ).
Nel saloon del paese, quando vede i sei predoni che si divertono a lanciare coltelli al povero Piccolo Piede immobile contro la parete, Zagor non ci vede più e rifila una buona razione di pugni ai furfanti, facendone volare anche uno dalla finestra (pag. 179). Risvegliato il gruppetto con una secchiata d'acqua, piazza un nuovo sinistro sul grugno di uno dei malfattori, che lo stava accusando di essere un ficcanaso (pag. 187).

La sua “texianità” viene fuori anche quando (pag. 190) invita Cico al saloon a bere una mezza bottiglia di whisky “con contorno di bistecca e patate arrosto”.
Lungo il fiume, si immerge come di consueto in acqua, tenendosi sul fondo, e va a danneggiare le canoe dei sei furfanti (curioso il fatto che, col coltello, incida una Z, come fosse Zorro, sulla chiglia delle canoe, pag. 198).
Una volta tornato da Cico, non esita a zittirlo e accusarlo per l'urlo che ha lanciato, mandando a monte l'azione ai danni dei predatori (“Chiudi il becco, sciocco messicano!”, pag. 203: Shocked ), dopo di che coordina il piano di azione a spese dei nemici nella foresta, allo scopo di riprendere le pelli sottratte ai Delaware ma senza inutili spargimenti di sangue.
Dice a Zanna d'Orso che la morte per i sei predoni non sarebbe il “giusto castigo” (pag. 204), predica cautela al capo Delaware (pag. 215), nell'azione decisiva si avventa contro i nemici asserragliati fra le rocce e grida a Zanna e ai suoi di stare a terra (pag. 220).
Nel corpo a corpo finale grida ancora agli indiani di non uccidere (pag. 221) e ferma Zanna mentre sta colpendo un avversario a terra con la sua scure.

Nel finale c'è una spruzzatina di buonismo quando Zagor dice a Cico che intende seguire i sei furfanti, abbandonati senza armi e viveri nella foresta, perché “la condanna che ho inflitto loro è abbastanza dura e non c'è bisogno di aggravarla ulteriormente” (pag. 223).
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MessaggioInviato: Sab Nov 19, 2016 8:47 am    Oggetto: Rispondi citando

Anche la figura di Cico conferma le caratteristiche delle storie precedenti a firma GLB.

Appena giunto a Pinetown, nelle primissime vignette, esprime la sua fame (“Pancia mia, fatti coraggio! Fra poco ti compenserò del lungo digiuno!”, pag. 177), dimostra nel saloon un insolito attivismo, collaborando con Zagor a mettere fuori causa i sei balordi che stavano divertendosi alle spalle del povero Piccolo Piede; in particolare, stacca dal muro la testa imbalsamata di un alce e la ficca sulla zucca di un avversario (pag. 179) e rompe una sedia sulla testa di un altro che aveva estratto la pistola (pag. 180).
Dopo aver seguito da prudente distanza, secondo gli ordini di Zagor, i sei predoni, torna a riferire a Zagor e, nell'occasione, inizia a citare i suoi avi, prontamente bloccato dal compagno (“Per l'amor del cielo, lascia perdere i tuoi avi”, pag. 189), mentre quando sul fiume vede i sei manigoldi fermarsi e accendere un fuoco per mangiare, viene fuori la sua natura di eterno affamato (“La vista di quel fuoco mi fa venire i crampi allo stomaco”, pag. 194).
Poco oltre, quando Zagor si immerge nel fiume per andare a compiere la sua rischiosa azione di danneggiamento delle canoe avversarie, assistiamo fra i due a un altro dialogo sicuramente più texiano che zagoriano, almeno nella sua prima parte (“Che fiori preferisci?”, dice il messicano all'amico. “Per la mia tomba? Girasoli”, risponde Zagor, “Così, ogni volta che verrai a trovarmi, dopo aver sparso le regolamentari lacrime, potrai sfamarti mangiandone i semi”, pag. 196: Very Happy ).
Il pasticcio grosso il messicano lo compie poco dopo, quando alla vista dei Delaware caccia un urlo che mette in allarme i predoni e costringe Zagor a una precipitosissima ritirata. Eppure il messicano avrebbe dovuto immaginare che ci fossero dei Delaware nei paraggi... Think
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MessaggioInviato: Sab Nov 19, 2016 8:51 am    Oggetto: Rispondi citando

Fra gli altri personaggi abbiamo Piccolo Piede, il figlio del capo Delaware Zanna d'Orso.
Rapito da Bill e i suoi cinque farabutti, lo vediamo sottoporsi con grande dignità e senza apparente paura al perfido giochetto del lancio dei coltelli organizzato dai suoi rapitori nel saloon di Pinetown.
E' lui che racconta a Zagor quanto accaduto a suo padre nella foresta e del furto di pelli ad opera dei sei predoni.
Su incarico dello Spirito con la Scure, corre ad avvertire suo padre di quanto accaduto a Pinetown e di non scendere sul sentiero di guerra contro i sei ladroni (pag. 185).

Zanna d'Orso, appunto, è il capo Delaware che viene sorpreso con i suoi uomini dai sei malfattori che gli rubano le pelli e prendono in ostaggio il figlio Piccolo Piede.
Segue a distanza i rapitori e, quando riceve dal figlio il messaggio dello Spirito con la Scure, accetta di non scendere sul sentiero di guerra ma non rinuncia a seguire le tracce dei bianchi (pag. 192).
Una volta riunitosi con Zagor e Cico (provocando, come abbiamo visto, un bello spavento a quest'ultimo), segue le direttive dell'amico, limitandosi a spaventare i fuggitivi e a lanciare qualche freccia.
Nel finale, rompe gli indugi e, contravvenendo alle raccomandazioni di Zagor, porta i suoi Delaware all'attacco (“Lo Spirito con la Scure ha consigliato la saggezza, ma ora è tempo di scordare le parole del fratello bianco”, pag. 219), anche se Zagor riesce a impedire una carneficina.

Bill è il capo del gruppetto di furfanti che deruba i Delaware delle loro pelli.
Si dimostra una vera canaglia quando colpisce col calcio del fucile Piccolo Piede, che è solo un ragazzino (pag. 183), lo porta con se in ostaggio e si diverte, nel saloon di Pinetown, a lanciargli coltelli mentre il piccolo è immobile alla parete (pag. 178).
Dopo aver preso una spazzolata come si deve da Zagor, ritiene opportuno filarsela in tutta fretta in canoa verso Elk Point.
Una volta subito il danneggiamento delle canoe da parte di Zagor, convince i suoi compari a proseguire la fuga a piedi nella foresta, con le pesanti pelli sulle spalle.
Quando cominciano le azioni di disturbo da parte di Zagor e dei Delaware di Zanna d'Orso, predica la calma ai suoi, sempre più spaventati (pag. 210), per poi portarli a barricarsi fra le rocce.
Nel finale sembra un pulcino bagnato, affranto all'idea di dover percorrere venti miglia a piedi nella foresta, senza armi né viveri.

Nel complesso, direi che questi predoni del Big River non ci fanno una gran figura: forti con i deboli, sono sbertucciati in lungo e in largo nella foresta e salvano la ghirba solo grazie agli interventi di Zagor. Shame on you
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kanoxen60
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MessaggioInviato: Sab Nov 19, 2016 8:54 am    Oggetto: Rispondi citando

L'opera di Ferri prosegue lungo il perfezionamento del suo tratto. Zagor e Cico sempre meglio; forse c'è la tendenza a fare gli indiani un po tutti uguali, ma la cosa non è certo grave. Qui abbiamo anche la possibilità di vedere uno Zagor che si toglie casacca e pantaloni e rimane in boxer per immergersi nel fiume e attaccare i sei predoni.



Per concludere, una storia che, nella sua brevità e nella semplicità della sua trama, si lascia leggere. Sicuramente superiore, per me, a quella che l' ha preceduta, anche se si rimane comunque a un livello abbastanza basso.
Aggiornamento classifica prima centuria:

1. La foresta degli agguati (Nolitta-Ferri)
2. Il popolo della palude (G. Bonelli-Ferri)
3. L'uomo volante (Ferri-Ferri)
4. L'oro del fiume-Corvo Giallo (Ferri-Ferri)
5. L'impronta misteriosa/Il domatore di orsi (Ferri-Ferri)
6. I due sosia (Ferri-Ferri)
7. La lancia spezzata (G. Bonelli-Ferri)
8. Gli schiavi della miniera (Ferri-Ferri)
9. I predoni del Big River/La vendetta di Zagor (G. Bonelli-Ferri)
10. Acque pericolose (Ferri-Ferri)
11. Il totem scomparso (Ferri-Ferri)
12. L'idolo Oneida/L'orso giustiziere (G. Bonelli-Ferri)
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Mauro Tozzi
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MessaggioInviato: Sab Nov 19, 2016 9:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Ho sempre trovato un po' curioso che l'urlo lanciato da Cico sia solo citato nella didascalia senza essere mostrato visivamente, magari con un "AAAAH!". Think
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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!
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