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[Kramer76]

neve rossa
numeri 463 e 464, testi paolucci e burattini, disegni sedioli
altra storia di transizione, un western anzi un "eastern", nulla di trascendentale però si lascia leggere, con un esordio convincente di sedioli
bella l'ambientazione (la stessa di "corsa mortale"), le nevicate, gli indumenti invernali di zagor e cico, le "facce patibolari" dei cattivi
al di là di alcuni difetti (certi volti sbilenchi?), un lavoro minuzioso, vedi il bambino che cerca di togliere la scure dal petto dello zio
a proposito, burattini (o paolucci?) sempre più cattivo, prima fa scalpare un bambino, poi ne fa uccidere un altro a bruciapelo...
la plume è ancora abbastanza macchiettistico (l'avioslitta), pur con dettagli tecnici tipicamente burattiniani (l'elio)
stupenda la prima copertina, una delle migliori di ferri

voto 6+

[Spiritello senza scure]

[Akkron96]

Dopo Giustizia sommaria un'altra storia di passaggio, sempre sceneggiata da Burattini in quello che probabilmente all'epoca fu la sua serie di uscite consecutive più lunga, quasi un anno a cavallo tra 2003 e 2004. Mi rendo conto solo ora che per quel periodo, in cui cominciai a comprare Zagor in edicola, lessi per dieci mesi storie scritte esclusivamente dal futuro curatore.
Questa Neve rossa saprà un po' di già visto per il soggetto di Paolucci (soprattutto per quanto riguarda la funzione di La Plume) ma è da ricordare per l'esordio di Sedioli che, nonostante qualche calo lungo lo scorrere delle tavole, portava su Zagor uno stile inedito dal vago richiamo sia orientale che americano, molto efficace nelle scene d'azione e di violenza.
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Esploratore Scomparso]

Storia secondo me minore rispetto alla precedente, con un soggetto molto classico e sceneggiatura senza troppi scossoni e sorprese.
Il ritorno di LaPlume, come succede ultimamente, è fin troppo serioso : va bene sfruttarlo per le macchine volanti e i vari incidenti tragicomici, ma ha man mano perso la sua verve comica negli anni.
Anche Cico è rimasto un po' in disparte.
Molto bene invece per quanto riguarda l'esordio di Sedioli, a proprio agio soprattutto con le scene ventose e innevate.