www.spiritoconlascure.it

[wakopa]

[Super Mark]

Forse Nolitta nel frattempo aveva ideato già Ramath, Zarkoff & co., ma era troppo tardi per inserirli tra l'equipaggio e quindi... muoiano tutti .
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Super Mark

[jupiter973]

I veri cattivi zagoriani erano Stevens e Fletcher

Fino al secondo ritorno Helly valeva quanto Richter
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[wakopa]

si eh?

meno male che poi sono arrivati Sclavi e Boselli a sanare le cose...
ma per piacere va...

[Thunderman]

[Gianpy]

Racconto molto avvincente che segna il ritorno in grande stile di Hellingen. Tuttavia alcuni aspetti mi lasciarono perplesso:

1) Come mai Zagor non nota qualcosa che non va nel professor Bauer? Egli appare relativamente più giovane rispetto al professor Hellingen per cui Zagor avrebbe dovuto notare una discrepanza tra il volto e la voce.

2) Come mai Hellingen non approfitta dell’ottima impressione che il professor Bauer ha fatto su Zagor per attirarlo in una trappola e catturarlo? In fondo, sarebbe bastato a Hellingen/Bauer chiedere a Zagor di accompagnare la carovana per un tratto, con la scusa di proteggerla, per poter aver la meglio su di lui. In fondo, tutti gli uomini della carovana lavoravano per Hellingen/Bauer per cui Zagor non avrebbe avuto scampo.

3) Come mai Hellingen/Bauer affida a dei sicari il compito di eliminare Zagor, senza dunque manifestare nessun proposito di tremenda e dolorosa vendetta o di voler utilizzare Zagor per la riparazione di Titan e poi, successivamente, “recupera” questi sentimenti? Una mente fine e vendicativa come quella di Hellingen avrebbe dovuto pensarci prima ed invece, di primi acchito, tratta Zagor come una semplice comparsa da far eliminare a 2 sicari da strapazzo

[jupiter973]

Gianpy bentornato
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[Mauro Tozzi]

Riporto qui la surreale conversazione tra Cico e quello che lui non sa ancora essere Hellingen, cioè il professor Bauer:

"Non prendetemi per un pazzo, signori, sono semplicemente un astronomo!"
"Caramba y carambita! Senti senti... allora siete una specie di mago Merlino che legge negli astri il futuro degli uomini... io sono nato sotto il segno dell'ariete, professore. Cosa mi riserva il futuro? Ricchezze? Belle donne? Pasti regolari?"
"Spiacente, mister, ma forse non mi sono spiegato bene: io non sono un astrologo, per fare simili previsioni, ma un astronomo e mi occupo dei fenomeni naturali che interessano la volta celeste!"
"Ah, ora ho capito perfettamente. Quand'è così, meglio ancora: ditemi se pioverà domattina... devo fare una lunga camminata e non possiedo neppure un ombrello!"
"Oh, no! Vi ho detto che sono un astronomo, non un metereologo, per Giove! Un astronomo è colui che studia le stelle, le costellazioni, i pianeti! Infatti è proprio per questo che mi trovo qui: perché con il materiale che trasporto intendo costruire il mio osservatorio su una delle montagne di questa regione, chiaro?"
"Uh, non vi arrabbiate, professore! Ho capito benissimo! Astronomo, astrologo, metereologo, non vedo poi una gran differenza... dopotutto è tutta gente con la testa tra le nuvole!"

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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

[joe7]

[Ivan]

LO SPETTRO DEL PASSATO

[Hellingen part 2 (of 6)]

Storia “anomala” dal punto di vista editoriale: fu infatti la prima ad essere scritta appositamente per la collana ZENITH GIGANTE, che finora aveva solo ripubblicato le storie già precedentemente uscite nel formato a “striscia”.
Per l'occasione, Nolitta fa tornare Hellingen. (Data la dinamica della sua “morte” nel finale di quest'episodio, sembrerebbe evidente che a quell'epoca Nolitta NON aveva intenzione di riutilizzarlo in futuro.)

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PREGI:

• Hellingen è molto più definito rispetto alla sua precedente apparizione. Qui è più arrabbiato, più cupo e soprattutto più vendicativo: infatti identifica già in Zagor la sua nemesi personale (onore che non si era abbassato a concedergli nel loro primo scontro, ritenendolo solo un selvaggio forzuto).
A questo si aggiunge anche una affascinante caratterizzazione “fisica”, tramite il suo volto sfigurato dall'incendio in cui si presumeva fosse morto.
Nolitta si sbizzarrisce nel circondarlo di invenzioni “futuristiche”, mantenendo tuttavia un certo realismo nei marchingegni di sua creazione. Abbiamo così un prototipo di sommergibile, lampadine ante-litteram, sieri ipnotici e raggi paralizzanti. Inoltre, dalla precedente storia ricompaiono i monitor e l'automa gigante Titan.

• Dopo una prima parte “di rodaggio” (con una serie di misteriosi attentati di un mandante ignoto), la storia procede con un ritmo serrato.
Appassionante la caccia al misterioso “mostro lacustre” (una presunta balena che si rivelerà invece essere il sommergibile Squalus), dove Zagor incontra per la prima volta Fishleg (e il suo improbabile equipaggio di scalcinati marinai).
La successiva cattura di Zagor si ricollega alla sequenza iniziale, rivelando che dietro gli attentati c'era il redivivo Hellingen.

• Azzeccatissimo l'espediente che ribalta una situazione in apparenza disperata: Cico allunga con acqua il siero ipnotico che mantiene Zagor schiavo di Hellingen, permettendogli di ridestarsi prima del previsto.
Nell'occasione è interessante notare che Hellingen disprezza Cico al punto di concedergli una quasi totale libertà d'azione, non ritenendolo in alcun modo pericoloso. Qui Hellingen si fa ingannare dalle apparenze vedendo solo il lato buffonesco del messicano, senza cogliere le molteplici altre sfaccettature del personaggio. (E secondo me, il rapporto Hellingen/Cico non è mai stato approfondito come meriterebbe; colmare questa lacuna potrebbe essere un interessante spunto per le prossime apparizioni del mad doctor.)

• Di grande effetto la trovata di usare lo Squalus come “ariete” contro Titan, in modo da far distruggere a vicenda entrambe le minacce più pericolose.

• In poco più di 2 albi, si contano almeno 8 gag di Cico, senza che la drammaticità della storia ne venga intaccata. Ciò dimostra che a fare testo non sono le “gag” in sè, ma la maestria da parte dell'autore nel collocarle al posto giusto. (Questa di Nolitta è una sensibilità narrativa che solo poche volte gli altri autori sono riusciti ad imitare, accontentandosi di piazzare le gag cichiane un po' a casaccio, oppure rinunciandovi in toto ritenendole inappropriate.)

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DIFETTI:

• (Impressione meramente personale): Comprendo l'intenzione di Nolitta di creare attesa per una minaccia non definita, però l'intero albo “ODIO” mi è parso di fatto un po' troppo lento come sviluppo narrativo.
Sia il casuale incontro con l'Hellingen mascherato, sia la (conseguente) serie di inspiegabili attentati, mi hanno dato la sensazione di sequenze “appiccicate” alla trama principale, che sarebbe funzionata benissimo anche senza questo lungo prologo.
Forse una soluzione per rendere questa parte introduttiva più coerente con la seconda parte della storia, sarebbe stata quella di far aggregare Zagor alla spedizione di Bauer, il quale (senza smascherarsi) poi avrebbe presto manifestato il suo intento di fargli la pelle. Il mistero sul movente di tanto astio da parte dello sconosciuto Bauer sarebbe rimasto intatto fino alla rivelazione finale, però intanto il personaggio avrebbe acquisito già una sua importanza all'interno della narrazione. Invece il presentare Bauer solo di sfuggita all'inizio, secondo me ha poco spessore (soprattutto in previsione del loro secondo incontro, prima che si tolga la maschera.)

• La ciurma di Fishleg era una combriccola di simpaticissimi cialtroni; personalmente ho trovato inappropriata la decisione di farli restare secchi. Il contrasto tra comico & tragico è un po' troppo stridente, in questo specifico caso. Davvero; non è da Nolitta presentare dei personaggi così buffi solo per poi accopparli dopo poche pagine.

• Un po' gratuita la trovata di eliminare la banda di Hellingen tramite una esplosione “ritardata” (e pure del tutto CASUALE) del rottame dello Squalus. Un Nolitta più maturo avrebbe probabilmente pensato ad una soluzione più giustificata.

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DISEGNI:
In questo episodio Donatelli se la cava discretamente. I paesaggi marini e gli interni “tecnologici” sembrano ambientazioni fatte su misura per il suo segno minimalista.
Anche il suo Hellingen dal volto deturpato ha una carica drammatica molto efficace, persino più grottesca delle future versioni di Ferri (che lo ha rappresentato in modo forse più “realistico” ma meno terribile).
Certo, al solito bisogna chiudere un occhio sulle sue lacune di prospettiva (eterno punto debole di Donatelli), ma nel complesso i disegni scorrono via senza strafalcioni troppo evidenti. Cosa chiedere di più ad un onesto artigiano di quell'irripetibile epoca?

(By the way):
Un altro punto debole di Donatelli sono sempre state le figure femminili...però gli va riconosciuto che nel rappresentare le racchione era insuperabile (si veda in proposito la squaw Fior-di-Zucca, la “promessa sposa” di Cico: quale altro disegnatore sarebbe riuscito a raffigurare una scorfana più orripilante? Chapeau, grande Frank!)

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STORIA: 7,5
DISEGNI: 7

[joe7]

Bellissima analisi, Ivan, concordo su tutto, anche sui difetti della narrazione.

Sembra quasi - è una mia impressione - che la storia sia proceduta casualmente, con i misteriosi attentati e l'anonimo professor Bauer, tanto che la storia avrebbe benissimo potuto svilupparsi in tutt'altra direzione.

In sostanza, ho come l'impressione che la soluzione della storia - la comparsa di Hellingen, in sostanza - sia stata venuta in mente a Nolitta dopo aver costruito la prima parte della storia, senza sapere bene come svilupparla poi.

L'indecisione mi sembra si noti anche nella morte dei personaggi dell'equipaggio scalcinato di Fishleg, quasi come se Nolitta avesse voluto sviluppare in un primo tempo la storia con Fishleg e l'equipaggio in una sorta, forse, di storia alla "Moby Dick", con tanto di balena e capitano con gamba di legno. Ma, forse, questa idea di Nolitta fu successivamente scartata perchè considerata troppo prevedibile, per sostituirla successivamente con la venuta di Hellingen come cattivo principale e che risolve le incognite della storia finora tirata su (e questo mi sembra possibile, visto che Nolitta stesso aveva detto nelle interviste che spesso improvvisava nella costruzione delle storie, e un Nolitta ancora all'inizio poteva aver fatto una cosa simile).

Intendiamoci, non ho prove, ma mi sembra un'ipotesi plausibile.

[Mauro Tozzi]

[Ivan]

Hello, Joe. On the road again!

[One Eyed Jack]

Ma io direi proprio di no. La figura del professor Bauer, che appare all'inizio della storia alle prese con una spedizione sul lago Erie, non può essere stata messa lì per caso. A me pare palese che Nolitta sapesse benissimo fin da subito che Bauer è Hellingen.
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Dicono di me...

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

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[Mauro Tozzi]