www.spiritoconlascure.it

[Andrea67]

Finalmente Capone torna sulla Terra e scrive una sceneggiatura senza mostri, spiriti ed eventi soprannaturali ai quali ci aveva abituato...e dimostra di saperci fare.
Storia superba, seconda tra i Maxi, secondo me, solo a “Uomini in guerra”.
Le notevoli le caratterizzazioni psicologiche dei personaggi e uno Zagor granitico ne fanno una storia dall’elevato spessore.
L’inserimento del Corpo dei Marines, che mancavano nella saga di Zagor, aggiungono quel tocco in più. Il resto lo fa il Nostro eroe, giustamente osannato, rispettato ed altamente considerato dai soldati, che subito ne hanno capito il valore, e dai nemici.
Superbo l’ingresso in campo di Zagor durante il salvataggio dei sei marines assediati dagli indiani nella foresta, che oramai sembravano perduti, ed altrettanto grandioso il cambiamento delle sorti della prima battaglia a favore dei Nostri.
P.S. Ovviamente tra le storie di Capone citate sopra escludo i 2 capolavori iniziali (Stephen e Tenebre).

Voto alla storia: 9,2
Voto ai disegni: 8,5

[Kolok]

[Adriano]

[Liberty Sam]

[wakopa]

[Cain68]

[Super Mark]

Non la riprendo da diverso tempo, ? ora di rileggerla .
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Super Mark

[Kramer76]

Le mie 100 storie preferite di Zagor: n?96



Marines! maxi n?7, luglio 2006

Testi di Ade Capone
Disegni di Raffaele Della Monica

Quando i Marines vestivano alla marinara concreto era il rischio di venir annientati dai vietcong di un kurtz cornificato in una gita per boy scout. Quale occasione migliore concessa a papi Zagor per infallibilmente suggestionarli?

Checch? si profondino in sforzi reclute, sgt hartman ed hellraiser ? lo Zagor di Capone che si (ri)accaparra del certificato. La seconda miglior storia dell'autore e il miglior maxi per quanto la scelta sia pi? ardua tra quest'ultimi.. notevoli L'orribile maledizione, Il forte abbandonato, Agenti segreti, Corsa mortale ma farei torto agli altri e al suddetto. L'Eroe, punto nel vivo dal parallelo col novello Patrick W., va alla guerra gi? con l'intento di personalizzarla pontificandone riducibili. Retorica? Come Dio comanda. Marpione? Dici Della Monica.

[Thunderman]

? nella mia top 20, la adoro. Domani me la rileggo
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Lo faceva anche Nolitta

[wakopa]

[Kramer76]

marines!
maxi numero 7, testi capone, disegni della monica
finalmente un maxi ottimamente disegnato, vedi la quadrupla panoramica con zagor sul ramo
il tratto del maestro della monica è perfetto per scene di guerra notturne intelligibili
grande ritorno di capone su zagor dopo quindici anni, segue la tendenza burattiniana
il fatto storico come motore di tutte o quasi le storie di zagor, ma l'idea, capone, ce l'aveva già
tanto che di recente è spuntata su ebay una versione disegnata da gamba, mai pubblicata
storia che, come da tradizione, parte lenta ma ha un crescendo epico, con l'essenza di zagor
un manuale di sopravvivenza zagoriano, con zagor nelle vesti di sergente istruttore...
storia disseminata di amarcord nolittiani, la strage di "zagor racconta", il ritratto della famiglia
il ricordo del padre soldato, "ma non è una storia che ami raccontare" glissa lo zagor caponiano...
gli omaggi di della monica a "i sei della blue star", "la sabbia è rossa", "libertà o morte"
dialoghi scorrevoli, un buon cico (si fa fare il saluto militare), sentimenti semplici, ma forti
in questo senso, laforge è un cattivone memorabile, un ex-marine emarginato ed astioso
perché gli hanno fregato la fidanzata... divertenti i dettagli: le treccine, i teschi, la medaglia
copertina molto bella, omaggio a "mister no va alla guerra"

voto 10

[Zagrosky]

Grande Ade, qui non si scappa
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[Doc Lester 1975]

L'antidoto contro i varchi dimensionali, la fantascienza più banale con i suoi amMORBbanti alieni, le rivisitazioni dei pilastri del passato, lo Zagor supereroe?
Andarsi a rileggere una storia veramente zagoriana come questo capolavoro di Capone e Della Monica!
Per me, il miglior Maxi in assoluto per distacco e forse la più bella storia fra tutte quelle che fanno parte delle collane extra.
Una storia che oggi nessuno sembra più capace di scrivere: dai tempi perfetti, dai dialoghi realistici e scorrevoli, con protagonisti predoni indiani e militari nello scenario zagoriano per eccellenza: quello delle foreste del Nord-Est. E non stiamo a parlare di un albo uscito negli anni '90, ma nel 2006.
Capone il vero Zagor l'aveva capito eccome.
Il nostro eroe in questa vicenda è straordinario, temuto, forte, imbattibile, autorevole, un vero leader, ma allo stesso tempo è profondamente umano, conosce il pericolo, studia le mosse, incoraggia i soldati, sbaraglia gli avversari ma in modo credibile, insomma non fa il supereroe.
Capone riesce magistralmente a far percepire al lettore la pericolosità di questa avventura, che in fin dei conti è semplice: si tratta giusto di una banda di predoni... cosa vuoi che sia, per uno che affronta alieni come se niente fosse, o mostri vari a ripetizione? Eppure in certe storie di mostri la noia è la vera protagonista, qui invece la credibilità di questi avversari immerge il lettore dentro la vicenda e lo rapisce (almeno per quanto mi riguarda ). Una tipologia di storia, direi, alla Affondate il Destroyer! (capolavoro assoluto forse sottovalutato).
Che dire dei comprimari, i marines che danno il titolo all'albo? Un perfetto microcosmo, un gruppo variegato, l'ideale punto di partenza di ogni grande storia. E qui sta il segreto: in questa vicenda non ci sono ritorni, non ci sono comprimari ricorrenti. Tutto è concentrato in questo gruppo di protagonisti alla loro prima apparizione accanto a Zagor ed a Cico, e ciò amplifica il pathos nel lettore: Brosnan, Owen, Kelson, Craig, Donegan, Carson, Russel, così diversi l'uno dall'altro... non sai cosa può succedere loro: potrebbero tradire o compiere un gesto eroico, fuggire o sconfiggere diversi avversari, morire o salvare la pelle. Se fossero comprimari ricorrenti, chiaramente non potrebbero morire e la lettura scorrerebbe con meno coinvolgimento (insisto molto su questo punto: per me l'esagerata immunità dei comprimari ricorrenti è un vero autogol).
Importante anche che Capone si sia preso tutto il tempo per narrare le storie di questi soldati e dell'antagonista Thomas Laforge, davvero ben tratteggiato. Bene che sia morto, ciò dà spessore alla storia rendendola ancora di più un unicum. Riflettiamoci: potrei sbagliarmi, ma in storie piene zeppe di tensione come Il segno del coraggio, Arrestate Billy Boy, La marcia della disperazione o la già citata Affondate il Destroyer! ci sono comprimari ricorrenti al centro della vicenda?
Altri aspetti memorabili di questo albo:
- L'uso eccezionale delle didascalie come ai vecchi tempi, nel 2006. Che spettacolo
- Le citazioni di Zagor racconta, de La marcia e di Libertà o morte: il meglio del meglio del meglio, ed è lo stesso Zagor a proporle, in un momento di tensione, ad un soldato, per ricordare che ha già vissuto momenti in cui sembrava che la situazione fosse disperata. Cico aggiunge Hellingen e Kandrax. Un vero e proprio omaggio allo Zagor nolittiano da parte di Capone, che tornava a scrivere Zagor dopo 15 anni; è come se avesse voluto dire: "Guardate che questo è Zagor".
- I disegni di un sublime Della Monica Dopo Ferri, per me il miglior disegnatore all time di Zagor tra quelli con un numero consistente di storie all'attivo (quindi non parlo di quelli, anche eccezionali, che hanno fatto giusto una comparsata o poco più come Dotti, Rubini, Piccinelli, Marcello...).
Un vero capolavoro, insomma. Un albo che andrebbe ristampato con la scritta in copertina: "Come si può scrivere una vera storia di Zagor anche nel terzo millennio".
Sul podio del grande Capone, insieme a Tenebre (sfida al fotofinish per il primato) e al successivo Maxi Le Aquile del Nord.
Voto: 9
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Simone C. - Io di calcio non capisco alcunché

Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1
Campionato, Milan-Inter 1-2

[Angelo1961]

Ade Capone era senza dubbio (per me) il più zagoriano degli autori zagoriani, al punto che Zagor si notava anche nelle altre serie, primo fra tutti, ovviamente Lazarus.
Le Aquile del Nord (per me) è il miglior maxi in assoluto mai pubblicato e subito dopo, ma staccato di un niente, c'è Marines... A lunga distanza tutti gli altri, prima che non comparisse Terre fredde, l'unico degno (ma sempre un po' distante) di questi due.
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Wolfenstein1976]

I Maxi Zagor sono una bella collana.
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Mirko