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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Messaggio |
Andrea67 Iper Zagoriano
Registrato: 24/11/09 21:32 Messaggi: 5766
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Inviato: Mer Mag 30, 2012 12:50 pm Oggetto: |
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La storia offre al lettore sia il lato comico (con Cico protagonista di pi? gags) che quello drammatico (il tradimento del cantante), cos? come ci ha abituati il buon Sergio.
Zagor scopiazza Gilas di GLB, ma ovviamente quella ? un'altra storia.
Disegni molto buoni, ma Bignotti non si discute.
Eccezionale Zagor a torso nudo.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 8
Ultima modifica di Andrea67 il Mer Lug 03, 2013 3:05 pm, modificato 1 volta in totale |
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SpiritosoConLaScura ZAGORIANO A COLORI
Registrato: 28/02/12 18:24 Messaggi: 15750 Località: Milano
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Inviato: Mer Mag 30, 2012 1:04 pm Oggetto: |
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Ma l'esordio di questo duo non ? stato con Il nemico nell'ombra? _________________ Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.
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Baltorr Fotoreporter del Forum
Registrato: 14/03/06 17:19 Messaggi: 38080 Località: Besanwood
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Inviato: Mer Mag 30, 2012 1:12 pm Oggetto: |
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S?! _________________ http://zagorealtro.blogspot.com/
Dominus illuminatio mea
"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato". |
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Kerzhakov91 Il russofilo ristampatutto
Registrato: 22/03/08 22:36 Messaggi: 2290 Località: San Pietroburgo
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Inviato: Ven Giu 01, 2012 2:50 pm Oggetto: |
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Baltorr ha scritto: | Opera seconda di Melloncelli e Bignotti, decisamente meno riuscita della precedente. |
Dici? A me sembrano due storie dello stesso livello, anzi questa la reputo pure superiore... Si leggono volentieri, ma sono un passo indietro rispetto all'allora produzione di Nolitta, che stava cominciando a ingranare. Pi? paragonabili alle storie degli esordi.
Mi ha ricordato, per certi versi, la texiana Gilas! (altra roba, ovvio).
VOTO: 6+ _________________
"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta |
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Ken Parker Zagoriano Super
Registrato: 09/02/09 00:45 Messaggi: 4210 Località: Roma
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Inviato: Mer Set 05, 2012 2:34 pm Oggetto: |
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Dissentendo abbastanza da alcuni commenti pi? recenti, devo dire che in questa storia n? la sceneggiatura n? - soprattutto - i disegni sono all'altezza della situazione.
Lo schema riprende una situazione classica del western, quella dei banditi asserragliati in un covo inespugnabile, per introdursi nel quale occorre uno stratagemma particolare. Ne nasce l'idea di sfruttare la presenza dei due girovaghi. Abbastanza poco probabile che una banda di "cattivoni" si lasci convincere da un gruppetto di saltimbanchi a lasciarli entrare nel loro nascondiglio, per? in ogni caso lo stratagemma viene scovato; e tutto sommato il gruppetto diventa anche abbastanza eterogeneo e esaustivo delle varie arti, dalla magia al canto, dalla forza alla preveggednza (sia pure nei comici panni di un Cico molto poco convinto).
La storia si dipana un po' frettolosamente, anche se in realt? avrebbe poco da dire. Lo schema ? semplice e anche abbastanza ben equilibrato, anche se manca probabilmente un colpo di scena o un arricchimento che possa alzare il livello emotivo.
Molto nella parte Cico, mentre un po' debole la figura di Hunter il traditore, cos? attanagliato dal terrore da tradire Zagor, ma che rimane poi a pagare le conseguenze del suo gesto ancor prima di pentirsi.
Un po' troppo semplicistica poi la soluzione del caso, con Clark che si fa catturare con una facilit? disarmante, i suoi uomini che si comportano come degli allocchi e poi lo stesso Clark che si dimostra un pavido della peggior specie. Peraltro, rimanendo alla sceneggiatura, la conclusione della vicenda, sia dai testi che dai disegni, ? difficile da cogliere. In realt? si capisce con certezza che Clark viene catturato - e che quindi la missione ? riuscita - soltanto guardando la quartultima vignetta (un po' meno dall'ultima, sul carro) e realizzando che le persone che si allontanano sono quattro; fino a quel punto l'utilizzo di Clark come scudo sembra essere soltanto un modo per uscire indenni dal villaggio.
Un'altra cosa poco comprensibile avviene all'inizio, quando i banditi vengono inseguiti dagli abitanti di Prescott i quali poi tornano con la coda tra le gambe a casa in un altro paese (Elmertown)!
Infine qualche parola sui disegni del (grandissimo) Bignotti, che qui sembrano paradossalmente acerbi e immaturi, mentre il buon Bignotti aveva gi? una carriera alle spalle. C'? il dubbio che non abbia fatto tutto lui, o che abbia lavorato veramente con qualcuno che gli tirava via i fogli da sotto, perch? la sproporzione di alcune figure, la poca caratterizzazione dei volti, troppo spesso diversi tra loro, o la loro scarsa espressivit?, e alcune pose assolutamente poco rifinite dei personaggi (Zagor in particolare, reso meglio a torso nudo che con la sua casacca) non lasciano riconoscere in queste tavole il grande maestro che ? stato Bignotti.
In definitiva una storia decisamente perdibile; forse proprio per questo ? una delle poche di cui non avevo praticamente traccia nella memoria, avendola dovuta rileggere quasi come fosse una storia nuova! _________________ "SO LONG!"
https://blog.libero.it/QuelPocoDaDire/view.php
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Zagrosky Trapper del forum
Registrato: 21/06/12 14:34 Messaggi: 36806 Località: Avezzano
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Inviato: Mer Set 05, 2012 2:45 pm Oggetto: |
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Quando la lessi da ragazzo ricordo mi piacque molto ed anche Zagor e Cico nella loro parte di circensi: rileggendola con l'occhio odierno la trovo un p? leggera e quoto la recensione di KP: bisogna comunque contestualizzare la storia con l'anno di uscita, e tutto sommato si pu? dare una benevola sufficienza _________________ Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....
Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...
qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!
Qui non si serve il piatto negro nazionale...
SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA... |
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Spiritello senza scure Iper Zagoriano
Registrato: 28/08/12 07:45 Messaggi: 10853 Località: Vinegia
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Inviato: Ven Set 14, 2012 11:31 am Oggetto: |
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Salvo la storia solo perch? si inserisce tra altre "ingenue" tipiche del contesto dell'epoca. Riletta oggi, ? davvero poverella con un Bignotti ancora acerbo e non a suo agio col personaggio.
Storia 6
Disegni 6 |
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Esploratore Scomparso Zagoriano Expert
Registrato: 06/05/05 10:40 Messaggi: 879 Località: Passaggio a Nord-Ovest
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Inviato: Ven Feb 23, 2018 2:29 pm Oggetto: |
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In questa storia in effetti i disegni non sono il massimo, mentre invece ho apprezzato i testi, almeno fino alle ultime pagine.
la trama è gradevole, sia la parte comica che quella avventurosa; mi è piaciuta la notte da incubo di Hunter, belli i primi piani con le sue preoccupazioni, ma per il resto i disegni mi sono sembrati un po' superficiali e poco curati.
Come detto invece buona la sceneggiatura, anche se ingenua; si poteva allungare il finale, così rimane troppo fulmineo e affrettato, quasi non si capisce che fine faccia Clark!
Però nonostante tutto è una storia che si legge. |
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ElEmperador Iper Zagoriano
Registrato: 21/12/03 01:26 Messaggi: 11370 Località: Istanbul
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11486 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Dic 28, 2019 6:01 am Oggetto: |
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Non posso certo negare che passare dalla brillante “Zagor Attacks” a questa “Clark City”, seconda prova del duo Mellon Collie/Bignot, rappresenti un bel salto qualitativo... verso il basso.
Intendiamoci: Mellon fa del suo meglio per rispettare gli standard zagoriani e lo stesso si può dire di Bignot. Il risultato, tuttavia, nonostante lo spunto iniziale potesse offrire parecchie opportunità di sviluppo (basti pensare a quello che avrebbe fatto GLB con “Gilas” ) è deludente assai, per una storia che mi è piaciuta meno anche di quella di esordio del duo (“Il nemico nell'ombra”).
Dicevo del rispetto degli standard zagoriani: in effetti, Zagor fa lo Zagor (ad esempio, oltre alle tante sventole rifilate, non manca la proverbiale botta in testa ricevuta), Cico fa il Cico (la gag a Elmertown, il travestimento forzoso), i comprimari sono abbastanza originali (anche in questo caso, come nella prima storia del duo, abbiamo a che fare con artisti itineranti).
Tuttavia, ci sono alcune ingenuità di sceneggiatura che indeboliscono il tutto: Zagor che, al saloon di Clark City, dice al barman che è interessato a far parte della banda di John Clark (delle due l'una: o si spaccia da artista itinerante o si spaccia da potenziale rapinatore di banche, le due cose insieme non mi sembrano logicamente compatibili); ancora Zagor che, appena arrivato, si aggira con fare sospetto nei dintorni della baracca di Clark e si fa beccare dalle sentinelle (e buon per lui che anche il capo della banda si riveli, nell'occasione, abbastanza ingenuo); di nuovo Zagor che si rimette la sua casacca (così, giusto per non nascondere a nessuno che in realtà lui è proprio lo Spirito con la scure) per entrare nottetempo nella baracca di Clark e scoprirne i piani.
Il finale, poi, è decisamente frettoloso, causa anche l'arrendevolezza totale del non così temibile avversario e della sua gang.
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11486 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Dic 28, 2019 6:14 am Oggetto: |
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Zagor, che entra in scena nell'ufficio dello sceriffo di Elmertown dopo il prologo dedicato alla sanguinosa rapina a Prescott, non esita, una volta venuto a sapere delle malefatte compiute da John Clark e dalla sua banda, a mettersi sulle tracce del malfattore.
Così come non esita (bricconcello!... ) a offrire un bel sacchetto di pepite ai due girovaghi Hunter e Sibelius per convincerli a dare uno spettacolo in “una località un po' inconsueta” (pag. 78, vol. 14 CSAC), senza dir loro che si tratta di andare a infilare la testa nella tana del lupo, ossia a Clark City, covo della pericolosa banda di rapinatori.
Il piano è assai rischioso, ma Zagor non si impegna più di tanto nel travestimento (diventa Rock, “l'uomo più forte d'America”, semplicemente togliendosi la sua casacca rossa per indossare un'altra casacca...rossa (potenza del colore della CSAC... ). Avrebbe potuto anche sforzarsi un poco di più, che so, farsi crescere la barba e mettersi una benda all'occhio, ad esempio... ).
Maggiore impegno mette, invece, nella trasformazione di Cico nel chiromante orientale Mustafà El Cick... (pag. 81).
Giunto a Clark City, dopo aver dato prova della sua forza a spese di una sentinella, si mette ingenuamente a far domande nel saloon al fine di scoprire qualcosa sui piani futuri di John Clark: al barman racconta di essere interessato a entrare nella banda; allo “scemo del villaggio” dice addirittura di essere una spia...(pag. 92). Si fa beccare da una sentinella mentre gironzola, altrettanto ingenuamente, nei pressi della baracca del boss.
Dopo lo spettacolo serale, durante il quale smazzola per bene Perkins, un tirapiedi di Clark, si rimette la casacca e penetra nella tana del capobanda, dove però trova un comitato speciale ad attenderlo: nonostante la lotta, un colpo in testa lo costringe alla resa (pag. 122).
Liberarsi dell'ingenua sentinella è però fin troppo facile per il Nostro (pag. 125), così come risulta un gioco da ragazzi catturare l'alticcio John Clark, farsi consegnare Cico e Sibilius dalle mani dei banditi e farsi largo tra questi ultimi portando con sé il prezioso ostaggio.
Nel finale, c'è solo spazio per il perdono nei confronti del pavido traditore Hunter e per una corsa con il carro lontano da Clark City.
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11486 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Dic 28, 2019 6:19 am Oggetto: |
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Anche Cico, come Zagor, entra in scena nell'ufficio dello sceriffo di Elmertown, dove attira l'attenzione di Zagor sull'avviso di taglia che pende sulla capoccia di John Clark (pag. 59).
Alla ricerca affannosa di cibo, dopo aver rimediato un calcione da un taverniere che si rifiuta di fargli credito (calcione n. 1, pag. 64), si imbatte in una piccola folla che assiste allo spettacolo di Hunter e Sibilius, il duo di artisti itineranti. Dopo aver animosamente invitato i due a passare all'azione (“...fateci vedere che cosa sa fare quella specie di impresario di pompe funebri!”, pag. 65), viene coinvolto da Sibilius in alcuni giochi di prestigio.
Incuriosito dal cilindro di quest'ultimo, dal quale immagina di poter estrarre ogni ben di Dio, si intrufola nel carro dei due artisti e prova ripetutamente alcune formule magiche, senza successo. Per questo, stanco e arrabbiato, distrugge con un pugno il magico cilindro, ma viene sorpreso dal proprietario che lo malmena per bene e lo caccia dal carro con un calcione nel didietro (calcione n. 2, pag. 71).
Nell'occasione, la gag mi è parsa un po' stiracchiata, al di sotto degli standard cui ci ha abituati il messicano. In ogni caso, in occasione del secondo incontro con i due artisti, ci pensa Zagor a rimediare al danno fatto dall'amico, offrendo a Sibilius addirittura una pepita d'oro. Una volta che lo Spirito con la scure ha partorito il suo piano per entrare a Clark City in incognito, si trasforma controvoglia in Mustafà El Cick, “infallibile veggente arabo” ( ), e, come tale, viene presentato alle sentinelle del villaggio di malviventi (pag. 83). |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11486 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Dic 28, 2019 6:22 am Oggetto: |
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La sua performance nelle vesti del veggente è particolarmente sofferta e Cico manifesta stati d'animo altalenanti: protesta con Zagor per essere stato portato in un posto pericoloso come Clark City (pag. 87), vuol dare le dimissioni da veggente (pag. 97), rincuorato da Zagor, mette a punto una possibile strategia per intrattenere il pubblico basata su alcune rime (“Troverai lucchetti rotti, casseforti senza porta, e soltanto poliziotti, dalla mira molto storta”, e così dicendo..., pag. 100); il suo entusiasmo per il ruolo viene bruscamente interrotto da una cassa che gli cade sulla testa (pag. 101); di nuovo timoroso, vorrebbe non fare il suo numero davanti al pubblico di Clark City, ma Zagor prima lo conforta, poi lo sospinge fuori dal carro (pag. 109). Alla fine, però, il suo numero con lo “scemo del villaggio” si risolve in un successo.
Nella parte finale esce il Cico con un po' più di coraggio: arrabbiatissimo con Hunter per il suo tradimento, si risolleva quando Sibilius afferma di avere l'intenzione di provare a liberare Zagor (pag. 127).
Si fa sorprendere, insieme al prestigiatore, dalle sentinelle che sentono i suoi proclami di guerra (pag. 130); ci pensa Zagor, tuttavia, a farsi consegnare i due condottieri, con i quali si da poi a una precipitosa fuga dal villaggio.
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11486 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Dic 28, 2019 6:31 am Oggetto: |
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Hunter e Sibilius sono i due artisti girovaghi che incrociano la strada di Zagor (come accaduto con i circensi del Brown's Circus nella precedente storia di Mellon e Bignot) e sono parte inconsapevole del suo piano per accedere in incognito nel covo della banda Clark.
Hunter, “l'usignolo del Kentucky”, per la sua pavidità rischia seriamente di mandare a monte il piano di Zagor, ma alla fine si pente del suo tradimento e viene perdonato. Mi pare che sia il suo tradimento, dopo una notte tormentata dagli incubi, sia il suo pentimento siano trattati senza il dovuto approfondimento, il che non contribuisce allo spessore della storia.
Sibilius, il “re della magia”, è anch'egli titubante all'inizio ma poi è deciso nel tentativo di salvare Zagor dalle mani dei banditi.
Nel complesso, a lui è assegnato più spazio nella storia rispetto al suo collega: dopo i numeri di magia a Elmertown, malmena Cico che gli ha distrutto il cilindro maggico; il nuovo cilindro, peraltro, gli viene perforato da un proiettile sparato da una delle sentinelle di Clark City.
Sicuramente è più razionale del suo socio: è stufo della vita girovaga e vorrebbe aprire un “localino” nell'Est del Paese (pag. 75); accetta la proposta (e le pepite) offertegli da Zagor (pag. 79); rimprovera il pavido Cico che vorrebbe darsela a gambe da Clark City (pag. 97); accusa Zagor di averli attirati in una trappola (“siete stato un vero serpente”, arriva a dirgli, pag. 98 ).
Dopo il tradimento di Hunter, invita Cico alla calma e si dice pronto a fare un tentativo per liberare Zagor (pag. 127). |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11486 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Dic 28, 2019 6:35 am Oggetto: |
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In questa storia compaiono anche due sceriffi.
Il primo è lo sceriffo di Prescott, particolarmente sfortunato : cerca di opporsi alla rapina compiuta dalla banda Clark, ma viene ucciso dal capo banda che aveva riconosciuto (pag. 56).
Il secondo è lo sceriffo di Elmertown: amico di Zagor, ospita lui e Cico nel suo ufficio (pag. 58 ). Racconta loro delle malefatte di John Clark e della sua banda; vede arrivare Big Joe e i superstiti della caccia ai banditi e ascolta il loro racconto (pag. 61); torna in ufficio a parlare con Zagor (pag. 63).
Big Joe è il coraggioso abitante di Prescott che, dopo la rapina compiuta da John Clark e l'uccisione dello sceriffo, organizza un gruppo di volontari e si getta all'inseguimento dei banditi.
Lo vediamo rientrare a Elmertown, con i vestiti laceri e la testa bendata, accompagnato da pochi superstiti . Racconta allo sceriffo del fallito assalto a Clark City e poi va ad annegare il ricordo con una “colossale sbronza” (pag. 63). |
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