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UN TRAGICO PATTO (nn. 18 - 19)
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kanoxen60
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 8:44 am    Oggetto: Rispondi citando

Passo indietro rispetto alla storia precedente (la riuscita “Ombre!Applause ).

La trama in sé non sarebbe neanche male; il tema della lotta tra il bene e il male nel giovane protagonista è tipicamente nolittiano. Quello che non va – sorprendemente, visto l'Autore – è un Cico molto sopra le righe, che passa di gag in gag senza in pratica combinare nulla; e uno Zagor incredibilmente passivo dopo lo scontro con Haller e Barrera nella foresta Think .

Del giovane Freddie Duncan, si capisce subito che è un bravo ragazzo, per cui il finale a sorpresa non sorprende più di tanto. La presenza di Ben “la talpa” si giustifica in pratica solamente per il suo ruolo nel finale della vicenda.

Curioso il destino dei due “cattivi”, Haller e Barrera: il primo le busca più volte da Zagor e alla fine ci lascia le penne; il secondo mena (sia Zagor sia Freddie ne sono vittime) ma alla fine la fa franca.

Azzeccato il parallelo fatto da Wakopa tra l'incontro di Freddie con Haller e Barrera e la vicenda di Pinocchio. thumbleft



Segnalo, infine, che l'apertura della storia porta il marchio nolittiano avviato con “Titan”: descrizione del paesaggio (la cittadina di Marion), commenti sul recente sviluppo della cittadina (istituzione di un regolare servizio di diligenze), annotazioni sui nuovi edifici (casa da gioco), focus su una nostra “vecchia conoscenza” (Cico).
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 8:50 am    Oggetto: Rispondi citando

Nella parte iniziale, che si svolge a Marion, abbiamo uno Zagor amante della birra (quando Cico, al saloon, gli chiede se gli spiace che lui dia un'occhiata in giro, il nostro Eroe, che già ha in mano un enorme boccale, gli risponde che avrebbe approfittato dell'occasione per bere un'altra birra, pag. 237 del volume 9 CSAC occasion5 ).

Dopo il pasticcio combinato da Cico al tavolo da poker, Zagor si becca un secco sinistro al mento dall'incazzatissimo giocatore (pag. 242); dopo un attimo di sbandamento, il Nostro si getta sull'aggressore, lo solleva di peso e lo lancia contro il tavolo della roulette, dove giace intontito (pag. 243). Venuto a conoscenza di quanto accaduto al tavolo da poker, offre due pepite d'oro come risarcimento al giocatore e rifila un calcio nel didietro a quel pasticcione del messicano, riservandosi di fare con lui i conti più tardi (pag. 243).

All'esterno del saloon, sotto la minaccia della pistola di Freddie Duncan, Zagor è pronto a reagire, lanciando addosso al giovane rapinatore il sacchetto di pepite e rifilandogli un sonoro gancio (pagg. 246-247).
Dopo aver soccorso Cico, che si sentiva in punto di morte per essere stato colpito dal colpo partito dalla pistola di Freddie (in realtà, la pallottola aveva solo colpito la borraccia del messicano, piena di vino...), Zagor si accorge che il giovane Freddie non si regge in piedi e, nonostante la tentata rapina, lo invita a pranzo (pag. 249).



A tavola, di fronte al pentimento del ragazzo, pronuncia un sermoncino per fargli capire che il ricorso alla violenza e alla rapina non è mai giustificato (pag. 250); poi, dopo aver ascoltato il racconto di Freddie sulla scoperta della “grotta del Conquistador” sacra agli Uroni, si rifiuta di fargli da guida, lo sconsiglia vivamente dal cimentarsi nell'impresa Shame on you e gli offre un'altra pepita per le spese di ritorno (pagg. 256-257).
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 8:57 am    Oggetto: Rispondi citando

Tornato a Darkwood, vediamo Zagor intento nella (immane) impresa di allenare Cico all'uso delle liane (facilmente immaginabile l'esito catastrofico...Laughing ).

Quando si imbatte nuovamente in Freddie Duncan, accompagnato da Franz Haller, il Nostro è prima sorpreso, poi, saputo che il giovane intende andare alla ricerca della “spada del Conquistador” in territorio Urone, si arrabbia e impone ai due di fare fagotto immediatamente (pag. 266).
Haller, però, oppone resistenza e gli punta la pistola, rimediando un volo contro la tenda, un colpo di scure alla mano e un bel cazzottone (pagg. 267-268); l'arrivo di Paco Barrera, però, mette fuori causa il Nostro, colpito alla testa dal calcio del fucile (pag. 268). Barrera, tra l'altro, gli avrebbe sparato se non fosse intervenuto Freddie a impedirglielo.

In ogni caso, Zagor si ritrova legato come un salame nella foresta Shocked , con un bel bernoccolo sulla testa ben evidenziato dal disegno di Ferri, e solo l'arrivo provvidenziale di Cico gli consente di liberarsi (pag. 15 del volume 10 CSAC).

Qui accade, per me, l'inspiegabile Think Think Think : pur sapendo che Freddie è diretto alla grotta sacra, pur avendo preso una botta in testa ed essendo stato abbandonato nella foresta legato come un salame, Zagor decide non di inseguire subito i tre cercatori, ma fa ritorno alla capanna di Darkwood... Shame on you

Ci credo che non riesca a dormire e si preoccupi quando i tamburi Uroni cominciano a echeggiare...
Ma, anziché prendersela con sé stesso per la sua dabbenaggine, lo Spirito con la Scure se la prende con il compagno, cui rifila un calcione mentre è a letto, facendolo sbattere contro il soffitto (pag. 17) e sollevandolo poi di peso dal suo giaciglio, invitandolo a mettersi in marcia (pag. 20 Brick wall ).
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:02 am    Oggetto: Rispondi citando

Lungo il cammino, dopo qualche svolazzata con le liane, Zagor incontra Ben Mandell, il vecchio cercatore d'oro, e cerca di convincerlo a rientrare subito a Fort Henry visto il pericolo indiano incombente (pag. 25); di fronte ai timori del vecchio Ben di fare il viaggio da solo, Zagor accetta che lo accompagni nella pericolosa missione.

Dopo che Freddie e i suoi due accompagnatori si sono impossessati della spada del conquistador, Zagor piomba loro addosso all'improvviso nei pressi della grotta, dopo aver lanciato un paio dei suoi urli giusto per diffondere un po di timore (soprattutto Haller sembra in preda al panico e sparacchia un po ovunque); rifila un calcio nel didietro a entrambi; disarma nuovamente Haller con la scure e gli rifila un altro pugno; questa volta schiva il colpo col calcio di fucile che voleva dargli Barrera, lo disarma con un calcio e, finalmente, gli assesta un paio di meritati pugni (pagg. 32-33).

E' visibilmente incazzato con Freddie, il nostro Eroe Confused , e ordina al giovane di riportare subito la preziosa spada nella grotta (pag. 34).
Ma è troppo tardi: arrivano, infatti, gli Uroni di capo Powa-Tani, arrabbiati il giusto, e il tentativo di Zagor di spiegare la situazione fallisce quando quell'invasato di Haller comincia a sparacchiare sugli indiani (pag. 36).
A quel punto, non resta che la fuga, che ha termine presso il ponte di liane dove Zagor, dopo aver menato un bel po di Uroni, viene infine catturato insieme ai compagni (pag. 40).

Mentre sta per essere legato, anziché essere arrabbiato per lo scherzetto fatto da Freddie Duncan (il taglio del ponte di liane), pensa che il ragazzo sia in gamba (“Per mille tamburi! Quel giovanotto ci ha lasciati tutti con un palmo di naso! Devo ammettere che è più in gamba di quanto pensassi...”, pag. 42).

Al palo della tortura, infonde fiducia a Mandell, che viene definito “un brav'uomo” dopo che l'anziano cercatore dice che non gli dispiace morire al suo fianco; parla di coscienza allo scettico Barrera, che non crede che Freddie Duncan possa tornare sui suoi passi. Quando arriva Freddie e gli Uroni liberano i prigionieri, Zagor dimostra una notevole generosità angel2 , lasciando Barrera libero di andarsene per la sua strada (una magnanimità già vista con Coffin, il killer con il fucile, e con Timber Bill).
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:06 am    Oggetto: Rispondi citando

La figura di Cico in questa storia, come ho accennato, mi è sembrata un po' sopra le righe; sembra quasi che lo si voglia continuamente al centro di qualche gag e, alla lunga, il tutto appare un po forzato. Think

Si comincia nella casa da gioco di Marion, dove il messicano lascia Zagor a sorseggiare i suoi boccali di birra per dare “un'occhiata in giro” (pag. 237 del volume 9 CSAC).

Accetta l'invito a giocare a poker, ma ignora che si giochi a soldi, per cui pensa di potersene andare cedendo solamente i gettoni di gioco (“...ero proprio convinto di usare solo i gettoni...come, giocando con il mio vecchio nonno, ero solito usare bottoni o fagioli secchi!”, pag. 241. Quella dei fagioli secchi, in effetti, era una tradizione anche dei miei nonni... Applause Laughing ).

Pressato dal giocatore cui deve 4.200 dollari, acconsente a dargli un piccolo acconto (1 dollaro), suscitando le ire del creditore, che comincia a inseguirlo per la casa da gioco. Per fortuna, interviene Zagor e lo leva dai pasticci; non gli evita, però, un calcio nel didietro una volta che l'amico è venuto a conoscenza della faccenda del poker (pag. 245).

Durante il tentativo di rapina da parte di Freddie Duncan, un colpo partito dalla pistola del ragazzo colpisce il messicano, che si dichiara ferito a morte; in realtà, la pallo la ha colpito la borraccia, facendone uscire non sangue, ma vino...(pag. 248 Laughing ).

Quando vede che Zagor invita a pranzo il rapinatore mancato Freddie Duncan, Cico insegue l'amico per farsi invitare anche lui (“Ehi Zagor! Dimmi una cosa! Ho anch'io il diritto di partecipare al pranzo...oppure, per ottenerlo, devo tentare a mio volta di farti la pelle?”, pagg. 249-250).
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:12 am    Oggetto: Rispondi citando

Al rientro a Darkwood, Cico è felice (“Casa...mia dolce casa!...Ma, soprattutto, mia dolcissima dispensa!”, dice appena arrivato alla capanna nella palude, pag. 259).



In realtà, la pacchia dura poco in quanto quel negriero di Zagor lo sottopone subito a una serie di allenamenti con la liana che, ovviamente, si risolvono in una serie di catastrofiche cadute (“liana troppo debole”, “liana troppo secca”... Laughing ), tanto che a un certo punto il messicano interrompe gli esercizi e se ne va per i fatti suoi (pag. 264).

Lo rivediamo però poco dopo, mentre se ne va canticchiando una filastrocca per la foresta e sente una voce che lo chiama (pag. 270); pensa sia l'eco, ma invece è Zagor, lasciato legato come un salame da Haller e Barrera e con un grosso bernoccolo sulla testa (Cico pensa se lo sia procurato svolazzando con le liane e gli dice: “Ben ti sta, dopotutto... Not talking ”, pag. 15 del volume 10 CSAC).

Di nuovo alla capanna, Cico si dice convinto che Freddie e i suoi due accompagnatori abbiano rinunciato al furto della spada del conquistador (pag. 16); il suo tentativo di dormire è interrotto da un calcione di Zagor, che gli fa anche sbattere la testa contro il muro, quando sente il rullare dei tamburi Uroni (pag. 17); tenta nuovamente di mettersi a letto, ma l'amico lo solleva ancora una volta dal letto.
A quel punto, Cico si rassegna e si mette, obtorto collo, in marcia (“Si va a rischiare l'osso del collo con il sorriso sulle labbra!”, pag. 20 Laughing ).
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:16 am    Oggetto: Rispondi citando

Durante la marcia, Cico è infastidito dai tamburi indiani (pag. 21); lasciato solo da Zagor, vede due penne dietro un cespuglio e, pensando che si tratti di un pellerossa, va all'assalto...rimediando una bella spazzolata da Ben Mandell, detto “la Talpa” (pag. 23).
Quando Ben dichiara di voler seguire Zagor nella sua impresa, Cico ne ammira l'ottimismo, ma non tralascia la battutina (“Ammiro il vostro ottimismo, mister Talpa Laughing ...tuttavia ritengo più probabile che questa avventura la racconterà qualcun altro ai vostri...orfani!”, pag. 26).

Dopo l'attacco di Zagor ai tre ladri, Cico emerge da un cespuglio lamentando di essere stato sfiorato dai colpi sparati da Franz Haller (pag. 33); presso il ponte di liane è anche lui catturato dagli Uroni (pag. 40); invita Freddie a consegnare la spada (pag. 43), ma quando vede che il giovane se ne va, pronuncia una serie di improperi (“Canaglia! Vigliacco! Assassino! Farab...”, pag. 41 Confused ).

Al palo di tortura sembra rassegnato (“Ormai è finita, per noi!”, dice a Ben Mandell, pag. 45); accusa Barrera di essere un mascalzone, e aggiunge che, quando il furfante sarà torturato, proverà una grande soddisfazione (ma Barrera gli risponde che anche lui subirà la stessa sorte).

Una volta liberi, il messicano è visibilmente contento: chiama Ben Mandell “Talpa del mio cuoreLaughing e, poco dopo, invita tutti a muoversi per andare a festeggiare al saloon di Fort Henry (pag. 51).
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Freddie Duncan è la tipica figura nolittiana combattuta tra il bene e il male. Qui però si capisce quasi subito, anche per la fiducia che Zagor nutre nei suoi confronti, che è destinato a prevalere il bene.

Alla ricerca della preziosa spada del Conquistador per ottenere un gruzzolo con cui pagare il debito di 10.000 dollari contratto da suo padre, tenta di rapinare Zagor a Marion, avendo visto che porta con sé un rotondo sacchetto di pepite. La rapina va storta, ma Zagor, accortosi delle sue precarie condizioni di salute, invita il giovane a pranzo e si fa raccontare la sua storia.

Quando lo Spirito con la Scure si rifiuta, categoricamente, di fargli da guida in territorio Urone, verso la grotta del Conquistador, e lo invita a tornare a casa, Freddie cade nelle braccia di Franz Haller e Paco Barrera, che si offrono subito di fargli da guida (per poi sottrargli il prezioso cimelio).

Quando incontra Zagor per la seconda volta, il giovane si prende una ramanzina per aver disobbedito; però, quando Zagor è colpito da Barrera e giace svenuto a terra, è Freddie che dice ai due compari di non ucciderlo, per evitare un inutile spargimento di sangue (pag. 269).

Una volta trovata l'antica spada spagnola, Haller e Barrera gettano la maschera e la sottraggono a Freddie; lui cerca di reagire ma viene stordito da un colpo di Barrera (pag. 29 del volume 10 CSAC).

All'arrivo di Zagor, il giovane ha ripreso i sensi e gli viene ordinato di rimettere la spada al suo posto, nella grotta; al sopraggiungere degli Uroni, Freddie si da come gli altri a una precipitosa fuga, non senza aver, però, ripreso la spada (pag. 37).

Si fa largo colpendo un indiano e supera il ponte di liane, che poi taglia prontamente per impedire l'inseguimento da parte degli Uroni; di fronte alla proposta del capo indiano Powa-Tani, che vorrebbe indietro la spada in cambio della vita dei prigionieri, Freddie dapprima esita, ma poi si da alla fuga (pag. 43).

Ogni favola ha il suo lieto fine, per cui la decisione di Freddie non è definitiva: proprio quando i prigionieri stanno per essere sacrificati, il giovane riappare e restituisce la spada, ottenendo la liberazione di Zagor & Co.

La tristezza sul volto del ragazzo per non aver saputo ottenere i mezzi per estinguere il debito del padre lascia spazio alla gioia quando Ben Mandell gli offre una parte del suo cospicuo bottino di pepite d'oro: a quel punto, tutti possono dirigersi verso Fort Henry felici e contenti. Boo hoo!
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:25 am    Oggetto: Rispondi citando

Franz Haller e Paco Barrera rappresentano, nella similitudine pinocchiesca suggerita da Wakopa, il Gatto e la Volpe che portano il giovane Freddie sulla strada sbagliata.



Franz Haller è il Gatto: violento, impulsivo, le busca ripetutamente da Zagor sino a che, nel finale, ci lascia le penne. Shocked

E' lui, nel saloon di Marion, a sentire pronunciare la parola “oro” al tavolo di Zagor, Cico e Freddie. Una volta usciti i due compagni, si presenta subito col suo socio al giovane, proponendo di fargli da guida verso la grotta in cui è custodita la spada del Conquistador.

Nella foresta di Darkwood, quando Zagor si presenta all'improvviso e invita i tre a sgomberare il terreno, Haller è pronto a estrarre la pistola, ma viene bloccato, sollevato di peso e lanciato contro la tenda; dopo di che, viene colpito alla mano dalla scure e con un pugno in faccia.
Dopo l'intervento del socio Barrera, è lui a legare Zagor, che viene abbandonato nella foresta.

Una volta alla grotta, è lesto a sottrarre a Freddie la spada spagnola e propone di lasciare sul posto il ragazzo, stordito dall'implacabile Barrera, in modo che debba vedersela con gli Uroni.

Quando sente l'urlo di Zagor, si fa prendere dal panico e sparacchia all'impazzata, sfiorando Cico e Ben Mandell nascosti fra i cespugli; l'arrivo del Nostro, che cala dall'alto degli alberi, gli procura un calcio nel didietro, una nuova scurata e un nuovo pugno.

Di fronte agli Uroni di Powa-Tani, sbarella definitivamente, estraendo la pistola e facendo fuoco contro gli indiani, finendo inesorabilmente trafitto.
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:29 am    Oggetto: Rispondi citando

Paco Barrera è la Volpe: è sempre alle spalle dell'avversario, stordisce col fucile sia Zagor sia Freddie, riesce a sfangarla nel finale quando Zagor lo lascia libero di andarsene per la sua strada.

Anche lui sente la parola “oro” al tavolo di Zagor, Cico e Freddie nel saloon di Marion e suggerisce al socio di non perdere una frase del colloquio dei tre. Presentato a Freddie dal compare Haller, si propone come guida al giovane e dice di volere come ricompensa solo quello che il ragazzo potrà offrire. Una volta raggiunto l'accordo, chiede all'oste di portare da bere per festeggiare.

Nella foresta di Darkwood, mentre Zagor sta prendendo a pugni il suo socio Haller, Barrera arriva da dietro e colpisce il Nostro alla testa col calcio del fucile (e lo definisce “tiranno da quattro soldiShocked ); sarebbe pronto a sparargli mentre è a terra svenuto, non fosse per l'intervento di Freddie, che chiede di evitare “inutili spargimenti di sangue”.

La scena si ripete più avanti, quando Freddie esce dalla grotta con l'agognata spada spagnola: anche qui, Barrera è lesto a colpire alla testa il ragazzo dopo che Haller gli sottrae il cimelio.
Quando si sente l'urlo di Zagor, Paco lo riconosce subito, rimpiangendo di non averlo ucciso nella radura; invita Haller alla calma.
Con l'arrivo di Zagor, si prende finalmente un calcio nel sedere; ritenta il giochetto col fucile ai danni del Nostro, ma stavolta si prende un secondo calcio e due pugni Applause .



In fuga col gruppo, lotta con gli Uroni ma viene catturato. Al palo della tortura, mostra una visione cinica del mondo: dice a Zagor di essere un ingenuo quando il Nostro confida di sperare in un ripensamento di Freddie Duncan; quando Cico gli dice che proverà soddisfazione nel vederlo torturare, ribatte che la stessa sorte (la tortura) toccherà al messicano.

Dopo l'improvvisa riapparizione di Freddie, si dice contento che Zagor avesse ragione; lasciato libero, promette di non farsi più vedere nei paraggi.
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:32 am    Oggetto: Rispondi citando

Ben Mandell, detto “Ben la Talpa” (per via dei suoi continui scavi, durati ben 7 anni), è l'anziano cercatore d'oro in cui si imbattono Cico e Zagor mentre sono sulle tracce di Freddie Duncan e delle sue due guide.

Scambiato da Cico per un indiano per via delle piume che porta sul berretto, subisce l'attacco del messicano ma dimostra di sapersi difendere molto bene, tanto che Cico si ritrova con un bell'occhio nero. Riconosce Zagor e, pur essendo in fuga dalla regione per timore degli indiani, si offre di accompagnare i due amici nella loro missione.

Missione che si rivela pericolosa, come rivela il suo berretto, sforacchiato prima dai colpi del fucile di Franz Haller e infilzato poi dalle frecce degli incazzatissimi Uroni.

Catturato anche lui come gli altri, finisce al palo della tortura (curioso che sia legato al palo con la sua borsa appresso), dove però dichiara che, tutto sommato, non gli dispiace lasciarci le penne in compagnia di Zagor; per questo, il nostro Eroe lo definisce “un brav'uomo”.

Nel finale, estrae dalla sua sacca un bel po di pepite, che dona a Freddie affinchè possa ripagare il debito del padre. Boo hoo!
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:35 am    Oggetto: Rispondi citando

Powa-Tani è il capo della tribù Urone nel cui territorio si trova la grotta del Conquistador, reputata sacra dagli indiani.

I tamburi Uroni echeggiano a lungo mentre Freddie Duncan e le sue due guide si dirigono alla grotta; una volta che i tre hanno trovato e si sono presi la spada, Powa-Tani e i suoi si presentano all'improvviso.

Il gran capo si dice sorpreso dal vedere Zagor insieme ai ladri (aggirandosi per i boschi, dice, “rubando come un miserabile sciacallo”, pag. 35 del volume 10 CSAC).



Il tentativo di Zagor di spiegare la situazione fallisce a seguito dei colpi sparati da un Haller completamente fuori controllo. Segue la fuga precipitosa, la lotta (Powa-Tani li vuole vivi) e la cattura.

Dopo che Freddie ha tagliato il ponte di liane, propone al ragazzo di scambiare la preziosa spada con la vita dei prigionieri, destinati altrimenti a morire fra i più atroci tormenti (pag.43); quando il giovane se ne va, fa portare i prigionieri al campo e li fa mettere al palo della tortura.

Quando il capo sta per dare il via alle torture, ecco il colpo di scena: riappare Freddie, che lancia la spada in mezzo al campo e Powa-Tani si dimostra di parola, facendo liberare i prigionieri (pag. 48 ). thumbleft
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:36 am    Oggetto: Rispondi citando

Infine, due personaggi secondari.

Il primo è Mike Calver, il parente di Freddie Duncan che scopre la grotta in cui è posto lo scheletro del Conquistador spagnolo con la preziosa spada.
Scoperto subito dagli Uroni, viene lasciato in vita ma invitato a lasciare per sempre la zona; in realtà, capisce l'enorme volre del cimelio e promette fra sé di ritornare.
Non ci riesce, morendo nella casa del padre di Freddie; lascia tuttavia una mappa della zona, utilizzata dal ragazzo nelle sue ricerche.

Il secondo è il giocatore di poker della casa da gioco di Marion, al centro della gag iniziale con Cico.
Invita Cico al tavolo da gioco, è stupito dalle giocate del messicano; quando quest'ultimo se ne va dopo aver perso 4.200 dollari lasciando solo i gettoni e un anticipo di un dollaro, si arrabbia e comincia a inseguirlo per la sala.
Si imbatte in Zagor e compie l'errore di rifilargli un pugno; il Nostro gli si getta contro, lo solleva e lo manda a sbattere contro il tavolo della roulette. A quel punto, abbastanza intontito, racconta a Zagor l'accaduto e accetta un paio di pepite come risarcimento per le spese mediche.
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MessaggioInviato: Dom Lug 01, 2018 9:39 am    Oggetto: Rispondi citando

Gallieno Ferri è sempre sulla strada dell'affinamento di una tecnica che va migliorando di storia in storia. Qui segnalo alcuni aspetti:
- l'utilizzo dei tondi (pag. 239 del volume 9 CSAC: Cico e il giocatore intenti alla partita di poker; pag. 15 del volume 10: Cico che sente il suo nome nella foresta);
- i primi piani di uno Zagor indignato (pagg. 266 e 267 del volume 9; pag. 34 del volume 10);
- il bernoccolo ben visibile sulla testa di Zagor (pag. 15);
- Barrera senza baffetti nella vignetta di pag. 252 del volume 9.

Per il resto, ben caratterizzati tutti i comprimari.

Aggiornamento classifica prima centuria zagoriana:

1. Sulle orme di Titan (Nolitta-Ferri)
2. Ombre! (Nolitta-Ferri)
3. Iron-Man (Nolitta-Ferri)
4. I mercanti di schiavi (Nolitta-Ferri)
5. La foresta degli agguati (Nolitta-Ferri)
6. La strega della palude nera (G. Bonelli-Ferri)
7. Il piccolo popolo/La danza della scure (G. Bonelli-Ferri)
8. Uno strano violinista (Nolitta-Ferri)
9. Condanna a morte (Nolitta-Ferri)
10. Gentiluomo...ma non troppo (Nolitta-Ferri)
11. L'abisso verde (G. Bonelli-Ferri)
12. Un nido di vipere (Nolitta-Ferri)
13. Un tragico patto (Nolitta-Ferri)
14. Il messaggio tragico (G. Bonelli-Ferri)
15. Il popolo della palude (G. Bonelli-Ferri)
16. I padroni del fuoco (Nolitta-Ferri)
17. L'uomo volante (Ferri-Ferri)
18. Lo squadrone fantasma (Nolitta-Ferri)
19. L'oro del fiume-Corvo Giallo (Ferri-Ferri)
20. L'impronta misteriosa/Il domatore di orsi (Ferri-Ferri)
21. I due sosia (Ferri-Ferri)
22. La lancia spezzata (G. Bonelli-Ferri)
23. Il cervo sacro (Nolitta-Enzo e Antonio Chiomenti)
24. I rinnegati (G. Bonelli-Ferri)
25. Gli schiavi della miniera (Ferri-Ferri)
26. I predoni della montagna (Nolitta-Cubbino/Ferri)
27. I predoni del Big River/La vendetta di Zagor (G. Bonelli-Ferri)
28. Acque pericolose (Ferri-Ferri)
29. Il totem scomparso (Ferri-Ferri)
30. L'idolo Oneida/L'orso giustiziere (G. Bonelli-Ferri)
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Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Sab Gen 29, 2022 10:22 am    Oggetto: Rispondi citando

Iniziamo subito dal voto: 7 alla storia, 8/9 ai disegni, 72 tavole e due terzi tavole della premiata ditta Nolitta-Ferri.
Storia abbastanza zuccherosa dal finale alla volemose bene, ma è comunque tutt'altra pasta dei finali mielosi e affrettati alla Boselli.
Si comincia subito con una gag di Cico nella cittadina di Marion che continua a perdere mani a poker e cade dal pero, quando gli viene detto che non ha perso gettoni ma soldi veri. Assolutamente ironico il volo stile missile perfettamente in orizzontale del fregapolli dopo aver preso un pugno, in risposta, di Zagor. Per chiudere la faccenda, il Nostro mette in mostra un sacchetto d'oro all'interno del saloon, dandone un po' al vincitore del gioco. Ma l'oro si sa, fa gola, e un ragazzo segue i nostri dopo l'uscita dal locale, ma la sua minaccia è flebile, dalla fame non si regge quasi in piedi. Offerto un pasto al ragazzo, Freddie Duncan (che in un baloon diventerà Eddie...), questi racconta la sua storia: il padre ha un forte debito e rischia di perdere il suo pezzetto di terra, alacremente sudato. Freddie, Nolitta qui ne fa il protagonista principale, cerca disperatamente soldi, si pente del gesto e, quando scopre che ha davanti Zagor, gli domanda se si possa unire a lui nel prendere una spada d'oro e gemme preziose scoperta in una caverna da un parente, che rinunciò perché la spada è considerata sacra dagli uroni che chiamano i resti del conquistador "il totem di ferro". Zagor rifiuta subito per non scatenare una guerra indiana, ma, come detto, l'oro fa gola e, una volta preso commiato da Zagor e Cico, due mascalzoni, tali Franz Haller e Paco Barrera, lo avvicinano e gli promettono, conoscendo il luogo, di accompagnarlo alla caverna in cambio di una quota.
Zagor, facendo esercizio, viene a scoprirlo quando s'imbatte nel terzetto: ostentando la loro idea viene messo ko dal solito colpo in testa (sta iniziando a stufare...). Cosa farebbe lo Zagor odierno? Si metterebbe subito sulle loro tracce, invece qui ci pensa passando la notte in bianco e decide di mettersi in viaggio solo dopo aver sentito il tamburo degli uroni.
Freddie infatti è riuscito a rubare la spada, ma viene tradito dai due che comunque non la fanno franca per il tempestivo arrivo di Zagor. Nel frattempo, tuttavia, sono accorsi anche gli uroni: Freddie riesce a fuggire, tagliando e facendo cadere una passerella. Il capo indiano, Powa-Tani, propone di aver salva la vita sua e dei loro amici in cambio della restituzione della spada. (I prigionieri sono, oltre a Zagor e Cico, Paco e non anche Haller rimasto ucciso e Benjamin Mandell, incontrato da Cico, con una gag, prima di ricongiungersi con Zagor). Fantastica la resa snervante dell'attesa di una risposta: si denota il fiato sospeso (a distanza di anni e dopo varie letture rimane con il fiato sospeso anche il lettore...) da una parte preoccupazione dei prigionieri per la propria sorte, dall'altra i dubbi, ovvero servono spldi, ma non posso farli morire e ricordiamo che l'animo di Freddie è nobile, perché ha fermato i due mascalzoni quando volevano uccidere Zagor dopo averlo messo ko con la classica botta in testa. Il ragazzo decide di fuggire e i prigionieri legati ai pali della tortura, ma, avendo ancora tempo per redimersi fino a mezzanotte ("fino a quando la luna sarà a mezzo nel cielo") Zagor è convinto che torni il ragazzo a riconsegnare la spada. E proprio alla scadenza del termine, il ragazzo torna, riconsegna la spada, i prigionieri vengono liberati e, finale buono..., Benjamin dà dell'oro a Freddie, risolvendo i suoi problemi.
Storia leggerina e zuccherosa, il voto sale a 7 perché le emozioni sono tante e si respirano: Zagor che dopo essere stato minacciato con pistola, offre il pasto al rapinatore; Freddie che ferma la mano dei mascalzoni per evitare un assassinio; i dubbi del ragazzo che vincono su di lui e per evitare morte e torture ad altri rinuncia a risolvere i guai del padre. Ecco, una storia veramente esile e sempliciotta si trasforma in emozione, imparagonabile alle storie di oggi fredde, ridondanti, enciclopediche, senza sense of wonder e con il pilota automatico Whistle

Ps: un altro errore riscontrato sui nomi oltre a quello di Eddie è Cico Cayetano Martinez y Lopez

Veniamo alle gag di Cico:
1) quando perde a poker, già citata
2) nello scontro con Freddie, parte un colpo; Cico pensa di essere morto perché sanguina dal petto, in realtà è stata colpita una fiasca di vino (sospensione della realtà: il proiettile una fiasca la trapassa senza problemi)
3) esercizi con le liane, Cico sbaglia due volte e cade rovinosamente per terra
4) al suono dei tamburi Zagor si mette in marcia e con un calcio al letto fa volare Cico che sbatte la testa (fantastica resa grafica, soprattitto del volto del messicano Applause )
5) l'incontro con Benjamin Mandell dove si azzuffano, e se le prende, credendo di trovarsi di fronte a un indiano

Personaggi principali:
- Freddue Duncan
- Franz Haller
- Paco Barrera
- Benjamin Mandell detto "Ben la talpa"
- Powa-Tani

Luoghi:
- Marion
- territorio urone
_________________
Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.
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