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[Adriano]

[SpiritosoConLaScura]

[Kerzhakov91]

[Adriano]

[SpiritosoConLaScura]

Interessante questo scambio di vedute.
E kerzy porta delle delle valide motivazioni ai suoi argomenti cos? come Adriano.

Ma alla fine quello che secondo me fa davvero la differenza non sono i dettagli, le singole situazioni, la semplice battuta, ma proprio tutto il complesso della storia.

E qui viene fuori lo spirito del personaggio, viene fuori tutta l'essenza dello Zagor nolittiano, un essere umano forte e compassionevole, invincibile ma con le sue immancabili debolezze.
Un eroe capace di avvolgere empaticamente tanto i comprimari delle sue storie quanto noi estasiati lettori.

Viene creato un mondo emotivo che un solo sceneggiatore ha saputo creare in questo modo, il nostro mai troppo amato Sergio
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[Adriano]

[Andrea67]

Storia dai risvolti drammatici, smussati dalle divertenti gags di Cico. Piccola comparsata di Robson, che avr? un ruolo decisamente pi? importante in storie successive a questa.

Voto alla storia: 7
Voto ai disegni: 8

[Ken Parker]

Ombre! rappresenta secondo me un bel prototipo di storia ben costruita, con tutta una serie di ingredienti e di spunti che non vengono n? esaperati, n? trattati troppo superficialmente.
La componente delle costruzioni ferroviarie, anche se forse leggermente fuori tempo storico, sicuramente rappresenta nel XIX secolo americano uno dei fattori trainanti della societ?.
A questa si aggiunge la considerazione di minoranze etniche immigrate negli Stati Uniti e sicuramente poco tutelate, insieme peraltro alla peculiare caratteristica della gente cinese di sapersi organizzare in comunit? e darsi manforte come realt? a s? stante rispetto al paese ospitante.
Si aggiunga infine un poco di sana umanit?, laddove non sempre Zagor deve risolvere tutto solo con la propria forza o la propria capacit?. Stavolta anzi dimostra anch'egli un po' di comprensibile debolezza fisica.
Sulla base di questi ingredienti, ben miscelati, si sviluppa una storia non particolarmente fantasiosa, ma densa di mistero, sia per la tipologia dei nemici, sia per la metodolodia dagli stessi utilizzata; inoltre, l'esistenza di nebbia e penombra durante la prima aggressione crea un'atmosfera decisamente accattivante e carica di suspence. Inoltre, i cinesi mascherati con le loro tutine sono realmente inquietanti e densi di mistero.

Qualche difetto subentra forse nella seconda parte della storia: non si capisce perch? Cico non debba essere ucciso all'istante dai cinesi; il numero degli aggressori nella capanna varia di vignetta in vignetta e dagli iniziali sei (e sembrerebbero poter essere di pi?) si riducono a 3-4, tanto che Zagor e Bancroft riescono ad avere la meglio; la megalomania di Ly-Cieng ? forse un po' esagerata, mescolando voglia di rivalsa per i cinesi a pura ambizione personale; i prigionieri vengono inspiegabilmente messi dentro l'armeria!!! In tal modo, liberatisi dei legami, si possono rifornire liberamente.

E' invece poi ben pensata l'evoluzione successiva. Per quanto numerosi, i prigionieri non possono sopraffare i loro nemici, e si ritrovano imprigionati su un'altura alla merc? del sole pi? caldo della giornata. Furba la trovata di far trasportare a Cico una cassetta di munizioni; in situazioni del genere effettivamente non si pensa mai che, oltre ai fucili, serve portarsi dietro una notevole quantit? di proiettili; divertente peraltro la gag di Cico che alleggerisce il carico per correre pi? veloce.

Neanche Zagor stavolta ? in grado di fronteggiare il nemico rappresentato dal caldo sole che picchia sulle teste degli assediati; forse in modo un po' troppo repentino, ma il caldo comincia gi? a dare alla testa ai pi? fragili. Di fatto, i prigionieri vengono salvati da un intervento esterno, il dato per morto Bancroft ha condotto sul luogo le chiatte del trafficante di pellicce e i suoi trappers. Forse non ci siamo molto con i tempi: da quando Zagor viene rapito presso l'abitazione di Bancroft e arriva al nascondiglio dei cinesi, si libera e arriva nel luogo dell'assedio trascorre la notte e qualche ora della giornata; nel frattempo, il semi-morto bancroft ? riuscito a resuscitare, prendere la barca, arrivare a Yorktown, farsi curare, avvertire i trappers e portarli senza errori sul luogo del nascondiglio.
In ogni caso, alla fine la vicenda si risolve per l'ostinazione di Zagor nello scovare il responsabile, anche se di nuovo non ? lui direttamente il vero eroe, ma semplicemente il "mare bianco" in cui trova la morte Ly-Cieng.

In tutta la storia campeggia una buona costruzione dei personaggi, compreso il cinese che si riscatta liberando Zagor e trovando poi la morte, cos? come la capacit? di ben rappresentare la possibile compattezza della comunit? cinese.
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"SO LONG!"
https://blog.libero.it/QuelPocoDaDire/view.php

[Kramer76]

ombre!
numero 18, testi nolitta, disegni ferri
un piccolo classico zagoriano che anticipa le storie con il capitano fishleg, anche se in "i pirati del drago" ci sarà honest joe...
ci sono alcune grandi scene di stampo nolittiano/ferriano, l'attacco delle giunche, i cinesi anfibi, l'assedio sotto il solleone
ly-cieng è uno dei nemici più carismatici di questi primi albi, e ci sono anche alcuni simpatici comprimari...
a posteriori sono esilaranti le ipotesi fantascientifiche di cico sulle sparizioni...
peccato la copertina che non ci azzecca niente con la storia

voto 9

[Spiritello senza scure]

Memorabile e presago di infinite, future, situazioni analoghe, il massacrante assedio tra le rocce sotto il sole rovente
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Esploratore Scomparso]

Mi è piaciuta molto questa storia avventurosa, con una bella ambientazione e nuovi personaggi ben caratterizzati e originali... non me la ricordavo, l'avevo letta una sola volta (mea culpa).
In effetti avevo dato ormai per morto il buon Bancroft! Certo fa un po' troppo in fretta a riprendersi, andare a chiamare lo sceriffo e tornare, ma ai fini della storia ci sta.
Poi c'è il drammatico assedio sotto il sole, questo me lo ricordavo bene...spezzato dalla simpatica gag di Cico!
Un'ottima storia!

[Angelo1961]

E' da quest'albo che ho cominciato ad acquistare definitivamente le ristampe. Per me ha un valore particolare e comunque è una splendida storia.
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Doc Lester 1975]

Non me la ricordo per niente ma anche per me ha un valore particolare: è lo Zenith più antico che possiedo. Ora i veri collezionisti inorridiranno (si dice così?) ma io sono solo un lettore, ho tutti gli albi di Zagor ma alcuni (compresi i primi 17) sono ristampe. Non ho mai usato le bustine, ho raccattato tanti albi nelle fumetterie, mi piace se odorano di usato, se hanno le pagine ingiallite, se da adolescente ci ho scritto qualcosa...
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Simone C. - Io di calcio non capisco alcunché

Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1
Campionato, Milan-Inter 1-2

[Angelo1961]

Un quarto d'ora di ovazione per Doc. E mi sono alzato in piedi per scrivere il post!

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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[kanoxen60]

Pur relativamente breve (una settantina di pagine), come le storie che l'hanno preceduta, questa “Ombre!” mi è parsa di livello superiore.

La trama è più articolata, i nemici sono abbastanza insidiosi, c'è un discreto senso del mistero, soprattutto in un paio di scene, i comprimari sono tutti ben delineati, c'è partecipazione emotiva, come sottolineato da Wakopa, per la sorte di un paio di alleati dei nostri Eroi.

Ci sono almeno due momenti notevoli, che mi hanno dato un brividino (piccole anticipazioni di atmosfere che verranno): l'incontro notturno con la misteriosa nave dei pirati, la cui sagoma emerge dall'oscurità, e l'assalto alla capanna sulla scogliera, dove i pirati – il cui costume li rende simili a un incrocio tra Ninja e mostri della laguna – emergono dalle acque (come si vede nella suggestiva vignetta postata da Kramer).

Buono il colpo di scena che rompe l'assedio sull'isola dei pirati, così come abbastanza inaspettata è la liberazione di Zagor da parte di insospettato alleato; un po' affrettato il finale riservato al cattivo della storia, che rapidamente scompare tra i flutti del “mare bianco”.

Zagor e Cico fanno la loro parte, il primo prendendosi l'ormai consueto colpo in testa, ma guidando gli uomini di MacCall alla fuga dalla prigionia; il secondo, confinato sostanzialmente in un ruolo comico, rimane ai margini delle azioni principali e mi sembra che vada più volte, come vedremo, fuori dalle righe con comportamenti eccessivi.