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[ospitex]

adoro le storie "al freddo",e questa come le armi fatali rappresenta l'apice,probabilmente....disegni di altissimo livello,si sente freddo a guardarli.....

la storia ? normale come concezione e sviluppo,ma l'insieme si eleva di molto sopra la media

[LaStraniera]

Una storia molto bella, che comincia con un ritmo lento e che man mano lo accelera sino alla resa di conti finale.
Troviamo Zagor (come ogni tanto capita, ma troppo poco per i miei gusti ) in un ambiente montano, dove il solo camminare o trovare un ricovero per la notte ? gi? sinonimo di avventura, per il gelo, le valanghe, i crepacci, gli animali feroci...
Nella storia entrano man mano i vari personaggi ma il loro vero volto si chiarir? solo al termine della storia, mantenendo quindi sempre una certa tesnsione, in particolare sul solitario personaggio di Venom.

Il coprotagonista di Zagor in questa storia ? Bull / Toro selvaggio, un mezzosangue dal drammatico passato che avrebbe meritato anche di riapparire, se non fosse che la sua condizione di buono-cattivo non avesse contemplato l'espiazione finale per il male commesso (seppure con l'intenzione di proteggere il microcosmo dei Seneca).

Zagor ? ben caratterizzato nella sua ostinazione di perseguire il colpevole ed efferato Palance. Ma, come sempre ? anche pronto a rischiare la propria vita per salvare i compagni e pronto a risparmiare i lupi che lo hanno minacciato per una notte intera, quando il pericolo ? oramai cessato...

Altro punto a favore ? che Zagor, costretto dai rigori dell'inverno a indossare la giacca, in questa storia non fa troppo vedere la sua orrenda casacchetta

Il povero Cico invece ? pi? pasticcione e combinaguai del solito, tanto che ci si chiede perch? il povero Zagor se lo continui a trascinare dietro in tutte le avventure invece di lasciarlo a pulire la capanna nella palude....

Come gi? sottolineato negli altri interventi, ottimi i disegni di Ferri, soprattutto nelle scene della tormenta e in genere in tutti i paesaggi montani.
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Sedendo quietamente, senza far nulla,
Viene la primavera, e l'erba cresce da sé
poesia Zen

[One Eyed Jack]

Parto con il commento ai disegni: ECCEZIONALI!!
L'avete g? detto voi, ma devo ripeterlo perch? ne vale la pena: sembra davvero di provare un freddo pungente, le monatgne, la valanga, i lupi, i crepacci, la bufera... Tutto l'armamentario classico delle avventure montane passa attraverso gli splendidi chiaroscuri di Ferri in una delle sue prove pi? belle di tutti i tempi. Anche i personaggi sono azzeccatissimi e credibili, resi ottimamente.

La sceneggiatura: l'inizio non mi piace molto, la scena dell'attacco dei lupi ricorda moltissimo quella analoga di BELVE!, ed era l'ennesima volta che, a mio giudizio, Burattini scimmiottava Nolitta, tant'? che scrissi addirittura a Sergio Bonelli per lamentarmene!!
Per inciso, mai avuto risposta!

Comunque: con l'arrivo di Bull la storia inizia ad entrare nel vivo, diventa una lunga, appassionante caccia al bandito, gli indizi sulla verit? si aggiungono uno dopo l'altro, ma Burattini ? eccellente nel trarre in inganno i lettori, bisogna avere moltissima intelligenza per capire come sono andate veramente le cose, ma l'autore non bara: gli indizi c'erano tutti, bisognava ragionarci sopra. Una lezione degna di Agatha Christie.

Ottima la figura di Palance, sembra un cattivo toninelliano tanto ? realistico. Ma ancora pi? affascinante ? l'enigmatico Venom. Non si capisce perch? Burattini ne tenga il volto in ombra fino alla fine della storia (io credevo si nascondesse in lui un vecchio avversario, e non ce lo volevano mostrare per mantenere la sorpresa), invece era un carognone nuovo di zecca, nemico di Palance ma anche suo alleato all'occorrenza...

La figura di Bull ? la pi? difficile da interpretare: buono o cattivo? Entrambi, probabilmente. Passato tragico (forse anche un po' troppo esagerato), e questa era una caratteristica del Burattini d'epoca (anche il Drago Giallo e Joe Burg avevano una storia dietro), grande amico di Zagor e Cico, degno di ogni compassione per la morte della moglie e le altre vicissitudini, degno di ogni punizione per l'assassinio dei quattro cercatori d'oro.
Se lo incontrassi nella vita reale, probabilmente lo vorrei in galera per tutta la vita, ma allo stesso tempo andrei a trovarlo ogni giorno... Scusate, ? difficile da spiegare!

Rientrano nel classico delle storie western lo sceriffo e i Seneca. Magari si potevano approfondire un po' di pi?, ma va bene anche cos?.

La storia ha un finale terribile: tutti morti! Tutti, tranne Cico e Zagor: il primo ferito in testa (mi sembra), il secondo nell'animo. Un Cico non eccellente ma nemmeno malvagissimo, a tratti fa sorridere (non ridere), a tratti prende parte all'azione a modo suo. Di buono, anzi ottimo, ? che partecipa alla storia dall'inizio alla fine, non ? n? un inutile soprammobile n? viene messo da parte. Ha un suo ruolo, un ruolo da "Cico" che troppo spesso gli viene negato.
Quanto a Zagor, ? il solito Zagor: quello che amiamo. Coraggioso e temerario, ma anche umano e fallibile, eroico e superiore agli avversari, ma non per questo invincibile.
Prende qualche cantonata nella risoluzione dell'enigma, poi alla fine ci arriva: intelligente ma non una "testafina" come in altri gialli burattiniani ? trasformato di colpo.

Insomma, darei un 8 al soggetto, un 8,5 alla sceneggiatura e un 9,5 ai disegni.
Probabilmente la migliore storia scritta da Moreno Burattini.

[Axel80]

Riletta oggi dopo molto tempo,per decidere quale storia votare nel sondaggio sulla migliore di Burattini.
? una delle rpime storie di Moreno,e si vede un'evidente rifarsi allo stile di Nolitta.
Il ritmo ? lento,e lo rester? per oltre met? storia.
Normalmente ? una cosa che apprezzo molto,specie se seguito da una seconda parte tutta azione ed emozione come ai tempi di Nolitta.
In questa storia gli scenari isolati sembrano quasi accentuare la lentezza inizale,la marcia nella neve si sente sul serio.
Non ? un difetto comunque,la storia prende sin dall'inzio e c'? un'aria di mistero che aleggia fin da subito.
L'attacco dei lupi scimmioota sin troppo Nolitta forse,ma in fondo ? solo un dettaglio in una grande storia.
Stupenda la scena in cui Zagor risparmia la vita al lupo capobranco
Nonch? le numerose prediche fatte a Bull nel corso della storia.
Tracce di filosofia Nolittiana/Zagoriana
Nella seconda met? iniza l'azione che culminer? in un finale stupendo e a sorpresa.
Zagor lo zagor che amo,protagonista umano della storia,Bull ? molto ben caratterizzato.
Cico ? il solito cico pasticione ma sempre vicino a Zagor,anche se un p? in ombra nella seconda parte della storia.
? la migliore di Moreno?
Forse la palude dei forzati ? pi? bella come trama,ma questa ? raccontata in maniera pi? Zagoriana,per cui scelgo questa di un soffio.
Ferri disegna alla grande,anche se mentre leggevo mi veniva spontaneo fare un paragone con una recente storia innevata,quella di Sedioli.
Bh?,Ferri ? Ferri ma anche li veniva il freddo a leggere.
PEr finire dunuque una grande storia,raccontata con uno stile che forse Moreno sta lentamente accantonando in favore di uno pi? moderno.
L'importante ? che Zagor resti zagor..............

[marco]

Molto bella anche secondo me questa storia.
Ci sono elementi di idealismo mescolati a cinismo che rendono la storia molto godibile e non solo a scopo di intrattenimento. Poi la suspense e l'azione nell'ultima la fanno diventare bellissima e la tensione nell'aria sembra percepibile anche nella realt?. Bull ? (era) un personaggio davvero buono come anche Palance pur non essendo una storia che nelle intenzioni doveva restare nel livello medio. Invece tutti e tre gli albi sono terribilmente coinvolgenti e di livello alto con tutte le caratteristiche dell'avventura: inseguimenti, nemici oscuri, clamorose rivelazioni e tradimenti!
In una parola: bellissimo! Burattini e Ferri danno il meglio e ottengono un successo.
Oltretutto leggere una storia ambientata sulla neve e ghiaccio in agosto (mese in cui era stata pubblicata) mi diede sensazioni strane ma gradevoli.

[Axel80]

forse ci voleva un pizzico di azione in pi? nei primi due albi.

[Adriano]

La storia sembra liberamente ispirata a CACCIA SELVAGGIA del 1980 di P.Hant con Lee Marvin e Charles Bronson.
Per altro Palance ricorda ?fisicamente? l?attore Bronson e quindi anche il personaggio Wallace di Pugni e Pepite !

Con Burattini ai testi il motore dell?avventura non poteva che essere un Giallo alla cui base stanno un paio di punti interrogativi <<CHI >> e poi <<PERCHE?>> .
Qualcuno ha ucciso ripetutamente , il movente sembrerebbe piuttosto ordinario , classico per ogni Western: l?ORO ovviamente?
L?ambientazione ? piuttosto suggestiva e se ? pur vero che a Luglio perde un po? del suo fascino ( a Gennaio avanti al camino sarebbe stata altra cosa ) ha certamente contribuito a rinfrescare l?afoso sabato pomeriggio dello scrivente . Nel rifugio improvvisato , con la neve che scende , il fuoco acceso ed i lupi che incombono, la lettura del diario e quindi il ripercorrere le perdute memorie di uomini defunti , uccisi da quel LUI , sono tutti elementi che concorrono non poco a creare atmosfera a rendere affascinante il contorno e l?ambientazione ?... il diario in verit? chiarisce ben poco e rilancia verso altri punti interrogativi ?
Come nella precedente storia il tema di fondo ? incentrato sul difficile rapporto di convivenza fra pellerossa e bianchi , e Bull il ?mezzo sangue? ? sicuramente il personaggio chiave , il pi? interessante ed il maggiormente caratterizzato .
Bull ha un passato pesante , pesantissimo e il suo volto barbuto ? il ricordo stesso del suo dramma , un dramma totale ?.figlio ?bastardo? di un grandissimo Bastardo .
Alla totale spietatezza e crudelt? di alcuni personaggi ( tipica di molti cattivi Burattiniani ) , la cui vita umana vale poco meno di nulla , si contrappone il pi? nobile rispetto per un animale altrettanto nobile ( Zagor che risparmia il capo branco.)
Tanti sono i misteri e le posizioni da chiarire nel corso della storia e anche quando tutto sembra pi? o meno risolto arriva l?immancabile colpo di scena . Il finale ? molto ben sceneggiato , come l?intera storia del resto , tutto ? ben congegnato senza appesantimenti , tutto scorre bene sino alla grande emozione finale .
Bull ricorda Wandering Fitzy ma in una situazione completamente ribaltata ?ed ? proprio qui, in questo drammatico e straordinario finale che il personaggio chiave , dopo essersi sacrificato per salvare Zagor , se ne vola via ?..verso le celesti praterie, l? dove splende e l?attende l?unica cosa buona che la vita gli aveva donato ?Luna D?Argento .

Se Bull rappresenta il ?buono ? cattivo? Nolittiano , l?uomo fondamentalmente buono che gli eventi ( indotti da un cattivo ) hanno portato sulla cattiva strada ( a fare di ogni erba un fascio ) ?. i cattivi Palance e Velom sono altres? cattivi tipicamente Burattiniani , puramente cinici , perfettamente coerenti e razionali nella loro spietatezza e questo forse li avvicina ai cattivi Texiani .

Disegni stupendi di un Ferri ancora grandissimo , alcuni primi piani di Zagor iracondo sono inimitabili , in altre situazioni invece si intravede gi? quella mancanza di proporzioni , specie con la bocca ricurva in basso ( espressione triste ) troppo vicina al mento ed il naso troppo allungato .

Come per la precedente storia ( Ladro di Ombre ) , il distacco con il recente passato fatto di opere brevi e banali ? piuttosto evidente .

Curiosit? ?non sono un esperto di armi e forse sto per dire una castroneria , ma a pagina 70 di Furore Bianco la pistola di Bull avrebbe dovuto sparare ugualmente anche se bagnata ( perch? con una Colt , la polvere da sparo ? interna ai proiettili ) .
I crepacci nei quali finiscono Palance e il cavallo di Venom sono tipici dei ghiacciai , si formano per espansione del ghiaccio in lento movimento ( ad esempio scendendo a valle dopo aver superato una strettoia o per effetto di un?asperit? morfologica ) ma nelle terre dei Seneca non dovrebbero esserci ghiacciai perenni siamo un po? troppo a Sud ?o no ?!
Queste miserrime pagliuzze e licenze artistiche tolgono forse qualcosa alla godibilit? della storia ?!

[Cactus Pete]

Ben poco credibile che Zagor per frenare la scivolata sulla neve usi la scure.
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[lupo bianco]

Vado controcorrente: una storia che non mi ? mai piaciuta, abbastanza noiosa e scontata.

[Giampiero Belardinelli]

? una delle storie pi? intense della serie, subito dopo quelle classiche del filone impegnato nolittiano.
Burattini ha scritto un'avventura camaleontica, in cui ha fuso una molteplicit? di elementi narrativi. ? un giallo alla Agatha Christie, autrice amatissima sia da Moreno sia dal sottoscritto. Un esempio peculiare di questo stile lo troviamo a pagina 40 dell'albo "Furore bianco", quando Bull dice: E il colpo di fucile risuonato oggi ? identico nella mia mente a quello che esplose nella capanna di Hugh. Infatti, l'arma che ha colpito i quattro trapper e la moglie di Bull, un Harpers 54, non era di Palance ma del mezzosangue: la stessa con cui anni prima fu uccisa la madre. Se ci fate caso, in questa enigmatica frase c'? gi? in nuce la soluzione del giallo. ? uno schema pi? volte adottato dalla Christie, di cui uno degli esempi migliori ? nel capolavoro "L'assassinio di Roger Ackroyd", dove gi? nel quarto capitolo troviamo, tale e quale, un passo gi? presente nel ventisettesimo. L? l'identit? dell'omicida ? davanti agli occhi e nonostante tutto sfuggita a generazioni di smaliziati lettori.
Se a questo aggiungiamo uno Zagor carismatico e un finale tragico di autentica memoria nolittiana, l'avventura si pu? etichettare con una sola parola: capolavoro.

At? logo

[Axel80]

[One Eyed Jack]

[DevilMax]

'L'uomo con il fucile' ? una delle migliori storie di Burattini, di certo la pi? intensa. Bull ? un personaggio memorabile (bellissimo il flashback in cui si narra la sua tragica storia ), ma anche i due cattivi Venom e Palance sono figure notevoli. Molto azzeccata, inoltre, l'ambientazione invernale: il freddo e la neve rendono ancora pi? drammatica l'azione.

[psycho310]

riletta oggi. Veramente bella,scorre che e' un piacere e ti tiene attaccato alla lettura fino alla fine. Bello il finale quando si snoda la vicenda!
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W la trama atlantidea!!

[DexterGreen82]

Un'altra storia dal finale per nulla scontato
Molto bella anche se tragica la figura di Bull
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[url=http://digilander.libero.it/tavoleedisegni/]
Mi presento!Io sono Dexter Green,esploratore e archeologo..."