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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
I MERCANTI DI SCHIAVI ( 14 )
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Autore Messaggio
Kerzhakov91
Il russofilo ristampatutto
Il russofilo ristampatutto


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MessaggioInviato: Lun Apr 02, 2012 11:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

D'accordo con i commenti precedenti. Nella storia ci sono sicuramente diverse ingenuit?, per? sono rimasto soddisfatto dalla lettura perch?:

1) mi sono proprio divertito, Cico ? in gran forma e alcune gag sono fenomenali Laughing ;
2) Nolitta e Nolitta e a partire da questa storia non abbandoner? praticamente pi? Zagor per moooolti numeri Applause

Mi aspettavo qualcosina in pi? da Timber Bill, uno di quei nemici divenuti ricorrenti pur senza essere particolarmente astuti o in gamba (l'esempio pi? emblematico ? rappresentato da Bimbo Sullivan).


VOTO: 6,5
_________________


"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta
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SpiritosoConLaScura
ZAGORIANO A COLORI
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MessaggioInviato: Mer Apr 04, 2012 6:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Si riprende qui la struttura tripartita del notevole L'isola della Paura, un inizio comico, la trama principale e un finale che chiude tutti gli intrecci.

In questo caso per? si va avanti a strappi, pi? per accumulazione di idee che attraverso uno sviluppo progressivo della narrazione, con sottotrame che si aprono e chiudono in poche pagine. Think

Tutte le varie parti risultano comunque singolarmente ben calibrate e riescono sia a tenere alto l'interesse sia a strappare sorrisi e brividi esattamente quando servono.
Very Happy
Una storia di passaggio dunque, ma di buona fattura e di sicuro un altro mattoncino prezioso dell'epopea nolittiana. thumbleft
_________________
Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

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Andrea67
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Ven Apr 13, 2012 8:02 am    Oggetto: Rispondi citando

Seconda volta, dopo il primo numero, in cui Nolitta utilizza lo stratagemma dello "spettro".
Storia divertente che alterna momenti drammatici a mometi comici, questi ultimi forse troppi: infatti, rileggendola "da grande" ho avuto la sensazione che le gags di Cico durante la rissa con i boscaioli fossero un p? fuori luogo. Buona, invece, la prima gag con Trampy.
Timber Bill, che se la cava con poco, torner? in un'avventura Toninelliana di minor bellezza.

Voto alla storia: 7,3
Voto ai disegni: 8
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kamoose
Zagoriano Advanced
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MessaggioInviato: Lun Apr 16, 2012 8:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Dopo la ?trasferta? Bostoniana del numero precedente Cico torna assoluto protagonista ed elemento fondamentale della saga zagoriana, merito naturalmente di Nolitta che riprende in mano le redini della serie restituendo al messicano i suoi spazi comici ma anche il suo importante ruolo di degno comprimario (o spalla) dell?eroe.
E cosi Cico diverte dall?inizio alla fine (molte le gag presenti, alcune riuscite, altre un po meno) in una storia che pur trattando tematiche importanti, come la schiavit?, si mantiene sempre su registri leggeri e scanzonati, come gia detto le ingenuit? fanno parte del tempo e sarebbe ingeneroso evidenziarle oggi, resta il piacere per una storia comunque ben sviluppata, che ben miscela elementi comici e drammatici.
Timber Bill e i suoi boscaioli non si faranno certo ricordare come i nemici piu pericolosi affrontati dallo Spirito con la scure, stesso discorso per il negriero Cpt. Hassen, che nel momento di maggiore difficolt? non trova di meglio che affondare la sua nave, finendo poi per abboccare all?amo di un prontissimo e armato Cico.
Caruccia, come quasi tutte le storie lette finora?si attende il decisivo salto di qualit?.
Voto: 6.5
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Thunderman
Evangelista del verbo nizziano
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MessaggioInviato: Lun Apr 30, 2012 12:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Storia gradevole. Si inizia con una classica gag della coppia Cico-Trampy, che per? ci hanno anche regalato molto di meglio negli anni e questa in confronto non fa una gran figura. Comunque il messicano nella storia riesce a far ridere in un paio di occasioni: la bellissima scena in cui bussa e si presenta come gran hidalgo e viene preso a pugni e la scena finale dove finge di essere un coltivatore di tabacco e soffoca per colpa di un sigaro. Cico fra l'altro nella storia fa spesso figuracce e rovina i piani di Zagor, ma nel finale il merito della cattura del mercante di schiavi ? solo sua. Zagor in gran forma, soprattutto nella sua vendetta notturna contro Timber Bill, che in tono minore ricorda sequenze epiche come l'assalto notturno al re delle aquile. Bello tutto il significato antirazzista, che evidenzia subito alcuni aspetti fondamentali del carattere di Zagor, che negli anni si svilupperanno ancora.

Pi? che Discreti i disegni di Ferri, che stava terminando la fase di rodaggio.

TESTI 6/7
DISEGNI 7
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Lo faceva anche Nolitta
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Ken Parker
Zagoriano Super
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MessaggioInviato: Dom Mag 06, 2012 6:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Una storia che svela in misura maggiore di quanto non fosse gi? avvenuto in precedenza la vena di difensore dei deboli e degli oppressi che si riscontra spesso in Zagor. Qui l'occasione ? una delle pi? classiche, cio? il confronto con dei negrieri che sfruttano il commercio di schiavi con i metodi pi? beceri possibili. Vero ? che all'epoca lo schiavismo non era ancora proibito, ma ci? non toglie che rappresentare i prepotenti cos? senza scrupoli e di maniere crudeli consente a Nolitta di far emergere l'istinto di giustizia del nostro eroe, che non pu? sopportare tanta crudelt?
In realt?, il primo a dimostrare stupore per l'obbligo a trattar male gli schiavi presenti al campo di lavoro di taglio di legname ? Cico, che non troverebbe nulla di strano che un povero lavoratore incatenato e stanco si disseti liberamente. A quel punto per? la sua generosit? ? insopportabile per i negrieri, che non intendono consentire un clima morbido nello sfruttamento del lavoro degli schiavi.
La storia parte con una delle gag di Cico e Trampy che diventeranno famose nel corso della saga. Questa, che mira alla vendita di miracolosi medaglioni indiani ai creduloni del paese, ? ben organizzata dai due, con tanto di perfetta recita davanti al pubblico del malato resuscitato dal semplice contatto con l'amuleto portentoso; inutile dire che la situazione evolve nel modo peggiore per i due, che vengono scoperti e inevitabilmente malmenati dai cittadini.
L'occasionale situazione in cui Zagor e Cico vengono poi a scoprire gli strani traffici lungo la costa offre lo spunto per altre spassose performance del messicano, sia la prima che la seconda volta, alla fine della storia, in cui i due cercano di penetrare nel misterioso mulino.
Quando i due decidono di andare a guardare da vicino la situazione di sfruttamento dei poveri deportati di colore, separatamente vengono in contrasto con la banda di sfruttatori: Zagor prende le misure a quel simpaticone di Timber Bill, mentre Cico appunto "viola" le norme dell'etichetta nei confronti dei lavoratori del posto.
Lo scontro ? inevitabile, ma davanti ci sono pur sempre dei boscaioli, e se ? normale che Cico non riesca pi? di tanto a mettere in pratica le lezioni di boxe che Zagor gli ha pazientemente fornito, finendo per prenderle da tutti, anche Zagor deve cedere alla minaccia di una pistola puntata sulla tempia del messicano.
La situazione che segue, in cui i due riescono a liberarsi dalla scomoda posizione di trovarsi legati per le braccia ad un cavallo lanciato a tutta velocit?, ? un po' surreale, laddove dopo pochi metri i due si dovrebbero gi? ritrovare con numerosi lividi e "bruciature" da abrasione che difficilmente consentirebbero a Zagor di riuscire a fermare il cavallo, facendolo addirittura cadere, per poi liberarsi, ma Zagor ? Zagor, e quindi va bene cos?!
Molto ben costruita la situazione notturna successiva, con il ritorno dello spettro e il diffondersi del terrore tra i banditi, la maggior parte dei quali fugge al solo pensiero di ritrovarsi di fronte lo Spirito (stavolta veramente!) con la scure in cerca di vendetta.
Indubbiamente gli uomini di Timber Bill si rivelano qualcosa di poco pi? che semplici rubagalline, fuggendo terrorizzati. Il loro capo invece si rivela personagguo decisamente ostico, un po' a tutto tondo, ma decisamente capace di fronteggiare la situazione e, fino ad un certo punto, anche la deriva degli eventi, con i suoi uomini che "si abbandonano agli isterismi". Il fatto di ritrovarsi per? completamente solo pone fine al possibile scontro.
Il passaggio successivo, dopo la liberazione dei neri pieni di gratitudine, ? quello di risalire la catena del turpe commercio per riuscire a porvi fine. Si tratta di puntare l'obiettivo sulla nave che effettua i trasporti, ma prima ancora di violare il mulino punto di riferimento degli sbarchi sulla costa. Ancora una volta si assiste ad uno spassoso Cico che spera di riuscire, in realt? costretto da Zagor, in una delle sue magistrali interpretazioni, fallendo miseramente. In ogni caso, dopo l'intervento di Zagor, il campo ? libero per tenere d'occhio i movimenti notturni.
Molto convincente la presenza di Zagor sulla nave, tanto da indurre in poche battute gli schiavi a ribellarsi, rischiando inevitabilmente la morte. C'? da chiedersi se potesse essere cos? semplice, in un periodo storico in cui per gli schiavi non c'erano prospettive possibili, ma anche stavolta Zagor ? Zagor!
Meno comprensibile ? invece la scelta del capitano Hassen di procedere direttamente all'affondamento della nave come sistema per salvare la situazione. Forse se si fosse soltanto calato in mare avrebbe avuto meno danni attirando meno l'attenzione. Quando Zagor lo avvista procedere a nuoto verso la riva si produce invece in uno dei suoi tuffi a volo d'angelo che lo hanno reso "copertinisticamente" famoso.
Impagabile infine il ruolo risolutore di Cico, che ha finalmente scoperto il modo di neutralizzare i nemici, mediante un bel randello, come gi? aveva fatto durante la storia al momento del ritorno al campo di lavoro.
Nel complesso la storia ? forse un po' ingenua, figlia dei tempi, ma nella sostanza ben costruita e comunque talmente animata dallo spirito di giustizia da consentire al lettore di passare sopra a qualche disattenzione.
Ultima positiva considerazione sui disegni di Ferri, ormai pienamente maturo nel gestire sia i vari personaggi, sia le situazioni diverse: magnifiche ad esempio le tavole delle scene notturne.
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Spiritello senza scure
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MessaggioInviato: Lun Set 24, 2012 8:40 am    Oggetto: Rispondi citando

Storia spassosa e tragica allo stesso tempo. La comicit? irresistibile la si deve al messicano che con la sua interpretazione di "Philip Mc Cicken" al mulino sfodera una delle migliori gag assolute del repertorio "trasformista" di quegli anni felici. La tragicit? la si deve alla vicenda umana di uno Zagor alle prese con il tema dello schiavismo e con dei trafficanti che gli daranno filo da torcere scatenando la sua furia che, come spesso accade, si stemperer? nella umanit? di fondo dell'eroe.

Storia 8
Disegni 9
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Zagrosky
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MessaggioInviato: Lun Set 24, 2012 9:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Le gag di Cico , con Trampy e senza, il tema del travestimento, il tema della schiavit?, la furia di zagor, la prima apparizione di Timber Bill, il tutto sapientemente miscelato da un Nolitta che inizia a carburare : gran bella storia, comprese alcune ingenuit? figlie del periodo Think
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



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qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

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Kramer76
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MessaggioInviato: Lun Ott 13, 2014 8:53 am    Oggetto: Rispondi citando



i mercanti di schiavi
numero 14, testi nolitta, disegni ferri
qua nolitta e ferri iniziano a fare sul serio, la gag con trampy è già più articolata
divertente il travestimento di cico in philip mac cicken e il supplizio della macina
zagor terrorizza gli avversari ma alla fine si dimostra magnanimo con timber bill
copertina straordinaria, ma non male anche la striscia "il mistero del mulino"

voto 9


Ultima modifica di Kramer76 il Ven Ago 13, 2021 11:06 am, modificato 4 volte in totale
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druey
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MessaggioInviato: Lun Ott 13, 2014 2:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

Kramer76 ha scritto:
RETROSPETTIVA NOLITTIANA
(la foresta degli agguati-magia senza tempo)
di Kramer76

i mercanti di schiavi. primo gioiellino di nolitta. soffre sempre il formato esiguo: siamo insomma lontani da scene d'azione più curate, dal respiro burattiniano di fuga per la libertà, per intenderci, o da grandi scene alla ettore-achille come nel finale del maxi uomini in guerra. ma, per il resto, è in questa storia che avviene il passaggio dal puerile (partendo con una gag moscissima) al puberale. il supplizio della macina ricorda il pendolo di poe, realizzato poi da boselli in ombre su darkwood! il mulino, infatti, è abbastanza gotico come luogo.

voto
°°°

ps storia che piace molto a marolla Very Happy


C'e' qualcosa di perverso nel confrontare Nolitta come in ritardo rispetto agli apici moderni.

Perverso ed estremamente godibile Laughing
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Vi ho visti crescere su questo forum!

Se mi fossi guardato un porno era meglio
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kanoxen60
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MessaggioInviato: Sab Set 16, 2017 8:51 am    Oggetto: Rispondi citando

Chiusa definitivamente la parentesi GLBonelliana (9 storie complessivamente), con questa “I mercanti di schiavi” Guido Nolitta torna stabilmente al timone della serie. iroc

Nell’occasione, conferma lo schema adottato con successo nella storia di Titan, uno schema (una "struttura tripartita", per dirla con Spiritoso) che prevede dapprima la descrizione del paesaggio, poi una gag di Cico (anche qui, come in “Titan”, in compagnia di Trampy, ma la gag è decisamente più fiacca Think ), le avversità atmosferiche (qui un temporale; là un uragano sul lago) che portano i nostri Eroi a incrociare la pista dei nemici, la discesa in campo di Zagor per fare giustizia, la sua cattura, la riscossa finale.

Da notare l’ introduzione (pag. 148 del volume 7 della CSAC) che, partendo da un punto di osservazione lontano (“Forte Dixon è un piccolo centro situato nella zona nord dell’Illinois…”), si avvicina progressivamente (“…tra gli scalcinati alloggiamenti di una modestissima guarnigione…fa spicco un affollato saloon che accoglie gli assetati abitanti della regione…”), per poi arrivare a mettere a fuoco i protagonisti (“Confuso tra gli avventori, appoggiato come tanti altri al lurido bancone, un tipo di nostra conoscenza…”). Smile

Con Nolitta tornano, ovviamente, le più rilassate caratterizzazioni di Zagor e Cico, con il secondo protagonista a pieno titolo della vicenda e il primo che raramente perde le staffe con il compagno (anche se, in qualche occasione, ne avrebbe motivo).
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MessaggioInviato: Sab Set 16, 2017 9:04 am    Oggetto: Rispondi citando

Dopo il prologo che vede protagonisti, con scarsa fortuna, Cico e Trampy, Zagor entra in scena dopo una decina di pagine dall’inizio, quando trova l’amico, reduce dalla spazzolata presa dagli inferociti abitanti di Fort Dixon, nascosto in un bidone della spazzatura (pag. 157).
Benché perplesso sulla proposta fatta dall’amico, accetta di partire subito dal paese (pag. 158); quando l’inevitabile acquazzone li sorprende per la via, Zagor si arrabbia ma ciò non gli impedisce di sconsigliare a Cico di rifugiarsi sotto un albero (pag. 159).

Giunti in prossimità del lago Michigan, chiede ospitalità ai custodi del vecchio mulino; ottenuto uno sgarbato rifiuto, Zagor penetra nel fabbricato passando da un’alta finestra (pag. 166).



Dopo qualche ora di sonno, il vigile Zagor si accorge che qualcosa di strano sta accadendo nei pressi del mulino (pag. 167); quando si rende conto che si tratta del commercio di schiavi neri, si dichiara sorpreso della mostruosità della cosa (“…mi aspettavo qualsiasi mascalzonata dai molti furfanti che si sono stabiliti qui intorno, ma questa mi sembra mostruosa…”, pag. 167) e dichiara subito che cercherà di porre rimedio alla situazione (“…io non lo permetterò…”, pag. 171), scendendo dalla finestra del mulino e mettendosi a inseguire il carro carico di schiavi.

Dopo un siparietto con Cico, che si lamenta per la fatica della corsa (pagg. 172-173), il nostro Eroe rimane perplesso sulla direzione presa dal carro, ma è Cico ad avere l’intuizione giusta, pensando a qualche miniera nei dintorni: per tale brillante deduzione, Zagor fa i complimenti all’amico rifilandogli una poderosa pacca sulla spalla (così poderosa da togliere il fiato: pag. 174) e una vigorosissima stretta di mano (così vigorosa da stritolargliela, quasi…: pag. 175). Laughing
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MessaggioInviato: Sab Set 16, 2017 9:12 am    Oggetto: Rispondi citando

Giunto al deposito dei taglialegna, trattiene la sua indignazione quando vede un vecchio schiavo sfinito preso a frustate (pag. 178), ma nell’ufficio invita a chiare lettere il boss Timber Bill a trattare più umanamente gli schiavi (“…oppure userò anch’io la scure…ma non per tagliare alberi!”, pag. 180). thumbleft



Uscito dall’ufficio, vede Cico preso di mira da Bannion, uno dei boscaioli, solo per aver offerto un sorso d’acqua a uno schiavo: la sua reazione è fulminea, con la scure che si abbatte sulla mano del boscaiolo, facendogli saltare la frusta (pag. 183). Da li si scatena l’inevitabile rissa, dove Zagor mena fendenti e Cico li prende; a dire il vero, anche Zagor ne busca uno da Timber Bill, che però gli viene subito restituito con gli interessi (pagg. 185-187).

Quando il messicano viene tenuto sotto tiro da uno dei boscaioli, però, Zagor è costretto ad arrendersi (pag. 187) e si prende il quasi inevitabile colpo in testa (pag. 189).
Al risveglio, si ritrova con Cico in scomodissima posizione, ossia legato a un cavallo pronto a una corsa mortale; questo non gli impedisce, tuttavia, di proferire una temibile minaccia, che lascia tutti i boscaioli nel disagio più totale (“Zagor non perirà certamente per mano di un gruppo di sciacalli quali voi siete…quando la luna sarà alta nel cielo, egli tornerà sulla vostra pista e quando voi udrete il suo grido di guerra, la fredda mano del terrore si insinuerà nei vostri petti!...”, pag. 191 Confused . Da notare la frase tutta in terza persona, quasi parlasse di un estraneo).

In effetti, pochi metri dopo la partenza, Zagor, supplicato da Cico, riesce ad accorciare la distanza fra sé e il cavallo facendo presa sulle corde, fino a provocare la caduta dell’animale (pag. 193).

Liberatisi dalle corde, mentre il messicano è pronto a filarsela il più lontano possibile, Zagor dà inizio alla riscossa (pag. 194).
Con un trucco indiano, si sbarazza con facilità delle due sentinelle presso la base dei boscaioli (pagg. 196-197) e comincia a lanciare le sue urla nell’oscurità della notte, spaventando non poco gli uomini di Timber Bill. I quali, dopo aver girato a vuoto nei paraggi nell’inutile ricerca del fantomatico nemico, decidono che ne hanno abbastanza e stordiscono il loro capo col calcio di un fucile, lasciandolo nelle mani dello Spirito con la Scure (pag. 207).

Come in diversi casi precedenti (quello del killer Coffin, ossia “lo strano violinista”, ad esempio), Zagor si dimostra magnanimo nei confronti di chi ha tentato di ucciderlo e si limita a cacciare Timber Bill dalla regione ("Raccogli i pochi stracci che ti sono rimasti e alza i tacchi insieme ai tuoi tre scagnozzi…!”, pag. 209).

A quel punto, Zagor libera gli schiavi neri, che gli sono assai grati, e li conduce a Fort Bond, dove un suo amico, certo Shepard, offrirà certamente loro la possibilità di lavorare nelle sue coltivazioni di tabacco (pag. 210).
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MessaggioInviato: Sab Set 16, 2017 9:15 am    Oggetto: Rispondi citando

Al Forte, Zagor fa la conoscenza del tenente Guinnes (presentatogli dall’amico Shepard), che gli offre la sua collaborazione nella lotta ai mercanti di schiavi (pag. 212); collaborazione che Zagor rifiuta, avendo già partorito un piano di attacco che prevede un nuovo travestimento del fido compagno di viaggi (il quale non gradisce la prospettiva…, pag. 213). Laughing

Mentre attende risultati dall’azione di Cico al vecchio mulino sul lago Michigan, Zagor si rende conto che qualcosa non sta andando per il verso giusto e, per capire cosa stia succedendo, si attacca alle consunte pale del mulino e si lancia verso una finestrella (pagg. 220-221).
Visti i guai in cui si trova l’amico, non esita a rompere la finestra e a fiondarsi all’interno dell'edificio, dove, dopo qualche scambio di colpi, neutralizza con l’ausilio di due sacchi di farina i due custodi Curly e Barney (pag. 224).

Liberato Cico dall’imbarazzante posizione orizzontale sulla macina e visto il fallimento del piano originario, non perde tempo e si immerge nelle acque del lago per andare a liberare gli schiavi detenuti sull’imbarcazione del capitano Hassen (pag. 227).

Salito a bordo, getta in acqua l’unica sentinella (pag. 229), scende in stiva dagli schiavi e ne libera alcuni dalle catene (pag. 232).
Dopo aver messo fuori causa altri due uomini del vascello, va insieme ai neri all’assalto del resto della ciurma (pag. 235). Nella lotta, scaraventa nel lago un altro marinaio (pag. 236); quando realizza che l’imbarcazione sta affondando, fa salire gli schiavi sulla scialuppa e si getta in acqua, all’inseguimento del capitano negriero (pag. 240).

Giunto a riva, apprende della straordinaria pesca fatta da Cico e si complimenta con l’amico per aver catturato il fuggitivo (“Cico, pancione del mio cuore…sei un portento!”, pag. 243).
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MessaggioInviato: Sab Set 16, 2017 9:21 am    Oggetto: Rispondi citando

Cico è protagonista a pieno titolo della vicenda.
Alterna, nolittianamente, disavventure tragicomiche (di ammaccature ne subisce veramente tante Sad ) a gesti di insospettabile efficacia (si veda, appunto, la cattura del capitano Hassen per mezzo di un formidabile randello Applause ).

Le prime dieci pagine della storia sono campo libero per lui e l’ormai amico e compagno (di sventura) Trampy.
A Fort Dixon, infatti, i due sono protagonisti di una gag cialtronesca (un po’ fiacchina, a dire il vero) che ha al centro il miracoloso talismano di Takewa, noto (?) stregone dei Seminoles.
Recitando ciascuno il proprio copione in perfetta sintonia, a Cico tocca la parte del vero uomo delle foreste (che sia tale lo si desume solo dal cappello di pelliccia di castoro, in effetti), che conosce “i mille segreti della medicina indiana”, fra i quali rientra il citato talismano.
I poteri del talismano vengono messi alla prova nel saloon del paese, dove Trampy simula un fortissimo dolore di stomaco e Cico interviene, posando il talismano sulla parte dolorante dell’amico e provocandone l’immediata guarigione, con la più grande meraviglia di tutti i presenti (pag. 151).

Subissato di richieste di acquisto del portentoso oggetto indiano, Cico dapprima rifiuta sdegnato (“Per carità…non ne parliamo neppure…questo è un oggetto unico al mondo…ripeto, unico al mondo e non ho nessuna intenzione di cederlo”, pag. 153); poi, di fronte all’insistenza di un avventore, lo cede alla modica cifra di 50 (!) dollari (“E va bene, mi avete convinto brav’uomo…ve lo venderò proprio perché mi siete simpatico”, pag. 153), dietro raccomandazione di non spifferare a nessuno l’avvenuto acquisto.

Ma quando diversi paesani si ritrovano tutti con il medesimo talismano al collo, l’inganno viene scoperto e per Cico e Trampy (che scioccamente, anziché darsela subito a gambe, si fermano in paese a produrre altre copie del talismano Brick wall ) si prospetta la consueta spazzolata (“ammaccature-1”, pagg. 156-157).
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