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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
L'invulnerabile (nn. 224/226)
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Autore Messaggio
Adriano
Spirito con la suspense
Spirito con la suspense


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MessaggioInviato: Sab Set 25, 2010 1:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

ESKIMO - UN RITORNO DIFFICILE ?




IL PERSONAGGIO E? STATO SNATURATO ?
LE RAGIONI DELL?INVULNERABILITA?

Credo che una delle cose pi? difficili in ambito Zagorino , creativamente parlando , sia gestire il ritorno di un nemico nolittianano.
Giustamente il nostro OEJ chiede ironicamente : << quali erano, queste meravigliose peculiarit? di Eskimo che il turpe Toninelli ha cancellato? Il fatto che sapeva sciare? >>.
In effetti questo nemico cosa aveva di tanto magico ? sapeva organizzare i suoi uomini , era un avversario forte che ha tenuto fisicamente testa a Zagor in una drammatica lotta finale tenutasi su un lastrone di ghiaccio . Punto . La sua innegabile "magia" stava tutta nella sua presenza anomala , inizialmente misteriosa che costituiva una sorta di UFO , di meraviglia , portava a Darkwood scenari inediti ( in termini di abbigliamento , Sci , Cayak , Iglu ) , insomma era sorprendente .
La meraviglia si basava un po? sulla sorpresa del B-Movie , <<i falchi delle nevi>> nella prima copertina erano come le <<Belve>> che annunciano senza anticipare l?arrivo dell?Uomo Lupo , in questo caso dell?insolito nemico .
Ora , venuta meno la sorpresa iniziale , ripresentare ancora Eskimo con quelle caratteristiche rischiava di rendere il suo ritorno una fotocopia sbiadita , come il Kandrax di Nicolai , che magari non tradisce il personaggio ma non lo evolve nemmeno , ed alla fine delude ugualmente.
L?unico che ? stato in grado di esaltare il ritorno di un nemico nolittiano tenendo fede alla costruzione originale, ? stato Castelli con il ritorno del Vampiro. C?? per? da dire che egli poteva attingere nel filone inesauribile dell?Horror.
Ma Eskimo cosa poteva dare ancora se non evolvendo come personaggio , o situazione , o struttura narrativa ?
Evolvere quindi era una necessit? , ma dove ? in quale direzione ? Il personaggio non dispone di un grande retroterra dal quale partire per un successivo sviluppo consono ed interessante e ogni progresso evolutivo inevitabilmente rischiava di essere troppo lontano dall?originale , il cui fascino resta legato soprattutto alla sorpresa , la meraviglia di vedere una sorta di alieno a ?darkwood? , un eschimese che gira con gli Sci .
Toninelli gioca allora ed ancora la carta della sorpresa ma da un lato esagera , dall?altro si concentra su un solo aspetto che per altro gestisce malissimo .
Prende Eskimo che nel precedente episodio aveva tenuto testa fisicamente a Zagor e ne fa un supereroe invincibile , poi prende lo Spirito con la Scure e lo rende pi? vulnerabile di un babbeo qualsiasi , aumentando il divario fra i due , aprendo la forbice a svantaggio del nostro . L?intento appare unicamente quello di giocare ancora sullo scontro finale . ma ci torno dopo su questo aspetto .

SOSTITUZIONE DI CICO .
Come risulta dall?intervista Toninelli ha cercato di investire sul messicano ( purtroppo le lunghe gag nolittiane non hanno passato il vaglio della redazione ) ma , per sua ammissione ha cercato anche di far sua la serie , di caratterizzarla con personaggi propri . Qui si inserisce Carcassonne sulla stessa scia di Little Own . Carcassonne ? il <<conte di non so cosa>> , parla francese , introduce a Zagor gerarchie ed abitudini degli Athabaska cos? come fa il personaggio Batiste in circostanze simili nel film <<l?uomo chiamato cavallo>>.
Carcassonne sembra una vaga sintesi fra il meticcio di origini francesi e l?inglese di nobili origini ( nel film Richard Harris ) , se il metis era ossessionato dal desiderio di libert? , Carcassonne appare corroso dal morbo della vendetta . Appare per? incoerente la prima parte nella quale il personaggio sembra sin troppo sereno , la morte della moglie ? avvenuta appena una settimana prima !

ZAGOR E LO SVILUPPO DELLA STORIA
A parte l?imboscata con Zagor steso in due vignette e ripresosi dopo mezzo albo , l?introduzione , gli schiavi e la fase della prigionia non sono gestite malissimo .
L?intero soggetto sembra per? una scusa per riproporre unicamente lo scontro finale fra Zagor ed Eskimo , e per giocare la carta della sorpresa : esibire l?Eskimo immortale senza trucchi e senza inganno!
Dopo averci mostrato a pi? riprese uno Zagor fallibile e sin troppo fragile e dopo aver presentato altres? un nemico potenzialmente invincibile , Toninelli allunga il brodo con l?attacco al forte .
Un lungo pim ? pum ? pam in cui , per diverse pagine manca non solo l?antagonista , ma anche il protagonista . Dopo vari espedienti e vicissitudini che servono a macinare pagine si arriva finalmente alla resa dei conti . Non quella fra Carcassonne e il pellerossa , l'assassino della moglie ( la morte della moglie non ci ? stata mostrata ed il lettore non pu? partecipare sufficientemente sul piano emotivo ) , ma quella che interessa veramente .
Appare banale la motivazione con la quale Eskimo si dota di superpoteri , ma tutto sommato altre spiegazioni non avrebbero risollevato l?indice di gradimento di questa avventura che st? per giocarsi le cartucce finali . ? purtroppo sprecate sciaguratamente .
Ora , che Zagor non riesca ad uccidere Eskimo va bene , tutta la storia ? costruita per stupire da questo punto di vista , per creare maggiore apprensione , ma questo non giustifica affatto che l?eroe gli spari su un piede per paura che l?avversario si avvicini disarmato , non giustifica le dita negli occhi (come farebbe giustamente una donna ) , la scure e la fuga , Eskimo ha ampie capacit? di difesa ma nell?offesa ? sempre umano , l?eroe nella lotta non prova nemmeno a rifilargli un pugno. ?lo Zagor castelliano si far? pure rubare la scena da Albert ma al Vampiro rifila una serie travolgente di colpi , praticamente corre i cento metri sull?avversario .
Qui invece , dopo sconfitta e fuga tutto si risolve banalmente in un volo nel vuoto.
Dove sta l?epico , drammatico , impossibile duello che sembrava esserci stato promesso e per il quale ci siamo sorbettati il brodume precedente ? Veramente pessima storia .

Sad Sad

DISEGNI : Poco da eccepire , Donatelli non ai massimi livelli ma essenziale , concentrato sui personaggi , dinamico , efficace.


Very Happy Very Happy
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cama69
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MessaggioInviato: Sab Set 25, 2010 2:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per me ? una storia quasi insopportabile, mi ? estremamente pesante rileggerla, probabilmente sto esagerando ma vedere Zagor messo fuori combattimento per numerose pagine da una botta in testa proprio non lo riesco a digerire, certo questo segnale sar? solo il primo in seguito questa caratteristica del protagonosta verr? mostrata spesso con mia grande irritazione.
Cominque in questa storia ci sono anche altri apetti a renderla controversa, Adriano ne ha descritti alcuni, io aggiungo che Eskimo con il potere che aveva assunto doveva essere un protagonista massiccimante presente nella vicenda invece ? presente intensamente solo nel duello finale con Zagor nenache particolarmente avvincente

Direi una storia da dimenticare, personalmente il buon Donatelli non mi ha fatto mai impazzire, per? era funzionale alle storie che disegnava, direi un disegnatore essenziale eccetto quando doveva disegnare le donne, erano inguardabili
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.


Ultima modifica di cama69 il Lun Ott 14, 2013 8:11 am, modificato 1 volta in totale
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wakopa
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MessaggioInviato: Dom Set 26, 2010 8:53 am    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:
Zagor subisce una botta in testa e invece di riprendersi dopo qualche minuto, come tutti gli eroi, ci mette giorni e giorni, una cosa assolutamente inaccettabile...


il realismo toninelliano... Laughing

Adriano ha scritto:


Appare banale la motivazione con la quale Eskimo si dota di [b]superpoteri



di questa memorabile storia Liar mi ha sempre colpito la contraddizione intrinseca:da un lato il realimo toninelliano a mille(giusta diagnosi per la botta in testa Laughing )e dall' altro appunto i superpoteri conferiti ad Eskimo Rolling Eyes Brick wall
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Adriano
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MessaggioInviato: Mar Set 28, 2010 11:52 am    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:
io aggiungo che Eskimo con il potere che aveva assunto doveva essere un protagonista massiccimante presente nella vicenda invece ? presente intensamente solo nel duello finale con Zagor nenache particolarmente avvincente
sembra aver puntato tutto sulla sorpresa finale , sul presentare Zagor di fronte ad un nemico sorprendentemente invincibile senza per? riuscire a sfruttare nemmeno questa situazione
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Mauro Tozzi
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MessaggioInviato: Dom Nov 28, 2010 12:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Come ? stato gi? detto, Eskimo avrebbe potuto, anzi dovuto, prendere parte anche lui all'assalto al forte, altrimenti che leader ? uno che incita gli indiani alla rivolta senza per? partecipare alla battaglia? Sa tanto di "armiamoci e partite"! Not talking
E concordo anche con chi dice che al suo posto avrebbe potuto esserci chiunque altro, se questi suoi superpoteri alla fine non hanno alcun peso sullo svolgimento della storia. Sad
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wakopa
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MessaggioInviato: Dom Nov 28, 2010 6:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mauro Tozzi ha scritto:
Come ? stato gi? detto, Eskimo avrebbe potuto, anzi dovuto, prendere parte anche lui all'assalto al forte, altrimenti che leader ? uno che incita gli indiani alla rivolta senza per? partecipare alla battaglia?


lo faceva anche con I falchi delle nevi Not talking Laughing
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Thunderman
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MessaggioInviato: Dom Nov 28, 2010 9:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Qualsiasi leader avrebbe fatto come Eskimo, come recita il famoso detto "Armiamoci e partite" Whistle Whistle
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Lo faceva anche Nolitta
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Andrea67
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MessaggioInviato: Sab Ott 12, 2013 10:55 am    Oggetto: Rispondi citando

Iniziamo col dire che non sono d’accordo con chi ha definito questa storia il primo passo falso dell’Autore senese e quindi neanche con Angelo Palumbo che, nell’Index, ha definito questa storia insufficiente.
Toninelli dà molto spazio ai nemici di Zagor e al suo compagno Carcassonne relegando il nostro eroe in un cantuccio per buona parte della storia però, quando decide di farlo agire, lo rende protagonista.
Smontiamo le critiche:
Zagor se ne sta buono per alcuni giorni, lavorando come uno schiavo? E’ vero, ma è spiegato che lo fa, convincendo a tenere lo stesso comportamento anche i suoi compagni di prigionia, per far allentare la sorveglianza su di loro da parte dei carcerieri.
Zagor rimane svenuto per quasi due giorni per una botta in testa? Abbastanza realistico! C’è gente che muore per una botta in testa, compreso l’indiano che affronta Zagor nel fiume.
Zagor che viene salvato da Carcassonne dopo essere caduto dall’alto? Chi non perderebbe i sensi dopo una caduta del genere!
Eskimo viene stravolto, come nemico? Prima era un rubagalline, adesso ha accresciuto il proprio carisma grazie alle sue mutate condizioni fisiche. Niente di male!
Il pregio di questa storia è quello di aver introdotto, come la precedente, nuove tribù indiane – tra l’altro, ben illustrate da Donatelli - in nuove zone geografiche, aver creato un comprimario interessante in Carcassonne e, dopo un lungo prologo con la prigionia dei Nostri, averci regalato una bella battaglia all’interno del Forte ed il duello finale tra Zagor ed Eskimo.
Promossa con una piena sufficienza.

Voto alla storia: 6,4
Voto ai disegni: 8
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Andrea67
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MessaggioInviato: Sab Ott 12, 2013 10:57 am    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:
Per me ? una storia quasi insopportabile, mi ? estremamente pesante rileggerla, probabilmente sto esagerando ma vedere Zagor messo fuori combattimente per numerose pagine da una botta in testa proprio non li riesco a digerire

Numerose? 10 tavole, soltanto dieci tavole, poi si sveglia.... Very Happy
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cama69
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MessaggioInviato: Mar Ott 15, 2013 2:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sono in grandissima dificoltà a commentare questa storia, perchè sono costretto a rivedere almeno parzialmente il giudizio che avevo scritto qualche anno fa. Meglio chiarire subito questo aspetto alla prima storia che ho trovato discutibile nella fase Toninelliana.
Leggere le storie della collana in sequenza mi consente di avere un quadro di insieme più omogeno e mi costringe inevitabilmente a fare dei confronti con le storie precedenti. A questo si aggiunge che la CSAC arriva dopo una mia lunga presenza sul forum che ha cambiato un pò il modo di approcciarmi alle storie, prima ero molto più tollerante e superficiale, leggevo gli albi per lo sfizio di passare una mezzoretta di svago, non mi arrabbiavo più di tanto neanche in presenza di storie che reputavo pessime e soprattutto sorvolavo su molte cose, questo è importante da sottolineare perchè incide tantissimo portandomi spesso a cambiare opinione.
Prima della uscita della CSAC avevo letto varie volte quasi tutte le storie a seconda del desidero di volerle rileggerle senza seguire strettamente l'ordine di uscita nelle edicole, poichè quasi tutte le storie di Nolitta le avevo letto molte volte e le ricordavo bene quando le ho rilette sulla CSAC non ho avuta nesuna sorpresa particolare avendo conferma dei pregi e di qualche difetto. Quello che mi ha destabilizzato è stata la lettura di alcune storie di Castelli e Sclavi che sinceramente non rileggevo da anni e che mi hanno lasciato abbastanza interdetto, perchè le ricordavo un pò scarsine ma anche divertenti. Ovviamente non stò parlando del ritorno del vampiro, il cerchio della vita, il tesoro maledetto e altre che invece le ricordavo benissimo per averle rilette tante volte, stò parlando di storie quali la minaccia verde, missione compiuta, fantasmi, thunderman, il profeta e il mostro a tre teste che rilette oggi alle luce di quanto affermato in precedenza mi hanno lasciato senza parole. Le ho trovato pessime, senza logica, con passaggi superficiali e ma anche un pò arronzate, in parole povere pasticciate. Credo di essere stato esaustivo nel commentarle singolarmente, però giusto per rinfrescare butto qua e la qualche considerazione. Nella storia la minaccia verde non si capisce se la pianta si muove oppure no, se si riproduce oppure no, anzi prima si afferma una cosa poi la si rinnega; nella storia missione compiuta ci sono scene di una infantilità estrema, si fa a gare per far emergere il peronaggio più idiota; nella storia fantasmi tutti i bimbi di Tampa sono evidentemente clonati perchè scelto un neonato a caso quando arriva a trent'anni sono tutti uguali, non si capisce chi gestisce la successione del custode, lui stesso? inoltre c'è una comunità che vive da secoli ma non si vedono donne; nella storie piccoli assassini non si capisce se i pesci scendono solo lungo la corrente oppure sono anche in grado di risalire; nella storia di Thunderman tra le tante assurdità come non rimanere sconcertati dal comportamento dello stregone che sentondosi minacciato da un bianco che è ospite della sua tribu invece di farlo sorvegliare, in piena notte decide di chiamare Zagor con un tamburo, e non come sarebbe stato normale uno tra i tanti guerrieri o il suo amico sakem, non solo ma Zagor sente il suono del tamburo a miglia di distanza ma nessuno del villaggio si sveglia pur trovandosi a qualche metro dal tamburo, devo ridere per non piangere. Lasciamo perdere il profeta altrimenti non finiamo più e cosi via..... Insomma avete capito che sono rimasto molto sorpreso da queste storie che mi sento di definirle nello stesso modo che Castelli ha definito la minaccia verde incontrando un gruppo di forumisti : <<bella c......>>
Ora fatto questo preambolo piuttosto lungo vengo al mio problema, le storie di Toninelli e quelle successive fino ad oggi le ricordo tutte abbastanza bene, non voglio giocare d'azzardo ma anche le storie peggiori, saranno noiose, prive di mordente, mosce, ripetitive e senza pathos, ma sono sempre logiche e non contengono strafalcioni. E' chiaro che ciascun lettore ha una propria sensibilità e io purtroppo sono molto sensibile agli strafalcioni, alle incongruenze, ai passaggi poco chiari, quindi anche se la storia è divertente non riesco a sorvolare. Altri lettori, anche presenti su questo forum, invece hanno una diversa sensibilità rispetto alla mia, per cui per loro ad esempio thunderman e le altre Castellate e Scalvate sono almeno divertenti e hanno spunti interessanti e quindi sono migliori delle peggiori di Toninelli e seguenti, lo capisco benissimo, ve lo assicuro, ma per me non è così, o almeno non lo è più da quando sono rimasto scioccato leggendo alcune Castellate-Sclavate. La cura e la logicità interna nello sviluppo di storia, fatto salvo la sospensione dell'incredulità, sono per me un valore aggiunto di fondamentale importanza.

Detto ciò l'invulnerabile pur avendo dei difetti che la rendono ai mie occhi criticabile è molto superiore ad alcune Castellate e alcune Sclavate e quindi devo per forza rivedere al rialzo il mio giudizio altrimento la metterei allo stesso loro livello, e mi sa che dovrò farlo altre volte anche con altre storie di Toninelli. Oppure queste storie di Castelli e Sclavi le considero come fuori scala e quindi non ne tengo conto in futuro.
Comunque sia, questa settima storia di Toninelli per me è la pegiore tra quelle che ha scritto fino a quel momento. Nulla da dire sulla logica degli avvenimenti, sulla cura e sulla dedizione che ci ha meso l'autore, tutto fila liscio e si vede anche che la documentazione storica è esaustiva, però la storia proprio non mi prende, la trovo poco avvincente e anche stavolta ho fatto un pò di fatica ad arrivare alla fine. Cico è stato messo da parte da Carcassone che però non è che mi abbia esaltato più di tanto. Sulla botta in testa ammetto di essermi sbagliato, faccia mea culpa Red face Red face La botta che ha avuto Zagor è stata tremenda ed è stato sottolineato quindi è normale che ci sia voluto del tempo per riprendersi, l'autore ha voluto mostrare anche il periodo di convalescenza che di solito non si fa mai in collane come questa. Quando l'eroe si sveglia poi diventa subito dopo a tutti gli effetti operativo, qui non è stato cosi e questo aspetto ancora mi infastidisce un pochino, sia chiaro, però riconosco che Toninelli ha voluto dare un tocco di sano realismo. Però quello che non mi piace assolutamente è la gestione di Eskimo dalla prima all'ultima vignetta e questo inficia notevolmente tutta la vicenda.
Police verso per i disegni di Donatelli, siamo al nord dei grandi laghi ci dovrebbero essere dei paesaggi mozzafiato ma è riuscito a rappresentarli in modo abbastanza anonimo.
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Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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Andrea67
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MessaggioInviato: Mar Ott 15, 2013 4:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

La penso come te, Cama, per quanto concerne la disamina delle storie di Castelli/Sclavi che hai citato, il basso livello delle quali non può che giocare a favore di un Toninelli fino a questo momento impeccabile.
E continuerà così, con un paio (tre al massimo) di eccezioni per almeno altre 12/15 storie.
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cama69
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MessaggioInviato: Mar Ott 15, 2013 7:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Andrea67 ha scritto:
La penso come te, Cama, per quanto concerne la disamina delle storie di Castelli/Sclavi che hai citato, il basso livello delle quali non può che giocare a favore di un Toninelli fino a questo momento impeccabile.
E continuerà così, con un paio (tre al massimo) di eccezioni per almeno altre 12/15 storie.

Le storie di Toninelli le ricordo tutte benissimo e già ti dico che sono in perfetta sintonia con quanto dici, prossimamente ci saranno tre storie di basso livello a breve distanza tra loro, la prima sarà la capanna del pino solitario. Wink
Però su questa storia siamo un pò in disaccordo, l'invulnerabile resta per me una storia difficilmente digeribile, non riesco bene a inquadrare cosa è che mi infastidisce, ma ogni volta mi da la sensazione di una specie di polpettone noioso. L'unica cosa che mi è chiara riguarda l'utilizzo di Eskimo, anzi il non utilizzo dovrei dire, che non mi aggrada per niente soprattutto per il grande potere che aveva acquisito. Nolitta con un personaggio meno impressionante di Eskimo ma simile come Iron Man tanti anni prima era stato capace di imbastire una storia avvincente, invece Toninelli ha fatto un mezzo flop. Parliamoci chiaro ma alla fine la vicenda ruota attorno all'assalto di un avamposto da parte degli indiani con l'aiuto di un traditore, incitati da un leader. Non lo so ma è come se Eskimo con il suo impressionante potere fosse sottoutilizzato, d'altronde l'invulnerabile è un titolo pertinente perchè in effetti Eskimo quasi lo è, ma alla fine in poche vignette prima si appalesa e poi in altrettante poche vignette viene sconfitto. mah.
Insomma Toninelli per me con questa storie commette il primo passo falso, i disegni di Donatelli poi non aiutano per niente
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Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.


Ultima modifica di cama69 il Mer Ott 16, 2013 1:07 pm, modificato 2 volte in totale
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One Eyed Jack
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MessaggioInviato: Mar Ott 15, 2013 7:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

"La capanna" di cui parlate corrisponde a "Agguato all'alba", vero? Think

A me piace. Red face Red face Red face
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MessaggioInviato: Mer Ott 16, 2013 7:00 am    Oggetto: Rispondi citando

Le tre storie penso siano: Agguato all'alba (la capanna), La morte nell'aria, consecutive, e I guerrieri della città sepolta dopo qualche numero.
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MessaggioInviato: Mer Ott 16, 2013 7:16 am    Oggetto: Rispondi citando

Tre storielle dimenticabili (specie i guerrieri, dimenticabilissima Not talking ) con un Donatelli al minimo sindacale Rolling Eyes
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