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[Mister No]

Domandone per quelli con la memoria davvero buona: è la primissima apparizione di Tonka oppure il fratello di sangue appare già in qualche storia precedente ?
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"Nella vita bisogna accontentarsi soltanto del meglio" (Zino Davidoff)
"The reason I'm running for president is because I can't be Bruce Springsteen" (Barack Obama)

[ElEmperador]

The first...
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E M P

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[Mister No]

I was pretty sure of it but of course I need a confirmation... Thanks for that
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"Nella vita bisogna accontentarsi soltanto del meglio" (Zino Davidoff)
"The reason I'm running for president is because I can't be Bruce Springsteen" (Barack Obama)

[AAHHYAAAAK]

Thanks also for me. I forget it
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[bimbosullivan]

una delle miglior storie nei primi 20 numeri

[kanoxen60]

Mah, sono un po’ in difficoltà a recensire questa storia.
Non è che ci sia una trama articolatissima: sostanzialmente, si tratta di due duelli fra Zagor e mister Fletcher con in mezzo una gag (fiacca ) di Cico al Forte.

Lo schema è quello già messo a frutto da Nolitta nelle storie immediatamente precedenti: il nostro Eroe affronta un nemico, viene sconfitto, si riprende, va alla riscossa fino al trionfo finale (è incluso l'ormai tradizionale travestimento da parte dei due compagni).

Qui la sconfitta è particolarmente dolorosa perché va a intaccare il prestigio di cui gode lo Spirito con la Scure presso le popolazioni indiane; e particolarmente eroico è il comportamento di Cico, che, come ne “Lo strano violinista”, salva l’amico da morte certa, rischiando grosso in prima persona, ma riuscendo a riportarlo al sicuro alla capanna di Darkwood.

Naturalmente, la sconfitta di Zagor avviene perché l’avversario bara, come del resto sarebbe accaduto anni dopo anche a Tex, di fronte allo “swivel” di Ruby Scott. Ma, tutto sommato, il fabbro dell’Illinois viene poi battuto senza troppa fatica e, una volta toltagli l’armatura, è sembrato più (complice il disegno di Ferri) un vecchietto inerme che un temibile e agile avversario.

Sono rimasto un po’ sorpreso, infine, dall’ apprendere dell’animosità della cosca (krameriana) dei Cayuga, guidati da quel sovrappeso di Na-Pawa, nei confronti di Zagor: ero rimasto alla grande amicizia che legava il nostro Eroe alla tribù Cayuga di Natuka, persino Cico aveva indossato il loro costume indiano nella ferriana “Gli schiavi della miniera”.

D’altra parte, questa è la storia in cui appare per la prima volta Tonka, sakem dei Mohawk e fedele alleato, che tante avventure e tanti rischi avrebbe condiviso nel prosieguo con lo Spirito con la Scure. Senza il contributo di Tonka (e l'eroismo di Cico), il nostro Eroe non sarebbe certamente riuscito a venire a capo della faccenda.

[kanoxen60]

Che per Zagor le cose stessero per mettersi male lo si poteva capire sia dall’antefatto de “Lo squadrone fantasma”, dove un gruppo di pischelli Cayuga se ne sbatteva della presenza del nostro Eroe continuando imperterrito l’attacco a un carro di coloni, sia dagli incubi che tormentano il suo sonno nella prima notte al ritorno a Darkwood (tema già ricorrente, quello degli incubi, dopo la primizia ne “La lancia spezzata”).
I presentimenti negativi sono confermati il giorno dopo, sul far della sera, quando Zagor si rende conto che nessuno dei capi indiani da lui convocati si sarebbe presentato all'appuntamento, a Darkwood (“I miei presentimenti...gli incubi della notte scorsa...tutto sta per avverarsi...”, pag. 18 dell'8° volume CSAC).

Per il resto, i sensi dello Spirito con la Scure sono sempre all'erta: zittisce Cico, in pieno stile GLB, quando sente qualcuno avvicinarsi di soppiatto alla capanna (“Zitto, ti dico! Ho udito uno sciaquio...qualcuno si sta avvicinando a nuoto!”, pag. 19), si apposta e sorprende il misterioso visitatore (che altri non è se non Tonka, pag. 21), intuisce dal racconto dell'amico Mohawk che il cosiddetto Iron-Man non è altri che “...un furbone deciso a riempirsi le tasche con l'oro che i gonzi delle tribù gli porteranno...” (pag. 27), riporta Tonka alla sua tribù nascondendolo sul fondo della canoa, sotto un mucchio di pelli, nel timore di perdere il suo unico, prezioso, alleato (pag. 29), sente ancora una volta che qualcuno li sta inseguendo, correndo tra i cespugli (pag. 30), e mette rapidamente fuori causa gli inseguitori (pag. 31).

Al campo Cayuga, ostenta sicurezza e invita Cico a fare altrettanto, recita un motto al borioso Na-Pawa, che sottolineava il coraggio che aveva avuto a presentarsi al campo (“Puah!...E' forse coraggioso il puma che si spinge nel recinto delle pecore?”, pag. 36), si fa un baffo dell'invito di Iron-Man a lascirgli il campo libero e, anzi, promette di combatterlo senza tregua (“Ti combatterò fino all'ultimo respiro, Iron-Man, ti perseguiterò finchè...”, pag. 39).

[kanoxen60]

Il duello è uno dei momenti clou della vicenda, con Zagor che riesce a rifilare due poderosi colpi di scure al nemico, ma che nulla può quando viene ferito di striscio dal tomahawk-picozza dell'avversario, la cui punta era imbevuta di un veleno non mortale ma efficace: ne consegue una completa perdita di forze del nostro Eroe, che sarebbe finito da Iron se non intervenisse Cico a implorare di lasciarlo in vita (pag. 4.



Ma il calvario non è concluso, posto che lo Zagor impotente è sottoposto anche all'umiliante punizione dei colpi di frusta e di bastone delle vecchie squaw Cayuga, umiliazione cui ancora una volta pone termine Cico, che si carica eroicamente in spalla l'amico e lo riporta, privo di sensi, al rifugio di Darkwood (pag. 52).

[kanoxen60]

Due giorni dopo, lo Spirito con la Scure è di nuovo perfettamente in forma: capisce subito la ragione della sconfitta nel duello, ossia l'uso da parte di Iron della sua picozza con la punta avvelenata (pag. 56 ) e promette una pronta, inesorabile vendetta (“...non mi concederò pace finchè non lo avrò scofitto”, pag. 57), puntando anche sull'aiuto dei due suoi alleati (Tonka e Cico, pag. 58 ).

Dopo la visita al Forte (di cui non si dice il nome) e aver avuto conferma della fiducia del comandante, maggiore Walter Ford (pag. 68 ), Zagor torna alla capanna a rimuginare i piani per la riscossa, ma è solo una nuova visita di Tonka, con l'annuncio del torneo organizzato da Na-Pawa e Iron-Man alla Piana delle Due Acque, che offre al nostro Eroe l'idea per una pronta rivincita (pag. 72).
Il trucco sta, ancora una volta, in un travestimento (di certo una delle attività preferite dello Zagor e del Cico di Nolitta): e così vediamo il capo Apache Fascia Rossa e il suo campione Manolito (detto il “Toro del Rio Grande”...) recarsi ostentando sicurezza alla Piana biacquatica, pronti a prendere parte al torneo che eleggerà l'eroe della nuova nazione rossa (pag. 77).



Sul luogo del raduno, Zagor si dimostra attento osservatore, tanto che, al vedere il palco sul quale si siederanno i suoi nemici, gli viene un'idea per un nuovo piano di attacco (pag. 79).

Dopo aver sconfitto nel primo combattimento il campione Seneca (pag. 88 ), Zagor-Manolito fa scattare la sua trappola e prende con il lazo Iron-Man, lo trascina nell'arena e, dopo avergli spezzato la pericolosa picozza, lo sconfigge piuttosto agevolmente (pag. 94).
A quel punto, con il nemico ai suoi piedi, l'occasione è troppo ghiotta per farsi sfuggire un sermoncino a tutti i capi indiani lì riuniti e ripristinare così la sua autorità (“...vi esorto a non ricadere nello stesso errore...e a non concedere mai più la vostra fiducia a cialtroni che non ne siano degni...”, pag. 95).

Dopo di che, se ne va dalla Piana portando con sé lo sconfitto Iron e il paffuto Na-Pawa, tenuto sotto controllo dal coltellaccio di Tonka, facendo distruggere per sicurezza le canoe dei Cayuga (pagg. 98-99).

Nel tragitto verso il campo Mohawk, toglie l'armatura a Iron-Man e ne ascolta la storia (pag. 100), prende atto delle minacce di Na-Pawa dopo che questi è stato scaraventato in acqua da Orso Grigio (pag. 102), salva Sam Fletcher dopo che Cico ha provocato il rovesciamento della canoa (pag. 103) e chiude la storia con un tocco di umorismo scoprendo Cico travestito da Iron-Man (Iron-Cico) e sottraendogli con l'arco il fragrante pollo che il messicano aveva rubato in una tenda Mohawk (pag. 106).

[kanoxen60]

In questa storia, Cico mi colpisce senz'altro più per i suoi atti di eroismo che per le sue gag, invero un po' debolucce.

Reduce dalla straordinaria opera di salvataggio con l'ausilio della sua trombetta nel prologo di questa storia (“Lo squadrone fantasma”), si gode il meritato riposo nella sua capanna fino a quando non viene svegliato bruscamente da Zagor (pag. 15), accusato per questo, giustamente, di ingratitudine.

L'inquietudine di Zagor si riflette in un certo nervosismo nei confronti del messicano, che viene zittito più volte (ad esempio, quando Zagor sente qualcuno – in realtà Tonka - avvicinarsi di soppiatto alla capanna, pag. 19; o quando annuncia di volersi recare al campo Cayuga, pag. 28 ); Cico più volte brontola o esprime i suoi timori (ad esempio quando Zagor gli dice di rimanere impassibile vicino al fuoco mentre lui va a stanare il misterioso visitatore, pag. 19; quando esprime i suoi dubbi sull'idea di andare al campo Cayuga, pag. 28; o quando sta per cominciare il duello, pag. 41; e durante il combattimento: “Questa volta temo che finirà male, molto male!”, pag. 44).

Quando le cose si mettono veramente male, però, il messicano non esita un istante e tira fuori l'eroe che è in lui: corre a implorare Iron-Man di non uccidere l'amico (“Non ucciderlo, Iron-Man!...Ti prego, non ucciderlo! Ti prometto che lo porterò lontano da qui...non sentirai più parlare di noi”, pag. 48 ).



Mentre cerca di confortare l'amico si prende un calcione nel didietro dal “simpatico” Iron (pag. 49); strappa la frusta dalla mano di una vecchia squaw, rischiando di essere colpito dalla lancia di Na-Pawa (pag. 51); addirittura si carica Zagor sulle spalle e, tra lo scherno dei nemici, lo riporta alla capanna nella palude (pag. 52, forse il momento più drammatico della vicenda. Anche Cico è provato: “Non dimenticherò mai più questa terribile giornata...dovessi vivere per mille anni!”, pag. 54. Ma la sua tenacia è encomiabile: “Stai tranquillo, Zagor...il tuo Cico ti riporta a casa!”).

[kanoxen60]

Passato il momentaccio, rivediamo Cico intento alle faccende domestiche a Darkwood (con tanto di grembiulino, pag. 55 ); accusa Zagor di follia per volersi vendicare di Iron-Man (pag. 57).

Al Forte, protesta col pensiero per il dollaro lasciatogli dall'amico (“Cosa diavolo crede che si possa mangiare con un miserabile dollaro?”, pag. 59); si presenta al saloon, dove è subito definito dall'oste “l'uomo dalla forchetta facile”, e tenta di ordinare ogni ben di Dio, ma quando rivela che possiede solo un dollaro, l'oste gli rifila un panino imbottito e una carota di contorno (pag. 61).

Mentre mangia di malavoglia il suo panino, assiste all'incontro tra il colonnello Bradfort e un suo ex militare (pag. 62) e gli viene la malaugurata idea di spacciarsi per Chicwell, attendente del colonnello alla battaglia di Lundy's Lane, allo scopo di scroccare un pranzetto (pag. 64); il trucco, purtroppo per lui, non riesce e, anzi, finisce in catastrofe (piatto di cibo in faccia e sedia rotta sulla testa).
La gag, nel complesso, mi è sembrata un po forzata; di certo, non una delle migliori del messicano.

Dopo le delusione del Forte, ritroviamo Cico a Darkwood, intento a procurarsi con scarso successo la cacciagione con una vecchia spingarda (pag. 69); sentendo il richiamo di un tacchino selvatico, spara senza esitazioni, rischiando così di far secco Tonka, che stava cercando di farsi riconoscere da Zagor (pagg. 70-71: “Che scalogna! La sola volta che riesco a mirare giusto per poco non uccido l'unico nostro amico!”).

[kanoxen60]

Cico protesta quando Zagor gli preannuncia un nuovo travestimento, come già accaduto ne “I mercanti di schiavi” (“...questa sarà l'ultima, parola mia...l'ultimissima!”, pag. 74): e così, dopo Panzak Bey, El Tigre e mister Mac Cicken, lo vediamo nei panni del capo Apache Fascia Rossa, diretto col suo campione Manolito al torneo della Piana delle Due Acque (pagg. 74-75).



Sul luogo del torneo, sbotta al sentire lo spericolato piano di Zagor per sconfiggere Iron-Man (“Matto! Matto da legare sei...”, pag. 80), ma al momento buono, sul palco, fa la sua parte tenendo sotto tiro i capi indiani mentre Zagor si batte col nemico (“Anche voi, amigos, non fate una sola mossa o vi polverizzo!”, pag. 91).

Al rientro, sulla canoa, quando Zagor toglie il casco a Iron, Cico lo definisce “un gran brutto ceffo” (pag. 99); quando Na-Pawa viene scaraventato in acqua da Orso Grigio, il messicano lo sbeffeggia con una rima (“Tira su l'ancora, bel marinar, volgi la prua e comincia a navigar”, pag. 102); quasi arrivati al campo Mohawk, fa sbilanciare la canoa provocandone il rovesciamento (pag. 103); è l'occasione buona per nascondere qualcosa che si sarebbe rivelato utile poco dopo...

La scenetta di Iron-Cico che ruba un pollo ma viene scoperto da Zagor fa chiudere la storia con un sorriso (anche se pure questa gag, in se, è un po' forzata).

[kanoxen60]

Tonka, sakem dei Mohawk, appare qui per la prima volta nella serie e si rivela subito un alleato fedele e coraggioso per Zagor (anche se, diciamolo, i rischi più grossi li corre per mano dei suoi due amici: Zagor all'inizio sta per dargli una scurata, mentre Cico a metà storia gli spara con la spingarda...).

Unico a rispondere alla convocazione di Zagor, si presenta alla palude di Darkwood di soppiatto, cercando di non farsi vedere né sentire perché rischia la pelle; ma l'udito dello Spirito con la Scure è notoriamente finissimo e il sakem viene sentito, assalito e preso per il collo (pag. 21).

Racconta a Zagor dei fatti accaduti al convegno organizzato da Na-Pawa, dell'invito all'unità indiana contro i bianchi, dell'apparizione del misterioso Iron-Man e della richiesta di oro in cambio di armi. Unico a esprimere perplessità sulle proposte di Na-Pawa, Tonka alla fine, previa minaccia neanche tanto velata del paffuto capo Cayuga, deve aderire con i suoi Mohawk all'alleanza (pag. 27).
Terminato il racconto, Tonka viene prudentemente riportato al suo villaggio nascosto sul fondo della canoa e coperto con pelli (pag. 34).

Più di 30 pagine dopo, il sakem dei Mohawk si ripresenta nella palude di Darkwood e rischia nuovamente la pelle, posto che il suo richiamo per Zagor viene scambiato per il fischio di un tacchino selvatico da Cico, che spara prontamente con la sua spingarda (pagg. 70-71: “Il tuo amico grasso mi ha mancato proprio per un soffio”, dice Tonka a Zagor, indicando la sua collana danneggiata).

Anche in questo caso, l'indiano è prodigo di informazioni, raccontando del torneo che Na-Pawa e Iron-Man intendono organizzare alla Piana delle Due Acque (pag. 72); quando Zagor gli espone l'idea di presentarsi come Apache al torneo, Tonka è consapevole dei rischi ma accetta senza indugio di collaborare (“Woah...sei un temerario, Zagor, ma io farò come tu mi chiedi”, pag. 72).

[kanoxen60]

Alla Piana delle Due Acque, Tonka presenta il forzuto Orso Grigio a Zagor e Cico (pag. 78 ) e si dichiara pronto a seguire fedelmente anche la seconda parte del piano, su cui Cico invece esprime la massima contrarietà (“Lo Spirito con la Scure è coraggioso”, dice Tonka con sguardo fiero all'alterato messicano, “E così le sue azioni non possono che essere coraggiose...Io farò come hai detto, Zagor, e Orso Grigio sarà al mio fianco!”, pag. 80).

In effetti, nel momento clou Tonka si rivela affidabilissimo : leva Cico-Fascia Rossa dagli impicci quando Iron-Man gli rivolge le domande (pag. 88 ); è pronto a puntare il suo coltello alla gola di Na-Pawa quando Zagor trascina nell'arena Iron-Man e rivela la sua vera identità (pag. 91); su richiesta di Zagor, butta di peso il capo Cayuga dal palco (pag. 96); suggerisce di battere in ritirata usando le canoe (pag. 97); propone di alleggerire la canoa su cui i nostri stanno viaggiando, col risultato che Na-Pawa viene scaraventato in acqua (pag. 101).

Orso Grigio è il “campione” Mohawk che Tonka porta con sé per il torneo alla Piana delle Due Acque.
Definito dal sakem come un “giovane molto vigoroso” (pag. 72), il parere è confermato da Cico quando lo vede (“Caramba y carambyta: che pezzo di marcantonio!”, pag. 77).

Quando Zagor espone il suo rischioso piano per sconfiggere Iron-Man al torneo, anche lui, come Tonka, promette di essere al fianco dello Spirito con la Scure (pag. 80).
Dopo di che, Orso Grigio è tutta azione: al torneo, affronta in duello un Delaware e vince (pag. 83), distrugge le canoe rimaste al momento della partenza dalla Piana delle due Acque (pagg. 98-99), getta in acqua Na-Pawa quando Tonka suggerisce di alleggerire la canoa (pag. 101).
Dopo il ribaltamento della canoa, definisce Cico “piccolo uomo grasso” (pag. 103).

[kanoxen60]

Iron-Man (scritto con trattino...), ovvero Sam Fletcher, è il fabbro dell'Illinois che, avendo scoperto una lega metallica leggerissima ma molto resistente, decide di sfruttare l'invenzione per rimediare un po di oro vendendo armi alle tribù indiane della zona.

Trova un'efficace sponda in Na-Pawa, sakem dei Cayuga, che lo presenta agli altri capi indiani come “messaggero dagli sconosciuti territori celesti” (pag. 23) e ne mostra l'invulnerabilità scagliandogli contro una lancia, che lo lascia intatto (pag. 26).

Quando Zagor, con Cico, si presenta al campo Cayuga, Iron-Fletcher arriva svolazzando (pag. 37); invita Zagor a cambiare aria (pag. 38 ), ricevendo in cambio la promessa di una lotta all'ultimo respiro (pag. 38 ).

Il duello è inevitabile: Iron sfida Zagor (pag. 40) e gli mostra lo strano tomahawk-picozza con cui intende combattere (pag. 41).
Il combattimento si sviluppa in diverse pagine, in cui Zagor gli rifila due colpi che, per usare le parole di Cico, “...avrebbero staccato la testa di un rinoceronte” (pag. 44) ma lui rimane impassibile, fino al momento in cui riesce a ferire Zagor con la sua picozza (pag. 45) e, a quel punto, per l'ex fabbro il duello è vinto.



Mostra a tutti la sua invulnerabilità e umilia uno Zagor privo di forze e del tutto incapace di reagire (“Guardate...ecco l'uomo che vi ha terrorizzato per tanto tempo, miei fedeli!”, pag. 47).
Avrebbe senza dubbio finito Zagor se non fosse per l'intervento di Cico che lo implora di risparmiare la vita all'amico (pag. 48 ); Iron accetta, ma ritiene di dover sottoporre Zagor a un'ulteriore umiliazione: le frustate da parte delle vecchie squaw (pag. 49).

Rifilato un calcio nel didietro al messicano, quando quest'ultimo interviene strappando la frusta a una squaw, Iron frena Na-Pawa che voleva infilzare con la lancia il messicano, ritenendo l'umiliazione sufficiente (pag. 51).