www.spiritoconlascure.it

[SpiritosoConLaScura]

Per la prima volta Toninelli tenta un approccio al fantastico introducendo il personaggio di Skull il mutante.
E per l'ennesima volta fa centro su tuta la linea.

Si tratta di un solo elemento, a dire il vero, in una storia che per il resto rimane sempre su bunari piuttosto realistici ma Zagor viene comunque messo di fronte a un avversario bizzarro, spietato e quasi imbattibile.

Toninelli riesce pure a rendere ottimamente i dilemmi morali del personaggio, disposto a tutto per evitare sprechi di vite umane ma le cui azioni si rivelano poi causa di tragedie peggiori di quelle che cerca di prevenire.
Di fatto si continua a esplorare nuovi aspetti del personaggio, partendo da basi profondamente nolittiane per arrivare a sfumature inedite.
A sorpresa vediamo uno Zagor che con un pizzico di cinismo non esita di fronte a nulla per ottenere il suo scopo di fermare il temibile avversario. Non esita a rischiare la vita di ignari complici e nemmeno copiosi spargimenti di sangue pur di arrivare allo scopo.

Tutto questo in una costruzione della storia complessa, articolata tanto da rendere lo scontro finale sproporzionato in ribasso rispetto a tutta la costruzione del piano precedente.
In ogni caso, anche se da l’impressione di essere un po’ frettoloso, sostanzialmente non delude.

Ormai la lunga strada post.nolittiana è pienamente incominciata e, fortunatamente, promette bene.
_________________
Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[Mister No]

Per certo una delle migliori prove toninelliane...
_________________
"Nella vita bisogna accontentarsi soltanto del meglio" (Zino Davidoff)
"The reason I'm running for president is because I can't be Bruce Springsteen" (Barack Obama)

[Kramer76]

l'agguato del mutante
numeri 217, 218 e 219, testi toninelli, disegni bignotti
è una delle storie più "curiose" di toninelli, perchè ha introdotto il personaggio del mutante (randal con una "elle" sola), però la rivaluto un pò al ribasso...
è la classica storia in cui si vede la trasformazione rispetto all'epoca nolittiana, per me un "ridimensionamento", darkwood diventa un sottobosco criminale
la prima parte è abbastanza "squalificante", non tanto nella morale che rimane quella nolittiana, ma zagor viene ridicolizzato più volte...
tutta la parte con la rapina è divertente, sembra una versione migliorata di "clark city" con zagor uomo proiettile, cico femminiello, harpo marx...
mi piace quando si siedono a un tavolo e studiano una strategia, purtroppo oggi non si ragiona più così ed escono fuori finali sbrigativi...
però c'era bisogno di tutto 'sto piano contorto per catturare skull? lo zagor nolittiano si sarebbe abbassato a diventare rapinatore?
disegni normali, copertine nella media, curiosa quella con zagor rapinatore

voto 8-

[wakopa]

[Kerzhakov91]

Quelle dei mutanti, dei poteri ESP, etc sono tematiche che solitamente non mi entusiasmano, tutt'altro. Sono quindi partito con diversi preconcetti nei confronti di questa avventura. Che invece mi è piaciuta. Lungi dall'essere un capolavoro (e inferiore secondo me pure alle due storie toninelliane che la precedono), però è una storia riuscita, al netto di qualche ingenuità. Promossa!

Skull è un gran personaggio, indubbiamente. Simpatici anche Harpo e Spencer: a proposito, ma sono mai tornati?
_________________


"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta

[One Eyed Jack]

No.
_________________


Dicono di me...

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"

[Esploratore Scomparso]

Altra ottima storia di Toninelli, che aveva creato un super nemico , secondo me non pienamente sfruttato in questa storia.
Eppure potenzialità ne aveva parecchie...peccato che si limitasse a fare il rapinatore di banche...
e aveva anche un suo codice morale, visto che non uccide Zagor che poco prima gli aveva salvato la vita;
Un'altra cosa originale di Skull : rapinava le banche ma poi depositava il frutto delle rapine in banca
Molto bella e appassionante la lunga parte della rapina in banca da parte di Zagor/Zarko e i suoi compagni, slegata dal resto e arzigogolata finchè si vuole ma serviva per attirare Skull e soci in trappola, quindi per me rimane una parte credibile.
Peccato per la resa dei conti un po' troppo veloce.
Rimane come detto una bella storia, Toninelli ha saputo muovere bene sia Zagor che Cico, che è protagonista anche di una simpatica gag con Trampy.

[Cactus Pete]

Ho visto qualche pagina di anteprima sulla figlia di questo capoccione. Nella vignetta si vedono i medici indossare quel casco di legno che era già stato messo al mutante alla fine di questa storia. Questo particolare fa capire come questa storia sia sbagliata. Non c'era bisogno di mettere il casco in testa al Mutante, bastava che lo mettesse in testa Zagor per affrontarlo. E poi vediamo gente che fa le pulci a storie ben più complesse di questa. Un particolare così macroscopico non è stato contestato da nessuno.

[Esploratore Scomparso]

Sì è vero c'è comunque sempre questa incongruenza che basterebbe sempre avere il casco per catturare Skull...però la storia sarebbe finita subito
In questi casi preferisco guardare alla bellezza della storia, se è appassionante passo sopra ad eventuali incongruenze...

[Akkron96]

In vista della letture de La figlia del mutante ho dovuto rispolverare una delle storie più ricordate di Toninelli.
Il soggetto si basa su una premessa da comic americano, un po' X-men un po' Cronenberg, con un tono vintage che potrebbe ricordare certi azzardi nolittiani nell'accostare Zagor a situazioni e personaggi inverosimili, da B movie.
Skull è un personaggio particolare e sfaccettato, con un proprio senso morale ma forse con un potere esagerato che ha portato l'autore a farlo assentare per buona parte della storia salvo inizio e conclusione. Nella lunga parentesi da "heist movie" vediamo uno Zagor a suo agio con il mondo circense (indizio insospettabile della sua formazione svelata ne Le origini) e soprattutto scopriamo in continuazione nuove capacità e competenze del professor Blaine, una specie di tuttologo ambile in qualsiasi cosa venga richiesta dalla trama.
A parte un paio di incongruenze (Zagor che gioca sporco e prova a tirare sabbia negli occhi dell'avversario, per dirne una) è una storia simbolica degli anni '80, a tratti ingenua e a tratti eccitante, che merita di essere ricordata nelle sue bizzarrie.
_________________
LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Doc Lester 1975]

Prosegue il mio volontario esilio toninelliano.
Una storia che si lascia leggere, gradevole, ma anche piena di aspetti che mi fanno storcere un po' il naso.
Anzitutto, la trama dovrebbe costruirsi intorno a Skull Randal ma in realtà la parte centrale riguarda la rapina in banca. Idea divertente, ma francamente ingenua: Zagor, per mettere il sale sulla coda a un criminale, non trova un piano migliore che farsi passare per un fuorilegge, coinvolgere due rubagalline e svaligiare un istituto di credito? Col rischio che qualcosa possa andare storto e ci scappi un morto? Le ingenuità proseguono prima con il direttore che spiega per filo e per segno a degli sconosciuti i segreti del suo caveau, e poi con l'incredibile sequenza della catapulta, con Zagor (James Derrick per chi guardava Holly e Benji) che atterra su un soffitto dopo un lancio di qualche decina di metri e non si fa nulla 
C'è poi da dire che, contemporaneamente a queste fasi leggere, ingenue, la storia presenta al contrario momenti di estrema durezza, come il bounty killer McGinley ridotto ad un vegetale oppure la strage compiuta da Skull al trading post di Red Bear.
Qualche parola sul mutante:
da un lato trovo che il suo incredibile potere (tipico di un fumetto di supereroi) sia eccessivo e quindi difficilmente gestibile senza cadere nel trash (come accadrà a Burattini con la figlia Sophie o con Thunderman); ma il rischio opposto è quello di essere costretti a scrivere col freno a mano tirato: infatti, come fa giustamente notare Cama69 in un passaggio del suo commento, è assurdo che Skull finisca per comportarsi come un delinquente qualsiasi quando potrebbe mantenere un basso profilo ed arricchirsi "onestamente" giocando a poker oppure, all'opposto, sfruttare il suo potere per dominare gli Stati Uniti... no, rapina banche, fa la cosa più rischiosa. E poi c'è la questione delle maschere di legno che sarebbero sufficienti per affrontarlo senza problemi...
Dall'altro lato, mi è piaciuta invece la sua caratterizzazione psicologica. Come è stato fatto notare, possiede un suo codice d'onore e risparmia Zagor (evidentemente non sapeva con chi aveva a che fare), ma soprattutto a me ha colpito il fatto che, contrariamente a come si comportano normalmente i "cattivi", lui ci tiene ai suoi complici, è leale, non li tradisce e non si fa scudo di loro ma anzi li protegge, come quando entra per primo nella miniera per non esporli al pericolo di un agguato. Beh, tutto si può dire di Toninelli tranne che non sapesse ben caratterizzare i comprimari delle sue storie, un aspetto di cui sento particolarmente la mancanza nello Zagor attuale, in cui i personaggi sembrano spesso tagliati con l'accetta, senza sfumature.
Menzione speciale per lo scambio di battute tra McGinley e Zagor: il cacciatore di taglie afferma (ragionevolmente!) che per far secco Skull basterebbe sparargli a distanza, ma Zagor si oppone a una soluzione così cinica, pur sapendo di quale mostruoso potere disponga il mutante in un incontro ravvicinato. Quindi prima, in uno scatto d'ira, stende McGinley con un sinistro e poi, alla sua obiezione "quegli uomini sono criminali", risponde che, al contrario, "quei criminali sono uomini"
E mentre il bounty killer pensava che Zagor fosse un idiota, io ragazzino imparavo qualcosa d'importante per il resto della vita e amavo sempre più quell'eroe focoso ed irascibile ma al contempo bonario e a tratti ingenuo.
Per quanto riguarda i disegni, devo dire che mi sono piaciuti. All'epoca, quando capitava una storia illustrata da Bignotti, la consideravo giusto un necessario "turnover" da accettare per far rifiatare i titolarissimi Ferri e Donatelli; oggi invece apprezzo il lavoro di Bignotti molto di più

Voto: 6,5
_________________
Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

[ElEmperador]

Idem for me concerning Bignotti.
_________________
E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[jupiter973]

[Doc Lester 1975]

[ElEmperador]

The best of the 3 mutant stories.
( imho)
_________________
E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw