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UN LORD A DARKWOOD
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Autore Messaggio
Enzo
Grande Spirito Bonelliano del Forum


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MessaggioInviato: Ven Nov 11, 2005 8:22 am    Oggetto: Rispondi citando

Storia complessivamente gradevole, i miei voti.
Soggetto-sceneggiatura 6/7
Disegni 6,5.

eNZO.
_________________
Enzo.

Carissimo Sergio, un grazie infinito per tutti i sogni che mi hai regalato.

Sergio Bonelli Editore Forever
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One Eyed Jack
Mister Forum 2012
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MessaggioInviato: Sab Nov 12, 2005 3:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mignacco: un fuoriclasse che sempre pi? insidia il duo B&B nel cuore dei tifosi e negli entusiasmi della critica!
Ogni partita, una vittoria! Ogni storia, mille emozioni!

Quarta prova sulle pagine di Zagor e quarto centro nella ?porta? del mio animo di vecchio lettore ultraortodosso e ultracritico!

Perch? nel Luigione nazionale riesco finalmente a ritrovare alcuni elementi per me molto importanti e che in B&B, invece, latitano; sia chiaro, il duo citato ha mille meriti di altro genere, e non ? il caso di passare due ore ad elencarli.
Quello che per? mi viene da imputargli ?, per quanto riguarda Burattini, la talvolta eccessiva tortuosit? delle trame, che costringono il lettore ad usare un?attenzione oltremisura per non perdere il bandolo della matassa; per quanto riguarda Boselli, il cercare la storia-capolavoro condita da super-nemici e ambientazioni poco usuali, che per? finisce il pi? delle volte a lasciare il lettore ortodosso stranito e disorientato.
Mignacco, con una sola mossa, nelle sue storie evita entrambe le citate magagne imbastendo storie di pura, semplice, lineare Avventura, e in questo si riallaccia all?antica, gloriosa e mai dimenticata tradizione dei Nolitta, dei Canzio e dei Toninelli.
Mignacco non tenta rovesciate spettacolari o schemi tattici inestricabili e fini a se stessi: gioca da centrocampista, con episodi che non partono con pretese di eccellenza, e riescono per questo a raggiungere gli obiettivi prefissati.
Non tenta di cucinarti la meravigliosa e difficilissima specialit? culinaria francese, che brucia nel forno e delude l?acquolina in bocca dei lettori; ti offre una robusta porzione di proletaria pastasciutta, per? la cucina come si deve, e ti soddisfa l?appetito.

UN LORD A DARKWOOD parte con queste premesse. Mignacco non intende fare la storia-capolavoro, e non cerca minimamente di farcela passare per tale. Il suo episodio ? un voluto interludio, semplice e lineare, fra episodi pi? corposi e, per la continuit? della saga, significativi.
Qual ? lo scopo della storia? Rimettere in azione, in una rapida carrellata, ambienti e situazioni propri della Darkwood che abbiamo amato in pi? di quarant?anni; ed ecco che agli occhi di Sir Albert vediamo scorrere trading post e canoe sul fiume, trappers e battellieri, avidi banditi e indiani bonaccioni ma pronti all?azione quando serve.
E se sir Albert si dimostra interessato e compiaciuto nel vedere certi ambienti per la prima volta, a noi lettori sembra di provare una situazione non dissimile: dopo rivolte azteche e segreti antidiluviani, rivediamo dopo tanto tempo un po? di sana, collaudatissima aria di casa.
Il nocciolo dell?episodio ? pressoch? un pretesto: la ricerca di Adam diviene davvero rilevante nell?economia della storia solo nell?ultimo terzo; perch? nei due terzi precedenti il vero leitmotiv ? la carrellata darkwoodiana di cui sopra. Fra antichi elementi da sempre graditi (i rendez-vous, le sfide a pugni con Rochas e sul tronco con Doc, o il mitico Pleasant Point, sempre l? al suo posto dal 1961) e il ritorno di nuovi e altrettanto graditi personaggi (Peabody, l?equipaggio della Rosebud), Zagor mostra ai due ?stranieri? (e che tali sono non tanto per la nazionalit? quanto per l?ambiente di origine) tanti aspetti di quella Vecchia Frontiera in salsa darkwoodiana che noi lettori ben conosciamo ma che ? sempre un piacere rivedere dopo tanto tempo.
Proprio perch? conosciamo bene certi elementi, Mignacco ? intelligente nell?evitare che ogni singolo incontro o situazione duri per le lunghe: abbiamo visto tanti rendez-vous, non ? che ce lo devono descrivere nei dettagli, solo mostrarci che si svolgono ancora, fra risate e arrosti sul fuoco. Una carrellata, dunque, utile a Sir Albert per scoprire un mondo nuovo e a noi per ritrovarlo intatto in tutto il suo fascino.

La ricerca del figlio smarrito entra davvero nel vivo a circa un terzo del secondo albo. Mignacco introduce un altro tema classico, il miraggio dell?oro, ma per esigenze della trama non ci pu? mostrare la miserabile e affannosa vita dei cercatori, perch? essi sono misteriosamente spariti.
Colpa dei Blackfeet? Ovviamente no, e come ti sbagli? Siamo a Darkwood, perci? puoi star certo che dietro i delitti ci sono i soliti banditi che vogliono far ricadere le colpe sugli indiani, che in realt? sono miti e pantofolai, e di tutto sembrano preoccuparsi tranne che di attaccar briga con i bianchi. E naturalmente ? anche su questo c?erano pochi dubbi ? il giovane Adam si ? trasferito da loro e ha finalmente trovato la sua strada.
Di bianchi folgorati sulla via di un tepee ne abbiamo visti diversi nel corso della saga e a centinaia nella storia del fumetto, ma quest?episodio, val la pena ripeterlo, non si propone di stupirci con effetti speciali e trovate sorprendenti. Mignacco si propone di farci rivedere la Darkwood dei nostri ricordi, ed ? cos? bello vedere che ? come ce la ricordavamo, e che nessun Richter di turno riuscir? mai a stravolgerla!

Ma la capacit? dell?autore non si ferma qui: ho trovato veramente ben caratterizzati i personaggi principali, da Zagor (eroe protagonista che risolve da par suo le situazioni di pericolo e in altri casi si dimostra attento e sensibile a chi gli sta intorno) a Sir Albert (flemmatico e forbito, quasi alieno nella selvaggia foresta ma non per questo presuntuoso e altezzoso) fino al simpaticissimo O? Rourke, che nello scontro al trading post e nel corso del rendez-vous rivela di avere molte affinit? con gli abitanti di Darkwood, ma allo stesso tempo dimostra un persistente e ammirevole legame di fedelt? al suo padrone.
Forse meno interessante, il personaggio di Adam - Pioggia Silente (nome veramente bello), ma questo ? di fatto reso necessario dall?esigenza che costui appaia solo nelle ultime parti della storia e non pu? per questo assumere una caratterizzazione approfondita.

In tutto questo, saltano comunque fuori alcuni punti deboli: Cico ? presente in tutta la storia ma scarsamente incisivo; su questo punto Mignacco avr? da lavorare perch? ? un difetto che nelle sue storie si presenta spesso, e proprio in una storia puramente darkwoodiana come questa Cico offriva davvero classici spunti umoristici da sfruttare. La storia, da buona che ?, poteva addivenire ottima.
Lascia perplesso che ? tranne che agli occhi di Zagor ? Pioggia Silente sembri a tutti davvero un indiano: i pellerossa hanno tratti somatici simili alle popolazioni dell?Asia orientale, ? ben difficile che un bianco (per di pi? proveniente dall?algida Inghilterra) possa venir scambiato per un Blackfoot, al di l? di acconciatura e abbigliamento.
Ancor pi? difficile comprendere perch? Beaver Joe e i suoi accoliti abbiano messo in piedi tutto ?sto casino. Se lo scopo era derubare i cercatori di passaggio, potevano farlo nei pressi del trading post, senza andare a cacciarsi in territorio indiano. Ma soprattutto: che guadagno potevano sperare di ottenere rapinando poveri cercatori in cerca di fortuna, per di pi? cos? sfigati da trovare solo misera pirite? Vale la pena ammazzare tanta gente ? con tutti i rischi conseguenti - per mettere da parte qualche spicciolo?

Infine, sui disegni: difficile accusare Chiarolla di non essere bravo; semmai, si pu? accusare il suo tratto originale di essere poco adatto alle atmosfere classiche della saga zagoriana. Personalmente, dopo numerose perplessit? iniziale, ho imparato ad apprezzarlo; diciamo che mi sono abituato al suo stile e ho cominciato a considerarlo familiare.
Ci? nonostante, alcuni aspetti mi lasciano tuttora un po? perplesso, a partire dal suo orribile Cico (persino fastidioso a vedersi), per arrivare ad una minore incisivit? nelle scene d?azione. Al contrario, quando le vignette rappresentano una situazione ?tranquilla? (un paesaggio, o figure che dialogano), mi sembra che la sua bravura sia molto evidente.

Giudizio complessivo sulla storia: BUONO.
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Dicono di me... Smile

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"
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Axel80
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MessaggioInviato: Sab Nov 12, 2005 7:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

? difficile scrivere un commento su questa storia subito dopo aver letto il commentone di oej, perch? le mie impressioni collimano in gran parte con le sue.
Considerando che entrambi siamo forse gli unici ad aver gradito tutte le prova di Mignacco, comincio a pensare che noi due saremo gli unici membri del MIGNACCO FAN CLUB che mi appresto a fondare.
Partiamo da questa frase
Citazione:
Perch? nel Luigione nazionale riesco finalmente a ritrovare alcuni elementi per me molto importanti e che in B&B, invece, latitano; sia chiaro, il duo citato ha mille meriti di altro genere, e non ? il caso di passare due ore ad elencarli.
Quello che per? mi viene da imputargli ?, per quanto riguarda Burattini, la talvolta eccessiva tortuosit? delle trame, che costringono il lettore ad usare un?attenzione oltremisura per non perdere il bandolo della matassa; per quanto riguarda Boselli, il cercare la storia-capolavoro condita da super-nemici e ambientazioni poco usuali, che per? finisce il pi? delle volte a lasciare il lettore ortodosso stranito e disorientato.
non posso che concordare.
L?opera di Mignacco su Zagor per mille motivi non ? ancora in alcun modo paragonabile a quella di B&B, per? il nostro beniamino(mio e di oej) ha senza dubbio il merito di aver scelto volutamente di puntare sulla Semplicit?(tranne che per Incubo Sul mare, dove la sua trovata era decisamente poco in linea con i canoni della serie, per quanto ne venne fuori una bella storia), e vista la recente complessit? delle trame di Moreno, questa scelta mi fa molto piacere.
Probabilmente se dovesse scrivere 6 storie l?anno come per Mister no, alla lunga annoierebbe e lui stesso pererebbe motivazioni.
La sana alternanza con autori diversi da lui per inclinazioni, gli fa molto bene invece.
Citazione:
Qual ? lo scopo della storia? Rimettere in azione, in una rapida carrellata, ambienti e situazioni propri della Darkwood che abbiamo amato in pi? di quarant?anni; ed ecco che agli occhi di Sir Albert vediamo scorrere trading post e canoe sul fiume, trappers e battellieri, avidi banditi e indiani bonaccioni ma pronti all?azione quando serve.
E se sir Albert si dimostra interessato e compiaciuto nel vedere certi ambienti per la prima volta, a noi lettori sembra di provare una situazione non dissimile: dopo rivolte azteche e segreti antidiluviani, rivediamo dopo tanto tempo un po? di sana, collaudatissima aria di casa.
altra osservazione che condivido in pieno.Sotto questo punto di vista ? strategicamente perfetta la scelta di posizionare questa storia al ritorno da una trasferta.
Nessun super nemico questa volta, ma una carrellata del tram-tram darkwoodiano.
Inoltre Mignacco, in ogni sua storia mi da l?impressione di conoscere veramente bene la serie e i suoi clich?.
Contrariamente ai commenti che ho letto, in cui il primo albo ? stato accolto come un trionfo mentre il secondo come ordinaria amministrazione, il primo albo mi ha un po? annoiato.
Non succede quasi nulla al di la del piacere di rivedere Darkwood.
Nel secondo, invece, c?? pi? ritmo ,si intravede un vago giallo e il finale offre una buona dose di azione.
Intendiamoci, non ? un capolavoro, ? una storia da 6.5 e nulla pi?.
Ma ? una storia che da sensazioni positive e che mi conforta, perch? Mignacco conferma di aver ben chiaro un punto che considero fondamentale: l?eroe ed il protagonista lo fa solo Zagor??..
Deve migliorare invece la caratterizzazione di Cico, troppo fossilizzato nel suo ruolo di pappone che non pensa ad altro.
Resta da dire dei disegni, e per me non ? mai facile commentare Chiarolla.
Estremamente gradevoli le sue tavole pittoriche quando ci sono di mezzo paesaggi, estremamente irritanti certe rappresentazioni di Zagor.
Per? devo dire che nel secondo albo ho notato un miglioramento anche nei primi piani di Zagor, uno in particolare a pag. 36 .Il chi dimostra che se non tira via Chirolla pu? fare anche un buon Zagor.
Adesso aspetto con ansia l?uomo venuto con dall?orinte una storia su cui moreno ha detto di puntare molto.
E io mi fido.
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john llwl
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MessaggioInviato: Sab Nov 12, 2005 8:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fan di Mignacco sono anch' io.
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cama69
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MessaggioInviato: Dom Nov 13, 2005 10:25 am    Oggetto: Rispondi citando

Mignacco un ottimo acquisto per Zagor

Qualche anno f? dissi che ero contento che uno sceneggiatore di provata esperienza come Mignacco fosse stato dirottato su Zagor.
Per me questa ? una buona storia, che merita molto di pi? della classica frase -senza infamia e senza lode- Mignacco ha imbastito una bella storia con dei buoni dialoghi, molto lineare e con un ottimo Zagor sempre pronto a prendere iniziative.
Peraltro credo che in assenza della creazione di un nemico carismatico o di un vecchio nemico che ritorna, da una storia medio/breve realistica ambientata a Darkwood non ? facile fare meglio, a meno di non creare qualche vicenda partcolarmente drammatica. A tal proposito mi viene in mente che Burattini ha fatto un p? meglio con la storia di qualche anno fa -L'ultima Freccia-, per? questa di Mignacco credo che abbia qualcosa in pi? di storie come il Sudario Verde, Insetti Assassini, Il fuoco dal Cielo, Neve Rossa, il pozzo dell'orrore, per citarne alcune simili come lunghezza e aspettative

La storia si lascia leggere bene e non sono d'accordo con quanti dicono che la trama sia vista e rivista, qualche piccola sorpresa Mignacco ce l'ha fatta provare. Inoltre i personaggi sono ben caratterizzati e si ricordano bene alla fine della storia, anche il finale mi ? piaciuto, il Lord Inglese mette da parte i suoi pregiudizi e non chiama pi? gli Indiani selvaggi coma aveva fatto spesso fino ad allora, ma popolo fiero e coraggioso e accetta che il suo nipote sia un mezzosangue, anche se vicende simili sono state gi? viste su Zagor fa sempre piacere vedere delle persone che cancellano i propri pregiudizi.

L'unica nota negativa, peraltro riportata da OEJ, ? la motivazione che spinge Beaver Joe a fare quelle stragi, francamente mi sembrano un p? gratuite in relazione al guadagno ricavato, per? alla fine la colpa ricadrebbe sugli Indiani e quindi anche se un ? p? forzato ci pu? stare.

Sui disegni non dico niente perch? Chiarolla per me ? eccezzionale e in questa storia ? stato bravissimo, so di essere minoranza tra i lettori di Zagor (anche se in compagnia niente di meno che di Nolitta, che una volta afferm? che Chiarolla con il suo tratto artistico-pittorico ? uno dei suoi preferiti) quindi mi rassegner? se non dovesse disegner? pi? Zagor, anche se per me sarebbe una perdita notevole perch? insieme a Laurenti sono quelli che hanno avuto il coraggio di personalizzare molto i disegni e il protagonista ma facendolo restare Zagor come dice Adriano.
Vedo segnali preoccupanti a proposito dei disegnatori anche in relazione alla per me bruttissima lettera commentata nella posta da Sergio Bonelli, La maggioranza dei lettori storici di Zagor vogliono solo Ferri o dei cloni e questo ?per me ? molto doloroso io invece vorrei vedere anche altri disegnatori molto diversi dal maestro Ferri.

In termini di votazione la storia merita un 7 pieno e i disegni 8.5.

Prima di terminare vorrei fare un piccolo commento al messaggio di OEJ, lui, io e Axel siamo tra quelli che considerano Mignacco un ottimo acquisto a cui sono piaciute tutte le storie, tuttavia ? stato apprezzato ancora di pi? perch? la sue storie sono state incastonate tra quelle lunghe e complesse che ci hanno regalato B&B.
Sono d'accordo con Axel, B&B per il momento sono di un altro livello, ovviamente va dato tempo a Mignacco per osare di pi?. Voglio dire che con tutti i difetti la storia degli Aztechi non pu? essere paragonata a questa, sarebbe come confrontare un monile d'oro con uno di ferro.
Ritornando al messaggio, interessante, di OEJ dico che secondo me bisogna osare spesso e fare giocate complesse, rovesciate colpi di tacchi, perch? i semplici passaggi in una collana vecchia di 46 anni potrebbero essere devastanti, solo con molte storie complesse e ricche come solo B&B sanno fare si pu? sperare di limitare nel tempo l'erosione di lettori. Con storie continue come quella di questo mese la collana non andrebbe molto lontano. Ovviamente questa ? una mia personale opionione.
Non volglio difendere Boselli ogni volta, per? scusa OEJ sei proprio sicuro che la ricerca del capolavoro da parte di Boselli il pi? delle volte abbia lasciato il lettore ortodosso stranito e disorientato ?
Io non lo credo, anche perch? il 90% dei lettori di Zagor da anni ormai sono solo storici ortodossi, detto questo l'opera di Boselli avrebbe dovuto produrre effetti devastanti, accellerare le perdite della collana e non rallentarle e per alcuni anni addirittura invertire la tendenza. Io penso invece che Boselli abbia fatto benissimo a adottare una terapia d'urto e ad osare il tutto per tutto ed ? andata benissimo perch? al di la delle vendite, in questi ultimi quindici anni della gestione B&B, la collana ? stata spesso ai vertici della classifiche di qualit?.
Sono d'accordo che Boselli qualche volta ha esagerato ed ha lasciato stranito anche me ma ci? ? accaduto in due tre storie e non di pi? (I ritorni di Hellingen e Kandrax specialmente), quindi io non direi -spesso ha lasciato il lettore ortodosso stranito e disorientato-, ma bes? -qualche volta ha lasciato il lettore ortodosso stranito e disorientato-, ma spesso ha lasciato il lettore anche ortodosso meravigliato e entusiasta
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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MessaggioInviato: Dom Nov 13, 2005 11:55 am    Oggetto: Rispondi citando

a me le precedenti storie di mignacco avevano fatto venire l'orticaria.......mentre ho trovato a livelli altissimi i ritorni di hellingen e kandrax.....come moltissima produzione del duo B&B....

.....il tutto per dire che, per me, il problema non sta nello "scontro" fra stili....ma pi? prosaicamente in quello degli "ingredienti".

mi pare insomma che ormai sempre pi? spesso si tenda a rendere le storie zagoriane come una sorta di "romanzo", spesso "900esco", pregno di contenuti, colpi a sensazione, forzature linguistiche, morali, piani psicologici plurimi, intrecci intrecciati ecc ecc ecc

quel che insomma ? stato il segreto della rinascita zagoriana, in quanto elemento innovativo ma non elidente lo spirito del personaggio, ora tende ad essere un p? troppo....."troppo"......e prova ne sia che una storia normale, che ai tempi nolittiani sarebbe passata inosservata, ? salutata com una manna....

.....a me piace l'impostazione giallistica, adoro la polifonia e il sovrabbondar di situazioni e sviluppi.....ma non so se alla fine ? quel che voglio trovare sempre, comunque, in zagor Think Think Think
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Adriano
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MessaggioInviato: Dom Nov 13, 2005 12:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

sostanzialmente quoto il post di Cama ! Very Happy

pur essendo un lettore molto legato al passato , al classico ( lo si evince da moltissimi miei post in difesa di alcuni "postulati" della Zagorianit? in particolare di quelle classiche tipologie narrative che pur non reputando di per se fondamentali , considero attualmente troppo poco sviluppate , o parzialmente tradite ) , sono istintivamente contrario ad ogni forma di omologazione artistica , di eccessivi paletti ...ben vengano ( senza stravolgere ) idee nuove , nuove proposte , nuovi stili narrativi o grafici .... sono convinto che autori come Chiarolla e Boselli ( certo ? una valutazione soggettiva ) hanno fatto benissimo alla saga . ...costituiscono un grande arricchimento .....del resto la creativit? , la capacit? di saper aggiungere e non solo copiare non ? mai un male ....anche perch? inevitabilmente senza innovazioni la saga morirebbe di ripetitivit? rinchiusa su se stessa .
Io credo che ZAgor abbia bisogno di tante cose , perch?p Zagor ? tante cose , purtroppo come nel post lanciato da Axel in consiglio di primavera , noi lettori siamo periodicamente esclusivi , lamentando la mancanza di un ingrediente tendiamo momentaneamente a elevare quell'elemento come assoluto , il solo valido .....per poi poco dopo mandarlo a stufa ecc. e richiedere o auspicarne un'altro ...in quel momento nuovo assoluto valore della Zagorianit? .
Per quanto concerne Migliacco ho apprezzato quasi tutte le sue opere , anche la criticata Incubo sul Mare ....trovo magari troppo sempliciotta e banale la storia dell'almanacco ( in 94 pagine non si poteva fare di pi? ? .. anche Indian Circus , Il mio amico Guitar Gim , Il ponte dell'arcobaleno o semplicemente l'uomo venuto dalla pioggia , non ne avevano molte di pi? ) ....scusate st? finendo OT Red face Red face ...forse questa era un discorso adatto a Consiglio di primavera , nel topic aperto da Axel !
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One Eyed Jack
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MessaggioInviato: Lun Nov 14, 2005 10:03 am    Oggetto: Rispondi citando

Caro Cama69,
probabilmente l'entusiasmo con cui ho scritto il mio post mi ha impedito di esprimere meglio il mio pensiero.
Esattamente come te e Axel, anch'io penso che non si pu? vivere sempre di storie cos? semplici, e dopo due o tre ravvicinate di questo genere noi lettori ci stancheremmo presto.
Apprezzo, e molto, l'opera di B&B, ma sono altrettanto convinto che alternare le loro storie complesse e corpose con altre pi? brevi e classicheggianti come queste di Mignacco o quelle di Rauch sia la scelta migliore.
Ben venga, dunque, il ronin di Burattini gi? dal mese prossimo. L'alternanza di stili e ambientazioni ? una ricchezza enorme di questa serie e va sfruttata il pi? possibile. In questo senso, penso che - oltre che come singoli autori - B&B vadano elogiati senza sosta per l'enorme abilit? dimostrata nell'organizzazione e nella programmazione della serie.

In merito alla seconda parte del tuo post, invece, devo almeno in parte dissentire. Ormai ? da diversi anni - direi dal n. 400 in poi - che le storie di Boselli mi lasciano perplesso; giusto, persino doveroso, osare qualcosa, tuttavia i suoi risultati degli ultimi anni non hanno, a mio giudizio, mantenuto le promesse. Basti dire che sul finale di IL TRONO DEGLI DEI, quando Richter si ? trasformato in una versione rimbecillita di Thunderman, sono scoppiato a ridere!
E poi sono piuttosto sensibile alle questioni di "bilanciamento" della sceneggiatura. Burattini o Mignacco mi sembrano molto attenti nella costruzione della storia, tenendo il ritmo sotto controllo e mantenendo un livello costante nella storia. In definitva, hanno sempre saldamente in mano trama e personaggi.
Boselli mi d? un'impressione diversa: mi sembra che vada molto a braccio, butta nella storia tutto quello che gli viene in mente, per poi ricordarsi alla fine "Ah, mancano cinquanta pagine, devo chiudere", il ritmo assume una sterzata vorticosa e molte cose rimangono poco chiare.
Anche Nolitta andava a braccio, per? non aveva il problema di dover chiudere: se una sceneggiatura gli veniva pi? lunga, la finiva nell'albo sucessivo.
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MessaggioInviato: Lun Nov 14, 2005 2:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

One Eyed Jack ha scritto:

Anche Nolitta andava a braccio, per? non aveva il problema di dover chiudere: se una sceneggiatura gli veniva pi? lunga, la finiva nell'albo sucessivo.


Aggiungerei pure che si permetteva anche di aggiungere pagine all'albo... come dimostra per esempio alla fine della terza storia con Hellingen.
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MessaggioInviato: Lun Nov 14, 2005 8:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

One Eyed Jack ha scritto:
Caro Cama69,
probabilmente l'entusiasmo con cui ho scritto il mio post mi ha impedito di esprimere meglio il mio pensiero.
Esattamente come te e Axel, anch'io penso che non si pu? vivere sempre di storie cos? semplici, e dopo due o tre ravvicinate di questo genere noi lettori ci stancheremmo presto.
Apprezzo, e molto, l'opera di B&B, ma sono altrettanto convinto che alternare le loro storie complesse e corpose con altre pi? brevi e classicheggianti come queste di Mignacco o quelle di Rauch sia la scelta migliore.
Ben venga, dunque, il ronin di Burattini gi? dal mese prossimo. L'alternanza di stili e ambientazioni ? una ricchezza enorme di questa serie e va sfruttata il pi? possibile. In questo senso, penso che - oltre che come singoli autori - B&B vadano elogiati senza sosta per l'enorme abilit? dimostrata nell'organizzazione e nella programmazione della serie.


Assolutamente d'accordo con te OEJ Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy

One Eyed Jack ha scritto:

In merito alla seconda parte del tuo post, invece, devo almeno in parte dissentire. Ormai ? da diversi anni - direi dal n. 400 in poi - che le storie di Boselli mi lasciano perplesso; giusto, persino doveroso, osare qualcosa, tuttavia i suoi risultati degli ultimi anni non hanno, a mio giudizio, mantenuto le promesse. Basti dire che sul finale di IL TRONO DEGLI DEI, quando Richter si ? trasformato in una versione rimbecillita di Thunderman, sono scoppiato a ridere!
E poi sono piuttosto sensibile alle questioni di "bilanciamento" della sceneggiatura. Burattini o Mignacco mi sembrano molto attenti nella costruzione della storia, tenendo il ritmo sotto controllo e mantenendo un livello costante nella storia. In definitva, hanno sempre saldamente in mano trama e personaggi.
Boselli mi d? un'impressione diversa: mi sembra che vada molto a braccio, butta nella storia tutto quello che gli viene in mente, per poi ricordarsi alla fine "Ah, mancano cinquanta pagine, devo chiudere", il ritmo assume una sterzata vorticosa e molte cose rimangono poco chiare.
Anche Nolitta andava a braccio, per? non aveva il problema di dover chiudere: se una sceneggiatura gli veniva pi? lunga, la finiva nell'albo sucessivo.

Non moolto d'accordo con te OEJ Think Think Think Think .
Le storie del ciclo africano sono bellissime, anche fratelli di sangue e la nave nera sono storie di tutto rispetto, non ho nulla da dire nemmeno sul ritorno di Guitar Jim, buona anche tranelli e veleni, non mi piace il ritorno di Kandrax e il finale del trono degli dei, per? considerando anche i fuoriserie che Mauro Boselli ha scritto dopo il numero 400 (anno 1998)
troviamo Il principe degli elfi una storia bellissima un capolavoro con un emozionante omaggio al compianto Michele Pepe, poi troviamo Avventura in canada una bella storia e l'isola dei demoni, una avventura con la A maiuscola.
Detto ci? io non sono mica tanto convinto che Boselli dal numero 400 in poi ha lasciato perplesso il lettore Zagoriano
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Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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Adriano
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MessaggioInviato: Lun Nov 14, 2005 11:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

quoto Cama 69 Very Happy

FRATELLI DI SANGUE ? una delle migliori di sempre !
diciamo che Boselli ha toppato ( unica storia Imo sotto la sufficienza ) clamorosamente con il ritorno di Kandrax e da allora non ? ancora tornato ai livelli di un tempo , complice anche i vari impegni e una malattia che l'ha disturbato durante la stesura del segreto dei sumeri ...il trono degli dei in effetti ha un finale rovinoso ...peccato perch? la storia sin li era pi? che buona !

...ma non stavamo commentando l'ultima di Miglic.....ahem Mignacco ?! Very Happy Very Happy Very Happy Wink
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One Eyed Jack
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MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2005 9:37 am    Oggetto: Rispondi citando

Infatti! Red face Red face Red face
Per chiudere col mio pensiero, avevo dimenticato FRATELLI DI SANGUE, che era davvero coinvolgente, e se, come speravo, si fosse chiusa con un finale tragico sarebbe stata paragonabile addirittura alle vicende di Manetola, e scusate se ? poco! Wink Wink Wink Wink
Ma per il resto Boselli non mi ? piaciuto troppo, non apprezzo l'eccesso di fantasia di alcuni suoi episodi, altri mi piacciono per certi versi e non per altri... Pura e semplice questioni di gusti, naturalmente!
Alla maggioranza dei lettori Boselli piace molto ed ? questa la cosa importante, perch? garantisce un futuro alla serie! Wink Wink
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"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

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Patrick Wilding
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MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2005 5:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Credo che, forse, si stia esagerando nel celebrare sia Mignacco che la storia in questione; come ho scritto nel post di commento, niente di trascendentale, leggibile e dignitosa. Leggere il commento di OEJ, che abbraccio, mi ha lasciato un po' perplesso, dato che trovo esagerato il suo entusiasmo per l'apporto dato finora da Mignacco. Credo che prima di definirlo fuoriclasse, e mi riferisco soltanto a quello che ha fatto e far? su Zagor, Mignacco debba fare ancora tanta strada, fumettisitcamente parlando. Intanto aspettiamo di leggere una decina di ottime storie, prima di paragonarlo a Burattini e Boselli. Piuttosto, secondo me emerge questo aspetto: forse si ? "stanchi" delle contorte trame di Boselli, preferendo loro un approccio pi? semplice e "normale", quale quello dell'ultima storia di Mignacco.
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Quaggiù sto a chiedere perdono se non sono un uomo giusto ma sono giusto un uomo.......
Ho letto migliaia di fumetti dove i principi, la rettitudine e l'onestà sono valori fondamentali....purtroppo, nella vita reale i personaggi dei fumetti sono rari.
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Axel80
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MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2005 10:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Patrick Wilding ha scritto:
Credo che, forse, si stia esagerando nel celebrare sia Mignacco che la storia in questione; come ho scritto nel post di commento, niente di trascendentale, leggibile e dignitosa. Leggere il commento di OEJ, che abbraccio, mi ha lasciato un po' perplesso, dato che trovo esagerato il suo entusiasmo per l'apporto dato finora da Mignacco. Credo che prima di definirlo fuoriclasse, e mi riferisco soltanto a quello che ha fatto e far? su Zagor, Mignacco debba fare ancora tanta strada, fumettisitcamente parlando. Intanto aspettiamo di leggere una decina di ottime storie, prima di paragonarlo a Burattini e Boselli. Piuttosto, secondo me emerge questo aspetto: forse si ? "stanchi" delle contorte trame di Boselli, preferendo loro un approccio pi? semplice e "normale", quale quello dell'ultima storia di Mignacco.
ecco uno che non ritirer? la tessera del Mignacco Fan Club Laughing Laughing
Daltronde se non si apprezza il suo masterpiece, Incubo sul mare Not talking Not talking
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Axel80
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MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2005 10:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ho riportato i post di Oej e Cama69 e Adriano su Boselli nel Topic apposito, chi vuole intervenire in merito lo faccia li Wink
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