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[Adriano]

DAL CORSERA

SANTIAGO (CILE) - L'isola del tesoro esiste. Un robot sembra aver localizzato su una remota isola dell'Oceano Pacifico PROPRIO QUELLA DI di Robinson Crusoe un tesoro degno dei libri di Robert Luis Stevenson. Un vero bottino pirata, probabilmente di origine Inca, costituito da 800 tonnellate di oro e pietre preziose gioielli, tra i quali una leggendaria ?rosa d'oro? depredato agli Inca dagli spagnoli. IL pi? grande ritrovamento di questo tipo della storia e gli abitanti dell'isola in questione sono gi? in fibrillazione. Stiamo parlando , lacrima di terra appartenente al Cile situata a 600 chilometri dalle coste del Paese andino. L'isola ? stata battezzata come il celebre naufrago protagonista di un romanzo di Daniel Defoe perch? il suo scopritore, lo scozzese Alexander Selkirk, la trov? proprio facendovi naufragio e ispir? lo scrittore inglese. L'isolamento ha reso Robinson Crusoe un vero paradiso naturale, ma anche un luogo ideale per chi volesse nascondervi qualcosa. E infatti, nei secoli ? stata rifugio prediletto di numerosi avventurieri.

RICERCHE - Logico supporre che l'isola potesse ospitare tesori da leggenda. Il primo tentativo ?scientifico? di rintracciarli risale al 1951, a opera del cileno Mat?as Cousi?o, che si arrese dopo circa due mesi. Nel 1999 fu la volta di Bernard Kaiser, americano che mise sotto contratto anche 12 isolani per dedicarsi con loro anima e corpo alla ricerca di tesori, ricavandone un pugno di mosche.

DIECI MILIARDI - Secondo ricerche documentali, il tesoro sepolto presso la collina di Tres Puntas sarebbe appartenuto agli Inca; trafugato dagli spagnoli, a questi sarebbe stato rubato da corsari inglesi poi rifugiatisi a Robinson Crusoe per seppellirlo. Il tesoro sarebbe composto da lingotti e gioielli, tra cui un monile a forma di rosa. Se cos? fosse, staremmo parlando di un ?bottino? del valore di dieci miliardi di dollari. Il tesoro, promettono, verr? disseppellito nella maniera meno dannosa per l'isola, un autentico, fragilissimo paradiso che ? anche parco naturale.

[Cactus Pete]

[Adriano]

Digging Bill ? una figura controversa , Nolittiana ....., non ? interessato alla ricchezza in se , ma alla <<scoperta>> ....nella ricerca del successo ? dotato anche di scaltrezza ....
Il protagonista dovrebbe restare Zagor ....qui invece ? presente solo la sua casacca ( non parlo dei disegni )

[Cactus Pete]

[Adriano]

[cama69]

Ho letto la storia dell'almanacco, stavolta mi limiter? a poche righe, anche perch? non ho molto da dire.
La storia mi sembra pienamente sufficiente, ma nulla di pi?, non ho particolari appunti da muovere a Mignacco, tutto sommato la storia ? abbastanza ben scritta i personaggi sono tutti accettabili la trama si lascia leggere in modo fluido.
In definitiva, darei come giudizio il classico senza infamia e senza lode, invece i disegni mi sono piaciuti
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[Axel80]

Mignacco sulle tracce di ?????..Stevenson

Terza prova di Mignacco su Zagor, dopo due storie che, al di la dei gusti personali, avevano lasciato perplessit? entrambe nella gestione della seconda parte.
Dopo la serie inedita e il maxi gli viene affidato l?almanacco(continuando di questo passo sar? lui a scrivere il tanto agognato Zagorone) e Mignacco scrive una storia fatta su misura per questo formato.
Non ? facile, tanto pi? in una serie come Zagor che vive per lo pi? di storie ad ampio respiro, azzeccare tutti i tempi in una storia di sole 94 pagine, eppure l?autore,dal punto di vista dei tempi, non sbaglia una mossa.
Inizio soft e poi tutto d?un fiato sino alla fine, con la seconda parte della storia che ? tutta un susseguirsi di scene d?azione.
Una storia semplice tanto nella struttra quanto nei dialoghi.
Ed ? proprio questa la cosa che ho apprezzato di pi?, la semplicit? e la scorrevolezza della trama, che nel soggetto richiama sfacciatamente il classico mito dell'Isola del tesoro.
Nulla di originale,ma questo non ? necessariamente un difetto.
In un periodo in cui vanno di mode storie complesse e intricate, la semplicit? (che non deve essere confusa con la banalit?) ? un valore a mio avviso da riscoprire.
Buone le caratterizzazioni dei personaggi principali(Zagor,Cico,Digging), un po? superficiali quelle degli avversari.
Ma in 94 pagine difficile fare di pi?, a meno di tralasciare l?azione a scapito dell?approfondimento.
Ho apprezzato molto Zagor, e per me ? la cosa che pi? conta in una storia.
Dopo aver giustamente lasciato il campo a Digging nella prima met? della storia, nella seconda Mignacco erge Zagor ad assoluto e implacabile protagonista, quell?essere solo contro tutti che era un marchio di fabbrica dei finali Nolittiani.
Non voglio dire che siamo a quei livelli,me ne guarderei bene, per? Mignacco sembra tenere presente una regola che altri sceneggiatori talvolta dimenticano: l?eroe ? Zagor e le castagne dal fuoco le toglie lui.
Zagor che piomba sul nemico accompagnando il tutto con il suo tradizionale urlo, la scure infallibile, e l?indiano che dice ?se solo la met? delle cose che si dicono sul suo conto sono vere saremo noi ad avere dei problemi?????..
Stupenda poi la vignetta di Pag. 118, con la mano di Zagor che emerge dall?acqua . Mi ricorda qualcosa...........
? vero quello che dice Adriano, e cio? che i nemici sono assolutamente normali, per potere impensierire Zagor.
Per? dopo mesi di mostri,Richter, e quant'altro dei nemici anonimi possono anche starci .
Non per questo Zagor ? assente nell'anima, magari per lui sar? solo ordinaria amministrazione,ma ? comunque Zagor quello che vediamo in scena.

Insomma, una storia ad hoc per un almanacco, che come quella dello scorso anno mette l?azione in primo piano e regla una buona mezz?ora di lettura piacevole.
Certo, la trama non ? trascendetale ,questo forse ? il vero limite di questa storia,ma ribadisco che in una storia di un solo albo la semplicit? non ? un difetto,anzi quasi un'esigeza.
Disegni davvero belli, non speravo in un Bisi subito cos? a suo agio.
Il modello di riferimento sembra pi? Andreucci che Ferri, ma ? comunque un ottimo riferimento.
Molte belle le scene d?azione, i paesaggi marinareschi e anche Cico.
Praticamente perfetta la rappresentazione grafica di Digging Bill
Storia 6.5 Disegni 7.5

[Carson]

Pur con l'attenuante della poche pagine a disposizione, storiella semplice, prevedibile e senza pretese...forse ha fatto bene la Straniera a non comprarlo...o forse non hanno senso gli almanacchi con cos? poche pagine dedicate alle storie... alla fine (negli almanacchi voglio dire) va a finire che spesso ? meglio tutto il resto rispetto alla storia...
Nota positiva, dopo l'"alieno" Richter, ? il ritorno ad una semplicit? che fa di Zagor quello che ?: l'eroe che risolve le situazioni.
Certo che se la storia fosse stata un p? pi? interessante...sarebbe stato meglio...
Belli i disegni, brutta, come gi? detto, la copertina.
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[Adriano]

Zagor ...( ovvio ? una mia sensazione personale ), ? assente perch? non riconosco un solo dialogo da Zagor , dialoghi che sono spesso di una elemetarit? disarmante , in questo fumetto c'? un tale disegnato benissimo come Zagor che non ha uno spessore di nulla ......Zagor va a togliere dai guai un amico entra in azione e basta ......se Zagor fosse stato semplicemente botte , mazzate , protagonismo , finale in crescendo e spari allora forse non mi sarei mai appassionato troppo per questo personaggio .... a maggior ragione , ora come ora uno Zagor solo azione non mi appassiona .....
....? solo una questione di spazio ? in 94 pagine non vi ? posto per null'altro ? b? che vi devo dire .....non credo ....decisamente discreto l'almanacco dello scorso anno ( Ragland non ? un marinaio qualsiasi ) , decisamente migliore quello disegnato da Verni ( il dottore ? un personaggio discreto ) , decisamente pi? gustoso quello delle "Zanne insanguinate" ( una storia un pochino pi? elaborata ) .... Diciamo allora che a MIgliacco , quasi nuovo della serie , serve maggiore spazio per esprimersi ( LA scorta Mohawks imho ? un'ottima prova e li non ci sono mostri o alieni o superichter vari ) .

In definitiva questa storia , per spessore , ricorda troppo le avventure dei primi numeri , ma ne manca per? di comicit? , insomma una storia banale , troppo elementare che non ho gradito e certamente non per l'asssenza di mostri , alieni o superichter ...( e se non ci credete ......guardate cosa mi auspico nella sezione suggerimenti pagina 1 e 2 - AL RITORNO A DARKWOOD )

[Axel80]

[Adriano]

[Kiki]

Letto.

A me la storia ? piaciuta, nulla che chiami al capolavoro, ma certamente un buon riempitivo per un albo, come l'Almanacco, che permette di accostare lettori occasionali al mondo di Zagor.
Non serve una storia "capolavoro" in questo caso, serve qualcosa che si sposi bene col termine "Avventura", non a caso il titolo dell'Almanacco... e secondo me la storia collima perfettamente.

Fatte queste considerazioni, sono molto contento di Bisi, il disegnatore di turno. Una novantina di pagine ottime, dal segno sicuro e dal tratto moderno. Alcune vignette, come quelle in cui Zagor si tuffa in acqua, sono un capolavoro! Per non parlare di quelle del vascello in pieno oceano!

Storia: 7
Disegni: 9

Tutto sommato poi, sono rimasto soddisfatto anche dei contenuti "extra" dell'Almanacco (...beh, extra dovrebbe essere la storia...).
Bel lavoro davvero!

Ciao a tutti,
Kiki
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"Che saggezza"... "Che esperienza"... "Che abilità"...

[rakosi]

Soggetto banale, difficile trarne una sceneggiatura efficace con poche pagine a disposizione. Storiella appena sufficiente; ottimo l'esordio di Bisi.
Voti:
storia 6
disegni 7

[zagoriano]

Penso pure io come Rakosi che la storia sia banale, semplice, l'ho letta e non mi sono nemmeno accorto di essere arrivato alla fine. Buoni i disegni anche se oggi ho comprato Zagor con Panorama ed i disegni del Ferri in grandissima forma degli anni '70 e anche '80 mi fanno sognare ancora.
Pi? guardo quegli albi e piu' mi piace Zagor[/quote]

[Vincenzo Di Buduo]

Storiella abbastanza semplice, ma con un buon ritmo.
Bisi veramente bravo, e se venisse a Tex ne sarei veramente felice.

Storia: 6,5.
Disegni:9.
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Quando si spara si spara, non si parla.