www.spiritoconlascure.it

[Kramer76]

[Super Mark]

Certo, Spirito', storie come UNA TRIBU' IN PERICOLO (esempio a caso) sono degne del Rinascimento .
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Super Mark

[Zagrosky]

opinioni, semplici opinioni, ma quelle che concordano sul medioevo sono tante...
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[SpiritosoConLaScura]

[wakopa]

[SpiritosoConLaScura]

Ovviamente mi rifrivo al fatto che finalmente Zagor parla e agisce non più come un bamboccio in costume.
Del resto parleremo a tempo debito
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[jupiter973]

[Super Mark]

E di certi finali a tarallucci e vino ?
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Super Mark

[SpiritosoConLaScura]

Vi meritate Mignacco
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[Zagrosky]

Anche di peggio...
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[Akkron96]

Questo doppio esordio sicuramente non è stato pubblicato subito dopo l'addio di Toninelli e Gamba per caso, e predispone il lettore a rendersi inevitabilmente conto della cesura che Boselli intendeva operare con il suo approccio a Zagor, decisamente diverso dal primo Burattini che rimescolava topoi nolittiani in cerca di un recupero del passato (Nodo scorsoio è il migliore esempio dello stile derivativo con cui quest'ultimo componeva inizialmente le sue storie).
Boselli invece mantiene l'ossatura necessaria ad ogni avventura di Zagor, ma nel frattempo porta avanti una riflessione personale che si confronta con la tradizione mettendola in discussione; per quello che ho letto finora mi sembra possibile distinguere così le prime produzioni dei due B: se da una parte Burattini si occupa con rispetto della restaurazione, Boselli opera una decostruzione che osa molto di più e non si fa problemi a inserire veri e propri stravolgimenti nella logica narrativa a cui eravamo abituati.
Gli esempi più chiari della verve con cui l'autore modifica contenuti e forma:

- Imprevedibilità: più di una volta sono rimasto stupito dall'evolversi inaspettato di situazioni narrative "classiche"; all'inizio della storia Henry Summers, invece di soccombere durante la rissa così da favorire l'entrata in scena di Zagor al salvataggio, si dimostra capace di difendersi da solo (non ricordo altri casi di comprimari "acculturati" e allo stesso tempo adatti all'azione, ma da quel che ho letto sul forum questa novità diventerà un tratto ricorrente in Boselli). Un altro esempio è la morte di Tuono Veloce: il lettore se l'aspetta, sapendo che i due villain indiani stanno tramando qualcosa, ma personalmente ci sono rimasto quando il figlio del sakem muore per la pistola che gli esplode in faccia (oltretutto bella trovata di velato black humour, con il volto che viene sfigurato a metà come il ritratto di profilo che lo raffigurava).

- Innovazione ammiccante: l'incipit del racconto parla chiaro, come notato precedentemente in questo topic, con il luogo più iconico della "nascita" zagoriana, Pleasant Point, e un gruppo di ragazze anche piuttosto smaliziate con cui in 20 pagine Boselli asfalta 30 e passa anni di scrittura femminile nella serie. Inoltre, l'autore sembra voler "rigenerare" il lettore, fornendogli tramite il punto di vista di Henry/Ladro di ombre una nuova prospettiva decisamente più partecipativa, come per riscoprire la figura dello Spirito con la scure. Anche i pellerossa godono di una caratterizzazione più moderna, asciutta ma sempre pensata e giustificata, come per il giovane Piccola Volpe, che ha persino dei momenti da protagonista.

- Ricordare e superare il passato: nell'epilogo della vicenda, precisamente nella sequenza dello smascheramento dei nemici, mi hanno colpito due vignette che sembrano sintetizzare l'approccio boselliano alla tradizione zagoriana.
Il primo caso è quello in cui il sakem Lunga Lancia esprime una perplessità sulla proposta di Zagor di decidere la ragione con un duello, soluzione trita e ritrita che, come fa notare l'indiano, è fondamentalmente scorretta in quanto l'eroe di Darkwood è ben consapevole di avere più possibilità di prevalere con la forza rispetto all'arringa prima inscenata in difesa di Henry (il quale non manca di sottolinearlo appellando Zagor come suo avvocato, per esplicitare a livello diegetico un pensiero che sarà probabilmente venuto anche al lettore, ma che se fosse rimasto implicito sarebbe apparso come un difetto di artificiosità); questa maggiore esplicitazione di meccanismi narrativi noti al lettore permette all'autore di essere più diretto nel trattare i clichés inevitabili dai quali nessuno può liberarsi.
Con il secondo passaggio invece, oltre ad esplicitare la consapevolezza della ripetitività di alcuni elementi narrativi, Boselli arriva addirittura a riderci sopra insieme al protagonista, quando Zagor risponde così a Piccola Volpe, deluso poiché non ha potuto vedere il suo eroe in azione: "Meglio così, invece! Nella mia carriera ho combattuto tanti di quei duelli indiani da averne la nausea!"


Le mie uniche perplessità sono:

Lingua universale - Ok che è uno degli scogli più difficili da aggirare, ma è un peccato vedere come una maggiore modernità nei dialoghi e nel descrivere il contesto storico-culturale dei pellerossa sia accompagnata dalla solita premessa paradossale per cui in questo caso Henry dialoga tranquillamente con più di una popolazione indigena (per quanto si possa essere preparato prima di partire mi sembra un po' forzato che sia un esperto di lingua indiana).

Chiusura narrativa totale - All'inizio della storia ho molto apprezzato la sequenza iniziale a Pleasant Point, poiché mi sembrava funzionasse perfettamente come incipit chiuso in sé stesso che non necessitava una ripresa all'interno della stessa vicenda. Purtroppo invece Boselli fa tornare i personaggi della prima parte verso la conclusione, e mi riesce difficile giustificare la presenza degli stessi in un territorio lontano da quello di partenza senza un motivo abbastanza solido... Troppo artificioso per i miei gusti, anche perché quella storyline poteva benissimo essere chiusa con la riappacificazione avvenuta prima della "spedizione" di Henry con Zagor.

Per quanto riguarda i disegni di Laurenti, oltre ad essere piacevolmente dinamici ed espressivi soprattutto per quanto riguarda i volti, essi sono forse la componente innovativa più importante, poiché ovviamente già il diverso impatto visivo della storia predispone il lettore in maniera diversa...
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Doc Lester 1975]

Ammazza che recensione
Grazie Akkron96!
La leggerò con più calma ma la tua competenza sembra fuori discussione... grande acquisto per il forum
Io di questa storia ricordo che trovai molto molto gradevole e in certa misura inedito l'intro ambientato a Pleasant Point con i ragazzotti di paese e soprattutto quella gnocca pazzesca di Ellie May (Laurenti eccezionale)... poi però la vicenda in sé finì per non appassionarmi troppo. L'ho letta solo una volta, prima o poi la ripasserò.
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Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

[cama69]

[jupiter973]

[wakopa]

pur condividendo poco della recensione,
mi complimento anch'io per l'esposizione e la proprieta' di linguaggio, merce davvero rara tra i giovani oggi

Akkron conosci Lana?