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Ladro di ombre
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Autore Messaggio
Ladro di ombre
LAURENTIANO DEL FORUM


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MessaggioInviato: Ven Giu 04, 2004 12:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Molti Occhi ha scritto:
Trovo questa storia in linea con quelle di Boselli, bel ritmo, tocchi di originalit?, introspezione di alcuni caratteri, azione e sentimento.

Henry Summers-Ladro di ombre ? un gran bel personaggio. Mi ha messo grande malinconia con il suo voler immortalare un mondo e una civilt? prima che scompaiano. La frontiera americana ? esistita consapevole della sua imminente fine...

La storia in se la trovo meravigliosa. Anche i disegni sono ottimi.


concordo con molti occhi . a me la storia e' piaciuta tantissimo. da quel momento ho capito che per zagor stava cambiando qualcosa.. poco dopo infatti ci fu la seconda odissea americana. boselli ci mostra subito la sua attitudine a caratterizzare i personaggi,in questo caso henry summers, un personaggio che avrebbe pero' ancora molto da dire e dovrebbe ritornare in qualche altra storia per essere approfondito anzi sviscerato in ogni sua parte. boselli attendiamo.......
per i disegni di Laurenti non ho parole : stupendi.
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Molti Occhi
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MessaggioInviato: Ven Giu 04, 2004 1:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ladro di ombre ha scritto:

henry summers, un personaggio che avrebbe pero' ancora molto da dire e dovrebbe ritornare in qualche altra storia per essere approfondito anzi sviscerato in ogni sua parte. boselli attendiamo.......


D'accordissimo Ladro.
Sarebbe un gran bel ritorno Very Happy Wink
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john llwl
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MessaggioInviato: Sab Giu 05, 2004 8:33 am    Oggetto: Rispondi citando

Gli indiani di Laurenti sono molto bene caratterizzati. Sono veramente indiani delle foreste del nord.
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Corwin
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MessaggioInviato: Sab Giu 05, 2004 10:34 am    Oggetto: Rispondi citando

concordo...

basta guardare gli ultimi tre albi.... Wink
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Cactus Pete
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MessaggioInviato: Sab Giu 05, 2004 11:09 am    Oggetto: Rispondi citando

Una storia che gi? lascia intravedere il tentativo di rinnovazione e di modernit? da parte di Boselli. Grande!
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Molti Occhi
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MessaggioInviato: Sab Giu 05, 2004 2:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alexrdp73 ha scritto:
Una storia che gi? lascia intravedere il tentativo di rinnovazione e di modernit? da parte di Boselli. Grande!


Tentativo riuscito alla grande!! Laughing Laughing
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LaStraniera
Lady Pugnans
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MessaggioInviato: Lun Lug 05, 2004 1:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bella storia, dalla trama semplice incentrata tutta sullo scontro tra chi ? aperto al nuovo e chi no. Ladro di Ombre (molto poetico il nome indiano del pittore) rappresenta il nuovo che irrompe nella tradizione e incarna anche l'occidentale col mito del ^buon selvaggio^. Alla fine il nuovo apporter? scompiglio, come sempre accade in un mondo radicato nelle proprie tradizione e anche il mito del ^buon selvaggio^ si sgretoler? nel sangue di innocenti.
La bont? nell'uomo non ? dovuta alla cultura di appartenza, ma ? sempre e comunque una scelta individuale.

Belli i disegni di Laurenti, ma ora hanno molta molta pi? personalit? e autonomia di interpretazione.
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Sedendo quietamente, senza far nulla,
Viene la primavera, e l'erba cresce da sé

poesia Zen
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lupo bianco
GRAN GARANTE DEL FORUM
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MessaggioInviato: Lun Giu 27, 2005 1:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Una storia che rileggo spesso, e che giudico bellissima, per molti motivi.

Innanzitutto il periodo nella quale usc?: stavamo per lasciarci alle spalle la fitta nebbia per incamminarci incontro al radioso sole dell'avvenir con l'Odissea prossima ventura.
Una storia che vede esordire insieme sia Boselli che Laurenti, se non sbaglio; una storia che mi ha sempre dato l'impressione di uscire proprio da un periodo di "convalescenza".

L' avventura si apre con un nome decisamente familiare ai lettori di Zagor: Pleasant Point. Ed ? proprio quest'atmosfera di familiarit? che permea tutta la storia ad esercitare un fascino incredibile; luoghi conosciuti, i vecchi sentieri di Darkwood, uno Zagor che conosce tutto e tutti, dall'ubriacone del saloon al pi? prestigioso capo indiano della zona questo conferisce alla vicenda una "darkwoodianit?" purtroppo oggi un p? persa.

La storia ha un meccanismo pressocch? perfetto: una introduzone abbastanza lenta e indolente, salvo poi scatenarsi il mistero e il pericolo. La trama ? un'abile commistione fra il giallo e il filone "guai nella trib?": su tutti uno Zagor agile, in forma, carismatico, perfetto dominatore della scena, anche quando non appare nelle vignette (un mio "credo" fumettistico incrollabile ? quello secondo cui il carisma dei personaggi non si misura in base al numero di vignette in cui sono disegnati, ma nerlla capacit? di "permeare" la storia con il loro eroismo e il carattere, anche quando sotto i riflettori ci finisce qualcun altro).
Ho apprezzato anche il modo con il quale Boselli riesce a descrivere la curiosit? mista a terrore superstizioso che gli indiani provocano nei confornti del "nuovo", in questo caso il pittore di citt?. Davvero molto realistico.

Il punto debole della storia ? forse Summers stesso; degno antenato dei vari Cain, Green, Murdo "buono" etc... egli ? il solito comprimario boselliano abile in tutto, praticamente una copia di Zagor in miniatura. Forse qualche sfumatura psicologica in pi? avrebbe giovato.

Se la storia ? cos? bella il merito va a mio parere al miglior Laurenti di sempre: a un'interpretazione pi? ortodossa della figura di Zagor, il buon Mauro aggiunge un'incredibile galleria di personaggi 8femminili e non) disegnati con un' insuperabile maestria. Per non parlare dei paesaggi! ottima prova anche per lui.
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Ladro di ombre
LAURENTIANO DEL FORUM


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MessaggioInviato: Lun Giu 27, 2005 1:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

il grande lupo come al solito ha fatto centro; anche per me questa fu una grande storia (l'esordio di laurenti giustifica soprattutto il mio nick) il duo Boselli-Laurenti nel lontano 1992 se non erro sforna una storia che chiude definitivamente col passato. Si viveva in quel momento un periodo di stanca per il nostro eroe, e da quel momento ho capito subito che zagor nei mesi successivi avrebbe vissuto una nuova giovinezza grazie a nuova linfa fornita soprattutto da autori nuovi (e di che calibro!!). Si sono attribuiti in passato titoli per i vari periodi zagoriani(golden age, silver age etc )io dico che se si vuole stabilire una nuova epoca zagoriana l'inizio lo segna senza ombra di dubbio proprio ladro di ombre.
Anche se la storia si svolge a pleasant point ,come dice lupo si respira una grande atmosfera darkwoodiana!!!
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Non me la merito......
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Axel80
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MessaggioInviato: Lun Giu 27, 2005 3:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

come ho detto tempo fa su questo topic, non la reputo una storia particolramente esaltante,anche se le riconosco una grande inportanza in quanto portava in grembo le grosse novit? che sarebbero arrivate di li a poco, sotto la la direzione d Boselli come curatore.
Per cui un plauso alla maggiore presenza femminile, all'eserdio di Laurenti, ad un nuovo comprimario come Summurs(anche se condivido l'appunto di Lupo circa la sua caratterizzazione)..............
Ma la storia in se non ? nulla di particolare,credo che ai tempi non notai neppure i lati positivi che vedo adesso Think
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druey
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MessaggioInviato: Lun Giu 27, 2005 6:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Axel80 ha scritto:
come ho detto tempo fa su questo topic, non la reputo una storia particolramente esaltante,anche se le riconosco una grande inportanza in quanto portava in grembo le grosse novit? che sarebbero arrivate di li a poco, sotto la la direzione d Boselli come curatore.
Per cui un plauso alla maggiore presenza femminile, all'eserdio di Laurenti, ad un nuovo comprimario come Summurs(anche se condivido l'appunto di Lupo circa la sua caratterizzazione)..............
Ma la storia in se non ? nulla di particolare,credo che ai tempi non notai neppure i lati positivi che vedo adesso Think


Gi? anzi all' epoca ricordo... che avevo tipo 10 anni..., ma il nuovo Zagor che leggevo in edicola non mi piaceva tantissimo rispetto alle storie vecchie che leggevo pure in quel periodo... e se c' era una cosa di cui sentivo molto la mancanza... erano le storie ad ampio respiro,... Toninelli nell' ultimo periodo cos? come Boselli in questa storia non sfornavano storie in tanti albi... e ricordo come io stesso allora bambino pensai che per forza che nessuno dei miei compagni di scuola conosceva Zagor... storie brutte, ma soprattutto ormai troppo brevi,... come se non ci fossero pi? idee a sufficienza per imbastire una sceneggiatura lunga... la sensazione che avevo allora era che ormai su Zagor avessero detto tutto e di conseguenza presto avrebbe chiuso.... per non parlare delle incoraggiantissime pagine della posta che Bonelli scriveva in quel periodo... una vera botta di vita Liar Liar Liar

Invece il nuovo disegnatore mi piacque molto... lo trovai molto frizzante... anche se adoravo il tratto del disegnatore "quello + bravo" lo chiamavo io... il signor ferri g. mentre donatelli era quello "scarno"...

Quanti ricordi sono cresciuto con Zagor Very Happy
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Vi ho visti crescere su questo forum!

Se mi fossi guardato un porno era meglio
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Axel80
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MessaggioInviato: Lun Giu 27, 2005 6:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Quanti ricordi sono cresciuto con Zagor
Puoi dirlo forte, vale anche per me e credo per tutti quelli che non lo hanno abbandonato neppure in quei momenti Wink
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Adriano
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MessaggioInviato: Ven Lug 15, 2005 3:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

...ed ecco la rinascita Zagoriana!

La marcata appartenenza ad un gruppo culturale e la scarsa conoscenza del diverso , dell?altro , dell?ignoto , dell?alieno conduce facilmente al pregiudizio e ??..il pregiudizio ? una brutta bestia !
Perch? se un'adesione ad uno schema culturale, rende noi normali, o per lo meno ci rende ben accetti dal gruppo, gli altri, in altre parole chi non appartiene al gruppo, alla comunit?, alla razza, devono essere necessariamente "anormali " ... e se poi noi ci classifichiamo "buoni" gli altri devono essere necessariamente "cattivi".
Per di pi? un antico timore per l'ignoto o per l'inconsueto o il nuovo ( e quindi sconosciuto ) ci porta ad avvertire negli altri un'oscura minaccia, per questo gli umani in condizioni simili tendono ad assumere una posizione di difesa ( atteggiamento istintivo ma anche razionale perch? precauzionale ) ...atteggiamento che alla lunga se non illuminato dalla conoscenza pu? degenerare nel pregiudizio , cio? un giudizio precostituito , preventivo , quindi poco obbiettivo .
MA ?.se la percezione negativa di gruppi culturali differenti, di razze diverse ? un atteggiamento riprovevole e privo di fondamento e non regge ad un esame obbiettivo della realt? ( fra l?altro nel corso della nostra Storia proprio i pregiudizi verso gli stranieri e verso i diversi sono stati da sempre sfruttati per giustificare le guerre e le sopraffazioni culturali ) ? anche vero che non tutto ci? che ? nuovo e diverso, inteso come <<singolo individuo>> ( e non come razza o cultura ) , ? di per se buono !
La comprensione di tutto ci? da parte di Hanry Sommers detto Ladro di Ombre costituisce lo sviluppo della storia Applause Applause Applause Applause .

quoto quanto affermato dal nostro Nat Murdo

Citazione:
Henry da parte sua scopre una verit? dolorosa ma al tempo stesso illuminante: l'uomo rosso non ? un animale rozzo e ignorante come pensano alcuni bianchi ma non ? nemmeno un individuo perfetto e irrealmente puro come credeva lui stesso precedentemente. Entrambi i popoli sono composti da individui che, pur con le evidenti differenze esteriori, amano, odiano, gioiscono e soffrono alla stessa maniera: solo, lo fanno da punti di vista diversi.


Su una cosa per? Ladro di Ombre aveva immensamente ragione ?<<LA CONOSCENZA>> !
Certo la sua ricerca comporta fatica perch? questa si scontra spesso con convinzioni radicate , ?dogmatiche? , preconcette ?..ma ? gi? di per se una grande sfida
<< il West ? grande la fuori Jack ?.>> dice Ladro di Ombre
?..e questa ? una sfida ?all?Ignoto? e all?ignoranza !

La storia parte lentamente ( sorniona come dice Lupo Bianco ) , la tematica della vicenda si introduce subito ma non se ne avvede il problema , non subito per lo meno ?il lettore inizialmente ? preso dallo stesso spirito del Pittore , entusiasta da sempre alla cultura pellerossa ?.lo spirito guascone dei protagonisti e un po? di buonismo ci incanta e ci forvia dal successivo sviluppo
Si cominciano a macinare pagine senza che il problema sia evidenziabile ed a questo punto paradossalmente si ? quasi soddisfatti della situazione , il clima idilliaco ? tale che la nascita di qualsiasi questione drammatica sembra quasi superflua a rendere interessante la storia . Boselli del resto ci porta nel campo indiano di Tonka e ce ne fa gustare il momento di pace , di serenit? dei protagonisti , ci mostra spaccati di vita come faceva un tempo Nolitta !
L?inserimento della minaccia ? lento come nella migliore tradizione nolittiana ( non finisco mai di rivedere le mie posizioni su Boselli ?meglio cos? ) , ? come un morbo che prima o poi comincia a dare i primi sintomi ?? il morbo del pregiudizio , dell?ostilit? verso il diverso , la novit? , la messa in discussione del proprio io e quindi , la cosa pi? pericolosa ?la paura di tutto ci? !
La storia ci restituisce uno Zagor tosto , tostissimo che regge sino in fondo gli scontri ?.e quando l?ottusit? e la malafede ? tale che le parole non servono pi?, egli ? pronto anche al duello ?.ma a questo punto la cosa scadrebbe nel banale nel gi? visto e cosa ben pi? importante , costituirebbe una sconfitta della ragione a scapito della sola forza ! Almeno in questa storia , per come ? concepita meglio smascherare il diretto responsabile , inchiodarlo con la verit? ?.?pi? che con la ?prova di dio? ! Applause Applause Applause Applause Applause
La forza della storia non sta nella tostezza del nemico , di certo non abbiamo a che fare con Hellingen , ne con Nat Murdo o il grande Mortimer , ne da pericoli devastanti , ma nella storia stessa , nel modo con cui ? giostrata , nel modo come la tematica viene affrontata .
E il tutto ? rappresentato con i superlativi disegni di un ispirato Laurenti il cui tratto ? ben riconoscibile Applause Applause Applause Applause ( capelli di Zagor a parte ?.che puppo abbia ripercorso velocemente la crescita di capelli Donatelliana ?! comunque lo Zagor ?belli capelli? non dispiace nemmeno a me ! )

Curiosit? : Fra questa storia e la lunga serie di fondi di magazzino precedenti ( Uomini e Belve a parte ) c?? un abisso !
La storia ha alcuni punti di somiglianza con un?altra opera Zagoriana L?ombra sul Sole di Burattini ?iniziata da Donatelli e portata a termine da D?Arcangelo !
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lupo bianco
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MessaggioInviato: Mer Giu 21, 2006 8:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

Cari tutti,
mi ? saltato il tarlo di riprendere in mano un p? tutte le storie di Boselli per Zagor e di commentarle. Per quanto riguarda "Uno Straniero a Pleasant Point-Ladro di Ombre" non posso che confermare quanto ho gi? espresso nel mio precedente commento, perci? mi limito a riportare in auge questo topic onde ne usufruiscano anche i non pochi neo-acquisti forumistici. Suvvia, fateci sapere come la pensate sull'esordio Zagoriano di Boselli!

Per quanto mi riguarda mi limiter? ad aggiungere due paroline a quanto espresso sopra: questa storia mi ha colpito soprattutto per come coniuga vecchi luoghi e temi zagoriani (Darkwood, Pleasant Point, i bivacchi delle trib? indiane dove Zagor ? eroe temuto e rispettato) a un nuovo stile, lo stile boselliano, che pur restando nei solchi della tradizione rinnova gli stilemi nolittiani adattandoli al gusto del lettore moderno. Fateci caso: in questa storia c'? l'inizio lento e "parolaio", l'ambiguit? di alcuni protagonisti-chiave (fra cui il capo-trib? che alla fine, addolorato per la morte del figlio, fatica ad accettare la convivenza con l'uomo bianco) e altri elementi, per? tutto pi? fresco, tutto pi? convincente rispetto alle ultime sterili prove toninelliane. Prove tecniche di Rinnovametno insomma: anche "L'Esploratore Scomparso", infatti, presenter? elementi puramente nolittiani (il viaggio, la paura/attrazione per l'ignoto etc...) ma conditi con nuovi personalissimi elementi, spiccante fra questi ultimi la presenza dello "strano" arcinemico Nat Murdo. Infatti i comprimari importanti saranno una caratteristica fissa della produzione boselliana: a volte saranno perfettamente riusciti (Nat Murdo, Cain) altre un p? meno, per esempio Henry Summers/Ladro di Ombre ? imo troppo appiattito dal punto di vista psicologico nel suo ruolo di "dritto" (un caso imo analogo al pi? recente character di Dexter Greene) e ci? costituisce un p? il limite della storia, che per il resto si attesta su livelli molto buoni, con un ritmo e dei disegni azzeccatissimi.
Insomma, gi? nel piccolo di questa sua prima storia "introduttiva" Boselli inserisce molti suoi marchi di fabbrica, molti dei quali fanno storcere il naso ai presunti zagoriani tradizionalisti; io ho per? la profonda convizione che una serie, per sopravvivere a se stessa, debba sapere rinnovarsi pur mantenendo inalterate le caratteristiche fondamentali. Sembra una frase fatta, ma ? esattamente quello che Boselli ? riuscito a fare con Zagor Applause Applause . Il tradizionalismo intransigente, come dimostra mensilmente Tex vuole spesso dire sclerotizzazione perenne, che altro non ? che l'agonia di una serie protratta ad libitum.
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DevilMax
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MessaggioInviato: Mer Giu 21, 2006 10:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non sono un grande fan di questa storia (e del pittore protagonista, l'antipatico Henry Summers), sebbene riconosca l'abilit? dell'autore nel rinnovare gli elementi tradizionali della saga e la bellezza di alcune sequenze, quella della tragica caccia al grizzly su tutte. Notevoli i disegni di Laurenti Applause Applause Applause
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