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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
Centralit? di Zagor e sceneggiature in parallelo.
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Autore Messaggio
Axel80
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 11:21 am    Oggetto: Centralit? di Zagor e sceneggiature in parallelo. Rispondi citando

Riprendo in questo topic l'argomento che ho lanciato facendo osservare a Moreno che a mio avviso nell'ultima storia in particolare, ma in genere in diverse storie moderne, la figura di Zagor sia molto meno centrale rispetto ad un tempo.Penso che l'argomento in realt? possa valere benissimo anche per Tex,meno invece per altri personaggi pi? moderni.
? chiaro che la singola storia pu? anche essere bella pur con uno Zagor ai margini, ed infatti nella serie storie del genere non mancano, per? io personalente ritengo che ogni storia debba partire da un punto fisso, e cio? una presenza del protagonista massiccia.Mi rendo ben conto di come i tempi siano cambiati e conseguentemente il modo di sceneggiare deve seguire dettami pi? moderni.
Oggi a differenza degli anni 70-80 non si sta sempre sul personaggio,ma si da spesso molto spazio anche ai comprimari.
La cosa in se non mi da alcun fastido,purch? si trovi un giusto punto di equilibrio.
Cio? imho i comprimari devono comunque essere tali e non possono avere uno spazio uguale a quello di Zagor.
La pietanza ? sempre pi? abbondante del contorno,per intenderci......
A mio avviso questo nella storia attualmente in edicola non succede, lo spazio dedicato a Zagor e a tutti algi altri(molti) comprimari ? simile.
Questo ? un rilievo meramente quantitativo, ma poi come sottolinea Adriano nel post qui sotto vi sono notevoli implicazioni sulla costruzione della storia.
La sceneggiautra in parallelo, se da un lato consente di far vedere cosa succede altrove e da il giusto spazio ad altri personaggi da un altro lato spesso priva il lettore dell'effetto sorpresa, il lettore vede cio? scene che prima o soltanto immaginava o addirittura ingorava.
Il che non disturba affatto nelle store di avventura ma lo fa imho in quelle di mistero o giallo.
Detto questo come sempre sono per una sana alternanza,mi auguro cio? che a seconda del tipo di storia si opti per l'una o per l'altra,tendendo ben presente per? che a mio modesto avviso un albo di Zagor ? prima di tutto un albo con molto Zagor.
Se la storia ? bella ma Zagor non compare tantissimo mi sento soddisfatto a met


Ultima modifica di Axel80 il Lun Mag 02, 2005 11:26 am, modificato 2 volte in totale
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Axel80
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 11:23 am    Oggetto: Rispondi citando

POST DI ADRIANO

Ha ragione Burattini una storia ? bella quando ? bella ed ? brutta quando ? brutta indipendentemente dalla struttura narrativa !

Nolitta sceneggiava in serie , questo portava Zagor ad essere sempre al centro dell'attenzione , era una sua prerogativa .................. ad esempio nel Tex di GL BOnelli ci sono pi? cambi di scena , pi? situazioni in cui ci viene mostrato l'agire dei nemici , dei cattivi ....
Nolitta amava invece la successione degli eventi ( sovente compariva questa didascalia ...TEMPO DOPO... ) e l'avventura era vissuta con gli occhi del protagonista .
Spesso il nemico era invisibile sino al momento ( non immediato ) in cui si manifestava al nostro eroe o si scontrava con esso ...oppure il nemico non appariva come tale sin quando la divergenza ideologico - culturale non li portava allo scontro ( arrivano i samurai ) .
Questa costruzione aveva pregi e difetti .....favoriva di certo "l'identificazione" con il protagonista , la creazione di un certo fascino intorno alla figura del nemico ...fascino che possiamo indicare come quello del mistero ( ) .
La mancanza di un'altro punto di osservazione rispetto a quello del protagonista favoriva l'identificazione ma anche la suspense ( ) ...cosa star? combinando la minaccia? ....chi ? o cosa ? ? ....perch? agisce cos? ?.....non ci veniva mostrato .......c'era da attendere ....attendere che ZAgor incontrasse di il pericolo faccia a faccia ...perch? ripeto l'avventura era narrata e vissuta con gli occhi del protagonista .

Poi v'? lo sceneggiare in parallelo , se vogliamo pi? moderno che ci ha regalato bellissime avventure , avventure totali o a sfondo giallo ...costruzione che, come lo sceneggiare in serie , ha i suoi pregi e difetti .....sicuramente permette un maggiore intreccio e sviluppo della trama , una maggiore complessit? ( intesa in senso positivo ) , un ritmo incessante sin da subito , un maggiore approfondimento di alcune situazioni e personaggi , cambi di scena che possono essere utilizzati per creare un certo tipo di attesa ( e di suspense legata all'avventura ) magari permette di chiarire molti punti della vicenda senza dover tornare in flash back ....

Alla fine al di la delle costruzioni narrative conta la storia !
La palude dei forzati ? bellissima ed ha uno sviluppo in parallelo , quella nello Yucatan ha lo stesso sviluppo in parallelo ma ha IMO una intruduzione inutilmente lenta , sequenze pi? lunghe , tarda sin troppo ad entrare nel vivo ....... ( ovvio ? solo la mia opinione di singolo lettore )

Io credo che entrambe le costruzioni sopra indicate siano valide ( eventi in serie e in parallelo ) , tutto dipende dalle finalit? della trama , dagli obbiettivi della storia ...e soprattutto dal saperli centrare .
Poi molti di noi ( credo Burattini compreso ) sono affezionati a certi elementi Nolittiani , purtroppo IMO alcuni di questi elementi sono inscindibili dalla struttura narrativa in serie ..........e coniugare ci? che ? inconiugabile con lo sviluppo in parallelo o con la necessita di anticipare alcune situazioni , accostando elementi di un tipo che non sono direttamente applicabili alla struttura di un altro, , mi preoccupa di pi? che leggere una bellissima storia tutta in parallelo .... .

scusate se mi sono intromesso confusamente ...ho voluto dire ( sparare ) la mia !
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Carson
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 12:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io di solito preferisco la struttura in serie Very Happy cio? vivere la storia "con" il protagonista.
Trovo bello che il lettore possa vivere l'avventura immedimandosi nel protagonista, nell'eroe...
Certamente la cosa non pu? essere "assoluta"...penso sia necessario (ogni tanto) fare "qualche parallelismo" , per caratterizzare alcuni personaggi chiave di quella data storia, in una sorta di struttura mista dove per? l'aspetto "serie" sia nettamente predominante.
Il modo di scrivere "in parallelo", con la storia che si sviluppa su pi? filoni quasi distinti fino al momento in cui si intrecciano e con il protagonista, "l'eroe" della serie che diventa "solo" un personaggio importante della storia e con il lettore che segue le vicende come "dall'alto", seguendo le varie fasi e non vivendo l'avventura con gli occhi dell'eroe, lo trovo tipico di un fumetto dove i vari personaggi (di volta in volta) sono i veri protagonisti...un fumetto che non sia incentrato su un personaggio "eroe" come Zagor o (ancora di pi?) Tex.
Gi? Zagor consente pi? di Tex questo tipo di schema ed alcune storie (come "La palude dei forzati") sono fantastiche...ma, se ci pensiamo bene, La Palude dei forzati ? molto meno in parallelo de "I bassifondi di New Orleans"...in sostanza, in un fumetto come Zagor, non trovo si debba esagerare con la descrizione "in parallelo".
Io non ricordo bene tante storie Zagoriane, ma sono certo che mitiche storie di Zagor siano scritte in serie!
Questo a prescindere dal fatto che una storia pu? essere stupenda scritta in parallelo e brutta scritta in serie...dipende dalla storia, ma questo ? un altro discorso...
Vorrei sapere l'opinione di Moreno su questa analisi di Adriano da me indegnamente ripresa.
_________________
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marco
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 12:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Certo. Zagor ? l'eroe principale e come tale deve apparire, agire pi? degli altri personaggi che pure possono essere importanti lo stesso nella narrazione ma non come Zagor.
Gli altri personaggi hanno la funzione di girare attorno alla storia e a Zagor, a sviluppare le proprie caratteristiche, la loro azione all'interno della storia ma non devono togliere spazio al personaggio principale.
Meglio comunque avere comprimari forti e non dei semplici pupazzi in giro per la storia a far fare bella figura allo Spirito con la Scure. Gli autori si mettono d'impegno come sempre succede e costruiscono degli ottimi e verosimili personaggi che non rubano la scena all'eroe ma lo rendono tale.
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 12:11 pm    Oggetto: Re: Centralit? di Zagor e sceneggiature in parallelo. Rispondi citando

Axel80 ha scritto:

La sceneggiautra in parallelo, se da un lato consente di far vedere cosa succede altrove e da il giusto spazio ad altri personaggi da un altro lato spesso priva il lettore dell'effetto sorpresa, il lettore vede cio? scene che prima o soltanto immaginava o addirittura ingorava.
.


Ci sono per? tanti modi di usare la "sceneggiatura in parallelo", e non tutti ammazzano il mistero, anzi alcuni lo infittiscono: commentando qualche giorno fa la bellissima saga de "Il ritorno del Vampiro" made Castelli, notai appunto come durante la stupenda sequenza della resurrezione di Rakosi ci fossero ben tre piani narrativi sovrapposti in modo tale da creare ancora maggior tensione e suspense; questo perch? appena raggiunto il culmine della tensione su un piano narrativo (per esempio quando Molnar sta per rapire Maida)....zac! Castelli subito ci proietta in un'altra sequenza, con un grosso punto interrogativo sugli avvenimenti della precedente. E' una tattica questa (che ho spiegato in maniera bestiale, me ne rendo conto, ma credo abbiate capito) che richiede molta perizia per essere sviluppata con efficacia e che su Zagor ? quanto mai rara.
Un'altra tipologia di "sceneggiatura in parallelo" ? quella tipo l'ultima storia di Zagor. Ed ? usata soprattutto per non confondere il lettore, esemplificando essa al massimo gli avvenimenti nel loro svolgersi naturale e, appunto, parallelo. Questa s? che la giudico perniciosa perch? ammazza la suspense, pur non creando confusione nel lettore medio, sovente distratto, al quale -non dimentichiamolo- ? comunque principalmente diretto un fumetto Bonelli. Oltre che a creare il pericolo-noia questo tipo di "sceneggiatura in parallelo" ? anche un'abile scorciatoia per l'autore che non si deve arrovellare il cervello per creare intrecci, flashback e trame particolarmente complicate, e nel contempo permette di riempire un maggior numero di pagine.
Pur contenstando anch'io la elementariet? d questo tipo di sceneggiatura, ritengo normale che tuttavia venga utilizzata copiosamente nell'ultma storia, che prevede l'uscita di 5 albi a distanza di un mese l'uno dall'altro e che perci? per non interdire il lettore medio deve avere un intreccio giocvoforza semplice.

Sulla centralit? dell'eroe: mah, non sono mai stato un fanatico delle "regoline fatte in casa", come se un fumetto si scrivesse con la ricetta la ricetta di Suor Germana davanti. E' vero che Zagor ? il fumetto con eroe "centralizzato" per eccellenza, per? ci? corrispomdeva a peculiari caratteristiche dello stile di Nolitta, efficacemente descritte da Adriano, che gli autori moderni dello Spirito con la Scure non hanno. Piuttosto che vedere uno Zagor "alla Toninelli", cio? praticamente sempre in campo ma quasi mai incisivo per nulla carismatico e assolutamente non interessante, preferisco lasciare libera fantasia agli autori di creare comprimari degni di Zagor nel confronto coi quali (o contro i quali) spesso lo stesso carisma dell'eroe ne viene esaltato.
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Adriano
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 1:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Qualche flash dopo aver letto i commenti qui sopra

concordo con molte cose che hanno affermato Axel e Lupo .....( compreso discorso Toninelli ) gran bella discussione ? vero un piacere ... personalmente non ho ferree certezze molto dipende dalla storia ( come sempre ripeto ) ho un p? paura degli ibridi per questo concordo soprattutto sulla sana alternanza .

Fra l'?altro non ? vero che un tempo si sceneggiava solo in serie , voglio far notare che lo sceneggiare di GL BOnelli non era poi cos? seriale e <<sul protagonista>> come lo era quello di Nolitta !
Ci sono storie texiane come quella del primo Yama in cui il vero protagonista ? appunto Yama , il "vecchio" amava spesso "controllare" cosa stessero facendo i cattivi e ci sono nella sua sceneggiatura i germi del moderno prologo !

Ma su questo punto cerchero di argomentare meglio nel mio commento a Diablero !

Rimango dell'idea che non tutti gli elementi dello sceneggiare in serie siano direttamente estrapolabili ed utilizzabili allo sceneggare in parallelo ( anche se come f? notare Lupo il parallelo pu? svilupparsi in diverso modo - vedi Castelli e vedi i compromessi di GL Bonelli ) .

Per Carson : la palude dei forzati ? in parallelo come lo ? l'ultima di Burattini , ma nella storia dello scorso anno dove c'? ZAgor c'? il top dell'azione ....in quest'ultima invece .......Think

quando una struttura in parallelo, specie in un viaggio , mi anticipa personaggi e ambienti in cui non ? ancora comparso il nostro eroe .....b? a questo punto ? bene che il nostro eroe in questi luoghi ci arrivi subito perch? l'attesa ? ormai priva di pathos e risulta inutile far aspettare il lettore ....

fra serie e parallelo alcune cose sono inconciliabili ( ci sono situazioni ed elementi che sono antitetici ) ....su altre cose si pu? forse mediare !

Ultimamente si propende unicamente per la sceneggiatura in parallelo definita moderna , spero solo che la sceneggiatura in serie non venga sempre vista come qualcosa di superato ...in fondo << le storie in viaggio >> come Le sette Citt? di Cibola di Boselli hanno una sequenza quasi seriale ( .....e che suspense !) e la tanto criticata storia africana con CAin ( che io adoro ) ha sempre questa successione abbastanza seriale ......anche se poi , come ci f? notare giustamente Axel , Boselli troppo orfano della sua struttura multiparallela ( che gli permette di caratterizzare al meglio i comprimari ) ha finito per ergere Cain a protagonista !


Ultima modifica di Adriano il Lun Mag 02, 2005 2:57 pm, modificato 10 volte in totale
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 1:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io per esempio preferisco la sceneggiatura in parallelo..., per? ? anche vero, che io tendenzialmente preferisco il nuovo corso Zagoriano rispetto a quello Nolittiano... quindi anche se leggo Zagor da sempre rappresento + lo zoccolo nuovo che quello duro Cool
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 3:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

Le sceneggiature "in parallelo" secondo me permettono di creare situazioni pi? complesse e appassionanti. Su Zagor, poi, non si abusa troppo di questo. Ricordo fumetti dove addirittura quando un eroe faceva una cosa, si proiettava subito dopo la scena in altri posti, con altri personaggi, per mostrarci magari solo due persone che si chiedono cosa stesse facendo l'eroe in quel momento. Quindi va almeno premiato il fatto che i racconti zagoriani hanno una logica e gli stacchi non sono casuali. No?
Ciao
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 3:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il problema ? che la serie si ? sviluppata contando su una struttura fortemente seriale , e il "voler - dover" riproporre elementi classici cozza talora con la struttura moderna che ? spesso antitetica a questi elementi !
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MessaggioInviato: Lun Mag 02, 2005 8:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Adriano ha scritto:
Il problema ? che la serie si ? sviluppata contando su una struttura fortemente seriale , e il "voler - dover" riproporre elementi classici cozza talora con la struttura moderna che ? spesso antitetica a questi elementi !


Acuta osservazione Adriano, ma pratica oserei dire inevitabile per poter mantenere in vita una saga fortemente d'altri tempi nell'epoca dei Manga, degli incubi, dei mondi paralleli e via dicendo.
Comprendo i nuovi autori alle prese con la inossidabile struttura nolittiana e la necessit? di modernizzare anche su quello che ? lo svolgersi della vicenda. Ai tempi, lo stile di una vicenda univoca, andava benone come il centralismo del personaggio. Lo vedo come un elemento epocale che ha dato ottimi frutti. Il sistema attuale risente dell'evoluzione stilistica e delle metamorfosi di gusti e preferenze. Dunque vicende pi? intricate e narrazioni sdoppiate (o triplicate) con coinvolgimento di tanti comprimari. Il pensiero corre ai Bassifondi ? ovvio... ma come mi sono gi? espresso l'insieme a me non pesa n? mi danneggia il gusto, e non accuso alcuna slegatura nello svolgersi della trama.
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MessaggioInviato: Mar Mag 03, 2005 11:02 am    Oggetto: Rispondi citando

Un pessimo esempio di sceneggiatura in parallelo, secondo me, ? nella storia "Duello ai grandi laghi" di Toninelli. Questo perch? non sopportavo gli stacchi tra la partita disputata da Zagor, e gli intrighi che stavano complottando i suoi nemici. Come si sa, in una partita la pubblicit? ? spesso fastidiosa e purtroppo rompe l'azione... ma non ? nemmeno quello. Il problema ? che, veramente, si sono scoperti subito gli intrighi cancellando l'effetto sorpresa.
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MessaggioInviato: Mar Mag 03, 2005 6:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

POST DI ROBERTO GUARINO

Il lettore di una storia seriale vuole leggere del suo personaggio preferito. L'avventura deve essergli costruita addosso. Ad esempio i romanzi di Poirot con il belga che appare nell'ultimo terzo del libro seondo me sono meno godibili di quelli incentrati su di lui.
E' vero che i personaggi per essere approfonditi devono vedersi, ma per contemperare le due esigenze bisogna operare in due direzioni:
1) non inserire troppi personaggi nella storia;
2) farli interagire il pi? possibile con il protagonista.
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MessaggioInviato: Mar Mag 03, 2005 8:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Axel80 ha scritto:
POST DI ROBERTO GUARINO

E' vero che i personaggi per essere approfonditi devono vedersi, ma per contemperare le due esigenze bisogna operare in due direzioni:
1) non inserire troppi personaggi nella storia;
2) farli interagire il pi? possibile con il protagonista.


E' vero per? che Boselli ha spesso calpestato amabilmente i due punti evidenziati da Guarino ricavandone sempre (o quasi Cool ) delle ottime storie. Think
A questo punto mi vien da pensare che i famosi punti sopracitati non debbano essere presi come dei dogmi. A mio avviso ? l'IDEA iniziale che ti deve portare a ragionare in "serie" o in "parallelo".
Ci sono spunti che indirizzano da subito l'autore verso una precisa strada. Sta alla sua abilit? di narratore capire qual'? la pi? redditizia.
LA PALUDE DEI FORZATI probabilmente non avrebbe avuto la stessa presa sul lettore se fosse stata scritta in "serie" (mi piace questa terminologia!!!! Cool )
A presto!
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Axel80
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MessaggioInviato: Mar Mag 03, 2005 9:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ovviamente, come tutte le classificazioni la dicotomia storia in serie/storia in parallelo ? meramente esemplificativa, per cui non si possono ricavare dei dogmi ma solo delle indicazioni.
Da parte mia sono convinto, come tutti credo, che una storia possa essere bella sia che sia in serie che in parallelo e parecchie storie della saga lo dimostrano.
Per? ritengo che personaggi come Zagor e Tex abbiano costruito la loro fortuna prevalentemente basabdosi su storie dove la centralit? del protagonista era netta.
E credo che se elenchiamo le storie milgiori per l'opinione comune sia di Tex che di Zagor verr? fuori che la maggior parte sono storie in cui Zagor e Tex dominano costantemente la scena.
Capisco che dpo tanti numeri forse ? anche un esigenza per gli sceneggiatori puntare i riflettori anche su altri comprimari,magari creati da loro stessi e quindi pi? sentiti...............
Per? alla fine fin se ci siamo innamorati di questi personaggi ? merito di quelle storie che indicavo prima.
Che poi di co-protagonisti ben caratterizzati ne abbaimo visti tanti anche in passato, solo che nel complesso vi erano meno personaggi per storia e quindi era pi? facile caratterizzare bene i pochi presenti.
Sinceramente non so immaginare una storia epica come Addio Fratello rosso in cui ogni 20 pagine si "stacca" su altri personaggi per altre 20 pagine e cosi via sino alla fine.
Che poi ci possano essere storie belle anche sacrifcando talvolta un p? di spazio dei protagonisti questo ? assodato.
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Adriano
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MessaggioInviato: Mer Mag 04, 2005 9:43 am    Oggetto: Rispondi citando

L'avventura totale , quella moderna che prevede parallelismo e prologo ha bisogno di un forte ritmo , di entrare subito nel vivo dell'azione. Con un ritmo elevato anche se il protagonista non ? su tutte le scene non se ne sente a lungo la mancanza ....esempio VENDETTA VUDU ha un ritmo impressionante ma .....? un mito .
La palude dei forzati ? meno vorticosa , ma ? equilibrata dall'elemento giallo ,? un p? la quadratura del cerchio , un parallelismo non frenetico ma nemmeno noioso o confusionario , Zagor non ? ovunque ma ove c'? lui c'? grande azione , grande pathos , emozione , ottimi comprimari e nei momenti di calma c'? sempre l'attesa , l'elemento ignoto ( qui giallo ) che riempe l'atmosfera !
I cambi di sequenza al punto giusto accentuano la suspense dell'avventura ( ce la faranno i nostri eroi ?! ) .
Ogni medaglia ha per? il suo rovescio e non ? sempre facile quadrare il cerchio , lo sceneggiare moderno permette di caratterizzare al meglio i personaggi ( comprimari e nemici ) ma a volte priva il lettore del fascino dell'ignoto !

Il parallelismo e il prologo anticipatore sono fantastici per elaborare quella che viene definita Avventura totale , ma in storie come KAndrax il MAgo , Angoscia , Arrivano i samurai , Tenebre sono deleteri !
Fra l'altro la centralit? del protagonista ( elemento seriale ) permette un'immedesimazione emotiva maggiore , quando l'eroe reagisce ai nemici dopo essere stato convolto in prima persona ........si arriva quasi naturalmente a quell'AAAAYYYYAAAAKKKKKK....che suona come <<ora sono caxxi tuoi caro nemico ! >>.

Quando l'avventura si muove sulla linearit? di un viaggio esempi di grande avventura seriale sono odissea americana , la terra da cui non si torna ( buona caratterizzazione di Busch ) , Viaggio nella PAura ( anche se non l'ho letto tutto ) .... e .....e mettiamoci dentro anche le sette citt? di cibola !
Qui all'avventura totale si somma il fascino di una terra misteriosa , piena di sorprese ....sorprese che sarebbe un delitto anticipare nel prologo o nel parallelismo , l'avventura va necessariamente vissuta con gli occhi del nostro eroe e questo giova oltrettutto alla sua centralit? !

Quando poi c'? di mezzo il mistero ( mostri , minacce che nascono dalla normalit? e che da essa si distanziano , creature sorprendenti ecc.
) non si pu? sbattere il mostro in prima pagina ( Laughing ) con tanti saluti A QUEL TIPO DI SUSPENSE !
Certo questo impedisce forse di caratterizzare al meglio il nemico ma ...
ma c'? storia e storia , ci sono obiettivi e obiettivi ....mi ha fatto sorridere qualche commento in merito AL VILLAGGIO DEL MISTERO ...della serie ...<<i nemici poco caratterizzati >> .....vogliamo scerzare ?! era forse questo l'intento della trama ?! oppure l'obbiettivo era legato al titolo dell'albo ?!
che poi quella storia si conclude male ? un'altra questione...le storie sono belle o meno belle a prescindere dalla struttura !

Tuttavia , per concludere e per contraddirmi ( Laughing ), IMO un esempio di breve suspense iniziale ( ma non brevissima ) legata al mistero e una buona caratterizzazione dei cattivi la troviamo nella ristampa di Tex : Diablero ( attualmente in edicola ) .
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