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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
LA DANZA DELLA SCURE
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kanoxen60
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Sab Mar 04, 2017 10:02 am    Oggetto: Rispondi citando

Zagor è sempre in versione superman, ma qui, a differenza di alcune storie precedenti di GLB, la cosa non diventa eccessiva.
Ci sono anche un paio di scelte discutibili, a mio avviso, compiute dallo Spirito con la Scure nel corso della vicenda e alcuni momenti in cui il nostro eroe sembra lasciare spazio a qualche debolezza umana Think .

Ma vediamo il dettaglio.
All'inizio, a Fort Henry, mentre sono a colloquio con un ufficiale che dovrebbe essere il comandante, Zagor zittisce subito Cico intento a mangiare un cosciotto e scettico sulle voci che parlano di una possibile guerra indiana (“Tu sta zitto, trippone!”, pag. 157); lo redarguisce per il rumore che fa con le mascelle (pag. 158).
Quando nell'ufficio del comandante arriva Kirk, il cacciatore, e nasce una baruffa con Cico per via del cosciotto, Zagor prende le difese dell'amico (“Fermo!...E non sognatevi di toccare il mio amico!!, pag. 161), schivando un pugno del cacciatore e rifilandogli una scurata, che immagino dolorosissima, alla mano (pag. 162).
Una volta che Kirk è venuto a più miti consigli, scoppia la pace fra i due, tanto che Zagor gli lascia carta bianca nei confronti di Cico (“Kirk, quale pegno della nostra nuova amicizia, ti permetto di spianare la schiena al mio socio!”, pag. 163...Ma Cico, come vedremo, se la batte alla massima velocità).

Poco dopo, accetta l'incarico del comandante del forte di andare a dare un'occhiata a quello che sta succedendo fra le tribù del Nord, facendolo però sentire in colpa per il compito rischioso assegnatogli (“E va bene!...Andrò laggiù, ma se dovessi rimetterci lo scalpo ce l'avrete sulla coscienza voi. Sempre ammesso che ce l'abbiate, una coscienza!”, pag. 166 Think ), mentre a Kirk che gli chiede di poterlo accompagnare per vedere se è davvero in gamba come dicono, lo Spirito con la Scure risponde accettando la richiesta e lanciando la scure sopra la testa del cacciatore, facendogli volare via il berretto (pag. 167).
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MessaggioInviato: Sab Mar 04, 2017 10:09 am    Oggetto: Rispondi citando

In una pausa del loro cammino verso Nord, Zagor zittisce Kirk e interpreta i minacciosi tamburi indiani (pag. 168); dopo di che, commette un primo errore strategico Shame on you .
Pur sapendo della presenza di indiani nei paraggi, propone ai due amici di separarsi (“Forse non sarebbe male se ci separassimo”, pag. 170), permettendo così la cattura di Cico da parte del Piccolo Popolo Brick wall .

Ricostruito, in base alle tracce, quanto accaduto al messicano, Zagor lascia anche Kirk da solo e si mette in cammino, di notte, verso il villaggio dei Corvi (pag. 178), dove ha un lungo colloquio con il capo Falco Nero e lo stregone Wapu, il quale lo informa di quanto accaduto nella palude nera dopo la morte di Yaska (pagg. 185-190).
Apprese le ragioni dell'odio del Piccolo Popolo nei suoi confronti (lo credono responsabile della morte di Orik, il piccolo aiutante di Yaska), Zagor si rimette in cammino.
Raggiunge Kirk (pag. 191) e si mette sulle tracce dei rapitori di Cico; con il cacciatore costruisce una zattera con cui discendere il fiume (pag. 194).

Nelle rapide, la zattera si fracassa su uno scoglio e Zagor finisce a mollo (con GLB, il nostro eroe si fa una serie infinita di bagni... Laughing ); quando Kirk viene assalito dai piccoli indiani, decide (e la decisione è forse discutibile, anche se è convinto che il cacciatore non rischi la vita...) di restarsene nascosto a guardare (pag. 201), non intervenendo neppure quando l'amico è preso nella rete (pag. 202) Think .

Quando vede gli indiani infilarsi col prigioniero sulle canoe nel fiume sotterraneo, Zagor decide di seguirli a nuoto, rischiando indubbiamente moltissimo e dando finalmente segno di non essere un superuomo (“Spero comunque che il viaggio per acqua non duri molto. Mi sento già mezzo intirizzito e non vorrei che mi venisse un crampo”, pag. 206).
Una volta giunto alla caverna sotterranea, Zagor se ne sta nascosto anche in occasione del nuovo pestaggio di Kirk (“Spiacente , Kirk...ma questo bagno te lo saresti potuto risparmiare”, pag. 209 Shocked ), mentre quando esce dalle gelide acque vorrebbe tanto potersi asciugare (“Per mille scalpi! Non so cosa darei per un buon fuoco!”, pag. 211).

Una volta vista la strada seguita dagli indiani, distrugge il gong e lega i pali per cercare di risalire lo scosceso cunicolo (pag. 212), operazione quasi impossibile, ma che gli riesce perfettamente, pur con qualche sforzo (un'operazione analoga la avrebbe compiuta, molti anni dopo, Tiger Jack per penetrare nel covo di Espectro).
Giunto nel villaggio indiano, e visti Cico e Kirk legati al palo della tortura, prende per il collo il capo del Piccolo Popolo, Madar (pag. 224), cerca di spiegare che non è responsabile della morte di Orik e, infine, accusato di non parlare con lingua diritta, chiede la prova del coltello (pag. 225).
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MessaggioInviato: Sab Mar 04, 2017 10:11 am    Oggetto: Rispondi citando

Dopo il colloquio con il più ragionevole stregone, il quale sembra credere a quanto gli dice, Zagor si batte contro Madar, Tisko e un altro nanerottolo; duello che, dopo aver schivato alcuni coltelli volanti, viene agevolmente vinto dal nostro eroe (pag. 232).
Una volta riappacificatosi con i bellicosi indiani, dopo aver sentito da loro il racconto sui “demoni della boscaglia”, accetta di andare a fare chiarezza sui misteriosi eventi (“Andrò nella grande boscaglia, cercherà di scoprire chi siano gli esseri che ci vivono e, se si mostreranno ostili, li combatterò!”, pag. 237).

Dopo aver manifestato poca fiducia nel contributo che potrà dare Cico (“Se incontreremo davvero quei misteriosi esseri, tu filerai via così veloce che al paragone una pallottola sparata da un fucile sembrerà una tartaruga”, pag. 240), costruisce per Kirk una poderosa ascia (pag. 242), che si rivelerà molto utile allo scopo.
Una volta incontrati i misteriori esseri, Zagor ne colpisce due con la scure, nel secondo caso liberando anche Cico impigliato nella ragnatela (pag. 245).
Sua, infine, l'idea per mettere la parola fine al problema dei ragni giganti: incendiare la boscaglia (pag. 247).

La storia si conclude con un brevissimo sermoncino di pace e saggezza formulato da Zagor al capo del Piccolo Popolo, che gli chiedeva come mostrare tutta la loro riconoscenza (“Vivendo d'ora in poi in pace con tutte le tribù vicine e non scordando che la saggezza è il dono più grande che Manito abbia fatto ai suoi figli!”, pag. 251: Amen... Laughing ).
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MessaggioInviato: Sab Mar 04, 2017 10:16 am    Oggetto: Rispondi citando

Cico, fedele ai canoni GLBonelliani, esordisce in questa storia esattamente come aveva finito quella precedente: abbuffandosi Laughing .

Mentre si abbuffa a Fort Henry, viene prima zittito da Zagor e poi dallo stesso accusato di fare troppo rumore con le mascelle e invitato a smetterla di ingozzarsi (pag. 158).
Quando arriva Kirk che gli frega il cosciotto, Cico si imbufalisce e reagisce prontamente: fa cadere il grosso cacciatore dalla sedia, si riprende il cosciotto e, con lo stesso, colpisce l'avversario a terra (pagg. 160-161).
Difeso in un primo tempo da Zagor, quando questi da a Kirk via libera per regolare i conti con lui, il messicano se la da prontamente a gambe (e Kirk: “Fulminacci! Non sono nemmeno riuscito a toccarlo!”, pag. 164).

Quando, durante il cammino verso nord, vede Kirk spezzare un enorme ramo per procurare la legna per il fuoco, Cico pensa che sia una fortuna essere diventato amico di “quel gorilla” (pag. 168).
Poche pagine più avanti, dopo essersi lamentato per dover mangiare sempre carne affumicata (pag. 171), viene attirato in trappola con un fischio che a lui sembra quello di una gallinella e stordito con un colpo di lancia sulla testa (pag. 172: curiose le nuvolette che, in tale occasione, gli escono dalle orecchie... Laughing ).

Prigioniero del Piccolo Popolo, è costretto a marciare di buona lena fino alle canoe, venendo a più riprese punzecchiato nel didietro con la punta delle lance (pagg. 179-180). Una volta sul fiume, si accorge che si sta andando verso le rapide e invita i suoi rapitori ad accostare a riva, avendo come risposta un colpo di remi sulla zucca (pag. 182).

Una volta legato al palo della tortura al villaggio indiano, risveglia lo svenuto Kirk (pag. 213) e rincuora il cacciatore dicendosi sicuro che Zagor non è annegato (pag. 214).
Quando dice a Madar, il capo del Piccolo Popolo, che lui non ha paura, in risposta riceve un coltello a pochi millimetri dalla guancia (e si lamenta delle maniere del capo indiano: “Che maniera è questa, caramba y carambita! Ma guarda che razza di lavativo!”, pag. 219 Smile ). Quando comincia la danza della scure, però, e si vede preso di mira dai numerosi lanci di armi indiane, il messicano si spaventa (“Mamma!”, pag. 222), ma non perde parte del suo aplomb (quando Kirk gli dice di non gridare per non dare soddisfazione ai loro torturatori, Cico gli risponde: “Ho forse gridato? Ho solo protestato per la maleducazione...”, pag. 223 Smile ).

Una volta liberato dall'intervento di Zagor, coglie l'occasione per abbuffarsi mentre viene raccontata la storia dei misteriosi “demoni della boscaglia” (pagg. 235-236).
Giunto con i due amici nel pericoloso bosco, finisce, non si sa come, impigliato in una ragnatela ed è solo l'intervento di Zagor e Kirk a impedire che finisca tra le zanne di un enorme aracnide (pag. 245); scampato il pericolo, se la da a gambe su un roccione al di fuori della boscaglia (pag. 246).
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MessaggioInviato: Sab Mar 04, 2017 10:21 am    Oggetto: Rispondi citando

Kirk è il robusto cacciatore che, come Moses nella precedente storia dei Condè, accompagna i nostri due eroi nella loro avventura. Le somiglianze con altri personaggi forzuti apparsi per mano di GLB nella saga texiana (Gros Jean, ad esempio, o Pat Mac Ryan) sono ben descritte da Burattini nella rubrica “Buoni & Cattivi” contenuta nel 5° volume della CSAC.

Lo vediamo entrare in scena a Fort Henry, quando fornisce al comandante e ai nostri amici conferma dei movimenti indiani su al Nord.
Nell'occasione, buon mangiatore, frega bruscamente il cosciotto a Cico, che però se lo riprende prontamente (pag. 160): da li nasce una breve baruffa con Zagor, che prima lo colpisce con la scure alla mano (pag. 162), poi, una volta fatta pace, gli da carta bianca con Cico, che però gli sfugge alla velocità della luce (pag. 163).
Terminata la baruffa, descrive i movimenti indiani in corso negli ultimi tempi a Nord e, quando Zagor accetta di andare a vedere quello che sta succedendo, gli chiede di accompagnarlo (pag. 166).

Durante il viaggio, da numerose prove di forza fisica straordinaria, ad esempio staccando un grosso ramo per il bivacco (pag. 167) o sradicando alberi per la costruzione della zattera (pag. 194).
Distrutta la zattera nelle rapide, Kirk precipita in acqua e, quando raggiunge la riva, deve scontrarsi con i piccoli, ma aggressivi, indiani; si difende alla grande, ma quando gli viene gettata in testa una rete, è destinato a soccombere (pag. 203).
Giunto all'imbocco del cunicolo sotterraneo, tenta di ribellarsi, con il solo risultato di finire a mollo e rischiare di annegare (pag. 209: e Zagor che guarda di nascosto senza intervenire... Pray ); si becca poi un ulteriore randellata sulla testa (pag. 210).

Quando viene risvegliato da Cico, si ritrova legato al palo della tortura (pag. 213); dalle parole del messicano, gli viene giustamente il dubbio che Zagor abbia assistito alla sua cattura senza muovere ciglio (“Fulminacci! Tu pensi che abbia visto il pestaggio di cui sono stato vittima e non abbia nemmeno voluto intervenire?”, chiede a Cico a pag. 214).
Durante la danza della scure, benchè anche lui sia agitato, cerca di rincuorare un Cico che sembra molto più spaventato di lui (pag. 223).

Quando si reca nella boscaglia, si rivela micidiale con la mazza che gli ha fabbricato Zagor, arma con la quale stecchisce un paio degli enormi, pericolosissimi ragni.
Infine, con Zagor e Cico appicca l'incendio risolutivo alla boscaglia (pag. 248).

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MessaggioInviato: Sab Mar 04, 2017 10:25 am    Oggetto: Rispondi citando

Fra gli indiani del Piccolo Popolo, che ritengono Zagor responsabile della morte di Orik, il braccio destro di Yaska, si segnala anzitutto il capo, Madar.

Ritratto da Ferri come un piccoletto con i capelli bianchi e un po di pancetta, è in realtà il più bellicoso di tutti.
Quando gli viene portato Kirk e viene a sapere che Zagor è scomparso nelle rapide, impreca perchè gli è stata tolta la vendetta (“Grande Manito!...Mi hai tolto la vendetta!”), pag. 210), prendendosi i rimbrotti dello stregone.
Vorrebbe uccidere subito i due prigionieri, ma lo stregone lo convince a rinviare perchè gli dei non sono favorevoli, e allora lui ripiega sulla danza della scure (pag. 216).

Non ha di certo un bel carattere, il vecchio Madar: quando Cico, legato al palo, gli dice di non aver paura , gli lancia un coltello vicino alla guancia (pag. 218); quando lo stregone gli vuole parlare, Madar lo zittisce per cominciare la danza della scure (pag. 221); quando Zagor lo prende per il collo dichiarando la sua estraneità alla morte di Ork, il vecchio non gli crede e lo accusa di parlare con lingua non diritta (pag. 225).

Il conseguente duello vede Madar particolarmente aggressivo e pericoloso nel lancio del coltello, anche se Zagor, schivati i colpi, lo mette fuori causa con un calcione bene assestato (pag. 230).

Sconfitto, dichiara di non serbare rancore verso lo Spirito con la Scure (pag. 233); quando Zagor accetta di andare nella misteriosa boscaglia, ne riconosce il coraggio (“Per Manito, devo riconoscere che ciò che si dice di te e del tuo coraggio non è affatto leggenda!”, pag. 238).
Dopo l'incendio della boscaglia e l'eliminazione dei micidiali ragnacci, ammette la stoltezza del suo popolo (pag. 249) ed esprime la sua riconoscenza verso Zagor (pag. 251).

Lo stregone del Piccolo Popolo, di cui se non sbaglio non viene fatto il nome, è senz'altro persona più ragionevole rispetto a quell'attaccabrighe del suo capo Madar.
Riprende quest'ultimo per la sua imprecazione contro Manito quando viene a sapere che Zagor è sparito nelle rapide (pag. 210), dice al sanguinario Madar che gli spiriti sono contrari al sacrificio immediato dei prigionieri Cico e Kirk, intuisce dagli ossicini magici che Zagor è ancora vivo (pag. 217).
Quando quest'ultimo appare improvvisamente nel campo indiano e si fa scudo di Madar, invita gli indiani a non colpire lo Spirito con la Scure perchè gli dei sono in suo favore (pag. 224); parla con Zagor prima della prova del coltello e crede alla sua versione dei fatti sulla morte di Orik (pag. 227), proclama Zagor vincitore del duello (credo con soddisfazione: pag. 232).
Una volta riappacificatisi, racconta a Zagor dei demoni della boscaglia e manifesta fiducia nel fatto che lo Spirito con la Scure possa riuscire nell'impresa di sconfiggerli (pag. 239).
Eliminata la minaccia dei ragnoni giganti con lo stratagemma dell'incendio, lo stregone ammette, con Madar, la loro stoltezza e la loro paura, che aveva impedito al Piccolo Popolo di affrontare e risolvere il problema (“La paura ci aveva accecati!”, pag. 249).
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MessaggioInviato: Sab Mar 04, 2017 10:29 am    Oggetto: Rispondi citando

Per concludere la carrellata, due parole su altri personaggi di contorno.

Falco Nero è il capo dei Corvi che abbiamo conosciuto nella storia precedente, quella di Yaska.
Riceve la visita notturna di Zagor, che è desideroso di sapere quali siano le ragioni dell'odio che il Piccolo Popolo ha nei suoi confronti.
Per fornirgli tutte le informazioni del caso, Falco Nero va a chiamare Wapu, lo stregone della tribù.
Questi racconta allo Spirito con la Scure come si fosse recato nella palude nera dopo il ritorno di Zagor e avesse trovato i corpi di Yaska e di Orik (pag. 187). Racconta altresì di come il Piccolo Popolo che vive sulle montagne fosse venuto a sapere dell'accaduto e avesse ritenuto Zagor responsabile della morte di Orik, cominciando a creare disordini lungo la frontiera e ad attaccare, in particolare, i Corvi, in modo da far tornare in zona lo Spirito con la Scure. Mostra a Zagor, infine, il messaggio che il Piccolo Popolo aveva lasciato presso il villaggio dei Corvi, in cui si diceva che non vi sarebbe stata pace fra i due popoli finchè lo scalpo dello Spirito con la Scure non fosse stato preso dal sakem del Piccolo Popolo (pag. 190).

Infine, il comandante di Fort Henry, che presenta per me più di un interrogativo Think .
Lo vediamo, infatti, nelle vignette iniziali a colloquio con Zagor nel suo ufficio (mentre Cico rumorosamente si abbuffa), ma non è il Pat che ci aspetteremmo dopo averlo visto nella storia “I rinnegati”, né il Red de “La lancia spezzata”: è un tipo mai visto prima con l'uniforme da militare.
Sembra, comunque, che sia una vecchia conoscenza di Zagor, tanto che questi gli da del “tu” (pag. 157). Chiede a Zagor di andare a dare un'occhiata nei territori dove sembra ci siano scontri violenti fra indiani e Zagor accetta, non senza essersi chiesto se il comandante avesse una coscienza (pag. 166. E qui, stranamente, Zagor passa al “lei” nei confronti del nostro comandante... Shocked ).
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MessaggioInviato: Sab Mar 04, 2017 10:33 am    Oggetto: Rispondi citando

Per quanto riguarda i disegni di Ferri, a me pare che questa storia confermi i grandi progressi manifestati in quella precedente.
I personaggi sono ritratti più da vicino, molti diventano i primi piani, così come numerosi i volti in chiaroscuro.
La danza della scure cui sono sottoposti Cico e Kirk mi è sembrata particolarmente efficace proprio grazie alla bravura di Ferri nel ritrarre i volti impauriti dei due prigionieri nella notte. Applause
Molto belli alcuni volti di uno Zagor pensieroso in primissimo piano (ad esempio, a pag. 209 e a pag. 228). Curiose le nuvolette che escono dalle orecchie di Cico quando riceve un colpo sulla testa con la punta di una lancia (pag. 172).
Mi sembra ci sia un'incoerenza, invece, come segnalato anche da Ken Parker, nel bivio sul fiume che viene affrontato in canoa prima dai piccoli indiani che hanno catturato Cico e poi da Zagor e Kirk con la zattera Think : mentre i primi, correttamente, si trovano la biforcazione di fronte, e prendono il canale di destra (pag. 183), la discesa di Zagor e Kirk ha una raffigurazione quanto meno strana, poiché sembra che i due scendano da un canale, anziché imboccarlo (pag. 197, vignetta centrale Shocked ).
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MessaggioInviato: Sab Mar 04, 2017 10:36 am    Oggetto: Rispondi citando

Insomma, per concludere, a me questa storia non è dispiaciuta. Very Happy
Positiva la continuity con la storia precedente, credibile l'astio del Piccolo Popolo nei confronti di Zagor, abbastanza avvincente la ricerca dei rapiti Cico e Kirk. Zagor e Cico non hanno una caratterizzazione estremizzata come in alcune delle prime storie di GLB.
Anche il finale fantastico con i ragnoni giganti ci può stare.
Soprattutto, questa storia consegna un Gallieno Ferri che fa un salto definitivo verso quello stile straordinario che caratterizzerà tante storie future. Applause

Aggiornamento classifica prima centuria zagoriana:

1. La foresta degli agguati (Nolitta-Ferri)
2. La strega della palude nera (G. Bonelli-Ferri)
3. Il piccolo popolo/La danza della scure (G. Bonelli-Ferri)
4. Il popolo della palude (G. Bonelli-Ferri)
5. L'uomo volante (Ferri-Ferri)
6. L'oro del fiume-Corvo Giallo (Ferri-Ferri)
7. L'impronta misteriosa/Il domatore di orsi (Ferri-Ferri)
8. I due sosia (Ferri-Ferri)
9. La lancia spezzata (G. Bonelli-Ferri)
10. I rinnegati (G. Bonelli-Ferri)
11. Gli schiavi della miniera (Ferri-Ferri)
12. I predoni del Big River/La vendetta di Zagor (G. Bonelli-Ferri)
13. Acque pericolose (Ferri-Ferri)
14. Il totem scomparso (Ferri-Ferri)
15. L'idolo Oneida/L'orso giustiziere (G. Bonelli-Ferri)
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MessaggioInviato: Ven Dic 29, 2017 11:42 am    Oggetto: Rispondi citando

una delle migliori storie glbonelliane su Zagor, non nego comunque di essere contento che siano quasi finite... Wink
Questa è comunque una delle più varie e appassionanti, ha fatto venire in mente anche a me le scene tolkeniane a Bosco Atro.
Non mi è piaciuto Zagor quando maltratta Cico all'inizio, sembra provarci gusto nel metterlo ridicolo di fronte agli altri....ma a questo comportamento è ormai bonelliano e ci ho fatto l'abitudine...però ogni volta non mi piace!
Comunque abbastanza divertente e piacevole da leggere, la ricorderò soprattutto per i ragni e per il soprannome definitivo di Cico, "L'uomo dal grande ventre" !
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MessaggioInviato: Lun Gen 18, 2021 4:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

GLB e Ferri realizzano il seguito, 94 tavole e due terzi, della storia precedente.
Si parte con una novità non raccontata: Forte Henry, avamposto dei trappers, diventa un fortino militare, comandato da un capitano (non viene rivelato il nome, ma dai disegni sembra un Pat giovane Think ).
Il capitano narra a Zagor di alcune razzie nelle regioni del nord che stanno provocando l'entrata in guerra di delawares e corvi.
Facciamo anche la conoscenza di Kirk, praticamente un Gros-Jean tonto..., per il quale di deve ricorrere al primo spiegazionismo della serie... I Nostri insieme a Kirk si avventurano a nord, ma Zagor, in solitaria fa una capatina al villaggio dei corvi, perché il messaggio dei tamburi chiamava Cico con il nome dato da loro, "Piccolo uomo dal grande ventre", e lì apprende da Falco Nero e Wapu, lo stregone dei corvi: il piccolo popolo è la tribù di indiani pigmei a cui apparteneva Orik. Questi pigmei sono convinti che se non avessero richiesto l'intervento di Zagor, Yadka e Orik sarebbero ancora vivi. Nel frattempo, Cico è stato rapito proprio da loro che, comandati da Tisko trascinano lo Spirito con la Scure e Kirk in una trappola dove anche Kirk finisce al palo della tortura. Al campo dei pigmei, il cui sakem è Madar, Zagor libera i prigionieri e si discolpa dall'aver ucciso Ysmaska e Orik, anche se la botta mortale che ha preso la strega è stata per il rovesciamento della canoa causata da lui stesso... Riconoscendo Zagor superiore per aver vinto la prova del coltello, lo stregone chiede di liberare il suo popolo (una storia della storia, roba tipica da Maxi) che non può attraversare la boscaglia per andare nei territori di caccia, ma fare un largo giro passando per i fiumi, perché gli animali con cento artigli spolpano fino all'osso gli uomini. Raggounta la boscaglia, Zagor capisce che sono "solo" dei ragni giganti (senza stupore e senza pathos) e decide di liberarsene incendiando proprio la boscaglia. Ecco, è ancora GLB ad introdurre un nuovo caposaldo della serie: gli elementi fantastici (i ragni giganti).
Altre incongruenze trovate: Cico nel primo numero non capisce una parola dei pellerossa, ora capisce perfettamente il loro dialetto... Voglio pensare che in questo tempo abbia studiato qualcosa...; scambio di penne tra il sakem e lo stregone, è esattamente il contrario rappresentato...
Ottimi disegni, boccio solo una vignetta: quando Wapu fa vedere a Zagor un messaggio di minacce ai corvi da parte dei pigmei e lui praticamente lo legge dopo esserselo messo attaccato alla faccia...
Ora passiamo alle gag di Cico:
1) l'entrata in scena di Kirk è spettacolare, ruba il cosciotto a Cico che, proprio nel momento in cui si sta sedendo gli toglie la sedia e si riprende il cosciotto; Kirk va su tutte le furie, ma interviene Zagor a far capire di che pasta è fatto, tanto poi comunque gli dà il permesso per una strigliata al messicano Laughing
2) inseguendo il (finto) richiamo di un gallo della montagna per, caso strano, mangiarselo, viene rapito dai pigmei
3) ancora problematico il rapporto tra Cico e le rapide, tanto che i pigmei per domarlo lo prendono a botte in testa Laughing
4) Cico intrappolato, strano Laughing , in una ragnatela, viene salvato da Zagor e fugge salendo, non si sa come su uno spetone di roccia. Simpatico il siparietto tra Zagor e lui: "Ma come hai fatto a salire lassù?", "Non lo so" Laughing
Anche qua voto: 6,5

Personaggi principali:
- Kirk
- Falco Nero
- Wapu
- Tisko
- Madar
- stregone del piccolo popolo

Luoghi:
- Forte Henry
- Presso le sorgenti del Wahapi
- altopiamo di Kamanda
- campo dei corvi
- villaggio del piccolo popolo
- boscaglia delle Montagne Lucenti
_________________
Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.
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