www.spiritoconlascure.it

[Adriano]

[Mauro Tozzi]

Se ci avete fatto caso, all'inizio della storia il falso ciarlatano che guidava il carro con il whisky, dopo che Zagor l'ha stordito con la scure, sparisce improvvisamente dalla scena. Gli altri due uomini sono morti, ma lui che fine ha fatto?

[joe7]

Adesso che sulla CSAC hanno messo Devil Mask, tanto vale commentarla...

Anche questa storia non mi era piaciuta a quei tempi, anzi mi aveva messo a disagio. Non sapevo nulla di Sclavi, e pensavo che Nolitta ormai non era più capace di fare storie di Zagor.

La trama è assai spezzettata: in tutta quaesta storia, Devil Mask scompare promettendo di ritornare in una visione (?) sott'acqua. Nella storia ritorna un falso Devil Mask che non c'entra niente con quello vero, e il vero Devil Mask tornerà 200 numeri dopo. Il ragazzo se l'è presa comoda. A parte il fatto che poi è morto subito...proprio un cattivo di serie Z, nonostante il nome drammatico. Comunque, torniamo alla storia.

Non si capisce bene dove si voglia andare a parare, visto che la storia sembra concludersi due volte e non si conclude. Trafficanti d'armi che si fa fatica a collegare a Devil Mask, un Devil Mask che non è lui, un vero Devil Mask scomparso. Insomma, un guazzabuglio. Senza contare che non si capisce ancora adesso come sia avvenuta la scena di Zagor sott'acqua che sente Devil Mask che ritorna. Non è una storia ben costruita, visto che lascia delle domande in sospeso.
Soprattutto, la domanda di base: che fine aveva fatto il VERO Devil Mask?

La storia manca di un obiettivo preciso e di uno scopo e disorienta (non in senso buono ) il lettore.

Insomma, a dirla breve, smisi di comperare Zagor dopo la storia successiva incentrata su Cico. Ormai Zagor non mi diceva più niente.

[Andrea67]

Storia divisa idealmente in tre parti, la prima delle quali ad altissimi livelli. Eccezionale, a tal proposito, il gesto atletico di Zagor che, dal palo della tortura, riesce a scansarsi e ad afferrare la lancia al volo.
La seconda parte, cittadina, è un po' grottesca, o quantomeno lo è la figura dello sceriffo, una caricatura che viene giustamente punita da Zagor, scena che strizza l'occhio ad una analoga de "Il fante di picche".
Terza ed ultima, la tentata rivincita di James Manning, con l'ingresso del soprannaturale, subito smentito dalla realtà.
Nel complesso, una buona storia.

Voto alla storia: 7,8
Voto ai disegni: 10

[Andrea67]

[ElEmperador]

[Akoto]

Come ha già scritto qualcuno, ciò che maggiormente è emerso dalla (ri)lettura di questa storia è stata senz'altro l'incredibile gestione di Cico da parte di Sclavi!
Più che Cico e Zagor in alcuni frangenti sembravano Robin e Batman!...
Non credo di ricordare mai prima di allora (ma penso anche dopo) un Cico così infallibile con la pistola, ad esempio! Proprio su questo particolare vorrei soffermarmi: spesso anche Nolitta decideva di far diventare il nostro messicano un eroe in singole e determinate situazioni, ma comunque non aveva mai trasgredito rispetto alla sua "mira", fonte spesso di tentativi di omicidio nei confronti dello stesso Zagor (...), per cui mi chiedo come riuscì Sclavi a "far passare" un simile stravolgimento...

[jupiter973]

La cosa peggiore capitata a Devil Mask sono i 2 color della Zenith
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[zagoriano]

Proprio oggi ho riletto Magia indiana e ripeto a me piace tranne che per il finale in due paginette, moltissimo affrettato
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LA MIA VITA, QUESTA VITA, E' STATA BUIO E LUNA PIENA. OGNI TANTO DEI BASTARDI AD ABBAIARMI NELLA SCHIENA.

[cama69]

Cico si scatena
Sclavi ha scritto una storia modificando e non di poco il coprotagonista della serie. Castelli, Pezzin e Sclavi hanno usato ampiamente il pancione messicano e questo è sicuramente un merito, però in gran parte delle loro storie lo hanno descrittto in maniera diversa tra loro e rispetto a quello Nolittiano, il mio è un discorso che si applica lla media perchè ci sono state storie in cui questa variazione è risultata più evidente e in altre di meno.
Pezzin ha sicuramente sbagliato a raffigurare Cico nella storia la Pista del West trasformandolo in un personaggio con dei comportamenti vergognosi e non aggiungo altro, credo di averlo ampiamente discusso nel commento della storia.
Castelli in molte storie anche se non in tutte lo ha descritto come un credulone in maniera anche molto estremizzata, forse proprio nella storia del tessitore ha trovato un equilibrio raffigurando il miglior Cico.
Sclavi invece da subito ha descritto un Cico molto funzionale alla storia capace di prendere iniziative da solo anche in ambito di scene di azione, inoltre non è cosi ingenuo come quello di Castelli e la sua comicità si basa di più sull'uso delle parole. Tuttavia in questa storia Sclavi ha veramente esagerato in alcune fasi questo non sembra più Cico ma una specie di Kit Carson, addirittura spara disarmando gli avversari, si avventa contro di loro, nel palazzo di Manning spara e fa fuori un paio di avversari, una cosa del genere non si era mai vista. Anche Zagor dice a Cico pensa a combattere, spara, insomma si è adeguato al nuovo personaggio
Voi sapete bene che io sono tutt'altro che conservatore e accetto che possano esserci delle modifiche sui personaggi a causa delle diverse sensibilità degli autori, però non bisogna esagerare altrimenti si stravolge il personaggio, in questa storia a mio parere Sclavi ha eccessivamente esagerato. Se Cico fosse stato descritto in questo modo dal primo numero la collana avrebbe avuto una impronta abbastanza diversa.
Ritornando alla storia cosa volete che vi dica ma non mi ha mai appassionato eccessivamente, non è brutta ci mancherebbe altro, non la voglio paragonare a Thunderman o Il profeta e alla fine fine credo che sia anche migliore della montagna degli dei però non mi ha mai preso più di tanto, non so bene perchè.
In realtà mi piace tutta la prima parte fino alla sconfitta di Devil Mask, ho trovato ottima l'idea si Sclavi di far ritornare Zagor al palo della tortura per poi esibirsi nell'azione spettacolare e impressionante di afferrare a volo la sacra lancia. La seconda parte con l'entrata in scena di Manning la storia comincia a prendermi sempre di meno anche se non ho nulla in contrario contro il genere trafficianti di armi e il genere giallo cui si dipinge la storia.
Forse questo mio raffreddamento è dovuto gli aventi che si susseguono in maniera troppo rapida, o forse perchè mi è sembrato un pò grossolano il piano su cui si fonda questa seconda parte. Mi spiego meglio il piano di James di voler far precipitare una intera regione in una guerra totale che annientasse tutti bianchi e indiani armando un manipolo di Huron non stà in piedi perchè gli Huron non avevano alleati in nessuna altra tribù della regione anzi queste erano tutte avversarie come viene anche detto nella storia. Qualcuno mi potrebbe obiettare che ormai James era diventato un invasato e quindi come tutti gli invasati aveva perso il senso della realtà, al che non controbbatto perchè è plausibile, però.... cosa volete che vi dica, rimane il fatto che la seconda parte mi prende poco.
In definitiva una storia più che sufficiente anzi sicuramente buona, però è tra quelle che tendo a saltare quando voglio rileggere una storia classica.
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[Kramer76]

storia intelligente, virtuosa, crepuscolare, gajarda, ferricentrica: gioiello.

sconsigliata.

[SpiritosoConLaScura]

Primo autentico capolavoro sclaviano, questa è una storia che appassiona e riesce a mostrare tutti gli aspetti che fanno di Zagor quello che è.
Non manca nulla dallo spirito avventuroso alla cordiale bonarietà, dall'ira furente alla mano compassionevole.
Anche il ruolo dell'eroe nel suo mondo è ben delineato, sempre al confine tra le due fazioni in equilibrio precario tra loro ma deciso a tutto pur di mantenere vivo il suo sogno di pace.
Il racconto poi è arricchito da intrighi, misteri, nemici "inquietanti" e comprimari ben delineati.
Chiaramente Sclavi, nella sua opera di ridefinizione del personaggio nolittiano, continua mantenersi coerentemente lontano da vere innovazioni ma continua piuttosto a estremizzare caratteristiche già presenti.
E lo stesso vale per Cico e la sua ritrovata vena "eroica".
Di suo Sclavi aggiunge, per la seconda volta di fila, il tema dell'Incubo vera chiave interpretativa della sua opera e che in questo caso serve a rafforzare l'idea di uno Zagor "soprannaturale".
L'unico difetto potrebbe forse essere le eccessive lungaggini di certi passaggi ma globalmente incidono poco.
In ogni caso Sclavi si dimostra ormai degno erede di Nolitta, tecnicamente preparato e gran conoscitore del personaggio.
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[One Eyed Jack]

Anche a me piace tantissimo questo episodio, e naturalmente al suo successo presso il sottoscritto contribuiscono anche disegni eccezionali!
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Dicono di me...

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"

[Zagrosky]

[SpiritosoConLaScura]