www.spiritoconlascure.it

[Akenat]

Una delle mie storie preferite degli anni ottanta. La trama ? imperfetta ma le suggestioni sono tante. La scena in cui Zagor si libera dal palo, la spaventosa immersione nel fiume, l'incendio al palazzo, l'impossibile ritorno, il particolare del cinturone registrato e dimenticato. Ci sono degli interventi sui disegni, dovuti forse a modifiche nel testo. Per esempio, nella scena iniziale, in cui Cico cade in acqua, troviamo dei disegni di Bignotti: ? un chiaro segno di "censura". Probabilmente, nella stesura originale, Cico cadeva in acqua perch? preso a sberle da Zagor. Bonelli avr? preferito tagliare questa sequenza un po' troppo "antipatica".
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Il suo nome e' Zagor... Lo Spirito con la Scure! E non basteranno tutti i tuoi uomini a fermarlo!

[DevilMax]

[Giampiero Belardinelli]

Storia davvero affascinante. Voglio complimentarmi con l'amico DevilMax per la capacit? di cogliere citazioni cinematografiche: sia quella realtiva al film di Pupi Avati "La casa delle finestre che ridono" (che ho visto e scoperto, qualche anno fa, a casa di Akenat) e quella relativa ai film di Dario Argento.

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Nessuno è come Ulisse!

A volte anche i miracoli succedono.
E chissà che non ne accada un altro,
che serva a riabilitare e dare un senso alla mia vita,
adesso che ho riscoperto le mie origini e la mia Patria!
Olaf Botegosky Jerzy, in memoriam

http://giampierob2.blogspot.com

Herbalife, Nutrizione e Benessere!

[DevilMax]

[Cactus Pete]

Storia che mi ha affascinato sempre... Da notare la sottile linea che lega tutte le storie di Sclavi (l'orrore!)...
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http://cicoforum.mastertopforum.net/
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[DexterGreen82]

Storia molto bella,la trama ti prende fino all'ultima pagina
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Mi presento!Io sono Dexter Green,esploratore e archeologo..."

[Thunderman]

ennesimo capolavoro di sclavi . il primo albo ? meraviglioso: la fobia di cico per le malattie, la furia di cico dopo un sorso dell'"elisir" e tutta la parte ambientata al palo della tortura rendono questo albo grandissimo. la fase della tortura ? incredibilmente emozionante e quando zagor si libera e ferma la lancia ? da fargli venti minuti di applausi , la figura di devil mask ? azzeccata, i dialoghi sono incalzanti e cico ? splendidamente divertente.
il secondo albo ? leggermente peggiore, la trama diviene pi? classica, anche se zagor rimane teso e tormentato dalle visioni di devil mask, che lui pensa essere spacciato. bella comunque la fase ambientatanella villa di manning ed emozionante lo sguardo di james, carico di odio e paura . il terzo albo ? magistrale devil mask ritorna e zagor ? angosciato da un particolare sfuggente, emozionante l'inseguimento nella foresta e la scoperta della tragica e sorprendente verit?. bellissima anche la gag di cico e druncky, esilarante poi la battuta sull'occhio (anche l'occhio vuole la sua parte ) che ci d? un assaggio di quell'umorismo fine che sclavi scatener? in incubi e horror cico.

in sintesi una storia splendida firmata da un autore del quale non reputo pessima alcuna storia zagoriana, anche se la montagna degli dei non mi piacque molto.

i disegni del magister sono fenomenali, ogni sguardo lascia trapelare emozioni, ogni scena e resa perfettamente. veramente una prova degna di un grande disegnatore, quel'? ferri.

TESTI 9/10
DISEGNI 8/9
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Lo faceva anche Nolitta

[Kramer76]

Un giallo zagoriano senza lo Zagor detective. E inoltre un nemico, anzi due nemici non certo di prim'ordine ma comunque affascinanti. Di quel fascino cupo e negativo che sapeva dare Sclavi ai suoi villains. Interessante la rivelazione finale, con la triste storia del "rinnegato bianco", a cui fa clamorosamente riferimerimento il titolo del secondo albo.
La sceneggiatura, pi? in generale, non mi mai sembrata per? quella del miglior Sclavi; anche se probabilmente lo "straniamento" ch si avverte tra la prima e la seconda parte (separate dalla morte del primo Devil Mask) ha qualcosa di molto familiare con il proverbiale stile del creatore di Dylan Dog, sempre rasente il grottesco.
Comunque ottimi scenari darkwoodiani, classici; anche forti dosi di western e un pizzico di atmosfera se non horror "semi-horror", legata all'occultismo a cui ? legata la figura dello stregone huron e ad alcuni passaggi molto "cupi" della storia, come la finta morte del Manning. Una scena carica di molte suggestioni quella del cadavere sulla carrozzina nelle fiamme.
Un ottimo Ferri, non certo ai livelli massimi.

Un 7 ai testi e un 8.5 ai disegni

[Kramer76]

Ho riletto questa storia nel weekend, e mi tocca correggere una scemenza che avevo scritto in precedenza :

[Adriano]

Questa storia ha fatto maturare pareri assai discordi , chi l?apprezza e chi la detesta o la trova sciapa L?ho Riletta e finalmente credo di aver capito cosa ( almeno personalmente ) non mi aveva mai convinto.

Devil Story : A SPASSO CON UN VERITA? MUTEVOLE

Si comincia con il siparietto comico non strutturato , ovvero non una gag precisa ma un continuo battibecco fra Zagor e Cico mentre ci vengono mostrati spaccati di vita quotidiana.
Qui appare decisamente improbabile che nell?800 Cico acquisti un enciclopedia medica a fascicoli ma sul lato comico anche Nolitta si era preso pi? di una libert? .

Nel mondo Zagoriano ? quasi un classico che un problema indiano sia connesso ad una trib? Huron Si entra nel vivo della vicenda quasi per caso , partendo dalla ingenuit? del nostro Messicano .

Dopo due fantastiche storie come Lupo Solitario e il Tesoro Maledetto riaffiora qualche dialogo alla Thunderman . Questo si evidenzia soprattutto nello scontro con le sentinelle al campo indiano e con lo stesso Devil Mask all?arrivo . Si tratta di frasi e situazioni buttate li banalmente << come osi ?. io lo spirito con la scure >> , <<woah ? vero ?ma qui la tua legge non vale ecc ecc. >> .
Al cospetto dello stregone mascherato Zagor non reagisce con il solito piglio nolittiano , magari sanguigno ma fiero , indomito ma anche composto , dignitoso , in questa occasione l?eroe appare invece fin troppo ?NEVROTICO? .
Dopo essere stato liberato Zagor torna al palo della tortura per affrontare nuovamente Devil Mask , il duello ? prima di tutto dialettico ed anche lo stregone riesce ad assestare qualche sagace battuta . Zagor ? quindi costretto a dare una dimostrazione fisica della sua ?onnipotenza spirituale ? e solo a questo punto gli viene pi? facile screditare ed isolare lo stregone .
Situazioni quasi da << l?ultima vittima >> . Quasi perch? in quella storia Zagor e gli indiani si conoscevano , i pellerossa sapevano benissimo chi fosse l?eroe di Darkwood , qui gli Huron saranno stati anche drogati , ma la facilit? con la quale si erano fatti influenzare prima e la facilit? con la quale hanno voltato gabbana poi ? sorprendente .

Ad ogni modo il nemico si dimostra un pazzo fanatico e a pagina 77 DEVIL MASK esce prematuramente di scena dopo aver stuzzicato la fantasia del lettore ma senza aver lasciato una grande impronta emozionale. Questa situazione, che si scoprir? funzionale al giallo , paga un prezzo e forse spiega i motivi della mia avversione iniziale al racconto .
L?avventura ora continua ma senza un nemico carismatico , ormai morto . Il suo fantasma viene fatto aleggiare , quasi a suggerire un suo possibile ritorno . Ma poi le pagine scorrono inutilmente senza speranza e lo stregone viene dato per spacciato . Certo , Devil Mask non ha avuto il tempo di imporsi , di lasciare un segno , tuttavia la sua figura ha goduto del fascino del mistero e la sua prematura scomparsa ha tolto di mezzo un?antagonista potenzialmente carismatico . L?interesse per la storia , che ora sembra dilungarsi inutilmente sulle tracce di semplici trafficanti crolla inevitabilmente .

L?avventura sembra come ricominciare , ad un certo punto ci si convince che Devil Mask sia stato solo un episodio fine a se stesso , una vicenda che avrebbe potuto chiudersi con il primo albo ed il resto avrebbe potuto essere un ipotetico sequel . Questa sensazione di DUE STORIE IN UNA ha prodotto una sorta di disorientamento con conseguente percezione che la narrazione fosse ondivaga .

Ma torniamo allo sviluppo della trama . Zagor cattura gli uomini del sindaco-giudice li conduce ingenuamente dalla ?stella di latta? . Qui ? grottesca ma efficace la scena in cui lo sceriffo impacciatissimo si scusa con banditi ed arresta Zagor . Per certi versi ricorda alcune situazioni nolittiane e nello stesso tempo rende perfettamente l?idea della situazione , con una citt? che cerca di darsi una parvenza di legalit? ma in cui l?amministrazione ? marcia fino all?osso .

Il mistero si infittisce , Manning sembra estraneo al traffico di armi . La scena dell?INCENDIO con Zagor che rientra nella casa in fiamme ricorda un precedente abbastanza simile in ?Delitto a Bordo? ed ? uno dei momenti migliori di tutto il racconto .

Ora la storia sembrerebbe finita , ma ovviamente non lo ? , il vecchio Manning sar? stato un losco individuo ma sembrava sinceramente estraneo alla vicenda del traffico di armi .
A questo punto si colloca IL SOGNO , l?incubo notturno che perseguita Zagor e che ha due funzioni ben precise .
Quella di comunicare un messaggio al lettore , << preparati al ritorno di Devil Mask !>> , e quella di provocare la reazione a catena nella mente dell?eroe . Il sogno ? infatti utile al protagonista per elaborare una percezione subcosciente .
E? un espediente simile a quello utilizzato di recente anche da Burattini in Plenilunio con il sogno di Tawar .
Nella scena dell?incendio gli autori non si erano comportati da onesti giallisti, le fiamme avvolgevano il corpo del giovane Manning senza permetterne una visione accurata .
Nell?incubo compare invece l?indizio , l?uomo sulla carrozzina indossa un cinturone .
L?indizio non ? facile da cogliere e a questo punto il lettore accusa un senso di totale smarrimento chiedendosi dove voglia andare a parare questa strana avventura .

A rallentare di nuovo il ritmo si inserisce una GAG con DRUNKY DUCK . Per la prima volta nella serie il postino indiano esce allo scoperto e confessa che di aver ideato lo strumento delle pinze solo per prendersi gioco di Cico . Anche Nolitta inseriva gag all?interno dell?avventura , ma lo faceva per sdrammatizzare dopo un momento intenso . Sclavi utilizza il siparietto per passare repentinamente dal comico alla sorprendente ricomparsa di Devil Mark .

Ma il ritmo resta lento come se con la Gag fosse l?inizio di una terza avventura , non pi? DUE STORIE IN UNA MA? TRE IN UNA . In un certo senso Sclavi con questa insospettabile avventura ? come se avesse improntato le prove generali per una storia certamente di maggior successo : << Incubi >>. Anche qui crea infatti delle realt? che nel corso della vicenda vengono demolite dalle successive .

Zagor arriva alla soluzione del giallo grazie ad una riflessione di Cico , ci arriva rievocando ancora la scena dell?incendio e per la seconda volta ( dopo il sogno ) ci viene mostrato ancora il cinturone. Per chi non ci fosse ancora arrivato Zagor sta per rivelare l?enigma ma l?arrivo di Devil Mak permette di mantenere un po? di suspense .

Ancora la battaglia finale ed eccoci all?epilogo . La figura di JAMES MANNING ? certamente nolittiana , molto drammatica , il finale riesce a riabilitare in parte una storia che pur se plausibile lascia comunque un non so che di ondivago di spaesante ( parlo della costruzione narrativa non della storia in se ) .

Due parole sul nostro messicano . Il CICO orfano di Nolitta qualche anno dopo ha rischiato di diventare un personaggio obsoleto ed ingombrante, di cui liberarsi presto per lasciare spazio a Zagor , ? una cosa che emerger? soprattutto con Toninelli .
Castelli e Sclavi sono invece riusciti a rispettarne il lato comico e nello stesso tempo ne hanno potenziato il lato avventuroso e l?efficacia nel ruolo di credibile spalla dell?eroe .
Questo aspetto con Castelli ? andato anche a scapito dell?eroismo - protagonismo dell?eroe di Darkwood , Sclavi invece ? riuscito ad equilibrare e a rendere credibile ( anche ai lettori non zagoriani ) la presenza di Cico al fianco di un eroe . Cico quindi ? certamente goffo , ingenuo , esilarante, talora demenziale ma quando c?? da agire , borbotti e battute a parte non si tira indietro , spara anche efficacemente , mena , corre , sa rendersi utile .

DISEGNI ? ? sempre Ferri per carit? ma rispetto al centenario o al ritorno del Vampiro si nota una certa fretta , nel primo albo c?? anche qualche volto di Zagor stranamente ritoccato. Sono bazzecole certamente anche perch? poi come al solito ci sono certe pose e certe vignette che solo Ferri ( e recentemente Joevito ) riescono a fare , tipo il gancio alla Zagor a pagina 8 ultima vignetta in basso dell?ultimo albo . Quando Zagor colpisce lo sceriffo , si ha proprio l?idea di un colpo micidiale .


BLOOPERS ? > Albo Devil Mask
Zagor scende nel fiume per cercare traccia del corpo di Devil Mask , esce dall?acqua senza la maschera , risale la corda ancora senza la maschera, ma nella tenda, pi? tardi, mostra a Cico la maschera che ha recuperato in fondo al corso d?acqua .

Albo il rinnegato bianco
Pag 73 ultima vignetta in basso a sinistra fra l?aiutante dello sceriffo e in nostri eroi mancano le sbarre di mezzo

LA FRASE <<quando vidi bruciare un corpo nella poltrona a rotelle di James Manning non dubitai che fosse lui ?, ma c?era qualcosa di strano , un particolare che al momento il mio cervello non registro e che ora mi ? tornato alla memoria >>

AGGETTIVO : ondivaga

[wakopa]

[Adriano]

Sostanzialmente concordo con quanto hai espresso sopra .
Manning ? negativo ma non ? un cattivo totale ha una qualche "giustificazione" di base , c'? sofferenza , dramma , anche follia certo ma non vile opportunismo o brama di potere ...

[Baltorr]

Adriano l'ha definita "ondivaga"...
Effettivamente la storia sembra "terminata" per ben tre volte salvo poi riprendere di nuovo il corso della narrazione...
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http://zagorealtro.blogspot.com/

Dominus illuminatio mea
"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".

[Adriano]

ogni volta una verit? che sembra acclarata viene demolita dalla successiva , ? un p? quello che accadr? con Incubi ( tutt'altra storia per? ) !

[Giampiero Belardinelli]

Come ha scritto Angelo Palumbo nell'Index 201-300 l'avventura ha un'insolita e innovativa struttura tripartita. Adriano ? stato molto acuto a cogliere la singolarit? della storia, pur non avendo letto l'index in questione.

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Olaf Botegosky Jerzy, in memoriam

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