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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
I padroni del fuoco (n. 16)
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Autore Messaggio
kanoxen60
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Dom Gen 07, 2018 9:14 am    Oggetto: Rispondi citando

Arvac è l'anziano capo dei Tutelos, la tribù che vive isolata dal resto del mondo ma soggiogata dai crudeli Wasaki.
Fa consegnare il prigioniero Cico ai Wasaki, vittima designata per il sacrificio umano al dio sole (pag. 221); è sorpreso che Zagor parli la sua lingua e accetta di intrattenersi con lui, raccontandogli la storia del suo popolo, avendo saputo che si tratta di un uomo valoroso e perchè il suo sguardo gli ispira simpatia (pag. 223).
Tuttavia, l'anziano capo appare come un uomo troppo rassegnato: afferma di non poter muovere un solo dito per cambiare il destino di Zagor (pag. 223) e, quando questi gli offre il suo aiuto per combattere i Wasaki, il sakem si dice convinto che nulla potrà cambiare la via assegnata ai Tutelos dagli dei (pag. 225). Think

Al ritorno dalla spedizione al campo dei Wasaki, quando Zagor e Cico si presentano con la scure di Runok e una bella torcia fiammeggiante, Arvac definisce lo Spirito con la Scure come “un uomo coraggioso e un grande amico” (pag. 245).

Il colloquio finale chiarisce ancora di più la contradditorietà della posizione di Arvac: a fronte di uno Zagor che gli parla entusiasta delle mille meraviglie del mondo civile, il vecchio indiano gli dice che lui sa già tutto perchè è stato, di nascosto, oltre i monti che cingono la valle in cui vivono i suoi Tutelos e che quello che ha visto non gli è piaciuto. Ora, posso capire che il trattamento riservato agli indiani dai bianchi non fosse il massimo della vita, ma preferire la minaccia feroce dei Wasaki, con il loro contributo mensile di vittime da sacrificare al dio sole, mi sembra un po eccessivo. Think
Comunque, il buon Arvac rifiuta la proposta di Zagor e fa bere a lui e a Cico la famosa bevanda che fa perdere loro i sensi, in modo da trasportarli al di fuori della vallata dei Tutelos. Il medaglione che Zagor si ritrova al collo contiene un messaggio di ringraziamento da parte di Arvac (pag. 251).
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kanoxen60
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MessaggioInviato: Dom Gen 07, 2018 9:16 am    Oggetto: Rispondi citando

Runok è il feroce capo dei primitivi Wasaki, tribù di adoratori del dio sole e vessatori dei più miti Tutelos.



E' lui che invoca il dio sole e offre in sacrificio la vittima designata (nel caso specifico, Cico). Il fatto che sia feroce, però, non vuol dire che sia fesso, così, quando Zagor fa crollare il lastrone circolare sul tempio e si spaccia per messaggero di Manito, Runok non gli crede (pag. 239) e vuole procedere comunque al sacrificio. Disarmato da Zagor con un preciso lancio di scure, viene poi debitamente preso a pugni (pagg. 241-242); ma il boss preistorico non demorde e tenta di infilzare Zagor con la lancia: il tentativo va a vuoto per il pronto avvertimento di Cico all'amico e il prode Runok finisce la sua carriera nella fornace a cui era destinato il messicano (pag. 243).

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kanoxen60
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MessaggioInviato: Dom Gen 07, 2018 9:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Buoni i disegni di Gallieno Ferri, di cui segnalo:
- gli occhi dell'alce che puntano Cico, evidenziati da un tratteggio (pag. 204);
- lo Zagor un po troppo alterato quando apprende di essere diretto alla “porta della paura” (pagg. 207-208);
- complessivamente abbastanza inquietante la forma della “porta” stessa (probabilmente l'effetto è ancora maggiore in bianco e nero);
- Cico con costume preistorico, che sembra pronto per un episodio dei Flinstones (pagg. 219 e ss.) Laughing ;
- Arvac, capo dei Tutelos, che nel colloquio con Zagor nella palafitta ha le palpebre a mezz'asta, quasi si fosse fatto una canna (pagg. 223-224) Laughing ;
- Runok, con un lungo osso infilato nel naso.

Aggiornamento classifica prima centuria zagoriana:

1. Sulle orme di Titan (Nolitta-Ferri)
2. Iron-Man (Nolitta-Ferri)
3. I mercanti di schiavi (Nolitta-Ferri)
4. La foresta degli agguati (Nolitta-Ferri)
5. La strega della palude nera (G. Bonelli-Ferri)
6. Il piccolo popolo/La danza della scure (G. Bonelli-Ferri)
7. Uno strano violinista (Nolitta-Ferri)
8. Gentiluomo...ma non troppo (Nolitta-Ferri)
9. L'abisso verde (G. Bonelli-Ferri)
10. Il messaggio tragico (G. Bonelli-Ferri)
11. Il popolo della palude (G. Bonelli-Ferri)
12. I padroni del fuoco (Nolitta-Ferri)
13. L'uomo volante (Ferri-Ferri)
14. Lo squadrone fantasma (Nolitta-Ferri)
15. L'oro del fiume-Corvo Giallo (Ferri-Ferri)
16. L'impronta misteriosa/Il domatore di orsi (Ferri-Ferri)
17. I due sosia (Ferri-Ferri)
18. La lancia spezzata (G. Bonelli-Ferri)
19. Il cervo sacro (Nolitta-Enzo e Antonio Chiomenti)
20. I rinnegati (G. Bonelli-Ferri)
21. Gli schiavi della miniera (Ferri-Ferri)
22. I predoni del Big River/La vendetta di Zagor (G. Bonelli-Ferri)
23. Acque pericolose (Ferri-Ferri)
24. Il totem scomparso (Ferri-Ferri)
25. L'idolo Oneida/L'orso giustiziere (G. Bonelli-Ferri)
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Esploratore Scomparso
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MessaggioInviato: Mer Gen 17, 2018 10:25 am    Oggetto: Rispondi citando

A me questa storia è piaciuta parecchio! Anche con le sue ingenuità, è divertente leggere Zagor e Cico alle prese con dei cavernicoli...soprattutto quest'ultimo alle prese con l'arco o con i fiammiferi Laughing
Molto inquietante l'entrata nella Porta della Paura, sia come dialoghi e atmosfera che i disegni fenomenali.
Vero è che il volo di Zagor nella grotta con i Wasaki non è reso benissimo graficamente, è fin troppo lungo, sembra planare neanche avesse una tuta alare...ma alla fine chissene frega Smile la storia rimane comunque molto divertente.
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AAHHYAAAAK
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Lun Mar 22, 2021 11:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

La premiata ditta Nolitta-Ferri sforna un’altra storiellina semplice ma molto carina, le do un 7+. 49 tavole ed un terzo con disegni meravigliosi, soprattutto la diversa caratterizzazione tra i tutelos ed i wasaki, marchio di fabbrica del Maestro quello di illustrare differenziandoli i diversi popoli. La storia si struttura sulle gag di Cico che ne combina una dietro l’altra. Si parte subito con una battuta di caccia con il messicano che si lamenta di non cacciare con le armi da fuoco, ma Zagor gli risponde che con archi e frecce si mantengono in esercizio. Cico ci prova subito cercando di emulare il Nostro che prende senza difficoltà un volatile, ma anziché trovare un cervo, trova un alce che lo carica. A proposito di cervi, Zagor porta Cico sulla Piana dei Venti per cacciarli, prendendo una canoa. E ormai sappiamo che il rapporto tra Cico e questo mezzo non è molto idilliaco: date istruzioni sulla strada da percorrere, Zagor si addormenta e, puntualmente, sbaglia direzione, varcando la Porta della Paura, un luogo dove nessuno è mai tornato. Arrivati a riva, trovano un branco di cervi, ma anche i tutelos, popolo pellerossa primitivo che catturano i due, con la solita botta in testa, per donarli ai wasaki. Questi ultimi sono caratterizzati proprio come uomini preistorici: quando arrivano al campo dei tutelos, ogni tre lune, pretendono una vittima da sacrificare al Dio del fuoco. Infatti i wasaki custodiscono, nella grande caverna del fuoco, il fiore rosso che dà luce e calore. Liberatosi, Zagor sorprende un wasaki e si fa portare al campo dei tutelos. Qui viene assolutamente ben rappresentata la scoperta di Zagor: i bagliori di luce che tanto terrorizzano i wasaki non sono altri che fuochi da bivacco. Molto ben realizzata anche la scena con Zagor che strapazza un wasaki e si fa spiegare tutto, senza collassare nello spiegazionismo. Il fiore rosso non è altro che un disco di ferro rappresentante un sole con raggi. Zagor libera Cico spingendo a terra proprio il disco, apparendo con parole di minacce perché il Dio è adirato per i sacrifici umani. Runok, sakem dei wasaki, non ci crede, ma Zagor salva Cico affrontandolo in duello. Creduto erroneamente fuori combattimento, Runok carica alle spalle, ma, avvertito dal messicano, Zagor si sposta e il sakem cade nel fuoco. Con la scomparsa del sakem, i wasaki rinunciano ai sacrifici umani e Zagor torna al villaggio tutelos per dare la buona notizia. Il finale è stupendo tra ironia e triste realtà. Ironia: Cico accende i fiammiferi facendo meravigliare i tutelos che non conoscono il fuoco. Triste realtà: Arvak, sakem dei tutelos, narra di quando è uscito dal loro territorio per vedere cosa c’è fuori dalla sua zona, tornando indietro rinunciando ai suoi propositi di portare il suo popolo alla civiltà. Passaggio fondamentale in quanto è una critica al progresso: “Ho visto molti uomini rossi costretti a una dura, irragionevole prigionia. Altri ne ho visti perdere ogni dignità a causa delle bevande dei bianchi. E altri ancora, vestiti con i vostri abiti, colpire con ferocia il popolo rosso!”
Le gag di Cico, praticamente già citate quasi tutte:
1) la carica dell’alce
2) il rapporto con la canoa (non è comunque una vera e propria gag, visto l’incazz… di Zagor Laughing
3) scaglia una freccia ed un cervo cade, ma in realtà è stata una lancia dei tutelos; Cico s’infuria, minaccia a chi gli ha ucciso la preda di uscire allo scoperto, ma riceve un tomahawk e scappa; a tu per tu con i tutelos, a distanza ravvicinata scaglia una freccia verso l’altro con effetto strano e poi si prende l’arco in faccia mettendosi fuori combattimento da solo Laughing

Personaggi principali:
- Arvak, sakem dei tutelos
- Runok, sakem dei wasaki (morto)

Luoghi principali:
- la Porta della Paura
- campo dei tutelos
- villaggio wasaki
_________________
Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.
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